VIZZINI S., SARA` G., SAVONA A., MAZZOLA A.
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VIZZINI S., SARA` G., SAVONA A., MAZZOLA A.
Biol. Mar. Medit. (2003), 10 (2): 760-763 S. Vizzini, G. Sarà, A. Savona, A. Mazzola Dipartimento di Biologia Animale, Università di Palermo, Via Archirafi, 18 – 90123 Palermo, Italia. ANALISI DEGLI ISOTOPI STABILI DI CARBONIO ED AZOTO (d13C E d15N) IN ALCUNE SPECIE DI MUGILIDI DELLO STAGNO DI SANTA GIUSTA (SARDEGNA OCCIDENTALE): EVIDENZE SUL FENOMENO DELLA RIPARTIZIONE DELLE RISORSE TROFICHE ANALYSIS OF CARBON AND NITROGEN STABLE ISOTOPES (d13C AND d15N) IN SOME MUGILIDAE SPECIES FROM THE STAGNO DI SANTA GIUSTA (WESTERN SARDINIA): EVIDENCE FOR TROPHIC RESOURCE PARTITIONING Abstract Isotopic analyses (δ13C and δ15N) were performed on organic matter sources and the Mugilidae Chelon labrosus (Risso), Liza ramada (Risso) and Mugil cephalus (Linnaeus) (Pisces, Osteichthyes) from the Stagno di Santa Giusta (western Sardinia). Mugilidae seem to exploit δ13C enriched food sources and showed significant differences in their isotopic composition suggesting the likely occurrence of resources partitioning. Key-words: stable isotope, food web, Mugilidae, resource partitioning, Mediterranean. Introduzione La famiglia dei Mugilidi (Pisces: Osteichthyes) è presente in Mediterraneo con specie euriterme ed eurialine tipiche delle acque costiere (Tortonese, 1975). I giovanili, generalmente, penetrano negli ambienti lagunari e vi risiedono per un periodo di tempo variabile durante il quale si accrescono andando a costituire, tra l’altro, un’importante risorsa economica (Tortonese, 1975). Gli adulti, al contrario dei giovanili tipicamente zooplanctivori, sono considerati onnivori in quanto si alimentano di alghe, detrito e piccoli invertebrati (Almeida et al., 1993). È stato già suggerito che la competizione interspecifica tra gli adulti di specie simpatriche di Mugilidi (Blaber, 1976), come anche tra le specie oggetto di questa ricerca (Mariani et al., 1987), viene ridotta dalla selezione di substrato a diversa granulometria. Dal momento che sono state messe in evidenza variazioni spaziali nell’uso delle risorse da parte dei Mugilidi e nella loro ripartizione (Blaber, 1977), scopo del presente lavoro è stato quello di indagare il ruolo delle fonti di materia organica e l’eventuale presenza di fenomeni di ripartizione delle sorgenti energetiche nelle specie Chelon labrosus Risso, Liza ramada Risso e Mugil cephalus Linnaeus dello Stagno di Santa Giusta (Sardegna occidentale). La metodologia impiegata consiste nell’analisi del rapporto degli isotopi stabili di carbonio (13C/12C) ed azoto (15N/14N) che risulta un utile strumento di indagine per individuare il contributo trofico dei produttori primari e per stabilire i livelli trofici di appartenenza dei consumatori (Michener e Schell, 1994). Materiali e metodi Lo Stagno di Santa Giusta è un bacino costiero salmastro (salinità 25‰) della costa occidentale della Sardegna (superficie 839 ha; profondità media 1 m; valori medi annuali di clorofilla-a > 15 μg l-1). Analisi di d13C e d15N in alcuni Mugilidi dello Stagno di Santa Giusta 761 I campionamenti, effettuati nella zona orientale del bacino nel febbraio 2001, sono consistiti nel prelievo delle principali fonti di materia organica e nella cattura di esemplari appartenenti alle specie C. labrosus, L. ramada e M. cephalus. Per le specie ittiche è stato analizzato il muscolo della regione dorsale di esemplari con una lunghezza standard compresa tra 20 e 30 cm. In laboratorio i vari campioni sono stati preparati per le analisi isotopiche (acidificazione con HCl 2N, trattamento in stufa a 60 °C per 24-72 h e riduzione in polvere) che sono state realizzate attraverso uno spettrometro di massa. L’analisi della varianza ad 1 via è stata eseguita per testare l’ipotesi che le tre specie di Mugilidi presentino differenze significative nella composizione isotopica (δ13C e δ15N). L’omogeneità delle varianze è stata verificata con il test di Cochran. Risultati Le fonti di materia organica alla base della rete trofica hanno presentato valori di δ13C compresi tra –14.9 ± 0.7‰ di Ruppia sp. e –20.5 ± 0.4‰ della materia organica sedimentaria e valori di δ15N tra 6.0 ± 0.9‰ di Gracilaria sp. e 9.9 ± 0.3‰ di Ulva sp. (Fig. 1). 14 Liza ramada 13 Chelon labrosus 12 Mugil cephalus 11 15 δ N, ‰ 10 Ulva POM 9 Enteromorpha SOM 8 7 Ruppia 6 Gracilaria 5 4 -22 -21 -20 -19 -18 -17 -16 -15 -14 -13 -12 -11 13 δ C, ‰ 15 13 Fig. 1 Fig. - Valori δ13C di e δδ NC(±d.s.) fonti nelle di materia e nelle specie eittiche Stagno di Santa 1 - di Valori e δ15Nnelle (±d.s.) fonti organica di materia organica nelledello specie ittiche dello Stagno Giusta. SOM: materia organica sedimentaria; POM: materia organica particellata. di Santa Giusta. SOM: materia organica sedimentaria; POM: materia organica particellata. 13 15 Mean δ C and 13δ N values (±d.s.) of main organic matter sources, and fish from the Stagno di Santa Mean δ C and δ15N values (±s.d.) of main organic matter sources, and fish from the Stagno di Santa Giusta. SOM: sedimentary organic matter, POM: particulate organic matter. Giusta. SOM: sedimentary organic matter, POM: particulate organic matter. Le specie ittiche hanno mostrato valori di δ13C e δ15N arricchiti, se paragonati a quelli delle fonti di materia organica (Fig. 1). Nel confronto tra le specie di Mugilidi sono state riscontrate differenze significative per i valori di δ13C (P < 0.001) e δ15N (P < 0.001). S. Vizzini, G. Sarà, A. Savona, A. Mazzola 762 Tab. 1 - R isultati dell’analisi della varianza ad 1-via eseguita per verificare la presenza di differenze composizione isotopica (δ13ad C 1-via e δ15N) delle per tre verificare specie dilaMugilidi. [*=differenze P≤0.05; nella **= Tab. 1 - nella Risultati dell’analisi della varianza eseguita presenza di P≤0.01; ***= P≤0.001; Ns non significativa (P≥0.05)]. 13 = differenza 15 composizione isotopica (δ C e δ N) delle tre specie di Mugilidi. [*= P≤0.05; **= P≤0.01; ***= Results of Ns the=analysis of non variance performed in order to verify differences between species in the P≤0.001; differenza significativa (P≥0.05)]. isotopic (δ13of C variance and δ15N). [*= P≤0.05; **=to P≤0.01; ***= P≤0.001; Nsspecies = non-signiResults composition of the analysis performed in order verify differences between in the ficant difference (P≥0.05)]. isotopic composition (δ13C and δ15N). [*= P≤0.05; **= P≤0.01; ***= P≤0.001; Ns = non-significant difference (P≥0.05)]. δ13C δ15N Sorgente di variazione Specie Residui C Cochran df 2 33 MS 16.66 0.18 F 91.95 Specie Residui C Cochran 2 33 4.77 0.13 35.64 P *** Ns *** Ns Conclusioni I valori di δ13C e δ15N per le specie di Mugilidi indicano che alla base della rete trofica sono presenti sorgenti di materia organica arricchite in 13C ed impoverite in 15N, probabilmente derivate da Ruppia sp. e Gracilaria sp. L’analisi dei valori di δ15N non esclude un diretto utilizzo della materia organica sedimentaria da parte dei Mugilidi, concordemente a quanto riportato da Almeida et al. (1993). Il disaccoppiamento nell’uso delle fonti di carbonio ed azoto, già messo in evidenza in altri ambienti per altri consumatori (Couch, 1989; Vizzini et al., 2002), potrebbe spiegare tale risultato. Sebbene la composizione isotopica di C. labrosus, L. ramada e M. cephalus sia compresa in un intervallo di ~2.5‰ per il carbonio e di ~1‰ per l’azoto e suggerisca una dieta basata su materia organica bentonica, i risultati dell’analisi della varianza hanno messo in luce che le differenze nella composizione isotopica delle tre specie risultano altamente significative. Per cui considerando un aumento di ~1‰ per il δ13C e ~3.5‰ per il δ15N ad ogni incremento di livello trofico, si deduce che le tre specie di Mugilidi, pur appartenendo sempre allo stesso livello trofico, gravano su risorse differenti evidenziando, pertanto, la presenza di fenomeni di ripartizione. I risultati di questo lavoro sono in accordo con dati di letteratura ottenuti principalmente attraverso metodiche classiche quali l’analisi dei contenuti stomacali (Blaber, 1976; Blaber, 1977; Mariani et al., 1987). Ulteriori ricerche potrebbero permettere di individuare con maggior dettaglio il ruolo trofico svolto dalle singole risorse trofiche. Ringraziamenti Si ringraziano il Prof. A. Castelli (Università di Pisa) e l’International Marine Center (OR) per il supporto logistico fornito durante la fase di campo, e il Dott. B. Savona per l’assistenza offerta sul campo ed in laboratorio. Bibliografia ALMEIDA R.R., MOREIRA F.M., COSTA J.L., ASSIS C.A., COSTA M.J. (1993) – The feeding strategies of Liza ramada (Risso, 1826) in fresh and brackish water in the river Tagus, Portugal. J. Fish Biol., 42: 95-107. Analisi di d13C e d15N in alcuni Mugilidi dello Stagno di Santa Giusta 763 BLABER S.J.M. (1976) – The food and feeding ecology of Mugilidae in the St. Lucia lake system. Biol. J. Linn. Soc., 8: 267-277. BLABER S.J.M. (1977) – The feeding ecology and relative abundance of mullet (Mugilidae) in Natal and Pondoland estuaries. Biol. J. Linn. Soc., 9: 259-275. COUCH C.A. (1989) - Carbon and nitrogen stable isotopes of meiobenthos and their food resources. Estuar. Coast. Shelf Sci., 28: 433-441. MARIANI A., PANELLA S., MONACO G., CATAUDELLA S. (1987) – Size analysis of inorganic particles in the alimentary tracts of Mediterranean mullet species suitable for aquaculture. Aquaculture, 62: 123-129. MICHENER R.H., SCHELL D.M. (1994) - Stable isotope ratios as tracers in marine aquatic food webs. In: Lajtha K., Michener R.H. (eds), Stable isotopes in ecology and environmental sciences, Blackwell Scientific Publications, Oxford: 138-157. TORTONESE E. (1975) – Fauna d’Italia, Osteichthyes. Ed. Calderini, Bologna: 636 pp. VIZZINI S., SARÀ G., MICHENER R.H., MAZZOLA A. (2002) - The role and contribution of the seagrass Posidonia oceanica (L.) Delile organic matter for secondary consumers as revealed by carbon and nitrogen stable isotope analysis. Acta Oecol., 23: 277-285. Lavoro effettuato con fondi MIUR, MIPAF e Università di Palermo.