per aiutare o divertire l`hi-tech è la realtà
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per aiutare o divertire l`hi-tech è la realtà
31 Il fattore umano resta centrale IL CAFFÈ 27 gennaio 2013 Tra le decisioni chiave sull’uso nel calcio del sistema di monitoraggio della linea di porta, quella di mantenere centrale il fattore umano è particolarmente importante. Novanta minuti prima del fischio d’inizio della partita, l’arbitro verificherà il funzionamento del sistema e avrà la possibilità insindacabile di decidere se usarlo, oppure no, in caso di dubbi. TRA (PARENTESI Reuters Hawk-Eye Goalref IL FENOMENO Le riprese Il ricevitore Leggeri campi magnetici attraversano il perimetro della porta Dall’America il contagio per il tennis e il pallone. Ecco il giudice in 3D Da sei a otto videocamere ad alta velocità calcolano la posizione esatta del pallone Il programma I dati sono trasmessi a un programma che genera la traiettoria del pallone in 3D Il campo magnetico è monitorato da un apparecchio apposito Il pallone Equipaggiato con uno strato elettronico compatto La comunicazione G OA 21: L 25 Se il pallone oltrepassa la linea della porta, gli arbitri sono immediatamente informati tramite uno speciale orologio Il goal GOA L 22: 15 I giudici di gara vengono tempestivamente informati se la palla entra in rete Fonte: Le Matin MASSIMO SCHIRA A llo sport moderno, proprio l’arbitro non basta più. La tecnologia di punta è diventata uno strumento irrinunciabile, l’unico capace di fugare per davvero tutti i dubbi. Soprattutto per quanto concerne “la” domanda fondamentale per molte discipline: “dentro o fuori”? Ad aprire la via, ormai qualche anno fa, del giudice virtuale, al solito, gli americani, che hanno precocemente applicato a sport come il Football l’analisi video immediata delle situazioni più difficili da gestire per il team di arbitri. Che, pur essendo in sette sul campo, spesso non hanno la possibilità di vedere con precisione le azioni maggiormente intricate. Un esempio seguito quasi subito dall’hockey su ghiaccio, dove il problema del “gol non gol” è stato – quasi totalmente – risolto con il miglioramento sensibile Davide Gai La discussione principale si è sviluppata su cosa permettere alla tecnologia di analizzare. Tre, sostanzialmente, le ipotesi: gol non gol, fuorigioco e LE NOVITÀ fallo da rigore. Le ultime due sono state quasi immediatamente scartate dal tavolo di lavoro, soprattutto perché le eventuali interruoprattutto nello sci, si stanno tentando zioni per analinuove strade per migliorare la qualità si avrebbero dell’intrattenimento per il telespettatore. certamente Due i sistemi attualmente testati. Il primo è una comportato telecamera volante, montata su un elicottero tempi piuttoradiocomandato e in grado di fornire immagini sto lunghi e, davvero uniche, ad esempio sui salti nella tutto sommadiscesa libera. Il secondo è l’inserimento - sul to, il fattore modello Formula1 - di una micro camera umano è uno direttamente sull’atleta, per una visione davvero degli elementi singolare della prospettiva di gara. che mantengono affascinante il gioco del pallone. La Fifa, la Federazione internazionale del calcio, ha quindi scelto di concentrarsi sull’aspetto più “PER AIUTARE O DIVERTIRE L’HI-TECH È LA REALTÀ” OBIETTIVI VOLANTI O IN MINIATURA N S Telecamere sempre più numerose e sofisticate tengono d’occhio le linee e aiutano sui “gol non gol” della quantità e della qualità delle immagini a disposizione del “giudice video”, chiamato in causa dagli arbitri principali quando il disco ballonzola dalle parti della linea di porta, scomparendo alla vista dei direttori di gara, ma non a quella di telecamere sempre più sofisticate, miniaturizzate e piazzate un po’ ovunque. La tecnologia probabilmente più all’avanguardia è però quella che ha scelto di applicare il tennis per i suoi tornei maggiori. Tolto il torneo parigino del Roland Garros, dove la pallina lascia visibilissimi segni sulla terra rossa quando tocca il suolo, i campi su cui si disputano i grandi appuntamenti degli assi della racchetta sono dotati dell’“occhio di falco”, un sistema videodigitale che permette di analizzare il volo della pallina quasi in tempo reale. E capire immediatamente se questa è rimasta in gioco, oppure è ricaduta all’esterno delle linee del campo. Con un margine d’errore ormai millimetrico. Ma anche la gestione dell’arbitro virtuale ha però dovuto sottostare a delle regole nuove e, infatti, ogni giocatore ha a disposizione tre “challenge”, tre richieste di analisi digitale del colpo, per ogni set. Se ad aver ragione è il giocatore, il “bonus” non si spreca, se hanno invece visto giusto i giudici di linea (quelli umani), ecco che le possibilità rimanenti per il giocatore passano da tre a due. A dimostrarsi decisamente più conservatore di altre discipline sportive è invece stato il calcio. anacronistico, cioè il non poter capire se un oggetto tutto sommato grande come il pallone da calcio abbia, o meno, superato la linea di porta. Un’area larga oltre sette metri (7,32 m) e alta poco più di due (2,44 m) con uno “specchio” di poco meno di 18 metri quadrati. Tra le molte tecnologie disponibili, la scelta degli esperti è caduta su due sistemi: uno del tutto simile a quello del tennis, attraverso l’analisi digitale del movimento della palla (“Hawk Eye”, occhio di falco), l’altro con un particolare materiale inserito direttamente nel pallone e “tenuto d’occhio” da un campo magnetico piazzato nella porta (“Goal Ref”). In entrambi i casi, l’orologio dell’arbitro avverte se il pallone ha superato la linea, evitando così casi clamorosi di reti non concesse o concesse senza che il pallone sia effettivamente entrato. Una prima apparizione dell’arbitro virtuale è avvenuta all’ultimo Mondiale per club, mentre l’entrata ufficiale nella famiglia del calcio è prevista per la Confederations Cup di quest’anno in Brasile. Poi i due sistemi diventeranno realtà in tutte le maggiori competizioni, dalla Champion’s League ai massimi campionati nazionali, passando per i grandi tornei internazionali. [email protected] Q@MassimoSchira SPORT & TECNOLOGIA DENTRO O FUORI? LO DECIDE L’ARBITRO VIRTUALE CHE ORA SORVEGLIERÀ ANCHE I CAMPI DI CALCIO INTERNAZIONALI on di soli arbitri virtuali è costruito il rapporto tra sport e moderne tecnologie legate all’informatica e all’entertainment. Basti pensare al legame indissolubile tra evento e televisione, iniziato da un timido bianco e nero, passato alla tivù a colori per arrivare, oggi, a quella in alta definizione e a tre dimensioni. “Ci sono due fattori che uniscono sport e tecnologia: il controllo per evitare l’errore umano e le varie forme d’intrattenimento - osserva Davide Gai, esperto d’informatica -. Ma che sia per aiutare gli arbitri o per divertire lo spettatore, l’hi-tech è la realtà di oggi”. Una realtà che giudica in modo positivo? “Direi di sì per quel che concerne le forme di controllo, soprattutto nel calcio e nel tennis attraverso telecamere stroboscopiche che permettono di analizzare le situazioni in modo estremamente preciso. Mi sembra rendano lo sport più giusto, limitando errori e sviste da parte degli arbitri”. E per l’intrattenimento? Lo sport è sempre più spettacolo in tv… “In alcuni casi la frammentazione e la pletora di telecamere su un evento rendono la visione dello sport troppo artificiosa. Come in Formula1, dove lo spettatore ha a disposizione una scelta incredibile di punti di vista, ma perde un po’ la visione d’insieme”. Ci sono però anche miglioramenti per lo spettatore, non crede? “Certamente. E penso soprattutto alla possibilità di visualizzare praticamente in tempo reale un’azione o un movimento ricostruito in tre dimensioni. Ad esempio nelle gare di vela della Coppa America, il famoso “virtual” permette di avere a disposizione un gran numero di informazioni e di avere una visione d’insieme altrimenti impossibile. Ma anche nel calcio si stanno facendo strada queste ricostruzioni quasi istantanee. Sono molto interessanti”. Tornando all’arbitro virtuale, il tifoso può davvero fidarsi di quanto “decide”? “Siamo a livelli di precisione ben maggiore rispetto a quelli dello stesso occhio umano, quindi direi proprio che i tifosi possono stare tranquilli a questo proposito. Prendiamo l’occhio di falco nel tennis, che è ormai preciso fino al millimetro nell’analizzare distanze, traiettorie e direzioni delle palline. Per il calcio il sistema di gol non gol andrà nella stessa identica direzione”. % % % % !! ****#*** &****#&*** () % % ** %! '% %'%