La figura del security manager - Università degli Studi del Sannio
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La figura del security manager - Università degli Studi del Sannio
18 maggio 2009 La figura del security manager giovanni minervini security manager EAV chi è? perché un’azienda dovrebbe averne bisogno? Cercheremo di arrivare alla definizione del ruolo e del profilo che meglio descrivono il mestiere del Security Manager tramite un avvicinamento progressivo, che ha un suo ipotetico punto di partenza nella definizione del suo nome ed un concreto punto di arrivo nei suoi contenuti più profondi Security (come descritta nel Collins Dictionary) 1. la condizione di essere sicuro 2. la certezza della mancanza di povertà e di stato di Necessità 3. una persona od un cosa che rende sicuri 4. delle precauzioni adottate contro i furti, lo spionaggio, etc 5. (al plurale) certificato di credito o di proprietà che implica il diritto di ricevere interessi o dividendi, quali le azioni ed i bond 6. degli asset su cui un creditore può esercitare rivalsa nel caso di mancata obbligazione Manager (come descritto nel Collins Dictionary) 1. una persona che dirige o gestisce un’organizzazione, un’industria, un negozio, etc 2. una persona che gestisce gli affari di un attore, di una persona di spettacolo, etc 3. una persona che controlla la preparazione e l’allenamento di uno sportivo o di una squadra 4. una persona che ha talento nel gestire con efficienza 5. una persona designata da un tribunale per gestire gli affari come curatore fallimentare 6. (in Inghilterra) un membro del Parlamento con competenza su materia di entrambe le Houses Il security manager è una figura preposta all’individuazione delle soluzioni più idonee per il raggiungimento dei livelli ottimali di sicurezza negli ambienti lavorativi, gestore della sicurezza del patrimonio aziendale La complessità delle problematiche che il security manager deve affrontare varia da azienda ad azienda e dipende essenzialmente dalle dimensioni, dall’attività, dal numero di sedi sparse sul territorio security manager valore aggiunto cosa vuol dire creare valore per l’Azienda? Significa essere riconosciuti come una funzione che non costituisce unicamente un Centro di Costo ma che riesce invece a creare un vero valore aggiunto, capace di creare un ambiente protetto nei confronti dei rischi che incombono su l’intera Azienda, creando così uno culturale necessario per affrontare in modo consapevole i rischi operativi, riuscendo ad acquistare il riconoscimento da parte degli stakeholders ed essere percepito come una funzione capace di garantire modalità sicure per fare business. problemi di security mancanza di pianificazione preventiva reazioni di tipo emotivo cattiva gestione dell’emergenza spese inutili security manager “segni premonitori” valutazione dei rischi evidenziando consentendo punti deboli della security aziendale di diminuire i rischi di danni al patrimonio le procedure costano molto meno delle tecnologie e solo il giusto mix di tecnologie, procedure e risorse umane dà risultati efficaci in termini di sicurezza Security + Management + Business = Mestiere del SM Competenza= Professionalità/Esperienza/Attitudine Leadership= Autorità/Autorevolezza/Carisma Ownership = Senso del dovere/Coinvolgimento Ruolo = Missione/Organizzazione Responsabilità = Capacità decisionale/Guida Risorse = Capacità gestionale/Cooperazione Risultati = Efficienza/Controllo/Benchmarking Strumenti = Conoscenze tecnologiche/Innovazione caratteristiche utili per il mestiere del Security Manager • Capacità di Prevenire quanto meglio e quanto più possibile • Determinazione ed efficacia nelle decisioni • Comunicazione a due vie (verso l’alto e verso il basso) • Capacità di delegare e di coinvolgere i collaboratori • Capacità individuare ed ascoltare i segnali deboli ulteriori considerazioni generali sul mestiere di Security Manager • Particolare importanza della capacità di fare “squadra” • Coinvolgimento partecipe nelle problematiche aziendali • Adozione del ruolo di “facilitatore” e non quello di ostacolo • Forte attenzione alle anomalie che gli vengono segnalate • Rigore ed obiettività nella misurazione dei risultati • Ruolo primario nei programmi di formazione e della comunicazione riferite alla Security alcuni aspetti specifici del mestiere di Security Manager • Il suo ruolo dipende dalla dimensione dell’organizzazione • Possono esserci differenti culture di Sicurezza Aziendale • L’attività risente fortemente degli eventi esterni • Deve saper operare con un badget non illimitato • Gli strumenti e le tecnologie non sono il vero problema • Deve riuscire ad essere un efficace punto di riferimento in caso di emergenza od eventuale situazione di crisi le competenze • Approccio manageriale nella identificazione dei rischi prima e capacità di ridurne gli effetti dopo • Capacità di gestire l’organizzazione e di utilizzare il badget destinato alla prevenzione, contrasto e ripristino • Saper preparare l’organizzazione ad affrontare e gestire le situazioni di emergenza e le possibili crisi susseguenti • Essere in grado di avvalersi delle migliori tecnologie senza però essere gestito dalle tecnologie • Garantire che nei processi di Security venga mantenuta la centralità della componente umana norma UNI 10459 /1995 Un valido riferimento, metodologico ed operativo, è offerto dalla norma UNI 10459 /1995 che inquadra le «funzioni essenziali» ed il «profilo» del «professionista della Security Aziendale», intesa come «studio, sviluppo ed attuazione delle strategie, delle politiche e dei piani operativi volti a prevenire, fronteggiare e superare eventi in prevalenza di natura dolosa e/o colposa che possono danneggiare le risorse materiali, immateriali, organizzative e umane di cui l’azienda dispone o di cui necessita per garantirsi un’adeguata capacità concorrenziale nel breve, nel medio e nel lungo termine». ETICA E SECURITY IL SECURITY MANAGER DEVE mantenere integro (e al di sopra di ogni possibile altro interesse) il buon senso, la correttezza etica oltre alla consapevolezza di svolgere un ruolo che richiede un particolare impegno e senso del dovere Tutto questo va ben oltre ciò che potremmo chiamare comune aspetto deontologico di una professione Le doti peculiari del Security Manager strettamente connesse: . all’ Eticità, . allo specifico livello professionale, . alla personalità del Security Manager competenza capacità e preparazione per svolgere una particolare e titolata funzione senso di responsabilità piena consapevolezza delle proprie azioni e delle conseguenze che possono essere generate da derive non corrette. provenienza dalle Forze dell’Ordine non costituisce presupposto di competenza sufficiente per operare in ambito del tutto dissimile da quello d’origine. Occorre l’intima umiltà e l’accettazione di lungo apprendistato per acquisire cognizione di tutti gli elementi strutturali e funzionali di una attività organizzata al perseguimento di fini completamente divergenti da quelli che hanno costituito, in precedenza ed in misura temporale notevole, la sua preparazione professionale necessità di una razionale e profonda conversione le finalità delle organizzazioni statali sono diverse rispetto a quelle dell’impresa Lo Stato non è impresa, non può avere profitto né perdita; quindi non può nemmeno fallire. L’impresa è attività economica organizzata ai fini della produzione o dello scambio di beni o di servizi avente per fine il profitto economico. Pertanto se nelle Strutture dello Stato una prestazione lavorativa può essere connotata da normale impegno, altrettanto non può avvenire nell’impresa privata che deve ottenere da tutti i collaboratori il massimo dell’efficienza e di spirito d’iniziativa per stare sul mercato. In caso contrario il fallimento è inevitabile : é competente il Security Manager dotato di: -spiccata attitudine di leader, con profilo manageriale tale da integrare perfettamente la sua in tutte le altre funzioni che realizzano la gestione complessiva dell’azienda, -capacità di comunicare e trasmettere all’azienda ed agli interlocutori istituzionali le esigenze di Security calandosi intelligentemente nei rispettivi ambienti operativi; - rigorosa determinazione nello sviluppo costante del patrimonio professionale sistemico e scientifico, compreso quello economico, per affinare la capacità di analisi necessaria a collaborare ad individuare inquinamenti del flusso monetario, in forte espansione, ed a svolgere con dinamismo le peculiari attività dirette ed indirette al fine di trarre dalla situazione sempre aggiornata del suo comparto gli input operativi per adeguare le linee di azione idonee a realizzare politiche e progetti organicamente strutturati, coerenti con le finalità e le attività aziendali, commisurate ai mezzi a disposizione; è animato da spirito di responsabilità il Security Manager che: - attua un comportamento congruo con l’impegno fondamentale assunto di combattere l’illegalità a tutti i livelli, all’interno ed all’esterno dell’azienda, da qualsiasi parte provenga, improntando la sua condotta a rigorosa correttezza. La maggioranza dei Security Manager è competente e responsabile, ma gli episodi d’incapacità a tenere il campo non sono infrequenti. Antietico è l’atteggiamento del Security Manager che tradisce la mission di contrasto dell’illegalità per praticarla a tutto campo, traendo il massimo vantaggio proprio in virtù della funzione svolta. Troppo spesso personaggi portatori di una formazione professionale approssimativa, basata su inadeguata esperienza, magari maturata solamente in ambito istituzionale a livelli modesti, riescono a coprire posizioni di vertice nell’organigramma aziendale. Supplire a queste carenze con l’abilità ad intessere rapporti con interlocutori influenti, pubblici e privati, non può essere sufficiente, così come non può essere sufficiente fondare la propria visibilità in azienda solamente sulla capacità di risoluzione di spiccioli problemi quotidiani, talvolta nemmeno di diretto interesse aziendale. Gravi episodi, riportati ampiamente dalla stampa, testimonierebbero disinvoltura comportamentale che sconfina nell’illecito penale, supportata da sodalizi equivoci e trasversali, mimetizzati all’interno di Istituzioni ed Enti. Il tradimento del mandato fiduciario che l’azienda conferisce al proprio Security Manager non potrebbe essere più eclatante quando l’accordo scellerato, si realizzi con organizzazioni alle quali è devoluta istituzionalmente la gestione di attività di sicurezza delegate dallo Stato o la fornitura di beni e servizi. Da un legno storto come quello di cui è fatto l'uomo, non si può costruire niente di perfettamente dritto. E. Kant Tutti comprendono e giustificano l’imperfezione non dolosa. Ma scadere dall’etica al malaffare, agire del tutto disancorati da principi morali non è ammissibile per chi è stato investito dalla mission di salvaguardia della legalità.