Piano di Studio
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PROFILI PROFESSIONALI ( SEDE SALVETTI ) TERZO ANNO DI QUALIFICA OPERATORE DELLA GESTIONE AZIENDALE L’operatore della gestione aziendale è in possesso di una valida cultura i base e di una preparazione professionale che gli consentono sicure competenze operative nella elaborazione della scrittura, nonché nello svolgimento di mansioni esecutive dei lavori di ufficio, anche con margini di autonomia operativa, con prestazioni che assicurino il funzionamento efficiente dei vari uffici. In particolare l’operatore della gestione aziendale svolge compiti di redazione della corrispondenza ordinaria, anche in due lingue straniere, di protocollo, di archivio, di compilazione di documenti, di esecuzione e di rielaborazione delle scritture contabili, di gestione aziendale e di video-scrittura sull’elaboratore elettronico. La polivalenza e la flessibilità della sua preparazione offrono la garanzia di adeguamento alle esigenze del mondo del lavoro e di aderenza alla dinamica di riconversione lavorativa. OPERATORE DELL’IMPRESA TURISTICA L’operatore dell’impresa turistica è una figura di operatore del quadro intermedio di primo livello, la cui professionalità trova destinazione occupazionale negli enti e nelle imprese di piccole e medie dimensioni impegnate nell’orientamento della domanda e della qualificazione ed articolazione dell’offerta dei servizi nel comparto turistico. L’equilibrio tra la formazione culturale di base solidamente fondata nelle discipline umanistiche e scientifiche dell’area comune e le competenze acquisite nelle discipline caratterizzanti l’indirizzo, contribuisce a delineare un profilo professionale polivalente, la cui adattabilità alle diverse situazioni di impiego è sostenuto da capacità metodologiche ed operative concrete utilizzabili immediatamente nello svolgimento di compiti di supporto alle attività promozionali, organizzative e gestionali delle molteplici e crescenti ,manifestazioni della fruizione turistica. La polivalenza della preparazione risultante dal bilanciamento delle competenze teoriche ed operative fanno dell’addetto agli uffici turistici uno specialista in grado di interagire con sufficiente sicurezza con i contenuti basilari di mestieri affini, mansioni attigue e ruoli occupazionali limitrofi di livello esecutivo con margini contenuti di autonomia. La prevalente attività di supporto rispetto a figure professionali manageriali intermedie operanti in ambiti locali, provinciali, nazionali ed internazionali, sarà garantita da: Una valida educazione linguistica generale integrata da una funzionale competenza comunicativa, ricettiva e produttiva in lingue straniere con la conoscenza del lessico specialistico settoriale; La capacità di utilizzare lo strumento informatico nello svolgimento dei compiti di routine all’azienda turistica ( reperimento ed elaborazione delle informazioni,attività di prenotazione, archiviazione dei documenti, emissione di biglietteria, ecc) La generale comprensione del fenomeno turistico risultante dalle assimilazioni storiche, geografiche, amministrative, giuridiche e tecniche attinenti allo specifico del settore turistico e dei beni ambientali. DIPLOMA QUINTO ANNO TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE Il Tecnico della gestione aziendale possiede competenze polivalenti e flessibili. Derivanti da interventi formativi finalizzati allo sviluppo di un’ampia cultura di base e di abilità logico-espressive che gli consentono di essere elemento attivo e consapevole nel sistema aziendale. E’ capace di: Percepire problemi Controllare situazioni complesse, situazioni non note Individuare soluzioni Governare processi Reperire informazioni e strumenti per risolvere problemi Comunicare anche con strumenti informatici Percepire la necessità di aggiornamento e autoaggiornamento anche nell’ottica di affrontare il nuovo in modo interattivo Ambito di inserimento Può operare in aziende di varia natura e dimensioni, sia in ambito industriale che di servizi. Si inserisce in modo privilegiato nella funzione amministrativa aziendale( nella sub-area di amministrazione in senso stretto, in quella del controllo di gestione, di quella di pianificazione e in quella di finanza), con un’apertura organizzativo-gestionale che gli permette ,anche attraverso opportune integrazioni con l’area di specializzazione, di inserirsi con facilità in altre funzioni di servizio. Le competenze di ruolo si connotano di conoscenze e contenuti organizzativi oltre che di tecniche e di procedure economico-finanziarie. Esprime un orientamento alla gestione futura, sapendo usare i dati consuntivi e i processi previsionali. Attività Conoscendo il metodo e gli strumenti organizzativi, può supportare utilmente i processi direzionali. Possedendo una chiara visione integrata dell’attività aziendale può: Collaborare alla gestione del sistema informativo-contabile aziendale, anche attraverso l’impiego dello strumento informatico; Collaborare alla programmazione e alla gestione di un sistema di controllo direzionale efficace ed efficiente; sa interagire con i vari processi e linguaggi di aree funzionali, sapendoli tradurre in dati economico-finanziari. Partendo dai dati economico-finanziari è in grado di individuare e collaborare per la risoluzione di problemi e per sollecitare decisioni. Sa utilizzare informazioni revisionali e consuntive. Sa interagire con il linguaggio della partita doppia. Strumenti Sa utilizzare: Metodi e strumenti organizzativi Piani, programmi, procedure Sistemi informatici Sistemi contabili Relazioni Sa dialogare con i soggetti posti ai vari livelli gerarchici, funzionali e di progetto, collaborando per proporre obiettivi, programmare e controllare i risultati economico-finanziari. Sa rapportarsi all’ambiente specifico e generale esterno all’azienda. E’ in grado di muoversi in ambito non solo nazionale, grazie alla conoscenza di due lingue straniere e dei fondamenti della legislazione internazionale. TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI In un contesto economico-produttivo generale che evidenzia incessanti innovazioni tecnologiche e rapidi cambiamenti non solo nel campo del lavoro ma anche negli usi e costumi, nelle abitudini di vita e nei consumi, determinando la rapida obsolescenza delle nozioni e delle abilità di ordine meramente esecutivo ed imponendo la necessità di acquisire grande flessibilità e capacità di adattamento, l’intervento formativo nel settore turistico deve porsi nell’ottica dell’innovazione e dell’approccio alla complessità di una dimensione di conoscenze e competenze non parziale, settoriale o puramente localistica, ma globale e sensibile alle molteplici influenze che interagiscono dinamicamente nella determinazione del fenomeno turistico. L’evoluzione del prodotto turistico in termini di moltiplicazione delle opportunità e di segmentazione delle modalità di fruizione del prodotto stesso si accompagna ad un complessivo innalzamento dei livelli culturali: il che richiede operatori che non solo conoscano in modo approfondito le caratteristiche del fenomeno turistico nelle sue molteplici articolazioni, ma che siano innanzitutto in possesso di un’ampia cultura di base, di spirito di iniziativa, di seno critico, di capacità di recepire il cambiamento e di adattarsi ad esso, di doti di concretezza, di disponibilità e di interesse a comprendere le richieste e le esigenze che provengono dal mondo esterno. In tale prospettiva la formazione di operatori del quadro intermedio di secondo livello, innestandosi direttamente sui risultati conseguiti nel triennio di qualifica nel profilo do “ Operatore dell’impresa turistica “. Richiede: in termini di conoscenze: un’ampia ed essenziale cultura di base storica, geografica, giuridico-economica, politica, artistica ecc.; la conoscenza scritta e parlata di due lingue straniere; la consapevolezza del ruolo, delle articolazioni,delle implicazioni economiche del settore turistico; la conoscenza approfondita dei prodotti turistici, delle fasce di possibile utenza, dei modi per accrescere l’interesse e la fruibilità del prodotto senza snaturarlo; la conoscenza degli elementi fondamentali della struttura organizzativa delle varie imprese turistiche; la conoscenza dei canali di commercializzazione e del marketing; la padronanza delle tecniche operative di base, con particolare attenzione all’utilizzo degli strumenti informatici; b) in termini di capacità e di comportamenti: la capacità di leggere e di interpretare autonomamente eventi, problematiche, tendenze del mondo circostante; la padronanza dei mezzi espressivi e di comunicazione, parlati, scritti, telematici; buone capacità comunicative, non solo in termini di espressione linguistica ( in italiano o nelle lingue straniere ), ma anche di comunicazione non verbale; la flessibilità e la disponibilità al cambiamento; la capacità di impegnarsi a fondo per raggiungere un obiettivo; adeguate doti di precisione, attenzione, concentrazione; un comportamento improntato alla tolleranza, all’autocontrollo ed al senso della misura; la consapevolezza del proprio ruolo unita a doti di affidabilità; La definizione delle abilità e dei requisiti professionali di base trova una specificazione ulteriore nell’identificazione dei profili relativi alle singole specializzazioni. PROFILI PROFESSIONALI ( SEDE BARSANTI ) TERZO ANNO DI QUALIFICA OPERATORE ELETTRICO L’operatore elettrico può essere impiegato nell’impiantistica civile ed industriale ed è in grado di utilizzare sia i componenti e le macchine elettriche sia alcuni dispositivi elettrici, analogici e digitali, destinati alla regolazione e al comando. Egli è in grado di: installare e collaudare e mantenere line e quadri elettrici, apparecchiature automatiche di controllo; realizzare e riparare impianti elettrici di uso civile, piccoli automatismi di tipo digitale cablati o a logica programmabile. Deve quindi conoscere: i principi di base dell’elettricità e in particolare dei circuiti elettrici; le principali macchine elettriche ed i relativi controlli e comandi; il disegno di impianti elettrici e le principali norme relative ad esse; il funzionamento dei principali dispositivi elettronici analogici, dei trasduttori e dei dispositivi pneumatici; le tecniche di realizzazione di semplici automatismi mediante dispositivi logici cablati e programmabili; le tecniche e gli strumenti di misura e collaudo sia manuali sia automatizzati. L’operatore elettrico, inoltre, deve essere in grado di operare in situazioni di lavoro organizzato e quindi di lavorare in gruppo e di adottare le necessarie tecniche di comunicazione e documentazione. Deve avere una visone sufficientemente ampia delle tecnologie e della loro evoluzione in modo da accettare le innovazioni, così come deve saper affrontare, nell’ambito delle sua abilità di base, problemi nuovi. OPERATORE MECCANICO Le profonde innovazioni tecnologiche degli ultimi decenni hanno fatto emergere un nuovo modello di figura professionale secondo cui l’abilità manuale nell’esecuzione delle varie lavorazioni è stata sostituita dalla capacità di eseguire controlli, manutenzione e preparazione degli strumenti di lavoro. Il nuovo meccanico deve conoscere gli elementi generali di elettronica e di informatica ed essere pronto ad affrontare la molteplicità delle varie situazioni applicative. Di conseguenza è necessario sviluppare la molteplicità delle varie situazioni applicative. Di conseguenza è necessario sviluppare negli allievi, accanto a un solido bagaglio tecnico-scientifico di base, la disponibilità ad essere flessibili, cioè capaci di affrontare sempre nuove situazioni sapendo ragionare per modelli e sistemi, a impadronirsi all’occorrenza di nuove grammatiche e a mettere continuamente in gioco il proprio sapere in una prospettiva di educazione permanente. L’utilizzazione sia dei comandi automatici sia degli elementi di elaborazione di tutte le informazioni che devono essere fornite agli organi in movimento, di lavoro, di controllo ecc. costituiscono quindi un punto di riferimento obbligatorio. L’”operatore meccanico “ per la produzione, fornito di diploma di qualifica, deve essere a conoscenza della fondamentale importanza della produttività ed economicità delle lavorazioni. Egli deve saper leggere un disegno tecnico e trarne le informazioni necessarie per poter eseguire lavorazioni su macchine tradizionali nonché semplici lavorazioni su CNC. Deve inoltre conoscere le varie tecnologie e, in particolare, la lavorabilità dei differenti materiali, il corretto uso degli utensili e degli attrezzi, il funzionamento delle macchine utensili e le diverse modalità di attrezzamento. Egli deve essere in grado di predisporre le macchine, gli utensili e gli attrezzi in relazione alle differenti esigenze della produzione. La conoscenza e l’uso dei vari tipi di comando automatico, pneumatico, oleodinamico, idraulico, nonché il solo uso dei comandi elettromagnetici ed elettronici, devono consentire, infine, la concreta realizzazione di semplici movimentazioni finalizzate alla automazione della produzione. Deve anche avere conoscenze di base nel campo delle macchine motrici e operatrici. OPERATORE TERMICO Le profonde innovazioni tecnologiche degli ultimi decenni hanno fatto emergere un nuovo modello di figura professionale secondo cui l’abilità manuale nell’esecuzione delle varie lavorazioni è stata sostituita dalla capacità di eseguire controlli, manutenzione e preparazione degli strumenti di lavoro. L’Operatore Termico deve conoscere anche gli elementi essenziali dell’elettrotecnica e dell’elettronica e essere pronto ad affrontare le molteplicità delle varie situazioni applicative. Di conseguenza è necessario sviluppare disponibilità ad essere flessibili, cioè capaci di affrontare sempre nuove situazioni sapendo ragionare per modelli, ad impadronirsi all’occorrenza, di nuove grammatiche e a mettere continuamente in gioco il proprio sapere in una prospettiva di educazione permanente. L’utilizzazione sia dei sistemi di controllo e di regolazione, sia delle procedure corrette per la realizzazione di impianti tecnici, che nel ricercare e riparare anomalie di funzionamento dei motori, costituiscono quindi un punto di riferimento obbligatorio. L’Operatore Termico, fornito di diploma di qualifica, deve conoscere i principi fondamentali di funzionamento degli impianti idrici e termici e dei motori a combustione interna, in relazione anche alle norme di sicurezza, di risparmio energetico e di inquinamento ambientale. Deve ancora conoscere le tecnologie avanzate, con riferimento ai vari dispositivi elettronici. Deve interpretare correttamente i disegni tecnici di semplici impianti, per la relativa realizzazione, saper individuare ed eliminare eventuali anomalie dei motori e di impianti tecnici, con verifica di funzionamento e indicazione dei costi. DIPLOMA QUINTO ANNO TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE Il Tecnico dell’Industria Elettrica può svolgere un ruolo attivo e responsabile di progettazione, esecuzione di compiti, coordinamento di personale, organizzazione di risorse e gestione di unità produttive nei campi della distribuzione e della utilizzazione dell’energia elettrica e ne conosce le modalità di produzione. Sia in un contesto di lavoro autonomo che in un contesto produttivo industriale, è in grado di: Progettare impianti elettrici civili ed industriali di comune applicazione; Di utilizzare la documentazione tecnica relativa alle macchine, ai componenti e agli impianti elettrici; Intervenire sul controllo dei sistemi di potenza; Saper scegliere ed utilizzare i normali dispositivi di automazione industriale; Gestire la conduzione – da titolare o da responsabile tecnico – di imprese installatrici di impianti elettrici. Il Tecnico dell’Industria Elettrica è preparato a svolgere un ruolo complesso in riferimento sia alla gestione delle risorse umane che alla gestione delle risorse materiali e degli interi processi produttivi. In riferimento alla prima, il Tecnico dell’Industria Elettrica , oltre a capacità professionali specifiche del settore di intervento, possiede spiccate qualità umane che gli permettono di lavorare in gruppo, di controllare e coordinare il lavoro degli operatori alle macchine e agli impianti. In riferimento alla seconda, ha conoscenze adeguate a coordinare operativamente il reperimento e l’impiego delle risorse, stabilendo collegamenti e collaborazioni, intervenendo nella realizzazione di opere, nella loro attivazione e nella gestione di impianti industriali. Il Tecnico dell’Industria Elettrica conosce, applica e fa applicare - oltre che le nozioni tecniche specifiche delle mansioni professionali assunte – le norme di sicurezza in vigore, al fine di realizzare opere a “ regola d’arte “; conosce ed applica norme amministrative riguardanti la gestione del personale, l’aggiudicazione degli appalti, la contabilità ed il collaudo delle opere. E’ in grado di documentare il proprio lavoro nei suoi vari aspetti tecnici; amministrativi ed organizzativi. Infine, sa consultare manuali e testi tecnici in lingua straniera. Finalità L’insegnamento della Tecnica professionale deve quindi tendere a dare al Tecnico dell’Industria Elettrica le seguenti competenze ed abilità: Intervenire nella progettazione, realizzazione, collaudo e conduzione di semplici impianti industriali, anche automatici, nell’ambito delle proprie competenze; Conoscere le modalità di produzione, di misurazione e di impiego dell’Energia Elettrica, con particolare riferimento alle tecniche di conversione e di utilizzazione; Saper scegliere ed utilizzare dispositivi elettrici, elettronici, fluidica, programmabili offerti dal mercato, per fluidica applicazioni di automazione industriale; Conoscere gli aspetti fondamentali della prevenzione, della sicurezza e dell’igiene del lavoro, con riferimento alla normativa e alle leggi vigenti; Descrivere e documentare il lavoro svolto; Consultare manuali d’uso, fogli di specifiche, documenti tecnici vari e software applicativi nel campo elettrico; Affrontare in un’ottica sistemica problemi tecnici, economici, gestionali e di impatto ambientale. Obiettivi Alla fine del V° anno il Tecnico dell’Industria Elettrica deve essere in grado di: Analizzare ed identificare le problematiche connesse ai sistemi di distribuzione e di utilizzazione in BT; Conoscere le caratteristiche funzionali e di impiego delle principali macchine elettriche; Conoscere le caratteristiche funzionali e di impiego dei dispositivi elettronici per il comando, controllo e regolazione delle macchine elettriche; Applicare dispositivi elettronici programmabili per la gestione di impianti elettrici sia in ambito civile che industriale; Conoscere le tecniche di interfacciamento e di elaborazione dei segnali di trasduttori e sensori; Saper analizzare un problema di automazione attraverso diversi linguaggi di programmazione; Saper utilizzare software applicativi per il disegno e la progettazione di impianti elettrici. TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE Il tecnico delle industrie meccaniche svolge il ruolo di organizzazione e coordinamento operativo nel settore produttivo. Per adempiere a questa funzione deve essere in grado di gestire sistemi di automazione, attrezzare le relative macchine, sovrintendere al lavoro diretto sulle macchine ( CNC – DNC – CAD – CAM ), coordinare i controlli qualitativi e gestire la manutenzione. Tale processo formativo, atto a determinare una mentalità di operatore di processo, contiene i prerequisiti utili sia per ulteriori approfondimenti, sia per il raccordo con la formazione in azienda. Indicazioni metodologiche L’insegnamento delle discipline afferenti alla tecnica professionale del corso post-qualifica ( quarto e quinto anno ), non può prescindere dalle indicazioni metodologiche del biennio e del monoennio che pongono l’accento sullo sviluppo delle capacità di gestione di situazioni reali. Il binomio insegnamento/apprendimento dovrà essere condotto pere problemi, intesi nella loro accezione più ampia, su momenti gestiti sia singolarmente sia in gruppo utilizzando metodi e approcci integrati. Le fasi di insegnamento/apprendimento non dovranno essere intese come semplici applicazioni di fondamenti concettuali, ma finalizzate anche a rendere sempre più consapevoli i discenti dei processi produttivi con l’utilizzo degli strumenti più idonei per traslare logicamente le varie fasi del processo di apprendimento Le attività dell’aula-laboratorio verranno condotte in compresenza affinché vi sia una continua e intensa interazione tra teoria e pratica. Valutazione dell’apprendimento Le fasi di verifica e valutazione del processo formativo sono, nei contenuti e nei metodi, connesse alla rilevazione del raggiungimento degli obiettivi e coerenti con le attività svolte nel biennio post-qualifica. Il docente dovrà identificare i criteri di valutazione e le modalità delle verifiche scritte, orali e pratiche che gli permettano di rilevare la correttezza del disegno e delle sequenze delle operazioni nei cicli di rilevazione, le abilità nel calcolare i tempi di lavorazione, le scelte più opportune dei parametri di taglio, in breve delle capacità di autonomia, di logica e ottimizzazione del lavoro. TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI Il tecnico dei sistemi energetici ha competenze specifiche nel settore delle macchine idrauliche, termiche e degli impianti tecnici di edifici civili ed industriali. Deve essere in grado di coordinare interventi di predisposizione, avviamento, controllo e manutenzione sugli impianti e sulle macchine ed eseguire le necessarie operazioni tecniche di regolazione e di controllo. Deve saper dimensionare, attenendosi alle normative di sicurezza e di antinquinamento, modesti impianti, determinandone anche le previsioni di costo. Indicazioni metodologiche L’insegnamento delle discipline afferenti alla tecnica professionale del corso post-qualifica ( quarto e quinto anno ), non può prescindere dalle indicazioni metodologiche del biennio e del monoennio che pongono l’accento sullo sviluppo delle capacità di gestione di situazioni reali. Il binomio insegnamento/apprendimento dovrà essere condotto pere problemi, intesi nella loro accezione più ampia, su momenti gestiti sia singolarmente sia in gruppo utilizzando metodi e approcci integrati. Le fasi di insegnamento/apprendimento non dovranno essere intese come semplici applicazioni di fondamenti concettuali, ma finalizzate anche a rendere sempre più consapevoli i discenti delle problematiche reali che si riscontrano nell’impiantistica e nel collaudo dei motori. Le attività dell’aula-laboratorio verranno condotte in compresenza affinché vi sia una continua e intensa interazione tra teoria e pratica. Valutazione dell’apprendimento Le fasi di verifica e valutazione del processo formativo sono, nei contenuti e nei metodi, connesse alla rilevazione del raggiungimento degli obiettivi e coerenti con le attività svolte nel biennio post-qualifica. Il docente dovrà identificare i criteri di valutazione e le modalità delle verifiche scritte, orali e pratiche che gli permettano di rilevare la correttezza dell’esecuzione degli impianti e l’applicazione puntuale dei protocolli normativi nell’effettuare collaudi: in breve si valuteranno le capacità di autonomia, di logica e di ottimizzazione nell’organizzazione del lavoro