Tecniche di modellismo di Mario Cangiano
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Tecniche di modellismo di Mario Cangiano
Tecniche di modellismo di Mario Cangiano Pagina 1/ 8 Tecniche di modellismo PREMESSA Salve a tutti, sono un appassionato del modellismo statico dall’età di 7 anni e questa guida nasce sulla base della mia esperienza acquisita in venticinque anni costruendo 17 moto in kit di plastica in scala 1:6, 1:9 e 1:12 e 32 auto tra kit di metallo e plastica scala 1:18 e 1:24 Ho creduto che realizzare una guida potesse aiutare tutti coloro che sono alle prime armi. CAPITOLO 1: MATERIALI OCCORRENTI Tenendo ben presente, che solo con l’esperienza si acquista una tecnica personale e di conseguenza anche gli attrezzi che si andranno ad utilizzare saranno molto personali, posso di che in questo paragrafo andremo ad elencare quelli che sono gli strumenti base che un modellista utilizza per poter cominciare la realizzazione di un kit. PARAGRAFO 1 – GLI ATTREZZI 1. Un kit da 10 lime di grana molto fine della lunghezza di circa 10cm composto dalle seguenti lime: • piatta • mezzaluna • triangolare • rettangolare • a coda di topo • piatta ovale 2. Cacciaviti di tipo fisso e a stella 3. una tro nchese a taglio laterale 4. una pinza a becco medio 5. un cutter per il taglio dei pezzi dal telaio 6. Un paio di forbici appuntite da 10 cm; 7. quattro paia di pinzette, di cui: una a punta trasversale, una a becco e due paia per le decal a punta piatta 8. un robot 9. elastici 10. pinzette da bucato 11. Una basetta di legno (20cmX8cm girevole a 360°) per agevolare la lavorazione di parti del modello e/o come appoggio di parti verniciate; 12. un panno di cotone pulito 13. uno straccio per la pulizia dei pennelli 14. una buona quantità di stuzzicadenti, molto utili 15. una buona quantità di cotton- fioc 16. Qualche spillo e punte di piccolo diametro (0.5, 1, 1.5 mm); 17. Colla per la plastica; Tecniche di modellismo di Mario Cangiano Pagina 2/ 8 18. Un Rapidograph a china, anche usa e getta, per poter raggiungere quei posti difficili da verniciare con un pennello; 19. Un set di pennelli; 20. Diluente; 21. Dei recipienti per il diluente e per l’acqua delle decal; 22. Vernici; 23. Carta smeriglia. PARAGRAFO 2 – I PENNELLI La scelta dei pennelli deve essere orientata verso la qualità del pelo con cui è fatto e soprattutto sulla sua capacità di non perdere le setole mentre verniciamo. Utilizziamo quelli che hanno la setola naturale morbida e non quelli sintetici. Le misure dei pennelli vanno dal n° “000”, “00”, “0”, “1” per piccole dimensioni fino ad arrivare al n° “10” per le grandi dimensioni. Con l’esperienza giudicherete quale sarà la misura che vi occorre. Io personalmente utilizzo i pennelli n° “0”, “1”, “2” e “3”. La prima operazione da fare su un pennello nuovo, è quella di lavare le setole con acqua tiepida e sapone per alcuni minuti, asciugarle con un panno morbido e assorbente. A questo punto possiamo dare alcune mani di vernice di prova su una superficie di plastica così da permettere ai peli superflui di staccarsi. Adesso, il pennello e pronto per essere usato. Ricordo che il pennello deve essere usato solo alla punta, con mano leggera deve flettere leggermente al contatto con la superficie da trattare. Dopo il suo utilizzo, il pennello va pulito immergendolo in un recipiente preferibilmente di vetro. Il diluente di pulitura può essere dell’alcool denaturato per le vernici acriliche, o dell’acquaragia per le vernici sintetiche più pesanti. Se il pennello non verrà utilizzato subito è consigliabile lavarlo con acqua tiepida e sapone . PARAGRAFO 3 – LA CARTA SMERIGLIA La carta smeriglia per modellismo è simile a quella utilizzata dalle autocarrozzerie. La grana da utilizzare varia a seconda della superficie da trattare, come mostrato nella tabella 3.1 Tipo Grana Sgrossatura 50 þ 100 þ Superfici da trattare Media Grezzo sgrossatura affinamento Tecniche di modellismo di Mario Cangiano Pagina 3/ 8 150 400 þ þ 600 þ =1000 þ Per una resa ottimale, il foglio di carta abrasiva deve essere bagnato in acqua tiepida, in questo modo si crea meno attrito tra le due superfici, la carta abrasiva non si impasta di colore o di polvere di plastica, e consumandosi è riutilizzabile come se fosse una carta di grana più sottile. Solo in alcuni casi, la carta abrasiva va utilizzata “a secco”. PARAGRAFO 4 – LE COLLE e LO STUCCO Esistono in commercio svariate colle da utilizzare c’è solo un grosso imbarazzo della scelta. Io personalmente utilizzo due tipi: l’Humbrol liquid poly una colla “leggera” per gli incollaggi provvisori, quando, ad esempio dobbiamo verificare che i pezzi da unire combacino perfettamente; mentre il plastic cement della Italeri (cod.3992) per gli incollaggi di precisione, in quanto, è potente ed essicca in pochi minuti. Non è consigliato l’uso di colle cianoacrilate non tanto per il loro potere di incollaggio ma per i vapori biancastri che sprigionano durante il processo di essiccazione provocando delle velature evidenti sulle superfici trasparenti. Altro discorso è lo stucco, che viene utilizzato soprattutto per eliminare la linea di giunzione di due o più componenti che formano lo stesso pezzo, o anche per realizzarne dei nuovi. Lo stucco è un materiale che cambia forma, infatti in fase di lavorazione si presenta sotto forma di una sostanza pastosa, dopo la sua essiccazione si presente come uno strato di materiale duro, pronto per essere carteggiato. Esso può essere momocomponente o bicomponente, quest’ultimo è formato di due parti: il prodotto grezzo e l’induritore. Queste parti vanno miscelate in percentuale in base al tempo di essiccazione che si desidera ottenere; ovviamente più e veloce l’essiccazione del prodotto più lento sarà il tempo di lavorazione della pasta a ns disposizione. Anche per questo prodotto, c’è l’imbarazzo della scelta, io uso il model Filler della Humbrol, di tipo monocomponente. Tecniche di modellismo di Mario Cangiano Pagina 4/ 8 PARAGRAFO 5 – LE VERNICI Anche per questo componente, i prodotti e le case che lo fabbricano sono tante, tra le più conosciute ricordiamo Tamiya, Revell, ModelMaster, Humbrol, Aero Master, Gunze/Sangyo, ecc. le quali si possono classificare in base al tipo di vernice e ai loro vantaggi e svantaggi, come indicato nella tabella 5.1: Vernici SMALTO Vantaggi Alto potere coprente Svantaggi Se la vernice prende aria ed è da gettare. Vernici tossiche Tempi di asciugatura molto ridotti e buona copertura Ottimi risultati se date ad sono meno coprenti delle ACRILICHE aerografo o spray, asciugano sintetiche e non sono rapidamente particolarmente tossiche per la loro natura di essere POLIURETANICHE elastiche, sono adatte ai modellisti R/C Sono utilizzate per dare vari effetti ai modellini, come ad esempio Colori ad olio, tempere, Utilizzare sempre pochissima l’annerimento prodotto dagli pastelli e carboncini vari scarichi di un motore, effetto polvere fango sulla carrozzeria di un’auto da rally, ecc Prima di utilizzare un qualsiasi colore di qualsiasi tipo occorre agitare il contenitore per due o tre minuti e, una volta aperto, mischiare bene la vernice con un bastoncino di legno, perché di solito il diluente galleggia e il pigmento resta sul fondo. Se dopo l’apertura del contenitore, vi accorgete della presenza di grumi, o che la superficie è gommosa e la tonalità non è quella impressa sul tappo, allora la vernice è avariata e va gettata. Le vernici, di qualsiasi tipo, non vanno date assolute, ma vanno sempre diluite. La percentuale è variabile, a secondo del risultato che si vuole ottenere, la tabella 5.2 riporta di seguito le principali percentuali di diluizione: Percentuale Percentuale Descrizione del colore ottenuto e suo di diluente di colore utilizzo 30% 70% Verniciatura standard (unica mano) 40% 60% Seconda mano di verniciatura 50% 50% Prima mano di verniciatura 60% 40% Prove di colore e/o sfumature Ricordiamo che per ogni tipo e marca di vernice c’è il rispettivo diluente. SINTETICHE CAP. 2: AREA DI LAVORO Una postazione fissa è l’ideale, in mancanza si può ovviare al problema realizzando con del multistrato del truciolato o del banalissimo compensato spesso da 2 a 3cm, un piano di misura a piacere (consiglio Tecniche di modellismo di Mario Cangiano Pagina 5/ 8 60cm x 40cm) da appoggiare su un qualsiasi tavolo di casa e lavorare senza recare danni. Su questo piano monteremo una lampada per computer con lampadina a luce azzurra, per non alterare i colori e non affatica gli occhi e una lente d’ingrandimento , che ci sarà molto utile quando do vremo verniciare dettagli o semplicemente per avere una visione maggiore del pezzo che staremo trattando. CAP. 3: PREPARAZIONE DEL KIT All’apertura della scatola la prima operazione da fare è quella di reperire le istruzioni e leggerle bene per poter determinare i pezzi che ci serviranno subito e quelli invece che per il momento metteremmo da parte, insieme alle decal. A questo punto prenderemo i telai su cui sono montati i pezzi e insieme alle gomme li immergeremo dentro un recipiente per circa dieci minuti lavandoli con dell’acqua tiepida e del detersivo per piatti. Lasceremo asciugare il tutto all’aria aperta, senza l’ausilio di strofinacci né tanto meno di fonti di calore. Questa operazione serve per eliminare dal kit un sottile strato di distaccante a base siliconica che serve a facilitare il distacco dei pezzi dagli stampi dopo il processo di iniezione delle plastiche negli stessi, in questo modo miglioreremo notevolmente la resa della verniciatura. Poi prenderemo le gomme e, montandole provvisoriamente sui cerchi per aver un comodo supporto, le strofin eremo su un foglio di carta vetrata fine (Grana 800-1000) in modo da rimuovere i residui gommosi dello stampo. Sulle gomme delle moto da corsa, strofinando con un altro foglio di carta vetrata grana = 1000 avremo l’effetto detto “a seppia”. A questo punto incominciamo a staccare i pezzi dallo stampo e ad assemblarli, per poi passare alla fase successiva, la verniciatura. Questa fase è caratterizzata da più passaggi, in quanto, i pezzi via via assemblati saranno oggetto di verniciature diverse a seconda della loro natura, come vedremo nei capitoli successivi. CAP. 4: LA VERNICIATURA PARAGRAFO 1 – IL PRIMER, LA PRIMA MANO DI VERNICE Prima di verniciare, vengono dati al pezzo uno o più strati di “primer”. Il primer è una vernice speciale che serve essenzialmente da aggrappante per la vernice che darà il colore vero e proprio, nonché di essere utilizza to come correttore per le piccole imperfezioni dello stampo. Ci sono molti tipi di primer ed Tecniche di modellismo di Mario Cangiano Pagina 6/ 8 ognuno va utilizzato in maniera diversa in dipendenza del colore di fondo del modello. Se abbiamo un modello che deve essere colorato con un colore chiaro, allora conviene utilizzare un primer bianco, se il modello presenta delle colorazioni scure allora il primer grigio va benissimo. In alternativa, possiamo utilizzare il primer trasparente, ottenendo così un fondo riflettente e neutro, l’unico inconveniente è quello che non riusciamo a capire subito se abbiamo spruzzato bene e quindi se abbiamo ricoperto tutto il modello in maniera uniforme, con i primer colorati questo inconveniente non si presenta. In generale è raccomandabile usare una sola mano di primer molto molto leggera ed attendere la perfetta asciugatura dello strato aggrappante; se infatti diamo troppe mani corriamo il rischio di “tappare” alcuni dettagli ad esempio le maniglie o i perni delle carenature e se non attendiamo la completa asciugatura rischiamo di spruzzare del colore su vernice ancora semi fresca e combinare, un disastro. E’ possibile carteggiare preventivamente il modello con della carta abrasiva fine (1000 waterproof) per rendere un po’ rugosa la superficie. La stessa operazione può essere ripetuta anche sullo strato di primer, prima della fase della verniciatura vera e propria. PARAGRAFO 2 – IL COLORE, LA SECONDA MANO DI VERNIC E Questa fase è il momento più delicato dell'intero assemblaggio, perché da esso dipende il risultato finale del modello. Non esiste una vera e propria regola da seguire, tutto si impara con l’esperienza ed è normale che altri operino in maniere differenti. Le tecniche e le vernici da utilizzare sono tante, quelle usate per i modellini esposti in galleria sono le vernici acriliche Tamiya, vernici spray smalti Saratoga, Ral, Arexons, e acriliche Tamiya. Ci sono due modi per spruzzare: all’aria aperta o al chiuso. Nel primo caso, si riducono i tempi di asciugatura, ottenendo il massimo risultato con una temperatura compresa tra i 21 e i 25 °C, aumentando il rischio dell’attaccatura della fastidiosa polvere sullo strato di vernice ancora fresca; nel secondo caso, in un luogo adatto per poter spruzzare come una cantina o un box, in cui la temperatura è compresa tra i 10 e i 15 °C, i tempi di essiccazione aumentano, circa 12-24 ore, ma si riduce sensibilmente la possibilità dell’attaccatura della polvere sullo strato di vernice. Per diminuire il tempo di essiccazione della vernice, ed ottenere nello stesso tempo una verniciatura ottimale è meglio esporre il modellino appena spruzzato di colore, al calore prodotto da una lampada alogena della potenza di 150W per circa 5 minuti facendo attenzione però che il calore della lampada non danneggi gli stampi, deformandoli. Prima di cominciare a colorare, occorre montare sulla carena, o carrozzeria, tutte le parti che andranno colorate con essa, ad esempio prese d’aria particolari, specchietti, etc. Questa operazione ci permette di ottenere una colorazione uniforme. Per il posizionamento del modello per la verniciatura, possiamo adottare vari supporti: se il modello è abbastanza grande, si potrebbe utilizzare un piedistallo, oppure se il modello o parte del modello è Tecniche di modellismo di Mario Cangiano Pagina 7/ 8 piccolo lo si può fissare ad una superficie di dimensioni tali da permetterci di poterlo tenere tra le dita, e quindi di agevolarne la manovrabilità nell’indirizzare la vernice. Procediamo ora alla verniciatura del modello: passare la vernice in maniera leggera con movimento lento e costante in orizzontale, ripassando dopo circa un minuto con un movimento verticale. In questo modo sicuramente il colore non avrà coperto uniformemente tutta la superficie del modello, stiamo andando bene, saranno le successive verniciature a completare l’opera. Ricordiamoci di non avere fretta! Per evitare le colature bisogna spruzzare in più strati sottili, attendendo qualche minuto tra uno strato e l’altro. Si consiglia di effettuare, dopo il “primo strato uniforme”, ulteriori 3 passate a distanza l’una dall’altra di circa 2-3 minuti, attendendo che il colore asciughi completamente per circa 12-24 ore. Se necessario riverniciare fino a quando non si è soddisfatti del risultato, facendo, però, attenzione a non esagerare, onde evitare che i dettagli del modello vengano cancellati dalla troppa vernice. Continuare a dare mani di colore, a volte, può rivelarsi più dannoso che togliere tutto il colore e ricominciare da capo. Nel caso si scelga di riprendere tutto da capo, è necessario rimuovere lo strato di colore, utilizzando del liquido per i freni. Per fare ciò, si immerge il modello in un recipiente con il liquido e lo si pulisce accuratamente ( attenzione a non utilizzare del diluente o dell’acquaragia perché la plastica del modello si scioglierebbe !!!). In alcuni casi, può renders i utile mascherare alcune parti del modello. E’ sempre meglio cominciare a colorare con i colori chiari e poi con quelli scuri. Molto utile per questo tipo di operazione è il nastro adesivo di carta gommata di colore giallo o marroncino, come quelli usati dai carrozzieri. In alternativa, per le parti piccoli, possiamo, anche, procurarci un prodotto appositamente studiato per la mascheratura il Molak e l’Humbrol Maskol. Entrambi vanno stesi a pennello come una vernice normale e si attende che lo strato asciughi completamente. Si forma una pellicola sulla quale è possibile verniciare; al termine si leva la pellicola trasparente con una pinzetta, il risultato è spettacolare. CAP. 5: VERNICIATURA DEGLI ALTRI PEZZI In questa fase si passa alla colorazione dei pezzi in maniera particolareggiata, iniziamo quindi ad utilizzare i pennelli, il diluente e le boccettine di colore. La tecnica che utilizzo e quella di colorare tutte le parti che compongono un intero pezzo, (ad esempio il forcellone posteriore di una moto con disco dei freni, pinze, corona ed ammortizzatore), per poi passare ad un altro. Stacco sempre i pezzi dal telaio per poterli verniciare, senza doverli ritoccare nei punti in cui erano fissati. Quando ci troviamo in presenza di pezzi che richiedono più colori allora è bene cominciare con i colori scuri e poi quelli chiari, sempre attendendo il completo essiccamento dello strato di vernice. Nelle due immagini sotto, vi mostro le parti che compongono il forcellone posteriore visto in figura. Tecniche di modellismo di Mario Cangiano Pagina 8/ 8 CAP. 6: STESURA E FISSAGGIO DELLE DECAL La stesura delle decal è la fase più delicata durante la realizzazione di un modello, in quanto eventuali imperfezioni sarebbero immediatamente visibili e potrebbero rovinare un ottimo lavoro di precedente verniciatura. Si può applicare le decal prima di assemblare l’intero modello, oppure prima di colorare ed assemblare gli altri pezzi, il risultato non cambia. Di seguito saranno indicate, le varie fasi: 1.tagliare tutte le parti superflue attorno al contorno della decal da trasferire onde consentire una facile applicazione della stessa sul modello; 2.Preparare un contenito re con dell’acqua tiepida/calda, un panno di cotone, privo di pelucchi, che servirà ad asciugare l’acqua in eccesso; un bastoncino di carta ovattato, che consentirà di fissare e “guidare” la decal lungo le superfici curve; 3.Immergere la decal per circa 5 secondi nell’acqua, toglierla dall’acqua e posarla per circa dieci secondi su un panno di cotone, in modo da far assorbire l’acqua in eccesso e farla staccare autonomamente dal supporto di carta; 4.Posizionare la decal dove indicato dalle istruzioni, facendola scivolare dolcemente, guidandola lungo la superficie, cercando di evitare la creazione di bolle d’aria con il bastoncino di carta ovattato, imbevuto di acqua calda. Può capitare di incollare decal molto grosse e particolarmente “rigide” da modellare; in questo caso, è bene sezionare la decal tagliandola prima dell’immersione in acqua, così da ridurre al minimo le pieghe e i vuoti d’aria che inevitabilmente si creerebbero. Se dovessero verificarsi delle bolle d’aria, invece, è possibile eliminarle bucando la decal e premendo con lo straccetto, in modo tale che l’aria, mista all’acqua residua, fuoriesca. 5.Tamponare delicatamente la decal per rimuovere l’eccesso d’acqua; 6.Premere successivamente per evitare la formazione di ulteriori bolle d’aria; 7.Terminato il lavoro, è preferibile attendere 24 ore circa, affinché le decal si fissino definitivamente; Controllare che non ci siano decal “sollevate” e, se tutto è riuscito bene, spruzzare un primo strato molto leggero di spray trasparente (Tamiya TS-13)per fissare le decal, attendere una quindicina di minuti e spruzzare un secondo strato di spray trasparente molto uniforme per dare un effetto più lucido al modello . E’ necessario fare molta attenzione durante questa fase, onde evitare che la decal, eventualmente non perfettamente aderente alla superficie, ringrinzisca rovinando l’intero pezzo.