Stampa digitale on demand: tutto solo se serve
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Stampa digitale on demand: tutto solo se serve
Stampa digitale on demand: tutto solo se serve di Vincenzo Palumbo e Angelo Montalti Dai primi timidi passi compiuti nel settore ceramico, il nuovo processo industriale della decorazione digitale, che ha così radicalmente cambiato il sistema produttivo, è ormai divenuto fatto conclamato e compiuto. La tecnologia ha acquisito piena credibilità presso gli imprenditori, che hanno abbandonato ogni forma di diffidenza per aprire il campo a una stagione di fervida ricerca sulle nuove possibilità offerte sia in termini di ottimizzazione e razionalizzazione di processi, sia di libertà espressiva e ricerca stilistica. Projecta Engineering, sin dall’introduzione delle sue prime unità di stampa digitali nel 2006, è stata soggetto attivo di questo iter, distinguendosi per la sua vision e per la capacità di proporre costantemente soluzioni funzionali all’operato giornaliero dell’imprenditore ceramico, spostando sempre più in avanti la soglia del “possibile” verso quella che ora, con maturità, viene definita “filiera digitale di decorazione”. E proprio la capacità di generare soluzioni di decorazione digitale integrate in un’unica filiera è tra le principali caratteristiche di Projecta, da sempre proiettata a ridurre la dispersione di risorse e tecnologie al fine di migliorare la produttività. Già da anni, infatti, nelle principali linee di smalteria del comparto ceramico, Projecta Engineering ha installato macchine digitali che consentono di sincronizzare perfettamente tra loro i diversi passaggi decorativi sulla base di un univoco progetto grafico (il Syncro 3D, presentato a Tecnargilla 2012), utilizzando la tecnologia di stampa presente sul mercato (teste Seiko, Xaar, Toshiba) che consente di veicolare in maniera sempre più performante inchiostri, numerosi e differenti effetti materici e anche graniglie (la macchina per posa a disegno digitale di graniglie Dry-Fix, presentata a Tecnargilla 2014). 26 . I quaderni di Acimac - Edizione 2016 Ora, la definitiva assimilazione da parte delle aziende ceramiche di questi concetti ha portato Projecta ad una riflessione ulteriore, probabilmente “controcorrente”, ma senza dubbio orientata verso un nuovo salto tecnologico e concettuale: “Siamo certi che, su una linea produttiva, tutte le singole soluzioni di stampa siano sempre necessarie nella loro totalità e contemporaneamente?” Questo interrogativo, e la ricerca che ne è scaturita, ha portato alla nascita di G5, Generazione Cinque. Non solo una nuova macchina, ma soprattutto un nuovo modo di concepire il “fare decorazione” che ha segnato un importante traguardo nel processo di sviluppo del concetto di “filiera digitale integrata”. G5, infatti, è il primo vero (e, al momento, unico) sistema completamente modulare, tagliato su misura per rispondere a qualsiasi esigenza dell’utilizzatore, capace di sintetizzare in pochi metri di lunghezza l’intero processo di smalteria completa, nonché tutte le tecnologie digitali fino ad oggi prodotte. L’aspetto più innovativo di G5 consiste proprio nella sua totale flessibilità: si tratta a tutti gli effetti di un sistema di decorazione digitale “aperto”, che consente di installare ciò che è necessario al momento della messa in opera, lasciando la massima opportunità di implementazione a seconda dell’incedere di nuove esigenze produttive o dell’immissione sul mercato di nuove soluzioni tecnologiche, quali testine, inchiostri, ecc. Questa totale flessibilità rappresenta un enorme strumento in mano agli imprenditori, poichè trasferisce all’industria ceramica stessa la possibilità di decidere cosa usare, quando usarlo, e in quale modo, dosando di conseguenza anche l’investimento economico in funzione delle reali necessità delle industrie ceramiche. Il paragone immediato è con il pittore e la sua tavolozza: tra le tante varietà cromatiche, l’artista sceglie il colore più adeguato a seconda dell’opera da realizzare. Allo stesso modo, G5 offre al produttore di piastrelle ceramiche la possibilità di scegliere quale tecnologia utilizzare in qualsiasi momento della sua attività e con qualsiasi modalità. Da tale flessibilità derivano due benefici reali: da un lato, l’opportunità di un investimento mirato e calibrato su ciò che serve nel presente; dall’altro, la possibilità di effettuare nel tempo “upgrade” della macchina a seconda del bisogno, della fantasia o dello sviluppo di nuove tecnologie. G5 rappresenta dunque una modularità che scardina il concetto tradizionale di decorazione digitale per portare al centro di tutto il “Progetto”, consentendo di distinguersi sul mercato con risultati assolutamente originali. La macchina si presenta con un design raffinato e curato in ogni dettaglio e la sua composizione è estremamente semplice e immediata. Con un fronte stampa di 1900 mm e un tappeto di lunghezza variabile tra i 3,5 e i 5,5 metri, G5 può utilizzare differenti tipi di testine che determinano sia la dimensione della goccia, sia la risoluzione di stampa, la cui velocità massima si spinge oltre i 50 m/min. Può ospitare 8, 10, 12 o 14 colori grazie a moduli tutti indipendenti e autonomi fra loro, smontabili con facilità e riposizionabili a seconda delle diverse necessità. Ognuno di essi diventa così una singola unità di stampa a tutti gli effetti, in grado di collocarsi automaticamente in fase di stand-by in caso di mancato utilizzo, eliminando ogni possibilità di usura, anche passiva. L’unico modulo fisso di G5 è il modulo Master, alla base del tappeto, dotato di monitor integrato, che racchiude tutte le funzioni comuni e necessarie all’interazione con i singoli elementi, integrando la Guida Centratura, singola o a doppia fila. Sotto al modulo Master può essere posizionato l’innovativo sistema GScanner, per il riconoscimento automatico strutturale a Laser, che consente di sincronizzare la stampa della grafica al tampone garantendo elevate performance. Al termine del tappeto è possibile aggiungere l’elemento opzionale GVision per il controllo continuo della qualità di stampa in linea, in grado di riconoscere i difetti di produzione anche a crudo. Grazie al sistema di Visione Intelligente, GVision non si limita a effettuare una segnalazione, ma istituisce un vero dialogo con la macchina che così può eventualmente procedere prima a una fase di pulizia automatica, poi alla stampa del test: se il problema non si ripresenta, la macchina riprende il suo lavoro in totale autonomia; in caso contrario, vengono attivati diversi sistemi di allarme fino al richiamo dell’operatore. L’attività complessiva di R&S di Projecta punta ad evolvere le tecnologie di prodotto in un’ottica di continuità delle macchine stesse, e lo sviluppo di G5 non fa eccezione. Non solo essa nasce dal compendio delle principali caratteristiche vincenti delle stampanti della serie Evolve, ma sono anche varie e molto interessanti le ricadute sulle linee già in funzione, che possono beneficiare delle migliorie introdotte sulla G5 e integrarsi con essa per produrre risultati di ancor più alto livello. Tutta la serie Evo, infatti, può essere upgradata con le nuove e più performanti interfaccia utente e arricchirsi dei moduli GVision e GScanner o, come nel caso delle Ibride, possono alloggiare i molteplici modelli di testine offerte da diversi produttori. I quaderni di Acimac - Edizione 2016 . 27