Banking Monitor - Intesa Sanpaolo
Transcript
Banking Monitor - Intesa Sanpaolo
Banking Monitor 24 maggio 2016 Tendenze del settore bancario italiano Tassi d’interesse. Anche a marzo il tasso medio sui depositi bancari è rimasto fermo, sul livello dei due mesi precedenti. Lo stesso si è verificato per il tasso sui conti correnti. La discesa sarebbe ripresa ad aprile, secondo le stime ABI. Comunque, anche grazie al calo del tasso medio sulle obbligazioni in essere, a marzo il costo complessivo dello stock di raccolta si è ridotto leggermente, ad un nuovo minimo della serie storica. Quanto alle condizioni sui nuovi prestiti alle società non-finanziarie, il tasso medio si è sostanzialmente assestato sul livello di febbraio e degli ultimi due mesi del 2015. Diversamente, è proseguita con decisione la discesa dei tassi sui nuovi prestiti alle famiglie per acquisto abitazioni, confermata ad aprile secondo le stime ABI. Per effetto di un calo del tasso sullo stock dei prestiti più marcato di quello del costo della raccolta, la forbice bancaria si è nuovamente ristretta, sia a marzo, sia ad aprile sulla base delle stime ABI. o Prestiti. La ripresa dei prestiti alle società non finanziarie resta incerta, con una variazione nuovamente negativa a marzo, di -0,3% a/a. Per i prestiti alle famiglie, è proseguita la graduale accelerazione a +1,1% a/a. Pertanto, nel complesso, la variazione dei prestiti al settore privato residente è risultata ancora leggermente positiva, pari a +0,3% a/a. Aprile avrebbe confermato il modesto miglioramento, sulla base delle stime ABI. Box - Sempre più favorevoli le attese degli agenti sul mercato immobiliare Nota mensile Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche Industry and Banking Elisa Coletti Economista Marco Lamieri Economista Clarissa Simone Economista Es em pi Box - La valutazione delle imprese sulle condizioni creditizie, di liquidità e per l’investimento Raccolta. A marzo 2016 la raccolta bancaria risulta in diminuzione dell’1,4% a/a, contrazione più contenuta rispetto ai primi due mesi dell’anno. Tale miglioramento relativo è imputabile all’accelerazione della crescita dei conti correnti (+8,6% a/a) ed al rallentamento del calo dei depositi a durata prestabilita (-13,3% a/a), che hanno portato i depositi bancari ad aumentare del 3,9% a/a. Diversamente, si è accentuata la contrazione delle obbligazioni bancarie (-16,5% a/a). Secondo le stime ABI, ad aprile la dinamica dei depositi si è rafforzata ulteriormente, portando quindi la raccolta complessiva a risultare solo marginalmente in diminuzione dello 0,5% a/a. Risparmio gestito. Il mercato italiano del risparmio gestito a marzo 2016 ha manifestato segnali di ripresa, sia rispetto ai mesi precedenti, sia rispetto alla seconda metà del 2015. A registrare flussi più sostenuti sono stati soprattutto i fondi comuni aperti, trainati dai fondi monetari. Si riprendono gli obbligazionari che, grazie alla raccolta di marzo, chiudono il trimestre in positivo. Più deboli, invece, i flussi destinati ai fondi flessibili e ai bilanciati, mentre aumentano lievemente quelli indirizzati agli azionari. Per le gestioni patrimoniali, la raccolta istituzionale si conferma consistente, sostenuta soprattutto dalla buona dinamica della componente assicurativa. Le polizze Vita, infatti continuano a registrare una nuova produzione superiore ai 10 miliardi mensili, sebbene le sottoscrizioni di polizze a più alto contenuto finanziario stiano perdendo terreno, così come quelle dei prodotti più tradizionali del ramo V. Daniela Piccinini Database management Banking Monitor 24 maggio 2016 Tendenze del settore bancario italiano Calo significativo dei tassi sui nuovi mutui alle famiglie per acquisto abitazioni Anche a marzo il tasso medio sui depositi bancari è rimasto fermo, sul livello dei due mesi precedenti. Lo stesso si è verificato per il tasso sui conti correnti. La discesa sarebbe ripresa ad aprile, secondo le stime ABI. Comunque, anche grazie al calo del tasso medio sulle obbligazioni in essere, a marzo il costo complessivo dello stock di raccolta si è ridotto leggermente, ad un nuovo minimo della serie storica. Quanto alle condizioni sui nuovi prestiti alle società nonfinanziarie, il tasso medio si è sostanzialmente assestato sul livello di febbraio e degli ultimi due mesi del 2015. Diversamente, è proseguita con decisione la discesa dei tassi sui nuovi prestiti alle famiglie per acquisto abitazioni, confermata ad aprile secondo le stime ABI. Per effetto di un calo del tasso sullo stock dei prestiti più marcato di quello del costo della raccolta, la forbice bancaria si è nuovamente ristretta, sia a marzo, sia ad aprile sulla base delle stime ABI. Elisa Coletti Es em pi o Il 1° trimestre 2016 si è chiuso con un tasso medio sullo stock di depositi invariato a 0,49%, livello analogo ai due mesi precedenti. Lo stesso si è verificato per il tasso medio sui conti correnti, fermo al minimo storico di 0,14%. L’arresto del calo dei tassi sui conti correnti ha interessato sia quello offerto alle famiglie, fermo allo 0,12%, sia quello alle società nonfinanziarie, che nel trimestre ha oscillato marginalmente attorno allo 0,20%. Le stime ABI per aprile delineano una ripresa del calo, col tasso sui depositi a 0,47% nel complesso e allo 0,13% nel caso dei conti correnti. Tassi sui depositi in conto corrente di famiglie e società non finanziarie (%) 1.4 Tasso c/c famiglie Tasso c/c società non finanziarie 1.2 1.0 0.8 0.6 0.4 0.2 Società non finanziarie 1.0 0.8 0.6 0.4 0.2 0.0 mar12 set12 mar13 set13 mar14 set14 mar15 set15 mar16 Fonte: Banca d’Italia Tassi sui nuovi depositi con durata prestabilita delle famiglie e delle società non finanziarie (%) delle famiglie, oltre 1 anno 4 Famiglie 1.4 1.2 0.0 mar12 set12 mar13 set13 mar14 set14 mar15 set15 mar16 Fonte: Banca d’Italia Tassi medi sulle consistenze dei depositi complessivi di famiglie e società non finanziarie, esclusi i pronti contro termine (%) Tassi medi sui depositi con durata prestabilita: nuove operazioni e consistenze in essere (%) 5 delle famiglie, fino a 1 anno delle società non finanziarie 3 2 3 2 1 0 mar12 set12 mar13 set13 mar14 set14 mar15 set15 mar16 0 Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche Consistenze 4 1 Fonte: Banca d’Italia Nuove operazioni mar09 mar10 mar11 mar12 mar13 mar14 mar15 mar16 Fonte: Banca d’Italia 2 Banking Monitor 24 maggio 2016 Nell’ambito dei depositi, è proseguita invece la discesa del tasso medio sulle consistenze dei depositi con durata prestabilita, risultato a marzo pari a 1,33%, -4pb m/m. Il costo delle nuove operazioni è tornato sull’1%, riassorbendo il piccolo rimbalzo di febbraio. Ancora una volta l’andamento è determinato dalla volatilità del tasso sui nuovi depositi con durata prestabilita delle società non-finanziarie, più che dimezzatosi a marzo a 0,55% (-69pb m/m) per tornare al livello di inizio anno. Diversamente, il tasso medio sui nuovi depositi a tempo delle famiglie è rimasto essenzialmente in linea con i due mesi precedenti, a 1,14% in marginale aumento di 2pb m/m. Anche il tasso medio sullo stock di obbligazioni nel 1° trimestre ha segnato una frenata del calo, passando dal 2,93% dei primi due mesi al 2,91% di marzo, dopo che nel 4° trimestre 2015 aveva mostrato una discesa più marcata del passato. Ad aprile, secondo le stime ABI, si è ridotto di 1pb m/m. Per le nuove emissioni a tasso fisso, a marzo si è registrato un nuovo rimbalzo a 1,44% dal minimo storico di 0,90% del mese precedente. 3 Obbligazioni Tassi su obbligazioni bancarie in essere e nuove emissioni (%) 5 Es em pi Tassi sulla raccolta bancaria – consistenze (%) 4 Medio raccolta Depositi o Ciò considerato, il costo complessivo dello stock di raccolta ha registrato un’ulteriore riduzione di 2pb m/m sia a marzo, sia ad aprile secondo le stime ABI, toccando un nuovo minimo della serie storica da inizio 2003. In particolare, col calo di marzo il costo medio della raccolta da clientela è sceso sotto l’1%, a 0,99%. 4 3 2 2 1 0 mar12 set12 mar13 set13 mar14 set14 mar15 set15 mar16 Fonte: Banca d’Italia ed elaborazioni Intesa Sanpaolo 1 medio sulle consistenze medio emissioni a tasso fisso (periodo di determinazione iniziale del tasso > 1 anno) 0 mar12 set12 mar13 set13 mar14 set14 mar15 set15 mar16 Fonte: Banca d’Italia Per quanto riguarda i tassi sui nuovi prestiti alle società non-finanziarie, a marzo il tasso medio si è sostanzialmente assestato sul livello di febbraio e degli ultimi due mesi del 2015, avendo riassorbito il rimbalzo di inizio 2016. In dettaglio, il tasso medio è risultato pari a 1,90%, in marginale ribasso di 1pb su febbraio, quest’ultimo rivisto al rialzo di ben 20pb circa, così come gli ultimi due mesi del 2015. Ad aprile, secondo le stime ABI, il tasso in questione è sceso di 5pb a 1,85%. Con riguardo alle componenti del tasso medio, a marzo si è registrato un calo del tasso sulle operazioni fino a 1 milione, di -16pb m/m a 2,57%, cui si è contrapposto un aumento di 5pb m/m a 1,39% del tasso sui nuovi prestiti superiori a 1 milione. Per febbraio 2016 e i mesi finali del 2015, il livello di questo tasso è stato rivisto significativamente al rialzo (di oltre 20pb per novembre e febbraio), tanto che il rimbalzo di inizio 2016 risulta ridimensionato. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 3 Banking Monitor 24 maggio 2016 Tassi sui nuovi prestiti alle società non finanziarie in Italia (%) Tassi sui nuovi prestiti fino a 1M a società non finanziarie (%) 5 5 4 4 3 3 2 2 Totale nuovi prestiti prestiti sopra 1 milione prestiti fino a 1 milione 1 Germania Spagna Francia 1 0 mar12 set12 mar13 set13 mar14 set14 mar15 set15 mar16 Fonte: Banca d’Italia Italia 0 mar12 set12 mar13 set13 mar14 set14 mar15 set15 mar16 Fonte: BCE Es em pi o Nel confronto europeo, il differenziale tra il tasso italiano sui nuovi prestiti alle imprese e quello dell’area euro si è quasi annullato per i finanziamenti fino a 1 milione, pari soltanto a 1pb a marzo, da una media di 10pb nei sei mesi precedenti. In relazione al tasso tedesco, il differenziale è diventato addirittura marginalmente negativo, per la prima volta da luglio 2011, a -1pb dai +10pb segnati a febbraio. Per il tasso italiano sui nuovi prestiti oltre 1 milione, la revisione al rialzo operata con l’ultimo rilascio delle statistiche ha ridimensionato il differenziale negativo con i tassi europei, pari a -7pb a marzo nei confronti della media dell’eurozona, non dissimile dai -6pb di febbraio. Anche nei confronti del tasso tedesco il differenziale è leggermente negativo, a -3pb. Tasso medio sui nuovi prestiti di importo fino a 1 milione alle società non finanziarie, confronto Italia – Area euro (%) 2.5 5.0 4.0 3.0 2.0 Italia - Area euro (scala dx) Italia Area euro 1.0 0.0 -1.0 mar11 mar12 mar13 mar14 mar15 Fonte: Banca d’Italia, BCE ed elaborazioni Intesa Sanpaolo Tasso medio sui nuovi prestiti di importo superiore a 1 milione alle società non finanziarie, confronto Italia – Area euro (%) Italia - Area euro (scala dx) 5.0 2.5 Italia 2.0 4.0 1.5 3.0 1.5 1.0 2.0 1.0 0.5 1.0 0.5 0.0 0.0 0.0 -0.5 mar16 -1.0 mar11 mar12 mar13 2.0 Area euro mar14 mar15 -0.5 mar16 Fonte: Banca d’Italia, BCE ed elaborazioni Intesa Sanpaolo E’ proseguita la discesa dei tassi sui nuovi prestiti alle famiglie per acquisto abitazioni, particolarmente evidente a marzo come già visto a febbraio, con un calo di 8pb m/m in entrambi i casi, a un livello di 2,33%. Ad aprile la riduzione sarebbe continuata a un ritmo più moderato, a 2,30%, secondo le stime ABI. In dettaglio, a marzo il tasso fisso è sceso di altri 9pb m/m a 2,66%, nuovo minimo storico. Così come nei mesi precedenti, più moderata è stata la discesa del tasso variabile, che ha perso altri 4pb m/m a 1,92%. Il differenziale fra tasso fisso e tasso variabile si è quindi ridotto ulteriormente, a 74pb. Anche per quanto riguarda i tassi sugli stock dei prestiti, la riduzione è stata significativa a marzo. Il tasso complessivo sui prestiti a famiglie e imprese è sceso di 5pb m/m a 3,16%, nuovo minimo storico. Per aprile le stime ABI riportano un calo di altri 4pb m/m a 3,12%. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 4 Banking Monitor 24 maggio 2016 Tassi sui nuovi prestiti a famiglie per acquisto abitazioni (%) 6 5 Tassi sui prestiti in essere a famiglie e a società non finanziarie (%) 5 4 4 3 3 2 1 2 a famiglie per acquisto abitazioni A tasso variabile A tasso fisso (*) Tasso medio nuovi mutui per acquisto abitazioni 0 mar12 set12 mar13 set13 mar14 set14 mar15 set15 mar16 Nota: (*) Periodo di determinazione iniziale del tasso oltre 10 anni Fonte: Banca d’Italia 1 a società non finanziarie 0 mar12 set12 mar13 set13 mar14 set14 mar15 set15 mar16 Fonte: Banca d’Italia Es em pi o In conseguenza del calo significativo dei tassi sui prestiti, la forbice tra i tassi attivi e passivi si è nuovamente ristretta, di ben 3pb m/m a 2,15%, minimo da fine 2013. La forbice si sarebbe ridotta anche ad aprile, sulla base delle stime ABI. Quanto alla contribuzione dei depositi a vista, si è osservato un ulteriore peggioramento del mark-down1, sceso a marzo a -0,45%, un livello mai toccato in precedenza, ancora una volta per effetto dei tassi Euribor sempre più negativi. Infine, il mark-up2 sull’Euribor a 1 mese è rimasto sopra il 4%, pur riducendosi da 4,09% a 4,05%, livello che lo riporta in linea con la media dell’ultimo quadrimestre 2015 dopo il rimbalzo di inizio 2016. Contribuzione a breve termine (%) 5.5 mark-down mark-up 5.0 4.5 4.0 3.5 3.0 2.5 2.0 1.5 1.0 0.5 0.0 -0.5 -1.0 mar12 set12 mar13 set13 mar14 set14 mar15 set15 mar16 Fonte: Banca d’Italia, BCE ed elaborazioni Intesa Sanpaolo 1 2 Spread a breve termine e spread complessivo (%) 5 4 3 2 1 spread complessivo 0 mar12 set12 mar13 set13 mar14 set14 mar15 set15 mar16 Fonte: Banca d’Italia ed elaborazioni Intesa Sanpaolo Differenza tra Euribor a 1 mese e tasso sui conti correnti di famiglie e imprese. Differenza tra tasso sui prestiti a famiglie e imprese con durata fino a un anno ed Euribor a 1 mese. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche spread a breve 5 Banking Monitor 24 maggio 2016 Si rafforza la ripresa dei prestiti alle famiglie La ripresa dei prestiti alle società non finanziarie resta incerta, con una variazione nuovamente negativa a marzo, di -0,3% a/a. Per i prestiti alle famiglie, è proseguita la graduale accelerazione a +1,1% a/a. Pertanto, nel complesso, la variazione dei prestiti al settore privato residente è risultata ancora leggermente positiva, pari a +0,3% a/a. Aprile avrebbe confermato il modesto miglioramento, sulla base delle stime ABI. Elisa Coletti Secondo le variazioni calcolate da Banca d’Italia, la ripresa dei prestiti alle società non-finanziarie resta incerta. La variazione a/a del complesso dei prestiti corretta per le cartolarizzazioni risulta infatti nuovamente in terreno negativo, ancorché marginalmente, pari a -0,3% a/a dopo il +0,3% di febbraio (dati riferiti alla clientela residente delle banche italiane, corretti per l’effetto delle cartolarizzazioni e delle variazioni non connesse con transazioni). Es em pi o Guardando alla composizione per durata dei prestiti alle società non-finanziarie, si confermano gli andamenti già visti in precedenza. Prosegue infatti il calo dei prestiti a breve, pari a -5,7% a/a a marzo dal -5,0% di febbraio e -6,7% medio dei due mesi precedenti (dati riferiti alla clientela residente nell’area euro, corretti per le variazioni non connesse a transazioni, ma non per le cartolarizzazioni). Al contempo continua la crescita dei prestiti a medio/lungo termine, pari a +1,4% a/a a marzo, sempre grazie alla dinamica dei prestiti con durata intermedia. Infatti, i prestiti a medio termine (con durata originaria da 1 a 5 anni) hanno mantenuto il ritmo a due cifre, pur in rallentamento a +13,6% a/a dal +16,8% di febbraio. Diversamente, i prestiti oltre i 5 anni sono rimasti in calo, in linea col mese precedente (-3,7% a/a a marzo). Prestiti a medio-lungo termine alle società non finanziarie (var. % a/a) 20 Oltre 1 anno di cui: da 1 a 5 anni 15 di cui: oltre 5 anni 10 Flussi netti mensili di prestiti a medio-lungo termine alle società non-finanziarie (EUR milioni) 4500 Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni 3000 1500 0 -1500 5 -3000 0 -4500 -5 -10 mar10 -6000 mar11 mar12 mar13 mar14 mar15 mar16 Fonte: BCE ed elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo mar12 mar13 mar14 mar15 mar16 Fonte: BCE Prestiti alle società non finanziarie per durata (*) (var. % a/a) 10 -7500 mar11 Fino a 1 anno 8 Oltre 1 anno 6 Totale 4 Prestiti al settore privato residente in Italia, dati corretti per le cartolarizzazioni e al netto controparti centrali (var. % a/a) 6 Famiglie Società non finanziarie 4 Settore privato 2 2 0 0 -2 -2 -4 -6 -4 -8 -10 mar10 mar11 mar12 mar13 mar14 mar15 mar16 Nota: (*) dati riferiti alla clientela delle banche italiane residente nell’area euro. Fonte: BCE ed elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche -6 mar10 mar11 mar12 mar13 mar14 mar15 mar16 Fonte: Banca d’Italia 6 Banking Monitor 24 maggio 2016 I prestiti alle famiglie hanno confermato una ripresa in rafforzamento, segnando un aumento dello stock pari a 1,1% a/a , il massimo da maggio 2012. Al loro interno, è proseguita la forte dinamica delle erogazioni di finanziamenti per acquisto abitazioni. Con riguardo alle caratteristiche dei nuovi finanziamenti continuano a risultare rilevanti le rinegoziazioni di prestiti esistenti e le erogazioni a tasso fisso, in ragione del livello estremamente basso dei tassi di interesse e dell’elevata concorrenza sul mercato dei mutui alle famiglie. L’incidenza delle rinegoziazioni3 è rimasta superiore al 30% a marzo, pari al 31,6% dei nuovi finanziamenti per acquisto abitazioni (era del 23,5% un anno prima). Di recente, la rilevanza dei fenomeni appare in attenuazione nella media dell’area euro, dove le rinegoziazioni spiegano il 31% dei nuovi mutui, una percentuale più bassa dei primi due mesi del 2016 e della media 2015 (37%). Si conferma anche l’importanza delle erogazioni a tasso fisso, pari a marzo al 53% del totale dei nuovi mutui residenziali, benché leggermente più contenuta dei due mesi precedenti e del 57% medio del 2° semestre 2015. Circa le determinanti del successo dei mutui a tasso fisso, si osserva un’ulteriore limatura del differenziale tra tasso fisso e tasso variabile, sceso a marzo a 74pb. Nuovi prestiti per acquisto di abitazioni (flussi lordi) Serie destagionalizzata (miliardi) var. % a/a (sc. dx) 7 140% 6 120% 5 100% 4 80% 3 60% 2 40% 1 20% 0 0% -1 -20% -2 -40% -3 -60% mar11 mar12 mar13 mar14 mar15 mar16 Es em pi Consistenze dei prestiti alle famiglie (var. % a/a) 5 Totale prestiti a Famiglie (*) 4 di cui: per l'acquisto dell'abitazione (**) o Nel complesso, a marzo la variazione dei prestiti al settore privato residente è rimasta leggermente positiva, pari a +0,3% a/a dal +0,7% di febbraio (-0,2% a/a a inizio 2016 e -0,9% la media 2015, dati al netto delle controparti centrali e corretti per le cartolarizzazioni). Aprile avrebbe confermato una modesta variazione positiva, sulla base delle stime ABI. 3 2 1 0 -1 -2 mar12 set12 mar13 set13 mar14 set14 mar15 set15 mar16 Nota: (*) Variazione a/a corretta per le cartolarizzazioni. (**) Variazione su dati grezzi Fonte: Banca d’Italia ed elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Rinegoziazioni di prestiti per acquisto abitazioni in % del totale delle nuove operazioni mensili (flussi lordi) (*) 50% Italia Area Euro 40% Fonte: Banca d’Italia ed elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Erogazioni di prestiti per l’acquisto dell’abitazione: a tasso fisso in % sul totale e differenziale tassi, tra fisso e variabile % mutui a tasso fisso sul totale nuove erogazioni (sx) Differenziale tassi (Fisso - Variabile) (dx) 70% 3.0 60% 50% 30% 40% 20% 30% 20% feb16 mar16 dic15 gen16 nov15 set15 ott15 lug15 ago15 giu15 apr15 mag15 feb15 gen15 dic14 0% mar15 10% Nota: (*) Per la definizione di rinegoziazioni si veda la nota nella prima pagina di questo contributo. Fonte: BCE ed elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo 2.5 2.0 1.5 1.0 10% 0.5 0% 0.0 Fonte: Banca d’Italia ed elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo 3 Le rinegoziazioni si riferiscono al coinvolgimento attivo della famiglia (o della società non finanziaria) nell’adeguamento dei termini e delle condizioni di un contratto di prestito esistente, compreso il tasso di interesse. Le proroghe e gli altri adeguamenti dei termini e delle condizioni che avvengono automaticamente non costituiscono rinegoziazioni. Fonte Regolamento (UE) n. 1072/2013, del 24/09/2013 (BCE/2013/34). Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 7 Banking Monitor 24 maggio 2016 Box – Sempre più favorevoli le attese degli agenti sul mercato immobiliare Secondo la valutazione degli agenti immobiliari che hanno risposto al sondaggio condotto da Banca d’Italia, Tecnoborsa e Agenzia del territorio4, nel 1° trimestre 2016 i prezzi di mercato delle abitazioni sono rimasti pressoché stabili rispetto al trimestre precedente e tale andamento è confermato anche dalle attese per i successivi tre mesi dell’anno. Entrando nel dettaglio, la percentuale di agenti secondo cui i prezzi delle vendite effettuate nel 1° trimestre 2016 sono risultati inferiori rispetto a quelli dei tre mesi precedenti è scesa ulteriormente al 44,8%, mentre è salita al 2,8% quella di coloro che li hanno ritenuti superiori (il secondo massimo dopo il 3,6% del 3° trimestre 2010). Le attese per i tre mesi successivi sono di riduzione per il 31,8% degli agenti, percentuale in continuo calo da sei trimestri e ai minimi da settembre 2010, mentre il 3,5% degli intervistati vede un aumento. Giudizi sui prezzi di vendita delle abitazioni rispetto al trimestre precedente (saldo delle risposte: differenza tra aumento/stabilità e diminuzione) giudizio rispetto al trimestre precedente 50 attese per il trimestre successivo 25 Clarissa Simone Tempi di vendita (mesi) e difficoltà nel reperimento del mutuo come causa di cessazione dell’incarico a vendere (% di risposte) Difficoltà nel reperimento del mutuo Tempi di vendita (scala dx) 100 10 8 o 80 0 Fonte: Banca d’Italia, Tecnoborsa e Agenzia del Territorio 6 1Q16 3Q15 1Q15 3Q14 1Q14 3Q13 1Q13 3Q12 1Q12 3Q11 1Q11 2 3Q10 20 1Q10 4 3Q09 40 1Q09 1Q16 3Q15 1Q15 3Q14 1Q14 3Q13 1Q13 3Q12 1Q12 1Q11 3Q10 1Q10 3Q09 1Q09 -75 3Q11 -50 Es em pi 60 -25 Fonte: Banca d’Italia, Tecnoborsa e Agenzia del Territorio Gli agenti hanno anche registrato un’ulteriore riduzione dei tempi di vendita: in media, intercorrono poco più di 8 mesi e mezzo tra l’affidamento dell’incarico e la conclusione della transazione, tempistiche che non si verificavano dal 1° trimestre 2013. Il mancato incontro tra domanda e offerta continua ad essere la principale causa per la cessazione degli incarichi a vendere: il decadimento del mandato avviene soprattutto a causa delle proposte di acquisto considerate troppo basse per il venditore. L’incidenza di questo fattore infatti aumenta ulteriormente a inizio 2016, mentre scende quella dei soggetti che ritengono che i prezzi richiesti siano troppi alti. A diminuire di quasi quattro punti percentuali rispetto a dicembre 2015 è anche la quota di agenti (24,6%) secondo cui i propri clienti hanno cessato l’incarico a causa della difficoltà nel reperimento del mutuo, così come diminuisce di 4,7 punti percentuali a 23,1% l’incidenza dei clienti che preferiscono aspettare a comprare poiché si attendono prezzi più favorevoli in futuro. A conferma delle favorevoli condizioni di accesso al credito e della minore difficoltà riscontrata nel reperimento del mutuo, sale oltre il 70% la percentuale di acquisti assistiti da mutuo, raggiungendo un punto di massimo da quando l’indagine è stata lanciata a marzo 2009 (73,8%). Sale notevolmente anche il rapporto medio tra prestito e valore dell’immobile, arrivando al 69,3% (4,7 punti percentuali in più rispetto alla media del 2015). 4 La rilevazione relativa al 1° trimestre 2016 è stata condotta tra il 31 marzo e il 5 maggio 2016 e ha coinvolto un campione di 1004 agenzie operanti nell’intermediazione immobiliare, rappresentanti circa il 3% dell’universo delle agenzie presenti sul territorio italiano. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 8 Banking Monitor 24 maggio 2016 Acquisti finanziati da mutuo e rapporto tra prestito e valore dell’immobile (valori percentuali) quota di acquisti finanziati con mutuo rapporto tra prestito e valore dell'immobile (LTV) 75 70 65 60 55 50 Fonte: Banca d’Italia, Tecnoborsa e Agenzia del Territorio Dinamica dei prestiti alle famiglie e attese sulla situazione del mercato immobiliare, saldo stabilità/miglioramento– peggioramento rispetto al trimestre di riferimento Attese sulla situazione del mercato immobiliare per il 100 10 trimestre successivo - % di risposte (scala sx) Prestiti alle famiglie variazione % a/a (scala dx) 80 8 60 6 40 4 20 2 0 0 -20 -2 -40 -4 Fonte: Banca d’Italia, Tecnoborsa e Agenzia del Territorio Es em pi o Infine, le attese sull’andamento del mercato immobiliare continuano a migliorare: soprattutto per quelle a medio termine, la quota di agenti che prospetta un miglioramento o la stabilità delle condizioni di mercato sale al 90,2%. Sia per le attese di breve sia per quelle di medio periodo, la percentuale di agenti che prospettano un peggioramento della situazione del mercato immobiliare tocca nuovi minimi, scendendo per la prima volta da quando l’indagine è stata lanciata sotto il 10% in entrambi i casi (rispettivamente 9,2 e 9,8%). Inoltre, per il secondo trimestre consecutivo il saldo delle risposte per le attese a breve risulta positivo (9,2%, dato dalla differenza tra la percentuale di rispondenti che ha espresso aspettative di miglioramento o stabilità dell’andamento del mercato e quella di coloro che ne prospettano un peggioramento). Parimenti, per le attese di medio periodo, sale marginalmente al 56,2% (dal 55,9% di fine 2015) la quota di agenti che prospettano un miglioramento della situazione del mercato immobiliare. 56 56 43 53 44 51 34 34 4Q15 11 1Q16 10 36 35 21 3Q15 12 2Q15 33 33 22 1Q15 16 4Q14 35 29 38 33 3Q14 43 36 35 30 21 1Q14 miglioramento 2Q14 38 28 4Q13 34 31 36 30 3Q13 34 35 36 2Q13 34 33 1Q13 31 32 38 28 26 26 34 31 0% stabilità 4Q12 1Q16 9 4Q15 11 20% 48 40% 2Q12 70 72 64 68 70 60% 3Q15 16 28 1Q15 16 32 4Q14 Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 2Q15 60 55 55 39 Fonte: Banca d’Italia, Tecnoborsa e Agenzia del Territorio peggioramento 100% 39 miglioramento 3Q14 62 28 40 2Q14 1Q14 49 44 4Q13 41 53 42 43 stabilità 80% 3Q13 56 53 1Q13 64 60 4Q12 0% 2Q12 20% 3Q12 40% 56 60% 2Q13 37 34 80% 41 peggioramento 100% Attese sulla situazione del mercato immobiliare per il biennio successivo (percentuali di risposte) 3Q12 Attese sulla situazione del mercato immobiliare per il trimestre successivo (percentuali di risposte) Fonte: Banca d’Italia, Tecnoborsa e Agenzia del Territorio 9 Banking Monitor 24 maggio 2016 Box – La valutazione delle imprese sulle condizioni creditizie, di liquidità e per l’investimento I dati di marzo dell’indagine trimestrale sulle “Aspettative di Inflazione e Crescita” della Banca d’Italia - Il Sole 24 Ore confermano che le condizioni di accesso al credito nel 1° trimestre 2016 si sono stabilizzate, dopo i massimi raggiunti a giugno 2015. La quota di imprese che, nel 1° trimestre 2016, segnalano condizioni di accesso al credito più agevoli è maggiore di 3,7 punti percentuali rispetto a quante indicano invece più difficoltà, valore stabile rispetto al saldo netto (miglioramento – peggioramento) di +3,6% registrato a dicembre 2015 ma ancora inferiore ai massimi registrati nel 2° trimestre 2015 (+7,8%). Le imprese localizzate nel Nord-ovest sono le più fiduciose (saldo netto +9,1%) mentre quelle al Sud e Isole si mantengono le più caute (saldo netto di +1,5%). Marco Lamieri o Le attese sulla posizione di liquidità nel breve termine sono migliorate e raggiungono nuovi massimi: la percentuale di imprese secondo cui la posizione sarà più che sufficiente nei prossimi tre mesi è salita nel 1° trimestre 2016 al 22,3%, dal 17,6% del trimestre precedente e di poco superiore al dato del 1° trimestre 2015 (21,6%). Al contempo il saldo netto (miglioramento – peggioramento) raggiunge +9%, valore massimo per la rilevazione. I giudizi sono più favorevoli per le imprese di maggiori dimensioni (con più di 200 dipendenti) e per quelle del Nord Italia. 80% Migliori 60% Peggiori 7 8 6 8 100% 80% Più che sufficiente Sufficiente Insufficiente 20 20 18 19 20 16 16 15 17 13 28 26 25 29 27 26 21 60% 40% 40% 20% 20% 4 2 2 3 1 4 3 4 5 8 9 10 12 14 11 10 12 mar 12 giu 12 set 12 dic 12 mar 13 giu 13 set 13 dic 13 mar 14 giu 14 set 14 dic 14 mar 15 giu 15 set 15 dic 15 mar 16 0% Invariate 8 18 12 12 13 26 31 29 27 21 20 34 33 Fonte: Banca d’Italia – Il Sole 24 Ore 0% 20 17 19 22 22 21 18 22 12 11 12 13 12 13 16 16 19 mar 12 giu 12 set 12 dic 12 mar 13 giu 13 set 13 dic 13 mar 14 giu 14 set 14 dic 14 mar 15 giu 15 set 15 dic 15 mar 16 100% Posizione complessiva di liquidità nei tre mesi successivi all’indagine (% di imprese) Es em pi Giudizio sulle condizioni di accesso al credito rispetto al trimestre precedente (% di imprese) Fonte: Banca d’Italia – Il Sole 24 Ore Le imprese intervistate hanno espresso valutazioni moderatamente positive anche sulle condizioni economiche generali in cui operano: il 43,5% dichiara di aver superato nel corso del 2° semestre 2015 la fase più difficile della congiuntura economica e il 46,6% si attende per i prossimi mesi un solido miglioramento dei ritmi produttivi. Le condizioni per investire nel 1° trimestre dell’anno sono considerate in miglioramento dal 15,5% delle imprese intervistate, un dato superiore a quello del trimestre precedente (14,8%) ma inferiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (21,4%). Le imprese del Nordovest sono le più ottimiste e nel 18,4% dei casi considerano le condizioni per investire in miglioramento rispetto al trimestre precedente. Da un punto di vista dimensionale sono le grandi imprese (con oltre 999 addetti) a rilevare in misura maggiore condizioni per investire in miglioramento (23%). Tra i fattori che influenzeranno le condizioni economiche, le imprese hanno stabilizzato il giudizio positivo sull’andamento della domanda e sui loro prezzi. Continuano altresì a indicare un’influenza positiva delle condizioni creditizie sul contesto economico dei 3 mesi successivi all’indagine. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 10 Banking Monitor 24 maggio 2016 Giudizio sulle condizioni per l’investimento rispetto al trimestre precedente (% di imprese) migliori 11 20 22 21 26 17 mar 16 set 15 Nota: * I giudizi delle imprese sono stati codificati su una scala da -3 a 3 Fonte: Banca d’Italia – Il Sole 24 Ore Es em pi o Fonte: Banca d’Italia – Il Sole 24 Ore -1,5 set 14 21 17 19 15 16 mar 15 7 10 13 11 7 mar 14 7 set 13 5 condizioni di credito domanda propri prezzi mar 13 2 -1,0 set 12 7 -0,5 mar 12 6 69 71 set 11 2 76 mar 11 10 73 68 73 72 76 74 76 78 mar 12 giu 12 set 12 dic 12 mar 13 giu 13 set 13 dic 13 mar 14 giu 14 set 14 dic 14 mar 15 giu 15 set 15 dic 15 mar 16 0% 48 59 0,5 set 10 48 20% 57 49 1,0 0,0 60% 40% 5 3 7 8 7 10 7 mar 10 37 38 44 50 50 peggiori set 09 80% 37 invariate mar 09 100% Fattori che influenzeranno le condizioni economiche in cui operano le imprese nei prossimi tre mesi (punteggi medi*) Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 11 Banking Monitor 24 maggio 2016 Si conferma la crescita dei depositi A marzo 2016 la raccolta bancaria risulta in diminuzione dell’1,4% a/a, contrazione più contenuta rispetto ai primi due mesi dell’anno. Tale miglioramento relativo è imputabile all’accelerazione della crescita dei conti correnti (+8,6% a/a) ed al rallentamento del calo dei depositi a durata prestabilita (-13,3% a/a), che hanno portato i depositi bancari ad aumentare del 3,9% a/a. Diversamente, si è accentuata la contrazione delle obbligazioni bancarie (-16,5% a/a). Secondo le stime ABI, ad aprile la dinamica dei depositi si è rafforzata ulteriormente, portando quindi la raccolta complessiva a risultare solo marginalmente in diminuzione dello 0,5% a/a. Clarissa Simone Nel mese di marzo 2016, i depositi bancari si confermano in aumento, registrando una crescita pari al 3,9% a/a, in lieve accelerazione rispetto ai primi due mesi dell’anno (3,4% a/a la media delle variazioni di gennaio e febbraio) e più simile alla media 2015 (3,8% a/a). Secondo le stime ABI, ad aprile la dinamica si sarebbe ulteriormente rafforzata (+4,7% a/a rispetto al +3,7% di marzo su basi omogenee). o L’accelerazione dei depositi è legata soprattutto alla dinamica dei conti correnti, in crescita dell’8,6% a/a dall’8,2% del mese precedente. Complessivamente, lo stock di conti correnti è aumentato di 68,5 miliardi rispetto a marzo 2015. Es em pi Contribuisce al miglioramento della crescita dei depositi anche il rallentamento del calo di quelli con durata prestabilita, la cui contrazione, sebbene ancora a due cifre, è pari al -13,3% a/a, più bassa che nel mese precedente e rispetto alla media 2015 (rispettivamente -15,1% e -14% a/a). Anche la variazione in valore assoluto rispetto al mese precedente si è ridotta a -61 milioni, contro i -2,4 miliardi di febbraio e i -1,5 miliardi medi del 2015. Infine, continua ad intensificarsi il calo delle obbligazioni, attestandosi a -16,5% a/a (dati depurati dalle emissioni detenute in portafoglio da IFM italiane), più forte rispetto al -14,2% medio a/a del 2015. Le stime ABI per il mese di aprile prospettano una contrazione dello stesso ordine di grandezza di marzo (-15,9% a/a). Nonostante la variazione fortemente negativa registrata dalle obbligazioni, il combinato disposto del rafforzamento della crescita dei conti correnti e del marginale rallentamento del calo dei depositi con durata prestabilita ha portato la raccolta bancaria a ridursi ad un tasso lievemente più contenuto rispetto ai due mesi precedenti (-1,4% a/a a marzo 2016 rispetto a -1,7% a febbraio), portando la variazione a livelli più vicini a quelli registrati in media nel 2015 (-1,2% a/a). Per il mese di aprile, i dati preliminari di ABI vedono una variazione solo leggermente negativa (-0,5% a/a). Conti correnti (*) (var. % annua) 21 18 15 12 9 6 3 0 -3 Totale c/c -6 di cui: Società non finanziarie -9 di cui: Famiglie -12 mar12 set12 mar13 set13 mar14 set14 mar15 set15 mar16 Depositi con durata prestabilita (*) EUR milioni 180000 Var. % a/a 180% 160000 160% 140000 140% 120000 120% 100000 100% 80000 80% 60000 60% 40000 40% 20000 20% 0 -20000 mar12 0% mar13 mar14 mar15 -20% mar16 Nota: (*) dati riferiti alle passività delle IFM italiane verso residenti nell’area euro. Nota: (*) escluse le passività in contropartita dei prestiti ceduti e non cancellati. Fonte: BCE Fonte: Banca d’Italia ed elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 12 Banking Monitor 24 maggio 2016 Per quanto concerne il risparmio amministrato dalle banche, i titoli in deposito per conto di famiglie e imprese hanno continuato a contrarsi, in misura più forte rispetto al mese precedente ma comunque più contenuta rispetto al 2015. Per i titoli in custodia per conto delle famiglie consumatrici, la variazione annuale è pari al -15,8%, mentre il calo mensile in valore assoluto è ulteriormente aumentato, toccando i -10 miliardi m/m. Torna ad intensificarsi anche la contrazione dei titoli in custodia per conto delle imprese non finanziarie, scesi del 3,9% a/a e di 1,9 miliardi in termini assoluti rispetto al mese precedente. Congiuntamente, le due variazioni hanno portato i titoli in deposito a calare del 5,4% rispetto a marzo 2015, contrazione più marcata rispetto alla media 2015, anche a causa del rallentamento della crescita dei titoli di debito in custodia per conto di assicurazioni e società finanziarie, che nel mese di marzo è stata pari al +2% a/a contro l’8,9% medio del 2015 e il +3,4% di febbraio. Raccolta da clientela delle banche italiane (var. % a/a) (*) o mar13 Es em pi 9 6 3 0 -3 -6 -9 -12 -15 -18 mar12 Raccolta da clientela (*) Depositi (al netto depositi di controparti centrali) Obbligazioni (al netto titoli acquistati da IFM italiane) Titoli di debito in deposito presso le banche per alcuni settori detentori (a valori nominali; var. % a/a) Famiglie consumatrici 15 Imprese 12 Società finanziarie e assicurazioni 9 6 3 0 -3 -6 -9 -12 -15 -18 -21 mar11 mar12 mar13 mar14 mar15 mar16 mar14 mar15 mar16 Nota: (*) al netto di depositi con controparti centrali e obbligazioni acquistate da IFM italiane. Il totale dei depositi e la raccolta escludono le passività in contropartita dei prestiti ceduti e non cancellati. Fonte: Banca d’Italia ed elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Fonte: Banca d’Italia ed elaborazioni Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 13 Banking Monitor 24 maggio 2016 Risparmio gestito: un inizio anno più “lento” rispetto al 2015, ma il mercato è in ripresa Il mercato italiano del risparmio gestito a marzo 2016 ha manifestato segnali di ripresa, sia rispetto ai mesi precedenti, sia rispetto alla seconda metà del 2015. A registrare flussi più sostenuti sono stati soprattutto i fondi comuni aperti, trainati dai fondi monetari. Si riprendono gli obbligazionari che, grazie alla raccolta di marzo, chiudono il trimestre in positivo. Più deboli, invece, i flussi destinati ai fondi flessibili ed ai bilanciati, mentre aumentano lievemente quelli indirizzati agli azionari. Per le gestioni patrimoniali, la raccolta istituzionale si conferma consistente, sostenuta soprattutto dalla buona dinamica della componente assicurativa. Le polizze Vita, infatti continuano a registrare una nuova produzione superiore ai 10 miliardi mensili, sebbene le sottoscrizioni di polizze a più alto contenuto finanziario stiano perdendo terreno, così come quelle dei prodotti più tradizionali del ramo V. Clarissa Simone o Nel 1° trimestre 2016, la raccolta netta dei fondi comuni aperti si è attestata a 13,4 miliardi, in ripresa rispetto all’ultimo trimestre del 2015, pur essendo pari a solo un terzo della raccolta dei tre mesi iniziali del 20155. Il recupero trova conferma anche guardando al dato della raccolta di marzo, che arriva a 7,1 miliardi, contro i 4,5 di febbraio e gli 1,2 di gennaio 2016, così come riportati nella Mappa Mensile6 del Risparmio Gestito di Assogestioni, e più in linea con la media mensile del 2015 (7,5 miliardi di euro). Es em pi Dai dati definitivi contenuti nella Mappa Trimestrale del Risparmio Gestito di Assogestioni trova conferma la forte ripresa già registrata nei primi due mesi dell’anno dai fondi monetari, a cui è stata indirizzata più della metà della raccolta dell’intero trimestre (7,7 miliardi di euro). Più deboli, invece, i flussi destinati ai fondi flessibili che risultano più che dimezzati rispetto all’ultimo trimestre del 2015, passando da 6,8 a 3,2 miliardi di raccolta cumulata, rallentamento che appare ancora più evidente se si guarda alla loro raccolta a inizio 2015, pari a 15,4 miliardi. Dopo due trimestri di flussi negativi, torna marginalmente positivo il dato dei fondi obbligazionari che raccolgono 360,4 milioni nel trimestre, grazie al risultato positivo di marzo (pari a 2,2 miliardi). Infine, il “soprasso” registrato dai fondi azionari sui bilanciati nella seconda metà del 2015 trova conferma anche a inizio 2016, dove i primi raggiungono gli 1,2 miliardi di raccolta netta, mentre i secondi si fermano a 957,4 milioni. Il dato relativo ai fondi hedge continua ad essere marginalmente negativo (-92,6 miliardi). Quanto manifestato dal mercato dei fondi sembra riflettere perfettamente la situazione sui mercati finanziari degli ultimi mesi: i clienti tendono a preferire prodotti più “sicuri”, quali i fondi monetari, a quelli azionari, vista l’elevata volatilità registrata in borsa. Inoltre, non potendo far leva sui rendimenti offerti dalle obbligazioni, prossimi allo zero, anche i fondi flessibili e quelli bilanciati perdono la loro appetibilità. Complessivamente, il patrimonio gestito dall’industria dei fondi comuni aperti è pari a 847,6 miliardi di euro a fine marzo, in lieve diminuzione rispetto a fine 2015. Lo stock resta comunque superiore a dodici mesi prima, di 80,2 miliardi di euro (fortemente influenzato dall’inserimento nel campione di un nuovo operatore, che da solo gestisce un patrimonio di 57,6 miliardi), corrispondenti ad una variazione annua corretta7 del 2,9%. 5 Per il dettaglio della raccolta nei singoli trimestri si rimanda alle tabelle in appendice. Il documento mette a disposizione del mercato una fotografia dell’andamento del settore e viene divulgato nel corso della 4^/5^ settimana del mese successivo a quello a cui fanno riferimento i dati. I dati della Mappa mensile hanno natura preliminare e costituiscono un’anticipazione dei dati più completi pubblicati nella corrispondente Mappa trimestrale. 7 La variazione del patrimonio gestito rispetto a febbraio 2015 è stata corretta per una discontinuità statistica dovuta all’inclusione nel campione di un’ulteriore società a partire dal mese di ottobre 2015. 6 Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 14 Banking Monitor 24 maggio 2016 Fondi comuni aperti: scomposizione raccolta netta trimestrale per categoria (miliardi di euro) Azionari Bilanciati Obbligazionari Liquidità Flessibili Hedge Totale (scala dx) 20 40 15 30 10 20 5 10 0 0 -10 -5 giu-13 set-13 dic-13 mar-14 giu-14 set-14 dic-14 mar-15 giu-15 set-15 dic-15 mar-16 Nota: il dato relativo al 1° trimestre 2014 è stato corretto per la discontinuità statistica dovuta ad un’operazione di riorganizzazione di un primario operatore del settore. Fonte: Assogestioni o Nello specifico, guardando alla domiciliazione dei fondi, la raccolta netta dei primi tre mesi del 2016 risulta dominata dai fondi roundtrip (fondi aperti esteri, promossi da intermediari italiani), che da soli sono arrivati ad intermediare 14,1 miliardi di flussi netti, coprendo il dato negativo dei fondi italiani (-1,4 miliardi), e marginalmente sostenuti dai fondi esteri (689,7 milioni). Es em pi Spostando l’attenzione verso le gestioni di portafoglio, dalle statistiche Assogestioni emerge una forte ripresa dei mandati di gestione a inizio 2016 rispetto ai tre mesi precedenti. La raccolta complessiva è stata comunque inferiore a quella di inizio 2015 (-15,2%), ma ha mostrato una miglior tenuta se confrontata con la notevole contrazione subita dai fondi comuni (-65,8% rispetto al 1° trimestre 2015). I flussi netti particolarmente positivi sono interamente attribuibili alle gestioni di portafogli istituzionali (14,1 miliardi di euro), in aumento del 91,8% rispetto allo stesso trimestre 2015, probabilmente grazie alla tenuta della nuova produzione dell’industria assicurativa, che continua a registrare una raccolta molto sostenuta. La raccolta delle gestioni di portafogli retail, invece, si conferma fortemente ridimensionata, chiudendo il trimestre con un dato marginalmente negativo (-15 milioni), in contrapposizione con la prima metà del 2015, quando gran parte dei flussi intermediati tramite i mandati di gestione era da attribuirsi a questa categoria. Fondi comuni aperti: scomposizione della raccolta netta trimestrale per domiciliazione (EUR miliardi) 20 Italiani Roundtrip Esteri 15 10 5 0 -5 giu- set- dic- mar- giu- set- dic- mar- giu- set- dic- mar13 13 13 14 14 14 14 15 15 15 15 16 Nota: il dato relativo al 1° trimestre 2014 dei fondi roundtrip è stato corretto per la discontinuità statistica dovuta ad un’operazione di riorganizzazione di un primario operatore del settore. Fonte: Assogestioni Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche Gestioni di portafoglio: scomposizione della raccolta netta trimestrale per tipologia di cliente (EUR miliardi) GP retail GP istituzionali Totale (scala dx) 18 18 15 15 12 12 9 9 6 6 3 3 0 0 -3 giu- set- dic- mar- giu- set- dic- mar- giu- set- dic- mar- -3 13 13 13 14 14 14 14 15 15 15 15 16 Fonte: Assogestioni 15 Banking Monitor 24 maggio 2016 Premi assicurazioni vita: nuova produzione mensile (EUR miliardi) Ramo I e V 14 Ramo I e V 15 Ramo I e V 16 Ramo III 14 9 Ramo III 15 Ramo III 16 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Fonte: Ania Es em pi o Infine, per quanto concerne le assicurazioni dei rami vita, le statistiche ANIA riportano per il mese di marzo 2016 una nuova produzione premi pari a 8,4 miliardi, in calo del 19,2 a/a rispetto allo stesso mese del 2015. Una volta incluse, oltre alle imprese italiane ed extra UE, anche quelle UE operanti in Italia, la raccolta sale a 10,6 miliardi e il calo a/a usando dati omogenei scende al -14,1%. La contrazione della produzione complessiva è ancora una volta da attribuirsi quasi esclusivamente alla diminuzione delle sottoscrizioni di premi a più alto contenuto finanziario, che a marzo arrivano a calare del 49,2% a/a, non controbilanciate, come nei mesi precedenti, da un aumento delle polizze più tradizionali, che rimangono pressoché invariate rispetto a marzo 2015, con una variazione del -0,9% a/a, dovuta al dato particolarmente negativo del ramo V (-64,8% a/a). Per le assicurazioni sono stati soprattutto gli sportelli bancari e postali a mediare la maggior parte della nuova produzione Vita, sia per i prodotti più tradizionali, sia per quelli a più alto contenuto finanziario. Premi assicurazioni vita: variazione annuale nuova produzione mensile, scomposizione per ramo 250% Var.% a/a Ramo I e V Var.% a/a Ramo III Var.% a/a Totale 200% 150% 100% 50% Premi assicurazioni vita: composizione % della raccolta di febbraio per canale distributivo 1.7% 11.6% -50% Sportelli bancari e postali Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche Ramo III 58.2% 0% Fonte: Ania Ramo I e V 13.9% Agenti e Ag. Economia 8.4% 6.3% Promotori finanziari Fonte: Ania 16 Banking Monitor 24 maggio 2016 Appendice statistica Tassi interbancari marzo 2016 0,02 -0,31 -0,23 -0,13 -0,01 Refi rate Euribor 1m Euribor 3m Euribor 6m Euribor 12m -1 mese 0,05 -0,25 -0,18 -0,12 -0,01 -3 mesi 0,05 -0,19 -0,13 -0,04 0,06 -12 mesi 0,05 -0,01 0,03 0,10 0,21 marzo 2016 -1 mese -3 mesi -12 mesi 1,92 2,48 2,65 2,68 1,95 2,57 2,75 2,76 1,97 2,72 2,84 2,81 2,35 2,95 3,35 2,95 6,84 8,37 6,90 8,52 6,55 7,92 7,21 8,46 3,81 4,00 4,75 Tassi attivi famiglie (nuove operazioni) Forme tecniche Durate (principali) Acquisto abitazioni tasso variabile e fino a 1 anno tra 5 e 10 anni oltre 10 anni TAEG Credito al consumo tra 1 e 5 anni TAEG Altri prestiti tra 1 e 5 anni 3,79 Es em pi Fonte: elaborazioni Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo su dati Banca d'Italia o Fonte: elaborazioni Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo su dati BCE Tassi attivi società non finanziarie (nuove operazioni) Importo Durata marzo 2016 Prestiti fino a 1 milione di euro 2,57 tasso variabile fino a 3 mesi 2,52 tra 3 mesi e 1 anno 2,57 tra 1 e 5 anni 3,00 oltre 5 anni 3,67 Prestiti oltre 1 milione di euro 1,39 tasso variabile fino a 3 mesi 1,27 tra 3 mesi e 1 anno 1,63 tra 1 e 5 anni 1,61 oltre 5 anni 2,70 -1 mese 2,73 2,67 2,75 3,43 3,88 1,34 1,27 1,43 1,78 2,57 -3 mesi 2,72 2,64 2,79 3,22 3,66 1,45 1,23 1,88 1,98 3,08 -12 mesi 3,09 2,97 3,23 4,11 4,55 1,93 1,84 2,13 2,67 3,01 Fonte: elaborazioni Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo su dati Banca d'Italia Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 17 Banking Monitor 24 maggio 2016 EUR M 1.583.113 1.574.347 1.567.140 1.575.258 1.564.914 1.550.347 1.556.628 1.551.108 1.550.727 1.557.930 1.554.488 1.546.587 1.556.912 1.548.580 1.545.619 1.562.006 1.559.496 1.547.058 1.551.696 1.546.068 1.562.923 1.553.079 1.547.381 1.544.752 1.547.017 EUR M 831.835 828.990 821.970 827.473 831.003 819.489 823.689 819.485 817.549 807.641 810.417 805.841 809.769 806.672 802.822 810.418 810.372 801.359 803.238 794.297 804.364 793.495 791.900 791.503 788.354 Var.% a/a corrette (*) -4,4 -4,4 -4,7 -3,1 -3,9 -3,8 -3,3 -3,1 -2,6 -2,3 -2,8 -3,0 -2,2 -2,2 -1,9 -1,6 -1,1 -0,8 -0,9 -1,2 0,2 -0,7 -0,9 0,3 -0,3 Es em pi mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 set-14 ott-14 nov-14 dic-14 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 gen-16 feb-16 mar-16 Var.% a/a corrette (^) (*) -3,3 -3,2 -3,2 -2,3 -2,6 -2,6 -2,3 -2,1 -1,7 -1,6 -1,8 -2,0 -1,4 -1,4 -1,2 -1,0 -0,6 -0,5 -0,5 -0,5 0,5 -0,4 -0,2 0,7 0,3 Società non finanziarie o Principali aggregati del settore bancario italiano: Prestiti Settore privato Famiglie EUR M 599.437 598.790 598.089 598.662 598.825 596.418 597.164 596.788 596.266 596.552 598.531 597.663 598.945 599.132 599.301 608.583 609.532 607.509 608.892 618.594 620.326 619.932 618.819 617.786 619.193 Var.% a/a corrette (*) -1,1 -1,1 -1,0 -0,9 -0,8 -0,8 -0,8 -0,7 -0,6 -0,6 -0,6 -0,6 -0,4 -0,3 -0,2 0,0 0,2 0,3 0,4 0,5 0,8 0,7 0,8 1,0 1,1 Note: I tassi di crescita sono corretti per tener conto delle discontinuità statistiche. La variazioni corrette sono fonte Banca d'Italia e tengono conto dei fattori non attribuibili a transazioni economiche. (^) Escluse le controparti centrali (*) Calcolate includendo i prestiti non rilevati in bilancio in quanto cartolarizzati; sono al netto delle variazioni non connesse con transazioni (per fluttuazioni cambi, aggiustamenti di valore o riclassificazioni). Fonte: nostre elaborazioni su dati Banca d'Italia Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 18 Banking Monitor 24 maggio 2016 Principali aggregati del settore bancario italiano: Raccolta Depositi del Settore privato 1.224.193 1.225.667 1.235.919 1.229.515 1.229.613 1.242.298 1.244.744 1.239.804 1.259.116 1.263.964 1.267.100 1.263.941 1.267.290 1.270.937 1.283.791 1.277.529 1.274.602 1.276.285 1.285.258 1.304.807 1.289.248 1.311.434 1.308.792 1.302.306 1.314.481 1,6 1,4 2,7 2,4 2,9 3,1 3,6 2,3 3,5 4,0 5,0 4,3 3,3 3,6 3,7 3,8 3,8 2,8 3,4 5,3 2,3 3,9 3,6 3,3 3,9 di cui: Conti correnti EUR M Var.% a/a corrette 747.099 751.816 764.857 759.849 761.969 774.545 778.934 778.447 800.360 808.995 812.675 808.628 815.068 821.506 836.219 832.994 830.446 831.032 842.116 864.943 851.001 877.005 874.441 869.917 883.585 3,0 2,9 5,7 4,8 5,9 6,4 7,3 5,2 7,8 9,1 11,0 10,0 8,9 9,1 9,2 9,7 9,3 7,6 8,4 11,4 6,5 8,5 7,7 8,2 8,6 EUR M (°) Var.% a/a (°) 499.322 495.840 490.856 479.750 470.374 465.393 458.625 450.102 447.580 443.682 441.873 432.000 429.320 423.274 414.376 409.950 399.837 398.632 393.606 388.116 388.275 385.790 373.726 365.002 358.567 -9,1 -7,0 -7,5 -9,3 -10,0 -10,4 -11,3 -13,6 -13,5 -13,6 -13,8 -14,7 -14,0 -14,6 -15,6 -14,5 -15,0 -14,3 -14,2 -13,8 -13,3 -13,0 -15,4 -15,5 -16,5 Var.% a/a corrette (stock totale) -10,6 -9,6 -10,9 -12,2 -13,5 -14,2 -14,3 -17,5 -17,4 -17,4 -17,8 -19,2 -17,6 -18,2 -18,1 -18,4 -17,8 -17,5 -17,9 -16,3 -15,9 -15,1 -16,5 -15,3 -15,2 o Var.% a/a corrette (§) Totale Raccolta Es em pi mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 set-14 ott-14 nov-14 dic-14 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 gen-16 feb-16 mar-16 EUR M (§) Obbligazioni EUR M (#) Var.% a/a (#) 1.723.515 1.721.507 1.726.775 1.709.265 1.699.987 1.707.691 1.703.370 1.689.906 1.706.696 1.707.646 1.708.974 1.695.941 1.696.610 1.694.211 1.698.166 1.687.478 1.674.439 1.674.917 1.678.865 1.692.923 1.677.523 1.697.224 1.682.518 1.667.308 1.673.048 -2,0 -1,3 -0,6 -1,4 -1,2 -1,0 -0,9 -2,5 -1,6 -1,2 -0,6 -1,2 -1,6 -1,6 -1,7 -1,3 -1,5 -1,9 -1,4 0,2 -1,7 -0,6 -1,5 -1,7 -1,4 Note: I tassi di crescita sono corretti per tener conto delle discontinuità statistiche. La variazioni corrette sono fonte Banca d'Italia e tengono conto dei fattori non attribuibili a transazioni economiche. (§)Al netto dei depositi di controparti centrali e delle passività in contropartita dei prestiti ceduti e non cancellati. (*)Al netto delle obbligazioni acquistate da IFM italiane. (#)Al netto dei depositi di controparti centrali, delle obbligazioni acquistate da IFM italiane, delle passività in contropartita dei prestiti ceduti e non cancellati. Fonte: nostre elaborazioni su dati Banca d'Italia Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 19 Banking Monitor 24 maggio 2016 Es em pi o Risparmio gestito, dati trimestrali: fondi comuni e gestioni di portafoglio (EUR milioni) Fondi comuni Gestioni di portafoglio Raccolta Patrimonio gestito Raccolta Patrimonio Fondi Fondi Fondi EUR M Var.% a/a Retail Istituzionali Totale EUR M Var.% a/a domestici roundtrip esteri (*) (*) dic-09 -1.790 4.703 3.503 438.180 10,0 1.368 12.927 14.295 473.155 16,1 mar-10 -3.988 5.243 5.848 452.891 18,9 4.317 11.474 15.791 501.032 23,6 giu-10 -6.196 2.097 3.905 448.982 12,6 1.658 1.557 3.215 505.042 21,7 set-10 -4.965 2.001 4.204 454.354 7,4 -771 2.383 1.611 516.188 13,5 dic-10 -9.513 2.619 4.515 460.454 5,1 -1.842 -194 -2.036 505.455 6,8 mar-11 -8.662 2.003 3.499 454.300 0,3 -1.553 5.636 4.083 510.781 1,9 giu-11 -6.087 340 3.045 459.479 2,3 -2.434 -2.562 -4.996 505.240 0,0 set-11 -7.002 -1.869 -396 429.481 -5,5 -2.204 80 -2.124 486.898 -5,7 dic-11 -12.741 -4.443 -1.032 418.968 -9,0 -3.815 -3.043 -6.858 476.113 -5,8 mar-12 -5.408 1.629 2.349 434.736 -4,3 -2.207 368 -1.839 495.224 -3,0 giu-12 -5.609 323 3.844 428.098 -6,8 -2.438 -1.784 -4.221 479.093 -5,2 set-12 -1.995 2.601 1.912 445.994 3,8 -934 -960 -1.894 496.594 2,0 dic-12 -778 63 2.413 481.898 15,0 -1.225 -5.296 -6.522 669.610 40,6 mar-13 1.832 4.859 7.173 506.725 16,6 319 5.955 6.274 680.244 37,4 giu-13 4.841 5.971 8.434 517.123 20,8 1.027 348 1.375 683.551 42,7 set-13 2.377 2.352 2.272 532.898 19,5 282 9.012 9.294 715.641 44,1 dic-13 1.671 2.427 1.759 556.831 15,5 134 -1.152 -1.018 730.943 9,2 mar-14 6.596 7.033 5.776 588.941 16,2 2.129 2.905 5.034 760.962 11,9 giu-14 8.709 3.916 7.088 622.169 20,3 2.137 10.428 12.565 796.129 16,5 set-14 11.458 7.833 7.770 657.306 23,3 2.280 9.099 11.380 825.749 15,4 dic-14 5.466 5.529 7.897 683.291 22,7 3.205 9.165 12.370 857.290 17,3 mar-15 10.121 14.465 14.554 767.456 30,3 9.250 7.345 16.595 917.147 20,5 giu-15 8.064 16.192 6.177 833.639 25,4 5.459 4.214 9.673 897.431 11,6 set-15 5.333 8.839 1.424 818.455 16,4 1.052 8.142 9.194 911.702 9,3 dic-15 2.737 5.169 1.375 849.975 15,8 828 9.677 10.505 935.298 8,1 mar-16 -1,385 14.090 690 847,611 2,9 -15 14.084 14.069 959.899 3,7 Var.%16/15 -113,7 -2,6 -95,3 -100,2 91,8 -15,2 (*) Variazioni corrette per le discontinuità statistiche dovute all’inclusione di nuove società all’interno del campione Fonte: Assogestioni ed elaborazioni Intesa Sanpaolo Risparmio gestito: assicurazioni, nuova produzione vita (EUR milioni) Rami I e V (polizze “tradizionali”) Ramo III (unit e index linked) mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 set-14 ott-14 nov-14 dic-14 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 gen-16 feb-16 mar-16 Nuova produzione 6.513 6.485 6.344 5.551 7.148 4.442 5.177 6.032 5.389 4.539 6.538 7.145 6.437 6.219 5.091 4.709 5.544 3.977 4.920 5.597 5.399 5.457 6.612 8.148 6.377 Var.% a/a 61,7 72,1 35,9 60,7 38,1 44,0 23,5 34,3 33,0 8,0 6,0 8,3 -1,2 -4,1 -19,8 -15,2 -22,4 -10,5 -5,0 -7,2 0,2 20,2 1,1 14,1 -0,9 Premi da inizio anno 19.276 25.762 32.106 37.657 44.805 49.247 54.424 60.457 65.846 70.385 6.538 13.682 20.119 26.338 31.428 36.137 41.682 45.658 50.579 56.176 61.575 67.032 6.612 14.760 21.137 Nuova produzione 1.582 1.547 1.502 2.062 2.505 1.307 1.740 2.259 1.881 1.853 1.784 2.787 3.925 3.380 3.106 2.618 2.522 1.737 1.647 2.003 2.426 2.099 1.429 1.627 1.993 Var.% a/a 8,7 17,2 -18,7 51,7 187,2 155,5 212,3 132,2 115,6 178,7 94,1 174,8 148,2 118,5 106,7 27,0 0,6 32,9 -5,4 -11,3 29,0 13,3 -19,9 -41,6 -49,2 Premi da inizio anno 3.515 5.062 6.564 8.626 11.131 12.438 14.178 16.437 18.318 20.171 1.784 4.571 8.495 11.876 14.982 17.599 20.121 21.858 23.504 25.507 27.933 30.033 1.429 3.056 5.049 Totale (imprese italiane, UE ed extra UE) Nuova produzione 9.671 9.057 9.678 9.061 11.252 6.643 8.120 9.833 8.522 7.694 9.332 11.517 12.351 11.248 10.023 8.450 9.424 6.602 7.764 8.457 8.823 9.020 8.858 10.852 10.612 Var.% a/a 45,1 34,3 22,4 66,8 53,5 62,5 55,0 46,8 57,1 30,2 18,0 37,6 27,7 24,2 3,6 -6,7 -16,2 -0,6 -4,4 -14,0 3,5 17,2 -5,1 -5,8 -14,1 Premi da inizio anno 25.954 35.012 44.690 53.751 65.003 71.646 79.766 89.599 98.121 105.814 9.332 20.849 33.200 44.449 54.471 62.921 72.345 78.947 86.712 95.168 103.991 113.012 8.858 19.710 30.321 Var.% YTD a/a 43,5 41,0 36,5 40,8 42,9 44,5 45,5 45,6 46,6 45,2 18,0 28,0 27,9 27,0 21,9 17,1 11,3 10,2 8,7 6,2 6,0 6,8 -5,1 -5,5 -8,7 Fonte: ANIA ed elaborazioni Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 20 Banking Monitor 24 maggio 2016 0287962051 [email protected] 0287962067 0287963660 0280212270 0280215569 0280215785 0287962077 0115550438 0552613508 0496537603 0516453889 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] 0287962097 0287935987 0287935939 [email protected] [email protected] [email protected] 0287962074 0287962142 [email protected] [email protected] Es em pi o Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche - Responsabile Gregorio De Felice Servizio Industry & Banking Fabrizio Guelpa (Responsabile) Ufficio Industry Stefania Trenti (Responsabile) Maria Cristina De Michele Serena Fumagalli Caterina Riontino Ilaria Sangalli Giovanni Foresti (Responsabile coordinamento Economisti sul Territorio) Romina Galleri (sede di Torino) Sara Giusti (sede di Firenze) Anna Maria Moressa (sede di Padova) Carla Saruis (sede di Bologna) Ufficio Banking Elisa Coletti (Responsabile) Marco Lamieri Clarissa Simone Local Public Finance Laura Campanini (Responsabile) Francesco Paolo Parabita Avvertenza Generale La presente pubblicazione è stata redatta da Intesa Sanpaolo. Le informazioni qui contenute sono state ricavate da fonti ritenute da Intesa Sanpaolo affidabili, ma non sono necessariamente complete, e l’accuratezza delle stesse non può essere in alcun modo garantita. La presente pubblicazione viene a Voi fornita per meri fini di informazione ed illustrazione, ed a titolo meramente indicativo, non costituendo pertanto la stessa in alcun modo una proposta di conclusione di contratto o una sollecitazione all’acquisto o alla vendita di qualsiasi strumento finanziario. Il documento può essere riprodotto in tutto o in parte solo citando il nome Intesa Sanpaolo. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 21