Teatro e Cabaret Vo` on the Folks La Collina delle Fate

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Teatro e Cabaret Vo` on the Folks La Collina delle Fate
Sala della Comunità di Vo’ di Brendola - Via Carbonara, 30 - 36040 Vo’ di Brendola (VI)
Tel. e Fax 0444 401132 - www.saladellacomunita.com - [email protected]
Anno 3 - Numero 6
Dicembre 2006
Teatro e Cabaret
21ª Rassegna 2007
I Papu in Sala in aprile
Vo’ on the Folks
12ª Edizione 2007
La Collina delle Fate
Il film che racconta la Brendola di 50 anni fa
In attesa di autorizzazione del Tribunale di Vicenza
Direttore: Carlo De Guio - Direttore responsabile: Elena Pellizzari - Redazione: Gianmaria Pitton, Claudio Ghiotto, Diego Storti, Ivan Pelizzari - Hanno collaborato: Paolo Sgevano
Progetto grafico e impaginazione: Contro Edizioni e Grafica [Fabio Scalzotto] - Lonigo (VI) - Stampa: Tipografia Stella di Muraro Antonio & C. snc - Sarego (VI)
Nostri ospiti inSala
Laboratorio Brendola
di Claudio Ghiotto
F
ra le Associazioni le cui attività sono ospi- qua: Conquista vitale di una comunità, Centro
tate dalla Sala della Comunità ve ne è una Studi Berici, 2003. Dal Fronte alla prigionia: il
in particolare che quest’anno ha tagliato lungo viaggio di Gino Zimello, Centro Studi Beil traguardo del 10° anno di attività.
rici 2005. Premiazioni Laboratorio: nel 1997 il
Abbiamo chiesto al suo Presidente e fondatore, prof. Armando De Guio per le ricerche archeoil Dott.Giuseppe Visonà di traclogiche, nel 1998 don Mario Dalciare un profilo di questa Assola Via per le sue ricerche storiche,
ciazione che nel corso degli anni
nel 1999 Vittoria Rossi per la diha saputo attrarre brendolani di
fesa del territorio e dell’ambiente
ogni genere ed estrazione, con
nel 2000 Carlo De Guio per la gel’obiettivo di contribuire al mistione della Sala della Comunità
glioramento sociale e culturale
di Vo’, nel 2001 Arcangela Murzio
della nostra Comunità. “L’Assoper l’educazione dei ragazzi della
ciazione Laboratorio Brendola”
scuola, nel 2002 Italo Binato per
ci dice il Dott. Visonà, “costituil’impegno nella protezione civile,
Il logo dell’Associazione
tasi ufficialmente e legalmente in
nel 2003 Igino Zimello per la conLaboratorio Brendola.
data 13 ottobre 1997, ha sede in
servazione del patrimonio storico
Brendola. È un gruppo laico, apolitico ed aparti- ed archeologico, nel 2004 Lina Aletti per la poetico senza scopo di lucro. Svolge e promuove atti- sia, nel 2005 Benito Serena per l’impegno nel
vità di ricerca, discussione, studio, informazione gruppo donatori di sangue, nel 2006 Pozzan Ote formazione sulla realtà brendolana.
taviano per il suo impegno di imprenditore.
In questi anni l’Associazione si è impegnata a “Vogliamo ricordare le numerose serate dedipromuovere e valorizzare attraverso alcune pub- cate ad argomenti di pubblico interesse come i
blicazioni il territorio, il patrimonio e la storia trasporti l’energia, l’acqua, la sicurezza, le redi Brendola. Ha inoltre dato vita ad un Premio lazioni tra le persone, al paesaggio e alle ville
Laboratorio Brendola, annuale, volto a dare ri- brendolane, al castello, alla chiesa incompiuta.
conoscimento e lustro a persone che, con im- In questa prospettiva c’è posto per tutti e per tutpegno ed entusiasmo, hanno contribuito a far te le età, in questa ottica possiamo trovare semconoscere ed apprezzare il Paese e la Comuni- pre dei compagni di viaggio e lavoro con cui spetà.”. Pubblicazioni: L’asilo di Brendola in villa rare che il futuro sia migliore anche nelle difficolPiovene, Publigrafica editrice, 1998. La Chieset- tà e nelle crisi” conclude il Dott.Visonà.
ta Revese nella storia vicentina e brendolana, Aggiungiamo noi che il 13 ottobre scorso in
Publigrafica editrice, 1998. Brendola: Itinerari occasione della consegna in Sala del sopramenturistici tra Storia - Arte - Religione - Natura, Pu- zionato Premio Laboratorio Brendola si è svolta
bligrafica editrice, 1999. VO’: Un borgo, un fiu- una grande festa per celebrare appunto il deme, una comunità, Publigrafica editrice, 2000. cennale del Laboratorio, alla quale, oltre ai nuMestieri e consuetudini di un recente passato, merosissimi cittadini brendolani che hanno apPubligrafica editrice, 2001. Frammenti di civiltà: plaudito Ottaviano Pozzan, ci siamo uniti con
la casa rurale, Publigrafica editrice, 2002. L’ac- entusiasmo tutti noi.
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Editoriale
di Carlo De Guio
“C
Carlo De Guio, presidente
dell’Associazione
Sala della Comunità.
on uno spettacolo il cui programma comprendeva la partecipazione di alcuni artisti della Rai (Franca Casalboni, Iolanda Del
Rio, Giampaolo Rossi oltre che del pianista M. Raoul Cardone)
è stata inaugurata a Vo’ di Brendola la nuova Sala parrocchiale dedicata
a S. Stefano. La nuova opera, dovuta all’intraprendenza del parroco don
Giovanni Burati e al generoso concorso della popolazione, merita una illustrazione, sia pure sommaria, per la sua modernità, per la sua rispondenza
alle specifiche esigenze secondo i criteri più aggiornati”. Così cominciava
un articolo, apparso sull’“Avvenire d’Italia”, che parlava dell’inaugurazione della Sala della comunità: era il luglio del 1957 e una nuova struttura
andava ad aggiungersi alle opere parrocchiali. Ben presto sarebbe diventata
Un libro per la Sala
molto importante non solo per la comunità parrocchiale, ma per l’intera
comunità civile, rappresentando per molto tempo - e ancora oggi - il più
grande e attrezzato spazio civico di cui Brendola può disporre.
A partire dalla costruzione ma soprattutto negli ultimi 15 anni, sono stati
intrapresi vari lavori di sistemazione e di ristrutturazione, fino al recente rinnovamento complessivo che ha dato alla Sala l’aspetto attuale. Sono state
opere impegnative, dovute anche alla necessità di adeguarsi alle norme
sulla sicurezza che via via cambiavano, ma siamo riusciti a realizzarle, grazie
al contributo della comunità parrocchiale, dell’Amministrazione Comunale,
del Ministero, della Cassa Rurale e Artigiana di Brendola, dell’apporto di
tante e generose persone che hanno dato una mano.
Il prossimo luglio ricorrerà il mezzo secolo esatto dall’inaugurazione.
Un traguardo che ci consente di guardare indietro, alla nostra storia.
Non certo per autocompiacimento, un atteggiamento che non è mai
appartenuto alla nostra realtà. Ma per dare il giusto merito a quanti hanno
dato un apporto, piccolo o grande, ma sempre utile.
L’Associazione Culturale Ricreativa “Sala della Comunità di Vo’ di Brendola”
ha quindi pensato a un’iniziativa tutta particolare, un libro, una pubblicazione in cui raccontare la storia, attraverso le parole e le immagini, dei
primi cinquant’anni della Sala della Comunità. In questi giorni stiamo
contattando le persone che possono aiutarci in questo compito e ringraziamo già anticipatamente quanti accetteranno di esserci a fianco in questa
nuova impresa. Rinnoviamo l’appello, già lanciato nel precedente numero
del giornalino, a quanti possiedano materiale, soprattutto fotografico, che
riguardi la nostra Sala, a partire dal cantiere iniziato nel 1953 fino ai nostri
giorni. L’aiuto di tutti potrà permetterci di raccontare adeguatamente la
vita della Sala, di spegnere le cinquanta candeline nel modo migliore, di
trovare l’entusiasmo e la motivazione per guardare verso altri traguardi.
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Teatro inSala
Teatro e Cabaret
21ª Rassegna 2007
di Diego Storti
R
iparte l’avventura teatrale per adulti
iniziata dalla Sala della Comunità nel
1985. Sette sono gli appuntamenti che
si snoderanno dal 20 gennaio al 14 aprile 2007,
iniziando dalla prosa più cara alla tradizione
e terminando con l’irrinunciabile momento
dedicato al cabaret. Vi sarà spazio anche per
l’operetta, genere teatrale che ha consolidato
ormai a livello nazionale l’ottimo gradimento
del pubblico. Il Comitato della Sala ha voluto
rendere quest’anno omaggio al commediografo
italiano più conosciuto ed amato, di cui ricorre
il trecentesimo dalla nascita. Si tratta naturalmente di Carlo Goldoni, autore che fa sorridere
e riflettere con situazioni comiche che han saputo brillantemente superare l’ingiuria del tem-
po. Ecco dunque che il primo spettacolo sarà
“Sior Todero Brontolon” (compagnia La Rinascita di Treviso), scritto dall’autore nel periodo
forse più fecondo della sua produzione, quando
collaborava col teatro San Luca di Venezia. Si
continuerà con la commedia brillante (Teatro
Berico di Vicenza) e la commedia dell’arte (Pantakin di Venezia), per poi accogliere il gradito
ritorno della drammaturgia in lingua veneta
(Compagnia Astichello). Si termina la stagione
ordinaria di prosa con un testo inglese di Brandon Thomas assai ben adattato da un grande
del teatro veneto, Renato Stanisci. Spazio poi al
canto (Compagnia Veronese di Operette) e chiusura della stagione con la frizzante leggerezza
del divertimento targato “cabaret” (I Papu).
Carlo Goldoni
C
Carlo Goldoni, nato a Venezia
il 25 febbraio 1707.
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arlo Goldoni
sin dagli anni
più teneri si
sentì attratto da tutto ciò ch’era teatro.
Si pensi che a tredici
anni, divenuto amico di alcuni comici
conosciuti a Rimini
(ove frequentava la
scuola filosofica dei
domenicani),
fuggì
in barca con loro sino
a Chioggia, luogo di
dimora della madre.
Qui lo raggiunse l’ira-
to padre, che gli perdonò la bravata a patto che
seguisse le sue orme professionali di medico.
Per quell’arte non era portato e cercò maggior
fortuna con gli studi giuridici.
Ma un’avventura amorosa, che stava per prendere una piega spiacevole, lo portò ad abbandonare professione, amici, amore e speranze e
a raggiungere Milano. Qui il primo tentativo
compositivo ( un melodramma colmo di pathos) fu un fiasco totale, tanto da suggerirgli di
ritentare la pratica legale.
Ma entrato in amicizia con una compagnia di
comici cittadini, fu spinto alla composizione
della sua prima commedia: “Belisario”. Andata
in scena nel novembre del 1734, la pièce fu un
successo strepitoso, il primo della copiosa pro-
duzione teatrale di Goldoni (più di centosessanta titoli!). All’autore si attribuisce una vera e
propria “riforma” del teatro (“la riforma goldoniana”), cui si attribuisce il merito di aver superarato l’ormai saturo canovaccio della commedia dell’arte, divenuta grossolana e triviale. Di
quel genere, rigettati gli elementi artificiosi e
volgari, seppe cogliere movimento e fantasia,
riavvicinando il mondo dell’arte alla gente, di
cui mise in scena la vita d’ogni giorno.
Goldoni è un poeta di teatro, che si tiene in
contatto con la vita vera, collocando in un
ambiente che il pubblico sente intimo personaggi comuni di cui esplora animi e fragilità.
Gli spettatori vi si riconoscono e ridono delle
proprie debolezze. Le situazioni comiche che
ne scaturiscono conservano così ancor oggi
un’innegabile attualità.
Il programma della
21ª Rassegna 2007
…son paron dei fioi,
e son paron de la nezza,
e de la dota,
e de la casa
e de tuto quelo che vogio mi…
Sabato 20 gennaio 2007 - ore 21.00
SIOR TODARO BRONTOLON
di Carlo Goldoni
Compagnia La Rinascita di Treviso
Sabato 3 febbraio 2007 - ore 21.00
ARLECCHINO DON GIOVANNI
Compagnia Pantakin
di Venezia
In questa straordinaria battuta di Todero sono racchiuse tutte le indicazioni per
la regia, per gli attori e per il pubblico. Goldoni ben sapeva che tratteggiando un
tal carattere avrebbe condotto gli spettatori oltre l’intreccio della commedia, oltre
la trama, al di là delle preoccupazioni di Marcolina che vuole maritare la figlia
Zanetta con un bravo giovane ad onta del nonno che ha stabilito le nozze con il
figlio del fattore per garantirsi la servitù gratuitamente per tanti anni a venire…
La storia, così banale, diventa un pretesto per dipingere con tonalità grottesche
questo grande vecchio che tiranneggia tutta la casa, anche quando non è in
scena. Della trama Todero non ha bisogno, perché lui è Todero, e tanto basta!
“…basta che sia contento mi…”!
La storia di Don Giovanni, forse la più bella e famosa di tutto il teatro deve questa straordinaria popolarità ai comici dell’arte italiani che per due secoli ne fecero
in tutta Europa un cavallo di battaglia. Tra tutte, la versione di maggior successo
fu “Le Festìn de Pierre” (II Convitato di Pietra) di Domenico “Dominique” Biancolelli, il più grande arlecchino secentesco, rappresentata per la prima volta a Parigi
nel 1668, con successo crescente nelle infinite repliche e riprese fino alla fine del
Settecento. Oggi non poteva toccare che a Pantakin di Venezia, la compagnia
italiana di maggior tradizione nella commedia dell’arte riesumare questo antico e
leggendario canovaccio. La ricostruzione, proposta con la preziosa collaborazione
di Michele Modesto Casarin, il più famoso arlecchino veneziano operante oggi
in Italia, è naturalmente libera e ispirata a rimettere in scena tutta la godibilità
del racconto e la spettacolarità dei lazzi: una girandola di maschere (sette) e
dialetti (sei), di virtuosismi (quattro attori in dodici personaggi, ventinove cambi
di costume) e di musicalità (cinque musiche originali, cantate dal vivo). Per la
prima volta si possono apprezzare in scena alcune invenzioni di Biancolelli (un
arlecchino narratore di grande modernità, il naufragio, la favola del maialino) e
in particolare la maschera che fu dell’attore italo - francese, in una esatta ricostruzione appositamente realizzata da uno dei più prestigiosi mascherari italiani,
Stefano Perocco di Medusa.
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Il programma della
Sabato 17 febbraio 2007 - ore 21.00
QUANDO IL GATTO È VIA…
Compagnia Teatro Berico
di Vicenza
21ª Rassegna 2007
La commedia è tratta dalla fortunata serie televisiva “George e Mildred” in onda
negli anni 70, caratterizzata da humor tipicamente inglese. Lo spettacolo è incentrato sulla descrizione e esasperazione della vita quotidiana dei due coniugi
protagonisti. “George” ha come unica occupazione quella di evitare in qualunque
modo di lavorare. La sua pigrizia cronica si estende in tutti i campi, anche nella
camera da letto, con grande rabbia della moglie Mildred, che sopporta a stento la
sua sciatteria ostentata, come una bandiera. George si crede molto furbo, ma si fa
regolarmente imbrogliare e raggirare sia dalla moglie che dal cognato, Humphery
Pomfrey, detto “Bombolo”, re delle trippe di Londra. A differenza del marito Mildred è molto ambiziosa e disposta a tutto pur di elevare il suo tenore sociale, ma
non riuscendovi, attribuisce la colpa dei suoi fallimenti alla goffaggine del marito.
Entrambi si trovano a dover ospitare forzatamente in casa la sorella di Mildred,
Ethel, che convinta di essere tradita dal marito, si stabilisce di fatto nella loro
casa esasperando una situazione già incandescente. Il marito Humphery, cerca di
riportarsela a casa, ma nel frattempo le due sorelle decidono di fare un viaggio in
Francia, lasciando i due uomini soli. Humphery, nonostante l’incertezza di George
intende trasformare l’assenza delle mogli in una notte romantica da passare con
due avvenenti ragazze che invita a casa, ma sul più bello quando i due “topi”
cominciano a ballare... tornano i “gatti” e... scoperti in flagrante, cercano di rimediare con un turbinio di imbrogli e bugie che conducono al travolgente finale...
Liberamente ispirata a “I magnagati” dello scrittore vicentino Primo Piovesan,
questa commedia approfondisce di quel testo soprattutto le connotazioni psicolosiche dei personaggi e diventa l’occasione per offrire un intenso spaccato della
vita quotidiana in città tra le due guerre. I binari sui quali la storia si muove,
accompagnata dalle suggestive musiche della Banda Brian, sono due.
Da un lato la storia collettiva di allora, fatta di una penuria che portava
ad abitudini alimentari oggi discutibili ma comprensibili in quell’epoca di
ristrettezze. Dall’altro la storia privata di una coppia di coniugi che si troverà
ad affrontare una tempesta dalla quale, grazie all’amore e alla comprensione,
riuscirà a non essere sopraffatta.
Sabato 3 marzo 2007 - ore 21.00
VICENTINI MAGNAGATI
Compagnia Teatrale Astichello
di Vicenza
Sabato 17 marzo 2007 - ore 21.00
LA ZIA DI CARLO
Compagnia I Teatranti
di Valdagno
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E’ un copione nuovo nel panorama delle produzioni della Regione Veneto; una vera
riscoperta dovuta alla felice intuizione di Renato Stanisci e del regista Sebastiano
Maria La Bruna i quali, con un sobrio ed elegante allestimento ed una vivace azione
scenica, ne hanno esaltato l’esilarante intreccio mantenendo intatti lo spirito scanzonato e quegli spunti romantici che lo caratterizzano. Ne è risultato uno spettacolo
brillante, dal ritmo incalzante, veramente divertente. La commedia è ambientata a
Oxford, in un college di St. Olde. Le circostanze costringono un giovane studente,
Lord Francour Babberly, ad indossare i panni della benestante zia di un amico,
donna Lucia di Alvadorez, di cui si attende l’arrivo dal Brasile, il paese “da dove vengono le scimmie”. Tutta la farsa è giocata su questo scambio di identità ed è articolata su un dialogo vivacissimo con una serie di trovate che sono entrate nel patrimonio del repertorio farsesco. La vitalità di questa commedia è dovuta anzitutto al
fresco buonumore di cui è pervasa, alla spensieratezza e allo spirito bonariamente
irridente che la caratterizzano, all’incalzante azione scenica da cui è scandita e alle
innumerevoli occasioni che offre alla vis comica degli attori. Per queste caratteristiche
o forse perché tipica del teatro del suo tempo (fu rappresentata per la prima volta a
Bury St. Edmuds nella primavera del 1892 con enorme successo e poi a Londra nell’anno successivo e trionfalmente replicata per 1466 recite consecutive) “Charley’ s
Aunt” suscita ancora oggi un vivo interesse con un richiamo ed un successo che non
accennano a diminuire.
Sabato 31 marzo 2007 - ore 21.00
LA PRINCIPESSA DELLA CZARDA
Compagnia Veronese di Operette
di Verona
Datata 1915 e rappresentata a Vienna il 17 novembre “La Principessa della
Czarda” rientra fra le più conosciute operette. La vicenda si snoda in un mondo
blasonato dove aleggia la corsa al titolo nobiliare; è un rincorrersi di giochi amorosi, situazioni di convenienza, che mettono in ridicolo le debolezze e le tresche
diplomatiche dell’alta società. Al crepuscolo dell’Impero Austriaco, Mesalliances
(“mescolanze”, cioè matrimoni con persone di livello sociale inferiore) di questo
tipo erano all’ordine del giorno e fornivano il più popolare argomento di conversazione nei salotti e nei cafè. Solenne e trascinante la musica di Kalmàn, che con
i suoi valzer travolge qualsiasi trama. Ne “La Principessa della Czarda” il valzer
domina il primo contatto tra Sylva ed Edwm (Donne e stelle); è aggraziato come
il volo di una rondine (Rondinella); è elettrizzante con accenti di languida passione (L’ora d’amar); esplode dinamico nel quartetto e coro (Hurrà!), per raggiungere il culmino del trasporto (Canta un coro d’angioletti). L’elemento magiaro, già
presente nel preludio, si riallaccia alla musica popolare il cui fulcro è la czarda: le
movenze, il carattere cupo e melanconico della prima parte precedono la rapida,
vivace e sincopata seconda parte.
Due professori che tengono una lezione di antropologia. Attraverso una serie
di sketch, mettono in scena le più svariate situazioni comunicative che possono
verificarsi tra gli uomini. L’umana condotta, dal bambino all’anziano, è esaminata con cinica e spietata imparzialità. L’errare ondivago dei comuni mortali è
analizzato senza pietà, senza mitigazioni, senza banalizzare i sentimenti che
fanno dell’uomo una belva capace di amare. I due professori conducono l’originale lezione ciascuno secondo la propria personalità: mentre il prof. Appi cerca
di trasmettere al pubblico il proprio sapere filosofico, il prof. Besa si mostra maggiormente concentrato sulla donna che sull’uomo. I due speleologi dell’esistenza
cercano di spiegare ed insegnare come mantenere la giusta rotta nel mare dell’interpersonalità, fatto di situazioni reali, che, se analizzate con il filtro dell’ironia,
mostrano dei risvolti comici.
Sabato 14 aprile 2007 - ore 21.00
SIAMO UOMINI O CALAMARI?
I Papu
I Papu, al secolo Andrea Appi e Ramiro Besa, debuttano nel mondo dello spettacolo nel 1989. Attori comici con un bagaglio di esperienze teatrali di buon livello,
nel 1993 superano il provino dei noti Gino & Michele e debuttano allo Zelig.
Nel tempio del cabaret ritorneranno nel 1996, nel 2000 e nel 2002.
Già autori dei loro spettacoli nel 1994, iniziano la proficua collaborazione con
Riccardo Piferi (co-autore, tra gli altri, degli spettacoli di Paolo Rossi, Enzo Jannacci, Lella Costa) nel 1995. Finalisti a numerosi concorsi nazionali di Cabaret Premio Tognazzi (1995), Cabaret Amore mio (1996), Bravo grazie (1996), Premio
Città di Cologno (1997), nel 1998 presentano, come protagonisti e autori insieme a Mirco Stefanon, una striscia quotidiana nella più importante emittente televisiva del Friuli-Venezia Giulia (Telefriuli) e replicate da Telenuovo (VR). Da ottobre
a dicembre 1999 sono autori ed interpreti di un programma settimanale dal titolo
“Papu cabaret”, in onda su Rai Radio Tre. Contemporaneamente partecipano alla
trasmissione “Convenscion” trasmessa da Rai Due e condotta da Enrico Bertolino
e Natasha Stefanenko. Nelle stagioni teatrali 1998-1999 e 1999-2000 partecipano con gli spettacoli “Le mucche hanno tanta pazienza” e “Incompresi nel
prezzo”. Nel 2000 sono autori insieme a Mirco Stefanon di un format televisivo
dal titolo “Regional geographic” in onda su Rai Tre Friuli-Venezia-Giulia. Nell’ottobre 2000 partecipano alla trasmissione “Rido” (Rai Due). Nel 2001 fanno parte
del cast di Zelig (Italia Uno) e di Quelli che… il calcio (Rai Due). A settembre
debuttano nel mondo del cinema come protagonisti nel film “Oppalalay”.
A Marzo 2002, con il solito gruppo di autori, realizzano “Mismas”.
Da ottobre 2003 a maggio 2004 partecipano alla trasmissione ”Colorado Cafè
Live con Diego Abatantuono (Italia Uno). Sempre in questo periodo sono presenti
nella trasmissione radiofonica Tutto esaurito di Radio 105.
Nel frattempo debuttano con il nuovo spettacolo teatrale “A che punto è la rotta”
e lavorano alla nuova produzione dal titolo “Siamo uomini o calamari?”.
Da Marzo 2006 sono presenti, sempre su Antenna Tre NordEst, con la terza serie
di “Mismas”.
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Musica inSala
Vo’ on the Folks
12ª Edizione 2007
di Paolo Sgevano
P
er la 12ª edizione della rassegna, abbiamo
pensato ad un programma vario e adatto
al nostro pubblico che è cresciuto notevolmente negli anni come numero ed è divenuto esperto ed esigente.
Nella prima serata, dopo la positiva esperienza dello scorso anno con Bensusan, ritorna un
chitarrista. Aprirà infatti la rassegna Tony Mc
Manus che è considerato (anche dal mitico
John Rembourn) il miglior chitarrista dell’area
celtica in assoluto al mondo. Il musicista con
una fine sensibilità ma dotato anche di grande
tecnica continuerà il filone dello scorso anno e
saprà sicuramente stupire i molti appassionati
del mondo della chitarra ma anche lo spettatore neofita della tecnica dello strumento
Nelle altre tre serate avremo il piacere di ospitare
tre gruppi che hanno un comune denominatore:
l’uso della fisarmonica; affronteremo infatti questo strumento nelle sue più varie sfacettature.
Nella seconda serata infatti, i Motion Trio dalla
Polonia con le loro fisarmoniche offriranno uno
spettacolo raro, facendo uscire il suono dalle loro
anime più che dallo strumento in un indiavolato
set che prende per intensità, per colore musicale
e per la loro immensa bravura tecnica.
Alan Kelly, con la sua fisarmonica ed accompagnato dai Mosaic, la formazione che vede il
fratello John, il chitarrista Artie McGlynn ed il
violinista Tola Custy, nella terza serata proporrà
l’usuale repertorio irlandese. Quattro formidabili solisti in un ensemble di tutto rispetto.
Nell’ultima serata i Beltuner guidati dalla fisarmonica di Johan Riche ci offriranno un repertorio pieno di ritmi indiavolati delle musiche
zigane, di ‘sfarzo’ manouche, di giravolte del
valzer e nostalgia del tango.
Certi di vedere anche quest’anno il teatro pieno
di appassionati; buona musica a tutti, e… prenotatevi un posto in prima fila per un viaggio fra colori e suoni della musica targata “on the folks”!
Sul sito www.saladellacomunita.com si
possono ascoltare alcuni brevi brani della
12ª edizione 2007 di Vo’ on the Folks.
Le quattro serate
della 12ª Edizione 2007
Sabato 10 febbraio 2007
Tony Mac Manus (Scozia)
Trovare una voce unica su di uno strumento così versatile come la chitarra acustica già non è facile; riuscire a farlo con una lingua vecchia di secoli in cui tale
strumento non faceva parte della storia è ancor più degno di nota. In poco più di
dieci anni da musicista professionista Tony McManus (nato nel 1965) si è fatto
conoscere in tutto il mondo come chitarrista di primo piano nella Musica Celtica.
Nelle mani di Tony la complessa ornamentazione normalmente associata
a violini e cornamuse viene accuratamente trasferita alla chitarra,
preservando l’integrità e l’impatto emozionale della musica.
Sabato 24 febbraio 2007
Motion Trio (Polonia)
L’innovativo trio di fisarmoniche polacco fondato nel 1996 ha in un certo senso
cambiato i connotati con cui siamo soliti riconoscere questo strumento. Sei mani
che sanno creare timbriche realmente coinvolgenti e non di rado sorprendenti.
Gran parte della musica di questo ‘Infernale Trio’ è magistralmente scritta da
Janusz Wojtarowicz. L’avanguardistico suono mette insieme pezzi di musica
minimate, jazz e rock riconducendoli alla nozione del movimento: per ridefinire
la fisarmonica ed esplorare paesaggi sonori apparentemente tanto lontani dalle
esperienze cui ci ha abituato la tastiera ‘a vento’. I tre energetici suonatori
fanno tutto ciò su basi strettamente acustiche, senza campionamenti o effetti
che non fanno certo parte della loro concezione sonora.
Sabato 10 marzo 2007
Alan Kelly - Mosaic (Irlanda)
Originario di Roscommon, Alan Kelly è universalmente riconosciuto come il
più raffinato esponente della fisarmonica nella musica tradizionale irlandese,
impegnato a ravvivarne le fortune nella musica popolare.Alan ha registrato
due album solisti di cui la critica ha parlato molto bene: ‘Out of thè Blue’ e
‘Mosaic’, oltre a uno con suo fratello John, ‘Fourmilehouse’. Ha contribuito alla
lavorazione dì molti spettacoli teatrali da Boston a Dublino a Sydney con le
compagnie del Druid Theatre e del Lyric Theatre. Ha girato molto sia coi suoi
Mosaic che con artisti del calibro di Arty McGlynn & Nollaig Casey, Michael
McGoldrick, Karen Casey, CathaI Hayden e la cantante scozzese Eddi Reader.
La critica dice di lui: “I suoi concerti sono eventi pieni di vita, dotati di un
talento brillante, spontanei e pieni di energia’.
Sabato 24 marzo 2007
Beltuner (Francia)
Beltuner è pura alchimia musicale: quattro musicisti, quattro strumenti che,
grazie alla magia dei ritmi e delle melodie sembrano essere cento.
Non c’è pericolo di annoiarsi coi Beltuner, il loro repertorio è troppo avvincente,
troppo invitante per non lasciarsi coinvolgere.
Di volta in volta, ci passano davanti i ritmi indiavolati delle musiche zigane, lo
‘sfarzo’ manouche, le giravolte del valzer o la nostalgia del tango che ci fanno
entrare in un universo di festa, di gioia, di evasione. Quando suonano, ci si
sente immergere al centro di un film di cui ci si sente attori. Del resto, i musicisti dei Beltuner si sentono a proprio agio in qualsiasi dimensione, la loro sincerità, l’energia, il desiderio dì condividere col pubblico un momento unico fanno sì
che ogni concerto, ogni brano diventino una nuova avventura.
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Eventi inSala
La Collina delle Fate
Un film che racconta la Brendola di 50 anni fa
di Elena Pelizzari
V
enticinque attori e centoventi comparse
brendolane: è questo il cast che ha reso
possibile la realizzazione de “La Collina delle Fate”, un film girato a Brendola e che
racconta la Brendola di 50 anni fa. Ideato da
Bruno Scorsone e inserito in un ampio progetto
pluriennale di avvicinamento dei diversamente
abili al teatro, il cortometraggio ha partecipato
nei mesi scorsi a 32 festival in ogni parte d’Italia, da Napoli a Sorrento a Roma, dove ha ricevuto i complimenti del sindaco Veltroni. A suon
di consensi di pubblico e di critica, La Collina
delle Fate occupa ad oggi il 63° posto su 15mila
cortometraggi prodotti nel 2006. Abbiamo voluto sapere dalla voce dei protagonisti come
hanno vissuto la loro esperienza di attori.
Andrea Travisan, 15 anni, attore principale oltre
a Bruno Scorsone: “E’ stato un vero piacere lavorare con ragazzi diversamente abili. Li ho conosciuti prima della realizzazione del film, ho condiviso con loro l’emozione e la paura e la gioia
della recitazione, fino ad instaurare un rapporto
che va al di là della conoscenza, per diventare
amicizia. Così ogni scena è diventata un gioco e
il film un vero e proprio divertimento”.
Vittorio Ghiotto, presidente del Coro Alpino di
Brendola: “E’ stata una rispolverata del passato.
I cantori hanno lavorato non poco per togliere
la polvere dai vecchi vestiti finiti in fondo ai
bauli, e l’amico Fracasso è anche riuscito a recuperare un “tabaro”. Anzi, devo ammettere che
abbiamo lavorato di più nella ricerca dei vestiti
che nell’allenamento della voce e nel ripasso
delle canzoni. Abbiamo cercato di essere il più
possibile spontanei, anche se molte scene sono
state tagliate perché, da profani, guardavamo
continuamente la telecamera. L’esperienza è
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stata davvero positiva per tutti noi, e ci fa ancor
più piacere che il film venga spedito a tutti gli
emigrati di Brendola, perché potranno vedere il
paese che hanno lasciato, ritrovarne il paesaggio, l’atmosfera, le persone.”
Biancarosa Squaquara, professoressa della scuola media Galilei: “E’ stata un’esperienza piacevole, sia per la riscoperta delle tradizioni che per
la condivisione di momenti a fianco di ragazzi
diversamente abili, con cui ci siamo integrati
lavorando molto bene. Rivedendosi, più di
qualche ragazzo si è anche complimentato con
se stesso e con i compagni per la naturalezza
delle immagini, visto che le scene non erano
state studiate né provate, ma ci si è comportati
con spontaneità e semplicità, godendo a pieno
ogni singola scena. Io stessa, non lo nego, mi
sono emozionata quando lo scorso maggio ho
visto il video proiettato alla Sala della Comunità di Vò.”
Giulio Cicolin, direttore della scuola di ballo
El Verano: “Ci siamo cimentati in balli che per
tanti frequentanti la nostra scuola erano nuovi,
quindi è stato uno stimolo e una vera e propria
prova sul campo. Ma le emozioni più forti ci
sono venute dal collaborare con tante associazioni di Brendola, con tante persone che hanno
voluto rendere possibile un progetto, realizzare
un sogno. Se ce ne sarà occasione, siamo pronti
per il prossimo film!”
Maita, giovane protagonista del gruppo Ieri
Oggi Domani: “Mi sono molto divertita. E non
ero neppure tanto emozionata. Beh, un po’ sì,
soprattutto quando mi sono rivista e in sala
della comunità c’era un sacco di gente. E’ stato
un progetto importante per noi, e se Bruno dice
di fare un altro film io sono già pronta!”
I film in Sala
Cinema inSala
a cura di Ivan Pelizzari
Junior Cinema
L’
ACEC, l’associazione
nazionale
delle Sale delle Comunità, ha lanciato a settembre una rassegna di cinema per ragazzi
in tutta Italia: “Junior Cinema”, rassegna che
presenta quattro film scelti su un lista di prime
visioni e che vuole sensibilizzare sul rapporto
tra Cinema e Ragazzi. La Sala della Comunità
ha avuto il privilegio di essere tra le 30 sale italiane scelte (due sole nel vicentino), a rappresentare l’associazione in questa iniziativa.
La rassegna era accompagnata da un breve e
simpatico questionario dove i ragazzi potevano
liberamente esprimere le preferenze e i propri
gusti nel mondo del cinema e del teatro.
I film hanno avuto un lusinghiero gradimento
del pubblico e per questo ci auguriamo che
l’ACEC riproponga Junior Cinema il prossimo
anno nella nostra Sala.
Per le date e gli orari dei cinema consultare
il programma in ultima pagina.
Teatro inSala
Porta il papà a teatro
L’ultimo spettacolo della 16ª rassegna
Sabato 6 gennaio 2007 - ore 16.00
Habanera Teatro di Tirrenia (PI)
presenta LE 12 NOTTI DELLA BEFANA
12 son le notti, dalla notte del 25 Dicembre alla notte del
5 Gennaio, in cui la Befana intraprende un viaggio che
la porterà a riconquistare il suo ruolo che pian piano ha
perso nella fantasia dei bambini occidentali, a causa della
televisione e della pubblicità.
Per restituir loro la fantasia la Befana dovrà farsi aiutare
dai bambini piu’ poveri del mondo: africani, asiatici, sud
americani, e russi; e alla fine riuscirà a ripartire carica di
regali, appena in tempo per la notte del 5 Gennaio, dopo
aver attraversato in lungo e in largo tutta la Terra.
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Il programma inSala
dal 16 dicembre 2006 al 14 aprile 2007
Sabato 16 dicembre ore 16:00
In diretta su maxi schermo
MODENA-VICENZA
Sabato 16 dicembre ore 21:00
Film: LA MIA SUPER EX RAGAZZA
Domenica 17 dicembre ore 17:00
Film: LA MIA SUPER EX RAGAZZA
Domenica 17 dicembre ore 17:00
In diretta su maxi schermo
ROMA-PALERMO
Lunedì 18 dicembre ore 20:30
Teatro Scuole Elementari di Vo’
Martedì 19 dicembre ore 10:00
Teatro Scuole Elementari di Vo’
(per le scuole)
Martedì 19 dicembre ore 20:30
In diretta su maxi schermo
VICENZA-ALBINOLEFFE
Mercoledì 20 dicembre ore 20:45
Note di Natale Concerti
di Musica Sacra
“CORO ALPINO DI BRENDOLA”
(ingresso libero)
Giovedì 21 dicembre ore 20:30
Teatro Scuole Elementari di Brendola
Venerdì 22 dicembre
ore 17:00 e 20:00
Festa di Natale dei bambini
della Scuola Materna di Brendola
Sabato 23 dicembre ore 10:00
Teatro Scuole Elementari
di Brendola (per le scuole)
Sabato 23 dicembre ore 21:00
Film: SANTA CLAUSE È NEI GUAI
Domenica 24 dicembre ore 17:00
Film: SANTA CLAUSE È NEI GUAI
Martedì 26 dicembre ore 17:00
Film: SANTA CLAUSE È NEI GUAI
Martedì 26 dicembre ore 20:45
Chiesa di Santo Stefano Vo’
Note di Natale Concerti
di Musica Sacra
Sabato 6 gennaio 2007 ore 16:00
16ª Rassegna Teatro per Ragazzi
Porta il papà a teatro
LE 12 NOTTI DELLA BEFANA
Sabato 13 gennaio ore 16:00
In diretta su maxi schermo
VICENZA-BRESCIA
Sabato 13 gennaio ore 21:00
Film: HAPPY FEET
Domenica 14 gennaio ore 17:00
Film: HAPPY FEET
Venerdì 19 gennaio ore 21:00
Film: BOOG E ELLIOT
A CACCIA DI AMICI
Sabato 20 gennaio ore 21:00
21ª Rassegna Teatro e Cabaret 2007
SIOR TODARO BRONTOLON
Domenica 21 gennaio ore 17:00
Film: BOOG E ELLIOT
A CACCIA DI AMICI
Venerdì 26 gennaio ore 9:45
Film: TI VA DI BALLARE
Sabato 27 gennaio ore 16:00
In diretta su maxi schermo
VICENZA-CROTONE
Sabato 27 gennaio ore 21:00
Film: GIÙ PER IL TUBO
Domenica 28 gennaio ore 17:30
Film: GIÙ PER IL TUBO
Sabato 3 febbraio ore 21:00
21ª Rassegna Teatro e Cabaret 2007
ARLECCHINO DON GIOVANNI
Domenica 4 febbraio ore 17:30
Film: GIÙ PER IL TUBO
Sabato 10 febbraio ore 21:00
12ª Rassegna Vo’ on the Folks
TONY MAC MANUS
Venerdì 16 febbraio ore 9:45
Film: NEVERLAND
Sabato 17 febbraio ore 21:00
21ª Rassegna Teatro e Cabaret 2007
QUANDO IL GATTO È VIA…
Sabato 24 febbraio ore 21:00
12ª Rassegna Vo’ on the Folks
MOTION TRIO
Sabato 3 marzo ore 21:00
21ª Rassegna Teatro e Cabaret 2007
VICENTINI MAGNAGATI
Sabato 10 marzo ore 21:00
12ª Rassegna Vo’ on the Folks
ALAN KELLY - MOSAIC
Sabato 17 marzo ore 21:00
21ª Rassegna Teatro e Cabaret 2007
LA ZIA DI CARLO
Sabato 24 marzo ore 21:00
12ª Rassegna Vo’ on the Folks
BELTUNER
Venerdì 30 marzo ore 9:45
Film: CARS
Sabato 31 marzo ore 21:00
21ª Rassegna Teatro e Cabaret 2007
LA PRINCIPESSA DELLA CZARDA”
Sabato 14 aprile ore 21:00
21ª Rassegna Teatro e Cabaret 2007
I Papu in
SIAMO UOMINI O CALAMARI?
ATTENZIONE:
date e programmi
possono subire variazioni.
www.saladellacomunita.com
On line il nuovo sito della Sala
C
on la stagione autunnale di teatro
è arrivato il nuovo sito della Sala:
www.saladellacomunita.com.
Il sito è nuovo nella veste grafica e nuovissimo
nei contenuti: una migliore presentazione di
ogni spettacolo con l’aggiunta per alcuni, vedi
ad esempio la rassegna folk, di un breve brano
musicale che vi permetterà di vivere in anteprima le magie della world music.
Col sito è entrata in funzione un’altra straordinaria novità: l’autoprenotazione ; gli spettacoli di teatro e di musica folk possono essere
prenotati comodamente da casa senza alcun
impegno economico o maggior costo. Il sito
permette con brevi e semplici passaggi di sce-
gliere il posto in platea o in galleria e di indicare tra i biglietti richiesti quanti sono i ridotti
(ragazzi fino alla terza media); in tempo reale,
arriverà la conferma della prenotazione con i
posti numerati a voi assegnati e il prezzo totale
dello spettacolo prenotato.
In questi primi mesi l’autoprenotazione per
“Porta il papà a teatro” ha avuto un’inaspettato gradimento ed ha consentito a moltissimi
di arrivare in Sala con la certezza del posto
riservato.
Il sito è costantemente aggiornato e consigliamo di utilizzarlo per avere ogni informazione
sulle nostre attività e sulle varie iniziative che
si svolgono in Sala.