Mondo ultras, Napoli è capitale della violenza Il Roma

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Mondo ultras, Napoli è capitale della violenza Il Roma
26 gennaio 2016
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Il Roma
C. C. NAPOLI
Mondo ultras, Napoli è capitale della violenza
NAPOLI. Aumentano gli scontri tra tifosi
avversari, quelli contro la polizia, diminuiscono
le aggressioni agli steward negli stadi e i furti
negli autogrill, ma c' è un picco dei daspo
emessi, con un abbassamento drastico delle
denunce (a Napoli ne sono 50) e un aumento
di oltre il 50 per cento degli arresti. E se per
quest' anno Napoli e la Campania sono stati
superati nella classifica dei più "cattivi" occorre
invece leggere la tendenza nell' ultimo triennio
e si comprendere che sia Napoli che in
generale la Campania sono al primo posto su
tutte le classifiche: numero maggiore di daspo,
numero maggiore di scontri, numero maggiore
di arresti e di denunce e anche di persone in
trasferte nonostante la tessera del tifoso che
limita di non molto gli esodi degli ultras delle
curve A e B dello Stadio San Paolo. Nella
conta dell' ultimo triennio, insomma.
L' ANALISI DELL' OSSEVATORIO Il trascorso
campionato di calcio ha evidenziato, in
generale, una situazione con luci ed ombre. In
particolare, se la recrudescenza delle forme di
violenza riferita a tutti i campionati appare
limitata, essendosi registrato un incremento
del 4,5% degli incontri con feriti, ben più ampia
risulta quella rilevata nei soli campionati
professionistici (serie A, B e Lega Pro) con un
aumento del 22%.
Questo vuol dire che gli scontri tra ultras di
opposte tifoserie sono stati molto di più e tutti tra i campionati "importanti". Sono questi in sintesi i dati
sviscerati dell' Osservatorio per le manifestazioni sportive (organo del ministero degli Interni) che
raccontano come in una fotografia il pianeta del mondo del pallone, ovvero quello che ci ruota attorno,
con l' elencazione statistica di tutti dati forniti dalle varie questure d' Italia. A leggere con attenzione le
oltre 80 pagine in possesso dei dirigenti delle Digos delle diverse città italiane, si è in presenza di un
vero e proprio salto di qualità nel livello di pericolosità degli ultras, con un aumento degli atti illegali all'
interno degli impianti, specie dovuto al largo uso di fuochi di artificio e in particolare di bombe carta che
spesso vengono usate contro i tifosi avversari.
Proprio l' uso delle bombe carte contro i tifosi dell' Inter ha infatti portato alla squalifica della Curva A
nella partita in casa contro L' Empoli. I feriti in serie A, B e Lega Pro risultano aumentati del 18% (da 69
a 82), una forte diminuzione, pari al 26,5% (da 142 a 125) si registra nel dato riferito al complesso delle
gare monitorate. Per quanto concerne i feriti tra le forze dell' ordine, la situazione è rimasta invariata
nelle gare professionistiche, at testandosi a 62 unità, mentre l' indicatore è aumentato del 14% se riferito
a tutti gli incontri (da 128 a 146). Tale dato comunque è fortemente condizionato dal negativo
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andamento di una sola gara (Roma­ Feyeenord) che ha fatto registrare ben 39 feriti. Prendendo in
considerazione i feriti tra gli steward si registra, invece, un trend in diminuzione, sia considerando le
sole gare di A, B e Lega Pro, (25,9%, da 27 a 20), sia se si contemplano tutte le altre gare dei tornei
dove è previsto il loro impiego, (incontri internazionali, Tim Cup, Coppa Italia Lega Pro), dove si assiste
ad una diminuzione del 10% (da 40 a 36). Sul fronte delle attività di contrasto, mentre i denunciati
risultano in contrazione, sia complessivamente (16,9%), che nelle sole serie professionistiche (­26,3%)
gli arrestati sono in controtendenza nel quadro generale con un incremento del 53% (da 160 a 246). In
ultimo, il numero degli operatori delle forze dell' ordine impiegati per gli incontri di calcio risulta
aumentato del 14,8% (da 185.686 a 213.166); in serie A, B e Lega Pro, il numero degli operatori delle
forze di polizia impiegati è cresciuto del 12,2% (da 154.410 a 173.278).
Tutto questo che vuol dire?
Vuol dire sicuramente che se da una parte la nascita della tessera del tifoso ha portato ad un calo del
sessanta per cento di tifosi in movimento su e giù per l' Italia, la sua introduzio ne non ha portato di
sicuro ad una diminuzione degli attriti o della violenza fuori e dentro ai campi di gioco.
GLI SCONTRI TRA GLI ULTRAS Negli stadi non ci sono quasi più scontri tra opposte tifoserie. I
momenti di criticità si assistono sempre fuori dalle strutture e il più delle volte mentre i tifosi delle altre
squadre stanno per entrare negli impianti. Relativamente agli scontri, lo stadio, grazie alle misure
organizzative introdotte, presenta il livello minimo di criticità.
Infatti sono solo il 12% gli episodi che si registrano all' interno degli impianti mentre le adiacenze degli
stessi rimangono il punto più delicato. Restano marginali gli scontri lungo le vie di trasporto (2% sia in
ambito ferroviario che in ambito autostradale) mentre in ambito urbano, nelle vie che portano o
defluiscono dallo sta dio si sono registrati nil 16% degli scontri. Sempre meno gli scontri durante le gare
(5%) quando le tifoserie sono ben divise tra loro. Le fasi di afflusso, con il 55% degli scontri, e di
deflusso, con il 40%, sono i momenti più critici nella gestione dell' Ordine Pubblico.
Nel 72% dei casi è ancora l' astio tra le tifoserie la causa principale degli scontri, seguita dalla
conflittualità con le Forze dell' Ordine (23%). Nella stagione sportiva 2014/2015 le tifoserie che si sono
dimostrate particolarmente astiose sono quelle della Lazio (coinvolta in 5 episodi di violenza su un totale
di 57), Brescia (4 episodi), Ascoli e Roma (3 episodi).
ARRESTATI E DENUNCIATI I 246 tifosi arrestati sono riconducibili a 58 tifoserie tra queste emergono
quelle del Feyenoord (35 arrestati), della Croazia (17) e della Dinamo Minsk (13) a conferma delle
particolari criticità che in questa stagione sono state registrate negli incontri internazionali.
Tra le squadre che militano nei campionati professionistici Juventus e Roma hanno il numero maggiore
di tifosi arrestati (10). Per quanto concerne i 1.306 tifosi denunciati si segnalano le tifoserie del Bari,
Brescia, Roma e Napoli, rispettivamente con 102, 98, 59 e 50 tifosi indagati.
L' EMISSIONE DEI DASPO La rilevazione statistica effettuata al 30 giugno 2015 evidenzia che, sull'
intero territorio nazionale, risultano attivi 5.040 provvedimenti , di cui 4.848 emessi in occasione di
partite di calcio, 94 nel basket, 21 nell' automobilismo, 17 nel tennis, 15 nel motociclismo, 14 nel
calcetto, 10 nell' hockey, 6 nel pugilato e pallavolo, 3 nel rugby, 2 nella pallamano e nell' ippica, 1 nel
ciclismo e nella pallanuoto. Relativamente alla stagione sportiva 2014­2015 sono stati irrogati 2.238
provvedimenti Daspo. (di cui 2160 relativi al calcio), rispetto ai 2472 adottati in quella precedente 2013­
2014 (di cui 2346 relativi al calcio), con un decremento pari al 9,5%. Se per quest' anno la tifoseria della
Fiorentina ha vinto lo scettro per l' emissione di Daspo con 184 provvedimenti ciò che fa comprendere
realmente in quadro d'insieme è l'andamento degli ultimi tre anni e lì Napoli non ha rivali. Nella stagione
2012­2013 sono stati emessi 243 Daspo, l'anno successivo 191 e quest'anno 142 per un totale di 334.
Nessuna tifoseria in Italia ha avuto un carico così alto di provvedimenti di allontanamento dagli stadi
come quella del Napoli che è spesso in giro per l'Italia a sostenere i propri colori. LE TIFOSERIE Per
quanto concerne l'analisi delle tifoserie maggiormente colpite dai provvedimenti, si evidenzia che nel
corso del campionato appena concluso, sono stati sottoposti a diffida in particolare i tifosi delle squadre
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del Bari, Roma, Brescia, Juventus, Napoli, Verona, Reggina, Atalanta e Salernitana. L'andamento
ovviamente porta Napoli al secondo posto con una media di 72 Daspo a stagione rispetto ai 93 della
Juventus. Sotto ai napoletani ci sono i romanisti con 64 Daspo. L'età dei Daspati varia molto ma le
persone statisticamente più colpite sono comprese tra una età che va dai 18 ai 30 anni e comunque le
persone sotto i 40 anni sono in assoluto le più colpite con in totale il 78 per cento. Quast'anno sono stati
emessi 10 Daspo a 15enni, 26 a sedicenni e via via a salire. Il più anziano ha 78 anni ed è del nord
Italia. I VIAGGI IN TRENO Nel corso dell'ultima stagione il numero dei tifosi che hanno utilizzato il treno
per le trasferte è calato del 23% rispetto al campionato precedente. Il dato appare in linea con il trend
decrescente degli ultimi anni: dal 2007 ad oggi si osserva una flessione del 62%. L'impiego di personale
della polizia ferroviaria si attesta su livelli decisamente inferiori rispetto al passato (­84% rispetto al
2007/2008). Le tifoserie che maggiormente sono in viaggio sono quelle della Roma con 14 trasferte,
seguiti da quelli del Napoli con 9 trasferte, Lazio 6, Carpi 5 e Bari 5. Il Napoli ha portato in viaggio circa
300 tifosi, ovviamente solo per quanto riguarda i viaggi in treno. VIAGGI IN AUTOSTRADA La
penultima stagione calcistica (2013­2014) era stata caratterizzata, dopo i positivi risultati ottenuti
all'indomani dell'introduzione della Tessera del Tifoso, da un preoccupante aumento delle illegalità
commesse dalle tifoserie lungo la viabilità, con un numero di reati pericolosamente prossimo a quello
della peggiore stagione sin qui monitorata (170 nel 2009 ­ 2010). Viceversa, l'ultima stagione calcistica ­
dopo un inizio caratterizzato da episodi di notevole gravità, ha fatto registrare una decisa inversione di
tendenza, con una diminuzione dei reati commessi dalle tifoserie in transito (79) di oltre il 46% rispetto
al campionato 2013­ 2014 (148). Scendendo nel dettaglio degli illeciti commessi, i furti ­ perpetrati
prevalentemente all'interno di esercizi commerciali ­ costituiscono la gran parte delle illegalità registrate,
vale a dire il 72% del totale. Diminuiscono, inoltre, gli episodi di danneggiamento, che passano a 5 a
fronte dei 14 della passata stagione, ed i reati contro l'incolumità individuale, da 13 a 6. LE IDEOLOGIE
ULTRAS Dall'ultimo censimento delle tifoserie delle serie professionistiche è emerso che in Italia
risultano attivi 382 club (a fronte dei 403 censiti nel campionato 2013/2014), composti da circa 39.600
supporter (a fronte dei 40.260 del precedente campionato). Tra questi club, 151 (a fronte dei 155 del
campionato 2013/2014) hanno manifestato un orientamento politico. In particolare, 40 gruppi risultano
orientati su posizioni di estrema destra (a fronte dei 46 del campionato 2013/2014), 21 su posizioni di
estrema sinistra (20 nel 2013/2014), 45 hanno assunto una generica connotazione di destra (47 nel
precedente campionato), 33 genericamente di sinistra (32 nel 2013/2014), mentre 12 sodalizi hanno
manifestato una ideologia cosiddetta mista caratterizzata dalla presenza di esponenti sia di estrema
destra che di estrema sinistra (10 nel campionato 2013/2014). Con riferimento invece alla consistenza
numerica, 17.502 tifosi circa risultano appartenere a gruppi politicizzati (a fronte dei 17.312 censiti nella
stagione calcistica 2013/2014).
FABIO POSTIGLIONE
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