La salute della Donne. Il corpo che cambia

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La salute della Donne. Il corpo che cambia
TOSCANA
Comunicato stampa
Presentata a Firenze da Spi Cgil Toscana e Ires Toscana
“La salute della Donne. Il corpo che cambia”
Indagine sulla salute della donne mature e anziane
Firenze, 23 Novembre 2011 - Sono ancora le “donne – nonne” a tenere in mano le reti familiari: si
occupano dei nipoti, delle persone della famiglia con problematiche di salute psichiche o fisiche; dei
soggetti non autosufficienti; è grazie a loro che il “senso della famiglia” si radica in noi.
Un valore che può, però, trasformarsi in un problema per la salute stessa delle donne quando il carico
diventa eccessivo; quando le donne devono farlo perché i tagli ai servizi le obbligano a queste cure.
E' uno dei tanti dati che emerge dalla ricerca “La salute della Donne, il corpo che cambia” voluta dallo
Spi Cgil della Toscana e realizzata dalla psicologa ed esperta dell’educazione Fiorella Chiappi insieme
ad IRES Toscana.
La ricerca è stata presentata stamani all'AC Hotel di Firenze alla presenza dei curatori e di Alessandra
Salvato del Coordinamento donne Spi Cgil Toscana e Mila Cilloni Responsabile Coordinamento
Nazionale Donne Spi Cgil e dal geriatra Mario Felici.
La ricerca si è basata sull'analisi di 1.226 questionari sottoposti a donne toscane di tutte le province.
L'analisi statistica è stata realizzata da Gianni Aristelli di IRES Toscana.
Per il 47% si tratta di donne adulte in età 50-65 anni, per il 36% di donne mature in età 66-75, mentre le
donne anziane (sopra i 75 anni) sono risultate il 16% del totale.
I dati sulla “cura” sono importanti: il 18% delle donne non sa dichiarare la quota media di impegno che
dedica ai nipoti in una settimana. Per le donne adulte l’impegno è sbilanciato sulle quote di carico
maggiori, piu bilanciato per le mature e sbilanciato sulle quote inferiori per le anziane.
Il 59% delle donne condivide l’impegno dei nipoti con altri, in larga parte familiari (53%). Sono le donne
adulte a condividere maggiormente l’impegno (67%), seguite dalle mature (56%) e dalle anziane (36%).
L'elemento originale che esce fuori dalla ricerca – ha spiegato la psicologa Fiorella Chiappi - è che il
50% di queste donne in Toscana risulta radicato in reti extrafamiliari (volontariato e sindacato ad
esempio) e riesce, ancora a ritagliarsi spazi propri:“Una rete di conoscenze, amicizie che possono aiutare,
ha detto Fiorella Chiappi - in certi momenti della vita, a riequilibrarsi, a ritrovarsi quando si è
attraversati dalla perdita di rapporti dentro il contesto familiare”.
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“Lo svolgere attività di cura sostitutive di servizi a nipoti e anziani per il Sindacato - ha spiegato invece,
Alessandra Salvato Coordinamento Donne Spi Cgil Toscana - va portato nel campo della
contrattazione sociale, al cui interno vanno rafforzati gli strumenti sviluppatasi negli ultimi anni, come i
bilanci di genere. Le idee di una socialità di genere tramite la condivisione di esperienze ci ha fatto
scoprire da tempo come possiamo incidere sulla negoziazione Sociale, per rispondere a tutti quei bisogni
espressi e non espressi che sono stati evidenziati e analizzati nelle risposte”.
La ricerca completa è consultabile sul sito dello Spi Cgil Toscana a questo link:
http://www.spi.cgil.it/LinkClick.aspx?fileticket=5e%2fVzaw1izA%3d&tabid=2452
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