Corriere dello Sport
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martedì 10 febbraio 2015 5 Corriere dello Sport Stadio Primo piano LO SCANDALO L’ELENCO DEGLI INDAGATI Ecco tutte le persone per le quali è stato chiesto il rinvio a giudizio. Associazione a delinquere e concorso in frode sportiva «Processate Conte e Mauri» BELLAVISTA ANTONIO BRESSAN MAURO BRUNI MANLIO BUFFONE GIORGIO DONI CRISTIANO ERODIANI MASSIMO GEGIC ALMIR GIANNONE FRANCESCO MICOLUCCI VITTORIO MEHMETI ISMET PAOLONI MARCO PEDERZOLI ALEX PARLATO GIANFRANCO PELLISSIER SERGIO PIRANI MARCO QUADRINI DANIELE SANTONI NICOLA SIGNORI GIUSEPPE SOMMESE VINCENZO TISCI IVAN TUCCELLA GIANLUCA SARTOR LUIGI RAGONE DANIELE PELLICORI ALESSANDRO CONTEH KEWULLAI JOELSON JOSÈ INACIO ACERBIS PAOLO DOMENICO BENFENATI ANTONIO ZAMPERINI ALESSANDRO BURINI LUCA MAURI STEFANO BERTANI CRISTIAN CASSANO MARIO TURATI MARCO RUOPOLO FRANCESCO TAMBURINI JURI BAZZANI FRANCESCO SPADARO SALVATORE FRANCESCO ILIEVSKI HRYSTIAN KENESEI ZOLTAN PHO HOCK KHENG TAN SEET ENG RIBIC ALIJA SAKA VINKO DETTO GIDRA SULJIC ADMIR ALIAS MISEK LALIC DINO DETTO CELAVI LAZAR MATYAS SCHULTZ BORGULYA ISTVAN PIQUET (singaporiano non identificato) BETTARINI STEFANO Calcioscommesse, la Procura di Cremona chiede il rinvio a giudizio per 131 indagati E spunta anche il nome di Colantuono... di Andrea Ramazzotti MILANO Il conto (salato) è arrivato quattro anni dopo l’inizio delle indagini e 131 persone coinvolte nell’inchiesta sul calcioscommesse a Cremona sono state raggiunte dalla richiesta di rinvio a giudizio del pm Roberto Di Martino: per 51 di loro l’accusa contestata è duplice (associazione a delinquere transnazionale e concorso in frode in competizioni sportive), per 16 è scattata quella di associazione a delinquere, mentre per 64 quella di concorso in frode sportiva. L’avviso di chiusura delle indagini preliminari (108 pagine) anticipa la richiesta di rinvio a giudizio e corona un lavoro investigativo importante con 230 le persone iscritte nel registro degli indagati: il futuro di alcuni non è ancora stato definito, mentre un’ottantina, tra i quali Bonucci e Criscito, va verso l’archiviazione. Gli avvocati hanno adesso a disposizione 50 giorni per fare copia degli atti, chiedere eventuali patteggiamenti e consegnare memorie difensive. A fine maggio le richieste di rinvio a giudizio con il processo che potrebbe iniziare in autunno. CONTE, SIGNORI E GLI ALTRI. Per il ct della Nazionale è caduta l’accusa di associazione a delinquere, ma è restata quella di frode sportiva per le due partite che il suo Siena disputò in trasferta contro Novara e Albinoleffe. Per la prima, secondo la ricostruzione del pm, «Conte comunicava ai giocatori del Siena che era stato raggiunto dalle squadre l’accordo sul pareggio, così condizionando, anche in considerazione del ruolo di superiorità nei confronti dei calciatori, il risultato della partita», mentre in occasione della sfida con i bergamaschi «anche a seguito del “benestare” di Conte veniva presa la decisione definitiva di lasciare la vittoria all’Albinoleffe». Per Beppe Signori, invece, è confermata l’accusa di associazione a Associazione e frode sportiva per il centrocampista Solo «concorso in frode» per il ct Ci sono almeno 53 partite del 2013 E ora la Procura della Federcalcio potrebbe muoversi delinquere (e pure quella di frode sportiva). L’ex bomber è considerato esponente di spicco dei gruppo dei «bolognesi» che dal 2011 in poi si alleò con quello di Bellavista e degli zingari, ma ruoli chiave, secondo il pm, li hanno pure l’atalantino Cristiano Doni (accusato di aver manipolato almeno quattro partite dell’Atalanta) e il capitano della Lazio Stefano Mauri (nei guai per le ormai note Lazio-Genoa 4-2 e Lecce-Lazio 2-4). COLANTUONO E ZAMAGNA. Tra i nomi nuovi contenuti nell’avviso di conclusione degli indagini preliminari spiccano quelli di Stefano Colantuono e Gabriele Zamagna, rispettivamente tecnico e ds dell’Atalanta. La gara incriminata è quella in trasferta contro il Crotone, il 22 aprile 2011. «Doni, unitamente all’allenatore Colantuono, al ds Zamagna e a Santoni concordava con il Crotone, squadra nella quale poteva contare sul portiere, poi nello specifico riserva, Emanuele Concetti, un Over con pareggio, di comune utilità per le due squadre, che puntualmente si verificava (2-2)». Tale riscontro è stato individuato nell’Iphone di Santoni dopo l’incidente probatorio. Nelle carte si legge anche che per raggiungere questo risultato furono informati i difensori dell’Atalanta Troest, Peluso, Bellini e Ferri, che però non sono coinvolti. Resta da capire se, dopo queste novità, la Figc deciderà di muoversi. GARE DEL 2013. Nell’elenco dei nuovi indagati emerge pure il nome di Guido Marilungo, l’ex attaccante dell’Atalanta che adesso è a Cesena. Di Martino lo individua come «colui che avrebbe dovuto stringere la mano in sostituzione di Doni, qualora quest’ultimo non avesse giocato» per truccare Ascoli-Atalanta del marzo 2011. Antonio Vives, invece, era già gravitato nell’inchiesta di Bari: stavolta il centrocampista del Torino è finito nelle maglie della giustizia ordinaria per Lecce-Lazio del 22 maggio 2011: indossava la maglia dei salentini e viene citato come presunto destinatario di soldi da spartire. Luca Ariatti, ex centrocampista di Fiorentina e Atalanta, è invece tirato in ballo per TorinoPescara e per aver proposto la sconfitta della propria squadra (il Pescara) in cambio di 80.000 euro. E le nuove gare del 2013? Dagli atti emerge che una seconda associazione era operativa e aveva «alterato, tentato di alterare, si era proposta di alterare o si era intromessa nell’alterazione operata da altri» di almeno 53 incontri tra i quali Palermo-Inter del 28 febbraio e Parma-Atalanta del 5 maggio. ©Riproduzione riservata ASSOCIAZIONE A DELINQUERE Dall’alto in senso orario: il ct della nazionale, Conte; il centrocampista della Lazio, Mauri; L’ex attaccante azzurro, Signori; l’ex capitano dell’Atalanta, Doni ANSA/EPA Da Signori a Doni, quelli già condannati dai tribunali sportivi MILANO - Alcuni degli imputati per i quali il pm Di Martino ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio sono già stati giudicati dai tribunali sportivi e hanno già scontato la loro pena. I casi più noti sono quelli di Antonio Conte e Stefano Mauri, entrambi condannati dalla Figc per omessa denuncia. Il ct della Nazionale è stato squalificato per 10 mesi dopo un tentativo di patteggiamento (3 mesi più una multa di 200.000 euro) rifiutato dalla Commissione Disciplinare. Otto mesi per il suo vice, Angelo Alessio. La pena di Conte è stata in seguito ridotta a 4 mesi dal Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport ed è tornato a sedersi sulla panchina della Juventus l'8 dicembre 2012. Il capitano della Lazio è stato invece fermato per 9 mesi per doppia omessa denuncia. La pena è stata poi accorciata di 3 mesi dal Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport ed è rientrato in campo nel febbraio 2014. Signori è stato condannato a 5 anni più preclusione, ma pesantissima è stata anche la “botta” per Cristiano Doni, squalificato complessivamente per 5 anni e mezzo. Fine carriera sportiva pure per Marco Paoloni, Antonio Bellavista, Vincenzo Sommese, Luigi Sartor, Alessandro Zamperini e Mario Cassano, tutti fermati per 5 anni (più preclusione), mentre Bettarini (1 anno e 2 mesi) e Tisci (1 anno) hanno patteggiato. La stessa strada è stata percorsa da Joelson e Acerbis, stoppati entrambi per due anni e mezzo. Alberto Fontana e Nicola Ventola sono stati prosciolti nel procedimento sportivo dal Tnas. Piero Camilli, presidente del Grosseto, era stato condannato a 5 anni dalla Commissione Disciplinare e poi assolto dalla Corte di Giustizia Federale. Terzi è passato dai 3 anni e mezzo della prima sentenza a 7 mesi. and.ram. ©Riproduzione riservata LE REazioni Malagò difende Conte Mauri: Scelta abnorme Il presidente del Coni: «L’attuale ct ha già pagato...» Gli avvocati del biancoceleste: «C’è pregiudizio» MILANO - E’ ancora polemica tra Stefano Mauri e la Procura di Cremona. Il collegio difensivo del centrocampista della Lazio, che nella casa circondariale della città sul Po ha trascorso una settimana di reclusione prima di essere trasferito ai domiciliari, non ha gradito la richiesta di rinvio a giudizio per associazione a delinquere e concorso in frode sportiva e l’avvocato Amilcare Buceti, che fin dall’inizio difende il capitano biancoceleste insieme al collega Matteo Melandri, non lo ha nascosto: «Dal punto di vista strettamente normativo - ha attaccato - la decisione di contestare questi reati al mio cliente è abnorme, sbagliata, illegittima e gravemente lesiva dei suoi diritti. Se me lo aspettavo? Sì perché la sensazione è che ci fosse, del tutto lecitamente, un pregiudizio nei confronti del mio assistito, che però ha le spalle forti. E’ stato fatto un incidente probatorio che si è risolto in una direzione coerente solo con la nostra posizione e non con quella della Procura. Dal mio punto di vista la contestazione dell'associazione a delinquere non doveva essere partorita dall'attività della procura di Cremona, ma così non è stato. Sono in gravissimo disaccordo». Melandri ha aggiunto: «Anche io mi aspettavo questa scelta della Procura perché ho percepito che, del tutto lecitamente e in buona fede, c’era un chiaro pregiudizio nei confronti del nostro cliente. Dopo l’assurda vicenda dell’arresto, era un qualcosa di scontato. Mauri ha le spalle forti, ha la coscienza a posto, è un professionista». «Non ho dubbi che per Stefano la cosa non andrà oltre l'udienza preliminare» ha chiuso Buceti. MALAGO’ PRO CONTE. A sostegno del ct del- la Nazionale si è invece schierato il numero uno del Coni, Giovanni Malagò: «Conte è accusato di frode sportiva? Ha già paga- to, ma, come mi è stato insegnato, la giustizia sportiva è come l’antidoping e non si commenta». SORPRESA COLANTUONO. Il tecnico dell’Ata- lanta, che è stato inserito nell’elenco degli indagati dopo l’incidente probatorio, all’Ansa si è limitato a dire: «Non ho ancora ricevuto niente». Colantuono, tirato in ballo per l'Over di Crotone-Atalanta (2-2) insieme al ds Gabriele Zamagna e ai calciatori Doni e Santoni (secondo la Procura informarono anche Troest, Peluso, Bellini e Ferri) e al portiere dei calabresi Emanuele Concetti. Quest’ultimo, attraverso una nota del club, ha ribadito che «certe illazioni sono del tutto prive di qualsiasi fondamento o riscontro oggettivo» e ha tenuto a precisare la sua «assoluta estraneità ai fatti ipotizzati». Il Crotone, si legge nella stessa nota, «è assolutamente con- Un perplesso Colantuono: il suo nome è inserito nella lista dei 131 indagati dalla Procura di Cremona ANSA vinto dell’estraneità del proprio tesserato dalla vicenda, conoscendone anche le qualità morali ed umane che lo contraddistinguono». CONDANNA. Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, ha invece fatto sentire la sua voce: «Siamo davanti ad un quadro inquietante: le scommesse rappresentano un fardello che pesa sulla regolarità dello sport più popolare in Italia e, in attesa che la magistratura faccia il suo corso e accerti le responsabilità, la chiusura delle indagini da parte del pm di Cremona dimostra che anche il nostro calcio molto malato. È necessario rompere i silenzi e avere il coraggio della denuncia seria e documentata come hanno fatto tante piccole squadre e realtà locali». and.ram. ©Riproduzione riservata GORETTI ROBERTO SGANZERLA ENRICO GRITTI MATTEO RAGINI MARCO GATTI VITTORIO QUADRI FABIO BRUNO RINCI COSIMO GRILLO SIMONE INTILISANO SALVATORE ANTONIO QIU WANGYI PIERONI ERMANNO VALERIO GIOSAFATTE detto “CESARE” BETTI FABRIZIO CHOO BENG HUAT STRASSER ASZLO IACOVELLI ANGELO CONCORSO IN FRODE SPORTIVA COSSATO MICHELE FABBRI GIANNI GAITI ANDREA FURLAN CLAUDIO LONGHI MASSIMILIANO PADULA GIUSEPPE PEZZALI PIERLUIGI ANDREA ROSSI LEONARDO VELTRONI GIORGIO COSSATO FEDERICO FERRARIO STEFANO BENASSI MASSIMILIANO MILANETTO OMAR VENTOLA NICOLA FONTANA ALBERTO RICKLER DEL MARE CESARE GIANFRANCO FISSORE RICCARDO IACOPINO VINCENZO BRUNO NICCO GIANLUCA FIUZZI LUCA ALBERTI ANDREA CATINALI EDOARDO STEFANI MIRKO SAVERINO DAVIDE PASSONI DARIO SERAFINI MATTIA NARCISO ANTONIO CAREMI DAVIDE AURELI LUCA TERZI CLAUDIO COPPOLA FERDINANDO PERNA ARMANDO JOB IYOCK THOMAS HERVE’ CONTE ANTONIO STELLINI CRISTIAN MEZZAROMA MASSIMO IACONI ANDREA BOMBARDINI DAVIDE SGANGA PIER PAOLO GARLINI RUBEN COMAZZI ALBERTO GALANTE FABIO CAMILLI PIERO ROSATI GIOVANNI SIGNORELLI ELIO SALA LUIGI PREVITALI ROBERTO ARIATTI LUCA GIBELLINI MAURO BERGAMELLI DARIO DI DONATO DANIELE ROMEO ALESSANDRO MARTINETTI DANIELE PESOLI EMANUELE VIVES GIUSEPPE ALESSIO ANGELO SAVORANI MARCO BIANCO PAOLO ZAMAGNA GABRIELE COLANTUONO STEFANO MARILUNGO GUIDO TRAJKOVSKI RADE MIRCO POLONI ANTONIO SHYTAJ