Itinerario del 09 agosto 2012: anello del monte Cusna

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Itinerario del 09 agosto 2012: anello del monte Cusna
Anello del Monte Cusna
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Pian Vallese – Il Passone – La Piella – Sasso del Morto – Monte Cusna – Lama Golese – Pian
Vallese
Data Escursione: 09 agosto 2012
Località: Appennino Tosco-Emiliano (Parco Nazionale dell’Appennino Tosco/Emiliano)
Scala delle difficoltà: EE (impegnativo)
Lunghezza del percorso: Km 15,345
Tempi di percorrenza: 5 h 15' ore più le soste
Dislivello stimato in salita: 1027 m
Dislivello stimato in discesa: 1013 m
Mezzi impiegati: propri
Punti di appoggio: Pian Vallese, sorgente al guado del Fosso delle Tre Tie, fonte al guado del Rio
Grande, Rescadore.
.
Descrizione del percorso
Un bell’anello che, attraversa luoghi incantevoli nel parco Nazionale dell’Appennino
Tosco/Emiliano ci porta dai 1284 metri s.l.m. della radura di Pian Vallese ai 2121 metri s. l.m
della vetta del monte Cusna. Il Monte Cusna con i suoi 2121 metri s.l.m. è il monte più alto
dell'Appennino reggiano, il suo profilo da origine a vari toponomi come:
Alpe di Cusna, sicuramente per la lunga dorsale staccata dalla catena appenninica e va in
direzione Nord-Ovest dall’Alpe di Vallestrina. Fanno parte di questa dorsale i monti
Mongiardonda, Il Passone, La Piella, il Sasso del Morto e il Cusna, che ne è l’ultima vetta e la più
alta.
Uomo Morto o il Dormiente, per la somiglianza del suo crinale con la forma di un uomo disteso di
cui il Cusna ne è la testa. Nei tristi giorni di autunno che preannunciano l’imminente inverno è
possibile riconoscere il corpo addormentato del Gigante buono che, come si narra non volendo
abbandonare i suoi monti, le sue greggi, i suoi pascoli, le abetaie del Dolo, con i faggi e i castagni
dell’Ozola, abbia donato ad essi se stesso, ed ancora oggi questi toponimi mantengono viva
l’antica vicenda.
Il Gigante, da cui deriva anche il nome dell’ex Parco del Gigante, ora Parco Nazionale
dell’Appennino Tosco/Emiliano, che, comprende le frazioni di Busana, Collagna, Ligonchio,
Ramiseto e Villa Minozzo.
Questo, è un itinerario, consigliato a chi è abituato a compiere lunghe camminate in
montagna.
Dettagli percorso:
Pian Vallese –→ Valico Il Passone –→ sentiero C.A.I. n°615 Difficoltà –→ E
Valico Il Passone –→ Monte La Piella –→ sentiero C.A.I. n°615/507 Difficoltà –→ E
Monte La Piella –→ Sasso del Morto –→ sentiero C.A.I. n°607 Difficoltà –→ E
Sasso del Morto –→ Monte Cusna –→ sentiero C.A.I. n°607 Difficoltà –→ EE
Monte Cusna –→ Lama Golese –→ sentiero C.A.I. n°619/609 Difficoltà –→ E
Lama Golese –→ Pian Vallese –→ sentiero C.A.I. n°609/615 Difficoltà –→ E
Come Arrivare
Il punto di partenza Pian Vallesi e 1284 metri s.l.m., dove, parcheggiamo l’auto.
Da Firenze:
autostrada A11, uscire a Pistoia, proseguire sul raccordo di Pistoia, girare a sinistra in direzione
di Porretta / Abetone, prendere l’uscita per Modena / Abetone, superato il centro abitato di
Cereglio girare a destra sulla SR 66 proseguire fino a Campo Tizzoro, attraversare La Lima
girare a destra sulla SS12 dirzione Abetone. Superato il paese dell’Abetone continuare ulla SS12
fino ad attraversare Pievepelago quindi girare a sinistra sulla SP 324, fino a superare Case
Lonardello e dopo circa 4 Km girare a destra sulla strada SP486. Continuare sulla SP486 per
circa 10 Km quindi girare a sinistra sulla SP 32, dopo circa 1Km girare a sinistra sulla SP 38 fino
ad attraversare Civago, girare a sinistra in Via delle forbici e prendere la SP9 fino d attraversare
Casa Balocchi, quindi girare a sinistra sulla SP99 fino ad arrivare a Febbio. Superato l´abitato,
continuare in direzione Monte Orsaro, poco dopo c´è il bivio sulla sinistra in salita che porta alla
vicina stazione sciistica, ci sono alcuni hotel e residence , si continua sulla strada asfaltata fino
alla sua fine, dove c´è la radura di Pian Vallese siamo a circa 3 Km dagli alberghi. Qui ci sono
degli spazi dove è possibile parcheggiare l’automobile
Da La Spezia:
prendere la A15 direzione Parma, uscire al casello autostradale di Aulla. Dopo la rotonda seguire
le indicazioni per il Passo del Cerreto SR 63 fino a superare Castelnovo ne' Monti, arrivati
all’abitato di Felina prendere lo svincolo a sinistra e seguire le indicazioni per VILLA MINOZZO,
sono comunque presenti anche dei cartelli turistici con lo sfondo marrone che indicano Febbio.
Arrivati all'abitato di Gatta girare a destra seguendo sempre Villa Minozzo e Febbio. Arrivati a
Villa Minozzo si prosegue senza deviazioni fino a Case Balocchi; girando a destra sulla SP99 si
prosegue fino a Febbio, Superato l´abitato, continuare in direzione Monte Orsaro, poco dopo c´è il
bivio sulla sinistra in salita che porta alla vicina stazione sciistica, ci sono alcuni hotel e residence,
si continua sulla strada asfaltata fino alla sua fine, dove c´è la radura di Pian Vallese siamo a
circa 3 Km dagli alberghi. Qui ci sono degli spazi dove è possibile parcheggiare l’automobile
Da Reggio Emilia:
Seguire la statale 63 verso Castelnovo Nè Monti, arrivati all'abitato di Felina prendere lo svincolo
a destra seguendo le indicazioni per Villa Minozzo, sono comunque presenti anche i cartelli
turistici con lo sfondo marrone che indicano Febbio. Arrivati all'abitato di Gatta girare a destra
seguendo sempre Villa Minozzo e Febbio. Arrivati a Villa Minozzo si prosegue senza deviazioni
fino a Case Balocchi; girando a destra sulla SP99 si prosegue fino a Febbio, Superato l´abitato,
continuare in direzione Monte Orsaro, poco dopo c´è il bivio sulla sinistra in salita che porta alla
vicina stazione sciistica, ci sono alcuni hotel e residence, si continua sulla strada asfaltata fino alla
sua fine, dove c´è la radura di Pian Vallese siamo a circa 3 Km dagli alberghi. Qui ci sono degli
spazi dove è possibile parcheggiare l’automobile.
Da Parma:
proseguire lungo la Via Emilia fino a Sant'Ilario d'Enza, alla rotonda oltre il paese girare
all'ultima uscita verso Montecchio e seguire per San Polo d'Enza. Giunti a San Polo proseguire
verso Quattro Castella e Puianello. Arrivati a Puianello si gira a destra immettendosi nella Statale
63. Seguire la statale 63 verso Castelnovo Nè Monti, arrivati all'abitato di Felina prendere lo
svincolo a destra seguendo le indicazioni per Villa Minozzo, sono comunque presenti anche i
cartelli turistici con lo sfondo marrone che indicano Febbio. Arrivati all'abitato di Gatta girare a
destra seguendo sempre Villa Minozzo e Febbio. Arrivati a Villa Minozzo si prosegue senza
deviazioni fino a Case Balocchi; girando a destra sulla SP99 si prosegue fino a Febbio, Superato
l´abitato, continuare in direzione Monte Orsaro, poco dopo c´è il bivio sulla sinistra in salita che
porta alla vicina stazione sciistica, ci sono alcuni hotel e residence, si continua sulla strada
asfaltata fino alla sua fine, dove c´è la radura di Pian Vallese siamo a circa 3 Km dagli alberghi.
Qui ci sono degli spazi dove è possibile parcheggiare l’automobile.
Da Modena:
Direzione Sassuolo, quindi prendere la strada statale n°486 che da Castellarano porta verso
Cerredolo. Arrivati a Ponte Enza, poco prima di Cerredolo, svoltare a destra seguendo Villa
Minozzo. Proseguire senza deviazioni fino all'abitato di Gatta, girare a sinistra seguendo le
indicazioni per Villa Minozzo sulla SP99 si prosegue fino a Febbio, Superato l´abitato, continuare
in direzione Monte Orsaro, poco dopo c´è il bivio sulla sinistra in salita che porta alla vicina
stazione sciistica, ci sono alcuni hotel e residence, si continua sulla strada asfaltata fino alla sua
fine, dove c´è la radura di Pian Vallese siamo a circa 3 Km dagli alberghi. Qui ci sono degli spazi
dove è possibile parcheggiare l’automobile
L’Itinerario
All’inizio della radura di Pian Vallese a 1284 metri s.l.m., proprio dove finisce la strada asfaltata
sulla destra inizia il sentiero C.A.I. n°615 molto ben segnato che, seguiremo. Il sentiero, sale nel
bosco seguendo il tracciato di una vecchia e comoda mulattiera. Nella parte iniziale sale
serpeggiando nella faggeta, poi piegando a sinistra segue il letto del Fosso delle Tre Tie
mantenendosi sul lato sinistro orografico di questi. La salita diviene man mano sempre più ripida
fino ad uscire dalla faggeta poco prima di guadare il Fosso delle Tre Tie, dove la vegetazione è
ormai rada e lascia il posto ai prati e alla brughiera a mirtilli. Appena guadato il fosso delle Tre
Tie sul lato destro orografico c’è una sorgente con dell’ottima acqua, con cui si possono riempire
le borracce. Il sentiero continua a salire mantenendosi sempre sulla parte orografica destra del
Fosso delle Tre Tie lungo le pendici del Monte Mongiardonda 1695 metri s.l.m. su cui incombe i
2071 metri s.l..m dell’imponente mole del Monte La Piella, fino a giungere sulla sella erbosa del
valico del Passone a 1847 metri s.l.m., sormonta da una croce e da un "organo a vento" formato da
alcuni tubi metallici, opportunamente sagomati, in modo che, il vento portandoli in risonanza li
trasforma in canne d'organo suonando un caratteristico concerto, diverso per ogni tipo di vento. A
questo punto abbiamo di fronte a noi due opportunit: si può risalire in direzione Nord/Ovest la
dorsale erbosa fino a raggiungere il crinale e incontrare poco più avanti il sentiero C.A.I. n°607
che, porta sulla vetta del Monte Cusna, o continuare sul sentiero C.A.I. n°615 che, procede ora in
leggera discesa lungo la dorsale con ad ovest la Valle dell’Ozola ed a est quella del Dolo, di fronte
c’è la cresta Nord di Monte Prado 2054 metri s.l.m. con l’anfiteatro glaciale dove si trova a 1769
metri s.l.m. il lago Bargetan. Questo è un posto incantevole che, vale sicuramente la pena di
visitare. All’incrocio con il sentiero C.A.I. n°607 lo imbocchiamo tenendo la destra ed iniziamo a
salire verso la vetta del monte La Piella 2071 metri s. l.m., il sentiero segue spartiacque del Monte.
Man mano che si sale la vegetazione diventa via via più alpina, con la caratteristica erba bassa e
numerosi cuscinetti di muschi fioriti, è possibile vedere anche qui il sempervivum tectorum che
accompagna quasi sempre ogni nostra escursione. Il sentiero sale in maniera costante, ad ogni
passo si scopre un panorama sempre più bello, fino ad arrivare ai 2071 metri s.l.m. della vetta del
Monte La Piella, la visibilità è ottima e da qui si può ammirare a 360° un magnifico panorama.
Ora il sentiero procede in falso piano fino ad arrivare al rifugio Emila 2000, dove arriva
l'impianto di risalita della stazione sciistica Febbio 2000. È questa una stazione sciistica dotata di
piste di vario livello, per un totale di 25 km. Dal rifugio Emilia 2000 posto a 2053 metri s.l.m.
parte la pista nera dedicata a Giuliano Razzoli, è questa la pista più alta di tutto l'Appennino
settentrionale. Una seggiovia triposto collega l'abitato di Rescadore a 1100 metri s.l.m. con una
stazione intermedia posta a quota 1500 metri s.l.m., da qui una seggiovia biposto raggiunge i
2065 metri s.l.m. del rifugio Emilia 2000. Proseguiamo lungo il sentiero che, seguendo la linea di
crinale sale tra i prati in leggera pendenza , passando tra pietraie ed aggirando dei rialti di pietra
giunge a quota 2058 metri s.l.m. del Monte Sasso del Morto. La ripida parete del Cusna è li
davanti a noi che ci aspetta invitante,vista da qui sembra ancora più imponente e rischiosa di
quanto non lo sia in realtà. Il sentiero scende seguendo prima il crinale che, in questo tratto i prati
lasciano il posto ad una pietraia, bisogna prestare molta attenzione a dove si mettono i piedi, per
non rischiare qualche distorsione alle caviglie, poi di traverso lungo il fianco della montagna per
arrivare ai 2008 metri s.l.m. della Sella del Cusna. Qui ci sono due possibilità di scelta per
arrivare alla vetta del Monte Cusna: il sentiero C.A.I. n°607 che, sale esposto la ripida parete
davanti a noi, oppure la circonvallazione del sentiero C.A.I. n°607questa allunga un po’ il
percorso ma fa una via molto tranquilla fra i prati, dalla Sella del monte Cusna scende per un
certo tratto fino a una sorgente e poi attraversa La Borra fino a incrociare i sentieri C.A.I.
n°617/619 che provengono da Febbio e partano ai 2121 metri s.l.m. della vetta del Monte Cusna
salendo lungo i prati del versante Nord. Noi optiamo per la prima opportunità, in pochi minuti
siamo ai piedi della grande parete di Sud / Est, all’inizio si sale fra facili roccette, niente di
impegnativo, la traccia da seguire è segnalata con della vernice, man mano che si sale la salita
diventa più ripida e in alcuni punti richiede l’uso delle mani , per superare le rocce degli ultimi 200
metri. Qui non ci sono appigli artificiali, va cercato appigli naturali tra le rocce dove appoggiare i
piedi o dove fare presa con le mani per superare dei risalti, ma niente di impegnativo , vi sono solo
passaggi di primo grado. Raggiunta la vetta siamo ripagati delle nostre fatiche da un panorama a
360° si possono osservare le Alpi Apuane, l'arco alpino, il golfo de La Spezia, con una bella fetta di
mare Tirreno con l’arcipelago toscano e la Corsica.
Dalla vetta scendiamo l’erboso versante Nord seguendo il sentiero C.A.I. n°619 che,
serpeggiando fra i prati procede lungo il fianco della montagna, fino ad incrociare i sentieri C.A.I.
n°607/617, che ignoriamo, il sentiero, piegando a destra scende ora seguendo il senso orografico
sulla dorsale che, fa da spartiacque tra la il Fosso dei Bibbi e il Rio Grande, sulla destra con i suoi
1720 metri s.l.m. spicca il Monte Contessa. Man mano che si scende lungo la dorsale i prati
lasciano il posto ad un terreno più arido dove predominano rocce e sassi, poco prima di guadare il
Rio Grande inizia la vegetazione arborea, inizialmente sporadica e poi via via sempre più fitta.
Poco più avanti il sentiero entra nella faggeta, per scendere poi nel greto del Rio Grande dove, un
cartello segnala la presenza di una fonte sulla riva opposta del torrente. Guadato il Rio Grande, il
sentiero corre ora sul lato sinistro orografico, procedendo quasi in piano fino al bivacco segue il
tracciato di una vecchia mulattiera, qui incrocia il sentiero C.A.I n°619b che ignoriamo, dopo il
tratto pianeggiante il sentiero C.A.I. n°619 mantenendosi sempre sulla larga e comoda mulattiera
inizia a scendere tranquillo lungo la faggeta, incontrando più avanti il sentiero C.A.I. n°609 che
proviene dal Monte Orsaro. Superato il bivio il sentiero inizia a scendere in maniera più decisa
fino a tornare a guadare il Rio Grande, superato il torrente incrocia il sentiero C.A.I. n°617 che
scende dalle pendici del Monte Contessa , qui il sentiero C.A.I. n°619 entra nel sentiero C.A.I.
n°609 e ne prende il nome, scendendo in direzione di Lama Golese dove attraversa il Fosso degli
Arati. A Lama Golese, sulla destra appena superato il Fosso degli Arati c’è un cippo
commemorativo che ricorda dove un tempo sorgevano le capanne di Lama Golese centro di
addestramento per tanti giovani patrioti nella lotta contro il nazi fascismo. In questo luogo nella
notte del 16 maggio 1944 fu effettuato da parte degli eserciti alleati il primo lancio di armi per le
formazioni partigiane reggiane e modenesi. Superato il fosso il sentiero scende fino ad incontrare
ed attraversare poco prima dell’abitato di Rescadore la pista da sci che scende dal rifugio Emilia
2000, entrando poi nell’abitato di Rescadore dove incrocia il sentiero C.A.I. n°615 che seguiremo
tenendo la desta. Nel primo tratto il sentiero segue la strada asfaltata che sale a Pian Vallese, per
poi abbandonarla salendo ripido sulla destra, dopo piegando a sinistra entra nella faggeta salendo
fino ad incontrare e guadare il Fosso Della Piella, sale seguendo la vecchia mulattiera che
conduce al Valico del Passone passando da Pian Vallese dove si conclude la nostra escursione.
Tempi di percorrenza
Pian Vallese –→Valico del Passone –→C.A.I. n°615 –→ Difficoltà: E –→Km 3,300
Percorrenza: 1 h 10' Dislivello in salita: 563,0 m Dislivello in discesa: 0,0m
Tratto su strada: Km 0,0
Punto di appoggio: Pian Vallese
Valico del Passone –→Monte La Piella –→ C.A.I. n°615/607 –→ Difficoltà: E –→Km 2,145
Percorrenza: 0 h 45'
Dislivello in salita: 124,0 m Dislivello in discesa: 0,0m
Tratto su strada: Km 00
Punto di appoggio: nessuno
Monte La Piella –→ Sasso del Morto –→ C.A.I. n°607 –→ Difficoltà: E –→Km 1,500
Percorrenza: 0 h 15' Dislivello in salita: 3 m Dislivello in discesa: 13 m
Tratto su strada: Km 0,0
Punto di appoggio: nessuno
Sasso del Morto –→ Monte Cusna –→ C.A.I. n°607 –→ Difficoltà: EE –→Km 0,900
Percorrenza: 0 h 25' Dislivello in salita: 113 m Dislivello in discesa: 50 m
Tratto su strada: Km 0,0
Punto di appoggio: fonte sulla circonvallazioine del sentiero C.A.I. n°607
Monte Cusna –→ Pian Vallese –→ C.A.I. n°619/609/615 –→ Difficoltà: E –→Km 7,500
Percorrenza: 2 h 40' Dislivello in salita: 224 m Dislivello in discesa: 950 m
Tratto su strada: Km 0,0
Punto di appoggio: fonte al guado del Rio Grande,Rescadore, Pian vallese
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