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Evoluzione tecnologica e mercato degli apparecchi ad uso privato Sessione 1 Biogas, Biomassa: La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Ing. Roberta ROBERTO - Ricercatrice ENEA ENEA UTTS-Saluggia [email protected] FORUM BIOENERGY EXPO 2010 Sessione 1: Biogas, Biomassa Verona, 4 febbraio 2010 La combustione della biomassa (FONTE: http://www.rika.at) migliorare il rendimento contenere le emissioni avere un flusso termico controllato recuperando il massimo del calore rilasciato dal combustibile R. Roberto ENEA UTTS-Saluggia La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Verona ::::: 4 febbraio 2009 ::::: 2 La combustione della biomassa Processo di combustione della biomassa (energia chimica contenuta nel combustibile viene liberata sotto forma di calore) coinvolge molti aspetti e fenomeni chimico-fisici di notevole complessità reazioni complete + O2 R. Roberto ENEA UTTS-Saluggia Q + H2O + CO2 NOx N2O SOx HCl fly-ash aerosols Calore Q Particella di combustibile Ambiente focolaio Strato esterno H2O reazioni incomplete + CO PM NMVOC PAH TOC NH3 O3 PCDD/F La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Verona ::::: 4 febbraio 2009 ::::: 3 La combustione della biomassa Variabili che influenzano il processo di combustione • caratteristiche e qualità del combustibile (potere calorifico, tenore idrico, composizione, omogeneità, contenuto di cenere, presenza di corpi estranei o sporcizia, presenza di corteccia, etc…); • condizioni in camera di combustione Temperatura, Turbolenza e Tempo di residenza (regola delle 3 T); • tipologia di apparecchio e parametri progettuali (particolarità del focolare, griglia, camera primaria, camera secondaria, aria primaria, aria secondaria, sistemi di controllo e regolazione, sistemi automatici di pulizia (estrazione ceneri, pulizia automatica superfici di scambio termico)); • gestione del processo (aria, combustibile,…); • manutenzione R. Roberto ENEA UTTS-Saluggia La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Verona ::::: 4 febbraio 2009 ::::: 4 La combustione della biomassa Ottimizzazione del processo di combustione Misure primarie: primarie progettazione e conduzione impianto (focolare, camere di combustione, combustione a più stadi, punti di immissione aria primaria e secondaria, quantità e velocità aria, flusso/turbolenza in camera, ricircolo fumi, preriscaldamento aria comburente, sistemi automatici di regolazione, ventilazione forzata, dispositivi pulizia automatici); impiantistica correlata (sistema accumulo inerziale, impianto idraulico, …); combustibile (qualità del combustibile e utilizzo combustibili ammessi); manutenzione Sistemi di controllo e regolazione (sonde Lambda, CO, incombusti e T, regolazioni automatiche) Misure secondarie secondarie: sistemi di contenimento delle emissioni (filtri a maniche, precipitatori elettrostatici, cicloni, SCR, SNCR, …) R. Roberto ENEA UTTS-Saluggia La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Verona ::::: 4 febbraio 2009 ::::: 5 Impianti a biomassa Conversione energetica della biomassa mediante combustione diretta: apparecchi ad uso termico (da pochi kWt a diversi MWt) impianti cogenerativi (potenze termiche tipiche da 0,5 a 5 MWt con applicazioni anche >10 MWt) impianti per la produzione di energia elettrica R. Roberto ENEA UTTS-Saluggia La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Verona ::::: 4 febbraio 2009 ::::: 6 Impianti a biomassa Apparecchi a biomassa legnosa (combustione): caminetti termo-caminetti riscaldamento/produzione di acqua calda stufe caldaie diverse soluzioni tecnologiche e possibili configurazioni bruciatori (vd. potenza richiesta e tipo di combustibile) termo-cucine Combustibile: forni legna da ardere barbecue bricchette cippato di legna pellet R. Roberto ENEA UTTS-Saluggia La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Verona ::::: 4 febbraio 2009 ::::: 7 Impianti a biomassa Migliori condizioni di funzionamento degli apparecchi a biomassa: carico nominale e alte temperature del focolare condizioni di regime (si raggiungono a dopo un periodo di funzionamento più lungo rispetto a quello richiesto dai tradizionali combustibili) pochi arresti nel funzionamento dell’apparecchio brevi periodi di stand-by funzionamento con il carico più alto e stabile possibile sistema di accumulo inerziale R. Roberto ENEA UTTS-Saluggia La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Verona ::::: 4 febbraio 2009 ::::: 8 Caminetti e termo-camini Caminetti a focolare aperto: aperto efficienze inferiori al 30%, tanto da non essere considerati sistemi di riscaldamento a tutti gli effetti ed emissioni decisamente alte di CO, PM, NOx Caminetti a focolare chiuso: chiuso rendimenti < 65% Termo--camini Termo camini: rendimenti < 70% legna pellet Caminetti potenze nominali ca. 5÷15 kW Caminetti: Termo--camini Termo camini: potenze nominali ca. 10÷35 kW Caminetti a focolare chiuso di più recente costruzione: costruzione aria primaria (sul piano del fuoco o sotto la griglia), aria secondaria (entrante dalla sommità del portellone) e aria di post-combustione (immessa nella parte superiore della camera di combustione). caminetto a focolare chiuso alimentato a legna (FONTE: http://www.edilkamin.com) termo-camino alimentato a legna irraggiamento e convezione (FONTE: http://www.caminettimontegrappa.it) R. Roberto ENEA UTTS-Saluggia La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Verona ::::: 4 febbraio 2009 ::::: 9 Caminetti e termo-camini Caminetti a focolare aperto: aperto efficienze inferiori al 30%, tanto da non essere considerati sistemi di riscaldamento a tutti gli effetti ed emissioni decisamente alte di CO, PM, NOx Caminetti a focolare chiuso: chiuso rendimenti < 65% Termo--camini Termo camini: rendimenti < 70% Caminetti potenze nominali ca. 5÷15 kW Caminetti: Termo--camini Termo camini: potenze nominali ca. 10÷35 kW Caminetti a focolare chiuso di più recente costruzione: costruzione aria primaria (sul piano del fuoco o sotto la griglia), aria secondaria (entrante dalla sommità del portellone) e aria di post-combustione (immessa nella parte superiore della camera di caminetto a focolare chiuso combustione). alimentato a legna caminetto a focolare chiuso alimentato a legna (FONTE: http://www.edilkamin.com) irraggiamento e convezione (FONTE: http://www.edilkamin.com) R. Roberto ENEA UTTS-Saluggia La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Verona ::::: 4 febbraio 2009 ::::: 10 Stufe e termo-stufe Stufe a legna: legna rendimenti < 73% legna Moderne stufe hanno rendimenti anche superiori pellet Stufe a pellet : rendimenti < 80% Potenze nominali ca. 6÷15 kW stufa alimentata a legna aria primaria aria secondaria aria di post-combustione cenere (FONTE: http://www.rika.at) irraggiamento e convezione termo-stufa alimentata a pellet (FONTE: http://www.palazzetti.it) R. Roberto ENEA UTTS-Saluggia La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Verona ::::: 4 febbraio 2009 ::::: 11 Stufe e termo-stufe stufe alimentata a legna (FONTE: http://www.rika.at) R. Roberto ENEA UTTS-Saluggia La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Verona ::::: 4 febbraio 2009 ::::: 12 Caldaie Possono essere costituite da due unità distinte (bruciatore a biomassa e caldaia tradizionale) o da un sistema integrato. Potenze nominali: da ca. 4 kW a diversi MW legna pellet cippato Caldaie a legna: legna fino a circa 200 kW. Moderne caldaie a legna: progettate per realizzare le condizioni di combustione in più stadi (vd. caldaie a fiamma rovesciata e gassificazione con sistemi di controllo della combustione e di regolazione automatici). Caldaie a legna di tipo tradizionale raggiungono rendimenti inferiori. Caldaie a pellet: pellet da pochi kW a circa 50 kW. Anche apparecchi di piccola potenza garantiscono rendimenti > 90% e basse emissioni e possono essere dotati di sistemi di controllo e di regolazione automatici. Caldaie a cippato: cippato da circa 30 kW a diversi MW. Le moderne caldaie, dotate di dispositivi di controllo e regolazione automatici, raggiungono rendimenti superiori al 90%. R. Roberto ENEA UTTS-Saluggia La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Verona ::::: 4 febbraio 2009 ::::: 13 Caldaie Moderne caldaie (dotate di sistemi di regolazione a microprocessore e sensori): rendimenti > 90% aria primaria aria secondaria sistemi di controllo e regolazione cenere caldaie alimentate a legna e a pellet (FONTE: Biomass Combustion in Europe Overview on Technologies and Regulations, 2008, NYSERDA Report 08-03 , NYSERDA 9477) caldaia alimentata a legna (FONTE http://www.froeling.com) R. Roberto ENEA UTTS-Saluggia Sistemi a fiamma inversa combustione a due stadi La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Verona ::::: 4 febbraio 2009 ::::: 14 Caldaie bruciatore alimentato a pellet (FONTE http://www.mepe.it) caldaia alimentata a cippato (FONTE http://www.viessmann.it) caldaie alimentata a pellet (FONTE http://www.kwb.at in alto, http://www.guntamatic.at a sinistra) R. Roberto ENEA UTTS-Saluggia La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Verona ::::: 4 febbraio 2009 ::::: 15 Impianti a biomassa Indici di buona combustione: fumo non visibile assenza di odori poco residuo di cenere cenere di colore grigio chiaro/bianco poca fuliggine nello scambiatore di calore Indici di cattiva combustione: (si possono avere per non più di 15 minuti nella fase fumo visibile di accensione) odori grande quantità di cenere cenere pesante di colore grigio scuro deposito di cenere nelle vicinanze del camino fuliggine nello scambiatore di calore R. Roberto ENEA UTTS-Saluggia La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Verona ::::: 4 febbraio 2009 ::::: 16 Impianti a biomassa Influenza sulle emissioni del metodo di accensione: metodo tradizionale dal basso metodo corretto dall’alto (riduzione dal 50 all’80% dell’emissione di particolato) (FONTE http://www.holzenergie.ch) R. Roberto ENEA UTTS-Saluggia La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Verona ::::: 4 febbraio 2009 ::::: 17 Impianti a biomassa Influenza sulle emissioni del metodo di accensione: metodo tradizionale dal basso metodo corretto dall’alto (riduzione dal 50 all’80% dell’emissione di particolato) Per apparecchi in cui non c’è una camera secondaria non mettere tanta legna L’effetto negativo di legna umida può essere ridotto utilizzando ciocchi più piccoli R. Roberto ENEA UTTS-Saluggia La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Verona ::::: 4 febbraio 2009 ::::: 18 Conclusioni Misure per ottimizzare la combustione aumentare il rendimento e ridurre le emissioni: qualità del combustibile (NO incenerimento domestico e utilizzo di biomassa qualsiasi) corretto dimensionamento/scelta della potenza qualità e prestazioni dell’apparecchio (rendimento, controllo ottimizzato della combustione, sistemi di regolazione, sistemi di pulizia) qualità dell’impianto (progettazione, accumulo termico, impianto idraulico) installazione corretta conduzione e manutenzione R. Roberto ENEA UTTS-Saluggia La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Verona ::::: 4 febbraio 2009 ::::: 19 www.enea.it http://www.enea.it/produzione_scientifica/edizioni_tipo/dossier.html www.saluggia.enea.it R. Roberto ENEA UTTS-Saluggia La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Verona ::::: 4 febbraio 2009 ::::: 20 Evoluzione tecnologica e mercato degli apparecchi ad uso privato Grazie dell’attenzione! R. Roberto ENEA UTTS-Saluggia La filiera della legna per il riscaldamento domestico: dal bosco al caminetto Verona ::::: 4 febbraio 2009 ::::: 21