Novita gennaio 2015
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Novita gennaio 2015
Bianco come la neve, nero come il delitto: è l’inverno in cui s’inoltrano dieci fra i migliori autori noir italiani, mettendo in campo i loro personaggi più amati, dall’ispettore Ferraro al commissario Bordelli, dal commissario Soneri all’ispettrice Vergani. Tra fitte nebbie e pianure brulle sembra quasi inevitabile inciampare sulla scena di un crimine: nel freddo di una stazione ferroviaria, nella piazza deserta di un paese o nelle vicinanze di un campo da calcio. C’è chi deve affrontare la scomparsa di una figlia in una concitata notte di neve e chi «semplicemente» un incontro con il padre per la visita al cimitero del due novembre. Per tutti è difficile godersi le feste: una passeggiata al santuario per l’Immacolata si trasforma in un caso poliziesco; il giorno di Natale ti può toccare di far da guardia del corpo a un banchiere che causa una rissa all’ospizio; per non dire della notte di Capodanno, in cui un vecchio nemico può ricomparire dopo tanti anni solo per rovinarti la serata… Perché la stagione del freddo è anche quella dei ricordi, il tempo che ci costringe a fare i conti con i misteri grandi di quando si era bambini, con quelli pericolosi che hanno rischiato di costarci l’anima da adulti. È il tempo giusto per raccontarsi storie, mentre le notti si allungano e il buio s’infittisce, appena prima dell’alba I successi editoriali degli ultimi anni hanno mostrato al mondo l'eccellenza del giallo scandinavo, con autori che si sono imposti sulla scena internazionale con i loro personaggi, il sorprendente realismo, il contrasto seducente tra un'immagine quasi idilliaca di quiete e benessere e l'efferatezza di crimini incomprensibili. Dalle suggestive atmosfere di un nord selvaggio degli inizi del secolo scorso di Åsa Larsson alla fantascienza di un giovanissimo Stieg Larsson, questa raccolta di storie inedite di alcuni dei maggiori scrittori nordici di suspense fornisce un prezioso sguardo d'insieme sul giallo svedese. Dalla narrazione più classica di Sjöwall e Wahlöö al delizioso metaracconto di due maestri come Henning Mankell e Håkan Nesser - che ci accompagnano in una strana notte nella vita dei loro due più famosi protagonisti -, fino alla vena mistica di Tove Alsterdal e alla magia dell'isola di Oland raccontata da Johan Theorin, troviamo in queste pagine tutte le sfumature del genere. Autori noti e autori da scoprire compongono una raccolta che svela il lato oscuro della Svezia con le sue ombre più profonde, a riprova del perché il giallo nordico ha stregato milioni di lettori nel mondo. Mauro Assante è, prima di ogni altra cosa, un uomo serio: ha sempre lavorato con scrupolo estremo, guadagnandosi incarichi di crescente responsabilità nell'istituzione in cui presta servizio, l'authority preposta al controllo della trasparenza delle banche italiane. Si è sposato tardi, con la sola donna che sia riuscita ad aprire una breccia nel suo temperamento ombroso, e ha un figlio piccolo, che trascorre i mesi estivi con la madre, in montagna. Questa estate Mauro si trattiene in città perché gli è stato affidato il compito di stilare una relazione particolarmente delicata su di un istituto bancario che con ogni probabilità verrà commissariato in seguito alla sua ispezione. Ma proprio durante queste solitarie giornate di lavoro, nella sua prevedibile esistenza iniziano ad aprirsi minuscole crepe. Dimentica aperta la porta di casa, riceve una telefonata beffarda, si convince di essere seguito da un uomo in motorino. Soprattutto, riceve la visita di una meravigliosa ragazza che evidentemente ha sbagliato indirizzo. Strano, ci dev'essere stato un errore. Ma dalla vita di Mauro Assante gli errori erano sempre stati banditi; così come sarebbe bandito il batticuore che invece lui prova quando, poche sere dopo, rincontra per caso quella stessa ragazza bionda... L'estate avanza, le temperature aumentano, la stesura della relazione si fa più complessa e con essa l'ansia di consegnare tutto senza sbavature, senza condizionamenti. Si chiama energia di punto zero, una nuova fonte che promette di cambiare il mondo se non lo distrugge prima... Punto zero esiste realmente: uno stato di energia contenuto ovunque in tutta la materia e illimitato. Ma nessuno ha mai trovato il modo di attingervi. Finché uno scienziato non lo scopre. O almeno crede di averlo scoperto. Il problema è che le sue macchine provocano anche grandi terremoti, persino spaccature nelle placche tettoniche. Una macchina è sepolta nel profondo della terra, l'altra è sommersa in una vasta trincea oceanica. E se Kurt Austin, Joe Zavala e il resto della squadra incarichi speciali della NUMA non riusciranno a trovarle e a distruggerle in tempo, il mondo sarà sull'orlo di una nuova era di tremori terrestri e di vulcanismo incontrollato. Delle sue vittime lui non vuole il corpo, vuole solo la pelle: per marchiarla a morte. È un novembre gelido, a New York, e nelle strade spazzate dal vento e dalla neve si aggira un serial killer. È scaltro, feroce, implacabile. Aggredisce donne e uomini nei seminterrati, li trascina nelle gallerie buie e umide che si allargano labirintiche nel sottosuolo, li tatua con un inchiostro al veleno lasciando loro sulla pelle incomprensibili messaggi fatti di numeri e lettere; poi li abbandona a un'agonia lenta e straziante. Chi è e cosa vuole? E il tatuaggio che porta sul braccio, un centopiedi rosso con zanne e un volto umano, ha un significato? A esaminare i primi indizi, il killer sembra ispirarsi al collezionista di ossa, il famigerato criminale che più di dieci anni prima aveva gettato nel terrore la città e messo a dura prova il brillante talento deduttivo di Lincoln Rhyme. Questa volta, spalleggiato dalla fidata Amelia Sachs e da tutta la squadra, il criminologo più famoso d'America sarà costretto a districarsi in un oscuro ginepraio di false piste e colpi di scena, in lotta contro il tempo per sventare un piano folle e diabolico. Perché il passato non muore mai, e il nemico non è mai così lontano. Nella città schiaffeggiata dal vento di tramontana, dove ogni calore e ogni legame sembrano perduti, l'omicidio feroce di due ragazzi, fratello e sorella, mette i Bastardi di Pizzofalcone contro tutto e contro tutti. E li costringe ad affrontare il gelo peggiore, quello del cuore. Un giovane ricercatore di grande talento e sua sorella, una ragazza tanto bella da togliere il fiato, vengono assassinati nel loro misero appartamento. Qualcuno ha interrotto le loro vite un attimo prima che trovassero il riscatto, ma non sembra esserci movente. Lojacono e Di Nardo sono impegnati in una corsa contro il tempo. Gigi Palma, il commissario, è stato chiaro: risolvere il caso, e in fretta, non significa solo assicurare un assassino alla giustizia, ma anche salvare il commissariato di Pizzofalcone, che qualcuno desidera chiudere per lavare una macchia del passato. Avranno l'aiuto di tutti i colleghi: Romano, Aragona, Calabrese e Pisanelli. Ognuno con le proprie paure, ognuno con le proprie ferite, ognuno grato quando uno sprazzo di calore sembra allentare per un momento la morsa del freddo. Da soli erano dei reietti. Insieme sono la più formidabile squadra di poliziotti della città. Per tutti continuano a essere i Bastardi di Pizzofalcone. Una redazione raccogliticcia che prepara un quotidiano destinato, più che all'informazione, al ricatto, alla macchina del fango, a bassi servizi per il suo editore. Un redattore paranoico che, aggirandosi per una Milano allucinata (o allucinato per una Milano normale), ricostruisce la storia di cinquant'anni sullo sfondo di un piano sulfureo costruito intorno al cadavere putrefatto di uno pseudo Mussolini. E nell'ombra Gladio, la P2, l'assassinio di papa Luciani, il colpo di stato di Junio Valerio Borghese, la Cia, i terroristi rossi manovrati dagli uffici affari riservati, vent'anni di stragi e di depistaggi, un insieme di fatti inspiegabili che paiono inventati sino a che una trasmissione della BBC non prova che sono veri, o almeno che sono ormai confessati dai loro autori. E poi un cadavere che entra in scena all'improvviso nella più stretta e malfamata via di Milano. Un'esile storia d'amore tra due protagonisti perdenti per natura, un ghost writer fallito e una ragazza inquietante che per aiutare la famiglia ha abbandonato l'università e si è specializzata nel gossip su affettuose amicizie, ma ancora piange sul secondo movimento della Settima di Beethoven. Un perfetto manuale per il cattivo giornalismo, una storia che si svolge nel 1992 in cui si prefigurano tanti misteri e follie del ventennio successivo, proprio mentre i due protagonisti pensano che l'incubo sia finito. 1924: l'alpinista Ashley Walsingham muore su una vetta himalayana lasciando un'immensa fortuna alla donna che ha amato, Imogen Soames-Andersson, che mai si farà avanti per reclamarla. 2004: Tristan Campbell riceve una lettera dai legali di Walsingham: ci sono ragioni per ritenere che Tristan sia un suo erede diretto e dunque spetti a lui l'eredità. Le disposizioni testamentarie tuttavia sono in scadenza e Tristran ha un solo mese di tempo per dimostrare la fondatezza della tesi e incassare il denaro. Seguendo una pista che lo porta da una parte all'altra dell'Europa, Tristan finisce per farsi divorare dalla storia di Ashley e Imogen. E man mano che si avvicina alla verità si rende conto che quel che sta cercando è molto più di un'eredità non riscossa. Nell'Inghilterra degli anni Sessanta spopola l'attrice televisiva Sophie Straw, ex reginetta di bellezza di un paesino del Nord, che ha cambiato nome e tagliato i ponti con la famiglia per trasferirsi nella Swinging London, inseguendo il sogno di far ridere la gente come la sua eroina, la star americana Lucilie Ball. Insieme a lei, l'affiatatissima squadra che lavora alla serie della BBC Barbara (e Jim), di cui Sophie è l'indiscussa protagonista: un cast di personaggi straordinari che stanno vivendo, forse senza esserne consapevoli, la grande avventura della loro vita. Gli sceneggiatori, Tony e Bill, nascondono un segreto difficile da confessare. Dennis, il produttore colto e sensibile, ama il suo lavoro ma odia il suo matrimonio - forse perché è sposato con la donna che detiene il record mondiale di snobismo. Il protagonista maschile, Clive, più bello di Simon Templar e molto vanesio, sente di essere destinato a una carriera di più alto profilo. E Sophie, che si è giocata il tutto per tutto pur di sfuggire alla monotonia della provincia e alla minaccia di un matrimonio senza amore, si troverà a recitare un copione di scena troppo simile a quello della sua vita, e dovrà decidere che tipo di donna essere, e che tipo di uomo scegliere. Una ragazza che vuole puntare sull'ironia, non sulla bellezza, che vuole fare l'attrice, non la soubrette, che vuole essere amata, ma davvero. Un senzatetto viene trovato annegato alla periferia di Reykjavík. Un caso di poca importanza, che la polizia archivia come morte accidentale. Nelle stesse ore, una donna sparisce nel nulla dopo aver trascorso la serata in un locale del centro. Un anno dopo, Erlendur, poliziotto alle prime armi assegnato al turno di notte della stradale, passa lunghe ore a pattugliare le vie di una città deserta, ore spezzate di tanto in tanto da una rissa, un furto, un incidente d'auto, e non smette di pensare a quelle due persone scomparse. Convinto che i due casi siano stati frettolosamente liquidati dai colleghi, Erlendur non resiste alla tentazione di fare il detective: non solo si prende a cuore la vicenda del povero Hannibal, ma è ancor più attratto dall'inspiegabile sparizione della donna. L'inesperta matricola inizia così la sua prima indagine: raccoglie indizi, interroga i famigliari e le persone coinvolte... Due casi che riguardano due mondi lontanissimi tra loro: il triste sotto-bosco umano della capitale, denso di miseria e sopraffazione, e la borghesia islandese, con le sue ipocrisie e i suoi lati oscuri. In una Reykjavík descritta in un'insolita versione notturna, Arnaldur Indriðson dipinge la figura di un Erlendur giovane e tormentato, ma già acuto indagatore dell'animo umano e dei suoi angoli più nascosti. Figlio di una donna che non ha mai conosciuto e di un tagliaboschi con l'anima del marinaio, dal nord della Svezia Hans Olofson è arrivato nello Zambia inseguendo un sogno altrui. Profondamente colpito dall'immensa bellezza dell'Africa, decide di fermarsi, convinto di avere trovato una nuova casa. Per la fattoria che ha rilevato a Lusaka insegue ambiziosi piani di riforma, ma in quella terra ignota, completamente priva di punti di riferimento e proprio per questo così seducente, impara presto a conoscere il disprezzo dei bianchi e il sospetto dei neri, mentre la tensione e le minacce continuano a crescere intorno a lui. Un giorno, anche i suoi vicini vengono barbaramente uccisi, e Hans Olofson comincia ad avere paura, assalito dalla stessa impotenza che provava da bambino, quando il gelo faceva gemere le travi della sua casa vicino al fiume. Negli anni, il sogno africano si trasforma in una lotta per la vita e la morte. Intrecciando passato e presente, dai campi ghiacciati della Svezia alla soffocante calura dei tropici, "L'occhio del leopardo" è un viaggio non sentimentale alla scoperta di due culture inconciliabilmente diverse, un romanzo psicologico che scava nella mente di un uomo perduto in un mondo sconosciuto. Fiona Maye, giudice dell'alta corte di Londra specializzata in diritto di famiglia, alla soglia dei sessant'anni vede il proprio matrimonio sgretolarsi. Abituata alla razionalità e alla compostezza, Fiona cerca di soffocare la paura e il dolore tuffandosi a capofitto nel lavoro. In tribunale la attende un nuovo caso complicato: i genitori di Adam Henry, un ragazzo di diciassette anni e nove mesi malato di leucemia, rifiutano le trasfusioni per non contravvenire al volere divino, come stabilito dalle convinzioni dei testimoni di Geova. L'ospedale ha chiesto con urgenza l'intervento della corte: il ragazzo rischia di morire. Ascoltate le parti in aula, Fiona decide di andare a fargli visita. Sarà un momento decisivo, l'incontro tra due solitudini che lascerà una traccia indelebile nell'esistenza di entrambi. Grazie alla sentenza di Fiona, Adam sopravviverà, ma il suo mondo verrà irrimediabilmente sconvolto. La gioia dei genitori di fronte alla decisione che lo ha salvato senza che nessuno di loro fosse costretto a scivolare nel peccato - lo allontanerà dalla fede e dalla comunità, mettendolo di fronte a una libertà forse troppo grande, a una fame di vita del tutto sconosciuta. Gli esiti saranno catastrofici e travolgeranno anche Fiona, ponendo l'integerrima interprete della legge di fronte all'irrimediabilità dei suoi abbagli. Agli occhi di tutti Cami è forte e indipendente. Al secondo anno all'Eastern University vive sola e si paga gli studi facendo la barista al The Red Door. Ma dietro quell'aria da ragazza determinata e testarda nasconde tutte le sue insicurezze. Perché Cami è dovuta crescere in fretta, circondata dai suoi possessivi fratelli e da un padre che non ha mai approvato nessuna sua scelta. Trent Maddox fa il tatuatore e sa come mettersi sempre nei guai. Se nasce una rissa spesso l'ha cominciata e se c'è un cuore spezzato è lui il ragazzo per cui si spendono tante lacrime. Qualcosa nel suo passato gli ha lasciato ferite profonde mai rimarginate e ha deciso di chiudere il mondo fuori. Cami conosce bene le sue conquiste e bravate, ed è attenta a mantenersi sempre a distanza di sicurezza. Perché il fuoco è caldo e accogliente, ma quando ci si avvicina troppo si rischia di bruciarsi. Fino alla sera in cui si incontrano per caso e Trent le offre da bere. Senza un secondo fine, vuole solo esserle amico. Cami non ci crede e avverte subito il pericolo, non ha intenzione di farsi travolgere da lui come fanno tutte le altre. Non si può essere solo amiche di un ragazzo come Trent. Eppure standogli accanto, giorno dopo giorno, scopre che il marchio Maddox di spavalderia e arroganza è solo uno scudo per non soffrire. Uno scudo che nasconde un'inaspettata dolcezza. E provare a stare lontano da Trent diventa sempre più necessario, ma impossibile. Prima era abbastanza in gamba per riempire decorosamente le sue giornate ma ora, con un braccio e un piede fratturati, la vita gli appare decisamente grigia. Frank abita con il suo gatto Bibì in una tipica cittadina inglese; guarda DVD, sperpera i suoi denari alle fiere parrocchiali e tenta disperatamente di evitare gli scocciatori che bussano alla sua porta. Fino a quando non fa irruzione nel suo trantran Kelly Natale, professione assistente sociale. Con la sua utilitaria azzurra, un parcheggio da far rizzare i capelli in testa, una serena tenacia e la risata pronta ai giochi di parole di lui, Kelly trasforma la vita di Frank. E gli ricorda che fuori dei muri di casa c'è un mondo avventuroso per chiunque, anche per chi ha ottantun anni. Una donna, all'improvviso, smette di dormire. Non c'è una causa precisa, ma la vita che ha condotto fino a quel momento comincia a cambiare. La cena da preparare, le vasche in piscina, gli scambi di battute col marito dentista, la spesa al mattino. Giornate che si susseguono senza scossoni, nella rassicurante opacità di una vita normale, cautamente felice. Una notte, però, la donna si sveglia di soprassalto, incapace di muoversi. C'è un uomo nascosto nell'ombra, un vecchio che si avvicina al suo letto e le versa dell'acqua sui piedi. Un'immagine vivida, che si dissolverà alle prime luci dell'alba, senza lasciare traccia ma portandosi via il sonno. All'inizio, cercherà di non dare peso alla cosa: passerà le notti sul divano a bere brandy e a leggere "Anna Karenina", ogni tanto si alzerà per osservare il marito addormentato o per ascoltare il respiro regolare di suo figlio, oppure uscirà di casa e vagherà per la città deserta in macchina. Ma, ben presto, la stanchezza si trasformerà in una sensazione sconosciuta e lontana.Lentamente, muterà anche la sua percezione della realtà, il suo attaccamento al mondo. È come se l'assenza di sonno la portasse alle soglie di un altro universo, fatto di presenze silenziose e sfuggenti. Finché, dopo una decina di giorni di veglia, strane ombre inizieranno ad apparire ai margini del suo campo visivo, ombre che - col tempo cominceranno ad assumere contorni umani. Il mondo di Sonny Lofthus è crollato il giorno in cui, tornando a casa, ha trovato il padre, un poliziotto, morto suicida. Ha cominciato a drogarsi. Ora non ha neanche trent’anni ed è in prigione da dodici per duplice omicidio. Eppure c’è qualcosa in lui che ispira fiducia, perché nel carcere di massima sicurezza di Staten i compagni lo considerano una specie di confessore; gli raccontano le loro storie. La sua esistenza è ormai tutta lì, non ha più sogni né un’idea del futuro. Finché un detenuto gli rivela che in realtà suo padre è stato ucciso. In quel preciso istante Sonny riscopre una ragione per vivere e riacquistare la libertà: ha deciso di punire i colpevoli, uno alla volta. Douglas Petersen è quello che si direbbe un uomo normale, tuttavia dietro la sua mancanza di eccentricità nasconde un insospettabile senso dell'umorismo che, contro ogni aspettativa, seduce la bellissima Connie e la spinge ad accettare la sua proposta di matrimonio. Trascorsi dei decenni dal loro primo incontro londinese, i due vivono più o meno felicemente nei dintorni della capitale inglese insieme con il loro lunatico figlio diciassettenne, Albie. Una sera a letto, con sorprendente calma, Connie annuncia qualcosa che Douglas non avrebbe mai voluto sentire: la sua intenzione di porre fine al loro matrimonio, giunto secondo lei al capolinea. Una decisione inaspettata e, soprattutto, intempestiva, considerato che, per incoraggiare gli interessi artistici di Albie, Connie ha programmato da tempo un lungo viaggio nelle maggiori città europee, capitali dell'arte e della cultura. Per Douglas quel viaggio diventa l'occasione della vita, l'ultima chance per poter riconquistare l'amore di Connie e la stima di Albie, agli occhi del quale non è altro che un genitore incomprensibile e lontano. Gerusalemme, l'inverno della fine del 1959 e l'inizio del 1960. Lo studente Shemuel Ash decide di abbandonare gli studi, e in particolare la sua ricerca intitolata "Gesù visto dagli ebrei", a causa dell'improvviso dissesto economico che colpisce la sua famiglia e al contemporaneo abbandono da parte della sua ragazza Yardena. E’ sul punto di lasciare Gerusalemme quando vede un annuncio nella caffetteria dell'università. Viene offerto alloggio gratis e un modesto stipendio a uno studente di materie umanistiche che sia disposto a far compagnia pomeridiana a un anziano disabile, di grande cultura, per cinque ore al giorno. Quando si reca all'indirizzo riportato nell'avviso, Shemuel trova una grande casa abitata da un colto settantenne, Gershom Walad, e da una giovane donna misteriosa e attraente, Atalia Abravanel.Chi è veramente Atalia? Cosa la lega a Gershom? Di chi è la casa dove vivono? Quali storie sono racchiuse tra quelle mura? Shemuel Ash troverà la chiave di volta nel concetto di tradimento, non inteso in senso tradizionale, bensì ancorato all'idea che si ritrova nei vangeli gnostici, dove emerge che il tradimento di Giuda, aver consegnato Gesù alle autorità e a Ponzio Pilato, non fu altro che l'esecuzione di un ordine di Gesù stesso per portare a termine il suo disegno. Marco è un geometra, ma ha imparato a proprie spese che di geometrico a questo mondo c'è veramente poco. Le rette parallele, nella realtà, finiscono spesso per incontrarsi, e il quadrato costruito sull'ipotenusa - probabilmente in modo abusivo - non sempre equivale alla somma dei quadrati costruiti sui cateti. Marco vive con la madre, circondato da un piccolo gruppo di amici gente comune, con i problemi e le speranze della gente comune - ed è serenamente disperato, perché gli manca una cosa fondamentale: il lavoro. E dato che non esistono più nemmeno i lestofanti di una volta, Marco si lascia irretire da un suo vecchio compagno di scuola, Giuliano: in passato, forse, un balordo gli avrebbe proposto di ripulire un appartamento, ma oggi le tentazioni sono diventate molto più imprevedibili. Fare la statua vivente in una piccola piazza del centro, ecco che cosa gli propone Giuliano. E Marco accetta, stravolgendo - senza saperlo - la sua intera esistenza: con un improbabile travestimento da Faraone, osserverà il microcosmo che gli sfila davanti. Turisti euforici, connazionali annoiati e un cane bruttissimo che "lavora" a poca distanza da lui. S'innamorerà pure, e questo proprio non ci voleva, visto che la ragazza in questione sembra essere ben al di sopra delle sue possibilità... L'epopea tragicomica di un eroe gentile, all'inseguimento di un sogno semplice e quasi - impossibile: una vita normale 1832. Affascinato da una misteriosa rotta segnata su una mappa antichissima, Charles Darwin decide di spingere il Beagle sempre più a Sud, fino a lambire i ghiacci dell'Antartide. Ma ciò che vedrà lo convincerà a bruciare il resoconto di quella spedizione e a distruggere ogni prova dell'esistenza di un luogo maledetto. California, oggi. "Uccideteci tutti". È questa l'agghiacciante richiesta che arriva da un laboratorio militare segreto. E infatti, quando la squadra di soccorso arriva sul posto, è ormai troppo tardi per intervenire. Perché nel raggio di cinque chilometri intorno al sito, ogni forma di vita ha cessato di esistere. Washington, oggi. Un gruppo di uomini armati irrompe nella sede della DARPA ed elimina l'unico biotecnologo in grado di dare un senso ai dati sconcertanti raccolti nella zona del disastro. A Gray Pierce rimane quindi solo una possibilità: rivolgersi ad Alex Harrington, un controverso scienziato di fama mondiale che, negli ultimi tempi, aveva intrattenuto una fitta corrispondenza col direttore del centro californiano. Harrington è disposto a collaborare, però a condizione che Gray lo raggiunga nella sua stazione di ricerca in Antartide. L'agente della Sigma è troppo esperto per non sospettare che si tratti di una trappola, ma deve correre il rischio, se vuole salvare l'umanità dall'estinzione... Taita il mago. Il medico. Il poeta, il consigliere intimo del faraone Mamose e poi del figlio, Tamose. Taita, l'uomo che regge nell'ombra le sorti dell'Egitto. Non c'è pace per lui, tanto più ora che ha avuto anche l'arduo compito di occuparsi, come tutore e mentore, delle due vivaci figlie dell'amata regina Lostris. Tehuti e Bakatha, così intelligenti, passionali e così uguali alla madre, di cui Taita è stato amante spirituale e di cui ha raccolto le ultime parole sul letto di morte. A complicare la non facile situazione si aggiungono gli affari di stato e la minaccia degli Hyksos. Che hanno ormai invaso il delta del Nilo. Costringendo il faraone a ritirarsi nel sud del paese. Per tentare di scacciarli Taita dovrà chiedere l'appoggio del re di Creta, il potente Minosse. Ma ogni alleanza vuole un pegno in cambio. E il pegno è un sacrificio estremo per Taita. A malincuore parte su una flotta diretta a Creta, che porta in dono a Minosse due vergini, Tehuti e Bakatha. Ma le due giovani, più inclini alle regole del cuore che alla ragion di stato, si innamorano del luogotenente di Taita e di un soldato della flotta e il sacerdote teme che le trattative con Minosse possano saltare. Tra mille peripezie, avventure e visite a luoghi esotici e pieni di meraviglie, come Babilonia e Sidone, Taita riesce finalmente a sbarcare a Creta. Ma minacce ancora più imponenti incombono sul suo destino... Nihal è un ricordo ormai lontano nel Mondo Emerso, ma la memoria delle sue imprese contro il Tiranno è ancora vivissima nel cuore degli abitanti della Terra del Vento e nelle leggende che si tramandano di padre in figlio. L'eco delle sue gesta è giunta così lontano che una notte un misterioso cantastorie si presenta a una locanda con tre storie da raccontare, storie segrete che nessuno ha mai ascoltato. È così che gli avventori della locanda scoprono come sono morti i genitori naturali di Nihal, come l'eroina è scomparsa dopo aver sconfitto le armate del Tiranno, e infine l'ultima, sconvolgente storia che nessuno avrebbe mai potuto immaginare... È il 1937 quando Lisette giunge a Roussillon, un villaggio della Provenza appollaiato in cima a una montagna, con le case dai colori armoniosi che si inerpicano fino in vetta e sembrano abitate da elfi, fate e cantastorie. Vent'anni, e nel cuore la speranza di un apprendistato alla galleria d'arte Laforgue di Parigi, Lisette approda nel villaggio con l'animo tutt'altro che incline all'idillio. André, il marito, ha deciso di abbandonare la capitale e trasferirsi in quel borgo sperduto perché il nonno, Pascal, gli ha chiesto aiuto a causa della sua cagionevole salute. Per andare in suo soccorso, André ha rinunciato al prestigioso ruolo di funzionario nella Corporazione degli Encadreurs, l'associazione dei corniciai parigini, e Lisette al suo anelito d'arte. A Roussillon, però, i due non si imbattono affatto in un anziano malandato e in fin di vita, ma in un aitante ottantenne in evidente buona salute. Ritrovarsi nella provincia francese per soccorrere un vecchio che, all'apparenza, non ha alcun bisogno d'aiuto sembrerebbe un'autentica beffa per la giovane coppia e per Lisette, in particolare, la parisienne che considera Parigi la sua felicità e la sua anima. Ma nel chiuso della sua casa, Pascal mostra a Lisette e André la ragione vera del loro arrivo a Roussillon: sette quadri che lasciano Lisette a bocca aperta... Per Frank Decker, la vita sembra finalmente in discesa. A Lincoln, Nebraska, lo conoscono tutti: è un detective tenace, abile, con un curriculum di tutto rispetto, e molti pensano a lui come prossimo capo della polizia. Finché da una casa in un tranquillo sobborgo della città scompare una bambina. Le indagini sembrano non portare a niente, e le statistiche sono spietate. Quando una persona svanisce nel nulla e non viene ritrovata nel giro di quarantotto ore, le possibilità che sia già stata uccisa arrivano ben oltre il novanta per cento. Ma Frank ha promesso alla madre di Hailey che le riporterà sua figlia. E pur di mantenere la parola data è disposto a tutto: anche a dimettersi, a rinunciare alla sua carriera e a partire per un viaggio che lo spingerà ad attraversare l'America, agganciato a una traccia esile che conduce a verità più scomode. Romanzo che nel 1929 segnò l'esordio di Marguerite Yourcenar nella letteratura, "Alexis" ha la qualità propria dei libri che restano nel tempo: una grandezza che si riconosce solo più tardi, come è avvenuto per l'"Opera al nero" e per le "Memorie di Adriano". E' la storia di un giovane che cerca di uscire dalla situazione falsa che mette in scacco il suo matrimonio. Al momento di abbandonare la moglie, egli le scrive le ragioni del suo distacco, chiamandola a testimone della lotta vana che ha condotto contro la propria inclinazione omosessuale. Reagendo a una prova precedente che indulgeva alla moda delle biografie romanzate ("Pindare"), la Yourcenar, ventiquattrenne come Alexis, si concentra qui per la prima volta su una vicenda delimitata, 'intimista', spingendosi in profondità nella psicologia del personaggio. L'omosessualità e il titolo stesso del romanzo richiamano un'opera giovanile di Gide (il "Traité du vain désir") ma si avverte molto più forte l'influenza del Rilke di "Malte Laurids Brigge", a cui sono vicini il tono, gli scrupoli, la religiosità di Alexis, quella tenerezza diffusa che egli emana sulle persone e le cose. Un libro raro, e di quelli della Yourcenar uno dei pochissimi ch'ella non abbia provato a riscrivere, paga di aver detto quanto c'era da dire. Gianluigi Rho e Mirella Capra si sposano a Milano nei primi anni Settanta. Lui è ginecologo, lei è pediatra. Si sono appena laureati, hanno poco più di vent'anni. Stilano una lista di nozze molto particolare: invece di argenteria e servizi di piatti e bicchieri, chiedono attrezzature da sala operatoria per un reparto maternità che non esiste ancora ma che loro contribuiranno a creare e a far crescere in anni di durissimo ma gioioso lavoro. Mirella, il 15 luglio 1970, dopo la prima visita all'ospedale in costruzione, scrive una lettera a casa in cui, dopo aver evidenziato una lunga lista di problemi, conclude: "Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa". Mario Calabresi conosce questa storia da quando è bambino: Gigi e Mirella sono i suoi zii. Oggi ha scelto di raccontarla, perché è necessario provare a rispondere ai dubbi, allo scetticismo, allo scoraggiamento di tanti ragazzi che si chiedono se valga ancora la pena coltivare dei sogni. Quella di Gigi e Mirella, ma anche quella di Elia e la sua lampara che ogni notte prende il largo dal porto di Genova o quella di Aldo che rimette in moto le pale del mulino abbandonato della sua famiglia, sono le storie di giovani di ieri e di oggi che hanno saputo guardare avanti con coraggio. Sono storie di ragazzi italiani che non hanno avuto paura di diventare grandi. La guerra raccontata esclusivamente attraverso le storie di persone comuni che furono coinvolte e travolte dal conflitto. Uomini che furono chiamati a far parte della grande macchina bellica e ne conobbero la dimensione smisurata e ineluttabile di guerra ‘grande’. Che vissero in prima persona la ritirata di Caporetto, che patirono la fame nei campi di prigionia, che tornarono a casa talvolta menomati per sempre. Donne che fecero fronte all’assenza dei padri, dei figli, dei fratelli, dei mariti nel lavoro e nella crescita dei bambini, che soccorsero i soldati con la loro forza morale o da vicino, come infermiere volontarie. Moltissimi e moltissime di loro scrissero: è attraverso le scritture inedite, fragili e spesso incerte, delle persone comuni – confessioni e pensieri nati nel fondo di una trincea o nella baracca di un campo di concentramento, a casa, dal fronte, dalla prigionia, dagli ospedali – che questo libro esplora la Prima guerra mondiale, riflettendone la memoria e la trama più autentica. Autentica, e unica: perché tutto si ripercuoteva su tutti, ne segnava l’esistenza, li rendeva i veri protagonisti, sebbene involontari, della storia. Una cosa così, per un tempo tanto lungo – oltre quattro ininterrotti anni per l’Europa, oltre tre per l’Italia – non si era mai vista. Per la prima volta un manager bancario di alto livello, che ha lavorato per anni con importanti istituti nazionali, rivela le decine di irregolarità praticate dalle banche a danno dei correntisti. Una testimonianza unica e straordinaria. Uno strumento per i cittadini che continuano a sentirsi soggetti deboli e spaventati nei confronti dei colossi bancari e non conoscono i mille modi in cui potrebbero reagire e ribaltare i ruoli. Negli anni, racconta l’autore, le principali banche italiane hanno macinato decine di irregolarità, spesso anche leggerezze formali, che ora stanno tentando di sanare con comunicazioni e comportamenti subdoli: ritiro di firme mancanti nei contratti, concessioni di prestiti che non costituiscono nuova finanza per le imprese ma che servono solo ad appianare pregresse esposizioni in conto corrente, apposizione “postuma di date certe”, offerta “irrinunciabile” di un piano di rientro, affidamenti con costi nascosti che se identificati (polizze assicurative, strumenti derivati eccetera) determinano il reato di usura… e tanto altro ancora; tutte condizioni che potrebbero in alcuni casi addirittura determinare la nullità dei contratti. Vincenzo Imperatore apre la scatola nera delle banche con il primo libro tutto dall’interno. Testimonianza personale, strumento per resistere, con tutte le cose da fare per verificare se nei propri contratti esistono irregolarità impugnabili. Testimone, per Revelli, non è colui che semplicemente assiste a un fatto, a un evento. Un testimone è parte di quel fatto, ne è in qualche misura sempre protagonista. E testimone è colui che continua a riflettere su quanto gli è accaduto, che cerca di capire. Il testimone per eccellenza è quindi un narratore: Revelli, pagina dopo pagina, intervista dopo intervista, segue il filo di un racconto che prosegue con coerenza, pazienza, tenacia. Ogni ricerca si riallaccia alla precedente procedendo per rimandi e approfondimenti successivi. La guerra in Russia, la lotta partigiana, il ritorno a casa, il lavoro, il mondo dei vinti e quello dei vincitori, la grande disillusione. Nuto Revelli risponde alle domande dei suoi interlocutori senza filtri, senza risparmiarsi, ma sempre con un'attenzione ai "sommersi" della storia, troppo spesso dimenticati, e un'urgenza nel ristabilire continuamente il valore della testimonianza, della memoria come antidoto all'ignoranza e presupposto per godere e proteggere la libertà. Scardina barriere, demolisce la nuda logica del potere,costruisce legami. Il principio di solidarietà è l’antidoto a un realismo rassegnato che non lascia speranze, che non lascia diritti. La solidarietà è una pretesa anacronistica, inconsapevole di una società divenuta liquida, perennemente segnata dal rischio, dilatata nel globale? I principi appartengono al tempo delle grandi ‘narrazioni’ cancellate dalla post-modernità? La solidarietà è un principio nominato in molte costituzioni, invocato come regola nei rapporti sociali, è al centro di un nuovo concetto di cittadinanza intesa come uguaglianza dei diritti che accompagnano la persona ovunque sia. Appartiene a una logica inclusiva, paritaria, irriducibile al profitto e permettela costruzione di legami sociali nella dimensione propria dell’universalismo. Di legami, si può aggiungere, fraterni, poiché la solidarietà si congiunge con la fraternità. Nei tempi difficili è la forza delle cose a farne avvertire il bisogno ineliminabile. Solo la presenza effettiva dei segni della solidarietà consente di continuare a definire ‘democratico’ un sistema politico. L’esperienza storica ci mostra che, se diventano difficili i tempi per la solidarietà, lo diventano pure per la democrazia. Questo è il racconto di un viaggio in treno, anzi di molti viaggi in treno. Il narratore parte per la Galizia: che prima nel 1914 e poi nel 1915 fu teatro di pesantissimi combattimenti fra russi e austroungarici. Lì scorre il primo sangue della grande guerra. Lì il narratore raccoglie le prime voci, le voci che vengono dalle piccole luci dei cimiteri polacchi dove le tombe si lucidano sino a farle brillare. E quelle voci si sommano alle altre che progressivamente Rumiz raccoglie: i tedeschi, gli italiani, gli austriaci sembrano parlare la stessa lingua della morte subita. E quei cimiteri si rivelano abitazioni create per l'eterno. Sul treno che lo riporta in Italia dalla Polonia il narratore fatalmente smarrisce il quaderno degli appunti. Quella perdita gli stringe il petto come una morte. Vi legge con nettezza il rischio della perdita della memoria storica che è di fatto il segno più luttuoso a cui noi fragili umani siamo esposti. Per fortuna arrivano come benedizione i nuovi racconti orali, l'aprirsi delle cassapanche dove le famiglie tengono come preziosi cimeli i diari, gli appunti, le cartoline, gli effetti personali di chi non è più. Da quei racconti la memoria risospinge il racconto in Russia, in Ucraina, a Leopoli, là dove si destano le rimembranze di alpini passati dalla guerra alla rivoluzione leninista. La lenta tradotta su cui viaggia il narratore accoglie fantasmi di soldati: i fantasmi dei vivi si accompagnano a quelli dei morti e il viaggio finisce a Redipuglia... La scrittrice, ventinove anni, romana, ricercatrice in Storia moderna a Venezia, è al suo secondo romanzo. Nel primo, La Panzanella (Feltrinelli 2009), descriveva la crescita e la scoperta dell'amore da parte di un'adolescente un po' sovrappeso, unico caso di brutto anatroccolo in una famiglia di persone bellissime. In Chi è felice non si muove la protagonista è ancora una donna, questa volta più grande, nel mezzo di quel territorio tra i venti e i trent'anni in cui prima o poi tocca decidersi a diventare adulti. Parte da Roma, dove ha una famiglia fin troppo accogliente e un fidanzato rassicurante, per ritirarsi, durante i mesi invernali, su una piccola isola greca a redigere biografie di poeti per un ambizioso progetto editoriale. L'isola non è un luogo facile in cui trovarsi da soli: gli abitanti sono pochi, ci si sente forse imprigionati e pieni di nostalgia. Le cose cambiano quando inizia l'amicizia con Kora, coetanea della protagonista. Valle dello Swat, Pakistan, 9 ottobre 2012, ore dodici. La scuola è finita, e Malala insieme alle sue compagne è sul vecchio bus che la riporta a casa. All'improvviso un uomo sale a bordo e spara tre proiettili, colpendola in pieno volto e lasciandola in fin di vita. Malala ha appena quindici anni, ma per i talebani è colpevole di aver gridato al mondo sin da piccola il suo desiderio di leggere e studiare. Per questo deve morire. Ma Malala non muore: la sua guarigione miracolosa sarà l'inizio di un viaggio straordinario dalla remota valle in cui è nata fino all'assemblea generale delle Nazioni Unite. Oggi Malala è il simbolo universale delle donne che combattono per il diritto alla cultura e al sapere, ed è stata la più giovane candidata di sempre al Premio Nobel per la Pace. Questo libro è la storia vera e avvincente come un romanzo della sua vita coraggiosa, un inno alla tolleranza e al diritto all'educazione di tutti i bambini, il racconto appassionato di una voce capace di cambiare il mondo.