Quella spiaggia libera mangiata dai vicini di casa

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Quella spiaggia libera mangiata dai vicini di casa
IL SECOLO XIX
MARTEDÌ
10 GIUGNO 2014
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APPELLO DEL COMITATO DI VIA CIMAROSA PER SALVARE L’AREA PUBBLICA
Quella spiaggia libera
mangiata dai vicini di casa
I proprietari di Bagnarci e Barbadoro: «Pronti a restituirla»
Lettini presi di mira dai teppisti del “mordi e fuggi” a Finale
IL CASO
SILVIA CAMPESE
La spiaggia di Alassio presa d’assalto nel primo weekend di caldo afoso
VARAZZE
La passeggiata di Varazze dove è avvenuta l’aggressione
Netturbino picchiato
da un ciclista nei giardini
Dopo l’episodio, l’uomo e la moglie sono fuggiti
VARAZZE. Aggredito e percosso, che correvano e giocavano. Mi soperché“colpevole”diaverinvitato no permesso, in maniera garbata,
dueturisti-ciclisti,primaapedala- di ricordargli che il transito delle
re più lentamente e poi a non uti- biciclette sui giardini non è amlizzare la passeggiata a mare come messo e li ho invitati a procedere,
una pista ciclabile. È la brutta av- comunque, più lentamente.
«L’uomo-continua
Ferreroventura vissuta nel tardo pomeriggio di domenica da un operato- dapprima mi ha insultato, poi si è
avvicinato mire ecologico vanacciosamente.
razzino, CristiaTemevo mi sferno
Ferrero,
LA VITTIMA
rasse una testata
quarantenne, che
e così l’ho tenuto
ieri, a freddo ma
«Per poco mi
a debita distanza.
concontusionied
investiva. Gli ho
Per tutta rispoescoriazioni ancora calde, ha
detto che è vietato sta, mi ha scagliato contro la bicisporto denuncia
transitare in bici
cletta.Hoavutola
per lesioni contro
sulla passeggiata» prontezza di eviignoti.
tare che il telaio
Ferrero, sensimi colpisse alla
bile ai problemi
ecologici,nonsoloperillavoroche testa, ma ho riportato una forte
svolge,erispettosodell’ordine,siè contusione all’avambraccio. Stavo
trovatoindifficoltàacausadicicli- per inseguirlo ma, rispettando il
sti maleducati che corrono anche codice etico e gli inviti a non cadere in provocazioni, mi sono fermadove è vietato.
«Stavo andando a caricare sul to. Ho chiamato il 112 dei carabifurgone i sacchetti appena rimossi nieri, che hanno chiesto l’interdai contenitori di viale Cappa- ha ventodellapoliziamunicipale,alla
denunciato- quando ho rischiato cui vista i due ciclisti si sono diledi essere investito da due ciclisti, guati». Tutto, davanti a una decina
forsemaritoemoglie,nonvarazzi- di frequentatori dei giardini.
ni.Vicino a me c’erano bambini AN. REG
SAVONA. I membri del comitato di
via Cimarosa, con un certo sarcasmo, l’hanno definita “la prima forma di erosione orizzontale di una
spiaggia”. Oggetto dell’interesse dei
residenti, che hanno lanciato un appello pubblico, è il pezzo di litorale
lasciato alla libera balneazione, appuntoinviaCimarosa,traiBagnarci
e i Barbadoro che, in base alla denuncia del comitato, da un po’ di anni a questa parte risulterebbe sempre più ristretto.
L’accesso è rimasto invariato: una
scala in cemento, accompagnata da
due ringhiere in ferro verniciate di
bianco, un po’ arrugginite, con a
fianco i cartelli che indicano la balneazione non sorvegliata. Oggi, chi
passa dalla via senza conoscerne la
storia, quasi non nota la spiaggia, ridotta a poco più di una striscia che si
chiude a imbuto verso il mare, stretta dalle staccionate in legno dei due
stabilimenti, in grado di ospitare ormai un numero assai ridotto di bagnanti. Secondo
i residenti, però,
le cose non sono
LA PROTESTA sempre state coDEI RESIDENTI sì. Un tempo, di«Erosa
cono,
questo
pezzo dopo spazio era lo sfopezzo nel go dei “vecchi”
corso degli abitanti della
zonachesituffaanni»
vano in mare a
passavano qualche ora al mare. Non solo. Anche
qualche turista faceva tappa in quel
pezzo libero. «Man mano, senza che
nessuno se ne accorgesse – dicono i
membri del comitato di via Cimarosa–centimetropercentimetro,metro per metro lo spazio si è ridotto a
una striscia, probabilmente inglobata dai vicini stabilimenti, visto
che,dasola,laspiaggianonsipuòessere ristretta». Non si tratta di una
novità dell’estate 2014. «Qualche
annofa–diconodalComitato–avevamo chiesto spiegazioni alla Capitaneria e al Demanio, ma la prassi
burocratica ci aveva sfinito e avevamo abbandonato la voglia di fare
chiarezza. Ma questo non ha cambiato i sentimenti: spiace molto che
un diritto dei cittadini non venga rispettato». Quest’anno l’ennesima
conferma, a detta loro, della metratura modificata. «Quello che balza
agliocchi–aggiungono–èchelemisure sono cambiate sia in alto che
verso la battigia. Dall’ingresso, come risulta evidente da alcune foto,
tra la ringhiera e la staccionata, a sinistra,trovavanopostodeigozziche
oggi non ci starebbero assolutamente. Il colmo, però, si raggiunge
guardando verso il mare: la spiaggia
si chiude a imbuto, mentre un tempo si allargava». E la conclusione.
«Ci piacerebbe che la fetta che manca della spiaggetta di via Cimarosa
venisse restituita ai suoi abitanti».
Richiestasubitoaccoltadaigestori dei bagni chiamati in causa, che
hanno lasciato da parte le polemiche per tentare di trovare una soluzione pacifica che accontenti tutti.
Il “corridoio” verso il mare: ecco cosa resta oggi della spiaggia libera
DOMANI
MISUREREMO
ERRORI
INCONSAPEVOLI
Domani mattina
misureremo
le spiagge. Se ci sarà
qualche sforamento,
rimetteremo tutto
a posto»
Se si fossero compiuti
inconsapevolmente
errori nel conteggio
della metratura, siamo
disponibili a trovare
una soluzione
MARIANGELA PIROTTO
MIMMO PALLONE
Barbadoro
Bagnarci
IERI GLI OPERAI SONO TORNATI AL CANTIERE
PARCHEGGIO SOTTERRANEO IN VIA CIMAROSA
OGGI INCONTRO PER ACCELERARE SUI LAVORI
••• SAVONA. È stato fissato per
questa mattina l’incontro tra il vicesindaco Livio Di Tullio e il dirigente
dei Lavori pubblici di Palazzo Sisto
per fare il punto sul cantiere Meraviglia di via Cimarosa, in particolare il
parcheggio sotterraneo. Se c’era
già stata una presa d’atto di un ritardo sul completamento di alcuni
interventi, almeno il park sotterraneo, con trenta posti pubblici, doveva essere già stato consegnato
da tempo. Da qui la richiesta di fare
il punto e di capire da cosa sia determinato il ritardo. Anche perché il
cantiere sembra procedere a intermittenza. Dopo settimane di stallo,
sabato scorso, in pieno affollamen-
to, erano ricomparsi gli operai per
disegnare la segnaletica orizzontale, “mandati a casa” da Di Tullio che
mal aveva gradito la ripresa dei lavori in una giornata poco opportuna. Ieri, i dipendenti del cantiere
hanno ripreso i lavori per tracciare i
posti auto, garantendo di completare gli altri lavori dopo l’estate. Diversa, però, la sorte del parcheggio
interrato, particolarmente atteso,
poiché, oltre ai posti privati, ne restituirà trenta pubblici alla città. E,
in estate, visto l’afflusso di bagnanti, sarebbero una manna per i residenti che stanno facendo non poca
fatica già ora a parcheggiare.
S. C.
«Nessunodinoipensadiaverecompiuto delle azioni scorrette – dicono
Mimmo Pallone, Bagnarci, e Mariangela Pirotto, Barbadoro. – Se,
pur inconsapevolmente, si fossero
compiuti degli errori nel conteggio
della metratura, siamo disponibili a
trovare una soluzione. In effetti,
l’apertura d’ingresso è di circa 8 metri, ma va stringendosi sino a dimezzarsi». Non aspetteranno tempo i
due titolari che, davanti a una stretta di mano, hanno scelto di correre
ai ripari. «Domani mattina – dicono
– i nostri bagnini misureranno le
spiagge e, se ci sarà qualche sforamento, rimetteremo tutto a posto».
Se non ci penseranno loro, a verificare,cipenseràcomunquelaCapitaneria di Porto. «Abbiamo avviato
solodaqualchegiornoicontrollisugli stabilimenti balneari – dicono
dall’ente – e a noi, direttamente,
nonègiuntanessunasegnalazionea
riguardo di via Cimarosa. Trattandosi, in quell’area, di strutture mobili che si smontano e rimontano a
ogni stagione, pensiamo che il problema non possa avere origini troppo antiche, ma sia legato al montaggio di quest’anno. Comunque svolgeremo le dovute verifiche».
Intanto, la prova d’estate dello
scorso e soleggiato week end
ha messo a dura
CONTROLLI
prova via CimaSUI RIFIUTI
rosa. Non solo
per i parcheggi, Ata assicura
parecchio ridotmaggiori
ti dal restyling
interventi
della zona, ma
per pulire
anche per il sole spiagge
vraffollamento
di bagnanti che
ha lasciato pesanti tracce il giorno
dopo. Molte le lamentele dei residenti che hanno definito spiagge,
marciapiedi e attigua passeggiata di
San Michele come un campo di battaglia,dovetroppopoconumerosio,
comunque,troppopiccolieranoibidoni della spazzatura, da non reggere il sovraffollamento inaspettato.
«Abbiamo effettuato un ritiro straordinario sabato mattina – spiega il
direttorediAta,LucaPesce–poiché
la via ne aveva realmente bisogno.
Proseguiremo con un passaggio due
volte al dì, sperando che la gente
perda l’abitudine di abbandonare
rifiuti, anche grandi, in strada».
Particolarmente colpita dall’abbandono rifiuti, ancora la striscia di
spiaggia libera. «Così ridotta – concludono dal comitato – la nostra
spiaggetta finisce per essere usata
come discarica. All’acceso, ai lati
della scalinata in cemento, viene riversato di tutto e ciò non fa che peggiorare la situazione. O si restituirà
dignità a questo piccolo pezzo di litorale libero, con una metratura dignitosa che ne permetta l’utilizzo, o
piuttosto che venga chiusa, onde
evitarechevengautilizzataperaltre
finalità. Anche in questo senso, le
nostre segnalazioni non sono andate a buon fine. Di notte, in estate, in
molti abbiamo avvistato scene poco
rassicuranti e le pattuglie di polizia
non possono garantire una grande
presenza». Il destino della spiaggia
si lega alla via e ai suoi abitanti che
sperano di riconquistarsi uno spazietto libero.
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