E` un canide, non un felino
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E` un canide, non un felino
34 COPPARO GIOVEDI’ 28 OTTOBRE 2010 LA NUOVA LA CACCIA ALL’ANIMALE BERRA «E’ un canide, non un felino» Il Centro tutela della fauna: resta un esemplare di grossa taglia di Marcello Pulidori COCCANILE. L’hanno rivisto. Ma alle ore 19 di ieri la storia ha preso una piega ben diversa. Non sarebbe, infatti, un puma (o comunque un grosso felino) l’animale a cui da giorni danno la caccia polizia provinciale e Corpo Forestale dello Parole che, stando anche alla conferma del comandante della polizia provinciale di Ferrara, suonano quasi come una sentenza, anche se l’animale ancora non è stato bloccato. Un grosso cànide, quindi. E non un puma. Sfuma così, assieme al terrore delle famiglie che risiedono nella zona di Coccanile, anche la fascinosa suggestione che i felini da sempre suscitano. Quindi, secondo l’esperto bolognese, si tratterebbe di un esemplare appartenente alla famiglia dei cànidi. E qui il cerchio si allarga, perchè a questa famiglia di mammiferi fanno parte animali come i cani, i lupi, le volpi, addirittura gli sciacalli. Nel pomeriggio di ieri, intanto, la prefettura aveva diramato una nota in cui ricordava che qualora «l’esame delle stesse impronte del grosso felino, confermi che si tratta di un animale selvatico e pericoloso, e lo stesso animale venga individuato, Stato. Ieri sera, Rudi Berti responsabile del Centro Ricerca Fauna Selvatica non ha avuto dubbi: «Escludo - ha detto l’esperto dopo aver visionato l’area e le impronte - si tratti di un felino. E’ senza dubbio un cànide di grossa taglia». L’incidente ieri in via Brusantina Tamponamento in due all’ospedale A sinistra: l’impronta del grosso cànide larga più di 10 centrimetri A destra: i coadiutori al lavoro il dottor Rudi Berti responsabile del Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica, di Brento (frazione di Sasso Marconi, provincia di Bologna; ndr), peraltro già allertato - scriveva la viceprefetto Ricciardi - provvederà alla cattura ed al trasporto dell’animale per il ricovero nel suddetto Centro». L’avvistamento di ieri, a questo punto non più del puma ma con ogni probabilità (e secondo Berti) del grosso cane, risale alle prime ore della mattinata ed ha comprensibilmente messo in allerta anche i coadiutori della Provincia che hanno setacciato Coccanile. A ridare fiato alle ricerche è stata proprio la grande impronta (larga più di 10 centimetri, vedi foto) rinvenuta e successivamente prelevata grazie ad un calco nelle campagne del paese copparese. Impronte ritenute del massimo interesse, in quanto molto più grandi di quelle fino ad ora ritrovate. Rero. Sabato in via Molino Porte aperte alla centrale gas RERO. Sabato prossimo, dalle 11 alle 14, Stogit (società di Snam Rete Gas) aprirà le porte al pubblico della centrale di “Sabbioncello” (sita in via Molino, a Rero), per un Open Day rivolto alla cittadinanza. L’iniziativa è occasione per comprendere il funzionamento dell’impianto, le tecnologie, l’attenzione per la sicurezza e la sostenibilità ambientale. Nel corso della visita, i tecnici illustreranno il ciclo produttivo, il funzionamento della La centrale Sabbioncello struttura e risponderanno alle domande dei visitatori. Lo stoccaggio del gas naturale è un’attività che riveste grande importanza perché permette di garantire continuità della fornitura alle case, agli edifici pubblici e alle imprese. L’utilizzo del gas naturale al posto dei combustibili tradizionali, infatti, permette di limitare l’emissione in atmosfera di sostanze inquinanti. Un sito di stoccaggio non è un serbatoio, né un deposito; bensì una struttura rocciosa all’interno della quale il gas viene conservato nella sicurezza con cui la natura lo ha custodito per milioni di anni. Nel periodo estivo il gas viene immagazzinato in giacimenti naturali, mentre durante l’inverno il gas viene estratto e immesso nelle reti di distribuzione per soddisfare tutte le esigenze dei consumatori. Per informazioni telefonare al numero 0533-607738. (m.can.) Le ricerche del cànide restano comunque affidate al comandante della polizia provinciale, su disposizione della stessa viceprefetto (con delega alla Protezione civile) Ricciardi che per tutta la giornata di ieri ha seguito le operazioni. Polizia provinciale e Corpo Forestale hanno anche scattato numerose fotografie. L’orma lasciata dalla zampa è larga più di 10 centimetri BERRA. Poteva avere conseguenze ben più gravi l’incidente stradale verificatosi ieri mattina, tra Berra e Cologna, in via Brusantina. Il bilancio è di due donne, una di 50 anni, l’altra di 28, trasportate per accertamenti all’ospedale di Copparo. Nessuna delle due donne tuttavia ha riportato ferite serie, infatti come confermato dai sanitari e dagli agenti della polizia municipale (nella foto) - i due feriti sono stati sottoposti solo ad accertamenti. Sempre secondo la polizia municipale di Berra, intervenuta per i rilievi che dovranno accertare eventuali responsabilità, l’incidente, avvenuto poco dopo le 8 di ieri, sarebbe stato causato da un tamponamento a catena che ha viste coinvolte tre auto. Le due donne - la più giovane residente a Berra, l’altra a Jolanda di Savoia in via Albersano - rimaste leggermente ferite erano ognuna sulla propria autovettura, mentre illesa è uscita la conducente della prima auto della fila. La polizia municipale dovrà anche stabilire le esatte cause del tamponamento. Gli stessi sanitari del Pronto Soccorso copparese avrebbero riscontrato il classico “colpo di frusta” al collo, purtroppo conseguenza tipica nei tamponamenti. L’intervento dei vigili urbani si è protratto fino alle ore 10; per la gestione del traffico sono arrivati a supporto anche i carabinieri di Berra. (m.puli.) Jolanda di Savoia. Pareri discordi sul progetto JOLANDA DI SAVOIA. Come anticipato lo scorso 13 settembre in un incontro pubblico, dal prossimo 1 dicembre a Jolanda partirà la raccolta differenziata “porta a porta”, ed essendo il primo comune della provincia ad intraprendere questa strada, sarà un esempio per tutti gli altri. In un ulteriore incontro con i cittadini, martedì sera, il comunicatore ambientale Alberto Rovesti e il direttore di Area spa Raffaele Alessandri, hanno presentato presso il teatro comunale le modalità di gestione di questo nuovo servizio. In novembre un informatore ambientale, incaricato dal Comune e da Area, consegnerà ad ogni famiglia il kit per la raccolta differenziata e il calendario dei giorni in cui gli operatori di Area passeranno a raccogliere i diversi rifiuti che dovranno essere esposti la sera prima. Lo stesso Rovesti, spiegan- Da dicembre prenderà il via la raccolta rifiuti porta a porta JOLANDA DI SAVOIA Nuovo incontro JOLANDA DI SAVOIA. Per illustrare le modalità relative al nuovo progetto di raccolta differenziata “porta a porta”, i promotori del servizio hanno organizzato anche un altro incontro pubblico coi cittadini di Jolanda: l’incontro è stato programmato infatti per il prossimo 10 novembre. (s.v.) Un momento della serata al teatro do come comportarsi per una ottimale raccolta differenziata, ha ammesso che all’inizio è normale che ci sia qualche difficoltà, ma con il tempo diventerà un’abitudi- ne. I cittadini sono schierati in due parti: da una parte chi pensa che il progetto sia una buona iniziativa, dall’altra chi ritiene invece che sarà tutto inutile. « Credo che il progetto andrà a buon fine e che riciclare sia una cosa giusta - dice Valentino Mateucci - ma sarà difficile da gestire. Inoltre nel paese ci sono molte persone anziane e secondo me faranno fatica ad accettare questo nuovo sistema». Qualcun altro invece vede la cosa in modo più negativo: ‹Ci troviamo bene con il sistema attuale - dice Ermano Succi - non vorrei che la gente iniziasse ad abbandonare i rifiuti lungo il ciglio delle strade o gettarli nei canali». «Diventeremo “Napoli 2” tuona una ragazza d’accordo con Succi - trovo che non sia affatto una iniziativa positiva». «Per me invece l’unico problema, - interviene un altro residente - essendo un paese agricolo nel quale quasi tutti hanno un giardino, sarà quello relativo alla raccolta del verde e degli scarti delle potature». (s.v.) Valpagliaro. Un locale propone serate con enologi tra Chianti, Gutturnio e Sangiovese Una lezione per scoprire i grandi vini VALPAGLIARO. Un locale che si sta facendo conoscere sempre più grazie ad iniziative enogastronomiche, in un ambiente verde a due passi dall’idrovia ferrarese e dalle chiuse. E’ il ristorante La Paradora, rilanciato e gestito con un crescente successo da due anni da Sergio Ferrioli con la moglie Giovanna e la figlia Simona. Il locale collabora attivamente tra l’altro con il comitato del Borgo Valpagliaro che organizza la festa del salame da succo che si è tenuta con successo a fi- ne estate. La presenza del locale fa sì che un numero crescente di visitatori percorra la pista ciclabile che corre lungo il Volano: e l’autunno può essere una buona stagione per assaporare un ambiente tra Formignana e Ferrara: inoltre la pista passava dalla storica Villa Mensa (a Sabbioncello San Vittore) fino a Final di Rero, e all’affascinante e via delle Siepi sempre lungo il fiume. Ed una serata si è svolta anche nei giorni scorsi: si è trattato di un quiz davanti a numero- si avventori durante il quale il sommellier Roberto Gatti, giudice internazionale in numerosi concorsi enologici (la prossima tappa la farà tra breve in Cile) ha proposto (tra tipiche specialità ferraresi) il simpatico gioco in cui c’era da indovinare tre importanti vini: Chianti, Gutturnio e Sangiovese. L’iniziativa ha avuto successo, con soddisfazione dei titolari del locale: «Certamente - spiegano i titolari - ci sarà un calendario di altre serate. Un modo per stare assieme e far crescere l’amore per il buon mangiare e bere». Concetti analoghi li ha espressi Gatti, che ha detto a sua volta che la «cosa più importante è l’occasione per fare crescere la cultura del vino di qualità». La trattoria osteria La Paradora di Valpagliaro