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BIBLIOTECA DA VIVERE
L’obiettivo è sentire persone, giovani o meno che siano, che dandosi appuntamento si dicano
"vediamoci in biblioteca". Biblioteca come luogo di incontro; la "cultura" è qualcosa da masticare
ogni giorno, quindi un servizio primario e prioritario per il cittadino. Dal 15 dicembre la biblioteca
Fucini di Empoli sarà più grande, più accogliente, più attrezzata per essere vissuta da cittadini di
ogni età. Come le grandi biblioteche europee. L’apertura di una scala interna metterà in
collegamento vecchio e nuovo. Metterà in contatto i nuovi 360 metri quadrati di estensione con i
circa 800 dell’esistente.
La nuova sezione della Fucini, infatti, si apre su tutto il primo piano dell’ex convento degli
Agostiniani. L’intervento non è sulla forma (le strutture), ma sui contenuti (arredamento e
strumentazione). Rimarrà così com’è solo la sala maggiore, destinata a incontri e convegni; il
resto sarà tutto "nell’occhio del ciclone" delle innovazioni.
Corridoio lungo la sala maggiore – Sarà arredato con "sedute informali", ovvero quindici
poltroncine divise in cinque salottini con tavolino basso al centro. L’uso di questo spazio sarà
multiplo: per accogliere ospiti di iniziative in sala grande, anche in notturna, oppure per la
lettura.
Corridoio su via Cavour – Sarà attrezzato con venti postazioni di studio suddivise in cinque tavoli
dotati ciascuno di illuminazione individuale supplementare per migliorare le condizioni di studio e
attacchi per computer portatili.
Le stanze Internet – Due stanze, lungo il corridoio su via Cavour, sono state attrezzate con
computer da tavolo collegati a Internet. Per ora gli attacchi sono sei, tre per stanza, ma
l’impianto è predisposto per raddoppiarli. Stanze importanti, queste, per gli studenti di ogni
livello fino ai laureandi. Chi non possiede un computer proprio potrà infatti "approfittare" di
questa strumentazione per scrivere la tesi di laurea. Anche per consultare cd-rom: tre dei sei
video (della grandezza di 21 pollici) sono dotati di lettori in Dvd, i più all’avanguardia, sui quali si
possono vedere perfino film (la biblioteca possiede 150 titoli, finora, su disco in Dvd). Negli
armadietti disposti nelle due stanze gli utenti troveranno tutta la documentazione per l’utilizzo
delle macchine.
Ex appartamenti di priore – Sono in tutto cinque salette, che diventano oggi la nuova sezione
ragazzi della Fucini. Una biblioteca nella biblioteca: la sezione ragazzi avrà una reception propria
per il prestito, con tanti spazi dove i bambini possano sedersi e leggere. La stanza più piccola è
stata arredata "a misura di piccolino". E’ questo infatti lo spazio scelto per i bambini delle scuole
materne e i primi due anni delle elementari, che qui possono trovare arredi commisurati alla loro
statura, sacconi divertenti dove sedersi e immergersi in una lettura-gioco.
Mezzanino – Situato fra le biblioteca "vecchia" e gli Agostiniani, sarà usato come archivio
bibliotecario e piccola sala riunioni.
Cappella – L’ex cappella, in fondo al corridoio della sala maggiore, diventa una sala incontri,
arredata con tavolone e dodici sedie. Facilmente accessibile anche per chi ha un problema
motorio, data la vicinanza dell’ascensore.
Biblio flash 1
Va da sé che per un luogo importante come la Fucini si è voluto e si vuole il meglio. Per questo,
in fase di studio sugli arredi dei nuovi spazi è stato chiesto il parere di un esperto con la E
maiuscola. La commissione esaminatrice ha interpellato la dottoressa Antonella Agnoli, di
Venezia, autrice di libri e saggi scientifici sulla funzionalità delle biblioteche.
Biblio flash 2
"Schulz Speyer – Qualitaet in details" è la ditta tedesca che si è occupata dei nuovi arredamenti
della biblioteca Fucini. La Schulz Speyer ha arredato le più grandi biblioteche del mondo, in
Olanda, Stati Uniti, Germania. In Italia ha curato allestimenti in Valle d’Aosta e altre regioni. Con
l’incarico di Empoli, ora arriva anche in Toscana. L’appalto per i nuovi arredi la ditta se lo è
aggiudicato con un preventivo di spesa di 131 milioni più Iva. In tutto il Comune ha speso, per
l’ampliamento della Fucini, 166 milioni.
Premio letterario Pozzale "Luigi Russo" - XLVIII edizione
La storia - Il premio è nato nel 1948 per volontà della sezione di Pozzale del Partito Comunista: è
un premio che si fonda sui valori della Resistenza, per guardare alla ricostruzione del Paese
auspicando l’incontro tra intellettuali e lavoratori.
Il premio ha un suo comitato organizzatore, di cui fa parte fin dal 1948 il Sindaco di Empoli e una
giuria composta da intellettuali (tra i quali Romano Bilenchi, Sibilla Aleramo, Cesare Luporini,
Silvio Guarnieri, Cesare Garboli). Luigi Russo è chiamato a far parte della giuria nel 1952.
La giuria della quarantottesima edizione è composta da Adriano Prosperi (presidente), Remo
Bodei, Lina Bolzoni, Giuliano Campioni, Cesare Garboli, Giacomo Magrini, Bianca Maria Scarcia,
Giuseppe Faso (segretario).
Per l’anno 2000 il Premio è stato assegnato a Paolo Prodi per il libro Una storia della giustizia. Dal
pluralismo dei fori al moderno dualismo tra coscienza e diritto (Bologna, Il Mulino, 2000)
Un premio speciale è stato assegnato a Stefano Allievi per il libro I nuovi musulmani. I convertiti
all’Islam (Roma, Edizioni del lavoro, 1999)
La cerimonia di premiazione si svolgerà domenica 17 dicembre 2000, dalle 10,30, nella Sala
Maggiore dell’ex convento di Santo Stefano degli Agostiniani