Dalla Cina al Veneto, le meraviglie dello Stato di Chu per la prima

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Dalla Cina al Veneto, le meraviglie dello Stato di Chu per la prima
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Dalla Cina al Veneto, le meraviglie dello Stato di
Chu per la prima volta in Europa
Dai musei Atestino di Este e Archeologico di Adria, passando per la finestra ospitata al Museo
d’Arte Orientale di Venezia, un’affascinante mostra racconta la Cina antica unendo reperti di
straordinaria bellezza a tecnologie multimediali e interattive
A cura di CULTOUR ACTIVE
Dai corredi funerari di alcune tombe nobiliari, per concessione del Museo provinciale
del Hubei nella città di Wuhan, i reperti sono giunti per la prima volta in Europa,
precisamente in Veneto, e proposti in un itinerario che va oltre l’esposizione: un
viaggio straordinario, che attraversa tre sedi museali e collega la civiltà veneta alla
storia millenaria dell’antica Cina.
Nato come piccolo regno militare, Chu si espanse al punto da diventare, sul finire del
Periodo degli Autunni e degli Inverni (770 - 454 a.C.), una grande potenza e visse il suo
momento di massimo splendore nel successivo Periodo degli Stati Combattenti (475 221 a.C.). L’imponente quantità di reperti archeologici rinvenuti nella provincia del
Hubei, cuore dello Stato di Chu e presentati nelle esposizioni di Este e Adria,
testimonia come la supremazia del regno fosse culturale, prima ancora che militare:
non solo armamenti quindi, ma soprattutto bronzi cerimoniali, giade e lacche,
dimostrazione indiscussa della maestria raggiunta dagli artigiani dell’epoca. Di
particolare bellezza e valore sono gli strumenti musicali, parte di vere e proprie
orchestre, che testimoniano una padronanza dell’arte musicale senza eguali.
La mostra è strutturata in due percorsi espositivi nei musei archeologici di Este e
Adria, con una “finestra” presso il Museo d’Arte Orientale di Ca’ Pesaro a Venezia,
che presenta alcuni manufatti dello Stato di Chu a confronto con altri materiali cinesi di
epoche successive. L’allestimento, dalla peculiare concezione plurisensoriale,
coinvolge il visitatore in un itinerario espositivo divulgativo ed emozionante.
Il percorso di Este è dedicato ai “Suoni del Fiume Azzurro”, titolo dell’esposizione
ospitata al Museo Nazionale Atestino che presenta reperti in legno laccato dallo
straordinario stato di conservazione, oggetti in bronzo e giada e strumenti musicali di
grande impatto visivo. I reperti provengono da tombe aristocratiche e ricostruiscono gli
aspetti legati al banchetto e al banchetto funerario, specchio dell’organizzazione
sociale e della raffinatezza artistica dello Stato di Chu. L’allestimento è immersivo e
comprende angoli tattili con riproduzioni di oggetti da toccare con mano, ambienti
multimediali e strumenti interattivi.
“L’Arte della Guerra”, oltre a ricordarci il famoso libro di Sun Tzu, è anche il titolo
della sezione allestita al Museo Nazionale Archeologico di Adria che propone armi,
armature e parti di carri da guerra, enfatizzando le tecniche militari e il valore simbolico
del guerriero nello Stato di Chu. L’Arte della Guerra presenta l’iconografica della Cina
antica e lo status sociale del rango militare, con oggetti di incredibile eleganza e
preziosità, capolavori in giada e seta, bronzi, lacche e oggetti rituali di grande valore.
A rendere del tutto eccezionale questo progetto (promosso, per parte italiana, dai
Comuni di Este e di Adria, dalla Soprintendenza Archeologia del Veneto, dal Polo
Museale del Veneto, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e
Rovigo e dalla Regione del Veneto) è l’esposizione dei “reperti ospiti” dal Museo
Provinciale del Hubei accanto alle coeve testimonianze territoriali esposte nei Musei
Nazionali Archeologici di Este e di Adria, sedi delle mostre.
I CONTENUTI DI QUESTO ARTICOLO SONO STATI PRODOTTI DA CULTOUR
ACTIVE
30 marzo 2016 (modifica il 30 marzo 2016 | 10:21)
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