Macchine agricole, l`Europa continua a vedere positivo

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Macchine agricole, l`Europa continua a vedere positivo
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Terra e Vita
[ PRIMO PIANO ]
[ FATTURATO MONDIALE MACCHINE AGRICOLE (MLD/E)
n. 27/2012
7 luglio 2012
[ MERCATO MACCHINE AGRICOLE UE (2011)
[ ESTERI ] Tra i motivi il buon livello di reddito degli agricoltori e le forti richieste dai Paesi emergenti
Macchine agricole, l’Europa
continua a vedere positivo
[ DI FRANCESCO BARTOLOZZI ]
Il report economico
della Vdma prevede
per la maggior parte
dei costruttori un
fatturato in crescita
anche nel 2012
I
l report economico della
Vdma (associazione tede­
sca dei costruttori di mac­
chine agricole) dello scorso an­
no (vedi Terra e Vita 42/2011)
era decisamente all’insegna del­
l’ottimismo e non si può dire
che le sue previsioni non si siano
avverate. Il 2011, infatti, si è
chiuso in modo positivo per
l’Europa delle macchine agrico­
le, fatta eccezione per qualche
paese del Sud Europa.
Nel report 2012 in apertura
viene sottolineata quella che la
Vdma considera ancora una
volta la base per l’attuale buona
situazione economica dell’indu­
stria delle macchine agricole:
l’incremento del reddito agrico­
lo nella Ue. Citando la fonte Eu­
rostat, si evidenzia come nel
2011 l’indice per i lavoratori
agricoli della Ue sia stato del 9%
più alto rispetto alla media dei 5
anni precedenti (+7% sul 2010).
Solo in pochi paesi della Ue – i
più piccoli, peraltro, come Gre­
cia e Portogallo – i guadagni so­
no diminuiti. Al contrario, nei
nuovi paesi Ue le entrate nel
corso degli ultimi anni sono au­
mentate con regolarità, grazie
alla inclusione nella Pac e al
cambiamento strutturale intra­
preso. Tra i motivi di questa cre­
scita l’aumento dei prezzi dei
prodotti agricoli.
E per il 2012? I mesi iniziali
hanno mostrato un trend in leg­
gero calo per gli allevatori, a
causa dei prezzi più bassi e dei
costi ancora elevati. Insomma,
per l’Europa in generale nel
2012 ci si attende un leggero ca­
lo nel reddito che, comunque,
continuerà a essere superiore al­
la media degli ultimi anni.
[ UN 2011 DA INCORNICIARE
Fatte queste premesse, vediamo
più da vicino la situazione della
meccanizzazione agricola a li­
vello europeo. Secondo le stime
della Vdma, il fatturato genera­
to nel 2011 ha raggiunto quota
80 miliardi di euro, in aumento
del 18% sul 2010. L’Ue occupa
ancora il primo posto al mondo
in termini di fatturato, tuttavia
la sua quota è calata negli ultimi
5 anni e attualmente è al 33%
circa. E questo in particolare a
seguito della crescita della pro­
duzione cinese (oggi al 15­20%
del volume mondiale).
Per la maggior parte dei co­
struttori europei il 2012 si chiu­
derà con aumenti di fatturato. Il
mercato, infatti, rimane favore­
vole, supportato da opportunità
di reddito per gli agricoltori e
dalla forte domanda di macchi­
ne agricole nei paesi emergenti.
La Vdma stima una produzione
mondiale in crescita del 7% a
quota 86 miliardi, che rappre­
senterebbe un nuovo livello re­
cord.
Per quanto riguarda i volumi
di scambio, secondo la Vdma a
livello mondiale sono cresciuti
del 20%, raggiungendo quota 40
miliardi di euro nel 2011: la Ger­
mania si è confermata il più
grande paese esportatore (19%
di quota), seguita da Usa (16%) e
Italia (9%). In termini di fattura­
to, i volumi produttivi dell’Ue
delle macchine agricole hanno
superato nel 2011 i 26 miliardi di
euro, più o meno un terzo della
produzione mondiale. La Ger­
mania ha aumentato ancora di
più il suo peso, salendo al 27%
di quota sulla produzione totale
europea, seguita da Italia (18%)
e Francia (14%). In particolare si
evidenzia come il fatturato in
Germania sia aumentato del
27% nel 2011, raggiungendo
quota 6,98 miliardi di euro, con
[ PRIMO PIANO ]
n. 27/2012
7 luglio 2012
[ IMMATRICOLAZIONI TRATTORI EUROPA OCCIDENTALE
falciatrici, mietitrebbie e trince
semoventi sugli scudi. Le previ­
sioni per il 2012 sono all’insegna
di un’ulteriore crescita per la
Germania, stimata in un +5%
(nei primi tre mesi ha già rag­
giunto 2,23 miliardi, valore re­
cord).
[ TRATTORI
Passiamo ai singoli segmenti
della meccanizzazione agricola,
dove ovviamente la parte del
leone la fa il trattore, con quasi
un terzo dei volumi di vendita.
Dopo due anni deboli, il 2011 è
stato un anno di recupero per il
mercato dell’Europa Occiden­
tale. Quello che è ormai chiaro è
che i due mercati più importan­
ti, Francia e Germania, hanno
influenzato fortemente lo svi­
luppo complessivo del mercato.
Delle 159mila nuove immatri­
colazioni in Europa Occidenta­
le, infatti, il 45% è stato registra­
to in questi due mercati (contro
il 41% del 2010). Sicuramente ha
giocato un ruolo importante
l’entrata in vigore di nuovi li­
velli di emissioni per i motori.
Ed è chiaro il trend degli ultimi
due anni: la crescita si sta verifi­
cando per lo più nelle classi di
potenza più alte. Ma qual è il
trend previsto per i trattori in
Europa Occidentale? Nei primi
tre mesi le immatricolazioni
hanno raggiunto i livelli com­
plessivi del pari data 2011, ma si
è osservato un chiaro calo nei
mercati scandinavi e del Sud
Europa. Inoltre, si prevede un
calo nella domanda di trattori
compatti. In Germania, i co­
struttori dovranno affrontare
un mercato in leggero calo dopo
il valore record registrato nel
2011, mentre in Francia le regi­
strazioni dei primi 4 mesi sono
del 15% superiori rispetto al pa­
ri data 2011.
[ REDDITO AGRICOLO (MEDIA UE ­ 2005=100)
Terra e Vita
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[ VENDITE MONDIALI MACCHINE FIENAGIONE (UNITÀ)
[ MIETITREBBIE E TRINCE
Dopo la depressione del 2010, il
mercato europeo delle mieti­
trebbie è cresciuto del 20% circa,
raggiungendo le 6.900 unità
vendute. Questo numero è nella
media di lungo periodo e i due
mercati principali, di nuovo
Germania e Francia, si sono
mossi più o meno su questa li­
nea, totalizzando entrambi poco
più di 2.000 macchine vendute.
Su scala mondiale l’incremento
è stato in qualche modo più mo­
derato, anche se i costruttori eu­
ropei sono riusciti a ottenere uno
dei loro migliori risultati di sem­
pre con 38.000 unità vendute. Le
grandi aree agricole del mondo
hanno continuato a investire pe­
santemente nelle mietitrebbie:
Brasile +17%, Canada +8%, Au­
stralia +65% e Russia +39%. Nel
complesso i costruttori conti­
nuano a vivere una buona sta­
gione, anche se a livello regiona­
le ci sono differenze significati­
ve: gli agricoltori del Nord
America sono molto cauti, men­
tre le vendite di mietitrebbie in
Brasile sono cresciute del 20%
durante il primo quadrimestre.
Il mercato dell’Europa Occiden­
tale dovrebbe rimanere stabile e
altri mercati (Turchia, Ucraina,
Australia) potranno calare.
Passando alle trince foragge­
re semoventi, il mercato mon­
diale nel 2011 ha totalizzato cir­
ca 2.700 unità, il 25% delle quali
nella sola Germania, che ha raf­
forzato la propria leadership nei
confronti degli Stati Uniti con
quasi 600 unità vendute. Conti­
nua, infatti, il boom del biogas e
in Germania siamo praticamen­
te all’ottavo anno consecutivo di
crescita per queste macchine.
[ PRESSE E FIENAGIONE
Nel 2011 sono state vendute nel
mondo circa 3.200 big baler, in
[ REDDITO AGRICOLO NEGLI USA (MLD $)
[ PRIMO PIANO ]
10 Terra e Vita
controtendenza rispetto ai nu­
meri bassi del 2010. Il mercato
mondiale delle rotopresse, in­
vece, per quanto riguarda i
marchi europei ha totalizzato
circa 27mila unità, delle quali
10mila vendute in Europa Occi­
dentale. L’aumento della ri­
chiesta di presse è dovuto an­
che al fatto che i prezzi della
paglia e del foraggio sono mol­
to alti. Il mercato delle macchi­
ne per la fienagione (falciatrici,
voltafieno, andanatori), piutto­
sto stabile sul lungo periodo,
riflette l’andamento del prezzo
del latte, per cui nella seconda
metà del 2010 ha vissuto una
fase di recupero e nel 2011/12 i
numeri si sono riavvicinati al
valore record di quattro anni fa
(88mila unità vendute). A fine
2011 gli ordini a livello mondia­
le erano superiori del 27% ri­
spetto al 2010. Stesso trend più
o meno per i carri autocaricanti,
usati per lo più in Europa Cen­
tro­Occidentale.
[ LAVORAZIONI E DINTORNI
Le vendite di macchine per la
lavorazione del terreno sono au­
mentate di circa un terzo in Eu­
ropa nel 2011 e molti costruttori
hanno registrato nuovi record di
vendite. L’aratro continua a es­
sere in pole position in Europa,
assieme a un forte trend da par­
te degli erpici a dischi e dei colti­
vatori a denti. Per il 2012 ci si
aspetta stabilità.
Per seminatrici e spandicon­
cime il controllo elettronico rap­
presenta uno degli sviluppi più
importanti. In generale, il 2011 è
stata una buona annata per gli
spandiconcime, con numeri di
vendita aumentati del 30% in
Europa, ma sicuramente non
saranno mantenuti nel 2012.
Anche le vendite di seminatrici
sono aumentate di circa il 30%,
con particolare riferimento a
quelle di precisione, a seguito
della rinascita della barbabieto­
la in alcuni paesi europei come
n. 27/2012
7 luglio 2012
[ VENDITE PRINCIPALI MACCHINE AGRICOLE (N.)
2008
2009
2010
2011
TRATTORI
Germania
31.250
29.464
28.587
35.977
Francia*
40.716
36.800
31.312
35.409
Italia
27.131
27.142
23.385
23.431
Regno Unito**
17.104
15.013
13.347
14.094
Germania
2.365
2.324
1.457
2.015
Francia
2.671
2.455
1.637
2.008
Regno Unito
1.065
945
825
1.005
630
510
443
411
Germania
2.592
2.077
1.915
2.144
Francia
6.411
4.751
3.198
4.047
Italia
1.899
1.719
1.861
1.858
Regno Unito
2.000
1.820
1.600
1.545
Germania
524
456
608
695
Francia
365
313
240
296
Regno Unito
140
150
180
155
Italia
65
70
96
105
MIETITREBBIE
Italia
PRESSE
TRINCE
* esclusi telescopici ­ ** >50 HP ­ Fonte: Vdma ­ Axema ­ Aea ­ Unacoma.
Germania e Russia. Di pari pas­
so sta aumentando l’importan­
za del minimum tillage.
Chiudendo con le irroratrici,
continua il trend verso larghez­
ze di lavoro più ampie e velocità
operative più elevate, assieme
alla tecnologia Gps. Il numero
di unità vendute è cresciuto de­
cisamente nel 2011, pur rima­
nendo sotto il record del 2008,
con un rafforzamento in parti­
colare dell’area Est Europa (mo­
delli semoventi).
[ MERCATI MOLTO DIVERSI
Il mercato europeo delle mac­
chine agricole nel 2011 ha tocca­
to quota 24,2 miliardi di euro
come volumi (vicino al record
del 2008) e nel 2012 si prevede
una netta spaccatura tra Nord e
Sud: i mercati sudeuropei, infat­
ti, hanno perso una considere­
vole dose di impeto e potenzia­
le, mentre il Nord ha ancora un
consistente pacchetto di ordini
da evadere dallo scorso anno e
che è sufficiente a garantire
un’ulteriore crescita modesta.
Germania: il 2011 è stato un
anno record sotto molti punti di
vista (agricoltori e contoterzisti
hanno investito 4,76 miliardi di
euro, +23% sul 2010) e il clima
che si respira è ancora molto po­
sitivo, ma dopo un primo seme­
stre previsto in ulteriore lieve
crescita, la seconda metà del
2012 pagherà lo scotto di ordi­
nativi al momento in diminu­
zione, per cui c’è da attendersi
un rallentamento delle vendite
nel complesso.
Francia: il mercato transalpi­
no ha registrato un vero e pro­
prio boom nel 2011, toccando
quota 4,31 miliardi di euro
(+25%) ed eguagliando l’annata
record del 2008. Le previsioni
per il 2012 sono stabili.
Regno Unito: dopo quasi
una decade di profonda reces­
sione, dal 2008 il mercato britan­
nico vive periodi decisamente
migliori, tanto da totalizzare
2,26 miliardi di vendite nel 2011
(+14% sul 2010) e da scalzare
l’Italia dal terzo posto della clas­
sifica europea.
Italia: pur crescendo del 6%
a quota 2,11 miliardi di euro, il
mercato italiano nel 2011 è dun­
que sceso al quarto posto nella
classifica dei mercati europei di
macchine agricole. Già nella se­
conda parte dell’anno il trend
era al ribasso e questo presumi­
bilmente continuerà nel 2012,
soprattutto a causa della diffi­
coltà di accesso al credito. An­
che in Spagna non si attendono
vendite in crescita nel 2012.
Polonia: salita al quinto po­
sto della classifica Ue, l’agricol­
tura polacca si sta facendo sem­
pre più competitiva dopo l’in­
clusione nella Pac, ma gli
aumenti dei costi di produzio­
ne, i ridotti contributi statali e
l’andamento climatico avverso
fanno pensare a un 2012 in leg­
gero calo .
Turchia: dopo un 2011 da re­
cord per i trattori (61.000 unità
vendute, 62.750 unità prodotte),
a seguito anche di un previsto
calo dei contributi governativi e
di un accorciamento dei periodi
di credito finanziario, il 2012 do­
vrebbe registrare un calo di ven­
dite.
Russia: il 2011 si è chiuso con
un fatturato complessivo di 3
miliardi di euro, vicino ai livelli
del 2007, con particolare enfasi
su trattori e mietitrebbie. Per il
2012 gli analisti prevedono un
ulteriore crescita, soprattutto se
continueranno gli incentivi go­
vernativi e se verranno ridotti i
dazi sull’ import.
Ucraina: la vendita di mac­
chine agricole in Ucraina ha re­
gistrato una delle crescite mag­
giori (+50%), con in particolare
raddoppio delle vendite di trat­
tori sopra i 300 HP e di aratri. La
previsione 2012 è di relativa sta­
bilità.
n