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no semo mia nati nella stansa dei salami
Gianni Curti
La storia di Gianni è lunga e diritta, nato 75 anni fa il 20 agosto, durante la guerra, ha cominciato giovane a lavorare nei trasporti,
subito impegnandosi nel sindacato e nell’amministrazione locale, sempre militando nel Partito Socialista finché c’è stato.
Non aveva trent’anni che fu eletto consigliere comunale di Caldiero, il latino Calidarium noto sin da allora per le sue terme, che
sorge ai piedi dei vigneti del Soave, non distante da San Bonifacio, e pochi di più quando divenne segretario della Federazione
Lavoratori Trasporti, dove lavorò fino al giorno in cui fondò la cooperativa Verona 83, che da allora è diventata la sua “famiglia”
sempre più grande e numerosa.
Global service la definisce, nel senso che negli anni Verona 83 si è impegnata sempre più a rispondere alla molteplicità delle esigenze
dei clienti, da quelle più semplici -trasporti e facchinaggio- a quelle che pretendono competenze e responsabilità più varie e sofisticate,
avvicinandosi poi alle istituzioni culturali e museali, provvedendo alla guardiania, alla sorveglianza e alla biglietteria, dando anche
vita a Teleart, che con la partecipazione di Telecom si specializzò nella gestione e trasmissione dati per i servizi museali: nel corso
degli anni Verona 83 è cresciuta a dismisura e oggi impiega più di 1500 soci-lavoratori operando nei centri delle Tre Venezie, a
Mantova e in altre città, anche lontane.
Insomma la storia di Gianni si aggiunge a tante altre che in questo territorio, lavorando sodo e impegnandosi con ostinazione e
serietà, hanno visto molti lavoratori trasformarsi in imprenditori, facendo bene e crescendo nel tempo; ma, al solito, per quanto
simili, le storie individuali sono una diversa dall’altra e rivelano, pertanto, personalità inconfondibili.
Gianni, nonostante la costante apertura al nuovo che ha mostrato nel lavoro, ha conservato una inarrendevole fedeltà alle tradizioni
della sua terra, quelle dei proverbi e dei filò, della saggezza e della solidarietà, che si sono fissate nella sua memoria e, tramite lui,
anche nella nostra, come altrettante massime che ci trattengono dal fidarci troppo del progresso e della tecnologia e ci ricordano che
i valori e i sentimenti restano sempre i punti cardinali sui quali orientarci nel cammino di ogni giorno.
Quante volte abbiamo riso al puntuale riproporsi dell’antica cultura contadina, che, quasi sempre esprimendosi in dialetto, suggeriva
la generosità e l’orgoglio, la prudenza e la parsimonia: in fondo Curti si è laureato “all’Università del cortile”, ma magna cum laude,
e noi, laureati in quell’altra che distribuisce gli allori, che gli siamo stati e gli stiamo accanto, non possiamo che riconoscere di aver
molto imparato da lui, perché è pur vero che “siamo -proprio- quello che facciamo”.
Auguri Gianni!
Cesare De Michelis
l’è meio un rato in boca al gato che un cristian en man a un avvocato…
me deto almeno ‘na feta de polenta ? na fèta de polenta par tuti
le radici profonde non gelano mai
vaghe tì che risparmiemo
a domanda rispondi
con stima e simpatia
tanto dovevamo
gli dei non hanno mai concesso nulla ai comuni mortali,
se non con grande fatica
a mi no me dise gnente nessuno!!!
chi non se la sente, meglio che stia a casa
prima o poi anche la volpe finisce in pellicceria
articolo 5 o : chi ga i schei ha vinto!
chi progetta governa
l’è meio averghe sempre un amico in più
cavallo grasso non corre
nomen omen
diaolo porco
temi i greci, specie se portano doni
ad abundanziam
no semo mia nati nella stansa dei salami
l’occhio del padrone ingrassa il cavallo
tuona il cannone….toh un nuovo padrone
ogni albero fa la sò ombrìa, per granda o piccola che la sia
come i bissi soto le foie
un colpo va el can, un colpo va el leoro
e questa no lé mia la strada par l’orto
ogni giorno gà la so pena
no se taja un albero con un colpo solo
sono laureato all’università del cortile
e disse il merlo al tordo: sentirai che botta, se non sarai sordo
l’usél en gabia, o el canta per amor o per la ràbia
tre caval e un bò, e nessun che tira
ghe differenza tra governar e servir
parla quel che te fe, ma tasi quel che te se
trattative segrete, accordi pubblici
c’è rango e ruolo….il rango ce l’hai, il ruolo ti viene dato
sa più il prete e la serva, che’l prete solo
il medico pietoso fa la piaga dolorosa
non si va alla guerra cantando le canzoni delle donne
in un paese de orbi , uno con un’ocio solo el fa el sindaco
francia o spagna purchè se magna
la confidenza elimina la differenza
con poco se vive con gnente se more
se fai la casa in piazza aspettati che ti dicano che hai le finestre storte
parlame come a un butin de quattro anni
e Dio ti punirà dove più hai peccato….
e don giovanni è morto di prostata…
soldato che vince non è mai stanco
siamo quello che facciamo
Perché noi siamo “siamo quello che facciamo”:
auguri dal tuo staff!!
La tua passione sarà sempre mezza ruota avanti, nonostante la fatica di pedalare!!
Affettuosi auguri Daniela (la freccia della Lessinia)
Tanti auguri papà! Amedeo
Auguri per altri cento di questi compleanni!!!! grande padre e grande nonno. Enrico
Tantissimi auguri…. Sempre avanti così…. Caterina
Buon compleanno presidente dalle sue giovincelle dell’ufficio personale.
Arianna e Alice (le pupille)
Ho una barzelletta per te: Auguri. Nicoletta
Da 26 anni sulla stessa nave… buon compleanno Comandante!!! Roberta
(Roberta!!! spettacolo)
Caro gianni, tanti auguri di buon compleanno e un abbraccio. Wanda
Le ruote di una bici sono come le lancette di un orologio: girano lentamente ma possono andare
molto lontano, verso un futuro ancora pieno di traguardi. Tanti auguri presidente.
Cristina (l’avvocaton)
Caffè Germana…. Elo quel bon??? Auguri! Germana (la vecchia quercia)
Un caro augurio di buon compleanno continuando a pedalare verso una nuova giovinezza.
Ludovica (el Fulmine)
Caro Gianni, dicono che gli anni che passano sono i mattoni che servono a costruire
la saggezza e la pace dello spirito. I compleanni sono giorni speciali:
chiudiamo un capitolo della nostra vita e ne apriamo un altro.
Non conta “quanti” ne compiamo, ma “come” li compiamo.
Ti auguriamo ancora tanti giorni pieni di emozioni da condividere con le persone che ami.
Auguri sinceri, felice compleanno! Roberto e Novella
Un buon condottiero può cambiare l’esito di una battaglia.
Un grande condottiero cambia la vita delle persone.
Un grande uomo lascia un segno nel cuore .
Guardiamo avanti al futuro e alle cose migliori che devono ancora avvenire.
Buon Compleanno Presidente.
Paola, Daniela, Elisa, Valentina, Lorenzo, Alberto
Auguri più cari Presidente, per tutto ciò che merita, sogna e spera.
Riconosco la grandissima capacità di azione e infinita energia, quanto vale:
ha la mia ammirazione. Grazie per tutto ciò che ha fatto e che continua
a fare per la nostra società. Arcangela
carissimo Gianni, i miei più sinceri auguri di compleanno. che la forza la tenacia e la passione
che ti contraddistinguono siano immense anche per gli anni a venire. con stima e affetto. Beppe
un sincero augurio di buon compleanno al mio presidente. Gelmino
75: non so se rendo l’idea!! Complimenti e auguri! Federico
Dallo staff di Roma, ora e sempre “Je femo li bozzi!!” Antonella e Vincenzo
Un mare di auguri al nostro presidente. Elena
Pronto per altri 75
20 agosto 2016