7. IL PIANO DI RECUPERO E DI RIVITALIZZAZIONE DEGLI

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7. IL PIANO DI RECUPERO E DI RIVITALIZZAZIONE DEGLI
7. IL PIANO DI RECUPERO E DI RIVITALIZZAZIONE DEGLI SPAZI
URBANI: AZIONI HARD
7.1. Premessa
Le politiche urbane si vanno trasformando dalle tradizionali politiche
prescrittive e settoriali a forte contenuto normativo in politiche cooperative e
integrate con decise connotazioni pragmatiche.
Il Piano delle zone e degli standards da un lato e la segmentazione settoriale
proposta in una logica funzionale (Piano del traffico) o produttiva (Piano del
commercio - Piano delle aree artigianali) non corrispondono e forse non hanno
mai corrisposto ad una efficace gestione dei fatti urbani.
In questo senso le politiche processuali, che oggi coinvolgono soggetti pubblici e
privati (Piani Integrati - Piani di Recupero) nella attuazione di obiettivi propri
della pianificazione strategica, rappresentano un campo di sperimentazione e di
innovazione di estremo interesse.
Le piccole e medie città sono le sedi tradizionali nelle quali si vanno definendo
politiche urbane caratterizzate da questi contenuti, in una logica “interna” di
razionalizzazione efficiente delle scelte ed in una logica più generale di
competizione tra città, ma anche di cooperazione all’interno di reti di sinergie.
La competitività tra città, l’elaborazione di percorsi strategici, costruiti su nuove
forme di partecipazione alle scelte (tecniche di visioning, strategic choice) ed
alla attuazione delle stesse (società di Trasformazione Urbana, società miste)
connotano un orizzonte in cui il piano non scandisce più un confine netto tra
pubblico e privato quanto piuttosto alimenta forme di collaborazione nella
costruzione della stessa parte pubblica della città.
Si aprono così prospettive nuove per la costruzione e la gestione, in una logica
di offerta del prodotto città sul mercato nazionale e internazionale, prospettive
all’interno delle quali devono essere comunque meglio definiti i rapporti, tra i
diversi soggetti (spesa pubblica, mercato, no-profit), e gli strumenti
(comportamenti ) che ne caratterizzano l’azione.
La chiave competitiva, in cui viene letto il marketing urbano, tende infatti a
porsi come nuovo elemento “giustificativo” delle scelte e delle prassi di piano
(in sostituzione dei paradigmi dei fabbisogni sociali e della sostenibilità)
sostenendo una spesso critica rincorsa alla iperdotazione di spazi commerciali e
direzionali o di contro una museificazione consumistica delle parti storiche della
città.
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7.2. Indirizzi generali di regolamentazione del traffico nei centri storici
Con la presente nota si intende sottolineare brevemente alcune linee di indirizzo ed
individuare gli effetti e le problematiche che un nuovo assetto del traffico nel Centro
Storico può produrre sull’offerta commerciale del centro.
Si tratta di considerazioni di carattere generale che riguardano il rapporto tra il
commercio e la viabilità nei Centri Storici.
Qualsiasi intervento sull’assetto del traffico in un Centro Storico influiscie
(negativamente o positivamente) sulla fruibilità del centro per acquisti da parte di
residenti in periferia o in aree limitrofe.
Esiste un rapporto molto stretto fra shopping e pedonalizzazione; le auto impediscono
un rapporto diretto fra il passeggio, le vetrine e gli acquisti; tuttavia ci sono condizioni
senza le quali un’area o una via che viene pedonalizzata può trasformari in una via
deserta:
a) grande concentrazione di negozi e/o presenza di esercizi commerciali fortemente
attrattivi;
b) cura particolare degli elementi che costituiscono l’ambiente ( arredo urbano,
pavimentazione, illuminazione, facciate degli edifici) che debbono essere
particolarmente curati per rendere gradevole il passeggio e poter così beneficiare
dei riflessi positivi di tale misura;
c) distanza non eccessiva da aree parcheggio (la determinazione della distanza è
soggettiva, dipende dalla dimensione della città e dai tratti intermedi percorsi in
assenza di vetrine o di elemento di pregio architettonico, artistico) e dalle fermate
di autobus;
d) cura dei percorsi aree parcheggio-aree commerciali (interventi di arredo urbano,
ristrutturazione facciate, rimozione elementi di degrado, segnaletica…);
e) la dislocazione di aree adibite a parcheggio condiziona la formazione di percorsi
pedonali e rende più ricche di flusso pedonale le vie che si trovano nel percorso
per raggiungere l’area commerciale centrale;
f) ampliamenti eccessivi di zone a traffico limitato e di zone pedonali possono
scoraggiare l’abitudine di recasrsi in centro se non sono accompagnati da
interventi graduali sulla viabilità e sulle aree parcheggio comunicati
adeguatamente ai cittadini sulle nuove opportunità.
La gestione della sosta
Un’attenzione particolare occorre sia assegnata alla differenziazione dell’offerta
di sosta rivolta alle varie tipologie di utenza:
sosta lunga per i lavoratori dell’area centro storico
sosta breve un’ora/un’ora e mezzo per gli utenti dei servizi ed i visitatori.
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La differenziazione può riguardare anche una diversificazione delle fasce orarie
giornaliere per integrarsi meglio con le esigenze dei residenti.
Un adeguato sistema di tariffazione unitamente all’individuazione di una
ragionevole offerta di parcheggi per la sosta lunga, opportunamente comunicato
può essere utile per individuare delle linee di intervento efficaci.
Nel centro storico di L’Aquila occorre in particolare tenere conto della presenza
del mercato giornaliero che ha una forte caratterizzazione alimentare per tanto
necessità di una disponibilità di sosta in prossimità per il carico della spesa che
può raggiungere un certo peso.
L’obiettivo che si propone l’iniziativa della Camera di Commercio dell’Aquila è
quello di sperimentare sul tema specifico delle attività commerciali nel centro
storico un programma di Marketing urbano in una logica di raccordo sostanziale
tra linee di piano proposte dalla pubblica amministrazione e iniziative private, in
un settore quale quello del commercio che vede fenomeni di crisi strutturale e di
accellerate trasformazioni interne.
L’idea guida è quella di riconsiderare il centro storico nella sua connotazione di
centro commerciale dell’hinterland e di definire azioni e strumenti per
valorizzare questa risorsa in termini non settoriali ma colloquiali e cooperativi
con il resto delle azioni pubbliche e private che sul centro storico sono in atto o
sono programmate.
7.3. Strategie di intervento e proposte di piano
Politiche comunali Strategie di raccordo
Per quanto riguarda l’attività strategica il Piano Quadro (tav. A1) al quale ci si
riferisce quale strumento elaborato dall’Amministrazione comunale per le
politiche di recupero e di riqualificazione del Centro Storico individua come si è
detto nella tavola 2, otto Programmi Compressi:
- S. Bernardino
- Ospedale S. Salvatore
- Villa Gioia
- Rivera
- S. Chiara
- S. Domenico
- Villa
- Collemaggio
I criteri con i quali sono stati individuati i Programmi Complessi come si è detto
derivano dalla compresenza di condizioni di dismissione di immobili pubblici,
di presenza di ambiti spaziali unitari, di presenza di problematiche di
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rifunzionalizzazione e di miglioramento delle condizioni di accessibilità e di
permeabilità.
I Programmi Complessi ricostruiscono altresì nel loro insieme un sistema di
fruizione della città articolato su azioni progettuali coordinate relative a:
- Sistema culturale /museale
- Sistema del verde urbano
- Sistema della mobilità
- Sistema del commercio
Il sistema culturale-museale ha trovato una sua concreta definizione nel progetto
proposto dall’Amm/ne comunale nei due convegni sul tema e nelle linee del
Protocollo di intesa - Comune - Soprintendenza - Università che qui si richiama.
Il sistema del verde urbano riconsidera il verde al di fuori degli schematismi
degli standards e della loro natura pubblica e ne reinterpreta la continuità anche
in relazione al sistema del verde extramoenia ed alle grandi aree naturali situate
agli immediati margini della città; ne specifica altresì anche i caratteri storici e
tradizionali riproponendone un uso coerente con la sua natura originaria.
Orti e coltivi nelle aree della Rivera e nel pomerio a sud della città, giardini
storici da tutelare e restaurare nella città entro le mura.
Il sistema della mobilità prescindendo da pedonalizzazioni assunte come
obiettivi ideologici piuttosto che come risultati di politiche coordinate prevede
una dotazione di parcheggi di scambio, a raso ed interrati, come nodi di un
sistema di percorsi, anche meccanizzati, la cui logica si connette a quella di una
fruizione integrata nelle diverse città: città della cultura, città amministrativa,
città museale, città degli studenti, ma anche e soprattutto città dei cittadini
residenti o utenti.
Molti dei percorsi meccanizzati supportano e facilitano una fruizione “tematica”
della città, partono quindi dai parcheggi di scambio che in qualche caso sono
vere e proprie nuove “porte della città” e si inseriscono all’interno dei
Programmi complessi come elemento di rivitalizzazione degli stessi.
Questa presenza prefigura per altro verso una partecipazione dei privati alla
realizzazione dei Programmi con uno specifico campo di attività proprio nella
realizzazione di parcheggi e percorsi.
Il Piano Quadro considera in coerenza con il presente Piano di Marketing
Urbano il rilancio del sistema commerciale nel centro storico basata su forme di
pianificazione strategica di contenuto materiale e strutturale e di contenuto
immateriale.
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Le prime coincidono in larga parte con le previsioni strutturali del Piano Quadro,
le seconde con quelle attività di promozione e di organizzazione della domanda
e dell’offerta che si rappresentano sia nelle Agenzie di promozione e nei
Comitati di via, oltre che in quelle più strettamente riferite ai soggetti
commerciali (formazione, finanziamenti, etc.).
Città, parti di città: gli ambiti
Le analisi sulla città, di cui alla prima parte, definiscono due campi di attività:
una di carattere localizzativo e strutturale più decisamente connessa alla
pianificazione urbanistica tradizionale e che tende ad individuare Ambiti di
intervento ed Azioni di contenuto “pesante” relative alla riorganizzazione del
sistema della mobilità (funzionale ad un uso corretto della città Pubblica); l’altra
di carattere strategico costituita da Azioni di contenuto prevalentemente
negoziale e contrattuale che si propone di costruire, attraverso pratiche
“leggere”, comportamenti condivisi ed un diffuso consenso intorno alle azioni
stesse.
La definizione degli Ambiti di intervento (Tav.11) deriva direttamente da una
interpretazione (lettura) integrata di fatti urbani (nella loro dimensione spaziale)
e di valutazioni sugli usi attuali che gli utenti fanno di questi spazi.
La definizione degli ambiti assume d’altro canto come riferimento operativo il
Piano Quadro di cui al precedente paragrafo e lo interpreta nella logica
essenzialmente stratgeica del Piano MarkUrb.
Sono in tal senso state definite tre tipologie di Ambiti:
AMBITO CENTRALE (CORE)
AMBITI MARGINALI con funzioni strategiche nei quali sono riconoscibili e
compresenti:
Aree dismesse o dismissibili
Sistema spaziale coerente
Presenza di spazi di sosta potenziali
integrazione delle funzioni nella rete dei servizi
verde pubblico
ricettivi-ricreativi
culturali
AMBITI MARGINALI senza funzioni strategiche di rilievo
Per ognuno degli Ambiti delle prime due tipologie sono state individuati gli
interventi ritenuti necessari per il perfezionamento del sistema della Città
Pubblica e quelli specifici per un complessivo miglioramento del sistema
commerciale.
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I criteri generali di intervento prevedono la realizzazione di nuovi spazi di sosta
la realizzazione di percorsi commerciali quale continuità tra spazi di sosta e
“core” commerciale, la localizzazione di nuove funzioni culturali ricreative e
ricettive.
Le Schede relative ad ogni singolo Ambito descrivono sia gli interventi di
carattere strutturale (sosta - percorsi commerciali, localizzazione di nuove
funzioni) sia le azioni necessarie all’attuazione degli interventi (formazione
comitati di via - Agenzia MARKURB, etc.)
La priorità di attuazione è strettamente connessa con le più generali politiche
urbane della mobilità e del recupero edilizio e deve essere oggetto di attenta
valutazione nelle fasi di definizione degli strumenti più generali di
pianificazione urbanistica.
Sono viceversa relativamente autonome le iniziative connesse alla
sensibilizzazione dei commercianti e degli utenti ai nuovi usi della città che
Markurb propone ed in particolar modo alla costruzione di sistemi di “alleanze”
tra residenti -commercianti-utenti che devono avere come obiettivo una
riappropriazione (in termini di identità) di spazi oggi non usati e spesso
degradati.
Si ritiene che questo processo debba trovare nella iniziativa dei diretti
interessanti (residenti - commercianti) la ragione più consistente per affermarsi e
nella pubblica amministrazione gli strumenti di sostegno (economico e
organizzativo).
Ci si riferisce ai già sperimentati comitati di via ai quali questo studio intende
fornire una prima riflessione sui possibili percorsi “forti” della rete di una
mobilità pedonale nel centro storico (il cui progetto deve essere modulato sui
principi di permeabilità - accessibilità e sicurezza), ma si intende portare più
avanti questo tipo di esperienze collegandole in termini istituzionali da un lato
ad una Agenzia MarkUrb, che abbia come scopo la semplificazione dei rapporti
tra Domanda e Offerta di spazi commerciali, e dall’altro ad un Ufficio speciale
Comunale specificatamente istituito per la gestione degli interventi proposti dai
Comitati di via che si propongono politiche integrate (residenza -commercioturismo)
Queste due iniziative vengono proposte agli Enti promotori dello studio ed in
particolare alla Camera di Commercio ed all’Amm/ne Comunale.
Al Comune spetta poi il compito più generale di raccordare le diverse politiche
di cui si sono sottolineate le interazioni ed in particolare: quella della mobilità
(sistema della sosta, della accessibilità, della permeabilità e della sicurezza),
quella, strettamente connessa alla prima, della localizzazione degli usi della
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Città Pubblica (Servizi Attrezzature, Verde pubblico - spazi collettivi, etc.) ed
infine quella del Commercio la cui struttura (ampiamente analizzata nelle altre
parti del lavoro) si va sempre più aprendo a forme esse stesse interagenti con il
tempo libero, la cultura , il turismo.
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7.4. Azioni strategiche / Schede attuative per ambito
AMBITO CORE
/ Descrizione
Il CORE commerciale è delimitato essenzialmente dalla continuità commerciale
sui fronti stradali e meglio specificato nelle analisi statistiche di cui alla prima
arte del lavoro.
Al suo interno sono comunque riconoscibili situazioni molto diversificate anche
in relazione alla struttura dalla fruizione spaziale e degli usi degli spazi
collettivi.
L’asse Nord-Sud dalla fontana luminosa sino al grande Albergo costituisce
l’asse portante dell’Ambito e si può differenziare in una parte (a nord dei quattro
cantoni) la cui dimensione e struttura spaziale è ancora quella medievale e in
un’altra caratterizzata dalle ristrutturazioni ottocentesche e quindi
dall’intervento fascista su moduli e impianti porticati.
In quest’asse si innesta il sistema delle piazze maggiori ed il connettivo delle
strade commerciali ricomprese tra e intorno al sistema delle piazze.
E’ questo il vero CORE (parte A) in cui si sovrappongono funzioni
Amministrative, Commerciali, culturali, etc., ma l’esistenza di ambiti spaziali
forti in cui si propongono anche gli effetti diffusivi della centralità amplia lungo
l’asse di via Romana e sino a S. Bernardino e poi sia a nord verso Piazza S.
Maria Paganica e via Garibaldi (parte C) sia a sud (parte B) verso piazza della
Prefettura e via XX Settembre, le caratteristiche del CORE.
In questi due sub ambiti la presenza commerciale è molto più rada ma è
comunque ipotizzabile un incremento dell’offerta commerciale sia in relazione
ad una continuità con gli ambiti strategici di margine 14, 2 e 3 a Nord che con
quelli 1a e 4 a sud, sia per una politica di incremento complessivo dell’offerta.
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AZIONI STRATEGICHE SPECIFICHE
Ambito CORE
Problemi
Azioni
Accessibilità
Veicolare
Pedonale
Sosta
A
solo funzioni commerciali e residenti
B
tangente e residenti
C
tangente e residenti
A
dal parcheggio di Collemaggio
B
da Piazzale P. Paoli
C
da Parcheggio del Castello
A
B Realizzazione Parcheggi
- Regione
- Piazzale P. Paoli
C Realizzazione Parcheggi Perimetrali
- Viale Croce Rossa
- Parco Castello
Offerta commerciale
mercato Piazza
mantenere e qualificare
mercatino via Sallustio
verifica e specializzazione
mercatino Antiquariato
incrementare e migliorare
UPIM
integrazione offerte
Standa
integrazione offerta Ambiti 1 e 4
Delocalizzazione
C Scuola S. Bernardino
Nuove funzioni
A Utilizzazione ex ECA
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AMBITO 1 / Descrizione
L’Ambito è situato ad est dell’asse commerciale principale e compreso tra
questo e le mura cittadine; si caratterizza pertanto come un ambito marginale
con funzioni strategiche in quanto il suo settore mediano intorno alla Basilica di
S. Bernardino è caratterizzato dalla presenza di ampie zone dismesse e in via di
dismissione (ex caserma G. di F., ex Distretto, ex Liceo scientifico, scuola
elementare S. Bernardino).
La definizione dei nuovi usi pubblici di questa parte della città potrà consentire
una riorganizzazione complessiva dell’Ambito ed in particolare delle due zone a
Nord e a Sud (sub Ambito 1a e 1b).
Il subambito 1a è caratterizzato da una riconoscibilità spaziale molto elevata
intorno all’asse di via S. Giusta, via delle Grazie ed a quello di via Fortebraccio,
riconoscibilità legata alle sequenze palazziali incentrate sulle due emergenze
monumentali della chiesa di S. Giusta l’una e della basilica e della scalinata di S.
Bernardino l’altra.
Il Subambito 1b è caratterizzato da una minore riconoscibilità spaziale ma da
una forte presenza di attività culturali (teatro , musei della fortezza spagnola,
etc.).
Il progetto relativo all’interno Ambito si basa su una serie di azioni specifiche
che vengono descritte sulla scheda allegata; la loro organicità strutturale è
comunque subordinata alla completa realizzazione del programma ed alla
sequenza delle priorità previste.
In particolare
Definizione dei nuovi usi delle zone dismesse o dismissibili con una quota di
attività commerciali
Individuazione e realizzazione dei parcheggi perimetrali e delle zone di sosta
interne all’ambito (parcheggi di superficie e garages)
Incremento della permeabilità pedonale (cortili pubblici e privati - aree di
pertinenza degli edifici pubblici etc.)
Miglioramento della accessibilità pedonale anche attraverso modalità
meccanizzate (dai parcheggi perimetrali)
Integrazione dei nuovi percorsi commerciali con il core commerciale (Corso Piazza Duomo)
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AZIONI STRATEGICHE SPECIFICHE
Ambito 1
Problemi
Azioni
sub ambito 1a
Offerta debole
incremento offerta
Specializzazione offerta
Individuazione sequenza percorsi e
spazi pubblici e privati
scarsa fruibilità spaziale
Sub ambito 1b
scarsa integrazione con il Core
incrementare offerta su ingressi sull’
asse principale del Corso e percorsi
ortogonali (compresi cortili privati)
assenza aree di sosta
individuare e potenziare offerta
privata e pubblica
assenza permeabilità pedonale
restauro viabilità storica da via
Fortebraccio
Offerta debole
incrementare offerta
specializzazione offerta
assenza permeabilità pedonale
aprire all’utenza pedonale il giardino ex
Guardia di Finanza
scarsa offerta di sosta veicolare
Raccordo con Parcheggi urbani da
realizzare P1 - P12
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AMBITO 2 / Descrizione
L’Ambito è definito spazialmente dal viale duca degli Abruzzi ad Ovest, dal
complesso di S. Domenico a sud e dal perimetro del CORE ad Est. La sua
struttura spaziale si articola sulla sequenza delle chiese di S. Domenico, S.
Pietro e S. Silvestro e sulle relative piazze e percorsi connettivi.
Sono presenti condizioni di degrado edilizio diffuse soprattutto lungo i margini
di viale Duca degli Abruzzi ma anche in alcune aree interne; la presenza
commerciale è molto ridotta e corrisponde all’asse di via Roma.
Il progetto prevede azioni specifiche descritte nella scheda allegata, mentre il
ruolo che l’Ambito assume nella struttura generale del Piano è relativo ai
seguenti obiettivi di natura strutturale:
Recupero e rifunzionalizzazione del complesso di S. Domenico
Realizzazione di parcheggi perimetrali (a raso e interrati)
Incremento di offerta commerciale specialistica con particolare riferimento
alle strade a maggiore caratterizzazione spaziale ed alle zone di ingresso
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AZIONI STRATEGICHE SPECIFICHE
Problemi
Sosta
Azioni
Realizzazione Parcheggio
interrato S. Domenico
Realizzazione parcheggio
Salesiani
Realizzazione Parcheggio
Ponte
Offerta Commerciale
Incremento offerta
Specializzazione offerta
asse S. Silvestro /S. Domenico
asse via Roma
strade ”Sutura”
accessibilità
collegamenti meccanizzati
zona tribunale
Uffici Finanziari
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AMBITO 3 / Descrizione
L’Ambito è situato a nord della città murata ed è attraversato e diviso in due
dall’asse di circolazione interna di Viale Duca degli Abruzzi.
Le due parti dell’Ambito, così definite, sono caratterizzate a sud del Viale dai
tre complessi edilizi che prospettano sul viale (scuole medie e professionali convento di S. Amico) dalla presenza di un tessuto residenziale minuto e
marginale rispetto al centro storico e a nord del Viale grande complesso
dell’Ospedale S. Salvatore in via di dismissione.
I problemi che si pongono sono quelli della rifunzionalizzazione del complesso
dell’Ospedale anche in relazione alla sua accessibilità diretta dalla SS. 17 bis e
della permeabilità del tessuto urbano del comparto a sud del viale che si
presenta modestissima con problemi anche di accessibilità pedonale.
Si prevede:
la possibilità di un collegamento meccanizzato da un parcheggio di
corrispondenza ubicato lungo la SS17 (già previsto nel Piano Urbano dei
Parcheggi)
individualizzazione e realizzazione di parcheggi e di zone di sosta sul viale
Duca degli Abruzzi
Incremento della permeabilità del Viale verso Via Garibaldi (utilizzando i
sedimi degli edifici pubblici)
potenziamento del percorso commerciale su Via Garibaldi
Rifunzionalizzazione anche con Mix commerciali dell’Ospedale S. Salvatore
e del percorso meccanizzato con origine dal parcheggio di corrispondenza; si
pensa ad eventuali gallerie commerciali inserite nelle nuove funzioni urbane a
cui verrà destinato l’ex ospedale
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AZIONI STRATEGICHE SPECIFICHE
Ambito 3
Problemi
offerta scarsa o assente
Azioni
- incremento offerta sul
margine di via Garibaldi
scarsa permeabilità
pedonale
- apertura percorsi tra via
Garibaldi e Viale D. Abruzzi
negli spazi residuali dei
compensi pubblici etc.
rifunzionalizzazione aree
dismesse Ospedale
- presenza di mix commerciali nel progetto di rifunzionalizzazione
(residenza - uffici)
scarsa offerta di sosta
veicolare
- previsione e realizzazione
di parcheggi su Viale D.
Abruzzi
scarsa accessibilità
all’area
- percorso meccanizzato
di risalita su SS 17 bis
scarsa integrazione
CORE
- valorizzazione mercato
antiquariato mensile
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AMBITO 4 / Descrizione
L’Ambito coincidente con il quarto di S. Marciano è organizzato sul sistema
delle piazze (S. Marciano, S.M. di Roio, Cardinale, etc.) e dei loro collegamenti
con una forte caratterizzazione spaziale derivante dai processi di stratificazione
dei tessuti Storici (palazzi - chiese - fontane) ma anche con una presenza
univalente dell’intervento del Regime su Via Fontesecco e Via Sallustio.
Si tratta di un tessuto prevalentemente residenziale, con scarsa presenza
commerciale e alcune direzionalità importanti che gravitano essenzialmente su
Via Roio (Uffici Regionali, Uffici Parco Gran Sasso) e in su Sallustio (Banche Uffici - Grandi Magazzini).
In termini funzionali il ruolo dell’Ambito, nella attuale struttura urbana, è quello
di principale accesso al core attraverso Via Fontesecco e Via Sallustio - accesso
caratterizzato da notevoli e diversificate funzioni commerciali (UPIM abbigliamento - elettrodomestici - sanitari - etc).
Non sono presenti aree di dismissione, che possano attivare processi di recupero;
sono stati proposti due interventi per la realizzazione di parcheggi sotterranei,
uno nella zona del terrapieno del ponte di Fontesecco, l’altro sotto il cortile (ex
giardino) del palazzo sede della facoltà di Lettere (ex collegio dei Gesuiti)
entrambi di problematica attuazione.
L’Ambito rappresenta quindi al suo interno condizioni al contempo di medioalta offerta commerciale concentrata e “incerta” lungo l’asse di via Sallustio,
poco qualificato spazialmente, e di debolissima o nulla offerta negli spazi più
qualificati delle piazze e delle strade barocche.
Il tema è quello di verificare una ridistribuzione ed una maggiore riconoscibilità
della offerta commerciale lungo percorsi di qualità individuati tra il CORE e la
viabilità meccanizzata (Via XX settembre - Viale D. Abruzzi) ed il sistema della
sosta. A differenza degli altri ambiti non sembra facilmente risolvibile il
problema della sosta. appare quindi meno certo l’avvio di azioni coordinate
(comitati di via) volte ad una riorganizzazione dell’offerta su questi percorsi.
Considerato d’altro canto l’alta qualità spaziale dell’Ambito e la relativa
prossimità del CORE sono prevedibili forme diffusive di espansione per
specifiche attività commerciali già presenti nel core connesse con attività
artigianali e culturali.
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AZIONI STRATEGICHE SPECIFICHE
Ambito 4
Problemi
offerte commerciale
“incerta”
Azioni
Integrazione offerta
sovrapposizione funzioni
(Via Sallustio)
Specializzazione funzioni
duplicazione offerta e
concentrazione
Redistribuzione
assenza aree sosta
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Miglioraento e riconoscibilità
dell’offerta
Individuazione parcheggi