2014.02.21 LIBERO DI LEGGERE - Paul Yoon
Transcript
2014.02.21 LIBERO DI LEGGERE - Paul Yoon
venerdì 21 febbraio 2014 Libero di leggere 26 di Orazio Dotta e Velia Chiesa L’incipit Quell’inverno, durante un acquazzone, arrivò in Brasile. Giunse per mare. Sulla nave mercantile era il solo passeggero. Negli ultimi giorni di viaggio la temperatura si era alzata, e quando aveva osservato che la neve era scomparsa l’equipaggio si era messo a ridere. Stavano gettando a mare qualche pesce per attirare la buona sorte, come sempre, e lui guardava gli uccelli avvitare il corpo nel vento e scendere in picchiata. Un percorso di speranza ‘La riva del silenzio’, di Paul Yoon, Bollati, Boringhieri, 2014, 162 p. ‘La riva del silenzio’ è un libro lieve. Scritto molto bene. Dal sapore poetico. È un breve racconto in cui le vite dei personaggi s’intrecciano fino a costruire una storia ricca di sentimenti, di amicizia e di gesti cortesi. Un libro bonsai in cui viene raccontato l’essenziale, lasciando spazio al lettore d’immaginarsi ciò che scritto non è. Una lettura confortante e certamente interessante. L’autore, l’americano Paul Yoon, è al suo secondo libro. Il primo è una raccolta di racconti non ancora tradotta in italiano. La vicenda prende avvio negli anni Cinquanta ed è incentrata sulla figura di Yohan: un giovane ex prigioniero di guerra nordcoreano. Lo troviamo imbarcato su una nave mercantile, diretto in una non meglio identificata città portuale brasiliana. Nel campo di prigionia, in cui è stato detenuto per due anni, ha lavorato in sartoria e, dopo la liberazione, è rimasto lì per qualche tempo ad aiutare i medici a curare chi era troppo debole per tornare a casa. Tra tutti i prigionieri Yohan è l’unico che non accetta il rimpatrio. Il motivo di questa scelta, uno dei piccoli se- greti che scorre tra le pagine del libro, si scoprirà solo più tardi. Le autorità, preso atto della volontà dell’ex prigioniero, gli propongono allora di trasferirsi nel lontano Brasile dove ad attenderlo ci sarà Kiyoshi, un anziano giapponese che gestisce una sartoria. L’incontro è dei più cordiali. Di una cordialità fatta più di gesti che di parole: “Anche se trascorrevano molto tempo insieme, Kiyoshi non si apriva molto con lui. Né Yohan aveva raccontato al sarto del proprio passato. E tuttavia quel vuoto di parole era confortante”. Il loro sarà un rapporto che con il tempo diverrà franco e saldo, come quello tra un padre e un figlio o tra un maestro e il suo allievo. Un rapporto di reciproca utilità che si distanzia nella forma con quello avuto con il vero padre. La narrazione, incentrata sulla nuova vita di Yohan, si apre, di tanto in tanto, a dei flashback che rimandano all’esperienza della guerra e, soprattutto, nel campo di prigionia. Sono siparietti che lentamente permettono al lettore di conoscere Yohan, ma anche d’immaginare gli orrori del conflitto coreano. I ricordi, a volte dolorosi, a volte dolci, sono utili a Yohan per elaborare il suo vissuto e per trovare un nuovo centro di gravità su cui far leva per affrontare ciò che rimane della sua esistenza. Un’alternanza narrativa sapientemente calibrata che dona al romanzo un’ulteriore dose di fa- PER I PIÙ GRANDI scino. Yohan è un’anima dolce, pronto a nuove sfide, a nuovi incontri, a nuove esperienze. Il suo sguardo sul mondo è attento, riflessivo, ricettivo e la sua forza è nei pensieri e nei sogni di cui costantemente si nutre. Grazie al lavoro nella sartoria, Yohan imparerà la lingua del paese di accoglienza, incontrerà nuovi amici e prenderà coscienza dei propri sentimenti e desideri; come il desiderio di una nuova vita, di una salvezza, di un riscatto e, forse, di un amore. Quell’amore, inteso tra uomo e donna, che in tutto il racconto sembra essere latitante fino, però, a fare capolino in un finale dal sapore positivo. La nuova vita di Yohan è incastonata di perle amiche. Il giovane Peng, conosciuto nell’infanzia e ritrovato in tempo di guerra; con lui condivide gli orrori delle battaglie e l’esperienza nel campo di prigionia. Il marinaio, conosciuto nel viaggio verso il Brasile, per il quale Yohan farà da ponte di contatto con la famiglia in Giappone. Peixe, il guardiano della chiesa affetto da zoppia a causa di una poliomielite infantile, con il quale stringerà una profonda amicizia. Lo stesso Kiyoshi, con il suo tribolato passato alle spalle, con il quale avrà modo di trovare una sorta di pace interiore. E, infine, due mendicanti bambini: il giovane Santi e la sorella Bia. Due figure che appaiono e scompaiono continuamente, ma che avranno un peso importante nella sua nuova vita. Con tutti il rapporto è improntato sulla generosità reciproca. Una generosità che apre a un percorso di speranza utile per emanciparsi dalle difficoltà della vita. O.D. PER I PIÙ PICCOLI Fuga interrotta Un’inedita Jeanne d’Arc Antisudismo d’altri tempi Un viaggio in 7 sequenze Tanti sogni per sognare Un gesto d’amore ‘Un libro per Hanna’, di Mirjam Pressler, Il castoro, 302 p. ‘Il fuoco di Jeanne’, di Marta Morazzoni, Guanda, 185 p. ‘La continentale’, di Silvana La Spina, Mondadori, 208 p. ‘Ballata’, Blexbolex, Ed. Orecchio Acerbo, target dai 7 anni ‘Sogni’, Conrad Roset/ David Aceituno, Ed. M. Margherita Bulgarini, dagli 8 anni ‘Charlie scarpe di pelle’, Gyeong-Hwa Kim, Ed. Sironi Ragazzi, target dai 7 anni Al centro della vicenda alcune ragazzine ebree costrette a confrontarsi con le leggi razziali della Germania nazista. Hanna B. nel 1939 ha 13 anni. Per sfuggire al regime si affida a un’organizzazione sionista che dovrebbe portare lei e cinque sue amiche in Palestina. Prima tappa del viaggio è la Danimarca; Paese in cui s’illudono di assaporare la libertà. Con l’invasione della Germania il gruppetto sarà, difatti, deportato nel campo di concentramento di Theresienstadt. Lì, per loro, inizia una terribile avventura che accrescerà la solidarietà reciproca e il desiderio di non arrendersi mai. Questo libro è frutto di una certosina ricerca fatta dalla sua autrice. Una ricerca che mette in luce diverse sfaccettature dell’eroica figura di Giovanna d’Arco. In un’intervista la Morazzoni così si esprime: “Devo precisare che questo non è un romanzo, ma la cronistoria di un viaggio nel tempo e nello spazio, alla ricerca di un personaggio e della sua epoca. Jeanne d’Arc è un mito, ma è stata anche una realtà molto più sfumata, complessa e contraddittoria”. Un libro che unisce il fascino del racconto storico e la passione dell’indagine. Fulcro della narrazione la Sicilia del dopoguerra ma, soprattutto, la scarsa propensione della protagonista, “la continentale”, ad adattarsi a una realtà sociale, economica e culturale completamente avulsa dal suo vissuto. La donna, di origini venete, è madre di una figlia e sposa di un ufficiale siciliano al quale, durante la Guerra, viene amputata una mano. Costretta a trasferirsi con la famiglia in una Sicilia immersa nella disperazione e nella miseria, riversa le sue frustrazioni sulla figlia senza, però, intaccare la sua forte personalità e la sua voglia di crescere. Una ballata è una vecchia canzone. Ma è anche una storia. Ognuno la riprende a proprio piacere e, senza dimenticare ciò che è stato detto, può aggiungere quello che vuole. Questa ci racconta ciò che dopo la scuola, giorno dopo giorno, un bambino trovò sulla strada di casa. E di come il suo mondo così piccolo divenne all’improvviso grande. Uno sguardo attento per vedere con occhi nuovi un percorso che ogni bimbo crede di conoscere troppo bene. È una storia vecchia come il mondo che ricomincia ogni giorno. Un libro realizzato con l’eleganza e l’originalità di questa casa editrice. In tutti i sogni c’è un pizzico di magia, una storia che chiede forte di essere raccontata, un segreto che batte dentro uno scrigno come fosse un cuore. Qui ci sono sogni di tutti i colori: sogni allegri come una festa in mezzo alla settimana, e sogni tristi che ti fanno sospirare. Sogni di due che remano insieme sulla luna e finestre attraverso le quali i sogni vanno e vengono. Se sei uno di quelli che credono che sognare è come avere un desiderio attorcigliato nello stomaco, allora crederai al castello dove tutti i sogni si avverano. In un piccolo paese, in Inghilterra, viveva un bambino di nome Charlie. Calzava sempre scarpe di pelle: le aveva cucite per lui il nonno, con amore. Nessuno aveva scarpe di pelle come quelle di Charlie, e quando camminava era felice perché ogni passo gli ricordava il nonno. Una notte Charlie non esita a scambiare le sue scarpe di pelle per una scatola di tè, la mamma ha una brutta tosse e una tazza fumante è quello che ci vuole, tanto un giorno anche lui ce la farà e potrà cucire scarpe bellissime come il suo nonno. Legal thriller piemontese La rivincita degli esclusi Giallo d’autore Una forte passione Crescere C’è un libro sotto la guerra per tutti ‘La consistenza dell’acqua’, di Eleonora Carta, Newton Compton, 412 p. ‘Ci rivediamo lassù’, di Pierre Lemaitre, Mondadori, 452 p. ‘Il gioco di Ripper’, di Isabel Allende, Feltrinelli, 458 p. ‘Io, la danza, le amiche e papà’, Paola Zannoner, Ed. Il Castoro, dai 12 anni ‘L’isola lontana’, Annida Thor, Feltrinelli, target dai 14 anni ‘Nel paese dei libri’, Quint Buchholz, Ed. Beisler, target senza età In una cella frigorifera del Museo di Scienze naturali di Torino viene rinvenuto il cadavere di una giovane studentessa. Sul suo corpo è stata incisa una stella a sei punte. La ragazza è morta per annegamento. Il magistrato Giovanni Rizzo, desideroso di trovare un colpevole, e il commissario Cesare Sermonti abbandonano quasi subito la pista che conduce all’esoterismo per accusare il proprietario dell’appartamento in cui viveva la ragazza. A questo punto entra in scena un’avvocatessa al suo primo incarico. I misteri dell’intera vicenda saranno dipanati davanti al giudice. Albert è un impiegato che dopo la Grande Guerra ha perso tutto. Edouard, dalle grandi doti artistiche è, a differenza di Albert, sfrontato ed eccentrico. I due si conoscono durante il conflitto quando Edouard strappa dalla morte il commilitone rimanendo a sua volta sfigurato dall’esplosione di un obice. Ritornati in patria, in una Francia che glorifica più i morti che i sopravvissuti, i due si troveranno esclusi dalla società. Convinti a non lasciarsi andare allo scoramento, decidono di prendersi una rivincita architettando una gigantesca frode ai danni del loro Paese. Amanda è figlia di Bob Martin, capo della sezione omicidi di San Francisco, e di Indiana, una guaritrice. La giovane ha la passione per la lettura e per le indagini poliziesche; passione che condivide con un eterogeneo gruppo d’individui che con lei giocano on-line a Ripper, gioco in cui si risolvono casi misteriosi. Dalla realtà virtuale a quella vera il passo è breve. E lei e i suoi colleghi, sostenuti dal nonno di Amanda, inizieranno a indagare su una serie di omicidi che scuote San Francisco, scoprendo ben presto un legame tra loro. A complicare la vicenda subentra la sparizione di Indiana. Bianca sa che la danza è il suo destino. Deve solo convincere gli altri. Il suo non è un capriccio, sente che quello è il suo talento. I grandi si oppongono, ma quando finalmente riesce a convincere tutti, resta un problema: vivere lontano dalla famiglia. Dopo dubbi e riflessioni sarà il papà a decidere di mettersi in gioco pur di supportarla nell’inseguimento del suo sogno; portandosi dietro il suo lavoro di libero professionista, si trasferirà in città insieme a lei. Ma non sa che cosa lo aspetta… Estate 1939. Due sorelline ebree austriache sono inviate dai genitori in Svezia, dove abiteranno presso due famiglie diverse su un’isola al largo di Göteborg. Staffi e Nelli pensano di rimanere lontane dai genitori per pochi mesi, ma poi scoppia la guerra, e quasi senza che se ne rendano conto passano gli anni. Alla fine del conflitto Staffi avrà ormai diciotto anni e avrà compiuto tutte le tappe della crescita fino a diventare donna. Un romanzo ispirato alla storia vera di un folto gruppo di bambini sfuggiti alle persecuzioni naziste e ospitati in Svezia per un lungo periodo. Un giocoso omaggio a tutti i libri, e al diverso modo in cui ciascuno di noi li rende parte della propria vita. Le raffinate illustrazioni, surreali e trasognate, accompagnano alla leggerezza dei versi. ‘Nel paese dei libri’ è dedicato a chi dai libri si lascia accecare, a chi colleziona magiche parole. Insomma, un libro per chi su questa terra di libro in libro sale su su fino al cielo profondo… Ma anche per chi certi libri non li sa amare.