Febbraio 2010

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Febbraio 2010
Newsletter dell’Associazione Bancaria Italiana
Bilancio positivo dell’iniziativa “Avviso comune”
Più liquidità alle Pmi
Il ricorso di piccole e medie imprese alla sospensione dei debiti evidenzia l’efficacia dello strumento promosso dall’ABI. Al 31 dicembre 2009
giunte 117mila domande, erano 84mila a fine
novembre. Il 90% delle richieste sono risultate
ammissibili. Solo poco più dell’1% non accolto
U
na procedura semplice ormai perfettamente a
regime e un’efficace via per le piccole e medie
imprese di far fronte ad un possibile momento
di difficoltà. È il quadro che discende dagli ultimi dati
sull’uso della sospensione. Da dicembre 2009 le piccole
e medie imprese hanno potuto contare su 7miliardi in
più di liquidità.
Si tratta di 2 miliardi in più rispetto a novembre 2009,
quando il dato si era attestato a 5 miliardi. È quanto
emerge dall’ultimo aggiornamento del monitoraggio,
che fotografa l’utilizzo dell’”Avviso comune”, l’accordo
siglato il 3 agosto alla presenza del Ministro dell’economia Giulio Tremonti, dall’ABI e dalle altre rappresentanze dell’Osservatorio permanente sui
rapporti banche imprese.
Secondo l’e-Committee servizi
sempre più differenziati e complessi
Spediz. in abb. postale - dl n.353/2003, (conv. in l. 27.2.2004, n. 46) - art.1, c. 2 - Dcb Roma
Anno XII - n. 2
febbraio 2010
I Numeri del Credito
a cura del Centro studi e ricerche
Gennaio 2010
(in parentesi dicembre 2009)
Totale Impieghi
variazioni % nei 12 mesi
1,78
(1,69)
Totale Raccolta
depositi e obbligazioni.
variazioni % nei 12 mesi
8,96
(9,29)
Tasso medio
prestiti in euro
a famiglie e società
non finanziarie. Valori %
3,74
(3,76)
Tasso medio
depositi in euro
di famiglie e società
non finanziarie. Valori %
0,65
(0,68)
Atm Evoluti per
i prelievi allo Sportello
Nel 2008, 958 milioni di operazioni agli Atm
(+21% rispetto al 2007) per un ammontare complessivo di oltre 120 miliardi di euro (+8,6%)
G
li sportelli automatici delle banche
sono ormai a ogni
angolo di strada (oltre 43
mila rispetto ai 41 mila del
2007) e diventano sempre
più evoluti. Oltre un terzo
degli Atm (35%), infatti,
è web based - cioè basato sui protocolli Internet
per garantire alti livelli di
efficienza nell’uso e nella
velocità di aggiornamento
dei dati - e anche i servizi offerti sono sempre più
differenziati e articolati.
Un portafoglio ricco
Secondo i dati raccolti
dall’Osservatorio e-Committee dell’ABI, infatti,
accanto ai servizi informativi “di base”, come
saldo e movimenti di conto corrente, gli sportelli
automatici delle banche
italiane offrono un portafoglio di servizi di consultazione sempre più ricco:
dalla disponibilità residua
di prelievo su conto corrente (42%, con un au-
mento del 5% rispetto al
2007) alla situazione del
conto titoli (58%; +15%);
dai movimenti delle carte
di credito (39%; +28%)
alla possibilità di attivare
servizi di avviso e alerting
via Sms (33%; +15%).
In crescita, seppur lieve,
anche il servizio di verifica della situazione assegni (21%; +1%), mentre
un discorso a parte merita la consultazione della
posizione mutui e finanziamenti che - nonostante richieda un alto livello
di personalizzazione, superiore a quello che può
segue in ultima pagina
Il monitoraggio ABI
I dati ufficiali del monitoraggio segnalano che al
31 dicembre 2009 sono
state 117.000 le domande delle imprese, per un
controvalore complessivo
di finanziamenti in essere
di 37,3 miliardi di euro.
Nella seconda rilevazione,
a novembre 2009 le domande erano state circa
84.000, per un controvalore complessivo di finanziamenti di 27,5 miliardi
di euro.
Il sistema bancario ha
analizzato 109.000 domande (35,3 miliardi di
euro) con i seguenti risultati: è stato già accolsegue in seconda pagina
Un Tavolo
per il Piano
Famiglie
Si riunirà almeno tre volte
l’anno per favorire la migliore attuazione degli interventi previsti dal Piano
U
n giorno dopo l’avvio dell’accordo per
la sospensione dei
mutui - cui hanno finora
aderito 197 banche pari
ad oltre il 70% degli sportelli sul territorio - è stato
istituito a Roma il Tavolo
di attuazione multilaterale
del Piano famiglie. L’intesa è stata siglata tra ABI
e Presidenza del Consiglio
dei Ministri (Dipartimento
per le politiche per la fasegue in ultima pagina
Forum Csr 2010
E’ ‘integrazione’ la parola-chiave in primo
piano pronunciata in occasione del quinto
appuntamento ABI dedicato alla responsabilità sociale d’impresa
pagina 3
Servizi di pagamento
Dalla direttiva comunitaria
sui Psd, più concorrenza
e più tutele per la clientela
pagina 4
< febbraio 2010
segue dalla prima pagina
I Numeri
dell’Avviso
Comune
Più liquidità
per le Pmi ...
to l’80% delle domande
(82.800 pari a 27,2 miliardi), ancora in corso di
esame 19.300 unità (6,5
miliardi), mentre solo
poco più dell’1% non è
stato accolto (2.200 per
500 milioni di valore).
Il Presidente dell’ABI, Corrado Faissola, ha sottolineato che “le banche da
dicembre hanno lasciato
alla disponibilità delle imprese quasi 7 miliardi di
euro relativi alle quote di
capitale sospese”.
I settori interessati
Rispetto alle domande riferite alle singole branche
di attività spiccano in particolare industria, commercio/alberghiero e altri
servizi.
L’analisi relativa alla distribuzione
territoriale
delle domande accolte,
per sede legale dell’impresa richiedente, evidenzia che il 55,4% delle
domande è riferito ad imprese residenti nel Nord
Italia. La quota restante
Il sistema bancario italiano
ha analizzato 109.000 domande (per 35,3 miliardi
di euro) con i seguenti risultati: è stato già accolto
l’80 per cento delle domande (82.800 pari a 27,2
miliardi), ancora in corso di esame 19.300 unità
(6,5 miliardi), mentre solo poco più dell’1% non è
stato accolto (2.200 per 500 milioni di valore).
riguarda tutto il Centro
Sud. Come evidenziato
nei mesi scorsi, l’adesione
delle banche all’Avviso comune, e quindi la volontà
di sostenere ulteriormente il sistema delle imprese
in questa difficile congiun-
tura, è stata massiccia: al
22 gennaio, le banche e
intermediari finanziari che
hanno aderito sono 581,
pari a 33.553 sportelli
(98,3% del totale sportelli presenti in Italia).
(Ilde Ferraro)
Sportelli efficienti
Promuovere la Quotazione con Social network
per la crescita delle Imprese e Community
Accordo tra ABI e Borsa Italiana per la ricapitalizzazione
A
ssociazione bancaria italiana e Borsa
Italiana hanno siglato un accordo per
promuovere la quotazione, come strumento di crescita e di competitività delle aziende, sviluppare l’attività degli intermediari italiani che operano sul mercato azionario e far
crescere l’industria degli investitori istituzionali
in titoli azionari.
La quotazione in Borsa è in tutti i Paesi sinonimo di crescita, competitività, dinamicità del sistema economico-finanziario e del
tessuto industriale e consente di raccogliere risorse per
ricapitalizzare le imprese e avviare un progetto globale di
crescita dimensionale e culturale. Questi i principali punti
operativi del progetto:
favorire lo sviluppo della struttura finanziaria delle imprese
attraverso la definizione con le banche associate di un accordo
che preveda la disponibilità, a discrezione delle banche erogatrici, di linee di credito specifiche, a favore delle imprese neo
quotate che abbiano raccolto in sede di Ipo capitale di rischio
prevalentemente tramite offerte pubbliche di sottoscrizione;
favorire la creazione di fondi specializzati nell’investimento
in società di piccole e medie dimensioni tramite la predisposizione di una proposta normativa e stimolare con iniziative una
più ampia partecipazione del sistema bancario al collocamento di società di piccole e medie dimensioni sui mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana (sia in termini di sottoscrizione, sia di sostegno alla liquidità dei titoli);
sensibilizzare il sistema delle piccole e medie imprese, tramite il sistema bancario, sull’opportunità della quotazione,
come forma di raccolta di risorse finanziarie complementare e
sinergica al finanziamento bancario;
organizzare, anche attraverso le Commissioni regionali
ABI, attività formative e informative sulle caratteristiche dei
mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana rivolte alle banche e alla loro clientela, con il coinvolgimento tra l’altro dei
partner equity markets di Borsa Italiana. (S.A.)
pagina ABI Lab fotografa le soluzioni adottate dal settore
bancario per comunicare, collaborare e condividere
applicazioni, informazioni e documenti on-line, migliorando l’operatività, aumentando qualità e tempestività di interventi e decisioni e riducendo i costi
P
iù social network e community allo sportello: anche
in banca, infatti, cominciano a prendere piede blog,
wiki, forum e podcast e l’imperativo categorico delle
Intranet aziendali - che sempre più spesso parlano il linguaggio Web 2.0 - diventa comunicare, collaborare e condividere “in rete” applicazioni, informazioni e documenti.
Grazie ai nuovi paradigmi dell’enterprise 2.0, del resto,
proprio la Intranet diventa un fattore di efficienza sempre
più importante per le banche che vogliono migliorare la
loro operatività e aumentare qualità e tempestività di interventi e decisioni, riducendo i costi.
Per questo, nonostante la difficile congiuntura economica, nei prossimi tre anni il 50% dei gruppi bancari italiani
intervistati da ABI Lab prevede di aumentare i propri investimenti nella rete aziendale e il 36% di lasciarli invariati. È quanto emerge dal VI° Rapporto sulle Intranet delle
banche realizzato da Abi Lab, il Centro di ricerca e sviluppo
delle tecnologie per la banca dell’ABI in collaborazione con
la School of management del Politecnico di Milano.
Forum e blog aziendali cominciano a prendere piede nelle Intranet del settore bancario italiano: rispettivamente
il 46% e il 23% delle banche intervistate, infatti, ha già
provveduto a integrare questi strumenti nella propria rete.
Allo sportello, iniziano a farsi strada anche wiki e strumenti
di collaborative real time editing per l’editing collaborativo
di pagine web, documenti di testo, fogli di calcolo e presentazioni (38%); podcasting per rendere più semplice la
pubblicazione di messaggi e contenuti, facilitando la discussione e i commenti (23%); folksonomy o social bookmarking/tagging per la classificazione collaborativa delle
informazioni.
Ancora in fase di sperimentazione, invece, i mondi virtuali
per la collaborazione e la socializzazione all’interno di ambienti virtuali tridimensionali dove i singoli interagiscono
mediante un alter ego elettronico (avatar). Tra gli strumenti più interessanti per le banche, anche se ancora di
nicchia, troviamo infine la Web TV, gli spazi di lavoro virtuali, il softphone e la voice mail. (Ga.S.)
< febbraio 2010
Quinto Forum ABI sulla responsabilità sociale d’impresa
Si chiama Integrazione
la Parola chiave della Csr
Focus su rendicontazione, finanziamenti sostenibili, investimenti e gestione del risparmio
D
isegnare strategie e trasferirle in processi concreti. Prendere impegni e rispettarli. In una
parola, rendicontarli. Le banche si confermano
attive nei processi che consentono di misurare e rendicontare la propria responsabilità sociale d’impresa.
L’80% delle banche in termini di sistema attivo, pari al
71,7% degli sportelli sul territorio, redige un bilancio
sociale; il 52% lo allega e lo distribuisce con il bilancio
di esercizio. Questi alcuni dei dati presentati al Forum
del 10 febbraio sulla Corporate social responsibility
(Csr), sul tema “Responsabilmente trasparente: l’evoluzione del mercato. Banche, istituzioni e stakeholder
a confronto”. All’appuntamento annuale che l’ABI dedica alla responsabilità sociale d’impresa, giunto alla sua
quinta edizione, focus su rendicontazione, investimenti
sostenibili e gestione del risparmio, innovazione finanziaria e merito di credito, comunicazione responsabile.
“Migliorare la trasparenza nella gestione e nella
comunicazione d’impresa
per un migliore controllo
dei rischi e della stabilità
del mercato nel lungo periodo: in questo senso la
Csr diventa attività strategica per le banche e le
imprese in generale - ha
spiegato Giovanni Sabatini, Direttore generale dell’ABI, in apertura del Forum - La parola d’ordine è
‘integrazione’. Integrazione della Csr nelle attività
più tipiche della banca:
nell’operatività quotidiana, nei vari filoni di business. A valle di questo
processo, la rendicontazione è parte determinante della responsabilità
sociale. Bisogna definire i
propri obiettivi strategici e
poi rendicontare i risultati
concreti, materiali, rispetto agli impegni presi”.
Prosolidar per Haiti
S
Raccolta fondi per la popolazione colpita
dal terremoto promossa dal Comitato ABI
u proposta delle segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali di settore, il Comitato esecutivo
dell’ABI ha approvato l’apertura di una campagna
straordinaria di raccolta fondi a favore della popolazione di Haiti colpita dal terremoto. L’iniziativa prevede il
versamento da parte dei lavoratori del settore bancario
di un importo minimo di 10 euro e, da parte delle banche, di un contributo equivalente.
Si conferma anche in questa occasione la capacità di intervento già dimostrata, in modo più che significativo,
per precedenti disastri che hanno interessato regioni in
Italia e nel mondo; ultimo il terremoto in Abruzzo.
La raccolta fondi e la destinazione saranno curate da
“Prosolidar”, il Fondo nazionale del settore del credito
per progetti di solidarietà - Onlus, ente bilaterale attivo dal 2004 in campo umanitario in Italia e all’estero
(www.prosolidar.eu).
Il Fondo, gestito da rappresentanti dell’ABI e dalle segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali, è la
prima ed unica esperienza in Europa e nel mondo di un
ente voluto dalle parti in un contratto nazionale, esclusivamente dedicato a progetti di solidarietà e finanziato attraverso la condivisione di un contributo paritetico
tra lavoratori ed imprese. (Gi.S.)
“La crescita della responsabilità sociale - ha proseguito Sabatini - richiede
l’impegno dei diversi attori in campo. La particolare
congiuntura storica che si
sta vivendo richiede trasformazioni profonde, tali
da prevenire il ripetersi
dei ‘comportamenti’ che
sono stati alla base della
crisi stessa”.
Secondo le ultime rilevazioni ABI, la quasi totalità dell’industria bancaria
italiana in termini di totale attivo, pari all’80% del
sistema, ha formalizzato
l’impegno di Csr. Per il
41% esiste una pianificazione strategica; per
il 64% è stata istituita
un’unità dedicata alla Csr.
(S.A.)
Dalle Banche
arriva l’offerta
di Finanziamenti
Ecosostenibili
Responsabilità sociale e ambiente sempre più nei piani strategici
della banca. Prestiti a tassi agevolati per favorire la riduzione di
Co2 e servizi specifici per l’acquisto di abitazioni ecocompatibili
B
anche sempre più attente all’ambiente e a
promuovere comportamenti ecosostenibili. L’81% del sistema bancario in termini di
totale attivo, pari al 73,5% degli sportelli presenti
sul territorio nazionale, offre prodotti finanziari che
favoriscono la lotta ai cambiamenti climatici e al
riscaldamento del pianeta. In particolare, le banche
dedicano particolare attenzione a finanziamenti per
promuovere le fonti di energia rinnovabile e l’efficienza energetica. Rappresentano invece il 69,3%
del totale attivo di sistema le banche che hanno
ottenuto una certificazione ambientale.
Il focus per le banche si concentra oggi su integrazione di processi e pratiche Csr nelle attività tipiche
delle imprese e sulla successiva rendicontazione,
per favorire la sostenibilità del business e delle
relazioni nel medio-lungo termine, con attenzione
crescente alla tutela dell’ambiente.
La gestione degli impatti ambientali, la questione
energetica e i suoi costi sono infatti aspetti direttamente connessi alla sostenibilità del business.
Secondo l’ultima rilevazione dell’Associazione bancaria italiana, nell’ambito dei prodotti per i cambiamenti climatici, il 77% delle banche offre prestiti
a tassi agevolati per favorire la riduzione di Co2 e
mutui ipotecari a tassi agevolati per l’acquisto di
abitazioni ecocompatibili.
Quest’anno proprio l’organizzazione del Forum ABI
sulla Csr ha voluto dare un esempio concreto di
cosa significhi fare Csr, rendendo l’evento eco-compatibile attraverso la certificazione “100% energia
pulita Multiutility” dell’energia utilizzata per l’evento stesso. La certificazione dell’operatore energetico veronese specializzato sui servizi ambientali si è
basata sull’immissione in rete di un quantitativo di
energia rinnovabile pari al consumo di energia previsto per tutta la durata della manifestazione, che
dà diritto all’ottenimento di status “100% energia
pulita” a favore dell’evento stesso. Grazie a questa
scelta, non verranno immesse in atmosfera 34,95
tonnellate di CO2 e saranno risparmiati 12.500 Kg
di petrolio. (Sara Aguzzoni)
pagina < febbraio 2010
Borsa Italiana: Sabatini
nuovo presidente del
Comitato di consultazione
segue dalla prima pagina
... Atm evoluti per i
prelievi allo Sportello
essere offerto tramite terminale - oggi viene offerta dall’11% degli Atm.
I servizi dispositivi
Quanto ai “servizi dispositivi”, i più diffusi agli
sportelli automatici delle
banche italiane restano
anche per il 2008 il prelievo (100%), la ricarica delle prepagate telefoniche
(94%) e il “cash advance” (84%). E tuttavia, all’Atm è possibile effettuare tante altre operazioni
che semplificano la vita
di tutti i giorni: pagare il
canone Tv (49%) e i bollettini postali delle utenze
(28%), versare contanti e
assegni (11%), ricaricare
le schede per accedere
ai servizi offerti sul digitale terrestre e le pay Tv
(47%) e fare donazioni
(45%). Circa il 56% degli sportelli automatici,
inoltre, è dotato di un kit
antifrode per prevenire
la clonazione delle carte,
mentre nel 2008 sono più
che raddoppiati gli Atm
accessibili ai diversamente abili (46% contro il
22% nel 2007).
Utilizzo e operazioni
Nel 2008, oltre 36,5 milioni di carte pari al 70%
delle attive sono state utilizzate all’Atm almeno una
volta. Di queste, 26 milioni sono Bancomat, 7,9 milioni carte di credito e 1,6
milioni carte prepagate.
Nello stesso periodo, agli
sportelli automatici delle
banche sono state fatte
circa 958 milioni di operazioni (+21% rispetto al
2007) pari a 20 per carta. Di queste, 725 milioni
sono prelievi, 119 milioni
ricariche telefoniche, 47,5
mila operazioni di anticipo
contante, 20 milioni pagamenti e 11,7 milioni di
ricariche di prepagate.
L’ammontare complessivo
delle operazioni agli Atm
nel 2008 ha superato i 120
miliardi di euro (+8,6%): i
prelievi hanno contribuito
per il 95% (114 miliardi),
mentre i pagamenti, seppure in crescita, restano
ancora marginali (1,4%
pari a 1,7 miliardi). L’importo medio delle operazioni è stato di 157 euro
per i prelievi, 156 euro
per ricaricare le prepagate e 86 per bollette e altri
pagamenti. (Ga.S.)
segue dalla prima pagina
Un Tavolo
per il Piano
Famiglie ...
miglia e Dipartimento della gioventù); il Ministero
del lavoro e delle politiche
sociali (Direzione generale per l’inclusione sociale); l’Anci; la Conferenza
delle regioni e delle province autonome; la Cei;
le associazioni dei consumatori e degli utenti già
firmatari dell’accordo.
Il “Tavolo” si riunirà almeno tre volte l’anno
con l’obiettivo di favorire
la migliore attuazione di
tutti gli interventi previsti
dal Piano, attraverso una
trasparente interazione e
collaborazione tra i diversi soggetti coinvolti, pubblici e privati.
In particolare il Tavolo si
occuperà di:
- monitoraggio dell’andamento della sospensione
dell’ammortamento di finanziamenti oggetto dell’accordo;
- promuovere la cooperazione per la migliore
implementazione
delle
iniziative pubbliche e private sul territorio a sostegno delle famiglie;
- attività di informazione
e comunicazione ai cittadini sulle diverse misure
esistenti. (Gianluca Smiriglia)
G
iovanni Sabatini, Direttore generale
dell’ABI è stato nominato all’unanimità Presidente del Comitato di
consultazione di Borsa Italiana, organismo
consultivo espressione di emittenti, intermediari e investitori istituzionali, cui è attribuito il compito
di fornire pareri obbligatori ma non vincolanti riguardo ai
regolamenti dei mercati di strumenti finanziari e alle strategie di sviluppo dei mercati, oltre al potere di formulare
proposte in merito a tali materie.
Direttiva sui servizi di pagamento Psd
Più Concorrenza e
Tutele per i Clienti
P
er banche, imprese e
consumatori la Direttiva comunitaria sui
servizi di pagamento Psd,
recepita a fine gennaio dal
Governo italiano, rappresenta un grande cambiamento
di regole e procedure che
pone la base giuridica indispensabile per completare la
realizzazione dell’Area unica
dei pagamenti in euro e l’offerta di servizi ad essa correlati. Questa l’opinione del
direttore generale dell’ABI,
Giovanni Sabatini, di fronte
all’approvazione in via definitiva da parte del Consiglio
dei ministri del decreto legislativo che introduce in Italia
la payment services directive
(2007/64/Ce), sottolineando
che il nuovo quadro giuridico
contribuirà ad “eliminare le
differenze normative esistenti tra i diversi Stati membri e
ad aumentare la concorrenza
tra gli operatori, garantendo
parità di condizioni, ulteriore
trasparenza e tutele nei confronti dei clienti”. “Il recepimento della Psd nel nostro
Paese - ha aggiunto Sabatini
- è tanto più importante perché rappresenta un volano
fondamentale per favorire lo
sviluppo del mercato dei pagamenti elettronici e colmare
il divario che ancora separa
l’Italia dal resto d’Europa,
dove le operazioni in contante sono molto meno diffuse
a vantaggio di strumenti più
evoluti, efficienti e sicuri”.
La Direttiva - che entrerà in
vigore il primo lunedì utile, quindici giorni dopo la
pubblicazione del decreto in
Gazzetta ufficiale - ordina in
un singolo quadro normativo
l’intera materia dei servizi di
pagamento con l’obiettivo di
sostenere la creazione di un
mercato dei pagamenti integrato a livello europeo.
Tra le altre novità, la Psd:
pagina - istituisce e regola l’ingresso sul mercato dei cosiddetti
“istituti di pagamento”, ossia soggetti non bancari che,
accanto alla normale attività
commerciale, potranno offrire servizi di pagamento;
- introduce regole uniformi
con l’obiettivo di favorire una
maggiore trasparenza delle condizioni contrattuali e
degli obblighi informativi da
assolvere nei confronti della
clientela lungo tutto lo svolgimento del rapporto;
- riduce ad un solo giorno lavorativo i tempi di esecuzione dei bonifici (termine prorogabile sino al 1° gennaio
2012 ad un massimo di tre
giorni);
- accresce la tutela dei clienti
nei casi di operazioni di pagamento non autorizzate o
eseguite in modo inesatto.
(Gaia Sabino)
Anno XII - n. 2
febbraio 2010
Direttore:
Giuliano Zoppis
Direttore responsabile:
Maurizio Incletolli
Registrazione: Tribunale
civile di Roma n. 274/99
del 16 giugno 1999
Redazione/videoimpaginazione:
ABI/Ufficio comunicazione
associativa e interna
Piazza del Gesù, 49 - 00186
Roma - [email protected]
 06.6767.584
02.72101.209
Fax 06.6767.8046
Fonti di questo numero:
Comunicati stampa ABI
Stampa: Tipolitografia
Rocografica - Roma
Chiuso in Redazione:
15 febbraio 2010