4.7.1. Schema di Posa 5 Preparazione Del Suolo Di
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4.7.1. Schema di Posa 5 Preparazione Del Suolo Di
INDICAZIONI GENERALI RELATIVE ALLA PREPARAZIONE DEI SOTTOFONDI PER LA REALIZZAZIONE DI PAVIMENTAZIONI MODULARI IN CALCESTRUZZO – Parte 2a 4.7.1. Schema di Posa In funzione della classe di traffico prevista dovranno pertanto essere utilizzati masselli di adeguato spessore e posati secondo uno schema di posa opportuno, come indicato nella tabella seguente, nella quale per semplicità esplicativa si è riportata la sola forma rettangolare di massello. classe Spessore MINIMO dei masselli (cm) 1 4 2 5 3a 6 3b 6 A giunti discontinui oppure spina di pesce 3c 8 A spina di pesce oppure senza linee continue di giunti nel senso principale di circolazione 4a 8 A spina di pesce oppure senza linee continue di giunti nel senso principale di circolazione 4b 8 A spina di pesce o equivalente 4c 8 A spina di pesce o equivalente 5 10 A spina di pesce o equivalente Schemi di posa Raccomandazioni per lo schema di posa A giunti discontinui Senso principale di circolazione A giunti discontinui oppure spina di pesce 5 Preparazione Del Suolo Di Fondazione La preparazione del piano di fondazione in sito verrà effettuata provvedendo all'asportazione dei materiali di qualsivoglia natura posti al di sopra del livello fissato dal dimensionamento strutturale, in relazione alle quote finite ed alle sagome previste, ed al loro trasporto fuori dall'area di Cantiere in conformità alle disposizioni impartite dalla Direzione lavori. MAGNETTI S.r.l. Via Don Angelo Pedrinelli, 118 - 24030 Carvico (BG)-Tel. 0354 383 311-Fax 035 794 230 www.magnetti.it-www.magnettipavimentazionimurature.it Capitale Sociale 400.000,00 € interamente versato – C.F. 00897560165 – P.IVA 00897560165 – Reg. delle Imprese di BG n. 00897560165 – R.E.A. di BG n. 182781 La Direzione lavori potrà richiedere che il terreno degli strati superficiali venga trattenuto ed accatastato ai lati dell'area, per essere successivamente riutilizzato ove necessario. In tal caso l'Appaltatore dovrà assicurare il regolare smaltimento delle acque e che non venga ostacolato il lavoro di altre Imprese operanti nell'area del cantiere. La Direzione lavori potrà disporre, caso per caso, maggiori approfondimenti mediante bonifiche localizzate qualora la qualità del materiale risulti non idonea, nel rispetto del dimensionamento strutturale, a garantire l'esecuzione di un corretto piano di posa della nuova sovrastruttura, come precisato nel seguito. 5.1. Preparazione del piano di fondazione in cassonetto Al termine delle operazioni sopra elencate, per costituire il piano di posa della massicciata si procederà secondo le seguenti metodologie operative: 1 - In presenza di terreni appartenenti ai gruppi A1, A3 e A4 o sottogruppi A2-4 e A2-5 della classificazione delle terre secondo CNR-UNI 10006 si procederà al livellamento ed al costipamento del piano di posa in modo da ottenere una densità del secco in sito pari almeno al 95% della densità massima ottenuta in laboratorio con la prova Proctor (CNR b.u.69),determinando il peso specifico apparente in sito secondo CNR-b.u.22.; Gruppo A1 A3 Sotto gruppo Indice di gruppo Materiali caratteristici costituenti gruppo 0 Ghiaia o breccia, Ghiaia o breccia sabbiosa, Sabbia grossa, Pomice Pozzolane, Scorie vulcaniche A1-a A1-b A2-4 A2 A2-5 A2-6 A2-7 0 Sabbia fine Terre Ghiaiosabbiose 0 <8 Limi poco compressibili A5 - < 12 Limi fortemente compressibili A6 - < 16 Argille poco compressibili A8 A7-6 - da eccellente a buono Azione del gelo Ritiro o rigonfia- Permeabilità mento nessuna o lieve nullo media nullo o lieve <4 - A7 Giudizio come sottofondo Ghiaia o sabbia limosa o argillosa A4 A7-5 Class.ne generale < 20 - Argille molto compressibili mediamente plastiche Terre Limoargillose da mediocre a scadente media elevato media Torbe media o scarsa lieve o medio elevata Argille molto compressibili fortemente plastiche Torbe, detriti organici di origine palustre molto elevata elevata molto elevato scarsa o nulla inadatte Classificazione delle terre CNR-UNI10006 MAGNETTI S.r.l. Via Don Angelo Pedrinelli, 118 - 24030 Carvico (BG)-Tel. 0354 383 311-Fax 035 794 230 www.magnetti.it-www.magnettipavimentazionimurature.it Capitale Sociale 400.000,00 € interamente versato – C.F. 00897560165 – P.IVA 00897560165 – Reg. delle Imprese di BG n. 00897560165 – R.E.A. di BG n. 182781 2 - Per accertare inoltre la costanza delle caratteristiche del terreno al termine delle operazioni di rullatura si misurerà il modulo di deformazione mediante prove di carico su piastra (CNR b.u.9) nell'intervallo di carico compreso tra 0,05 e 0,15 MPa; tale prova dovrà fornire valori di Md maggiori di 35 N/mm2 (350 kg/cm2) per rendere accettabile il suolo di fondazione. 3 - Qualora i terreni rinvenuti al livello del piano di fondazione appartengano ai gruppi A5,A6,A7 o sottogruppi A2-6 e A2-7 e contengano inoltre tenori d'acqua eccessivi tali da non consentire le operazioni di predisposizione del piano di fondazione, sarà facoltà della Direzione lavori richiedere bonifiche localizzate con approfondimento degli scavi e la susseguente sostituzione dei terreni in loco con terre dei gruppi A1 e A3, stese in strati di spessore massimo 30 cm. e costipate come indicato nel paragrafo precedente. La profondità delle bonifiche in oggetto, definibile generalmente in 30 cm., potrà essere aumentata dalla Direzione lavori in corso d'opera a seguito di adeguate verifiche in sito (tali operazioni di bonifica verranno compensate a parte con apposita voce nell'elenco prezzi). 4 - In presenza di umidità minori, ma tali da non consentire comunque il corretto addensamento del piano di fondazione come indicato al paragrafo precedente, la Direzione lavori potrà autorizzare la stesa diretta della massicciata sul suolo di fondazione non compattato, che verrà pertanto addensato indirettamente mediante la rullatura della massicciata, come precisato nel successivo capitolo 2. 5 - In alternativa potrà essere richiesta la posa in opera di un telo di geotessuto per rinforzare il piano di appoggio e favorire il drenaggio. La Direzione lavori definirà la tipologia e lo spessore del geotessile facendo riferimento alle specifiche voci dell'elenco prezzi. 6 - Si dovrà comunque procedere alla bonifica in presenza di terreni torbosi (gruppo A8), ovvero di materiali di discarica (rifiuti solidi urbani e simili compressibili e suscettibili all'azione dell'acqua), sino alla loro totale asportazione: qualora questo sia, a giudizio della Direzione lavori, economicamente o tecnicamente inattuabile, la bonifica potrà limitarsi a profondità comunque sufficienti a consentire la formazione di uno strato di spessore tale da permettere una normale escuzione dei lavori; in tale caso si terrà presente, nella progettazione e nella esecuzione dei lavori, l'esistenza di consistenti cedimenti differenziati nel tempo ed il raggiungimento dell'assestamento a lungo termine. 7 - Le prescrizioni sopra menzionate dovranno essere considerate valide anche per suoli di fondazione ricavati sul fondo di scavi imposti dall'andamento topografico del suolo, da situazioni preesistenti o da vincoli di progettazione. 5.2. Formazione di rilevati o riempimento di scavi preesistenti Per la formazione di eventuali rilevati, ovvero per il riempimento di scavi esistenti nell'area, si impiegheranno terre appartenenti ai gruppi A1,A2,A3,A4 della classificazione CNR-UNI 10006 provenienti sia da scavi di sbancamento, sia da cave di prestito, sia acquistandole da cave produttrici di inerti. Le cave potranno essere aperte anche nell'ambito della sede di lavoro, in dipendenza della disponibilità dei materiali ritenuti idonei ed in conformità ai vincoli imposti dalle vigenti disposizioni di legge. MAGNETTI S.r.l. Via Don Angelo Pedrinelli, 118 - 24030 Carvico (BG)-Tel. 0354 383 311-Fax 035 794 230 www.magnetti.it-www.magnettipavimentazionimurature.it Capitale Sociale 400.000,00 € interamente versato – C.F. 00897560165 – P.IVA 00897560165 – Reg. delle Imprese di BG n. 00897560165 – R.E.A. di BG n. 182781 1 - I materiali dovranno essere stesi in strati successivi dello spessore di 30-50 cm. sciolti ed addensati con idonei mezzi costipanti. All'occasione, allo stato sciolto, in relazione alla sua umidità di cava, dovrà essere aggiunta mediante bagnatura, o tolta mediante areazione e conseguente essiccazione, acqua in modo da raggiungere il grado di umidità che consenta di ottenere, a costipamento avvenuto, per gli strati inferiori del rilevato un grado di addensamento relativo maggiore del 90% della densità determinata in laboratorio con la prova Proctor (CNRb.u.69) Qualora fosse dalla Direzione lavori autorizzato l'impiego di materiali appartenenti ai gruppi A5,A6,A7 della classificazione CNR-UNI 10006, ove non siano reperibili terre qualitativamente più adatte, in fase esecutiva lo spessore degli strati non potrà essere superiore a 30 cm. 2 - Per l'ultimo strato del riempimento, che costituisce il suolo di fondazione, il grado di costipamento non dovrà essere inferiore al 95% della suddetta densità e si dovrà inoltre ottenere un modulo di deformazione elastico Md non inferiore a 35 N/mm2 (350 kg/cm2). Le modalità della prova per l'ottenimento del modulo Md sono quelle definite dalla norma CNR b.u.9 che prevedono l'utilizzo della piastra di diametro 30 cm. ed un intervallo di carico compreso tra 0,05 e 0,15 MPa. 3 - Il materiale di riporto dovrà essere posto in opera in condizioni meteorologiche ed ambientali favorevoli e comunque tali da non pregiudicare, a giudizio della Direzione Lavori, la buona riuscita del lavoro. In caso di pioggia, o di acque esondanti, alla ripresa del lavoro la Direzione lavori potrà richiedere l'erpicazione, l'arieggiamento e la ricompattazione dell'ultimo strato steso. 4 - Se nel corpo di un'opera in terra si verificheranno cedimenti o distacchi imputabili a trascuratezza delle norme esecutive, sarà obbligo dell'Appaltatore eseguire a sua cura e spese interventi di ripristino, anche integrali, rinnovando eventuali sovrastrutture durante il periodo di responsabilità. 6. Preparazione della massicciata Gli spessori relativi degli strati costituenti la massicciata sono fissati dal dimensionamento progettuale unitamente alle quote ed alle sagome di finitura. 6.2. Reti tecnologiche 1 - Le predisposizioni degli scavi per l'installazione delle reti tecnologiche (fognature, condutture interrate per energia elettrica, ecc…) potranno essere eseguite solo dopo l'effettivo completamento della profilatura e della compattazione del suolo di fondazione con le modalità riportate nel capitolo precedente, onde disporre di un piano definito e con sufficienti caratteristiche di portanza per consentire la corretta esecuzione della tombinatura. 2 - Il materiale di risulta degli scavi parziali dovrà essere allontanato a discarica ovvero, qualora le sue caratteristiche geotecniche ne consentano il riutilizzo, accantonato con i criteri già indicati per il movimento terre. Il ritombamento dovrà avvenire per strati successivi compattati singolarmente, dello spessore massimo di cm.20 ciascuno, sino a ristabilire il precedente livello del suolo di fondazione. 3 - Nel caso di impossibilità a rispettare la prescrizione del punto precedente l'esecuzione delle reti dovrà comunque avvenire al più tardi soltanto al termine della realizzazione dello strato di fondazione, onde evitare di inquinare con i successivi ritombamenti gli strati nobili della MAGNETTI S.r.l. Via Don Angelo Pedrinelli, 118 - 24030 Carvico (BG)-Tel. 0354 383 311-Fax 035 794 230 www.magnetti.it-www.magnettipavimentazionimurature.it Capitale Sociale 400.000,00 € interamente versato – C.F. 00897560165 – P.IVA 00897560165 – Reg. delle Imprese di BG n. 00897560165 – R.E.A. di BG n. 182781 pavimentazione che potranno pertanto essere eseguiti esclusivamente ad installazione delle reti completata. Gli scavi saranno in questo caso effettuati a partire dallo strato di fondazione finito e compattato: il materiale di risulta degli scavi dovrà comunque essere allontanato a discarica, per evitare di compromettere il piano di fondazione stesso con frammistioni di materiali con caratteristiche più scadenti: l'intero ritombamento dovrà inoltre essere effettuato per strati successivi con i materiali e le metodologie previste per lo strato di fondazione. 6.3. Fondazione in misto naturale (tout-venant) di cava o di fiume La fondazione sarà generalmente costituita da ghiaie sabbiose o limose reperibili in alveo o in cave di prestito extra-alveo: si tratterà di miscele di inerti a granulometria occasionale e variabile, così come prelevate (tout-venant), caratterizzate quindi da oscillazioni qualitative che ne sconsiglieranno un inserimento nella sovrastruttura a livello di base. 6.4. Materiali Saranno da impiegarsi in questa realizzazione le terre classificate secondo CNR-UNI 10006 nei sottogruppi A 1-a, A 1-b e A 2-4 aventi le caratteristiche seguenti: - distribuzione granulometrica anche non perfettamente continua con granulometria massima non superiore ad 1/3 dello spessore dello strato da mettere in opera; - equivalente in sabbia (CNR b.u.27) compreso tra 20 e 70. 6.5. Modalita' esecutive e controlli Il piano di posa dello strato dovrà essere ripulito da materiale estraneo, approntato al livello previsto dal progetto ed adeguatamente compattato in modo da raggiungere almeno il 95% della densità massima di laboratorio ( CNR b.u.69), prima di procedera alla stesura dello strato di fondazione. Qualora per la natura del terreno o per le condizioni igrometriche possa temersi un anomalo affossamento del materiale di riporto della fondazione, occorre stendere preventivamente uno strato di sabbia o materiale prevalentemente sabbioso di adeguato spessore, in ogni caso mai inferiore a 10 cm., oppure meglio un telo di geotessuto di caratteristiche idonee. Il materiale dovrà essere steso in strati di spessore finito compreso tra 20 e 30 cm. ed assestato mediante cilindratura con rulli vibranti o vibranti gommati, procedendo dai fianchi dell'area verso il centro, sagomato con le pendenze di progetto e dovrà risultare al termine delle operazioni perfettamente livellato ed uniformemente miscelato, in modo da non presentare segregazione dei componenti. Lo stato di umidità del materiale impiegato dovrà essere corretto, se necessario, mediante inumidimento con dispersione d'acqua da opportuno spruzzatore, ovvero aerato al fine di ricondurre la sua umidità al tenore ottimale sperimentato in laboratorio. Lo strato dovrà essere posto in opera con condizioni meteorologiche ed ambientali favorevoli, o comunque non pregiudizievoli di una corretta esecuzione. In caso di pioggia, o di acque esondanti, sarà facoltà della Direzione Lavori richiedere l'erpicazione, l'arieggiamento e la ricompattazione dello strato steso. MAGNETTI S.r.l. Via Don Angelo Pedrinelli, 118 - 24030 Carvico (BG)-Tel. 0354 383 311-Fax 035 794 230 www.magnetti.it-www.magnettipavimentazionimurature.it Capitale Sociale 400.000,00 € interamente versato – C.F. 00897560165 – P.IVA 00897560165 – Reg. delle Imprese di BG n. 00897560165 – R.E.A. di BG n. 182781 Lo strato dovrà essere compattato con mezzi adeguati sino al raggiungimento di una densità del secco in sito pari ad almeno il 95% della densità massima AASHTO di laboratorio (CNR b.u.69) Lo strato di fondazione in misto naturale dovrà essere sempre completato con l'esecuzione di uno strato di base secondo le modalità esecutive di seguito riportate. 7 Base (piano di finitura del sottofondo) in misto granulare stabilizzato Lo strato di base, altrimenti definito anche piano di finitura del sottofondo, sarà costituito da una miscela di materiali stabilizzati per granulometria con l'aggiunta o meno di legante naturale, cioè parti di terra passante al setaccio 0,4 UNI. L'aggregato potrà essere costituito da ghiaie, detriti di cava, scorie o altro materiale: preferibilmente è da impiegarsi materiale proveniente da frantumazione: in ogni caso il materiale dovrà, prima di essere utilizzato, essere ritenuto idoneo dalla Direzione Lavori. 7.1. Materiali Il materiale dovrà possedere i seguenti requisiti: l'aggregato non dovrà avere dimensioni superiori a 60 mm né forma appiattita, allungata o lenticolare; la miscela dovrà avere una distribuzione granulometrica contenuta nel seguente fuso: serie setacci e crivelli UNI Standard mm. 60 40 25 10 5 2 0,4 0,075 Percentuale passante In massa 100 75 - 100 60 - 85 35 - 70 25 - 55 20 - 40 10 - 30 5 - 10 il rapporto tra il passante al setaccio 0,075 UNI ed il passante al setaccio 0,4 UNI dovrà essere inferiore o uguale a 0,67; qualora sia prevista una pavimentazione drenante la percentuale passante al setaccio 0,075 UNI dovrà essere virtualmente assente (<1) l’equivalente in sabbia (CNR b.u.27) dovrà essere superiore a 35: tale controllo dovrà essere effettuato anche sul materiale prelevato dopo il costipamento; l'indice di plasticità non dovrà essere maggiore di 6; la perdita in peso alla prova Los Angeles, eseguita sulle singole pezzature, dovrà essere inferiore al 50%. MAGNETTI S.r.l. Via Don Angelo Pedrinelli, 118 - 24030 Carvico (BG)-Tel. 0354 383 311-Fax 035 794 230 www.magnetti.it-www.magnettipavimentazionimurature.it Capitale Sociale 400.000,00 € interamente versato – C.F. 00897560165 – P.IVA 00897560165 – Reg. delle Imprese di BG n. 00897560165 – R.E.A. di BG n. 182781 Sul materiale da impiegare dovranno essere eseguite prove preliminari di laboratorio e solo nel caso di risultati conformi ai requisiti prescritti il materiale potrà essere accettato dalla Direzione Lavori. 7.2. Modalita' esecutive e controlli Il materiale dovrà essere steso in strati, preferibilmente a mezzo di grader, su un piano di posa ripulito da materiali estranei, approntato al livello previsto dal progetto ed adeguatamente compattato: lo spessore finito dei singoli strati sciolti dovrà essere compreso tra 10 e 30 cm., in relazione al peso ed alla potenza dei mezzi costipanti impiegati. Dovrà essere evitata la segregazione dei componenti e la miscela dovrà presentarsi uniformemente distribuita secondo la granulometria specificata: l'eventuale aggiunta di acqua per raggiungere l'umidità ottimale in relazione alla densità deve essere eseguita unicamente mediante dispositivi spruzzatori. Per il costipamento e la rifinitura dovranno essere impiegati rulli vibranti o vibranti gommati semoventi, del tipo idoneo ad ottenere, con un adeguato numero di passaggi, una densità in sito valutata con il metodo del cono di sabbia (CNR b.u.22) non inferiore al 95% della densità fornita in laboratorio dalla prova AASHTO modificata (CNR b.u.69). Tutte le operazioni sopra descritte non devono essere eseguite quando le condizioni ambientali (pioggia, neve, gelo) siano tali da compromettere lo strato stabilizzato, che in tal caso deve essere rimosso e completamente ricostruito. Lo spessore finito dello strato dovrà essere quello prescritto, con una tolleranza in più o in meno del 5% purchè tale differenza si presenti solo saltuariamente: la superficie finita non dovrà presentare scostamenti superiori ai 2 cm. rispetto alle livellette di progetto: tali irregolarità dovranno essere controllate con un regolo lungo 5 metri secondo due direzioni fra loro ortogonali. La superficie finita dovrà risultare sufficientemente chiusa da impedire l’infiltrazione della sovrastante sabbia di allettamento dei masselli. Il controllo della corretta esecuzione dello strato di stabilizzato deve essere eseguito misurando il valore del modulo di deformazione, determinato con prove di carico su piastra (CNR b.u.9 calcolato nell'intervallo di carico tra 0,15 e 0,25 MPa, per il piano di finitura del sottofondo (piano di appoggio dello strato di allettamento dei masselli). Sullo strato di stabilizzato, compattato in conformità alle prescrizioni sopra riportate, si dovrà procedere subito alla esecuzione della pavimentazione, senza far trascorrere un intervallo di tempo troppo lungo che potrebbe recare pregiudizio ai valori di portanza conseguiti dallo strato a costipamento ultimato: evitare cioè fenomeni di allentamento e di asportazione del materiale fine legante e di disgregazione interessante la parte superficiale dello strato, che non sia adeguatamente protetta dal traffico di cantiere ovvero dagli agenti atmosferici. Nel caso in cui non sia possibile procedere immediatamente, dopo la stesa del materiale stabilizzato, alla posa in opera della pavimentazione, sarà opportuno procedere alla stesura di una mano di emulsione oppure eseguire analoghi trattamenti protettivi. MAGNETTI S.r.l. Via Don Angelo Pedrinelli, 118 - 24030 Carvico (BG)-Tel. 0354 383 311-Fax 035 794 230 www.magnetti.it-www.magnettipavimentazionimurature.it Capitale Sociale 400.000,00 € interamente versato – C.F. 00897560165 – P.IVA 00897560165 – Reg. delle Imprese di BG n. 00897560165 – R.E.A. di BG n. 182781 8 Base (piano di finitura del sottofondo) in misto cementato Un’alternativa ai materiali stabilizzati granulometricamente per la realizzazione dello strato di base è costituita dal misto cementato. Il misto cementato è una miscela composta da inerti lapidei, piccole quantità di cemento ed acqua, confezionata in idonei impianti centralizzati. Il quantitativo di cemento utilizzato è solitamente compreso tra il 3 ed il 5% salvo impiego di particolari leganti. L’utilizzo di percentuali superiori o la distribuzione non omogenea del cemento correlato all’utilizzo specifico di pavimentazioni parzialmente o completamente permeabili, come i masselli autobloccanti, potrebbe portare a un precoce ammaloramento della pavimentazione. 8.1. Materiali Il misto cementato viene classificato in 2 tipi (CNR B.U. 29 / 1972) , rispettivamente A1 e A2 , sulla base della granulometria degli inerti utilizzati nella miscela. Gli inerti per ambedue i tipi possono provenire da frantumazione e/o formazioni naturali. La loro curva granulometrica deve rientrare nei fusi seguenti: serie setacci e crivelli UNI Standard mm. 40 25 15 10 5 2 0,4 0,18 Percentuale passante In massa – tipo A1 100 65 – 100 45 – 70 35 – 60 23 – 45 14 – 30 6 – 14 2-7 Percentuale passante In massa - tipo A2 100 65 – 100 45 – 78 35 – 68 23 – 53 14 – 40 6 – 23 2 – 15 La perdita in peso nella prova di abrasione (Los Angeles) eseguita sull’aggregato deve risultare non maggiore di 30 per ambedue i tipi. L’equivalente in sabbia dell’aggregato non deve essere minore di 35 per il tipo A1 e di 25 per il tipo A2. L’indice di plasticità deve essere uguale a zero (materiale non plastico) per il tipo A1, e non maggiore di 6 per il tipo A2. In ogni caso il limite liquido non deve risultare maggiore di 25. Il cemento da impiegare di norma deve essere di tipo normale 32,5 oppure ad alta resistenza 42,5 e soddisfare alle norme e requisiti di accettazione di legge. E’ escluso l’impiego di cementi a rapido indurimento. L’acqua con cui viene eseguito l’impasto deve essere esente da impurità dannose e da materie organiche. MAGNETTI S.r.l. Via Don Angelo Pedrinelli, 118 - 24030 Carvico (BG)-Tel. 0354 383 311-Fax 035 794 230 www.magnetti.it-www.magnettipavimentazionimurature.it Capitale Sociale 400.000,00 € interamente versato – C.F. 00897560165 – P.IVA 00897560165 – Reg. delle Imprese di BG n. 00897560165 – R.E.A. di BG n. 182781 La quantità di acqua e legante con cui effettuare l’impasto vendono determinate sperimentalmente in laboratorio, confezionando provini cilindrici normalizzati, sui quali si determinano il peso-volume del secco (o densità del secco) e il carico di rottura a compressione. Il valore della resistenza a compressione, determinata secondo le modalità di cui al B.U 29/1972 del CNR , dopo 7 giorni di stagionatura deve risultare non inferiore a 3 e non superiore a 7 N/mm2 per entrambi i tipi. Nel caso in cui il misto cementato debba essere impiegato in zone in cui l’azione del gelo non è occasionale, si debbono porre in atto ulteriori indagini e provvedimenti suggeriti dalle condizioni locali di impiego onde evitare l’ammaloramento del misto per effetto del gelo. 8.2. Modalità esecutive e controlli Il materiale dovrà essere steso in strati, preferibilmente a mezzo di grader, su un piano di posa ripulito da materiali estranei, approntato al livello previsto dal progetto ed adeguatamente compattato: lo spessore finito dei singoli strati sciolti dovrà essere compreso tra 10 e 30 cm., in relazione al peso ed alla potenza dei mezzi costipanti impiegati. Per il costipamento e la rifinitura dovranno essere impiegati rulli vibranti o vibranti gommati semoventi, del tipo idoneo. Lo spessore finito dello strato dovrà essere quello prescritto, con una tolleranza in più o in meno del 5% purché tale differenza si presenti solo saltuariamente: la superficie finita non dovrà presentare scostamenti superiori ai 2 cm rispetto alle livellette di progetto: tali irregolarità dovranno essere controllate con un regolo lungo 5 metri secondo due direzioni fra loro ortogonali. La superficie finita dovrà risultare sufficientemente chiusa da impedire l’infiltrazione della sovrastante sabbia di allettamento dei masselli. Il controllo della corretta esecuzione dello strato di misto cementato deve essere eseguito misurando il valore del modulo di deformazione, determinato con prove di carico su piastra (CNR b.u.9 calcolato nell'intervallo di carico tra 0,15 e 0,25 MPa, per il piano di finitura del sottofondo (piano di appoggio dello strato di allettamento dei masselli). Sullo strato di misto cementato, compattato in conformità alle prescrizioni sopra riportate, si dovrà procedere subito alla esecuzione della pavimentazione, senza far trascorrere un intervallo di tempo troppo lungo che potrebbe recare pregiudizio ai valori di portanza conseguiti dallo strato a costipamento ultimato: evitare cioè fenomeni di allentamento e di asportazione del materiale fine legante e di disgregazione interessante la parte superficiale dello strato, che non sia adeguatamente protetta dal traffico di cantiere ovvero dagli agenti atmosferici. MAGNETTI S.r.l. Via Don Angelo Pedrinelli, 118 - 24030 Carvico (BG)-Tel. 0354 383 311-Fax 035 794 230 www.magnetti.it-www.magnettipavimentazionimurature.it Capitale Sociale 400.000,00 € interamente versato – C.F. 00897560165 – P.IVA 00897560165 – Reg. delle Imprese di BG n. 00897560165 – R.E.A. di BG n. 182781 9 Verifica del piano di finitura del sottofondo La valutazione della qualità e della capacità portante del piano di posa non è compito del posatore e quindi, prima di affidare l’incarico della posa in opera, è fondamentale per la Committenza accertarsi della rispondenza delle caratteristiche del terreno e della sua compattazione alle previsioni dei carichi ai quali dovrà rispondere la pavimentazione . Particolare attenzione dovrà inoltre essere prestata alla compattazione delle zone di sottofondo in aderenza a chiusini, caditoie e simili ed alle zone di riempimento di scavi per la posa di tubazioni e simili. La richiesta di provvedere alla compattazione del piano di posa con la piastra vibrante, frequentemente rivolta al posatore, non può addossare al posatore stesso responsabilità connesse con la cattiva qualità dei sottofondi, poiché la limitata efficacia della profondità di compattazione prodotta dalle piastre vibranti normalmente utilizzate ha limitata influenza nel miglioramento dei sottofondi, se non per destinazioni d’uso esclusivamente pedonali. Compito fondamentale del posatore è invece quello di verificare i piani di posa (che devono essere approntati a meno 3-4 cm oltre allo spessore del massello dal piano pavimento finito) in quanto in nessun caso le pendenze devono essere ricavate variando lo spessore dello strato di allettamento dei masselli. Per evitare ristagni d’acqua e precoce ammaloramento in nessun caso si devono realizzare pavimentazioni con pendenze inferiori all’ 1%: la pendenza minima raccomandata è del 1,5%. Le tolleranze dimensionali massime ammissibili per il piano di finitura del sottofondo sono riportate nella tabella seguente. PIANO DI FINITURA DEL SOTTOFONDO Tolleranza massima ammissibile + 15 mm. I relativi manufatti (chiusini, caditoie, canalette, ecc…) dovranno essere posizionati al livello della pavimentazione finita prima dell’inizio della posa in opera, tenendo conto di un ulteriore calo del livello pavimentazione finita per effetto del traffico nell’ordine di 3-5 mm. MAGNETTI S.r.l. Via Don Angelo Pedrinelli, 118 - 24030 Carvico (BG)-Tel. 0354 383 311-Fax 035 794 230 www.magnetti.it-www.magnettipavimentazionimurature.it Capitale Sociale 400.000,00 € interamente versato – C.F. 00897560165 – P.IVA 00897560165 – Reg. delle Imprese di BG n. 00897560165 – R.E.A. di BG n. 182781 Fonti VV.AA. Catalogue Des Structures De Chaussees Setra LCPC VV.AA. Dimensionnement Des Chaussees En Paves De Beton De beton Setra LCPC Shakel B. The Design of Interlocking Concrete Pavement for Road Traffic ICPI. N.73 Shakel B. Structural Design of Interlocking Concrete Pavement for Roads and Parking Lots, ICPI Tech Spec. N.4 VV.AA. Concrete Block Paving, Design Aspects CMA MAGNETTI S.r.l. Via Don Angelo Pedrinelli, 118 - 24030 Carvico (BG)-Tel. 0354 383 311-Fax 035 794 230 www.magnetti.it-www.magnettipavimentazionimurature.it Capitale Sociale 400.000,00 € interamente versato – C.F. 00897560165 – P.IVA 00897560165 – Reg. delle Imprese di BG n. 00897560165 – R.E.A. di BG n. 182781