Il vino in bottiglia e in cantina
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Il vino in bottiglia e in cantina
° IL VINO Il vino in bottiglia e in cantina Le bottiglie. Il vetro è ideale per la conservazione del vino, in quanto è un materiale puro, inerte e impermeabile all’ossigeno. Poiché il vino è molto sensibile alla luce, il vetro usato deve essere preferibilmente scuro. Nel corso del tempo sono state create diverse tipologie di bottiglie da vino. Vediamo le principali. Le tradizionali bottiglie da vino 1 Albeisa Tipica della zona di Alba (Piemonte), ha forma conico-cilindrica. È di vetro molto scuro (marrone) e viene usata per i vini rossi piemontesi (Barbera, Barolo, Dolcetto ecc.). Capacità: 72 cl. 2 Anfora Dalla caratteristica forma ad anfora e di colore verde scuro, è tradizionalmente utilizzata per il Verdicchio dei Castelli di Jesi (Marche) e per i vini della Côte de Provence (regione nel Sud della Francia). Capacità: 72 cl. 3 Bordolese È la bottiglia tipica dei vini della regione di Bordeaux (Francia). Ha forma cilindrica, collo corto e fondo concavo; il vetro è verde o marrone scuro per i vini rossi, più chiaro per i bianchi. Capacità: 72 cl. 4 Borgognona Originaria della regione della Borgogna (Francia), ha forma cilindrica, collo lungo e fondo concavo; il vetro è verde scuro, marrone o nero per i vini rossi, color foglia morta o trasparente per i bianchi. Capacità: 72 cl. 5 Champagnotta È la classica bottiglia verde scuro da champagne e spumante, con fondo molto arcuato e vetro spesso per resistere alla notevole pressione esercitata dall’anidride carbonica contenuta nel vino. L’imboccatura presenta una sporgenza che consente l’ancoraggio al collo della bottiglia dell’apposita gabbietta che trattiene il tappo. Capacità: 72 cl. Particolari bottiglie in cui viene messo in commercio lo champagne sono: Quart (20 cl), Demie (37,5 cl), Magnum (1,5 l), Jeroboam (3 l), Mathusalem (6 l), Salmanasar (9 l), Balthazar (12 l), Nabuchodonosor (15 l). 6 Fiasco Bottiglia tipica della zona del Chianti (Toscana), è in vetro soffiato di colore chiaro, ha corpo di forma quasi sferica ed è in parte rivestita da erbe palustri intrecciate a mano. Capacità: 1,88 l. 7 Porto Bottiglia utilizzata per la commercializzazione dell’omonimo vino liquoroso portoghese e dello sherry spagnolo. È di colore scuro, ha fondo concavo e collo piuttosto stretto. Capacità: 72 cl. 8 Renana Originaria delle regioni del Reno (Germania occidentale e Francia orientale), ha forma slanciata e senza spalle ed è stata concepita per vini bianchi che non lasciano depositi in quanto consumati in breve tempo. È di colore verde o marrone. Capacità: 72 cl. 1 2 © Mondadori Education 3 4 5 6 7 8 1 ° I tappi. Tradizionalmente le bottiglie di vino vengono sigillate con tappi di sughero naturale, materiale che si ottiene dalla corteccia di un tipo particolare di quercia. I tappi possono essere: n monopezzo, cioè formati da un unico blocco sagomato; n agglomerati, ossia prodotti unendo tra loro, mediante sostanze collanti, granuli di sughero; a una o a entrambe le estremità del tappo vengono collocati dei dischi di sughero naturale. Per evitare l’inconveniente che il sughero non tenga bene e ceda il proprio sapore al vino, negli ultimi anni si è diffuso, anche in cantine di buon livello e per prodotti di qualità, l’uso di tappi sintetici. Recentemente, poi, è stato brevettato un innovativo tappo di vetro (Vino-Lok®), organoletticamente neutro, ermetico e molto pratico da usare. I requisiti della cantina. La cantina per la conservazione dei vini imbottigliati deve avere alcune caratteristiche specifiche. In particolare: n il locale che la ospita deve essere interrato e preferibilmente esposto a nord; n la temperatura deve essere costantemente tra i 12 e i 14°C. Gli sbalzi di temperatura, infatti, sono molto dannosi per il vino; n l’umidità deve essere del 70-80%. L’umidità è un nemico temibile per il vino: se eccessiva può determinare la formazione di muffe sul tappo e il danneggiamento dell’etichetta; se troppo bassa può causare il rinsecchimento del sughero del tappo, con eventuale fuoriuscita di liquido dalla bottiglia; n le lampade devono essere schermate e lasciate accese solo per il tempo strettamente necessario alle operazioni di manutenzione, pulizia o prelievo delle bottiglie. Inoltre, la luce non deve essere diretta; n non devono essere presenti odori estranei, perché il vino tenderebbe ad assorbirli. È importante, quindi, che nella cantina non siano conservate altre derrate alimentari; n le scaffalature devono essere in legno, materiale che non trasmette calore né vibrazioni. La cantina deve essere organizzata in modo che sia facile rintracciare le bottiglie da prelevare, perciò ogni scaffale riporterà l’indicazione del tipo, dell’annata e della zona di produzione del vino ospitato. Spesso si adotta anche una suddivisione per regione di origine e per colore: partendo dal basso, sugli scaffali si sistemano prima i vini bianchi, poi i vini rosati, infine i vini rossi (iniziando dai più leggeri per arrivare, nelle posizioni più elevate, a quelli maggiormente invecchiati). © Mondadori Education conservazione delle bottiglie in scaffalature di legno 2