sclerosi multipla utile la vitamina d?
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sclerosi multipla utile la vitamina d?
SCLEROSI MULTIPLA UTILE LA VITAMINA D? Neuroscienze & patologie neurodegenerative giugno 13,2016 Per quanto siano in aumento le evidenze secondo cui un basso livello di vitamina D possa incrementare il rischio e forse anche la progressione della sclerosi multipla, i medici non dispongono ancora di dati su efficacia e sicurezza o indicazioni sulla selezione dei pazienti o sulla tempistica dell’integrazione, sui dosaggi adeguati o sulla durata dell’ipotetica terapia. Tuttavia, l’integrazione della vitamina D sembra ormai entrata a far parte dell’armamentario standard per il trattamento della sclerosi multipla, ma solo perché si tratta di un’opzione semplice, e non per via delle evidenze, come osservato da Ellen Mowry della Johns Hopkins University di Baltimora, autrice dello studio VIDAMS attualmente in corso. La somministrazione di vitamina D, per quanto non sconsigliata, dovrebbe essere sempre accompagnata dall’illustrazione della sua efficacia incerta e dei suoi rischi, specialmente nei soggetti con cardiopatie o con anamnesi di calcoli renali. Secondo gli esperti, nell’attuale incertezza sui protocolli di dosaggio ma alla luce del fatto che la maggior parte dei pazienti con sclerosi multipla, di fatto, assume integratori di vitamina D, è stato accertato che dosaggi molto elevati ed irregolari potrebbero risultare maggiormente tossici di dosaggi più bassi e di routine. Molti pazienti assumono vitamina B2, ma la B3 potrebbe essere preferibile, in quanto segue una cascata più naturale attivata dall’esposizione al sole e, inoltre, è disponibile da banco, il che semplifica le cose per il paziente. L’obiettivo dell’integrazione consiste nel portare i livelli di vitamina D fra i 40 ed i 60 ng/ml, laddove 40 è il dosaggio minimo al quale le evidenze dimostrano la presenza di un beneficio e 60 è il limite superiore di questa associazione lineare. Nello studio VIDAMS è stato scelto un dosaggio di 5.000 UI/die in quanto gli studi di cinetica hanno dimostrato che questo dosaggio mantiene il paziente nel range terapeutico sopra indicato. (Consortium of Multiple Sclerosis Centers (CMSC) 2016 Annual Meeting, presentato il 2/6)