L`UNIONE SARDA L`UNIONE SARDA Golf, si torna
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L`UNIONE SARDA L`UNIONE SARDA Golf, si torna
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna Rassegna sta mpa Beni culturali della Sardegna Segni di una grande civiltà a cura del Servizio Promozione Testata L’UNIONE SARDA Data 18 agosto 2013 Sezione Oristano e Planargia BOSA. BOSA. Tutto da rifare: il Consiglio pronto a bocciare il campo a Tentizzos Golf, si torna alla buca uno Il sindaco media e cerca una soluzione alternativa Di ANTONIO NAÌTANA BOSA Il grande ed intenso dibattito che coinvolge da mesi la città e non solo sulla questione delle velleità edificatorie di Condotte Immobiliare sulla costa a nord del Temo, provoca finalmente una presa di posizione del sindaco Piero Casula, che sembra ispirata ad accogliere visioni diverse da quelle che ha difeso per mesi. «In questi giorni - spiega il primo cittadino, anche sulla sua bacheca di Facebook - stiamo lavorando sulla bozza di protocollo di intenti, che vogliamo consenta alla società Condotte Immobiliare di presentare nuove proposte in merito ai loro interventi in città. L'ipotesi che sta maturando e che proporremo è quella da cui siamo partiti». L'IPOTESI Insomma: niente campo da golf a Tentizzos, nessuna volumetria aggiuntiva a Sa Miniera, oltre al recupero di quelle esistenti nel villaggio minerario, da destinare, secondo Puc comunale, quale centro studi e foresteria legata ad un parco. «La proposta che stiamo valutando dovrà tenere conto dello stato normativo attuale che consente interventi solo nelle due lottizzazioni approvate, vale a dire Campu 'e Mare e Sa Miniera. Contemporaneamente, la società avrà modo di valutare la fattibilità delle altre proposte, anche in funzione di un quadro normativo complesso che è in fase di rivisitazione». Se il manager di Condotte Giuseppe Vadalà aveva annunciato di soprassedere in questa fase all'idea di un campo da golf a Tentizzos, in attesa di avere dalle prossime elezioni comunali un sindaco più coraggioso, l'attuale primo cittadino riporta il tema di discussione nella sede più logica: il consiglio comunale attuale, chiamato a votare la proposta di intenti, ossia l'accordo che legherà il Comune alle ipotesi edilizie dell'impresa Immobiliare. Perché questo è Condotte: non una realtà di promozione turistica, ma una società immobiliare che ha speso 18 milioni di euro per acquistare 340 ettari nel territorio comunale ed intende perlomeno rientrare nelle spese. Ma, per farlo, propone di costruire un campo da golf dove ora non si può, di realizzare decine di migliaia di metri cubi nella costa sottoposta a vincoli e perciò, dov'è vietata la cementificazione. LA SITUAZIONE Il sindaco sa bene che non ha in consiglio comunale i voti che occorrerebbero: con il suo, sono sette favorevoli, tutti gli altri contrari. Quindi, da buon politico, capisce che il dibattito ha evidenziato troppe contrarietà e suggerisce l'unica ipotesi possibile: Condotte studi ipotesi di sviluppo limitate alle aree già approvate e cioè a Campu e Mare ed a Sa Sea. Il campo da golf come cavallo di troia per aprire la costa alle volumetrie connesse, per ora, non è pensabile. Il Ppr non lo consente, le normative comunitarie neppure, i vincoli archeologici nemmeno, il Puc comunale lo esclude. IL CASO. L'eurodeputato Niccolò Rinaldi, nella città del Temo, invita il Comune alla cautela «Bosa Colores? Progetto poco chiaro» BOSA Niccolò Rinaldi, eurodeputato di Italia dei Valori, è uno dei tanti che hanno scelto Bosa come luogo privato, interiore quasi. Per questo, lui che in Europa si occupa di progetti di rilancio e condivisione, di creare opportunità di sviluppo in Asia e nel Corno d'Africa, in Afghanistan ed in Sud America, davanti al mito che sembra coinvolgere troppo facilmente molti disoccupati bosani, quello di uno sviluppo dipendente dalla svendita del territorio costiero, ha scritto al sindaco Piero Casula una lettera garbata ma densa di significati e di suggerimenti. «Condotte Immobiliare è un soggetto molto forte, dotato di determinazione e potere negoziale. Ed anche di notevole esperienza legale. Un partner complesso per l'amministrazione comunale, come complesso risulta essere il dialogo con la cittadinanza. Se questo progetto andrà avanti, sicuramente avrà anche un percorso in via giudiziaria. E la politica potrebbe trovarsi tra due posizioni inconciliabili ed entrambe protagoniste. A discapito di chi ci sta nel mezzo». I DUBBI Niccolò Rinaldi invita tutti ad una grande cautela: «Mancano le idee più importanti per la valutazione del progetto: quantificazione dei posti di lavoro che si intende creare nelle nuove attività, meccanismi di assunzione (che di solito escludono i lavoratori del posto, dal momento che le aziende ricercano manodopera a costi più competitivi sul mercato internazionale). Mancano gli studi sull'impatto che le opere avrebbero per la città: un campo da golf e ricettività destinati ad una sorta di nuova città o destinati a dispiegarsi nella città esistente?». E poi aggiunge: «Manca una valutazione in termini di indotto, manca un obiettivo di rapporto fra residenti e nuovi visitatori. Tutto è molto approssimativo e dovrebbe suggerire agli amministratori particolare cautela». Insomma: Condotte Immobiliare parla di centinaia di posti di lavoro: ma non piega di quali posti di lavoro si tratta, quali qualifiche, quali tempi, per quali attività specialistiche. Su 2500 disoccupati iscritti al collocamento, oltre duemila sono privi di specializzazione. LE RISORSE Per Niccolo Rinaldi, le risposte al bisogno di sviluppo e di lavoro, Bosa può trovarle in progetti seri che la Ue può valutare positivamente: «L'Italia utilizza solo il 38 per cento dei finanziamenti comunitari cui potrebbe avere accesso - spiega - Quanto di questo minima percentuale è utilizzata dalla Sardegna? E penso a progetti finalizzati a salvaguardare Bosa per com'è, cioè per quelle sue peculiarità per cui è famosa nel mondo. Penso a progetti di recupero del centro storico, di valorizzazione ambientale, di sviluppo turistico legato alla sua natura di borgo fluviale. Com'è che in Europa non ne vengono presentati?». L'APPELLO L'europarlamentare invita l'amministrazione ed i bosani, ma anche la Regione, ad un'attenta riflessione sulle zone Sic, protette da vincoli europei: Un campo da golf a Tentizzos ne vale davvero la pena? Per Niccolò Rinaldi, decisamente no: «Non capisco come si possa perseguire la compatibilità fra l'ombrello Unesco che il Consiglio comunale ha richiesto per la costa in questione e vari aspetti del progetto edilizio che Condotte propone». ( a. n. )