7. IL PIANO DI RECUPERO E DI RIVITALIZZAZIONE DEGLI
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7. IL PIANO DI RECUPERO E DI RIVITALIZZAZIONE DEGLI
7. IL PIANO DI RECUPERO E DI RIVITALIZZAZIONE DEGLI SPAZI URBANI: AZIONI HARD 7.1. Premessa Le politiche urbane si vanno trasformando dalle tradizionali politiche prescrittive e settoriali a forte contenuto normativo in politiche cooperative e integrate con decise connotazioni pragmatiche. Il Piano delle zone e degli standards da un lato e la segmentazione settoriale proposta in una logica funzionale (Piano del traffico) o produttiva (Piano del commercio - Piano delle aree artigianali) non corrispondono e forse non hanno mai corrisposto ad una efficace gestione dei fatti urbani. In questo senso le politiche processuali, che oggi coinvolgono soggetti pubblici e privati (Piani Integrati - Piani di Recupero) nella attuazione di obiettivi propri della pianificazione strategica, rappresentano un campo di sperimentazione e di innovazione di estremo interesse. Le piccole e medie città sono le sedi tradizionali nelle quali si vanno definendo politiche urbane caratterizzate da questi contenuti, in una logica “interna” di razionalizzazione efficiente delle scelte ed in una logica più generale di competizione tra città, ma anche di cooperazione all’interno di reti di sinergie. La competitività tra città, l’elaborazione di percorsi strategici, costruiti su nuove forme di partecipazione alle scelte (tecniche di visioning, strategic choice) ed alla attuazione delle stesse (società di Trasformazione Urbana, società miste) connotano un orizzonte in cui il piano non scandisce più un confine netto tra pubblico e privato quanto piuttosto alimenta forme di collaborazione nella costruzione della stessa parte pubblica della città. Si aprono così prospettive nuove per la costruzione e la gestione, in una logica di offerta del prodotto città sul mercato nazionale e internazionale, prospettive all’interno delle quali devono essere comunque meglio definiti i rapporti, tra i diversi soggetti (spesa pubblica, mercato, no-profit), e gli strumenti (comportamenti ) che ne caratterizzano l’azione. La chiave competitiva, in cui viene letto il marketing urbano, tende infatti a porsi come nuovo elemento “giustificativo” delle scelte e delle prassi di piano (in sostituzione dei paradigmi dei fabbisogni sociali e della sostenibilità) sostenendo una spesso critica rincorsa alla iperdotazione di spazi commerciali e direzionali o di contro una museificazione consumistica delle parti storiche della città. 123 7.2. Indirizzi generali di regolamentazione del traffico nei centri storici Con la presente nota si intende sottolineare brevemente alcune linee di indirizzo ed individuare gli effetti e le problematiche che un nuovo assetto del traffico nel Centro Storico può produrre sull’offerta commerciale del centro. Si tratta di considerazioni di carattere generale che riguardano il rapporto tra il commercio e la viabilità nei Centri Storici. Qualsiasi intervento sull’assetto del traffico in un Centro Storico influiscie (negativamente o positivamente) sulla fruibilità del centro per acquisti da parte di residenti in periferia o in aree limitrofe. Esiste un rapporto molto stretto fra shopping e pedonalizzazione; le auto impediscono un rapporto diretto fra il passeggio, le vetrine e gli acquisti; tuttavia ci sono condizioni senza le quali un’area o una via che viene pedonalizzata può trasformari in una via deserta: a) grande concentrazione di negozi e/o presenza di esercizi commerciali fortemente attrattivi; b) cura particolare degli elementi che costituiscono l’ambiente ( arredo urbano, pavimentazione, illuminazione, facciate degli edifici) che debbono essere particolarmente curati per rendere gradevole il passeggio e poter così beneficiare dei riflessi positivi di tale misura; c) distanza non eccessiva da aree parcheggio (la determinazione della distanza è soggettiva, dipende dalla dimensione della città e dai tratti intermedi percorsi in assenza di vetrine o di elemento di pregio architettonico, artistico) e dalle fermate di autobus; d) cura dei percorsi aree parcheggio-aree commerciali (interventi di arredo urbano, ristrutturazione facciate, rimozione elementi di degrado, segnaletica…); e) la dislocazione di aree adibite a parcheggio condiziona la formazione di percorsi pedonali e rende più ricche di flusso pedonale le vie che si trovano nel percorso per raggiungere l’area commerciale centrale; f) ampliamenti eccessivi di zone a traffico limitato e di zone pedonali possono scoraggiare l’abitudine di recasrsi in centro se non sono accompagnati da interventi graduali sulla viabilità e sulle aree parcheggio comunicati adeguatamente ai cittadini sulle nuove opportunità. La gestione della sosta Un’attenzione particolare occorre sia assegnata alla differenziazione dell’offerta di sosta rivolta alle varie tipologie di utenza: sosta lunga per i lavoratori dell’area centro storico sosta breve un’ora/un’ora e mezzo per gli utenti dei servizi ed i visitatori. 124 La differenziazione può riguardare anche una diversificazione delle fasce orarie giornaliere per integrarsi meglio con le esigenze dei residenti. Un adeguato sistema di tariffazione unitamente all’individuazione di una ragionevole offerta di parcheggi per la sosta lunga, opportunamente comunicato può essere utile per individuare delle linee di intervento efficaci. Nel centro storico di L’Aquila occorre in particolare tenere conto della presenza del mercato giornaliero che ha una forte caratterizzazione alimentare per tanto necessità di una disponibilità di sosta in prossimità per il carico della spesa che può raggiungere un certo peso. L’obiettivo che si propone l’iniziativa della Camera di Commercio dell’Aquila è quello di sperimentare sul tema specifico delle attività commerciali nel centro storico un programma di Marketing urbano in una logica di raccordo sostanziale tra linee di piano proposte dalla pubblica amministrazione e iniziative private, in un settore quale quello del commercio che vede fenomeni di crisi strutturale e di accellerate trasformazioni interne. L’idea guida è quella di riconsiderare il centro storico nella sua connotazione di centro commerciale dell’hinterland e di definire azioni e strumenti per valorizzare questa risorsa in termini non settoriali ma colloquiali e cooperativi con il resto delle azioni pubbliche e private che sul centro storico sono in atto o sono programmate. 7.3. Strategie di intervento e proposte di piano Politiche comunali Strategie di raccordo Per quanto riguarda l’attività strategica il Piano Quadro (tav. A1) al quale ci si riferisce quale strumento elaborato dall’Amministrazione comunale per le politiche di recupero e di riqualificazione del Centro Storico individua come si è detto nella tavola 2, otto Programmi Compressi: - S. Bernardino - Ospedale S. Salvatore - Villa Gioia - Rivera - S. Chiara - S. Domenico - Villa - Collemaggio I criteri con i quali sono stati individuati i Programmi Complessi come si è detto derivano dalla compresenza di condizioni di dismissione di immobili pubblici, di presenza di ambiti spaziali unitari, di presenza di problematiche di 125 rifunzionalizzazione e di miglioramento delle condizioni di accessibilità e di permeabilità. I Programmi Complessi ricostruiscono altresì nel loro insieme un sistema di fruizione della città articolato su azioni progettuali coordinate relative a: - Sistema culturale /museale - Sistema del verde urbano - Sistema della mobilità - Sistema del commercio Il sistema culturale-museale ha trovato una sua concreta definizione nel progetto proposto dall’Amm/ne comunale nei due convegni sul tema e nelle linee del Protocollo di intesa - Comune - Soprintendenza - Università che qui si richiama. Il sistema del verde urbano riconsidera il verde al di fuori degli schematismi degli standards e della loro natura pubblica e ne reinterpreta la continuità anche in relazione al sistema del verde extramoenia ed alle grandi aree naturali situate agli immediati margini della città; ne specifica altresì anche i caratteri storici e tradizionali riproponendone un uso coerente con la sua natura originaria. Orti e coltivi nelle aree della Rivera e nel pomerio a sud della città, giardini storici da tutelare e restaurare nella città entro le mura. Il sistema della mobilità prescindendo da pedonalizzazioni assunte come obiettivi ideologici piuttosto che come risultati di politiche coordinate prevede una dotazione di parcheggi di scambio, a raso ed interrati, come nodi di un sistema di percorsi, anche meccanizzati, la cui logica si connette a quella di una fruizione integrata nelle diverse città: città della cultura, città amministrativa, città museale, città degli studenti, ma anche e soprattutto città dei cittadini residenti o utenti. Molti dei percorsi meccanizzati supportano e facilitano una fruizione “tematica” della città, partono quindi dai parcheggi di scambio che in qualche caso sono vere e proprie nuove “porte della città” e si inseriscono all’interno dei Programmi complessi come elemento di rivitalizzazione degli stessi. Questa presenza prefigura per altro verso una partecipazione dei privati alla realizzazione dei Programmi con uno specifico campo di attività proprio nella realizzazione di parcheggi e percorsi. Il Piano Quadro considera in coerenza con il presente Piano di Marketing Urbano il rilancio del sistema commerciale nel centro storico basata su forme di pianificazione strategica di contenuto materiale e strutturale e di contenuto immateriale. 126 Le prime coincidono in larga parte con le previsioni strutturali del Piano Quadro, le seconde con quelle attività di promozione e di organizzazione della domanda e dell’offerta che si rappresentano sia nelle Agenzie di promozione e nei Comitati di via, oltre che in quelle più strettamente riferite ai soggetti commerciali (formazione, finanziamenti, etc.). Città, parti di città: gli ambiti Le analisi sulla città, di cui alla prima parte, definiscono due campi di attività: una di carattere localizzativo e strutturale più decisamente connessa alla pianificazione urbanistica tradizionale e che tende ad individuare Ambiti di intervento ed Azioni di contenuto “pesante” relative alla riorganizzazione del sistema della mobilità (funzionale ad un uso corretto della città Pubblica); l’altra di carattere strategico costituita da Azioni di contenuto prevalentemente negoziale e contrattuale che si propone di costruire, attraverso pratiche “leggere”, comportamenti condivisi ed un diffuso consenso intorno alle azioni stesse. La definizione degli Ambiti di intervento (Tav.11) deriva direttamente da una interpretazione (lettura) integrata di fatti urbani (nella loro dimensione spaziale) e di valutazioni sugli usi attuali che gli utenti fanno di questi spazi. La definizione degli ambiti assume d’altro canto come riferimento operativo il Piano Quadro di cui al precedente paragrafo e lo interpreta nella logica essenzialmente stratgeica del Piano MarkUrb. Sono in tal senso state definite tre tipologie di Ambiti: AMBITO CENTRALE (CORE) AMBITI MARGINALI con funzioni strategiche nei quali sono riconoscibili e compresenti: Aree dismesse o dismissibili Sistema spaziale coerente Presenza di spazi di sosta potenziali integrazione delle funzioni nella rete dei servizi verde pubblico ricettivi-ricreativi culturali AMBITI MARGINALI senza funzioni strategiche di rilievo Per ognuno degli Ambiti delle prime due tipologie sono state individuati gli interventi ritenuti necessari per il perfezionamento del sistema della Città Pubblica e quelli specifici per un complessivo miglioramento del sistema commerciale. 127 I criteri generali di intervento prevedono la realizzazione di nuovi spazi di sosta la realizzazione di percorsi commerciali quale continuità tra spazi di sosta e “core” commerciale, la localizzazione di nuove funzioni culturali ricreative e ricettive. Le Schede relative ad ogni singolo Ambito descrivono sia gli interventi di carattere strutturale (sosta - percorsi commerciali, localizzazione di nuove funzioni) sia le azioni necessarie all’attuazione degli interventi (formazione comitati di via - Agenzia MARKURB, etc.) La priorità di attuazione è strettamente connessa con le più generali politiche urbane della mobilità e del recupero edilizio e deve essere oggetto di attenta valutazione nelle fasi di definizione degli strumenti più generali di pianificazione urbanistica. Sono viceversa relativamente autonome le iniziative connesse alla sensibilizzazione dei commercianti e degli utenti ai nuovi usi della città che Markurb propone ed in particolar modo alla costruzione di sistemi di “alleanze” tra residenti -commercianti-utenti che devono avere come obiettivo una riappropriazione (in termini di identità) di spazi oggi non usati e spesso degradati. Si ritiene che questo processo debba trovare nella iniziativa dei diretti interessanti (residenti - commercianti) la ragione più consistente per affermarsi e nella pubblica amministrazione gli strumenti di sostegno (economico e organizzativo). Ci si riferisce ai già sperimentati comitati di via ai quali questo studio intende fornire una prima riflessione sui possibili percorsi “forti” della rete di una mobilità pedonale nel centro storico (il cui progetto deve essere modulato sui principi di permeabilità - accessibilità e sicurezza), ma si intende portare più avanti questo tipo di esperienze collegandole in termini istituzionali da un lato ad una Agenzia MarkUrb, che abbia come scopo la semplificazione dei rapporti tra Domanda e Offerta di spazi commerciali, e dall’altro ad un Ufficio speciale Comunale specificatamente istituito per la gestione degli interventi proposti dai Comitati di via che si propongono politiche integrate (residenza -commercioturismo) Queste due iniziative vengono proposte agli Enti promotori dello studio ed in particolare alla Camera di Commercio ed all’Amm/ne Comunale. Al Comune spetta poi il compito più generale di raccordare le diverse politiche di cui si sono sottolineate le interazioni ed in particolare: quella della mobilità (sistema della sosta, della accessibilità, della permeabilità e della sicurezza), quella, strettamente connessa alla prima, della localizzazione degli usi della 128 Città Pubblica (Servizi Attrezzature, Verde pubblico - spazi collettivi, etc.) ed infine quella del Commercio la cui struttura (ampiamente analizzata nelle altre parti del lavoro) si va sempre più aprendo a forme esse stesse interagenti con il tempo libero, la cultura , il turismo. 129 7.4. Azioni strategiche / Schede attuative per ambito AMBITO CORE / Descrizione Il CORE commerciale è delimitato essenzialmente dalla continuità commerciale sui fronti stradali e meglio specificato nelle analisi statistiche di cui alla prima arte del lavoro. Al suo interno sono comunque riconoscibili situazioni molto diversificate anche in relazione alla struttura dalla fruizione spaziale e degli usi degli spazi collettivi. L’asse Nord-Sud dalla fontana luminosa sino al grande Albergo costituisce l’asse portante dell’Ambito e si può differenziare in una parte (a nord dei quattro cantoni) la cui dimensione e struttura spaziale è ancora quella medievale e in un’altra caratterizzata dalle ristrutturazioni ottocentesche e quindi dall’intervento fascista su moduli e impianti porticati. In quest’asse si innesta il sistema delle piazze maggiori ed il connettivo delle strade commerciali ricomprese tra e intorno al sistema delle piazze. E’ questo il vero CORE (parte A) in cui si sovrappongono funzioni Amministrative, Commerciali, culturali, etc., ma l’esistenza di ambiti spaziali forti in cui si propongono anche gli effetti diffusivi della centralità amplia lungo l’asse di via Romana e sino a S. Bernardino e poi sia a nord verso Piazza S. Maria Paganica e via Garibaldi (parte C) sia a sud (parte B) verso piazza della Prefettura e via XX Settembre, le caratteristiche del CORE. In questi due sub ambiti la presenza commerciale è molto più rada ma è comunque ipotizzabile un incremento dell’offerta commerciale sia in relazione ad una continuità con gli ambiti strategici di margine 14, 2 e 3 a Nord che con quelli 1a e 4 a sud, sia per una politica di incremento complessivo dell’offerta. 130 AZIONI STRATEGICHE SPECIFICHE Ambito CORE Problemi Azioni Accessibilità Veicolare Pedonale Sosta A solo funzioni commerciali e residenti B tangente e residenti C tangente e residenti A dal parcheggio di Collemaggio B da Piazzale P. Paoli C da Parcheggio del Castello A B Realizzazione Parcheggi - Regione - Piazzale P. Paoli C Realizzazione Parcheggi Perimetrali - Viale Croce Rossa - Parco Castello Offerta commerciale mercato Piazza mantenere e qualificare mercatino via Sallustio verifica e specializzazione mercatino Antiquariato incrementare e migliorare UPIM integrazione offerte Standa integrazione offerta Ambiti 1 e 4 Delocalizzazione C Scuola S. Bernardino Nuove funzioni A Utilizzazione ex ECA 131 AMBITO 1 / Descrizione L’Ambito è situato ad est dell’asse commerciale principale e compreso tra questo e le mura cittadine; si caratterizza pertanto come un ambito marginale con funzioni strategiche in quanto il suo settore mediano intorno alla Basilica di S. Bernardino è caratterizzato dalla presenza di ampie zone dismesse e in via di dismissione (ex caserma G. di F., ex Distretto, ex Liceo scientifico, scuola elementare S. Bernardino). La definizione dei nuovi usi pubblici di questa parte della città potrà consentire una riorganizzazione complessiva dell’Ambito ed in particolare delle due zone a Nord e a Sud (sub Ambito 1a e 1b). Il subambito 1a è caratterizzato da una riconoscibilità spaziale molto elevata intorno all’asse di via S. Giusta, via delle Grazie ed a quello di via Fortebraccio, riconoscibilità legata alle sequenze palazziali incentrate sulle due emergenze monumentali della chiesa di S. Giusta l’una e della basilica e della scalinata di S. Bernardino l’altra. Il Subambito 1b è caratterizzato da una minore riconoscibilità spaziale ma da una forte presenza di attività culturali (teatro , musei della fortezza spagnola, etc.). Il progetto relativo all’interno Ambito si basa su una serie di azioni specifiche che vengono descritte sulla scheda allegata; la loro organicità strutturale è comunque subordinata alla completa realizzazione del programma ed alla sequenza delle priorità previste. In particolare Definizione dei nuovi usi delle zone dismesse o dismissibili con una quota di attività commerciali Individuazione e realizzazione dei parcheggi perimetrali e delle zone di sosta interne all’ambito (parcheggi di superficie e garages) Incremento della permeabilità pedonale (cortili pubblici e privati - aree di pertinenza degli edifici pubblici etc.) Miglioramento della accessibilità pedonale anche attraverso modalità meccanizzate (dai parcheggi perimetrali) Integrazione dei nuovi percorsi commerciali con il core commerciale (Corso Piazza Duomo) 132 AZIONI STRATEGICHE SPECIFICHE Ambito 1 Problemi Azioni sub ambito 1a Offerta debole incremento offerta Specializzazione offerta Individuazione sequenza percorsi e spazi pubblici e privati scarsa fruibilità spaziale Sub ambito 1b scarsa integrazione con il Core incrementare offerta su ingressi sull’ asse principale del Corso e percorsi ortogonali (compresi cortili privati) assenza aree di sosta individuare e potenziare offerta privata e pubblica assenza permeabilità pedonale restauro viabilità storica da via Fortebraccio Offerta debole incrementare offerta specializzazione offerta assenza permeabilità pedonale aprire all’utenza pedonale il giardino ex Guardia di Finanza scarsa offerta di sosta veicolare Raccordo con Parcheggi urbani da realizzare P1 - P12 133 AMBITO 2 / Descrizione L’Ambito è definito spazialmente dal viale duca degli Abruzzi ad Ovest, dal complesso di S. Domenico a sud e dal perimetro del CORE ad Est. La sua struttura spaziale si articola sulla sequenza delle chiese di S. Domenico, S. Pietro e S. Silvestro e sulle relative piazze e percorsi connettivi. Sono presenti condizioni di degrado edilizio diffuse soprattutto lungo i margini di viale Duca degli Abruzzi ma anche in alcune aree interne; la presenza commerciale è molto ridotta e corrisponde all’asse di via Roma. Il progetto prevede azioni specifiche descritte nella scheda allegata, mentre il ruolo che l’Ambito assume nella struttura generale del Piano è relativo ai seguenti obiettivi di natura strutturale: Recupero e rifunzionalizzazione del complesso di S. Domenico Realizzazione di parcheggi perimetrali (a raso e interrati) Incremento di offerta commerciale specialistica con particolare riferimento alle strade a maggiore caratterizzazione spaziale ed alle zone di ingresso 134 AZIONI STRATEGICHE SPECIFICHE Problemi Sosta Azioni Realizzazione Parcheggio interrato S. Domenico Realizzazione parcheggio Salesiani Realizzazione Parcheggio Ponte Offerta Commerciale Incremento offerta Specializzazione offerta asse S. Silvestro /S. Domenico asse via Roma strade ”Sutura” accessibilità collegamenti meccanizzati zona tribunale Uffici Finanziari 135 AMBITO 3 / Descrizione L’Ambito è situato a nord della città murata ed è attraversato e diviso in due dall’asse di circolazione interna di Viale Duca degli Abruzzi. Le due parti dell’Ambito, così definite, sono caratterizzate a sud del Viale dai tre complessi edilizi che prospettano sul viale (scuole medie e professionali convento di S. Amico) dalla presenza di un tessuto residenziale minuto e marginale rispetto al centro storico e a nord del Viale grande complesso dell’Ospedale S. Salvatore in via di dismissione. I problemi che si pongono sono quelli della rifunzionalizzazione del complesso dell’Ospedale anche in relazione alla sua accessibilità diretta dalla SS. 17 bis e della permeabilità del tessuto urbano del comparto a sud del viale che si presenta modestissima con problemi anche di accessibilità pedonale. Si prevede: la possibilità di un collegamento meccanizzato da un parcheggio di corrispondenza ubicato lungo la SS17 (già previsto nel Piano Urbano dei Parcheggi) individualizzazione e realizzazione di parcheggi e di zone di sosta sul viale Duca degli Abruzzi Incremento della permeabilità del Viale verso Via Garibaldi (utilizzando i sedimi degli edifici pubblici) potenziamento del percorso commerciale su Via Garibaldi Rifunzionalizzazione anche con Mix commerciali dell’Ospedale S. Salvatore e del percorso meccanizzato con origine dal parcheggio di corrispondenza; si pensa ad eventuali gallerie commerciali inserite nelle nuove funzioni urbane a cui verrà destinato l’ex ospedale 136 AZIONI STRATEGICHE SPECIFICHE Ambito 3 Problemi offerta scarsa o assente Azioni - incremento offerta sul margine di via Garibaldi scarsa permeabilità pedonale - apertura percorsi tra via Garibaldi e Viale D. Abruzzi negli spazi residuali dei compensi pubblici etc. rifunzionalizzazione aree dismesse Ospedale - presenza di mix commerciali nel progetto di rifunzionalizzazione (residenza - uffici) scarsa offerta di sosta veicolare - previsione e realizzazione di parcheggi su Viale D. Abruzzi scarsa accessibilità all’area - percorso meccanizzato di risalita su SS 17 bis scarsa integrazione CORE - valorizzazione mercato antiquariato mensile 137 AMBITO 4 / Descrizione L’Ambito coincidente con il quarto di S. Marciano è organizzato sul sistema delle piazze (S. Marciano, S.M. di Roio, Cardinale, etc.) e dei loro collegamenti con una forte caratterizzazione spaziale derivante dai processi di stratificazione dei tessuti Storici (palazzi - chiese - fontane) ma anche con una presenza univalente dell’intervento del Regime su Via Fontesecco e Via Sallustio. Si tratta di un tessuto prevalentemente residenziale, con scarsa presenza commerciale e alcune direzionalità importanti che gravitano essenzialmente su Via Roio (Uffici Regionali, Uffici Parco Gran Sasso) e in su Sallustio (Banche Uffici - Grandi Magazzini). In termini funzionali il ruolo dell’Ambito, nella attuale struttura urbana, è quello di principale accesso al core attraverso Via Fontesecco e Via Sallustio - accesso caratterizzato da notevoli e diversificate funzioni commerciali (UPIM abbigliamento - elettrodomestici - sanitari - etc). Non sono presenti aree di dismissione, che possano attivare processi di recupero; sono stati proposti due interventi per la realizzazione di parcheggi sotterranei, uno nella zona del terrapieno del ponte di Fontesecco, l’altro sotto il cortile (ex giardino) del palazzo sede della facoltà di Lettere (ex collegio dei Gesuiti) entrambi di problematica attuazione. L’Ambito rappresenta quindi al suo interno condizioni al contempo di medioalta offerta commerciale concentrata e “incerta” lungo l’asse di via Sallustio, poco qualificato spazialmente, e di debolissima o nulla offerta negli spazi più qualificati delle piazze e delle strade barocche. Il tema è quello di verificare una ridistribuzione ed una maggiore riconoscibilità della offerta commerciale lungo percorsi di qualità individuati tra il CORE e la viabilità meccanizzata (Via XX settembre - Viale D. Abruzzi) ed il sistema della sosta. A differenza degli altri ambiti non sembra facilmente risolvibile il problema della sosta. appare quindi meno certo l’avvio di azioni coordinate (comitati di via) volte ad una riorganizzazione dell’offerta su questi percorsi. Considerato d’altro canto l’alta qualità spaziale dell’Ambito e la relativa prossimità del CORE sono prevedibili forme diffusive di espansione per specifiche attività commerciali già presenti nel core connesse con attività artigianali e culturali. 138 AZIONI STRATEGICHE SPECIFICHE Ambito 4 Problemi offerte commerciale “incerta” Azioni Integrazione offerta sovrapposizione funzioni (Via Sallustio) Specializzazione funzioni duplicazione offerta e concentrazione Redistribuzione assenza aree sosta 139 Miglioraento e riconoscibilità dell’offerta Individuazione parcheggi