Puglisi, Presidente dell`Unesco "La cultura è dimenticata"
Transcript
Puglisi, Presidente dell`Unesco "La cultura è dimenticata"
26 venerdì 5 aprile 2013 U: CULTURE BREVI MUSICA Il nuovo tour di Jovanotti ● «È la prima volta che faccio un tour negli stadi: è come essere arrivati in Champions League». Così Jovanotti parla del nuovo tour al via il 7 giugno da Ancona. 13 date compreso San Siro 19-20 giugno e l’Olimpico il 28 giugno. CINEMA CUBOVISION VIDEO SEMINARIO Glbt Film Festival: film Tre nuovi canali gay girato a Beirut dedicati ai doc Contro violenza donne raccolta fondi sul web Danza e anoressia 10 aprile a Roma ● Al 28° Torino Glbt Film Festival «Da Sodoma a Hollywood» (19-25 aprile) sarà presentato il primo film dichiaratamente gay realizzato in Libano e per fortemente osteggiato. Diretto da Samer Daboul e girato a Beirut, «Out Loud» mette in scena un atto di emancipazione sulla scia delle rivolte di piazza delle nuove generazioni. Insieme al film sarà proiettato il suo dietro le quinte, in cui il regista racconta non solo le difficoltà della realizzazione ma anche la situazione della comunità Glbt libanese. ● Rimboccarsi le maniche e fare ciascuno la sua parte. Il tema è quello drammatico della violenza sulle donne. E l’idea è di Marina Catucci, Roberto Vincitore con Elena Codeluppi che stanno lavorando al video «Besame mucho». Il doc sarà finanziato con una campagna di crouwdfunding perché ciascuno possa partecipare con una donazione anche solo di un dollaro o un euro. Il progetto è su kickstarter e sarà aperto fino al 16 maggio. Sarà incentrato sulla figura dell’abuser: l’uomo che abbassa l’autostima della compagna. ● «Attenzione: è in ballo il corpo!» è il titolo del seminario in programma mercoledì 10 aprile a Roma presso l’Agis (Via di Villa Patrizi, 10 - ore 9.30). Promosso dall’Aidaf, l’associazione aderente alla Federdanza/Agis che rappresenta le scuole di danza, insieme al Codacons e in collaborazione con l’Agiscuola, il seminario partirà da una riflessione sul corpo, sotto l’aspetto filosofico, sociologico, psicologico e medico, per affrontare il tema dell’anoressia in relazione al mondo della danza. ● Da aprile, Cubovision, la tv on demand di Telecom Italia, si arricchisce di tre nuovi canali dedicati ai documentari: Top doc, Viaggio nel tempo e Terzo pianeta. Sul primo una selezione di ritratti di personaggi celebri, da Audrey Hepburn a Marilyn Monroe a Cassius Clay. Sul secondo le «storie vere» che hanno appassionato il cinema: dal pirata Jack Sparrow ai dinosauri di Jurassic Park. Sul terzo i doc per appassionati di natura e di animali a tutte le latitudini. Sicilia: sos siti archeologici Il presidente Unesco Puglisi «La cultura è dimenticata» «Non mi piacciono i catastrofismi ma vi sono problemi che vanno evidenziati con nettezza: la Venere di Morgantina chiusa in una stanza è come un gigante in una prigione» SALVO FALLICA «NON MI PIACCIONO LE VISIONI APOCALITTICHE, AVVERSO LA TENDENZA AI CATASTROFISMI, MA VI SONO PROBLEMI CHE VANNO EVIDENZIATI CON NETTEZZA: la Venere di Morgantina chiusa in una stanzetta è come un gigante in una piccola prigione». Con questa immagine il presidente dell’Unesco, Giovanni Puglisi (nonché rettore della Kore di Enna e dello Iulm di Milano), nell’incipit dell’intervista in esclusiva a l’Unità, delinea l’immagine di un patrimonio dell’umanità che andrebbe valorizzato in maniera più adeguata. Armerina è un atto di eroismo, vi sono gravi carenze di collegamenti viari. Quando un visitatore vi giunge non dovrebbe pagare il biglietto ma dovrebbero dargli un premio. Altro esempio, quello che citavo all’inizio: la Venere di Morgantina chiusa in quello spazio di pochi metri quadrati è come un gigante imprigionato in una stanzetta rurale. È una cosa che grida Quali sono le condizioni di questi siti? «Sono rimasto allibito dalle condizioni di degrado del sito di Morgantina. Le sterpaglie che coprivano i reperti archeologici mi hanno lasciato scioccato. Ritengo che vi siano problemi che non riguardano solo i singoli siti, ma questioni di viabilità infrastrutturali. Ad esempio, arrivare alla famosa Villa del Casale di Piazza ... Sono rimasto allibito dalle condizioni di degrado ...le sterpaglie che coprono i reperti «L’Italia non si è ancora accorta fino in fondo dell’alto valore dei suoi beni culturali. Ne ha troppi sotto gli occhi, e come spesso accade, chi ha troppo, non se ne accorge. Nel resto d’Europa, proprio quei Paesi che hanno meno beni culturali, mettono su un vassoio d’argento quelli che hanno. L’Italia ancora non ha trovato nemmeno il vassoio di plastica. Detto questo non è tutto oro quello che luce. Un grande Paese come la Germania ha visto escludere dalle liste dell’Unesco la città di Dresda ed il delta dell’Elba». SeinunfuturodiventasseministrodeiBeniculturali, quali sono i primi tre interventi che attuerebbe per salvaguardare, valorizzare, far vivere il patrimonio artistico italiano? «Non credo diventerò mai un ministro, non sono affidabile per un sistema come quello attua- ... Nel resto d’Europa proprio i Paesi che hanno meno beni culturali li mettono su un vassoio d’argento Presidente, parliamo di libri, un bene dell’umanità. Ma è mai possibile che il ministero dell’Istruzione voglia cancellarli da alcune classi delle scuole italiane? «Visto che parliamo non solo di istituzioni, ma di uomini che stanno dietro, il ministro Profumo è una persona troppo colta per non capire che questa è una provocazione. La tecnologia può essere uno strumento ma non può essere mai un fine. Credo che l’utilizzazione tecnologica per l’uso del libro sia un fatto utile, ma non può essere surrogatorio né sostitutivo del tradizionale libro stampato. Il testo stampato nella sua concretezza e manualità abitua a considerare il libro un valore, la tecnologia lo intende invece come un bene strumentale. Utile il supporto elettronico, ma è sbagliata l’idea di sostituire il libro. Non saremo solo dinanzi ad un palliativo ma anche ad un grande regalo alle industrie dell’elettronica. Non serve questo all’Italia…» DALLA GRECIA CON PASSIONE ARRIVA (O MEGLIO TORNA) IN ITALIA THEODOROS TERZOPOULOS, GRAZIE A UNA COLLABORAZIONE CONGIUNTA tra il Festival «Io eviterei il catastrofismo, credo che un problema del mantenimento del livello di tutela e di valorizzazione dei siti Unesco in Sicilia esista, ma in qualche modo riguarda tutti i beni culturali in Italia. Detto questo, va specificato che parlare addirittura di cancellazione dei beni culturali dalla lista dell’Unesco di siti siciliani mi sembra assolutamente fuori luogo, non vi è in atto alcuna procedura di cancellazione. Il catastrofismo è un male italiano che forse sarebbe utile curare, ancor prima dei siti dell’Unesco». Vi sono però dei picchi in negativo... Quali sono le differenze con il resto d’Italia e d’Europa? le. Credo di essere un uomo libero. Comunque farei tre cose: defiscalizzerei gli investimenti in cultura da parte dei privati, fissando un tetto a questa forma di defiscalizzazione. Altrimenti diventerebbe una forma di evasione fiscale. Seconda cosa, darei un maggiore ruolo alla formazione di base, tenterei un accordo con il ministro dell’Istruzione per riempire l’ora dell’educazione civica, facendo vivere ai ragazzi dei diversi territori i loro patrimoni culturali. Elaborerei un nuovo piano strategico di razionale ed organica tutela dei beni culturali, intriso di valori e di funzionalità pragmatica». Terzopoulos e il teatro insegnato ai ragazzi Presidente, cosa accade ai beni culturali dell’Unesco in Sicilia? Legambiente con un dossier ha lanciato l’allarme sul rischio che alcuni siti isolani di grande valore vengano cancellati dalla lista... «Il nodo cruciale è che purtroppo la cultura non è mai fra le priorità di nessuna realtà di governo, sia essa nazionale, regionale o territoriale. I siti dell’Unesco sono spesso lasciati al loro andamento naturale. Manca una scelta strategica di fondo. Va però aggiunto che mediamente i nostri siti in Italia (ed anche in Sicilia, con qualche problema in più) non sono tenuti in maniera disastrosa. Non si possono dormire sonni tranquilli, ma non vi è l’apocalisse». vendetta al cospetto di Dio. Attenzione, non è tenuta male, è sbagliato il luogo dove è tenuta. Il cuore del problema sta nelle scelte politiche di fondo che riguardano l’infrastrutturazione della mobilità, dell’ospitalità, la possibilità della fruizione del bene culturale». Berna 1969 Venezia 2013 La Fondazione Prada presenta (dal 1° giugno al 24 novembre) a Ca’ Corner della Regina a Venezia la mostra «When Attitudes Become Form: Bern 1969/Venice 2013», a cura di Germano Celant in dialogo con Thomas Demand e Rem Koolhaas. Il progetto ricostruisce «Live in Your Head. When Attitudes Become Form», una mostra ideata e realizzata da Harald Szeemann alla Kunsthalle di Berna nel 1969. Vie , Emilia Romagna Teatro, Festival Una Notte d’Estate di Genova e l’Accademia Silvio D’Amico che accoglierà la prima tranche dell’iniziativa. Il regista greco, infatti, terrà un laboratorio dal 12 al 24 aprile per gli allievi dell’Accademia sul PrometeoIncatenatodi Eschilo, che verrà poi presentato in una open class al Teatro Studio Eleonora Duse. Un’occasione speciale per i ragazzi di avvicinare l’arte di uno dei più grandi maestri europei del teatro (di cui quest’anno, fra l’altro, uscirà un libro proprio sul suo metodo). «Questo laboratorio - spiega lo stesso regista greco - sarà un profondo ritorno nella nostra tradizione, un dialogo nella stessa famiglia dalle radici comuni, cercando una memoria molto profonda. In quest’epoca difficile è importante lavorare sulle radici per avere un altro rinascimento basato su grandi principi, grandi temi, grandi visioni». Nel corso del laboratorio, il regista greco verrà coadiuvato dal suo assistente nonché attore, Savas Strùmbos. da Paolo Musio, che lavorò con lui in un’indimenticata Antigone nel ‘94 portata in lunga tournée con una compagnia italo-greca anche ad Epidauro. «Il lavoro di Terzopoulos - dice Musio - ti mette di fronte a tutti i tuoi limiti: de corpo, della mente, della cultura, dei confini tra il vivo e il morto. Una rivoluzione che ognuno può fare a partire da se stesso». La presenza di Terzopoulos in Italia sarà quindi legata anche all’imminente debutto del suo ultimo spettacolo con il Teatro Attis, Alarme, che verrà ospitato il 31 maggio e il 1 giugno al Festival Vie a Modena - dove già debuttò con grande successo Eremos basato su un testo di Michaelstaedter mentre un altro laboratorio, stavolta sulle Baccanti di Euripide, si svolgerà dal 27 al 29 maggio il cui esito verrà presentato in autunno. Previste collaborazione con l’artista Jannis Kounellis, amico di R. B. lunga data di Terzopoulos.