MANOVALANZA NUOVI PROGETTI – ARTE PER IL

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MANOVALANZA NUOVI PROGETTI – ARTE PER IL
MANOVALANZA Ass. di Promozione Sociale
MANOVALANZA
NUOVI PROGETTI – ARTE PER IL SOCIALE/RICERCA/CREAZIONE
MatriMORO
INCONTRO/FORMAZIONE
MatriMORO è il nuovo progetto di ricerca di Manovalanza, nel quale
confluiscono e si intrecciano in maniera trasversale le finalità sociali e le
esigenze artistiche indagate e sviluppate separatamente nei progetti
precedenti.
E’ un progetto complesso al cui interno si sviluppano diversi settori: teatro,
fotografia, documentario, video arte, danza, filosofia, geopolitica.
Ma è soprattutto un lavoro sul campo, indagine antropologica prima che
teatrale, finalizzata all’inclusione e al coinvolgimento diretto di due
generazioni: i trentenni e gli ottantenni, i primi individuati nella categoria
professionale degli attori e dei danzatori, gli altri scelti per età e città di
provenienza in contesti non professionali, né teatrali.
La prima fase di progetto, che prevede laboratori teatrali intensivi finalizzati
all’incontro umano e professionale con i giovani artisti italiani e gli anziani, si
concentra in due città del sud: Napoli e Palermo, in collaborazione con la
Terza Municipalità di Napoli e diversi Circoli ricreativi per la terza età.
Per il raggiungimento degli obiettivi di MatriMORO, da Gennaio 2012
Manovalanza conduce per gli anziani del centro ricreativo della Terza
Municipalità di Napoli un laboratorio teatrale stabile per la creazione e la
ricerca.
MANOVALANZA Ass. di Promozione Sociale
LA RICERCA
Ci siamo posti una domanda, che è diventata origine e motore della nostra
ricerca. Ci siamo guardati attorno, con cura. Ecco cosa abbiamo trovato.
Che i nostri nonni hanno contratto matrimonio. Hanno firmato un contratto
tra loro. Contratto con il paese. Hanno prestato il fianco a fare figli. Hanno
contratto debiti per benestare. Per continuare la specie, per costruire case.
Il loro matrimonio è stato metafora di accettazione e spinta vitale a un
tempo. Il loro tempo di scoperta si è contratto.
I loro figli hanno ereditato tutto questo. Hanno vissuto l’eco della storia.
Noi siamo figli dei figli di questa favola. E la morale non c’è più.
Siamo individui incostanti e solitari. Abitiamo le costruzioni senza volerle
edificare. Non possiamo figliare perché non ci possiamo fidare. Contraiamo il
virus della distanza. Spinta /contrazione che non consente parto alcuno.
Questo a voler osservare i bilanci. Che pendono tutti da una parte sola.
Ma la domanda non trova risposta. Allora ci spingiamo a osservare da vicino,
senza buona educazione, le età e le storie che stanno dietro i matrimoni,
organizzati, combinati, cotti e mangiati, negati, falliti.
Ci troviamo a spiare i matrimoni, ma è una scusa per spiare chi siamo, cosa
siamo diventati. Dov’è finita la nostra fede?
L’anulare è ingrassato e lei, la fede, non passa più.
A pretesto prendiamo una storia. Storia che risuona d’amore e odio. Come un
matrimonio. Di vita e morte che prima o poi ci separa.
La storia appartiene a Caino e a suo fratello Abele, sposi per costrizione,
vicini per genealogia. Storia del pregiudizio incomprensibile di Dio. Storia
senza equilibrio, ingiustizia divina che diventa ferocia umana. A rileggerla ci
domandiamo di chi sia la colpa. Cosa sia la colpa. Pure ce lo domandiamo.
Poi torniamo a noi. Figli dei figli di questa favola senza morale. Generazione
caina e sgradita, che si guarda alle spalle e non trova che vecchi con facce
da Abele che ci tendono il braccio alzando le sopracciglia.
“Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore;
anche Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso.
Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta.”
La Sacra Bibbia
MANOVALANZA Ass. di Promozione Sociale
Noi siamo Caino, a bruciare doni che non raggiungono il cielo. Abele i nostri
vecchi, presuntuosi del loro sacrificio, tanto sudato e tanto gradito.
La domanda. Chi fa la parte di Dio?
…
Per rispondere ci mettiamo in viaggio.
Diamo al nostro percorso tappe a cui appoggiarsi.
DOMANDA IN LINGUA DI TEATRO – LA FORMAZIONE
Laboratori teatrali intensivi per giovani attori/danzatori professionisti
finalizzati alla formazione artistica, alla selezione dei partecipanti al progetto
di ricerca e alla creazione del gruppo di lavoro finale.
Doniamo a noi e ai giovani artisti che vorranno incontrarci l’occasione di
scoprire le forme creative della domanda.
http://www.youtube.com/watch?v=qbAaJb_n7nU&feature=plcp&context=C3
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DOMANDA IN LINGUA DI RACCONTO – IL SOCIALE
La narrazione come strumento per edificare la scena: costruzione e ricostruzione esperienziale con gli anziani dei Centri ricreativi, attraverso le
metodologie del teatro sociale e di comunità applicate ai contesti non
professionali.
Interviste e raccolta di testimonianze sui temi della ricerca MatriMORO.
Documentazione video di tutto il percorso creativo con gli anziani.
DOMANDA IN LINGUA DI IMMAGINI
Percorso di ricerca per la realizzazione della mostra fotografica “MatriMoro,
23 anni quasi 73” a cura di Davide Scognamiglio, che sarà articolata in due
sezioni, una documentaristica sul percorso di ricerca svolto, l’altra ritrattistica
e artistica ispirata alle immagini e situazioni del reale.
MANOVALANZA Ass. di Promozione Sociale
DOMANDA IN PAROLE NOSTRE – LA DRAMMATURGIA
La drammaturgia di MatriMORO sarà originale e mutevole.
Per crearsi trae ispirazione da “Caino” e “Tutti i nomi” di José Saramago,
dalla Bibbia, dai bigliettini dei Baci Perugina, dalle interviste, dai racconti,
dagli incontri, dalle foto di Davide, dai quadri di Andreas Zampella, da una
fiaba intitolata “La vecchia scorticata”, da Blob di Enrico Ghezzi, dai poeti, da
“La forza del carattere” di James Hillman, da “La sconfitta di Dio” di Sergio
Quinzio, da “Quo vadis, Italia?” di Antonio Polichetti, dal testo di Franco
Berardi “Come si fa una rivolta” e ancora da quello che inaspettatamente
verrà.
DOMANDA IN TEMPO PRESENTE – LE TAVOLE ROTONDE
Incontri aperti dal titolo “MatriMORO - ABBIAM BISOGNO DI PAROLE, PURE”
Per scambiarci doni di senso sui temi della ricerca di MatriMORO abbiamo
unito le forze di Manovalanza al gruppo di Rassegna Stampa della Società di
studi politici di Napoli. Questa fusione accoglie ed arricchisce la ricerca,
permettendo di approfondirne alcuni aspetti specifici.
Le Tavole Rotonde stimolano il confronto diretto e partecipato nella fase
embrionale della creazione artistica, dando vita a una pre-critica dialogica,
inclusiva e costruttiva.
MANOVALANZA Ass. di Promozione Sociale
UNA RISPOSTA
Chiusura formale del lavoro di ricerca. Produzione dello spettacolo
“MatriMoro” , Manovalanza Teatro, per la regia di Adriana Follieri.
Lo spettacolo prevede la fusione sulla scena di giovani attori/danzatori
professionisti ed il coinvolgimento di 5 coppie di anziani frequentanti il circolo
ricreativo della Terza Municipalità di Napoli.
MATRIMORO / GLI ANZIANI – NAPOLI 2012
MANOVALANZA Ass. di Promozione Sociale
MANOVALANZA – CHI SIAMO
ADRIANA FOLLIERI
E’ attrice, regista, formatrice e operatrice teatrale in aree disagiate.
Inizia il suo percorso teatrale nel 1993 a Salerno con l’attore e regista
Claudio Di Palma, seguendolo prima come attrice, poi come aiuto regista per
spettacoli di prosa ed opere liriche.
Affascinata dal teatro in tutte le sue declinazioni, arricchisce la formazione
approfondendo aspetti specifici e metodologie particolari: determinante
l’incontro con Ferruccio Soleri per lo studio delle maschere; Laura Curino,
Francesco Silvestri, Mariangela Gualtieri e Renata M.Molinari per la scrittura
di scena; Francesca Della Monica, Antonio Pizzicato e Antonella Ippolito per
la ricerca vocale, Aldo Cuomo, Giorgio Rossi, Anna Redi e Paola Carbone per
lo studio sul corpo e il teatro danza; Massimo Lanzetta, Riccardo Caporossi,
Marco Martinelli, Enrique Vargas, Ruggero Cappuccio, Virginio Liberti ed
Elena Bucci per l’unicità della loro ricerca teatrale.
Diretta da Ruggero Cappuccio in Desideri Mortali con Chiara Muti e Claudio
Di Palma al Teatro Massimo di Palermo; da Francesco Saponaro in De Ira con
Peppino Mazzotta, Licia Maglietta e Toni Servillo; da Virginio
Liberti/Egumteatro in Napucalisse, testo di Mimmo Borrelli; da Claudio Di
Palma in Il flauto magico e Alice nel giardino delle meraviglie; da Bruno
Colella in Io Eduardo, musiche di Eugenio Bennato.
Al cinema è diretta da Paola Randi in Intoparadiso, con Gianfelice Imparato e
Peppe Servillo; da Ruggero Cappuccio in Rien va, con Roberto Herlitzka e
Lello Arena.
Affianca la regista Nadia Baldi nelle riprese RAI dello spettacolo Don
Chisciotte, scritto da Ruggero Cappuccio, con Roberto Herlitzka e Lello
Arena.
Consegue nel 2006 il Diploma di attrice e regista teatrale FormaAzioneScena,
allargando gli orizzonti della ricerca teatrale ad una visione internazionale:
studia il metodo Lecoq con i suoi allievi diretti Jos Houben, Paola Rizza,
Marcello Magni, Michèle Millner, Jacob Olesen.
Determinanti l’incontro con Peter Brook e con i suoi attori Lilo Baur, Hassane
Kassi Kouyaté, Bruce Myers e gli stages presso Teatri Uniti, il Théâtre du
Soleil di Ariane Mnouchkine, il Théâtre des Bouffes du Nord di Peter Brook.
Nel 2009 consegue il Diploma di Operatore teatrale in aree disagiate e
strutture carcerarie FormArt Lavoro coordinato da Antonietta Rame,
esplorando le infinite possibilità espressive del teatro nei luoghi non
convenzionali: con Claudio Misculin (Accademia della follia di Trieste) e
TeatrInGestazione Gesualdi/Trono (OPG di Aversa) – entra in contatto con la
MANOVALANZA Ass. di Promozione Sociale
ricerca sul teatro e la disabilità psichica, oltre che sul teatro in aree di
detenzione.
Con Roberto Gandini e il Laboratorio integrato Piero Gabrielli di Roma
incontra la ricerca attiva sul teatro e la disabilità fisica e la sua applicazione
nei contesti scolastici.
Con Alessandra Rossi Ghiglione e Alberto Pagliarino (Torino) e Barbara Della
Polla e Assunta Signorelli (Cassiopea teatro di Trieste) approfondisce
l’incontro con il teatro sociale e di comunità.
Segue le lezioni di storia del teatro con i docenti Lorenzo Mango ed Ettore
Massarese delle università Orientale e Federico II di Napoli e le teorie di
teatro sociale con Claudio Bernardi e Michele Cavallo.
Dal 2007 collabora con Emanuele Perelli, psicologo, counsellor, direttore e
docente dell’Istituto Gestalt Lucca Arcobaleno, fondatore della Scuola d'Arte
Evolutiva Kotoba di Lucca. Nel 2010 consegue il diploma di Counselling,
orientamento fenomenologico-esistenzialista, presso l’Istituto Gestalt Lucca
Arcobaleno di Lucca.
Dal 2005 cura progetti di teatro per bambini e ragazzi nelle periferie e aree
disagiate, finalizzati allo sviluppo umano e del territorio, collaborando con
enti e scuole pubbliche.
Dal 2008 collabora con il regista Armando Punzo e la Compagnia della
Fortezza di Volterra.
L’incontro con le realtà più alte di teatro sociale in Italia e il lavoro di
Armando Punzo nel carcere di Volterra sono determinanti per la fondazione
del percorso di ricerca dedicato ai Non Attori e nella definizione di una
poetica teatrale profondamente legata al tessuto sociale che la origina, forte
del coinvolgimento diretto di artisti e pubblico sul terreno comune della
ricerca e dell’opera d’arte.
Condivide tali princìpi con il fotografo e light designer Davide Scognamiglio, e
insieme fondano nel 2009 l’Associazione di Promozione Sociale
MANOVALANZA.
Dal 2009 si dedica prevalentemente alla Regia, realizzando gli spettacoli di
teatro sociale con Non-Attori Ri-belle (2009) e Muta (2011) con i quali
partecipa alle Ramblas del NTFI, ad AltoFest e AggregAzioni.
Attualmente si dedica a MatriMoro , progetto di ricerca teatrale itinerante con
giovani attori/danzatori e Non Attori anziani.
MANOVALANZA Ass. di Promozione Sociale
DAVIDE SCOGNAMIGLIO
E’ fotografo e direttore della fotografia.
Si laurea in Politiche Internazionali nel 2009 presso l’Istituto Universitario
l’Orientale di Napoli, con una tesi in Geografia politica sul "Fordismo
napoletano".
La sua formazione fotografica inizia negli studi fotografici del polo aziendale
Art&Craft, dove come assistente di sala pose, apprende le tecniche primarie
dell'illuminotecnica.
Contemporaneamente approfondisce competenze relazionali e di ripresa
attraverso le esperienze nella fotografia cerimoniale e di reportage.
In quest'ultimo settore porta all'attivo, tra gli altri, i reportage
"Bi-piani- ovvero su due livelli"
"Foggia-Nola, le vie del pomodoro"
"Seafetyes- la sicurezza sui cantieri ferroviari".
Approfondisce le sue curiosità per la fotografia da studio seguendo diversi
master condotti da maestri quali: Mimmo Basile, Eduardo Bertona, Giovanni
Ranzato.
Nel 2009 frequenta il corso per direttori della fotografia "FormArt lavoro"
corso di formazione per i mestieri del cinema e dello spettacolo.
In questa occasione ha la possibilità di seguire il lavoro di Luigi Verga e di
affiancare il direttore della fotografia Giovanni Ragone, come secondo
assistente alla camera per la realizzazione del film " Rien và", regia di
Ruggero Cappuccio.
Nel 2010 cura la direzione della fotografia del trailer del film “Amartango”,
regia di Marco Chito Coppola.
Vince il Premio Troisi 2010 per il cortometraggio “Tickets”, regia di Marco
Chito Coppola.
Realizza le pubblicità per Oro Nero Caffè e lo spot per Università degli studi
di Napoli “Federico II”.
Nel 2010, per la regia di Roberta Torre, realizza la direzione della fotografia
del trailer del "Queer film festival".
Realizza le foto/scenografie e il disegno luci per gli spettacoli “Ri-belle” e
“Muta”, regia di Adriana Follieri, 2010, 2011.
Con l’Associazione Manovalanza realizza i propri lavori artistici, abbracciando
la fotografia come arte e portando avanti uno studio che miri alla fusione del
reportage con la foto da studio.
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MANOVALANZA – CONTATTI
CONTATTI:
Legale rappresentante:
Dott.ssa Brunella Paolillo
E-mail: [email protected]
Mob 347 1873962
Vicepresidente:
Sig.ra Adriana Follieri
E-mail: [email protected] Mob 347 3822968
Segretario:
Dott. Davide Scognamiglio
E-mail: [email protected] Mob 339 1854913
Sito web: www.manovalanza.it
Manovalanza
Associazione di Promozione Sociale
Sede legale: 34, località Starza
Cava de’ Tirreni 84013 Salerno
C.F. 95123350654
P.IVA 04956900650