Prontosoccorso,Mentone“straccia”l`Asl1

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Prontosoccorso,Mentone“straccia”l`Asl1
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MERCOLEDÌ
23 SETTEMBRE 2015
sanremo
IL SECOLO XIX
CONFRONTO TRA LE STRUTTURE DEL PONENTE E LA SANITÀ IN COSTA AZZURRA
Pronto soccorso, Mentone “straccia” l’Asl 1
Stesso organico di Sanremo con la metà degli accessi. Il tempo d’attesa è meno di un’ora
ANDREA FASSIONE
medici in servizio in pronto
soccorso sono due in permaDUE MEDICI in servizio per nenza ventiquattro ore su venturno, a cui si aggiunge l’unità tiquattroaffiancatidaunpratimobile di terapia intensiva e cante medico» – conferma
un praticante. Tempo d’attesa Pouilly. In reparto si alternano
medio dichiarato: meno di otto medici, oltre ai più giovani
un’ora. L’ospedale La Palmosa praticanti. La struttura conta
di Mentone è una piccola strut- due sale rosse di trattamento
tura di prossimità che serve un per pazienti in stato di choc, un
bacino di popolazione piutto- box di piccola chirurgia (gessi),
sto ridotto, da Mentone ai con- uno di consultazione, uno di rifini del Principato, fino alla Val covero a breve termine e una
Roya e Sospel. Non più di 19 sala d’attesa. Quanto all’ospemila pazienti visitati in pronto dale di prossimità, serve una
soccorso ogni anno. Numeri popolazione ridotta (Mentone
paragonabili a Bordighera (22 e dintorni), mentre Monaco dimila pazienti trattati) e funzio- spone dell’ospedale Princesse
ni non poi così dissimili da San- Grace che ha avviato una riremo (il più frequentato della strutturazione maggiore, acprovincia con 41 mila pazien- cessibile al sistema sanitario
ti), che invia i casi più gravi ver- francese e convenzionato in
so altre strutture, ad esempio parte per i frontalieri italiani. I
Pietra Ligure. Ma a Sanremo i letti d’ospedale a Mentone somedici del pronto soccorso so- no 57 in medicina, 27 in chirurno due (più uno del 118). Stes- gia, 15 in chirurgia settimanaso organico
le, 27 per le
contro cifre
cure riabiliL’ORGANIZZAZIONE
doppie. A Bortative, 90 in
dighera il turcasa di ripoLa città dei limoni
no è coperto
so.Quattrole
ha gli stessi numeri sale operada un solo medico, più uno
di Bordighera,
torie e una di
“a scavalco”
rianimazioma in servizio c’è
dalle 10 fino
«Un
il doppio dei medici ne.
alle 18. Risulospedale
tato: all’ospepubblico dal
dale di Mentobudget di 40
ne, salvo eccezioni, neanche il milioni di euro, con 50 medici e
tempo di entrare e si è già stesi 450 operatori sanitari» - snocsul lettino. In Italia, e in parti- ciolaildirettoreFranckPouilly.
colare a Sanremo, le attese si
Rimane un dato: a fronte di
protraggono causando rabbia accessi meno che dimezzati, il
e polemiche fiume tra la popo- personalemedicoèpari,senon
lazione assistita.
superiore, a quello del pronto
«Non abbiamo un sistema di soccorso matuziano. L’Asl imclassificazione basato sui colo- periese, che non pone le due
ri paragonabile al vostro – strutturesullostessolivello,rispiega il direttore dell’ospeda- tiene comunque che i tempi
le di Mentone Frank Pouilly – d’attesa a Sanremo siano in lima sulle priorità di chi viene nea con quelli nazionali, su cui
trasportato tramite ambulan- pesano i codici bianchi, benché
za (Samu e altri). Chi arriva con fatturati con ticket. L’obiettivo
propri mezzi è comunque sot- dell’Asl è quello di assumere
toposto, dopo il triage, a una cinque medici (uno per turno)
stessa valutazione di gravità». I da impiegare al pronto soccorcasi più critici sono automati- so di Sanremo. Diverso il sistecamente dirottati verso l’ospe- ma francese, che prevede semdale Pasteur di Nizza, struttura pre il pagamento a seguito deld’urgenza di primo livello in la presa in carico, poi il rimborgrado di trattare 80 mila pa- so parziale del sistema
zienti l’anno. Ospedale com- sanitario e complementare da
pletamente rinnovato, quello parte di assicurazioni sanitarie
nizzardo, dove è stato trasferi- private molto diffuse tra i lavoto lo storico pronto soccorso di ratori d’oltrefrontiera. Si paga
Saint Roch.
(poco) e si aspetta ancora meL’organico di Mentone: «I no.
L’ospedale La Palmosa di Mentone
MENTONE
Il nuovo pronto soccorso di Sanremo
PECORARO
SPECIALIZZAZIONE PER SFUGGIRE ALLA SPENDING REVIEW DI PARIGI
L’ospedale La Palmosa guarda agli italiani
Ha un bacino d’utenza di 50 mila abitanti. Interventi chirurgici insufficienti: rischio-tagli
IL CASO
«IL NOSTRO ospedale guarda
all’Italia con interesse. Il personale è composto al 25 percentoda“italofoni”.Disponiamo di un Centro perinatale di
prossimità transfrontaliera
dove sono in organico dottoresse italiane, presto assumeremo un ortopedico italofrancese».
A dirlo è sempre il direttore
dell’ospedale La Palmosa
Franck Pouilly. Nella città dei
limoni,perladiFranciaabitata
da larghe fasce di popolazione
anziana, il bacino d’utenza
non supera i 50 mila abitanti
(Mentone, Roquebrune Cap
Martin,SospelelavalRoya).In
Francia “spending review” si
dice “faire des économies”:
nel mirino un numero troppo
basso di interventi chirurgici,
a cui La Palmosa risponde specializzandosi nella chirurgia
di pazienti anziani, nelle cure
ambulatoriali e puntando sulla vicinanza con l’Italia. Di più:
Il direttore dell’ospedale La Palmosa Franck Pouilly
la tendenza all’accorpamento
dei poli maternità lascia
sprovviste le zone di frontiera.
Ed è così che la struttura ospedaliera di Mentone è corsa ai
ripari, sfuggendo, per ora, alle
sforbiciate di Parigi.
Il Centro perinatale di Mentone è stato oggetto di un programma Interreg, ora terminato, con l’Asl imperiese. Ma
le dottoresse che prestano
servizio – la ginecologa Gior-
giaMartinyelapediatraMaria
Luisa Arrigoni – sono tuttora
italiane, così come diversi colleghi che hanno preferito lavorare per la sanità francese:
«Non c’è in questo campo una
questione salariale – dice
Pouilly – dato che il trattamento economico in definitiva si equivale. Credo si tratti
della ricerca di un ambiente di
lavoro a misura d’uomo e di
una maggiore stabilità pro-
gettuale».
Nel bacino di Mentone la
clientela italiana è ben presente:dailavoratorifrontalieri assicurati in Francia agli
espatriati oltre confine.
L’ospedale parla di mille pazienti stranieri accolti ogni
anno, di cui il 60 percento italiani. Ma la cessazione degli
accordi transfrontalieri ha
chiuso i vasi comunicanti tra i
due sistemi sanitari per quanto riguarda il centro perinatale. Il tariffario è quello d’ordinanza e chi non dispone di
un’assicurazione verrà preso
in carico a prezzo pieno: 910
euro il soggiorno in ambulatorio e chirurgia di routine, 530
euroalgiornoperilricoveroin
medicina. Diverso, naturalmente, il caso di chi si trova in
necessità di cure per il pronto
soccorso. Per le emergenze
funziona l’assicurazione europea di malattia e i cittadini
italiani accedono alle cure di
primo soccorso (se necessarie) alle stesse condizioni di
quelli francesi.
A. F.