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© pianopiano, 2014
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Quest’opera è protetta dalla legge sul diritto d’autore.
È vietata ogni forma di duplicazione, anche parziale, se non autorizzata.
Titolo: LO STILE QUOTIDIANO
Autore: Paola Maria Traspedini
seconda edizione (prima edizione lagom sciué, 2013)
Editing e introduzione: Anna Lo Piano
Grafica e disegni: Rachele Lo Piano
con la collaborazione di Anna Lo Piano e Federico Loreto
Questo libro non intende proporre abiti originali ma suggerire come abbinare
e combinare tra loro capi che sono divenuti dei “classici” dell’abbigliamento
contemporaneo, già presenti nei nostri armadi o comunque facilmente reperibili in
commercio in varie fasce di prezzo.
Per l’ispirazione dei singoli capi si ringraziano i seguenti marchi:
10 Corso Como, Accessorize, Adriana Voloshchuk, Alezander McQueen, Alexander Wang,
Aquilano, Aurélie Bidermann, BA & SH, Banana Republic, Bauble Bar, Betsey Johnson,
Bouchra Jarrar, Bruno Premi, Celine, Charlotte Olimpia, Chloé, Christian Louboutin,
Claramonte, Collette Dinnigan, Cristiano Fissore, Diane Von Furstenberg, Dickins
& Jones, Erdem, Faith Connection, Forzieri, French Connection, Friis & Company,
Giambattista Valli, Givenchy, Gucci, Guess, Hampden House, H & M, Hervé, House of
Fraser, Jane Norma, J. Crew, Jil Sander, Jimmy Choo, J.W.Anderson, Kate Spade, Kendra
Scott, Kenneth Jay Lane, Kenzo, Issa, Lacoste, Lanvin, Lot78, Madewell, Maison Martin
Margiela, Mallarino, Mango, Marc Jacobs, Maria La Rosa, Marni, Mary Katrandzou,
Merona, Michael Kors, Miller, Miu Miu, Monky Lilli, Moschino Cheap and Chic, MSGM,
Nine West, Oscar De La Renta, Phillip Lim, Prada, Prativerdi, Pomandère, Rag & Bone,
Reed Krakoff, Reiss, Richard Nicoll, River Island, Rupert Sanderson, Salvatore Ferragamo,
Sass and Bide, Scotch & Soda, Sergio Rossi, Sophie Hulme, Steffen Schraut, Stella
McCartney, Stuart Weitzman, T. Babaton, Theory Tabia, Thom Browne, Top Shop, Tory
Burch, Uniqlo, Valentino, Veronique Branquinho, Vila Peace, Vivienne Westwood, YSL,
Weekend Max Mara, Zara.
introduzione
Lei è lì, di fronte al suo armadio, aperto. Dentro ci sono almeno
dieci pantaloni, tre gonne, tre vestiti, due giacche ed un numero
imprecisato di maglie, top, camicette e t-shirt. Guarda e riguarda
i vestiti, li tocca, li spiegazza, li butta sul letto. Poi sospira, si siede,
dà un calcio all’anta dell’armadio rischiando di romperla del tutto
e sconsolata esclama: “Non ho niente da mettermi!”.
Finita l’epoca del vestito buono e di quello per tutti i giorni,
esauritasi quella del cappello e dei guanti, e di tutti i codici
che tenevano distinti l’abito da pomeriggio da quello da sera,
l’abbigliamento giovane da quello “da signora”, il popolare
dal ricercato, quello che ci rimane è una grande confusione,
alimentata dalla sovrabbondanza di proposte e di modelli, che
sembrano però quasi tutti pensati per donne che non siamo noi.
Come si fa infatti a conciliare senza ironia il tacco con i
sampietrini o la gonna con la falcata da autobus al volo? E come
si sostiene la necessità imprescindibile di coordinare l’accessorio
con quella di arrivare a fine mese? Per non parlare poi del fatto
che nessuna di noi ha un corpo in grado di adattarsi ai capricci
della moda a colpi di Photoshop... Noi abbiamo pance, glutei,
cosce e seni sempre troppo larghi o stretti rispetto ai canoni di
perfezione decisi da qualcun altro.
E allora, qual è la soluzione?
La prima risposta, facile facile, è che non siamo noi che dobbiamo
adattarci alla moda, ma la moda che va adattata a noi.
Dobbiamo trovare il nostro stile. E trovare uno stile non vuol
dire vestirsi sempre allo stesso modo, o cercare di mascherarsi
da qualcun altro, ma imparare a conoscere il nostro corpo,
mettendone in risalto i pregi. Vuol dire imparare ad essere
creative, a non aver paura di sperimentare, ed esprimere quello
che siamo, il nostro mondo, i nostri sentimenti; ma anche
programmare gli acquisti in modo razionale, distinguere tra
i capi base e quelli più estrosi, giocare con gli accessori per
stravolgere l’effetto finale.
Per questo abbiamo pensato ad una guida che non fosse il
manuale di tutte le occasioni, ma un prontuario di base dove
imparare le regole fondamentali del vestire, dando allo stesso
tempo la possibilità di variare, mescolare e ricombinare a
piacimento i mille possibili outfit.
Per farlo ci siamo rivolte a Paola Maria Traspedini, che avevo
conosciuto seguendo le preziose e divertentissime stylish
classes.
E insieme abbiamo pensato di partire dai capi base, da quei
capi cioè che negli ultimi anni sono diventati dei classici di ogni
collezione. Così intorno al capotto, al trench, alla gonna o al
pantalone si costruiscono i vari abbinamenti, si scopre come
scegliere i colori, come preferire certi tagli e certi modelli.
Da un set all’altro troverete capi simili, se non uguali. È un
suggerimento a capire come utilizzarli, interpretandoli in modi
diversi.
Troverete idee per serate in cui si ha voglia di sfoderare le armi
della seduzione e consigli per giornate di grandi impegni in
giro per la città. Scoprirete che per una cena elegante vanno
benissimo i pantaloni e anche i tacchi bassi, e che un paio di
sneacker maculate fanno miracoli su un completo grigio. O
magari vi lancerete sui tacchi per la prima volta, sorprese di
vedere che un abito o una gonna rendono finalmente giustizia
ai vostri fianchi. Che il nero è un colore fantastico soprattutto
se lo si riscalda con l’oro o il cammello, e che però di colori ne
esistono così tanti che sarebbe un peccato non usarli tutti.
Usate questo e-book per programmare gli acquisti ed
approfittare dei saldi, scorrete i set in ordine o in senso
inverso, mischiate i capi fra loro, provando nuovi abbinamenti,
conservatelo gelosamente nel vostro hard-disk, portatelo con
voi mentre andate a fare shopping o, se preferite, chiedetecene
una copia cartacea, la stamperemo per voi.
In qualunque modo decidiate di usarlo, non dimenticate che lo
stile è, soprattutto, un modo di giocare!
E allora, buon divertimento!
scegliere i vestiti:
il colore
Il colore è un elemento fondamentale dell’abbigliamento, e nella
scelta degli abbinamenti intervengono il nostro senso estetico,
il nostro stato d’animo, ma anche il nostro inconscio e la nostra
eredità culturale.
Ma oltre ai colori degli abiti ci sono quelli del nostro incarnato,
dei nostri capelli, dei nostri occhi. Questi, insieme ai nostri
gusti, devono rappresentare la base sulla quale costruire il
nostro stile e far emergere ciò che siamo e che vogliamo
comunicare. A seconda dei nostri colori naturali e non (i capelli
si possono tingere e la pelle si può scurire con l’abbronzatura),
esistono delle combinazioni che ci possono aiutare a valorizzare
le nostre caratteristiche o che, al contrario, creano di per sé un
insieme poco armonico.
Qualche esempio:
Un incarnato molto chiaro risulta spettrale se accostato a colori
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pastello, al sabbia, al beige. Allo stesso modo, colori troppo forti/
neon creano un contrasto eccessivo che rischia di rendere la
pelle fosforescente.
Un incarnato scuro può permettersi più variazioni ma
rappresenta un colore aggiuntivo da tenere in considerazione.
Una pelle molto scura accostata al bianco, per esempio, risulta
un bianco & nero nell’insieme, un vero e proprio colore.
Anche il biondo o il rosso dei capelli sono tinte aggiuntive
che si devono abbinare proprio come si fa con un capo di
abbigliamento. Il giallo dei capelli biondi non va abbinato,
infatti, al beige o al giallo (nella parte superiore); il rosso, che
è un colore forte di per sé, risulta più armonioso con il suo
complementare, il verde, ma anche con i toni del blu.
A seconda della sfumatura dei capelli, poi, varia anche il tono
dei colori da abbinare.
I colori caldi tendono a prevalere sugli altri: per questo, a volte,
si pone la necessità di spegnerli.
Il bianco raffredda qualsiasi colore mentre il nero fa l’effetto
contrario.
Insomma, non c’è nulla di scontato nel colore, ma non
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bisogna temerlo. Al contrario, si deve utilizzare come quello
che è: un valido strumento che può aiutare ad esprimersi e a
rappresentare la propria personalità al meglio.
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Il linguaggio degli abbinamenti
NERO + NERO
abbinamento elegante e raffinato (bello spezzato con accessori
in colori neutri – tutti i toni del marrone/beige).
NERO + BLU
abbinamento sofisticato, perfetto per la sera.
NERO + BLU ROYAL
abbinamento originale e moderno, un po’ aggressivo.
NERO + GRIGIO (non scuro)
abbinamento classico da rendere più moderno con accessori
cognac o testa di moro.
NERO + MARRONE
abbinamento decisamente raffinato.
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BIANCO&NERO + VERDE
abbinamento moderno, luminoso, fresco.
BIANCO&NERO + ROSSO
abbinamento un po’ aggressivo, da dosare (bello aggiungere un
accessorio rosso su un abito bianco e nero, per esempio).
GRIGIO + GRIGIO
i grigi possono sempre essere mischiati tra loro, scaldandoli con
accessori nei toni del marrone.
GRIGIO + BLU
abbinamento molto classico da rendere moderno con accessori
colorati (fucsia, verdi, per esempio).
GRIGIO + MARRONE
abbinamento molto sofisticato, bello con accessori argento che
lo rendono giovane e moderno.
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GRIGIO + ROSSO
abbinamento classico, raffinato (il grigio raffredda il rosso senza
mai renderlo volgare e/o spegnerlo come invece fa il nero).
GRIGIO + ROSA
abbinamento bon-ton e romantico.
GRIGIO + VIOLA/LILLA
come per il rosso, anche il viola ha bisogno di un colore come il
grigio per non sembrare volgare.
GRIGIO + VERDE
i toni freddi del verde (smeraldo, bosco…) ravvivano il grigio e lo
rendono meno classico.
GRIGIO + GIALLO/ARANCIO
abbinamento sportivo se il tono del giallo è verso la sfumatura
“lime”; più bon-ton e in ogni caso raffinato con gli altri toni.
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Per schiarire un look interamente nero, sfruttate gli accessori.
Una collana importante in oro giallo illumina il viso, mentre il
cognac o il testa di moro utilizzati per scarpe e borse rendono
l’insieme più sofisticato e meno scontato.
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Il cappotto nero rende meno classico e più raffinato il grigio.
Utilizzate la vernice e l’oro giallo per illuminare questi due
colori. Non esagerate, però: scegliete orecchini piccoli e
bracciali che si intravedono sotto le maniche.
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Il cappotto cammello o beige
Il cappotto color cammello è un classico intramontabile che si
rivela sempre utilissimo per smorzare colori forti che rischiano
di diventare volgari.
Essendo un colore molto caldo, va indossato con colori vivaci,
meglio se freddi come il fucsia o il verde bosco, che contiene
poco giallo.
È perfetto anche per smorzare rosso e viola, colori molto forti
che devono essere addolciti.
Il beige, invece, contiene meno sfumature calde rispetto al
cammello ed è quindi un colore che può essere indossato
con tutti gli altri, escludendo però le tonalità più calde del
marroni per evitare di intristire l’insieme.
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Il cammello rende meno sportivo il verde bosco e aggiunge
brillantezza a un colore che rischia di essere troppo scuro. Gli
accessori neri raffreddano e spengono le tonalità gialle del
color cammello.
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primavera-estate
Il caban
Il caban è un cappotto corto che si porta durante la mezza
stagione. È un capo estremamente versatile che si presta ad
essere indossato sia la sera o in un look formale, sia con capi
sportivi.
Data la sua mezza lunghezza, può essere sfruttato da chi ha
bisogno di slanciare la figura, aiutandosi con un paio di tacchi.
Anche chi ha necessità di creare volume nella parte superiore
del corpo può indossare il caban per avere questo effetto, come
chi ha poco seno.
Chi ha molto seno deve solo prestare attenzione a non
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scegliere modelli con molti dettagli sulla parte superiore e
deve preferire una linea semplice e pulita per non aumentare il
volume sul seno.
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Il caban blu notte è un classico. Portato sopra ad un outfit
basico e casual (come jeans e pull grigio), lo completa con
eleganza e semplicità. Da portare con uno stivaletto a tacco
alto e una clutch (anche di sera) oppure con una scarpa
maschile rivisitata con ironia e una borsa colorata, per dare un
tocco originale e brillante all’insieme.
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Il caban beige in una versione da giorno meno casual della
prima. Una gonna a tubino verde oliva portata con una camicia
bianca e un cardigan morbido di un tono di verde più scuro.
Gli accessori sono in vernice beige per rendere ancora più
raffinato l’insieme.
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