120 anni di credito cooperativo Derby Tescaroli
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120 anni di credito cooperativo Derby Tescaroli
Martedì 19 Gennaio 2016 La Voce ADRIA 13 Adria, Pettorazza www.lavocedirovigo.it, e-mail: [email protected], Tel. 0425.200.282 Fax 0425.422584 SANITA' L’ex consigliere regionale replica a Forza Italia e ai componenti della lista Bobosindaco “Ulss 19, intervengano i sindaci” Mainardi: “E’ impensabile che la giunta adriese non abbia discusso la questione” Luigi Ingegneri ADRIA - “Le recenti dichiarazioni pubbliche di Forza Italia e Bobosindaco sulla questione sanità sono un’offesa all’intelligenza degli adriesi”: va giù pesante l’ex consigliere regionale Mauro Mainardi dopo quanto apparso sulla stampa nei giorni scorsi. Che cosa non condivide? “Se prima ero preoccupato adesso sono allarmato, se prima ero disponibile a dare qualche consiglio, come del resto ho fatto, anche se si sono girati dall'altra parte, adesso mi viene da dire lasciate stare tutto, perché state facendo solo danni. Ma questi signori hanno capito o no che abbiamo perso l’Ulss, la più importante azienda di Adria e del Bassopolesine? Hanno capito o no che ovunque è stata chiusa l'Ulss in breve tempo è stato ‘smontato’ l’ospedale? Sanno o non sanno che negli ultimi 10 anni in Veneto hanno chiuso 41 ospedali e che Adria si è salvata perché qualcuno, senza sbandierare vessilli, ha lottato?” Il commissario Compostella è venuto in municipio ed ha dato determinate garanzie. “Ma di che cosa hanno parlato? Di nulla. Nella sua prima dichiarazione, dopo la nomina, Compostella, ha dichiarato che entro un anno le due aziende saranno unificate. Se non vogliono prenderci in giro que- sto significa che Adria sarà incorporata su Rovigo. E allora di che cosa hanno parlato?” Comunque il commissario ha assicurato che i servizi ospedalieri non saranno toccati. “Non ha assicurato un bel niente, diversamente dovrebbe provvedere a nominare i sei primari vacanti. Voglio dire di più: se Compostella ha dato queste garanzie, le mettano nero su bianco in una conferenza dei sindaci e vediamo che cosa viene fuori. Voglio ricordare che la conferenza è pienamente funzionante e non capisco perché il presidente che, tanto per non far nomi, è Massimo Barbujani, ha chiamato il commissario nel suo ufficio, invece di convocare una conferenza dei sindaci. Gli amministratori parlano con gli atti, non con promesse o rassicurazioni”. Comunque resta il fatto che la chiusura dell'Ulss parte dall'alto, da Palazzo Balbi e c'era ben poco da fare. “Nessuno può scommettere sull'esito di una battaglia, ma se uno non ingaggia battaglia ha già perso. Qui non si è fatto nulla per difendere l'Ulss 19 e nulla si farà per salvare l'ospedale perché sono incapaci di farlo e perché devono obbedire ai diktat della Lega. Sono un cittadino abbastanza informato: non mi risulta un atto della giunta e della conferenza dei sindaci a difesa del- La sede dell’Ulss 19 di Adria l'Ulss 19. A settembre avevo avvertito che c'era tempo fino al 10 novembre per fare osservazioni, nulla è stato fatto. Se qualcosa è stato fatto, tirino fuori gli atti. E' impensabile che la giunta della Città di Adria non abbia mai affrontato la questione”. Lei resta convinto che qualcosa si potesse fare? “Su un tema così importante e delicato si doveva prima di tutto coinvolgere tutta la comunità attraverso il Consiglio comunale, invece questi signori hanno fatto finta di non vedere e non capire per lasciare campo libero a Zaia per il suo marketing politico, ossia macelleria sanitaria sulla pelle e sulla salute dei cittadi- ni. Questo non è accettabile. Ricordo, proprio perché sono informato, che Pieve di Cadore ha salvato la sua maternità con 100 nascite, noi a 460/480 rischiamo di perderla: credo non ci sia altro da aggiungere e i cittadini adriesi non sono stupidi come credono”. © RIPRODUZIONE RISERVATA ELEZIONI L’avvocato e il cardiologo potrebbero sfidarsi Derby Tescaroli-Capanna Il municipio di Adria ADRIA - Moglie e marito “in guerra” per la poltrona di sindaco della città: è una lontana ipotesi, ma non è fantapolitica. Infatti Stefania Tescaroli, avvocato di Adria, e Michele Capanna, cardiologo a Rovigo, felicemente sposati con due bambini, potrebbero doversi sfidare per la fascia tricolore adriese. Da circa 20 anni sono entrambi impegnati in politica anche in ruoli di rilievo, ma finora a debita distanza: lei ad Adria, lui a Rovigo. Tescaroli è stata assessore ai tempi del sindaco Sandro Gino Spinello, successivamente presidente del consiglio comunale; cinque anni fa ha corso da sindaco per il Nuovo polo, raggruppamento di diverse sigle centriste e moderate. Lei, ex Margherita ed ex Pd, in maggio si è candidata con la Lista Moretti per un posto in Regione. Il suo nome potrebbe essere una delle carte segrete di Spinello avendo detto ai suoi che ha due jolly da giocare: due avvocati, un uomo e una donna. Il suo nome potrebbe risultare decisivo per unire il gruppo moderato di centro destra creato da Mainardi con il centro sinistra rappresentato dal Pd. Dall'altra parte Capanna ex assessore della giunta Baratella nel capoluogo, poi salito sul Carroccio e proprio sfoderando lo spadone di Alberto da Giussano potrebbe guidare i leghisti alla conquista di Palazzo Tassoni, qualora la Lega, come appare sempre più probabile, decidesse di correre da sola. Dovrà vedersela con Giorgio D'Angelo, leader della Lega lungo il Canalbianco, per niente disposto a cedere quel ruolo di alfiere. Tutto può ancora succedere, anche un derby in famiglia. L. I. BANCADRIA L’istituto di corso Mazzini taglia un prestigioso traguardo 120 anni di credito cooperativo ADRIA - Correva l’anno 1896 quando 26 soci si riunirono nella canonica della basilica della Tomba mettendo insieme un capitale sociale di 26 lire per dare vita alla Cassa rurale di prestiti “Santa Maria Assunta” della Tomba di Adria. Un secolo e 20 anni dopo quel 19 gennaio, la banca si chiama Bancadria credito cooperativo del Delta con 3.323 soci e nell'ultimo bilancio ha segnato un utile di esercizio di 2 milioni e 300mila euro facendo registrare un incremento del 73% rispetto all'anno precedente; inoltre, è presente in 66 comuni delle province di Rovigo, Padova, Venezia e Ferrara. Quello di oggi, dunque, è un compleanno speciale per Bancadria, guidata dal presidente Giovanni Vianello, affiancato da tre vice: Raffaele Riondino vicario, Emilio Trevisan e Mosè Davì, con altri nove membri del cda; la direzione generale è saldamente nelle mani di Antonio Biasioli con due vice, Lorenzo Contiero vicario e Umberto Perosa; Domenico Frigato è presidente onorario. Nell'ultimo decennio la banca è stata interessata a due fusioni: prima con la Cassa rurale della Cattedrale, quindi con la Bcc di Lusia. “Il successo della nostra banca - spiega Vianello - sta nel fatto di essere stata fedele ai principi della mutualità e della cooperazione, a beneficio delle classi sociali meno abbienti e dei lavoratori agricoli, per scongiurare il pericolo dell'usura: con l’allora Cassa rurale si potevano acquistare merci e servizi a prezzi più contenuti e godendo delle necessarie garanzie. Oggi la banca è parte integrante del territorio ed è vicina alla gente che la sente sua”. L. I. © RIPRODUZIONE RISERVATA Giovanni Vianello © RIPRODUZIONE RISERVATA