L`imposta sul reddito delle persone fisiche IRPEF

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L`imposta sul reddito delle persone fisiche IRPEF
L’imposta sul reddito delle persone
fisiche
IRPEF
Cles A.A. 2010/11
Classe 14
Irpef
1
Schema di determinazione dell’Irpef
Reddito complessivo
complessivo= Somma delle singole categorie di reddito
- deduzioni
= Reddito
R ddi imponibile
i
ibil
x Aliquote per scaglioni di reddito
= Imposta lorda
l d
- Detrazioni
= Imposta netta
T=t(Y-d)-f(Y)
( ) f( )
Irpef
2
Irpef
Si applica al reddito complessivo che risulta dalla somma
degli importi percepiti dal contribuente, al netto delle
d d i i
deduzioni
Imposta personale (non reale):
• Progressiva
art. 53, Cost.: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in
ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.”
• Redditi
ddi i minimi
i i i esentii
• Considerazione della posizione familiare
Irpef
3
Reddito complessivo (1)
Per la determinazione del RC i redditi sono classificati in sei categorie, ciascuna
con particolari criteri di determinazione (e accertamento):
– A. redditi fondiari;
– B. redditi di capitale;
– C. redditi di lavoro dipendente;
– D. redditi di lavoro autonomo;
– E. redditi di impresa;
– F. redditi diversi.
Molti redditi che rientrano nelle sei categorie precedenti sono tuttavia soggetti a
regimi fiscali sostitutivi (i.e. maggioranza redditi di capitale e plusvalenze
finanziarie).
Irpef
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Reddito complessivo (2)
A. redditi fondiari (terreni e fabbricati): reddito normale
A
B. redditi di capitale
– Dividendi
• da partecipazione qualificata (il 49,72% dei dividendi in
base imponibile IRPEF)
• da
d partecipazione
t i i
in
i una società
i tà residente
id t in
i un paese a
regime fiscale privilegiato (interamente nella base
imponibile IRPEF)
– Altri redditi di capitale
• regimi sostitutivi (ritenute alla fonte a titolo d’imposta):
27% 12
27%,
12.5%
5% e 11%.
11%
C. redditi di lavoro dipendente
– Reddito lordo (al lordo delle spese di produzione del reddito)
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Reddito complessivo (3)
D. redditi di lavoro autonomo
R ddi netto
Reddito
E. redditi di impresa
• imprenditori individuali,
individuali società di persone e (in alcuni casi)
società a responsabilità limitata
• criterio di competenza
p
• Reddito attribuito a ciascun socio, indipendentemente dalla
effettiva percezione, in proporzione alla quota di partecipazione
agli
li utili
tili
• Dal 2008: tassazione separata opzionale con aliquota del 27,5%
F redditi diversi (plusvalenze)
F.
Sono rilevanti ai fini IRPEF:
• le plusvalenze azionarie (come B)
• Gli altri redditi diversi sono sottoposti a regimi sostitutivi
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(aliquota 12.5%).
Reddito complessivo (4)
• L’imposta personale si applica al RC del contribuente, calcolato
come somma delle singole categorie di reddito.
• Molti redditi sono esclusi dalla progressività dell’Irpef ed
assoggettati a regimi sostitutivi di tipo proporzionale
– i redditi di capitale e redditi diversi;
• I criteri di determinazione del reddito sono molto eterogenei
– Reddito normale per i redditi fondiari;
– Reddito lordo per il lavoratore dipendente;
– Criterio di competenza per i redditi d’impresa.
• Q
Quale nozione di reddito?
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7
Nozioni di reddito
Fonti
1. Patrimonio di inizio
periodo
2. Redditi di lavoro
3 Redditi
3.
R ddi i di capitale
i l
4. Plusvalenze patrimoniali
5. Donazioni ricevute e
successioni
Usi
6. Consumi
7. Minusvalenze patrimoniali
8. Donazioni effettuate
9. Patrimonio di fine periodo: 1+2+3+4+5-6-7-8=9
10. Variazione del patrimonio: 9-1
11. Risparmio corrente: 2+3-6
12. Plusvalenze nette: 4-7
13. Donazioni ricevute nette: 5-8
REDDITO PRODOTTO = 2+3
+ Donazioni/successioni 5/8
REDDITO ENTRATA = 2+3+(4-7)
( )
+ Donazioni/successioni 5/8
REDDITO CONSUMO = 6+8
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8
Reddito prodotto
Corrispettivi della partecipazione ad un
un’attività
attività produttiva
(=remunerazioni dei fattori produttivi= redditi di K e L).
T
Tassa
il risparmio,
i
i ma non i guadagni
d i in
i conto
t capitale.
it l
Problemi:
P
bl i
• Equità interindividuale: Esenti donazioni e plusvalenze patrimoniali
• Elusione:
l i
Svuotamento
S
BI (trasformare
( f
reddito
ddi corrente in
i plusvalenza
l
l
patrimoniale)
• Doppia
i tassazione
i
del
d l risparmio
i
i se esiste
i imposta
i
su donazioni
d
i ie
successioni, che si giustifica come integrazione al funzionamento
dell’imposta
dell
imposta sul reddito e come tassazione di “fortune
fortune immeritate
immeritate”.
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Reddito entrata
Potenzialità o capacità di spesa del contribuente. Quanto un individuo
puòò consumare senza ridurre
id
il valore
l
del
d l patrimonio
i
i iniziale.
i i i l Spese
S
di
consumo e variazione del patrimonio netto (derivante da risparmio
corrente o plusvalenze patrimoniali nette o successioni/donazioni).
successioni/donazioni)
Tassa sia il risparmio sia i guadagni in conto capitale.
Problemi: (pratici)
• Plusvalenze maturate: coerente, ma problema accertamento e di
q
liquidità.
• Plusvalenze realizzate: salto d’aliquota (aumenta t’ perché
aumenta BI) e componente nominale (aggiustamenti per
compensare effetti inflazione?). In generale vale il principio
nominalistico con interventi per ridurre la base imponibile.
• Successioni
S
i i e donazioni:
d
i i di fatto
f tt esiste
i t imposta
i
t autonoma
t
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Reddito consumo
Consumo annuale del contribuente. Risparmio esente. Elimina per
definizione il problema delle plusvalenze (tassate nel momento in cui
finanziano il consumo). L’applicazione utilizza i conti registrati.
Reddito entrata-Variazione del patrimonio
1. trasferimenti di ricchezza (Successioni e donazioni) rientrano come atto di
consumo: lifetime expenditure tax
2. trasferimenti di ricchezza sono fiscalmente rilevanti solo se finanziano attività di
consumo dell’erede o del donatario
A favore:
Esentare risparmio
i
i risolve
i l problema
bl
doppia
d
i tassazione
i
e evita
i la
l discriminazione
di i i i
a
danno dei late spenders. NEUTRALE verso le scelte di RISPARMIO
Problemi :
• Ridefinire consumo escludendo necessità ineludibili o formazione (istruzione) e
mantenimento (sanità) di capitale umano.
• Effetti redistributivi a favore delle classi risparmiatrici
p
((in ggenere le + abbienti))
soprattutto se non sono tassate eredità e donazioni
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O i ddeducibili
Oneri
d ibili
- contributi previdenziali e assistenziali obbligatori
-contributi versati alle forme pensionistiche complementari e
contributi e premi versati alle forme pensionistiche individuali
per un importo non superiore a 5165 euro
- rendita catastale dell’abitazione principale
-contributi versati ai fondi integrativi del servizio sanitario
nazionale
- erogazioni
i i liberali
lib li in
i denaro
d
a favore
f
della
d ll Chiesa
Chi
cattolica,
tt li
organizzazioni non governative impegnate nell’assistenza a
paesi in via di sviluppo (con limiti)
Reddito
edd to complessivo
co p ess vo – O
Oneri
e deducibili
deduc b = Reddito
edd to Imponibile
po b e
12
Scala delle aliquote Irpef
Scaglioni di reddito DA REDDITI 2007
0 15000
0-15000
15001-28000
28001-55000
55001-75000
55001
75000
Oltre 75000
Aliquota
23%
27%
38%
41%
43%
Regioni e Comuni hanno la facoltà di introdurre addizionali all'IRPEF entro
li i i stabiliti
limiti
bili i dalla
d ll legge
l
 differenziazione
diff
i i
(seppur
(
controllata)
ll ) dell'onere
d ll'
dell'imposta personale.
Evoluzione storica
1974: 32 scaglioni;
2002: 5 scaglioni;
g
;
2005: 4 scaglioni;
t’[10% - 82%]
t’[18%
[
- 45%]]
t’[23% - 43%]
Dall’applicazione delle aliquote per scaglioni alla base imponibile
si determina l’Irpef lorda
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Detrazioni
• Per tipologie di reddito
– Differenziate per lavoratore dipendente,
dipendente pensionato e
altri redditi (in ordine decrescente)
– Decrescenti al crescere del reddito (formula)
– Riferite al periodo di lavoro nell’anno
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Detrazioni per tipo di reddito: schema
Lavoro dipendente
Importo detrazione
Fino a 8.000 euro
1.840
Da 88.001
001 a 55
55.000
000
1 840 a scalare fino a 55.000
1.840
55 000 euro di reddito
Pensionato (meno di 75 anni)
Fino a 7500 euro
1725
Da 7501 a 55000
A scalare
Pensionato (più di 75 anni)
Fino a 7750
1783
Da 7751 a 55000
A scalare
Altri redditi (compresi autonomi)
Fino a 4800
1104
Da 4801 a 55000
A scalare
TUTTI I REDDITI : Oltre 55000
0
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Detrazioni (cont.)
• Per carichi familiari
– Decrescenti al crescere del reddito
– Per il coniuge a carico: detrazione in cifra fissa + formula
decrescente al crescere del reddito
– Per i figli a carico:
• La detrazione annua teorica (per ogni figlio) va moltiplicata per una
formula che determina la detrazione effettiva,
effettiva decrescente al crescere
del reddito
• La detrazione per figli a carico spetta al 50% a ciascun genitore, può
essere richiesta al 100% dal genitore che possiede il reddito più
elevato (previo accordo) (conviene per “incapienti”)
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Detrazioni per familiari a carico: schema
Importo teorico detrazione
Coniuge
800 a scalare fino a 80.000 euro
di reddito annuo
Figli*
Minori di 3 anni
Maggiori di 3 anni
900 a scalare fino a 95.000
800 a scalare fino a 95.000
Altri familiari
750 a scalare fino a 80.000
* Con più di 3 figli, l’importo base della detrazione è aumentato di 200 euro
per ogni figlio (compresi i primi 3).
3)
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Detra ioni (cont)
Detrazioni
• Per
P onerii all 19%.
19% P
Parii all 19% ddell’onere
ll’
sostenuto dal
d l contribuente
ib
- interessi passivi in dipendenza di mutui ipotecari contratti per l’acquisto della prima
p
a 4000 euro)) (incentivare
(
acquisto
q
I casa))
casa ((non superiore
- spese sanitarie per importo eccedente 129 euro (oneri involontari)
- spese per frequenza di corsi di istruzione secondaria e universitaria presso istituti
privati (in misura non superiore alle tasse statali)
- premi per assicurazione sulla vita (puri) per un importo non superiore a 1291 euro. Le
eventuali prestazioni sono esenti. (incentivare impiego a lungo termine del risparmio)
-Affitti per studenti,
studenti con limiti …….
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Detrazioni: lo sconto fiscale
• Lo sconto fiscale associato a una detrazione f:
– d
detrazione
t i
totale
t t l  sconto
t fiscale
fi l = f
– detrazione parziale  sconto fiscale = 0,19·f
((la detrazione pparziale è equivalente
q
alla deduzione dall’imponibile
p
pper i
contribuenti con t’ = 0,19).
•
Incapienza: le detrazioni superano ll’ammontare
ammontare dell
dell'imposta
imposta lorda
– l'individuo non usufruisce per intero della detrazione.
– In alcuni casi il legislatore ha previsto la possibilità di ripartire le detrazioni
i più
in
iù annii all fine
fi di evitare
it il fenomeno
f
dell’incapienza
d ll’i
i
• es. spese per ristrutturazioni edilizie.
– 2008: 150 euro netti per ogni contribuente e, per coloro che hanno famiglia,
anche per ciascuno dei familiari a suo carico
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Aliquota media =
Irpef netta
_______________
Reddito complessivo
Irpef
20
Irpef
21
Unità impositiva
p
Individuo o famiglia rilevante se imposta progressiva (cumulo)
Italia: individuo.
• Non discrimina a sfavore del matrimonio.
• Non sfavorisce il lavoro femminile.
• Ma la capacità contributiva dipende dal reddito individuale o familiare? Si
tiene conto della composizione familiare attraverso il sistema di detrazioni
per carichi di famiglia.
Francia: quoziente familiare.
Calcolare la dimensione fiscalmente rilevante della famiglia (Peso pari a 1 a ogni
coniuge,
g , 0.5 agli
g altri familiari a carico).
) Reddito complessivo/
p
dimensione
fiscalmente rilevante della famiglia=quoziente familiare. Applicare scale
aliquote per avere debito d’imposta. x dimensione fiscalmente rilevante della
famiglia=debito
famiglia
debito d’imposta
d imposta totale
A favore: imposte minori per famiglie più numerose (incentivo a fecondità)
Problema: agevola i redditi più alti; sfavorisce lavoro femminile
Nuova proposta: fattore famiglia
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Imponibile reale o nominale
Con imposte
p
pprogressive
g
e inflazione l’aliquota
q
media aumenta
all’aumentare della base imponibile nominale dovuta all’inflazione
(fiscal drag).
In Italia dal 1975-1982.
Provvedimenti: fino al 1992 esisteva un meccanismo di revisione
automatica delle aliquote e intervalli di scaglioni.
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Redditi a formazione pluriennale
Tassazione separata per redditi che si formano in un arco di tempo
pluriennale. Per evitare un notevole aumento della materia tassabile e un
forte innalzamento della aliquota media applicata a tutti i redditi percepiti
in quel periodo d’imposta
d’imposta.
TFR
Il datore
d
di lavoro
l
accantona 1 mensilità
ili à per ognii anno (rivalutati:
( i l i 1,5%
1 5%
+ 75% inflazione) .
La parte finanziaria (rivalutazione dei versamenti annuali) (reddito da
capitale) è sottoposta a imposta sostitutiva pari all’11%.
La parte residua, pari alla somma dei versamenti annuali, è assoggettata a
tassazione separata con un’aliquota pari alla media degli ultimi 5 anni
delle aliquote medie IRPEF. La base imponibile corrispondente è data dal
TFR rivalutazioni diviso anni di maturazione moltiplicato per 12.
TFR-rivalutazioni
12
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