Il mio regalo di Natale? Un duetto con Mina

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Il mio regalo di Natale? Un duetto con Mina
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Mercoledì 30 novembre 2011
www.city.it
L’Intervista
city
Le Idee
city.it
Nasce un sito per
recensire e dare i voti ai
medici, come per i
ristoranti. Una buona
idea?
Alessia /sms
Il mio medico è u n incapace,
prescrive medicinali uguali a
tutti i pazienti senza neanche
accertarsi dei disturbi, quindi sì,
credo sia una buona idea!
Anonimo /sms
Per niente, la gente gioca a fare
il dottore e se non è soddisfatta
della diagnosi non lo è nemmeno
del medico, anche se è corretta!
Lucia /sms
no
Simona /sms
OttimA! Ci sn medici ke trattano
i pazienti in maniera poco
piacevole.....
Il mio regalo di Natale?
Un duetto con Mina
Roberto Vecchioni
lDopo la vittoria a Sanremo nel
2011, torna con “I colori del
buio”, antologia con 2 inediti,
una cover di Rino Gaetano e
“Luci a San Siro” con Mina.
Vecchioni, si avvicina Natale. Anche lei è ca­
duto nella tentazione di realizzare un “best
of”?
In realtà I colori del buio non è un “best of”
perché non contiene pezzi di successo,
ma le mie canzoni più importanti per me.
Ci sono anche cose poco conosciute come
Carnival, Velasquez e ne mancano molte
celebri.
Quale è il senso di questa raccolta?
Il senso sta nel titolo, I colori del buio. Nel
buio dell’esistenza ci sono momenti di “colore” fondamentali. Mi sono chiesto: quali
brani hanno segnato i passaggi più importanti della mia esistenza? Quindi ho individuato e scelto quelli che hanno avuto un
significato “trasformante” per la mia vita.
Il cd ospita anche “Luci a San Siro” cantata
insieme a Mina
Per i miei 40 di musica volevo farmi un
grande regalo. Ho inviato quattro basi di
Luci a San Siro – la mia canzone più rappresentativa – a Mina, sperando volesse
cantarci su. Pensavo mi mandasse a quel
paese, invece mi ha detto subito di sì. E se
per qualcuno quel brano è un cult, per me
Luci a San Siro di Mina è un cult.
C’è anche la cover di “Io scriverò” di Rino
Gaetano...
Non ho mai conosciuto Rino di persona,
ma l’ho sempre adorato: lui è un‘eccezio-
ne, è di quelli che hanno una creatività che
cambia le cose. Persone che si possono
contare su una mano. Il brano scelto è uno
dei suoi meno conosciuti. L’ho ascoltato e
ho pensato che l’avrei potuto scrivere io.
Nell’antologia ha inserito due inediti. Ce ne
può parlare?
Uno appunto è I colori del buio, che amo
moltissimo: non è un pezzo appariscente,
né sviolinante come Chiamami ancora
amore (che ha vinto il Festival di Sanremo
edizione 2011, ndr). In breve: è una vita
raccontata in 4 minuti, nuda e cruda, così
come è, con tutti gli episodi più importanti, di tenerezza, di dolore. Lascio a chi
ascolta la libertà di capire, racconto situazioni che abbiamo
vissuto tutti.
L’altra?
testimonianza storica su quel che s’è vissuto. Può essere ingenua, stereotipata, a
volte, ma è tutta da conservare.
Non farà il presidente del Forum delle Cultu­
re di Napoli? O ha deciso di mollare dopo le
recenti polemiche per il suo compenso, con­
siderato da alcuni troppo alto?
Mi spiace quel che è stato detto. Se mi ci
metto, in una cosa, io la faccio fino in fondo, e il Forum merita attenzione. Se dovessi svolgere quel compito come si dovrebbe, resterei fermo per due anni con i
concerti, la scrittura... Io ci perdo, anche
economicamente.
Perché le polemiche, secondo lei?
In realtà io sono un po’ il parafulmine di
una problematica partitica che esiste a Napoli e altrove. Il disorientamento
dei fan è la cosa peggiore:
rimane il sospetto su di me
e di questo mi spiace. Ma
sono tranquillo, non ho
varcato nessun confine.
Vedremo.
“Cantiamo insieme
Luci a San Siro.
Pensavo mi avrebbe
mandato a quel
paese, e invece ha
detto subito sì”
Si intitola Un lungo addio ed è dedicata a mia figlia che
si sposa. La posizione di un padre è
ambigua, quando
la figlia prende marito: magari è contento, ma è anche un po’ incazzato. Così
ho pensato di rivolgermi allo sposo.
Per dirgli cosa?
Gli spiego come è stata la mia vita con mia
figlia, prima che arrivasse lui a fottermela
(ride). Potevo scadere nella retorica cieca, nel romanticismo inutile, invece è venuto fuori un pezzo “di eredità”: in fondo,
figlia e padre sono due attimi dello stesso
pendolo, che si incontrano e non si perdono.
Dopo la promozione del cd, a cosa si dediche­
rà?
Ho sempre tanta voglia di fare canzoni.
Questa, più che scrivere o insegnare, è la
mia “way of life”. Io amo la canzone: è una
Tornerà a Sanremo?
Non credo. Sanremo è stato importante per me: volevo far capire al
grande pubblico che non sono complicato,
volevo coniugare il cantautorato con la
musica pop. Potevo capitolare, ma ero sicuro che andasse bene: Chiamami ancora amore era perfetta.
Be’ è stata davvero un successo...
Da allora sono cambiate tantissime cose ora mi segue tanta che non mi conosceva,
anche molti giovani – ma oggi non ho il
pezzo adatto a Sanremo né la motivazione. Non si può avere la “congiuntura” giusta ogni anno. Ma forse potrei andare come ospite, soprattutto se c’è Morandi, mio
caro amico.
Valerio Venturi
Oriana /sms
ma si rischia di dare un voto
negativo in base al proprio stato
emotivo, senza avere le
competenze per capire se
davvero si poteva fare di
meglio...
Margherita /sms
no
Elena /sms
Ottima idea, ci sono medici che
nn dovrebbero nemmeno
esercitare.... !!
Patrizia /sms
sarebbe finalmente l’ora!
Elena /sms
Il sito è ... www.qsalute.it x
recensire i medici e strutture
ospedaliere. :-)
Mofeo /sms
Non credo proprio che una
persona possa dare dei voti a un
medico.
Gigi /sms
Quando un medico indovina è
bravo, altrimenti è un
incompetente.
Lara /sms
Ci mancava solo un sito per
dare voti ai medici, ma dove
arriveremo?
Per domani?
L’ex deputato Lucio Magri
si è ucciso con il suicidio
assistito (in Svizzera).
Voi cosa ne pensate?
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