Bilancio in arancio - Movimento Milano Civica
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Bilancio in arancio - Movimento Milano Civica
Bilancio in arancio Lettura trasparente del Bilancio del Comune di Milano Edizione 2013 INDICE Premessa A cosa serve il Bilancio del Comune Perchè un Bilancio in Arancio L’obiettivo della presentazione del Bilancio Arancio Lasciamo che parlino i numeri Diamo uno sguardo alle “grandi voci” del Bilancio Le Entrate correnti del Comune di Milano Le Spese correnti del Comune di Milano - per tipologia di spesa - per Ufficio Le Società del Comune di Milano Come si finanzia il Comune di Milano Raffronti con altri Comuni Comparazione tra le Entrate del Comune di Milano e quelle di altri Comuni italiani Le Spese correnti del Comune di Milano, ripartite per tipologia di spesa, confrontate con quelle di altri Comuni italiani Le Spese correnti ripartite per Ufficio, confrontate con quelle di altri Comuni italiani Raffronto tra le Spese in Conto capitale e quelle di altri Comuni italiani Composizione dell’indebitamento del Comune di Milano e di altri Comuni Quanto è grande la famiglia Milano? Proposte Conclusioni I dati su popolazione e personale del Comune A Milano di gente che capisce e maneggia bilanci ce n’è tanta. Bilanci di condominio e di bottega, bilanci di imprese e banche, piccole medie e grandi, bilanci di associazioni e fondazioni. Esperti che studiano le trimestrali delle imprese quotate in Borsa ponendo attenzione ossessiva a scostamenti modesti tra preventivi e consuntivi. Del bilancio della nostra amministrazione comunale ben pochi sanno qualcosa. Gli organi d’informazione forniscono informazioni frequenti sul bilancio dello Stato e sul rispetto di quel vincolo del 3% al disavanzo che, come si dice, “l’Europa ci impone”. Il bilancio della nostra città lo si vede poco. Mai spiegato. Commentato ogni tanto sì, ma in termini politici: lo Stato ci mette in ginocchio, toccherà vendere l’argenteria. Cominciamo a guardarlo, questo bilancio, nel preventivo e nel consuntivo, nella parte corrente e negli investimenti, e anche nelle voci finanziarie, prestiti e restituzione di prestiti. Per guardarlo ci vuole una fonte leggibile. Provai a cercarla qualche anno fa e trovai solo un volume di oltre un migliaio di pagine, illeggibile. Ora va meglio. L’Amministrazione comunale ha messo online, il 19 ottobre 2012, una versione completa del preventivo 2012, dove si trova anche il consuntivo 2010 e 2011 e il preconsuntivo dello stesso 2012: ottima iniziativa, bel passo avanti. Ma è un documento per i professionisti, di non facile lettura per i cittadini, e l’Amministrazione nel pubblicarlo annuncia la prossima realizzazione di un bilancio comprensibile anche dalle famiglie milanesi. Il Movimento Milano Civica ha preso l’iniziativa di pubblicare il presente bilancio: trasparente o arancio che dir si voglia. Spero che si sviluppino entrambi. Quello del Comune costituisce doverosa rendicontazione ai cittadini, precisa anche se sintetica. Quello di una libera associazione è diverso e può essere proficuamente complementare all’altro: innanzitutto per la maggiore libertà di farsi capire usando termini non tecnici, ciò che per l’Amministrazione è problematico perché i termini non tecnici sono in genere meno precisi, quindi più esposti alle critiche di chi volesse fare il piantagrane. Analogamente, un privato può approfittare della libertà di scegliere i punti da spiegare a fondo, anche facendo esempi e richiami analogici, e trascurarne altri, cercando un equilibrio tra completezza e brevità. È una scelta necessariamente arbitraria, in cui la responsabilità di chi è parte differisce da quella di chi rappresenta tutti. Inoltre, un’elaborazione privata potrebbe estendersi ad una utilissima riscrittura del bilancio in forma di conto economico civilistico, accompagnato da uno stato patrimoniale, analogamente a quanto fanno le imprese. Il bilancio presentato da una libera associazione si presta bene anche ad un percorso evolutivo. Mi piacerebbe veder aprire un dibattito attorno al documento, che abbia inizio con richieste di chiarimenti là dove ancora il testo non soddisfa. Il bilancio avrebbe così una serie di successive edizioni, ciascuna più chiara e completa delle precedenti, con un lavoro collettivo tipico della società connessa in rete. Il lavoro di chiarimento potrebbe poi estendersi alla valutazione dei pro e dei contro di possibili scelte. Allora la stessa idea di “bilancio partecipato”, avanzata tra le proposte del Movimento Milano Civica, assumerebbe un carattere operativo. Infatti essa richiede a mio avviso una procedura che porti la partecipazione oltre la mera espressione di aspirazioni, e la spinga sul terreno della loro verifica di realizzabilità. Si potrebbe così realizzare una crescita dell’informazione non di tipo scolastico ma a ridosso delle scelte, inizialmente stimolata dall’esigenza di decidere o almeno di avanzare proposte di decisioni, e utilizzata poi per migliorare la qualità delle decisioni o delle proposte. Qualcosa di abbastanza vicino all’idea di “democrazia deliberativa” di cui molto discutono gli esperti delle politiche pubbliche. Pippo Ranci Ortigosa 2 PREMESSA PERCHÈ UN BILANCIO IN ARANCIO A COSA SERVE IL BILANCIO DEL COMUNE Spiegazione dell’obiettivo della presentazione del Bilancio Arancio Il Movimento Milano Civica ritiene che il Bilancio debba poter essere letto e compreso da una larga maggioranza dei cittadini milanesi, che, di conseguenza, in un prossimo futuro, siano in grado di valutare, in maniera semplice e diretta, l’operato dell’Amministrazione pubblica. Il Bilancio del Comune di Milano è lo strumento con il quale il Consiglio Comunale rende conto alla cittadinanza, cioè a noi (gli “azionisti” del Comune), da un lato dei risultati delle sue attività e delle scelte operate nel corso dell’esercizio appena chiuso (sia dal punto di vista delle entrate che delle spese e degli investimenti), dall’altro di come intende agire negli anni successivi. Il Bilancio mostra come il Comune è stato in grado di reperire le risorse economiche (Entrate) per fornire servizi ed effettuare investimenti a favore dei propri cittadini. Il Bilancio annuale è un documento contabile che riassume gli avvenimenti di un anno. In esso è possibile individuare le Entrate e le Spese relative ai 12 mesi, sia correnti che in conto capitale. Ogni anno la Ragioneria comunale prepara diverse tipologie di bilancio: • il Bilancio di previsione pluriennale che definisce, per il successivo triennio, gli stanziamenti di entrata e spesa in ottica di programmazione di lungo periodo; • il Bilancio di previsione annuale che, rispetto al precedente, rappresenta il primo esercizio e definisce le previsioni di entrata e uscita dell’esercizio in corso; • il Rendiconto (Bilancio consuntivo), che viene approvato entro il 30 Aprile dell’anno successivo a quello di riferimento. Il “Bilancio preventivo” ha una funzione autorizzativa: in linea generale, per quanto riguarda le spese, non è possibile impegnare più di quanto è stato stanziato, ovvero previsto, dal lato delle entrate. Il “Bilancio consuntivo” ci espone i risultati delle scelte operate dall’Amministrazione, sia in termini di Entrate (più imposte chieste ai cittadini o più dividendi dalle società comunali) sia in termini di Uscite (per esempio, più spese per la sicurezza o per la cultura? più per il personale o per le consulenze?...) in un arco di tempo di 12 mesi e comprende la verifica del rispetto dei limiti di spesa così come definiti nel Bilancio preventivo. “Il sapere rende liberi, è l‘ignoranza che rende prigionieri” diceva Socrate... noi desideriamo rendere più informati i cittadini milanesi semplificando e alleggerendo il Bilancio del Comune che, per definizione, è predisposto con una terminologia difficile per i non addetti ai lavori e presenta una notevole mole di dati. Ciò che ci proponiamo è di ridurre ai minimi termini il Bilancio del Comune, in modo che possa essere compreso in meno di un’ora di lettura. 3 Le caratteristiche del nostro modo di presentare il Bilancio Comunale sono Trasparenza e Competenza: • Trasparenza: desideriamo rendere comprensibili e, quindi, fruibili i dati del Bilancio del Comune, oggi riservato a pochi “addetti ai lavori”; • Competenza: ci proponiamo di dar vita ad un nuovo modo di guardare al Bilancio ed alle questioni economiche accrescendo la conoscenza dei cittadini e rappresentando un costante stimolo per l’Amministrazione Comunale nel gestire il Bene Comune e nel rendere conto agli “azionisti” milanesi delle scelte e dei risultati raggiunti. Trasparenza e Competenza dunque, per proporre e realizzare idee nuove e distribuire a tutti i Cittadini milanesi “dividendi” sotto forma di servizi e strutture più efficienti ed efficaci, anche con alcune nostre proposte. Note per il lettore A) Al momento della preparazione del presente studio erano disponibili sia i Rendiconti degli anni passati (2010 e 2011) sia il Bilancio di Previsione del 2012, aggiornati con la delibera di riequilibrio (8 ottobre 2012). Abbiamo deciso di presentare la comparazione tra le due tipologie di “Bilancio” anche se hanno chiaramente delle impostazioni differenti perché: • il Bilancio di Previsione è, ovviamente, molto più attuale • il Bilancio di Previsione rappresenta un dato sul quale l’attuale giunta ha avuto maggior possibilità di intervento Quando si leggeranno le successive tabelle si dovrà sempre tener presente che i valori esposti nei Rendiconti sono dati certi mentre i valori esposti nel Preventivo sono dati stimati. B) Fonti dei dati presentati: • per il Comune di Milano il documento “Milano presenta Progetto Milano Trasparente” il Bilancio presentato agli operatori finanziari • per il Comune di Torino il Rendiconto 2011 e il prospetto “Dati di sintesi” 2011 e 2012 • per il Comune di Brescia il Rendiconto 2011 e il prospetto “Elaborazioni grafiche” • per il Comune di Genova il Rendiconto 2011 e il Bilancio previsionale 2012 • per il Comune di Napoli il Rendiconto 2011 e il Bilancio previsionale 2012 4 DI COSA PARLA IL BILANCIO COMUNALE DI MILANO Il Bilancio del Comune di Milano fornisce informazioni da un lato sulle Entrate (correnti e in conto capitale) e la loro composizione (imposte, trasferimenti, contributi, etc. ), dall’altro sulle Uscite e la relativa ripartizione nelle quattro macro-voci, ovvero spese correnti, spese in conto capitale, spese per rimborso dei prestiti e spese per servizi per conto terzi. Il Bilancio pubblico ha notevoli differenze rispetto a quello privatistico: 1. Il Comune, secondo il principio di cassa, non può spendere più di quanto ha previsto in termini di uscite nel bilancio preventivo. Inoltre, quanto previsto in uscita non può essere superiore a quanto previsto in entrata; 2. La contabilità pubblica non è redatta secondo il metodo della “partita doppia”, ovvero con rilevazioni in Conto economico e Stato patrimoniale, ma attraverso il metodo della “partita semplice”, cioè un Bilancio che mostra le Entrate e le Spese, differenziandole in Correnti e C/Capitale; 3. Non esiste un Risultato di bilancio inteso come Utile o Perdita ma un Risultato di amministrazione, che può consistere in un Avanzo o in un Disavanzo. Le entrate si differenziano nelle seguenti tipologie: A) Le entrate tipiche del Comune, chiamate entrate correnti, così suddivise: a Entrate tributarie, costituite principalmente da Imposte (IMU, addizionale Irpef e sulla pubblicità), Tasse (Tassa smaltimento rifiuti) e Diritti (sulle pubbliche affissioni); b Trasferimenti, che possono essere erogati dall’Unione Europea, dallo Stato italiano, dalla Regione e da altri enti del settore pubblico; c Entrate extratributarie, provenienti dal corrispettivo dei servizi pubblici (asili, impianti sportivi, mense scolastiche, musei, ecc.), da proventi dei beni del Comune (case, terreni, ecc.) e dai dividendi percepiti dalle società partecipate. B) Le entrate in conto capitale sono: a entrate da alienazione di beni di proprietà del Comune nonché di partecipazioni; b entrate per ricorso al prestito; c entrate da trasferimenti di capitali da soggetti pubblici e privati (tra questi ultimi vi sono, ad esempio, gli oneri d’urbanizzazione). Dal lato delle spese vi sono due principali tipologie: a) spese correnti, per esempio le spese di energia elettrica, per la cancelleria, per le divise della Polizia locale, per le manifestazioni culturali, ecc.; b) spese in c/capitale ovvero quelle per investimenti (ad esempio per la manutenzione straordinaria delle strade, delle infrastrutture scolastiche, ecc.). Esistono, poi: C) le spese per rimborso prestiti, cioè le rate di rimborso dei finanziamenti ricevuti dal Comune. Vi è, infine, una voce ulteriore sia dal lato delle Entrate che dal lato delle Spese, che riguarda le Entrate e le Spese per servizi per conto di terzi (per esempio ritenute dipendenti che il Comune versa allo Stato come sostituto d’imposta, per il servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti o per il servizio locale: praticamente sono quelle delle partite di giro, entrate e spese dello stesso ammontare. 5 Leggendo i documenti redatti dal Comune osserviamo che le Spese correnti vengono ripartite sia per Funzioni, sia per Interventi. Spese per intervento: Spese per funzione: Personale Acquisto di beni di consumo Prestazione di servizi Utilizzo di beni di terzi Trasferimenti Imposte e tasse Interessi passivi Oneri straordinari della gestione corrente Ammortamenti Fondo svalutazione crediti Viabilità & traporti Amministrazione, gestione & controllo Gestione del territorio Settore sociale Istruzione pubblica Polizia locale Cultura Giustizia Sviluppo economico Fondo di riserva. Sportivo & ricreativo LASCIAMO CHE PARLINO I NUMERI Diamo uno sguardo alle “grandi voci” del Bilancio Tabella n. 1 2010 2011 2012 Entrate tributarie 632 29% 1.019 43% 1.274 38% Entrate da contributi e trasferimenti 728 33% 363 15% 368 11% Entrate extra-tributarie (partecipate) 852 39% 1.008 42% 1.732 51% Entrate correnti 2.212 100% 2.390 100% 3.373 100% Spese correnti 2.252 102% 2.398 100% 3.391 101% Entrate conto capitale 402 100% 1.025 100% 945 100% Spese in C/capitale 818 203% 707 69% 1.316 139% Accensioni di prestiti 591 100% 100 100% 683 100% Spese per Riborso prestiti 111 19% 120 120% 684 100% 6 Attenzione: nel 2012 l’incremento delle Entrate è in parte determinato da una variazione nelle Entrate extratributarie dovuta all’applicazione di nuovi principi contabili e alla previsione del ricavo riveniente dall’operazione straordinaria di chiusura dei Contratti derivati (circa 415 milioni di euro). Le Entrate correnti finanziano le Spese correnti e il rimborso delle quote capitale dei mutui. L’eventuale quota eccedente forma avanzo di bilancio da destinare agli investimenti. Le Entrate correnti sono composte da entrate tributarie, da trasferimenti pubblici e da entrate extra-tributarie (tariffe, proventi derivanti dalla gestione dei beni patrimoniali dell’ente). Ora diamo uno sguardo generale alla tabella n.1 che riassume Entrate e Spese degli esercizi 2010 e 2011 (Rendiconto) e la Previsione del 2012. Guardiamo la DIMENSIONE dei numeri Il valore globale delle Entrate correnti e in Conto capitale del Comune di Milano per l’anno 2011 supera, seppur di poco, i 3 miliardi di euro e può essere paragonato, anche se non in maniera corrispondente ma solo per somiglianza, ai volumi d’affari di società quotate alla Borsa Valori di Milano come Impregilo Spa (uno dei maggiori operatori nel settore delle costruzioni) o Indesit Spa (la società che produce frigoriferi e lavatrici) o la casa editrice RCS Media Group (la Rizzoli-Corriere della Sera). Quasi un quarto delle Uscite sono destinate agli investimenti: nel 2011 sono stati spesi 707 milioni di euro per investimenti e nel 2012 sono stati stanziati addirittura un miliardo e cento milioni di euro. Ritorniamo alla tabella riassuntiva delle Entrate e delle Uscite del Comune Entrate e Uscite correnti Cosa vediamo? 1) I trasferimenti dallo Stato e dalle Regioni dal 2010 al 2011 si sono dimezzati. Nel 2010 rappresentavano 1/3 delle Entrate del Comune di Milano mentre nel Bilancio previsionale del 2012, “pesano” solo 1/10 delle Entrate 2) Grazie alle Entrate ricevute dalle società partecipate (leggi anche: dividendi), aumentate del 18% nel 2011 e del 103% nel previsionale 2012, il Comune è riuscito a contenere l’aumento della pressione fiscale e mantenere un buon livello di servizi erogati ai cittadini. Guardiamo ora il SALDO tra Entrate ed Uscite correnti 3) Per far fonte alla riduzione dei trasferimenti dallo Stato, il Comune ha dovuto prima aumentare il gettito tributario del 60% (nel 2011) e poi incrementarlo di un ulteriore 25% (nel 2012). Vedremo poi nella tabella analitica delle entrate con quale tipologia di imposta il Comune è intervenuto. Il saldo corrente è negativo, ma di valore molto contenuto e solo nel 2010 è risultato pari al 2% del valore delle uscite. Infatti nel 2011 (a consuntivo) e nel 2012 (previsionale) lo sbilancio si riduce a meno dello 0,5%. La Previsione è quindi quella di riuscire a chiudere il Bilancio con un sostanziale pareggio. 4) Il Comune nel 2010 ha sostenuto Spese correnti superiori del 2% circa alle Entrate correnti, con un saldo negativo per circa 40 milioni di euro; nel 2011 (dato definitivo) e 2012 (dato stimato) il disavanzo tra le Uscite e le Entrate è sceso allo 0,5% con un valore oscillante tra 8 e 18 milioni di euro. E il SALDO tra Entrate ed Uscite in Conto capitale Entrate e Uscite in conto capitale Cosa notiamo? Notiamo che il Comune investe cifre importanti, e che le spese in c/capitale nel 2011 rappresentano il 22% delle spese totali e nel 2012 sono previste in aumento fino al 24% delle Uscite del Comune: gli investimenti, soprattutto in vista del’Expo 2015, diventano una voce veramente importante del Bilancio comunale. Tali investimenti sono indirizzati principalmente verso il settore della Viabilità e dei Trasporti e, nel Bilancio Previsionale 2012, c’è una forte crescita degli investimenti per la Gestione del Territorio e per il Settore Sociale. Nell’esercizio 2011 il Comune ha avuto un saldo positivo nelle spese in c/capitale, che viene poi utilizzato per gli investimenti previsti per l’anno 2012 (nel Bilancio di previsione). 7 Quanto INVESTE il Comune Anche nelle spese in c/capitale nell’esercizio 2010 c’è stato un saldo negativo pari a circa 416 milioni di euro, mentre nel 2011 il Comune ha chiuso l’anno con un saldo positivo, utilizzato poi nel 2012 (dato stimato). Accensione & Rimborso Prestiti Nel 2010 il Comune ha finanziato investimenti attraverso 480 milioni di euro di finanziamenti ricevuti sotto forma di prestito, mentre nei due anni successivi (il 2012 è ancora una previsione) i prestiti ottenuti sono stati inferiori (2011) o uguali (2012 come previsione) a quelli rimborsati, con una situazione di equilibrio tra i flussi finanziari. 8 Ecco come sono composte le Entrate correnti del Comune di Milano Valori in milioni di euro Tabella n.2 128 118 148 Interessi attivi Interessi sulle giacenze di cassa Interessi attivi diversi 7 8 435 248 50 Entrate correnti 2010 2011 2012 Entrate Tributarie 632 1.019 1.274 Utili da aziende partecipate 120 Imposte 399 456 843 Proventi diversi 184 114 177 ICI 327 303 18 IMU 0 0 734 Entrate correnti 2.212 2.390 3.373 Imposta Comunale Pubblicità 21 19 20 Alienazioni 71 407 644 Addizionale consumo Energia elettr. 15 13 0 Trasferimenti di capitale da Stato 103 472 161 Addizionale Comunale Irpef 0 35 62 Trasferimenti di capitale da altri sogg 228 146 141 Compartecipazione Irpef 36 0 0 Compartecipazione Iva 0 85 0 Somme entrate al netto della riscoss. crediti 402 1.025 945 Imposta di soggiorno 0 0 8 Riscossione di crediti 762 1.220 2.200 Altre Imposte 0 1 0 Entrate in c/c capitale 1.164 2.245 3.145 Totale entrate 3.376 4.635 6.518 231 229 282 Diritti affissione & Fdo sperim. riequilibrio 2 335 149 Contributi & Trasferimenti 728 363 368 Trasferimento dello Stato 476 37 39 Trasferimento della Regione 250 322 317 Trasferimenti della Provincia 2 4 12 Totale entrate Extratributarie 852 1.008 Proventi per servizi pubblici 413 520 923 Sanzioni per violazioni & contravvenzioni 133 122 462 Proventi per servizi di assistenza 38 38 40 Rette scolastiche Proventi mensa e refettori 19 19 19 Proventi per servizi funebri 7 8 6 Altre 217 334 395 Tasse Tarsu, Addizionale Tarsu, altre Tasse Tributi 9 Proventi dei beni dell’Ente Fitti dei fabbricati Proventi per utilizzo beni dell’Ente 1.732 Le Entrate correnti Nelle pagine precedenti abbiamo visto che lo sbilancio tra Spese correnti e Entrate correnti è contenuto e il Rendiconto del Comune di Milano è in sostanziale pareggio (con un certo miglioramento nel corso degli ultimi due anni). Poi abbiamo visto che il Comune, a seguito del taglio dei Trasferimenti da parte dello Stato, ha fatto un maggior ricorso alle Risorse provenienti dalle proprie società di servizi e, in subordine, ha incrementato le Entrate tributarie. Ora andiamo ad analizzare, in dettaglio, le Entrate correnti del Comune di Milano negli ultimi tre esercizi: • tra le Imposte, dopo l’eliminazione dell’ICI (il Comune nel 2010 ha incassato 327 milioni circa e l’anno successivo, l’ultimo dell’imposta, ha raccolto 303 milioni circa) è arrivata l’IMU (nel 2012 presente nel Bilancio previsionale) che pesa più del doppio (oltre 700 milioni) dell’imposta cancellata dal Governo nel 2011. Negli ultimi due esercizi è presente l’addizionale Irpef che prevede, per i cittadini milanesi, l’esenzione dal tributo per i redditi fino a 33.500, poi l’aliquota dello 0.2% per i redditi superiori a 33.500, applicata al reddito imponibile complessivo, senza soglia di esenzione. Nell’elenco delle entrate tributarie è presente anche la Tarsu (la Tassa sui rifiuti solidi urbani): nel 2012 (Bilancio previsionale) si stima un aumento del 23% circa del gettito rispetto all’esercizio precedente. Il Comune riceve direttamente dai milanesi la Tassa per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti. Inoltre nel 2011 sono presenti 85 milioni di euro circa come Compartecipazione Iva. • I Trasferimenti da parte dello Stato subiscono, a seguito della decisione del Governo centrale, un netto ridimensionamento tra il 2010 (476 milioni) e le stime del 2012 (appena 37 milioni). 10 • Altro capitolo sono i Proventi da Servizi Pubblici, praticamente raddoppiati nel corso degli ultimi due anni, passando dagli 852 milioni del 2010 a 1.732 milioni nel Bilancio previsionale del 2012, a seguito, anche, dell’applicazione dei nuovi principi contabili. Ricordiamo che nei servizi sono compresi, le Entrate relative al trasporto pubblico locale, i Proventi dai parcheggi, le Tasse scolastiche, ammende e oblazioni per Contravvenzioni. Le Entrate in Conto capitale Le Entrate in Conto capitale sono entrate di natura straordinaria o in parte ripetitiva. Finanziano esclusivamente le spese di investimento, salvo le eccezioni previste per legge (per esempio fino al 2012 quota parte dei proventi da permessi di costruire possono finanziare la spesa corrente). Come potete vedere, nel 2012 (Bilancio provvisorio) i Trasferimenti di capitale dallo Stato e dalle Regioni scendono ad oltre un terzo dell’anno precedente ed il Comune aumenta le Alienazioni di Immobili per sopperire al calo di trasferimenti. ED ORA DIAMO UNO SGUARDO ALLE SPESE CORRENTI DEL COMUNE DI MILANO Ecco come vengono suddivise le Spese correnti per tipologia di spesa in milioni di euro. Tabella n. 3 2011 2012 Per esempio il Costo del personale scende in valore assoluto da 628 milioni nel 2010 a 608 milioni nel Bilancio previsionale del 2012 e, mentre nel 2010 rappresenta oltre un quarto delle Spese correnti (esattamente il 28%), nel 2012 si stima che tale voce ne assorba meno di un quinto (ovvero solo il 18%). Ecco le Spese ripartite per Ufficio in milioni di euro Tabella n. 4 Comune di Milano 2010 2011 2012 Amministrazione, gestione & controllo 427,5 19% 349,7 15% 1151,9 34% Acc. Svalutaz. Crediti 0 0 358,5 Acc. Rischi su derivati 0 0 415,6 Giustizia 23,6 1% 25,2 1% 24,0 1% Polizia locale 147,7 7% 150,9 6% 165,8 5% Comune di Milano 2010 Personale 628 28% 622 26% 608 18% Istruzione pubblica 197,1 9% 243,2 10% 251,5 7% Acquisto di beni di consumo 7 0,3% 7 0,3% 11 0,5% Uff. Cultura & Beni culturali 74,5 0 80 0 86,5 0 Prestazione di servizi 1.312 58% 1.478 62% 1617 48% Settore Sportivo & ricreativo 12,7 1% 13,1 1% 13,8 0% Utilizzo di beni di terzi 13 1% 13 1% 14 0% Turismo 12,5 1% 8,0 0% 10,2 0% Trasferimenti 131 6% 104 4% 156 5% Viabilità & trasporti 561,3 25% 737,9 31% 819,9 24% Interessi passivi 109 5% 117 5% 126 4% Gestione del territorio 396,7 18% 380,1 16% 436,3 13% Imposte e tasse 41 2% 38 2% 39 1% Settore Sociale 380,2 17% 397,8 17% 406,5 12% Oneri straordinari della gestione corrente 13 1% 18 1% 452 13% Sviluppo economico 18,3 1% 12,4 1% 24,9 1% Ammortamenti Totale 2.252 2.398 3.391 Fondo svalutazione crediti - 0% - 0% 359 11% Fondo di riserva - 0% - 0% 10 0% Totale 2.252 2.398 3.391 La prima cosa che notiamo è che, a seguito di alcuni accantonamenti straordinari, le Spese correnti passano dai 2.252 milioni del 2010 a una stima di 3.391 milioni nel Bilancio previsionale 2012, con un incremento del 50%: + 305 milioni per Prestazione di servizi (poco più del 20% di incremento in due anni)1 + 452 milioni per Oneri straordinari della gestione corrente (di cui € 416 milioni per accantonamento rischi su derivati) + 359 milioni per il Fondo Svalutazione crediti 11 Abbiamo messo di fianco ad ogni anno il valore percentuale di ciascuna tipologia di spesa, per poter valutare il peso di ciascuna di esse all’interno del totale. (1) Vale la pena dare una breve spiegazione per questa voce: come abbiamo visto nella sezione delle Entrate comunali, i milanesi pagano direttamente al Comune la Tarsu (vedi nella sezione Tasse), e il biglietto o l’abbonamento per il trasporto urbano, (vedi la voce ”Proventi per i servizi pubblici”), poi il Comune riconosce un importo all’Amsa per questo servizio di raccolta dei rifiuti. Il Comune ha un contratto con l’ATM alla quale versa un contributo in base ai cittadini trasportati nel periodo. Per il contratto ATM è prevista una spesa di 677 milioni, per il contratto AMSA è prevista una spesa di 283 milioni. La previsione dei ricavi per il Comune è di 923. Quasi 40 milioni rappresentano il maggior costo per il Comune di Milano a fronte di questi servizi erogati ai cittadini. Ecco come il Comune di Milano ha impiegato le proprie risorse tra le varie Funzioni, nel corso degli esercizi 2010, 2011 e quanto ha stanziato per il 2012 (esercizio previsionale): • anche nelle spese correnti i costi di Viabilità e trasporti rappresentano la spesa più importante e in crescita anno dopo anno. • i costi per l’Amministrazione, al netto delle due poste straordinarie del Bilancio preventivo 2012 per l’accantonamento per la svalutazione di crediti e dei rischi sui derivati, sono in flessione sia in valore assoluto sia come percentuale del totale degli impieghi. • in ordine di importanza, subito dopo abbiamo le Spese per la gestione del territorio e quelle del Settore sociale. • Sport e Turismo rappresentano il 2% delle spese totali. 12 Per una più facile lettura delle Spese sostenute dal Comune nei tre esercizi (2010 - 2011 Rendiconto e 2012 come preventivo) abbiamo tenuto conto solo delle voci ordinarie sterilizzando le voci straordinarie (Accantonamenti per svalutazioni e per Rischi) ed abbiamo ottenuto la tabella seguente (tabella n. 5), con l’evidenza del peso di ciascuna funzione all’interno del totale e l’incremento stimato nel 2012 rispetto al 2011. Nel Bilancio preventivo del 2012 le voci di spesa sono mediamente cresciute del 9% rispetto al Rendiconto 2011 sia per l’inflazione sia per un maggior impegno del Comune nelle varie funzioni, con una previsione di aumento più importante (27%) nella voce Turismo e una crescita del 14% nella voce Gestione del Territorio. Le Spese ripartite per funzione in milioni di euro Tabella n.5 13 Comune di Milano 2010 % su tot. 2011 % su tot. 2012 incremento % su tot. % di ‘12 su ’11 Amministrazione, gestione & controllo 427,5 19% 349,7 15% 377,8 14% Acc. Svalutaz. Crediti 0 0 Acc. Rischi su derivati 0 0 Giustizia 23,6 1% 25,2 1% 24,0 1% -4,8% Polizia locale 147,7 7% 150,9 6% 165,8 6% 9,9% Istruzione pubblica 197,1 9% 243,2 10% 251,5 10% Uff. Cultura & Beni culturali 74,5 Settore Sportivo & ricreativo 12,7 1% 13,1 1% 13,8 1% 5,3% Turismo 12,5 1% 8,0 0% 10,2 0% 27,5% Viabilità & trasporti 561,3 25% 737,9 31% 819,9 31% 11,1% 0 80 0 86,5 8,0% 3,4% 0 8,0% Gestione del territorio 396,7 18% 380,1 16% 436,3 17% 14,8% Settore Sociale 380,2 17% 397,8 17% 406,5 16% 2,2% Sviluppo economico 18,3 1% 12,4 1% 24,9 1% 100,8% Totale 2.252 2.398 2.617 9,10% Le Società partecipate direttamente dal Comune Le società nelle quali il Comune partecipa direttamente (con partecipazioni che vanno dall’1,5% al 100% come per esempio l’ATM) sono 16 con 10.468 dipendenti, un fatturato di circa 2,5 miliardi di euro e utili vicini a 60 milioni (al netto del risultato della società A2A Spa che evidenzia una perdita straordinaria di circa 450 milioni). Ecco le principali: ATM Spa Metropolitana Milanese Spa Milano Sport So.Ge.Mi. Milano Ristorazione Sea Spa A2A Spa Expo 2015 Spa Milano Serravalle Spa Solo una di queste (A2A) è quotata alla Borsa Valori Italiana, altre potrebbero esserlo in tempi brevi. Come si finanzia il Comune di Milano? Il saldo in Conto capitale ha grosse fluttuazioni da un anno con l’altro e la differenza negativa viene coperta con finanziamenti. Ecco l’evoluzione dei finanziamenti in essere in milioni di euro Tabella n. 6 Comune di Milano 2010 2011 2012 Mutui assunti con la Cassa Depositi & Prestiti 1.779 1.743 1.724 Mutui assunti con Istituti di Credito 938 948 923 Mutui assunti con altri Istituti 19 16 15 B.O.C. (Buoni ordinari comunali) 7 4 - Prestito Obbligazionario 2005-2034 1.526 1.490 1.457 Totale 4.269 4.200 4.118 14 Le Entrate del Comune di Milano a confronto con quelle di altri Comuni italiani in milioni di euro Tabella n. 7 183 227 Tasse 28 85 173 Tributi 335 258 29 183 466 Contributi & Trasferimenti 363 15% 110 7 3% 94 14% 165 Trasferimento dello Stato 37 Proventi da Servizi Pubblici 1.008 32 4 1 70 2 2 42% 350 29% 136 52% 114 17% 242 47 520 163 36 53 Contravvenzioni 122 70 38 71 70 Proventi per servizi pubblici Proventi dei servizi di assistenza 79 18 Proventi dei servizi per l'infanzia e gli asili nido 19 34 Proventi per servizi funebri 8 4 Altre 334 Proventi dei beni dell'Ente 118 81 14 30 149 79 9 Proventi per utilizzo beni dell'Ente 72 Interessi attivi 8 - 2 3 Utili da aziende partecipate 248 10% 35 3% 66 25% 9 1% 32 Proventi diversi 114 71 6% 20 8% 20 3% 12 Totale Entrate Correnti 2.390 100% 1.205 100% 263 100% 659 100% 1.273 Fitti dei fabbricati 15 4 22 Anno 2011 Spese Correnti Napoli 62 196 Genova 292 229 Brescia 456 Imposte Le Spese correnti del Comune di Milano, ripartite per tipologia, confrontate con quelle di altri Comuni italiani in milioni di euro Tabella n. 8 Torino 866 68% Milano 451 58 Napoli 45% 119 3 Genova 62% 20 746 9% Brescia 43% Trasferimenti della Provincia 1.019 322 Torino Milano Entrate Tributarie Trasferimento della Regione Anno 2011 Per il Comune di Milano le Entrate tributarie rappresentano il 43% delle Entrate, la percentuale più bassa tra i Comuni analizzati e pesano nel totale delle Entrate come i Proventi da Servizi Pubblici grazie al notevole apporto degli Utili da aziende partecipate (eccezion fatta per Brescia, dove i proventi rivenienti dalla società A2A pesano notevolmente). 622 26% 426 35% 70 28% 238 32% 417 7 0% 3 0% 3 1% 5 1% 6 Prestazione di servizi 1.478 62% 501 41% 139 56% 382 52% 604 Utilizzo di beni di terzi 13 1% 5 0% 3 1% 13 2% 11 Trasferimenti 104 4% 92 8% 20 8% 33 5% 18 Intressi passivi 117 5% 139 11% 9 4% 44 6% 71 Personale Acquisto di beni di consumo Imposte e tasse 38 2% 30 2% 4 2% 13 2% 27 Oneri straordinari 18 1% 19 2% 1 1% 5 1% 84 2.398 100% 1.215 100% 250 100% 733 100% 1.239 Totale Come si può vedere, le voci che assorbono la maggior parte delle spese sono: - il personale - le prestazione di servizi Per una valutazione puntuale delle differenze in termini di personale si rimanda alla tabella n. 12 di pag.19. 16 Le Spese correnti del Comune di Milano, ripartite per Ufficio, confrontate con quelle di altri Comuni italiani in milioni di euro Tabella n. 9 Milano Amministrazione gestione & controllo Torino Brescia Genova 2011 2012 2011 2011 2011 350 15% 1152 34% 268 22% 42 17% 201 27% Acc. Svalutaz. Crediti 0 359 0 0 0 Acc. Rischi su derivati 0 416 0 0 0 Giustizia 25 1% 24 1% 12 1% 5 2% 7 1% Polizia locale 151 6% 166 5% 107 9% 21 9% 48 7% Istruzione pubblica 243 10% 252 7% 171 14% 38 15% 78 11% Uff. Cultura & Beni culturali 80 3% 87 3% 39 3% 13 5% 26 4% Settore Sportivo & ricreativo 13 1% 14 0% 28 2% 4 2% 4 0% Turismo 8 0% 10 0% 6 0% 1 0% 4 1% Viabilità & trasporti 738 31% 820 24% 80 7% 35 14% 123 17% Gestione del territorio 380 16% 436 13% 225 19% 41 16% 150 Settore Sociale 398 17% 407 12% 267 22% 47 19% Sviluppo economico 12 1% 25 1% 12 1% 3 1% Totale 2.398 3.391 1.215 250 Anno 2011 Spese in Conto capitale Milano Torino Brescia Genova Napoli Acquisto di beni immobili 645 33%-117 47%-13 66%-206 96%-291 Acquisto di beni mobili 14 1%-18 7%-1 6%-0 0%-4 48 2%-59 24%-3 15%-7 3% 53 121%-2 13%-1 1%-1 19 215 Trasferimenti di capitale Conferimenti di capitale Concessioni di crediti e anticipazioni 1220 63% Totale 1927 249 337 Come si vede dalla tabella sopra riportata, i Comuni analizzati investono prevalentemente nell’acquisto di Beni immobili, nella realizzazione di opere pubbliche o nelle infrastrutture. Composizione dell’indebitamento a confronto in milioni di euro Tabella n. 11 Milano Torino Brescia Genova Napoli 2010 2011 2012 2011 2011 2011 2011 Mutui assunti con la Cassa Depositi & Prestiti 1.779 1.743 1.724 2.494 208 852 1.616 Mutui assunti con Istituti di credito 938 948 923 21% 81 11% Mutui assunti con altri Istituti 19 16 15 2 10 1% B.O.C. (Buoni ordinari comunali) 7 4 - - Prestito Obbligazionario 2005-2034 1.526 1.490 1.457 929 470 Totale 4.269 4.200 4.118 3.425 208 1.321 1.616 Indebitamento Pro - capite (in euro) 3.130 3.774 1.075 2.173 1.689 733 Come si può vedere dalla tabella sopra riportata, i modi di spesa dei Comuni presi in considerazione sono molto differenti, sia in valore assoluto sia come percentuale di assorbimento delle Spese correnti. Un dato comune risulta la contenuta spesa per la Giustizia, un certo coinvolgimento per l’Istruzione pubblica (dal 10 al 15% del totale delle Spese), una Gestione del territorio che varia tra il 13 e il 21% delle spese. 17 Raffronto tra le Spese in Conto capitale Tabella n. 10 Interessante osservare il valore globale di ciascun Comune, il valore di indebitamento pro-capite (con ampie oscillazioni tra i vari Comuni, dove a Brescia è di circa mille euro per cittadino, fino ai quasi 4mila euro di Torino) e la diversa modalità di raccolta dei finanziamenti (Mutuo con la CDP o con Istituti di Credito) fino ad arrivare alle emissioni di B.O.C. (Buoni ordinari comunali). Per Milano si deve tener conto degli importanti investimenti varati dal Comune per l’Expo 2015. 18 QUANTO È GRANDE LA “FAMIGLIA MILANO”? Proposte del Movimento Milano Civica Ecco qualche informazione sulla grande “Famiglia Milano” comparata con quelle di altri Comuni italiani: L’obiettivo di ogni Bilancio pubblico è quello di essere gestito con un avanzo primario. Per avanzo primario si intende la differenza tra Entrate ed Uscite al netto della spesa per interessi. Questo obiettivo permette di ridurre l’indebitamento complessivo in ogni esercizio, a fronte di entrate del Comune ridotte a seguito della cancellazione dell’Ici e dell’introduzione dell’Imu, il cui gettito va, per la maggior parte, nelle Casse dello Stato. Il Comune di Milano, oltre alla forte dipendenza dai trasferimenti ricevuti dallo Stato e dalla Regione Lombardia, ha degli spazi di intervento sul lato delle Entrate, come la Tassa di soggiorno, il gettito del contributo dell’Ecopass (legato all’adozione dell’AreaC). Il Comune, oltre alla fornitura di servizi sociali obbligatori a prezzo sociale, potrebbe anche prefigurarsi come fornitore di servizi aggiuntivi (per distinguerli da quelli obbligatori) che in virtù del loro “Valore intrinseco” per i destinatari, potrebbe consentire di ottenere maggiori entrate, coinvolgendo i cittadini che ne percepiscono l’utilità. Tabella n. 12 Milano Torino Brescia Genova Napoli Numero Abitanti 1.341.905 907.563 193.879 607.906 956.739 Superficie Comune (ettari) 182 130 91 244 117 Abitanti per ettaro 7.373 6.972 2.138 2.496 8.158 Numero Dipendenti 16.150 11.062 1.815 6.119 10.486 Dipendenti per ogni 1000 abitanti 12,0 12,2 9,4 10,1 11,0 Bilancio a Progetto Costo del personale (€ milioni) 622 426 70 241 417 38,5 38,5 38,8 39,4 39,8 Proponiamo di introdurre nel Bilancio del Comune una riclassificazione per progetti, che consentirebbe di far vedere con maggiore chiarezza ed immediatezza al cittadino dove vanno a finire i suoi soldi. L’applicazione di una metodologia “Zero-based Budgeting”, senza eccessive complicazioni tecniche, permetterebbe di operare tagli non lineari, ma focalizzati sull’eliminazione degli sprechi o delle spese a più basso livello di produttività. Il Bilancio a progetto impone ogni anno un ripensamento delle ripartizioni di spesa con la loro approvazione formale. Costo medio per dipendente (in '000 di Euro) Nell’ambito dei Comuni presi come campione, Milano è la città più popolosa sia in termini assoluti sia per densità degli abitanti sul territorio comunale. Negli ultimi anni il trend della popolazione è stato il seguente: 2009 2010 2011 1.306.625 abitanti 1.322.721 abitanti 1.341.905 abitanti La crescita è principalmente dovuta all’immigrazione, sia di cittadini italiani provenienti da altre aree della Penisola, sia di cittadini stranieri, prevalentemente extra-comunitari. Spending Review Deve essere fatta una riallocazione della parte discrezionale della spesa pubblica per individuare, tra i diversi progetti, quelli più utili ed afficaci. La Spending Review è stata introdotta con successo in Gran Bretagna, a livello sia locale, sia nazionale. Bilancio Partecipato Il grande numero di abitanti e la vasta superficie comunale determinano la necessità di avere un importante numero di dipendenti che, comunque, non si discosta molto da quello degli altri Comuni presi in considerazione. È infine nostro obiettivo introdurre il Bilancio partecipato, cioè un Bilancio che vede, nella sua formazione, il coinvolgimento di gruppi di persone interessate agli aspetti operativi previsti dal Bilancio. Per esempio: se si deve decidere in merito a due interventi di riqualificazione nella stessa area, si coinvolgeranno i residenti nell’area al fine di individuare quale dei due anteporre all’altro. Dal punto di vista del costo del personale, Milano appare la più contenuta, anche se si può vedere che le differenze tra Comune e Comune sono dell’ordine massimo del 3,5%. Noi pensiamo che questi interventi possano portare, senza aggravio di costi, significativi benefici al nostro Bilancio, e quindi alla nostra Città. Una riflessione sul Bilancio consuntivo degli anni precedenti fornirà, inoltre, indicazioni utili per la formulazione dei bilanci pluriennali e dei bilanci preventivi annuali, con un significativo processo Bottom up (ossia partendo dai singoli progetti dettagliati per arrivare alle strategie di Spesa e di Entrata) che è uno strumento efficace di democrazia diretta. 19 20 Conclusioni Per MMC è la città, in tutte le sue componenti, informate e consapevoli, che deve determinare le scelte dell’Amministrazione, che se ne occuperà come fosse una grande famiglia. L’attenzione che noi presteremo al modo in cui i nostri soldi verranno spesi sarà puntuale, trasparente e competente. Ringraziamenti Si ringraziano gli Uffici Bilancio dei vari Comuni e i funzionari che ci hanno fornito consigli e aiuto oltre che molti dei dati esposti in questo studio: dott. Roberto Colangelo e dott. Michele Petrelli del Comune di Milano dott. Alberto Rosso del Comune di Torino dott.ssa Oriana Paoletti del Comune di Genova dott. M. Lorenzini del Comune di Brescia dott.ssa Luisa Sorrentino del Comune di Napoli ARMONIZZAZIONE CONTABILE Dal 1° gennaio 2012 il Comune di Milano, insieme ad altri 70 tra Comuni, Province e Regioni, ha deciso di sperimentare nuove regole per la realizzazione del bilancio. Questo a seguito di una nuova norma varata nel giugno 2011 (D.Lgs 23 giugno 2011, n.118) che avrà applicazione a livello nazionale dal 1° gennaio 2014 e che ha come principale obiettivo quello di armonizzare i Bilanci della Pubblica Amministrazione a livello europeo. Quindi dal 2014 il Bilancio di un Comune italiano potrà essere facilmente comparato con quello di un qualsiasi Comune europeo. La norma propone un nuovo schema di bilancio per la gestione dei conti basato su cinque livelli di dettaglio. Vengono introdotti anche nuovi princìpi contabili, che danno maggiore trasparenza al bilancio, e viene presentato un Piano dei conti integrato, finalizzato a rendere raccordabili i sistemi contabili e gli schemi di bilancio degli enti territoriali con quelli adottati in ambito europeo, con una maggiore flessibilità nella gestione delle variazioni. La norma prevede anche il Bilancio consolidato, da applicare alle società comunali, introducendo una serie di Indicatori ad hoc rapportati al bilancio. Inoltre è previsto che venga predisposta un’informativa rivolta al Cittadino, che deve seguire uno schema definito dalla legge, con dati di sintesi, la messa in evidenza delle risorse finanziarie, umane e strumentali e l’indicazione dei risultati conseguiti a livello di copertura e qualità dei servizi pubblici erogati. Finalmente diventa norma di legge l’informazione chiara e trasparente, rivolta al cittadino, sui conti dei Comuni, una strada che MMC aveva iniziato a percorrere già dall’anno scorso. 21 CHI È MMC Il Movimento Milano Civica (MMC) è un’associazione di cittadini che ha tra i suoi obiettivi quello di innovare il modo di fare politica. Troppo spesso in Italia il dibattito politico si limita a uno scontro ideologico e finisce per prescindere dal contenuto e dal merito delle argomentazioni. Milano Civica vuole ripartire dai “fatti”, perché è solo dall’analisi dei fatti, e non dalle opinioni, che si può impostare un ragionamento serio sui programmi per la città e per il Paese. Il Bilancio del Comune è per il Movimento Milano Civica un tema fondamentale da affrontare. A cura di Gruppo di lavoro Finanza & Economia Gabriele Dalla Maria dirigente d’azienda Carmela Barbera ricercatrice universitaria Cura del testo Cristina Jucker giornalista Coordinamento Titti Sperandeo Movimento Milano Civica Grafica UNUSUAL Communication Agency Stampa TIKI MEDIA Srl piazza Insubria 14 - 20137 Milano Aprile 2013 A cura e sotto la responsabilità di Associazione Movimento Milano Civica via Daverio 7 - 20122 Milano Movimento Milano Civica via Francesco Daverio 7 20122 Milano movimentomilanocivica.com [email protected]