Censimento dell`Arredo Urbano Segnaletica Verticale Segnaletica
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Censimento dell`Arredo Urbano Segnaletica Verticale Segnaletica
Censimento dell’Arredo Urbano Segnaletica Verticale Segnaletica Complementare Illuminazione Pubblica Fermate Bus Ecocentri ARCHETTI - PALETTI - REGGIBICI - TRANSENNE - CESTINI - FIORIERE - PANCHINE FONTANELLE - DISSUASORI - FERMATE BUS - PARCOMETRI - ECOCENTRI AREE DI SOSTA - OCCUPAZIONE SUOLO PUBBLICO - PALI LUCE - SEGNALI STRADALI Il rilevamento della segnaletica verticale,complementare e dell’illuminazione pubblica prevede l’utilizzo di uno strumento Gps (nel nostro caso il Mobile Mapper)che,completo di antenna, permette di localizzare gli oggetti interessati attraverso una triangolazione satellitare con un errore minimo di 30 centimentri. La precisione è maggiore rispetto ai comuni gps che solitamente raggiungono un errore di qualche metro. L’inserimento nella cartografia digitale dei prodotti rilevati viene gestito mediante l’uso di software cartografici Gis che ne consentono la visualizzazione grafica.Tali programmi offrono la possibilità di gestire l’oggetto e una serie di informazioni legate ad esso. La prima fase del lavoro consiste nella creazione di una feature, poi trasferita nel Mapper gps.La feature rappresenta l’oggetto del rilevamento, Il software del Mapper ci offre la possibilità di poter inserire anche una serie di attributi inerenti all’oggetto che contemporaneamente al suo rilevamento vengono compilati.. La seconda fase è il rilievo che consiste nello stazionamento di almeno due minuti sull’oggetto per una buona precisione e nella compilazione dei relativi dati sia nel mapper sia in uno specifico database presente nel notebook di servizio. Nei pochi casi di basso segnale satellitare, la rilevazione viene effettuata tramite classici strumenti di misurazione quali rotelle metriche ed odometri di precisione Durante la terza fase i dati vengono trasferiti dal Gps al pc attraverso i software del Mapper gps. Si avrà quindi una prima visualizzazione dei punti ancora affetti da errore. Per eliminare questo errore è necessario compensarli facendo riferimento al punto in Cremona della stazione permanente del Politecnico di Milano e migliorarne così la precisione. La quarta fase consiste nell’importare i dati nel software Gis cartografco. In questo modo sulla carta digitale è presente la rappresentazione puntiforme, derivata dal rilievo gps,di tutti gli oggetti.Questi punti sono editabili e contengono tutte le caratteristiche dell’elemento,visibili “cliccando” sull’oggetto. Controllo delle ordinanze della segnaletica verticale e complementare Durante il rilievo dei segnali, oltre ad annotare le caratteristiche del cartello, si verifica se è presente a tergo il numero dell’ordinanza. Questa informazione verrà successivamente controllata presso l’archivio comunale preposto, procedendo poi alla sistemazione e/o alla emissione delle ordinanze carenti o mancanti. L’adeguamento amministrativo ed emissione delle ordinanze sono necessari anche per tutti gli altri elementi di segnaletica complementare (arredo ,dissuasori...) presenti sul territorio come previsto dalla Normativa vigente (codice della Strada) e dalle Direttive del Ministero delle Infrastrutture. La mappatura e la gestione della banca dati di tutti questi elementi, risulta determinante per effettuare l’adeguamento Amministrativo nel rispetto delle Norme nonché della pianificazione della manutenzione ordinaria e straordinaria. Questo è inoltre propedeutico alla eventuale realizzazione di un piano di riordino della segnaletica e di riqualificazione dell’arredo urbano mediante l’approvazione di uno specifico regolamento Un corretta gestione della segnaletica implica una conoscenza dettagliata del segnale e del suo supporto, in ottemperanza alle vigenti disposizioni normative in materia. Il Codice della strada e successive circolari e direttive pongono particolare attenzione sull’uniformità della segnaletica stradale parificata ad una sorta di linguaggio universale la cui comprensione è fondamentale per garantire a tutti la sicurezza della circolazione stradale che deve essere obiettivo principale nella circolazione stradale. Una buona conoscenza della segnaletica installata consente di ottemperare ai dettami in merito alla pellicola utilizzata in merito alla vetustà e alla classe di risposta fotometrica della stessa, indicate sia dal Codice della strada che nel “disciplinare tecnico sulle modalità di determinazione dei livelli di qualità delle pellicole retroriflettenti impiegate per la costruzione dei segnali stradali”. Al proposito è bene ricordare che la direttiva del dicembre 2000 in merito al corretto uso della segnaletica individua puntualmente in capo a tecnici e Amministratori locali, le responsabilità di sinistri generati da un cattivo stato di manutenzione dei segnali Risulta altresì estremamente importante ottemperare alle disposizioni in merito al supporto del segnale ed alle informazioni sul retro dello stesso indica te dal regolamento di esecuzione del Codice della strada (art.77)…Il retro dei segnali stradali deve essere di colore neutro opaco. Su esso devono essere chiaramente indicati l'ente o l'amministrazione proprietari della strada, il marchio della ditta che ha fabbricato il segnale e l'anno di fabbricazione nonché il numero della autorizzazione concessa dal Ministero dei lavori pubblici alla ditta medesima per la fabbricazione dei segnali stradali. L'insieme delle predette annotazioni non può superare la superficie di 200 cmq. Per i segnali di prescrizione, ad eccezione di quelli utilizzati nei cantieri stradali, devono essere riportati, inoltre, gli estremi dell'ordinanza di apposizione Risulta evidente quanto importante sia poter disporre di un D-base che riporti tutte le indicazioni richieste e permetta una adeguata manutenzione e sostituzione dei segnali obsoleti e/o superati La realizzazione di D-base permetterebbe inoltre di ottemperare alla necessità posizionare segnaletica stradale evitando di adottare progetti puntuali che rispondono a singole esigenze ma rispettare i dettami del regolamento di esecuzione e attuazione del codice della strada - Dpr 495/1992 che, all’art.77 commi 2 e 3 impone.. che le informazioni da fornire agli utenti della strada per mezzo di segnali stradali devono essere stabilite dagli enti proprietari secondo uno specifico progetto riferito ad un intera area o a singoli itinerari, di concerto con gli enti proprietari delle strade limitrofe cointeressati, al fine di ottenere un sistema armonico, integrato ed efficace a garanzia della sicurezza e della fluidità della circolazione pedonale e veicolare. La necessità di pianificare gli interventi e redigere un catasto della segnaletica è ribadito nella direttiva ministeriale del dicembre 2000 (sulla corretta ed uniforme applicazione delle norme del codice della strada in materia di segnaletica e criteri per l’installazione e la manutenzione) ove individua puntualmente responsabilità in capo alle amministrazioni pubbliche in materia di uso non conforme della segnaletica stradale E’ bene infine spendere due parole su sistemi molto in uso nei nostri comuni spesso utilizzati impropriamente: i dissuasori di sosta. Questi dispositivi che fanno parte della segnaletica complementare sono definiti dall’art.46 del Codice della strada (…Sono, altresì, segnali complementari i dispositivi destinati ad impedire la sosta o a rallentare la velocità…) e dal collegato art 180 del regolamento che tra questi individua, se usati come dissuasori di sosta (.. I dissuasori assumono forma di pali, paletti, colonne a blocchi, cordolature, cordoni ed anche cassonetti e fioriere ancorché integrati con altri sistemi di arredo.)essendo segnaletica stradale abbisognano, per la posa di essere autorizzati dal Ministero dei lavori pubblici - Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale e posti in opera previa ordinanza dell'ente proprietario della strada. (art.180 comma 6 regolamento) Principi per il regolamento dell’Arredo Urbano Il buon risultato di un intervento sull’arredo urbano è legato alla capacità di concepire in modo unitario gli spazi e le relazioni tra gli elementi di attrezzatura(panchine,reggibici,paletti,dissuasori,cestini portarifiuti..) La qualità e la tipologia degli oggetti di arredo diventa condizione necessaria a garantire un buon risultato complessivo e il regolamento l’unico strumento che consenta un controllato e razionale uso degli spazi Esempio di abaco dell’arredo urbano,utile nella redazione del regolamento Resoconto rilievi a Castelvisconti In circa due settimane sono stati rilevati 96 oggetti di Arredo urbano (Paletti,archetti,cestini,reggibici,panchine,fioriere,fontanelle) 3 Cassonetti 8 Fermate bus 15 Dissuasori (panettoni,paracarri,ceppi) 213 Supporti segnali stradali 29 Aree di sosta (libera,bus,disabili) 91 Pali luce dell’illuminazione pubblica