“Gesù è tornato sulla Terra”, Musical degli studenti della scuola

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“Gesù è tornato sulla Terra”, Musical degli studenti della scuola
“Gesù è tornato sulla Terra”, Musical degli studenti della scuola
media di Montalto di Castro
newtuscia.it/2016/12/19/gesu­tornato­sulla­terra­musical­degli­studenti­della­scuola­media­montalto­castro/
Emanuela Colonnelli
19/12/2016
(NewTuscia) – MONTALTO DI CASTRO – Il 17 dicembre abbiamo riso tutti al titolo del musical portato in scena
dalle classi prime della scuola media di Montalto di Castro. Un sorriso “pensieroso” è per la provocazione che tante
volte viene rivolta a noi adulti: «Va bene, celebri il Natale ogni anno…ma se Gesù tornasse veramente, saresti in
grado di riconoscerlo?…»
Un altro sorriso è per lo scopo di questo spettacolo: raccolta di
un piccolo fondo da inviare ai comuni di Ussita e Visso, come
segnale di solidarietà degli studenti di questa scuola verso gli
studenti e la popolazione dei luoghi colpiti dal sisma.
Di questa iniziativa si è reso promotore e regista un professore
dell’Istituto, Daniele Costantini, che insieme alle
professoresse Sarti e Prosperini e con la collaborazione dei
genitori ha messo in scena un musical efficace, coinvolgente,
dal vago sapore delle recite natalizie per bambini, epperò
interpretato da preadolescenti in forma, soprattutto per l’ironia
con cui sono stati recitati i ruoli.
Ecco. L’ironia è stato il filo conduttore per eccellenza di questo spettacolo, che ha offerto un’occasione per pensare
e divertirsi al contempo. E ce l’hanno offerta i ragazzi, pensa un po’!
Questo il canovaccio. In Paradiso le notizie viaggiano rapidissimamente di nuvola in nuvola (fibre ottiche
aeree…?), e c’è agitazione per il circolare di notizie false e tendenziose intorno a Dio, che sarebbe in qualche
modo il responsabile di tutto ciò che non va sulla Terra. Quattro attori dialogano animatamente: sono la Madonna,
Gesù, Dio stesso e San Pietro, che fa una disamina impietosa degli ultimi 2000 anni di storia. Le cose vanno
malissimo, ma Dio non ci sta ad accollarsi tutta la responsabilità (si sa, gli uomini sono stati lasciati liberi di
scegliere e agire).
A San Pietro viene un’idea a dir poco geniale. Rimandare Gesù sulla Terra, che però non ne vuole sapere, vista
l’ultima esperienza. <<E invece ci andrai, figlio mio>> dice Dio <<ma stavolta non ti incarnerai in un bambino – i
tempi sono cambiati – bensì in un homeless, un barbone. Se troverai anche uno solo che ti riconoscerà e ti
accoglierà, l’umanità sarà salva!>>. Lo spunto è degno, per un credente, di riflessioni ben più serie.
Gesù prepara la valigia, intorno al 24 dicembre, e parte. E quaggiù non lo riconoscono. Per forza, aspettano tutti
un bambinello nel proprio presepe, o in quello della cattedrale. Vagli a spiegare che l’umanità in cui Cristo prende
vita è invece l’identità del povero, dell’ultimo nella scala sociale, dell’emigrante, del disperato.
Ma l’umanità non è messa così male, e lascio immaginare l’epilogo positivo della storia, in uno scontro epocale
sul palco in cui la Terra è contesa tra l’esercito di angeli­piumati vestiti di bianco e i demoni con corna rosso­
fosforescente, guidati da uno “strepitoso” Lucifero (è sempre così; anche nelle nostre riminiscenze scolastiche
dantesche l’inferno rimane più impresso del paradiso…).
È stata un’ora a teatro veramente gustosa.
Usciamo tutti dal Padovani di Montalto con il motivetto musicale ascoltato all’inizio dello spettacolo, che ancora
gironzola in testa. La musica è quella di “Oh Happy Day” ma le parole cantate dai ragazzi sono altre: «SCUSA
GESÙ, TI DO DEL TU, GIOCA CON NOI…»
E ti scordi per un attimo di essere adulto. Applauso.
Prof. Alberto Puri
(Docente di Lettere I.C. Montalto di Castro)