satira cautelativa un caffè in piazza
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satira cautelativa un caffè in piazza
1,20 € SETTIMANALE DI INFORMAZIONE POLITICA, RELIGIOSA, CULTURALE www.gazzettadifoligno.it 3 lutto a Spello 5 lo studio Cordoglio per la morte dell'ex sindaco Gino Bagliani la riflessione SE UN ABBRACCIO CAMBIA IL MONDO VERSO IL PRIMO MAGGIO FRANCESCA bRUFANI Quest’anno la Pasqua arriva tardi. Almeno per tutti quelli che abitano in Grecia, cattolici inclusi, che come ogni anno hanno messo in calendario l’Anestì seguendo la data ortodossa. Un segno di comunione, quello mostrato dalla piccola comunità greco-cattolica, che cade nel 2016 il Primo maggio, ricorrenza della Festa dei Lavoratori. Una coincidenza di date che trilla come un auspicio verso una crisi che tedia la Grecia da più di sette anni e che la vede vittima del più alto tasso di disoccupazione in tutta l’Unione. Una data che cade anche a due settimane dalla visita papale nel paese ellenico, in quello che in molti hanno definito un “momento storico” e che ha visto insieme - segno che i problemi non si affrontano da soli - tre capi religiosi cristiani: Papa Francesco, il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo e l’arcivescovo ortodosso di Atene Ieronymos. Insieme per essere la voce dei dimenticati del mondo davanti a quella che il Papa ha definito “la catastrofe umanitaria più grande dopo la Seconda Guerra mondiale”. “Oggi sono voluto stare con voi. Voglio dirvi che non siete soli” ha detto il Papa a Lesbo. È questo il primo passo che ci chiedono i profughi. Non il nostro lavoro, i nostri spazi o le nostre case ma semplicemente “stare”. Sovente riecheggia un commento davanti alle immagini dei profughi assiepati al confine greco. “Perché in fondo noi, da qui, non abbiamo nessuna colpa” - si glossa - e un italiano, dopotutto, non dovrebbe sentirsi in difetto se al confine ellenico succede questo o quello. C’è una storia, che forse ci può dire qualcosa, accaduta in Pakistan circa un anno fa: parla di un giovane che in una zona particolarmente calda si era offerto di sentinellare l’ingresso di una chiesa dove vegliavano più di duemila fedeli. Il ragazzo, che scrutava i passanti con zelo, ci aveva messo poco ad intercettare un kamikaze e a capire che, pieno di tritolo, se ne andava diretto verso il luogo di preghiera. Il giovane, bypassando ogni difensiva, se ne era corso subito ad abbracciarlo e il kamikaze, allibito, non si era più fatto esplodere. Questa storia ci pone almeno tre domande. Perché è legittimo forse - più che sprangare le porte ai profughi - interpellarsi su quante volte ci siamo lasciati sfuggire questi “segni”, quante volte ci siamo permessi di non capire che se l’altro cade, invece, è anche nostra responsabilità. Forse è opportuno, ancora, iniziare a contare di quanti non-abbracci ci siamo macchiati. “Dio ha creato il genere umano perché formi una sola famiglia - ci ha ricordato il Papa a Lesbo -: quando qualche nostro fratello soffre, tutti noi ne siamo toccati. Tutti sappiamo quanto è facile per alcune persone ignorare le sofferenze degli altri e persino sfruttarne la vulnerabilità. Ma queste crisi possono far emergere il meglio di noi. E il popolo greco lo ha dimostrato”. E in questo meglio - almeno - lasciamo sia il nostro abbraccio a venire fuori. Domenica 1 maggio 2016 anno 131 - n. 16 7 Chiesa, internet e social media La ricerca di Rita Marchetti Poste italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale D.l. 353|2003 [Conv. in l. 27|02|2004 n. 46] art. 1, Comma 1, DCb Perugia taxe Perçue [tassa Riscossa Uff. P.t. Foligno] sport Foligno, finale amaro A Gubbio non basta l'orgoglio Maggioranza col fiato sospeso Bilancio in dirittura d'arrivo, ma nella coalizione di governo (foto rgunotizie.it) continuano le fibrillazioni. Nostra intervista esclusiva con il capogruppo del Movimento per Foligno, Lorenzo Schiarea SERVIZIO a pag.2 stefano preziotti l'evento lo spettacolo attualità San Giuseppe Artigiano I 50 anni della parrocchia Notre Dame al San Carlo Spettacolo di Prote[M]us Mercato del lavoro Le prospettive della Cisl Domenica 1° maggio la festa Gran finale con i fuochi d'artificio La nota compagnia farà rivivere le atmosfere della Parigi del 1482 Parla la segretaria Pierpaola Pietrantozzi "Puntare sulle nuove generazioni" 4 6 7 satira cautelativa roberto di meo naSCe il goveRno ombRa Della SoRa FiliPPa La situazione ‘fibrillante’ della maggioranza non accenna a calmarsi tant’è che, anche nell’ultima seduta del Consiglio comunale, i tre dissidenti hanno disertato l’aula. E la cosa buffa è che si continua a non capire perché. Il Ciancaleoni socialista è stato praticamente ‘Riformato’ dal suo partito e, nonostante abbia fatto la faccia truce verso gli ex dirigenti, deve stare piuttosto accorto per evitare il defenestramento conclusivo. Del Finamonti non v’è traccia. Pare che il Piddì abbia fatto un appello a ‘Chi l’ha visto?’ sperando che la Sciarelli riesca a trovarlo da qualche parte. Sono stati scanda- gliati anche ospedali e carceri ma la ricerca si è arenata. S’è invece palesato a mo’ di fata Morgana il movimentista per Foligno ‘Sir Lorenzo’. Il baronetto, dopo aver partecipato ai festeggiamenti londinesi dell’amata sovrana Elisabetta, è tornato subito a Foligno per ragguagliare il suo mentore Maurizio della contea di Hispellum, come si scuotono gli alberi di pero per far cadere i Mismetti, particolare varietà di frutto Ogm che ogni anno viene aggredito da una serie di insetti patogeni spinti quasi sempre dal vento sinistrale. Intanto nell’orto della destra li Cetorelli ‘non ardonno sune’, come cantava Foglietta, li Meloni ancora non maturano e gli altri fanno solo da contorno. Resta solo l’invitta sora Filippa che, sapendone una più del diavolo, dà una botta al cerchio magico mismettiano e una alla botte, ormai vuota, della sua cantina. E con Graziosi movimenti ha già creato intorno a sé il Governo Ombra pronto a scardinare le incrostazioni sinistre che tengono in ostaggio la città. un caffè in piazza carlo rampioni