ACCOGLIENZA SOCIO – SANITARIA DEI BAMBINI ADOTTATI ALL
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ACCOGLIENZA SOCIO – SANITARIA DEI BAMBINI ADOTTATI ALL
ACCOGLIENZA SOCIO – SANITARIA DEI BAMBINI ADOTTATI ALL’ESTERO I Centri di Riferimento : un nodo di scambio tra pre- e post-adozione Giovanni Visci Francavilla al Mare – Sabato 29 maggio 2010 Sala delle Tele del Museo Michetti Storia e richiami antropologici Per comprendere la storia della legislazione sull’adozione è necessario riflettere sul modo in cui una società intende la filiazione. In Oceania l’individuo è genitore per sua natura, ma diventa padre per scelta; in Africa il bambino appartiene alla famiglia allargata, alla comunità sociale. In Francia, il rifiuto della filiazione è impensabile; il legame genetico è più forte di quello sociale. I grandi miti dell’umanità comprendono bambini adottati: Mosè, Paride, Edipo, tra questi. Nella Roma antica il padre può abbandonare o vendere i suoi figli, ma un uomo senza discendenza può adottare il figlio che non ha avuto e succedergli ed ereditare. Le Monde online del 4 maggio 2010 Patricia Mowbray “Io sono nata due volte. Una prima volta nel mese di agosto del 1956 in Inghilterra da una donna danese e da un uomo nigeriano, e una seconda volta nel febbraio 1959 per raggiungere la mia famiglia adottiva ai piedi del quartiere di Montmarte. Per me l’adozione rappresenta una seconda nascita, uno shock salutare che si può trasformare in un atout per interpretare nel modo migliore e per apprezzare la varietà del mondo che ci circonda. Il dramma di Haiti del 12 gennaio, con il suo corredo di bambini morti, orfani e abbandonati, ha rinnovato le ricorrenti polemiche intorno a questa presa in carico particolare rappresentata dall’adozione internazionale.” ….. non è tutto rose e fiori ! ….. The Russian Foreign Ministry announced on Thursday that it would suspend all adoptions of Russian children by Americans after an adoptive mother in Tennessee sent her 7-year-old son back to Moscow alone last week. The New York Times, 15 aprile 2010 (edizione online) The New York Times 27/04/2010 edizione online “International adoption – a market in babies ?” Michele Goodwin The New York Times del 12/04/2010 on line COMUNICATO STAMPA del 05.01.2010 Adozioni Internazionali, Giovanardi : “L’Italia si conferma leader” “Con 3964 minori adottati nel periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2009, l’Italia si conferma leader mondiale nelle adozioni internazionali, seconda soltanto agli USA che, però, nel 2009 hanno avuto una flessione nel numero delle adozioni pari al 27%. Il risultato italiano, 3964 minori a fronte dei 3975 del 2008, conferma una sostanziale stabilità nel numero di adozioni conclude dall’Italia, malgrado le criticità dovute alle trasformazioni interne in corso nei Paesi Vietnam, Nepal, e Cambogia. Mentre si collabora con le autorità di tali Paesi per sostenerli nel superamento delle criticità organizzative interne, la Commissione per le Adozioni Internazionali ha sviluppato una intensa attività internazionale che ha portato all’entrata in vigore, il 27.11.2009, dell’accordo bilaterale con la Federazione Russa, all’ingresso dei primi minori dalla Cina e alla positiva conclusione del Forum Panafricano svoltosi in Burkina Faso dal 6 al 9 dicembre 2009. Un altro dato significativo registrato nel 2009 riguarda un riequilibrio dei dati riguardanti le singole Regioni con una riduzione di circa il 4 % dei minori adottati in Lombardia ed un aumento analogo nelle Regioni meridionali.” Roma, 5 gennaio 2010 sen Carlo Giovanardi. I numeri dell’adozione internazionale … L’adozione internazionale è oggi ampiamente la più diffusa. Questa adozione testimonia la progressione del numero degli adottati, del limitato numero di bambini “indigeni” candidati ad essere adottati, dalla facilitazione dei viaggi all’estero. Dal 2004 i numeri dell’adozione internazionale sono in diminuzione in tutti i Paesi, ad eccezione dell’ Italia. Coppie che hanno richiesto l’autorizzazione all’ingresso in Italia di minori stranieri dal 2001 al 31 dicembre 2009: 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 _____________________________________________________________________________ Abruzzo Italia 31 31 37 37 25 29 49 62 68 374 1.570 1.900 2.313 2.812 2.286 2.634 2.684 3.165 3.082 22.665 Paesi di provenienza al 2008 • • • • • • • • • Ucraina Federazione Russa Colombia Brasile Etiopia Vietnam Polonia Cambogia India 640 466 434 371 338 313 241 188 142 (16,1%) (11,7%) (10,9%) (9,3%) (8,5%) (7,9%) (6,1%) (4,7%) (3,6%) = 78,7 % I nostri assistiti dal 2005 • dalla Federazione Russa • dalla Ucraina • dal Vietnam • dalla Colombia • dal Venezuela • dalle Filippine n. 14 n. 13 n. 12 n. 8 n. 6 n. 5 Totali n. 58 (= 24,78 % degli adottati in Abruzzo) Consultazione pre – adozione Il Pediatra : - deve illuminare i genitori senza sostituirsi alla loro scelta e di astenersi se il bambino è adatto o meno ad essere adottato; - deve incoraggiare la ricerca e la consultazione di tutte le fonti di informazione; - deve fornire informazioni sulle patologie specifiche o endemiche presenti in alcuni Paesi (la Sindrome Feto-Alcolica, l’Epatite B in Asia e in Africa, le conseguenze di malnutrizione grave, l’ospedalizzazione protratta, il maltrattamento) e dei loro possibili esiti; - deve informare la coppia adottante sulle sfide particolari che si accompagnano all’adozione di ragazzi grandi e con problematiche particolari; - deve anche sapere – e informare – sulla terminologia utilizzata nelle cartelle cliniche dei paesi di origine, soprattutto dai Paesi dello Est (oligofrenia, encefalopatia perinatale, corde al cuore, ecc.). sopratutto, “… accogliere un bambino in adozione vuol dire scegliere di occuparsi in quanto genitori di un bambino sofferente per la sua storia molto particolare…” “… se conosciamo la storia precoce del bambino ed il livello di confusione ambientale che deve aver reso necessariamente più complicati i primi stadi del suo sviluppo emotivo, saremo in condizione di poter capire in anticipo fino a che punto ai genitori adottivi sarà chiesto di curare i loro bambini… … piuttosto che di accudirli…” (Winnicott) Consultazione pre – adozione Alcuni consigli : a.l’entusiasmo della coppia adottante al primo contatto con il bambino e i dubbi e le preoccupazioni sulle informazioni preliminari loro fornite (microcefalia, emangiomi, oligofrenia, ecc.); b.le indicazioni sul modo corretto di valutare il bambino in funzione dell’età e delle condizioni di vita, acquisendo dati oggettivi; c.l’invito a documentare con documenti visivi e sonori l’osservazione compiuta e a valutarla con il pediatra (anche tramite internet); d. la sollecitazione a ponderare la scelta che la coppia si accinge a compiere.; e. la consapevole valutazione delle problematiche psicologiche che potranno evidenziarsi nel corso dell’adolescenza… In sintesi… I problemi essenziali intorno a cui ruota l’adozione (e quindi anche quella internazionale) sono : - l’età del bambino al momento dell’adozione; le esperienze pregresse (del figlio, ma anche dei genitori); le motivazioni della coppia; l’eventuale presenza di altri figli, adottivi o naturali; problemi delle origini (genitori, etnia, cultura). La consulenza all’arrivo del bambino in Italia a. acquisire la documentazione clinica consegnata alla coppia e interpretata alla luce delle proprie conoscenze geografiche, culturali, epidemiologiche, ecc. (n.b.: l’aleatorietà della data di nascita !) b. conoscere, se possibile, la storia materna (alcoolismo, tossicomania, multiparità, gravidanza in adolescenza, rifiuto della gravidanza, ecc.); c. le valutazioni cliniche, strumentali, laboratoristiche ed infettivologiche. L’indagine nutrizionale… a. Lo stato nutrizionale, i valori antropometrici “corretti” , lo stato dei denti, la qualità dei capelli, la presenza di edemi, l’aspetto dell’addome, il BMI (n.b. le curve ponderali OMS sono sovrastimate fra 0 e 6 mesi, ma nettamente sottostimate tra 6 e 24 mesi) b. Anemia : deficit marziali, parassitosi, talassemia, deficit in folati, intossicazioni da piombo, drepanocitosi; c. Rachitismo : è classico. Valutazione clinica e laboratoristica (calcio, fosfatasi alcalina, 25OHD3 ) (n.b. : la somministrazione di vitamina d); d. La tiroide : dosare il TSH e non solo ai bambini provenienti dalla Ucraina al di sotto dei tre anni di età; e.Alimentazione : l’alimentazione deve essere diversificata e i genitori adottivi vanno rassicurati sulla quantità dei cibi assunta all’inizio….. con il tempo si stabilizza…. sorvegliare piuttosto i genitori …. ! n.b. l’intolleranza al lattosio nelle popolazioni asiatiche e africane ! Valutazioni staturo – ponderali e ritardi di crescita …. I ritardi di crescita sono molto frequenti all’ingresso in Italia tra il 20 ed il 40%. Il recupero è talvolta spettacolare ! Il controllo periodico regolare nei primi 2 – 3 anni dopo l’arrivo per cogliere i primi segni di una pubertà precoce, di una iperfagia, di una anoressia, di un ritardo di crescita persistente, della mancanza di una accelerazione staturale attesa. Lebrethon MC et al. J. Neuroendocrinol 2007; 19: 181-8 Le infezioni da ricercare … -La tubercolosi. La maggior parte dei bambini sono originari di Paesi endemici per la tbc. Praticare una intradermoreazione sec. Mantoux il cui risultato va messo in relazione con una pregressa vaccinazione (n.b.: la cicatrice sul deltoide o sulla regione superiore della coscia). - la Epatite A. Praticare la sierologia in presenza di sintomatologia e consigliare ai conviventi di vaccinarsi.; - la Epatite B. Praticare la sierologia e consigliare la vaccinazione ai conviventi - l’Epatite C e Delta (da ricercare se l’AgHBs è positivo) - La Sifilide - La sieropositività per l’HIV - Le parassitosi digestive (Entamoeba Coli, Entamoeba histolytica, Giardia duodenalis, Hymenolepsis nana, Amebiasi, Toxocara, Cisticercosi, ecc.) Interpretazione dell’intradermoreazione alla tubercolina (0,1 ml) e comportamenti da adottare ________________________________________________________________________ Presenza di una cicatrice Assenza di cicatrici; stato vaccinale vaccinale sconosciuto _________________________________________________________________ Indurimento inferiore a 10 mm assenza di tbc attiva in assenza di immunodepressione Indurimento inferiore a 5 mm assenza di tubercolosi attiva in assenza di immunodepressione Indurimento superiore a 15 mm o superio re a 10 mm e flittenulare o sintomatologia evocatrice o indurimento aumentato almeno di 10 mm in rapporto ad una IDR pregressa: bilancio di tbc (rx torace, cultura BK, Puntura lombare secondo l’età). Trattare una tbc latente. Indurimento compreso tra 5 e 10 mm : dosare il quantiferon e specifico Indurimento compreso tra 10 e 14 mm: dosa re il quantiferon e specifico Indurimento superiore a 10 mm: primainfezione o tbc attiva Bambino di più di 2 aa.: trattare se c’è un forte rischio, oppure quantiferon e successivo controllo dopo 3 mesi Bambino di meno di 2 anni: trattamento profilattico Fare il bilancio della tbc e trattare Christophe Delacourt Le parassitosi digestive : comportamenti suggeriti In presenza di ballottamento addominale, di feci fetide, mal digerite, molli o liquide è consentito adottare una terapia di prova con metronidazolo per 7 gg se l’esame delle feci resta negativo. Non è affatto raro riscontrare una rapida accelerazione ponderale dopo il trattamento. Del resto, è razionale prescrivere all’arrivo un trattamento sistematico di tipo antielmintico (flubendazolo). E’ frequente dover ripetere gli esami delle feci nei primi mesi nella considerazione che i laboratori sono spesso in difficoltà nel diagnosticare infestazioni rare. Se i disturbi permangono dopo questi diversi cicli terapeutici, mentre è presente una ipereosinofilia e gli esami delle feci non sono risolutivi, occorre prendere in esame un ciclo di terapia con sospensione di albendazolo (200 mg per un bambino più piccolo di 2 anni e 400 mg oltre tale età per 3 giorni). In ogni caso non devono essere dimenticate le anguillosi frequenti nei Paesi dell’Asia del sudest e ad Haiti (fare una sierologia sulle feci fresche). Raccomandazioni per la presa in carico del saturnismo Piombemia Raccomandazioni da adottare __________________________________________________________________________________________________ Inferiore a 100 μg/l Assenza di intossicazione. Eventuale controllo della Piombe mia ogni anno fino a 6 anni nei gruppi a rischio Da 100 a 249 μg/l Controllare la Piombemia ogni 3 e 6 mesi. Denuncia obbligatoria da 250 a 449 μg/l Controllare la Piombemia ogni 3 e 6 mesi. Inviare il bambino ad una struttura competente nel valutare l’intossicazione e di prendere in esame l’indicazione ad una terapia chelante. Denuncia obbligatoria. Superiore o uguale a 450 μg/l Inviare con urgenza il bambino ad una struttura competente nel valutare l’intossicazione e di trattarla. Denuncia obbligatoria. Bretin P, Garnier R., Chatelot J, Lecoffre C, Delou M, Cheymol J et al. Bull Epidemiol Hebd 2008; 44: 4214 Altre indagini … 1.Esami oftalmologici, ORL e dentari 2.Saturnismo e raccomandazioni; 3.Le sindromi malformative 4.Le vaccinazioni 5.Aspetti psico – affettivi e relazionali Welch M. Holding time. How to eliminate conflict, temper tantrums and sibling rivalry and raise happy, loving, successful children. London: prenticr Hall and IBD; 1989 Ouellette FR. Belleau H. L’intégration familiale et sociale des enfants adoptés à l’étranger. Recension des écrits. Montreal: INRS Culture et Societé, Université du Quebec, 1999 Il nostro Protocollo di indagine ricalca quello del GLNBI 2007 - - l’Anamnesi e la valutazione della documentazione sanitaria disponibile e l’esame obiettivo vengono effettuati al primo incontro, anche al fine di integrare le indagini previste dallo stesso Protocollo; Indagini di laboratorio : es. emocromocitometrico completo, glicemia, azotemia, creatininemia, fosfatasi alcalina, elettrolitemia, transaminasemia protidogramma, VES, PCR, sierologia per virus epatitici, HIV, sifilide, TSH, esame parassitologico delle feci (3 campioni); Intradermoreazione sec. Mantoux; In relazione al Paese di origine anticori anticisticerco e toxocara; Ulteriori indagini in relazione alla valutazione preliminare, comprendenti anche le indagini specialistiche ed il colloquio psicologico. Es. specialistici secondo i calendari utilizzati in Italia; Valutazione del programma vaccinale e vaccinazione / rivaccinazione dalla prima dose secondo il calendario in uso in Italia. L’indagine viene svolta in regime di day hospital, in adesione alle indicazioni della L.R.A. n. 20/2006, anche per poter procedere ad indagini Ulteriori. Calendario vaccinale incerto : condotta da tenere m0 Esavalente Esavalente bb. bb. < < 22 aa. aa Tetravalente bb > 2 aa. Tetravalente bb > 2 aa m1 M1 Ac anti – Hbs Ac anti-HBs Ac antitetano Ac antitetanici Ac Ac anti-Hbs anti-HBs > < 100 100 Acantitetano antitetano<>11 Ac Riprendere illeciclo vaccinazioni Riprendere vaccinale Calendario in ital. secondo il calendario uso Ac Acanti-Hbs anti-HBs < < 100 100 Ac antitetano < Ac antitetano <1 1 bb. da 0 a 2 aa. m1 esavalente + antipneu m1 esavalente + antipneumoc m2 esavalente + HepB m2 esavalente + HepB m3 esavalente + HepB + m8 esavalente + HepB + antipn antipneumococco + MMRMMR a 12 ae 12 24 emesi 24 mesi Cilleruelo MJ – Vaccine, 2008; 26:5784-90 bb. da 2 a 6 aa. m1tetravalente tetravalente m1 m2tetravalente tetravalente++HepB HepB m2 M8 m3tetravalente tetravalente++HepB HepB + MMR a 12 e 24 mesi MMR a 12 e 24 mesi bb. > 6 aa. m1 tetra + MMR m2 tetrav HepB + m1 +MMR MMR m2 + HepB MMR m3 HepB tetra + m8 tetra + HepB La Sindrome Feto – Alcoolica : sintomatologia clinica Sintomi fisici (possono essere assenti in caso di SFA parziale) Comportamenti (possono essere presenti nelle SFA parziali, anche con un QI normale) ___________________________________________________________________________ Ritardo staturo-ponderale e microcefalia Irritabilità del lattante; Limitata tolleranza ai cambiamenti. Segni caratteristici : - Fessure palpebrali strette - Piano medio della faccia piatto - Filtro allungato, labbro superiore sottile. Ipermotricità, disturbi dell’attenzione, della concentrazione (confusione con iperattività) Impulsività Disturbi della socializzazione Resistenza al dolore. Difficoltà alla anticipazione Difficoltà di memorizzazione Difficoltà di astrazione (matematiche) Segni frequenti associati : - Epicanto - Naso incassato e corto; sella nasale piatto - Micrognatia; retrognatia - Orecchie di basso impianto - Fronte stretta e bombata, palato alto e arcato Lejeune C. Syndrome d’alcoolisation foetale. Med Hyg (Geneve), 2001; 147 La presa in carico del bambino e della famiglia dopo l’inserimento La scelta adottiva si configura come una gravidanza affettiva lunga e particolare, come un concepimento, al pari della gravidanza biologica (concepire significa etimologicamente accogliere, ricevere dentro di se). L’arrivo del bambino fa mutare completamente lo scenario psicologico e relazionale della coppia. Il tempo dell’attesa è compiuto. Ora il bambino c’è: in carne ed ossa e con i suoi bisogni emotivi e relazionali, con la sua storia di deprivazione fisica e affettiva, spesso travagliata e complessa, con il suo patrimonio culturale e con la sua identità etnica specifica. La presa in carico del bambino e della famiglia dopo l’inserimento/2 Nella costruzione della relazione adottiva è necessaria la capacità di riconoscere le emozioni, non negarle o misconoscerle; se bambino e genitori arrivano all’incontro ognuno con la propria storia, è anche vero che per raccontarsi delle storie ci vuole : - Un tempo per ascoltarle; - Uno spazio in cui stare in relazione reciproca aperta e disponibile; - Un linguaggio per comprendere e condividere affinché ci sia piena comunicazione; - Una disposizione emotiva interna, pronta a ricevere comunicazione di eventi anche spiacevoli, senza allontanarsi e/o interrompere il contatto; - Costruire una relazione nella verità… soprattutto in relazione alle origini (William Faulkner : “Il passato non né morto … non è nemmeno passato !” Post-adozione : le “aree” di attenzione per il pediatra • le fasi dello sviluppo della relazione genitore-figlio adottivo in relazione al ciclo vitale della famiglia e ai suoi nuovi compiti; • le risonanze emotive del bambino con il nuovo ambiente di riferimento; • modalità per costruire un ponte tra il passato e il presente; • la necessità di creare una relazione fondata sulla verità; • i rapporti tra i fratelli; • aspetti educativi della vita quotidiana; • l’integrazione sociale e nella famiglia allargata; • i problemi più frequenti (l’inserimento non sempre facile con il mondo della scuola). Post-adozione : le “aree” di attenzione per il pediatra/ 2 • Anche per i genitori adottivi possono osservarsi problematiche del tipo : - depressione simile a quella post-partum; - problemi per un’opposizione del bambino reale a quello sognato; - nuove angosce per l’infertilità; - vissuti di ingratitudine nei confronti del bambino se si interessa dei genitori biologici; - paura di perdere il figlio acquisito; - frustrazioni per aspettative irrealistiche sul versante cognitivo/sociale; - rigidità, anche legate all’invecchiamento. Conclusioni “Saper accogliere e valorizzare la diversità è infatti un requisito indispensabile che deve contraddistinguere i genitori adottivi. L’adozione è una forma di genitorialità di enorme valore, assolutamente pari alla genitorialità biologica, ma diversa. E’ dunque necessario che i genitori sappiano cogliere e valorizzare questa differenza, riuscendo a vederne non solo gli aspetti di fatica, ma anche quelli di arricchimento e di crescita.” Marco Chistolini, La storia di Arianna. L’Adozione Internazionale, 2003. Grazie per l’attenzione !