La Coppa d`Oro delle Dolomiti
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La Coppa d`Oro delle Dolomiti
La Coppa d’Oro delle Dolomiti Dal 29 agosto al 1° settembre torna la gara di regolarità per auto storiche su strade di montagna che come da tradizione partirà da Cortina d’Ampezzo I motori si accenderanno a fine agosto, ma la macchina organizzativa della Coppa d'Oro delle Dolomiti 2013 è già al lavoro per il grande evento. La prestigiosa gara di regolarità su strade di montagna riservata alle vetture costruite prima del 1961, da quest’anno sarà targata Meet Comunicazione, la società guidata da Alessandro Casali, già Presidente del Comitato Organizzatore della Mille Miglia. L’obiettivo è lo stesso raggiunto con la Mille Miglia: far crescere il successo e la notorietà della corsa, sia in Italia che all’estero. Come da tradizione la corsa si svolgerà il primo weekend di settembre (dal 29 agosto al 1° settembre) partendo da Cortina d’Ampezzo con un percorso che farà da spettacolare quinta per quello che vuole essere un grande appuntamento per tutti gli appassionati delle auto, della montagna, delle sfide. In questa 66.ma edizione sarà infatti studiato il percorso per rendere la gara più accattivante e sportivamente challenging, selezionando le vetture più prestigiose. Come da regolamento, saranno al massimo 180 le auto che potranno partecipare alla gara, lungo un percorso di circa 500 chilometri tra emozionanti curve e tornanti, sfidandosi nel panorama mozzafiato delle Dolomiti, dichiarate dall’Unesco patrimonio dell’Umanità. Nata come gara di velocità nel 1947, la Coppa d’Oro è oggi una gara di regolarità classica della Commissione Sportiva Automobilistica Italiana (Csai) iscritta al calendario internazionale della Federazione Internazionale dell'Automobile (Fia). Una competizione che, svolgendosi su impervie strade di montagna, riesce ad esaltare al massimo le prestazioni delle auto e soprattutto l’abilità dei piloti. Gentleman drivers che partiranno il 30 agosto da Corso Italia e si rimetteranno al volante il giorno successivo per la seconda e ultima tappa che si concluderà a Cortina. Per la premiazione bisognerà, però, aspettare il 1° settembre quando verrà ufficialmente consegnata al vincitore la prestigiosa coppa. La partenza della corsa sarà anticipata da una serie di eventi e iniziative, come la Notte della Coppa d’Oro, in programma il 27 agosto, una serata di musica e spettacolo che terrà la “Regina delle Dolomiti” sveglia fino a tarda notte. Il giorno successivo sarà all’insegna del fascino dei motori d’antan con un Concorso di Eleganza, che premierà la vettura più bella. Dal 29 agosto si inizierà ad entrare nel vivo della corsa con l’arrivo dei partecipanti e le verifiche sportive. Il 30 il tradizionale momento della punzonatura - che precederà a partenza - durante il quale curiosi e appassionati avranno l’occasione di ammirare da vicino le auto in gara, tra le quali veri e propri gioielli dell’automobilismo di tutti i tempi. In attesa della partenza, la Coppa d’Oro delle Dolomiti scalderà i motori presentandosi all’estero, al consueto appuntamento al Techno Classica di Essen, il più importante salone di auto d’epoca del mondo, per la presentazione ufficiale. “Siamo già al lavoro - ha detto Alessandro Casali - per dare a questa manifestazione tutto il successo e il prestigio che merita, a partire dal percorso, da un Comitato d'onore d'eccezione, fino al coinvolgimento di partner di particolare rilievo e a una comunicazione di livello internazionale con la creazione di eventi che arricchiscano ancora di più la manifestazione e che la facciano vivere tutto l’anno”. “Vogliamo – ha concluso - che la Coppa d’Oro delle Dolomiti, che ebbe la sua prima edizione nel 1947, sia un motivo d’orgoglio non solo per il suo territorio ma per l’intero Paese”. La Coppa d’Oro delle Dolomiti La Coppa Internazionale delle Dolomiti (dall’Edizione del 1951 divenuta Coppa d’Oro delle Dolomiti) nacque nel 1947 da un’idea dell’allora Presidente dell’Automobile Club Belluno, Ferruccio Gidoni che, nell’immediato secondo dopo guerra, quando sembrava che la volontà dovesse segnare il primato sulla ragione, volle organizzare proprio sulle Dolomiti una competizione di grande richiamo internazionale. Si doveva trattare di una gara di velocità che, svolgendosi su strade ancora impervie, doveva esaltare l’equilibrio (più che la potenza) della vettura e impegnare la perizia e il coraggio dei piloti. La Coppa delle Dolomiti rientrò subito e a buon diritto nel gotha delle manifestazioni automobilistiche italiane. Nume tutelare della Coppa delle Dolomiti fu Tazio Nuvolari, che partecipò, come ospite d’onore, alle prime edizioni. L’epoca classica della manifestazione ha visto 10 edizioni, dal 1947 al 1956. L’incidente di Guidizzolo, nelle Mille Miglia del 1957, segnò la fine di tutte le gare di velocità su strada in Italia. LA GARA STORICA La Coppa delle Dolomiti era una gara di velocità su strada di un solo giorno lunga 303,800 Km. Il percorso era sempre lo stesso: partiva da Cortina, saliva al Passo Falzarego, proseguiva per Arabba; quindi saliva ancora per il Passo Pordoi, percorreva la Val di Fassa per trovarsi, dopo aver valicato il Passo Rolle, a San Martino di Castrozza, quindi il percorso proseguiva per Fiera di Primiero, Feltre, Belluno, Longarone, Pieve di Cadore, Auronzo, Misurina, per concludersi a Cortina. La Coppa d’Oro, cioè il trofeo, veniva definitivamente assegnata al pilota che in tre edizioni consecutive avesse registrato il migliore tempo. Salvatore Ammendola ha vinto la prima Coppa d’Oro (triennio 1950-1952), Giulio Cabianca la seconda (triennio 1953-1955). La regola del triennio per l’assegnazione definitiva della Coppa d’Oro, oltre che essere suggerita dalla fedeltà dei partecipanti, probabilmente derivava anche dal fatto che la “Coupe d’Or des Alpes”, il premio più ambito del Rallye International des Alpes, la cui tappa dolomitica, dall’edizione 1949, si svolgeva contestualmente alla Coppa d’Oro delle Dolomiti, veniva assegnata al pilota che per tre anni consecutivi concludeva il Rallye senza alcuna penalità, quindi entro i tempi imposti. LO SCENARIO DELLE DOLOMITI Il mito della Coppa d’Oro deriva, oltre che dal suo grande passato agonistico, anche dal fatto di svolgersi in uno degli ambienti montani più affascinanti del mondo. Il percorso, a differenza delle edizioni classiche (1947 – 1956), è diverso di anno in anno. Tale scelta è imposta, anzitutto dalla diversa tipologia di gara (la Coppa d’Oro è nata come gara di velocità su strada, mentre oggi è di Regolarità Classica), ma anche dall’esigenza di valorizzare l’ambiente dolomitico, contribuendo allo sviluppo della sua naturale vocazione turistica. Tale scopo, perseguito senza particolari sforzi (data la bellezza degli scenari in cui la gara si snoda), è coerente con quelle degli ideatori della Coppa d’Oro, espressa già nei manifesti delle prime edizioni con la scritta “sport e turismo”. Le Dolomiti offrono ancora una natura pura e selvaggia, paesaggi mozzafiato, un’atmosfera familiare e cordiale, quasi d’altri tempi. PERSONAGGI STORICI E MARCHE Accanto ai gentlemen drivers, vi partecipavano piloti già vincitori assoluti della Mille Miglia. Segnaliamo Luigi Villoresi, Giovanni Bracco, Eugenio Castellotti, Clemente Biondetti, Piero Taruffi, il conte Giannino Marzotto. Ma vi partecipavano anche piloti che si sarebbero ritrovati sulle piste di Formula Uno: il già citato Luigi Villoresi, Luigi Piotti, Felice Bonetto, Luigi Fagioli, Maria Teresa de Filippis, il conte Wolfang Berghe von Trips, tragicamente scomparso a Monza nel 1961, quasi vincitore del titolo mondiale di Formula Uno. Tra gli stranieri ritroviamo molti piloti che partecipavano alle massime competizioni su strada e circuito in Italia e in Europa: tra gli altri, Louis Pons, Marc Gignoux, Olivier Gendebien, Richard Steed, Tom Cole, Otto Mathé, Ludwig Blendl, Paul Ernst Strahle. Sempre tra i piloti, si annoverano anche i costruttori Piero Dusio di Cisitalia, Renato Danese dell’omonima Casa, e Jean Rédélé, fondatore dell’ Alpine, i carrozzieri Elio Zagato e Giovanni “Nuccio” Bertone, maestri dello styling italiano nel mondo. Alla Coppa d’Oro partecipavano, anche in forma ufficiale, le più note case costruttrici: Alfa Romeo, Fiat, Ferrari, Lancia, Maserati, BMW, Mercedes, Porsche, Volkswagen, Ford, Lotus, Peugeot, Renault, Simca. Ma ricordiamo anche i marchi oggi scomparsi, i cui nomi ne evocano il rombo dei motori ed esaltano l’inventiva dei loro ideatori: Osca, Stanguellini, Bandini, Moretti, Cisitalia, Giaur-Urania, Giannini, Patriarca, Siata, Ermini, Panhard Dyna, Triumph, Gordini, Denzel. Ufficio Stampa Coppa d’Oro delle Dolomiti P.le Flaminio, 19 - 00196 Roma Tel. 06.32296971- 366 6718954 www.coppadorodelledolomiti.it [email protected] Segreteria organizzativa Tel 0632296984 [email protected]