RELAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI
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RELAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI
Pagina 1 di 7 RELAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI LUCCA CONSIGLIO STRAORDINARIO SULL’ACQUA CAPANNORI 5 GIUGNO 2003 Prima di tutto, desidero ringraziare il Sindaco del Comune di Capannori, la Giunta, la Presidente del Consiglio e tutti gli eletti di questo Comune, per la loro ospitalità. Illustri ospiti, Colleghi, il Consiglio straordinario odierno è uno dei tanti che la nostra Camera elettiva ha voluto; in particolare questo Consiglio, che tratta del problema “Acqua, bene e patrimonio dell’umanità”. “Accesso all’acqua potabile, come un diritto umano fondamentale, degno di protezione giuridica”, segue di poco tempo altri due, tenutisi uno a Barga, riguardante la sicurezza e la stabilità geomorfologica del territorio e l’altro a Viareggio che ha trattato “L’erosione della costa, intrusione del cuneo salino e ambiente”. Come ben si può evidenziare, esiste tra i tre Consigli in parola, una consequenzialità ed una strategia d’indirizzo politico estremamente chiari, che vedono l’uomo, come ho sempre affermato ed abbiamo affermato, al centro del pensare, prima dell’agire politico. Motivo di questi Consigli e di quelli che seguiranno, era ed è, mettere insieme linee d’indirizzo politico sui temi vitali per l’uomo, con il fine di migliorarne la qualità della vita. La sicurezza – la sanità - l’agricoltura – le infrastrutture – l’occupazione – le fonti energetiche, sono argomenti che devono essere affrontati in funzione dell’uomo. Oggi l’UPI, nell’anno dedicato all’acqua, chiede a tutte le Province italiane, di dedicare un Consiglio a questo tema e le invita all’ approvazione di un Ordine del Giorno, che voi, illustri colleghi, sicuramente avrete letto e compreso. La Conferenza provinciale dei Capigruppo ha voluto, con la mia piena condivisione, parlare dell’acqua, non solo a livello mondiale, ma anche a livello provinciale, riallacciandosi al fatto che nel programma della Camera elettiva, tale importante argomento era già in agenda. Pagina 2 di 7 Dopo l’Ordine del Giorno proposto dall’UPI, verrà votato, mi auguro all’unanimità, un O.d.G., che indicherà le linee d’indirizzo per la conservazione ed il mantenimento della risorsa acqua, in Provincia di Lucca. Colgo l’occasione per preannunciare che sarà indetta tra breve tempo, una Conferenza provinciale per l’approfondimento delle problematiche legate all’acqua, nel nostro territorio. Questo Consiglio, vuole dare il suo contributo affinché, attraverso la concertazione ed il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali, particolarmente i Comuni, l’acqua arrivi nelle case delle famiglie lucchesi, senza trattamento alcuno, ma bensì come scaturisce dalla sorgente. Sì, vogliamo dare ai lucchesi un’acqua - come bene esprime il manifesto, inviato a tutti i Comuni della Provincia, di alta qualità - un’acqua costituita da due atomi d’idrogeno ed uno d’ossigeno, nel cui interno sono disciolti sali minerali indispensabili, oltre a quella carica microbica, che, anche se oggi poco evidenziata, è estremamente importante per la salute dell’uomo. Questo obiettivo, deve essere condiviso da tutti i Comuni, poiché è indispensabile per il suo raggiungimento, sostituire la rete idrica attuale, ricostruendola con tecnologie moderne, modulari e funzionali. Tali interventi, richiedono e richiederanno sicuramente degli investimenti e sono e saranno in linea con la presenza sul nostro territorio di aziende autorizzate all’imbottigliamento di acqua di qualità. Certamente le nostre sorgenti devono essere in primis a disposizione dei cittadini. Noi vogliamo che sia possibile conservare e preservare il grande patrimonio di acqua che abbiamo in Lucchesia, per le generazioni, presenti e future. La difesa da fattori inquinanti e da sostanze inquinanti nel nostro territorio va potenziata e le attività produttive che vi insistono, devono essere costantemente monitorate, al fine di preservare la qualità dell’acqua che oggi è ancora possibile dare e conservare ai lucchesi. Certo, questa proposta - come altre già formulate, ad esempio, quella della messa in sicurezza della montagna e della Pagina 3 di 7 collina - richiede a noi tutti, di far prevalere la cultura e la ragione, rispetto alla nostra appartenenza politica. Sì, è necessario ricercare un minimo comune denominatore, un’unica strategia tra gli Enti e le imprese private, che si occupano dell’acqua, come elemento essenziale per la vita e la salute dell’uomo. Sarà necessaria una modifica o un’integrazione dell’attuale legislazione riguardante l’acqua e credo che sia anche negli obiettivi dell’UPI, che oggi ci chiede su tale tema un approfondimento a 360 gradi. La Lucchesia, come già accennato, è una terra ricca d’acqua, per la conservazione della quale, oggi è necessario un forte impegno di tutti ed un uso oculato. È indispensabile un uso razionale dell’acqua in agricoltura (orticoltura, floricoltura, etc.), nell’industria, nell’artigianato, particolarmente nei settori marmifero e cartario. Infatti, in questi comparti produttivi si dovrà sempre più utilizzare l’acqua di superficie, attraverso la realizzazione di acquedotti industriali e di un sistema di depurazione: iniziative che in tal senso ha già intrapreso questa Amministrazione. Inoltre la Provincia di Lucca, attraverso una cooperazione internazionale, insieme ad alcune società, come l’Aler, sta per completare la realizzazione di pozzi per l’acqua potabile in Marocco. La riduzione dell’emungimento dell’acqua dalla falda e l’applicazione di moderne tecnologie, ridurranno su tutto il nostro territorio, il fenomeno della subsidenza e sulla nostra costa, l’intrusione del cuneo salino. È estremamente attuale, quanto ho già detto a Barga, nel Consiglio straordinario del 28 novembre 2002, sulla stabilità geomorfologica del territorio, in cui si è sottolineata l’importanza del Progetto Pilota, da me portato avanti da anni, per la messa in sicurezza della montagna e della collina e che vede l’elemento acqua determinante: “Innalzare gli argini dei nostri fiumi o dei loro affluenti, non crea sufficiente protezione e quindi sicurezza, in relazione ad un deterioramento in atto, presente in montagna ed in collina. Pagina 4 di 7 Realizzare un sistema idraulico funzionante in montagna, in collina ed in pianura, vuol dire assicurare alle nuove generazioni, la risorsa acqua ed un sistema di produzioni ed ambientali veramente di valore. Tutto il territorio provinciale e particolarmente la Piana di Lucca, richiederà investimenti per ripristinare un sistema idraulico che era alla base del vivere e del lavorare del passato. I canali hanno bisogno di manutenzione ormai straordinaria, poiché scarse sono state le risorse messe a disposizione per la loro manutenzione: essi infatti, insieme con le fosse camperecce costituivano e dovranno costituire un sistema ben integrato e funzionale, da impedire alle corti lucchesi di andare sott’acqua, da proteggere i vari comparti produttivi, quali industria, artigianato e agricoltura. Dovremo realizzare un sistema idraulico integrato che parte dalla montagna, discende dalla collina e si articola nella pianura, ottenendo così un’azione efficace per la riduzione del rischio alluvione. La stabilità geomorfologica è legata ad una riduzione della velocità dell’acqua che dalla montagna alla collina va verso la pianura: bisogna realizzare un sistema idraulico minore (ruscellamento) per consentire all’acqua uno scorrimento più naturale possibile. Nella pianura occorre ricostruire quel sistema idraulico primario - che nel passato remoto aveva dato prova di una notevole efficienza - ed il ripristino di un reticolo idraulico minore, adeguandolo a quelle che sono le situazioni attuali, in relazione ad un cambiamento climatico in atto. Nella Versilia e nella Piana di Lucca, al fenomeno dell’antropizzazione si affianca quello della subsidenza, causata da un continuo emungimento dell’acqua dal sottosuolo, da parte dell’industria e dell’agricoltura.” Sempre a proposito dell’acqua, nel Consiglio di Viareggio del 27 febbraio scorso su “Erosione della costa, Intrusione del cuneo salino ed Ambiente”, mi esprimevo così: “oltre che ripetere quanto detto a Barga, “la riduzione dell’emungimento dell’acqua dal sottosuolo deve essere drasticamente ridotta. Pagina 5 di 7 Un ruolo importante sempre più dovranno avere su questo tema i Consorzi di Bonifica, con una razionale e costante manutenzione dei fossi e dei canali delle acque alte, presenti in tutto il territorio interno, che rappresentano, durante le piogge, un reticolo idraulico essenziale per la penetrazione dell’acqua dolce nel sottosuolo. Il cambiamento climatico in atto, come ho detto in precedenza, è un problema: infatti a lunghi periodi di piovosità si alternano lunghi periodi di siccità, favorendo la velocizzazione delle acque di superficie ed una forte riduzione di penetrazione dell’acqua nel sottosuolo. La modifica climatica, con conseguente diminuzione dell’acqua di falda, l’aumento dell’area urbanizzata ed il maggior utilizzo dell’acqua, sia per uso domestico che agricolo ed industriale, hanno prodotto, di fatto, una forte intrusione dell’acqua salmastra, all’interno del territorio apuo – versiliese. Per limitare questo fenomeno, è necessaria una riduzione dei consumi delle acque, una maggior razionalizzazione del suo uso, una riduzione dell’emungimento dell’acqua dolce dal sottosuolo, cercando, laddove è possibile, l’utilizzo delle acque presenti nei canali. Vanno sostenute le imprese agricole nel servirsi di tecnologie all’avanguardia nel sistema d’irrigazione nonchè di acque di superficie o derivanti da impianti di depurazione; e va incentivata l’industria che prevede un sistema interno di utilizzo, depurazione e riutilizzo dell’acqua. Importante è creare aree industriali , artigianali ed agricole ben servite da sistemi idraulici efficienti e controllabili. I canali di acqua dolce che sono collegati al mare, devono essere protetti (Porte Pinciane), affinché l’acqua salmastra del “mare nostro” non penetri al loro interno. La sistemazione “a gradoni” che era presente in montagna ed in collina, va ripristinata, riducendo le aree che oggi sono state sistemate “a ritochino”. Tale intervento favorirà un approvvigionamento delle acque a valle producendo una maggiore spinta meccanica dell’acqua dolce verso il mare, che contrasterà l’ulteriore penetrazione dell’acqua salmastra.” Pagina 6 di 7 La Garfagnana, territorio ricco di acqua di alta qualità, con il suo ambiente di valore è un’area che va sempre più protetta, per le grandi possibilità turistiche ed agri-turistiche che offre. L’ambiente che, attualmente, abbiamo nella Piana ed in Versilia ed il suo degrado sono frutto di una politica che non ha tenuto conto dell’importanza della risorsa acqua e dell’aumento dei fabbisogni nei vari comparti produttivi; l’urbanizzazione spinta, il minor apporto di acqua di falda ed i maggiori elementi inquinanti presenti nell’aria e nel terreno, rappresentano le aggravanti di questo sistema compromesso. A conclusione di questa mia breve relazione - che per motivi di tempo non è certo esaustiva, come avrebbe voluto essere - voglio lanciare un appello a tutti voi consiglieri, affinché i vostri interventi completino quella che è l’analisi del problema acqua in Provincia di Lucca e che si impegnino a difendere e far condividere l’Ordine del giorno che ne deriverà. Sottolineo che, quando crediamo in ciò che facciamo, è possibile dare il meglio di noi; il prodotto ottenuto sarà sicuramente privo di egoismo e di alta qualità, per la vita dell’uomo e per tutto ciò che è presente nel nostro territorio. Signori ospiti, questa è una grande occasione e anticipatamente vi ringrazio del contributo, che vorrete darci per consentire di non sbagliare. La proposta politica che intendo ribadire, ovviamente è ambiziosa e necessita di una grande condivisione ed è quella di “portare l’acqua come scaturisce dalla sorgente alle abitazioni dei lucchesi”. Voglio semplicemente accennare che l’acqua di qualità rende più gradevoli i cibi e ne esalta il valore alimentare. Consentitemi inoltre, un appello a tutti i Sindaci, affinché s’impegnino a realizzare, in tempi rapidi, l’acquedotto pubblico in quelle aree di territorio che ancora ne sono prive. Invito altresì i Comuni a dotare le nuove aree urbane di un doppio sistema idraulico, il primo per uso alimentare domestico (acqua di qualità) e l’altro per i servizi igienici, che potrebbe derivare da sistemi di depurazione, in atto nel territorio. Pagina 7 di 7 Spero che questa mia proposta sia condivisa dai nostri concittadini e chiedo che venga inserita in maniera chiara e semplice, nel nostro Ordine del Giorno. Ospiti, colleghi, vorrei terminare con un’annotazione: l’acqua è la prima medicina dell’uomo e mi auguro che sia assicurata alle nuove generazioni.