Foto del duce e della Petacci La Mussolini: «Una cosa orrenda»
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Foto del duce e della Petacci La Mussolini: «Una cosa orrenda»
[28 ] LA PROVINCIA LAGO E VALLI MERCOLEDÌ 1 FEBBRAIO 2012 [Torno oggi i funerali ] Addio a Gianni Gandola, pittore ed ex presidente degli alpini TORNO Si terrà oggi alle 15 nella chiesa di San Giovanni il funerale di Gianni Gandola, scomparso nei giorni scorsi per malattia. Classe 1935, Gianni Gandola era molto conosciuto sulla riva lacustre e non solo per i suoi numerosi interessi artistici. Pittore apprezzato, a lungo era stato anche capo del gruppo alpini di Torno, il più antico d’Italia, e ancora oggi nella storica sede di via Poggi si conserva un suo affresco. Nativo di Pognana, Gandola giunse da piccolo a Torno in una giornata, ricordò molti anni più tardi durante un’intervista, così ventosa che il comballo su cui era stipata la mobilia di casa Gandola ballava in preda alla furia del lago. Da quel giorno, non lasciò più il suo nuovo paese, nel quale viveva con la moglie Mariuccia (che lascia con i figli Alberto e Pietro). Nel paese rivierasco, ma non solo, aveva ricoperto incarichi in molti sodalizi tra cui, oltre agli alpini, il Gruppo artistico tornasco (famoso per la mostra estemporanea annuale di via De Benzi che si tiene nel mese di luglio). Allievo, in gioventù, della scuola di disegno di paese, che si trovava in uno stabile situato nei pressi della galleria che conduce a Blevio, da quella espe- rienza iniziò l’amore di Gianni Gandola per la pittura («Da bambino - ricordò sempre in un’intervista - prendevo un bicchiere d’acqua ed un pennello, poi andavo in giardino e dipingevo su panchine e tavolini»), amore che lo ha portato in seguito ad essere uno degli insegnanti più apprezzati del corso di disegno tenuto all’Università della terza età di Como. Questo pomeriggio, a San Giovanni, il funerale. [ MEZZEGRA ] Foto del duce e della Petacci La Mussolini: «Una cosa orrenda» Bill che mi hanno fatto diverse confidenze compresa quella che il colonnello Valerio non era identificabile in Walter Audisio, ma in Luigi Longo. Sono però supposizioni che a distanza di anni devono essere ancora confermate. La discussione in atto sulla posa o meno della fotografia di Mussolini e della Petacci è una assoluta banalità. Non sto né dalla parte dei nostalgici della Rsi né da quella dei partigiani. Dico una cosa sola, invece di fare tanto chiasso i militanti dell’ex partito comunista e i responsabili dell’associazione partigiani che sanno bene come sono andate le cose in quel 28 aprile 1945 si decidano a dire la verità sugli eventi e si ponga la parola fine a tutte le supposizioni. Insomma sia renda onore alla Storia con la S maiuscola». Marco Luppi [ MENAGGIO ] Arte negli Apartments (g. riv.) - "Apartaments" è il titolo della mostra aperta fino a mercoledì 29 nella D’Art visual gallery di via Leoni. Si tratta di una presentazione di scene di vita quotidiana, racconti di normalità e frammenti di vita che le facciate delle case nascondono. L’orario di apertura va dalle 10.30 alle 12 e dalle 17 alle 19 dal martedì al venerdì e dalle 10.30 alle 12 e dalle 16.30 alle 19. Per i dettagli è possibile telefonare allo 0344/ 31.112 oppure al 333/ 782.55.54. La parlamentare pdl boccia l’iniziativa di Nicollini: «Basta la croce» MEZZEGRA Alessandra Mussolini (nella foto), nipote del duce boccia severamente la collocazione dell’immagine del nonno e di Claretta Petacci, insieme nella vita e uniti nella morte, nel luogo riconosciuto più probabile dell’avvenuta fucilazione, all’ingresso di villa Belmonte a Giulino dove ora ci sono solo una croce con il nome del duce e la data del 28 aprile 1945. «È una cosa orrenda - dichiara l’onorevole Mussolini - in quanto mio nonno è stato un personaggio storico mentre Claretta Petacci, che ha la sua tomba e la sua storia, appartiene alla sfera della casualità. E’ giusto ricordare Benito Mussolini, ma bastano una croce, un nome e una data. Altrimenti si finisce nel gossip dei rotocalchi. Personalmente ho avuto un nonno e una nonna e questa è l’immagine della mia famiglia. Aggiungo una sola cosa, a distanza di quasi 67 anni i Mussolini aspettano ancora le scuse per quello che sommariamente è avvenuto a Mezzegra. Io le attendo soprattutto dal presidente Giorgio Napolitano. C’è di mezzo un fatto storico del quale l’Italia si deve vergognare». L’autorizzazione accordata dal sindaco di Mezzegra Claudia Lingeri, appartenente politicamente alla Lega Nord, sta alimentando un duro confronto e dichiaratamente contraria è l’associazione partigiani Anpi di Como la quale preannuncia una ferma presa di posizione. Un ricercatore storico, l’avvocato Ettore Trezzi, assessore all’urbanistica del comune di Giussano, interviene nella polemica con un’osservazione circostanziata. «Nel 1961 - dice Trezzi - i miei professori che erano un po’ nostalgici ci avevano portati in gita scolastica a Dongo e Mezzegra. Ricordo di avere incontrato la signora De Maria che aveva ospitato Mussolini e la Petacci nell’ultima notte della loro vita. Poi per varie vicende ho conosciuto i comandanti partigiani Pedro e brevi [ MUSSO ] Due giorni di S. Biagio (g. riv.) - Si celebra il patrono, San Biagio, e la comunità, come sempre, è pronta a partecipare compatta alle celebrazioni religiose. Si comincerà domani con rito di benedizione delle candele, processione e messa dalle 18 in parrocchiale; venerdì, giorno della ricorrenza, alle 7.30 verranno aperti l’oratorio e la chiesa e dalle 10.30 verrà celebrata la messa solenne, presieduta da monsignor Italo Mazzoni, vicario episcopale per la pastorale, alla presenza del clero del vicariato. Da mezzogiorno, in oratorio pranzo a base di prodotti locali e tradizionale panettone di San Biagio. Per l’intera giornata saranno presenti sacerdoti in chiesa per la benedizione della gola; nell’attigua sala "Pier Giorgio Frassati" rimarrà allestita una pesca di beneficenza ed in oratorio sarà attivo un servizio bar. GIULINO La croce che ricorda Mussolini [ IL CASO ] «Basta tagli, piano di rilancio per la navigazione» Il consiglio provinciale approva all’unanimità una mozione per sollecitare Regione e governo MENAGGIO Scongiurare i tagli alle corse dei traghetti e pensare piuttosto a un piano di rilancio per il trasporto su lago. Lo chiede il consiglio provinciale che, nella seduta di lunedì sera, ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal capogruppo del Pd Mauro Guerra. Continua, dunque, la mobilitazione dopo i tagli decisi dal governo e che ha portato tra l’altro alla chiusura invernale del pontile di Cadenabbia. «Come ogni anno - ha commentato Guerra presentando il suo documento - stiamo ragionando di tagli, e delle conseguenze che avranno sulla navigazione del lago di Como». Guerra ha portato l’esempio della tratta Bellagio-Cadenabbia: «Nel periodo turistico osserva - è una vera gallina dalle uova d’oro. Quando i turisti se ne vanno, però, viene sospesa e lavoratori e studenti non hanno più modo di spostarsi su acqua». La Provincia, secondo il consigliere, dovrebbe farsi sentire e proporre un’alternativa valida: «Per il comasco - ha continuato Guerra - il traspor- to via lago è una risorsa strategica. Chiediamo agli alberghi di restare aperti anche in inverno, poi però tagliamo le corse: non va bene. Chiedo al presidente di intraprendere tutte le iniziative necessarie per limitare l’impatto della riduzione delle corse». TRAGHETTI Corse tagliate Al di là del turismo, ha con- to dovrebbe incentivare l’uso cluso il capogruppo del Pd, dei mezzi pubblici a discapi«rilanciare il trasporto su la- to delle autovetture private, go è anche un modo per al- qui invece è esattamente il leggerire il trasporto su gom- contrario. Buona parte della ma, che crea tanti problemi nostra economia è basata sul sul nostro territorio: basti turismo, ma il paesaggio non pensare alle condizioni di basta: per attirare visitatori, una strada come la bisogna offrire anRegina». che servizi». Una posizione, Il limite di un diGuerra: quella di Guerra, battito che vede condivisa anche «Una gallina tutti d’accordo, codalla maggioranza me ha sottolineato dalle uova in consiglio. Chiara Braga del d’oro Per il capogruppo Pd, sta però nella del Pdl Serafino tempistica: "Di quenel periodo Grassi, i tagli sti temi discutiamo turistico» «comporterebbero da anni. Ora torniaun problema notemo a parlarne a vole per il mantenimento del due mesi dalla scadenza del servizio di navigazione, che nostro mandato amministraper un territorio come il no- tivo: speriamo allora che in stro è fondamentale». poche settimane si possa faDalle fila della Lega, Giorda- re quello che non è stato fatno Minotti ha parlato poi di to in passato». una contraddizione: «Lo StaLuca Meneghel