POF 2015-2016 - FL Morvillo Falcone

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POF 2015-2016 - FL Morvillo Falcone
UNIONE EUROPEA
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI SOCIALI
“F. L. MORVILLO FALCONE”
VIA GALANTI, 1 – 72100 BRINDISI
Tel. 0831 513991/2 Fax 0831 518357
[email protected] www.morvillofalconebrindisi.it
PIANO
DELL’OFFERTA FORMATIVA
Dirigente Scolastica
Dott.ssa Rosanna Maci
Anno Scolastico
2015/2016
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PREMESSA
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
(Decreto del Presidente della Repubblica n. 275 dell’8 marzo 1999,art. 3,
Regolamento Autonomia Scolastica)
Cos’è il POF?
Il Piano dell'Offerta Formativa (POF) è il documento fondamentale dell’istituzione scolastica che descrive
la sua identità culturale e progettuale, ne esprime gli obiettivi generali e specifici, educativi e didattici. E’
rivolto agli studenti, ai genitori, agli Enti pubblici, agli organismi economici, ai centri di formazione
professionale del territorio.
L'Istituto Professionale di Stato per i Servizi Sociali "Francesca Laura Morvillo Falcone”, interpretando i
bisogni formativi del territorio, elabora e realizza un progetto educativo-formativo attraverso il quale
promuove, controlla e certifica processi di apprendimento, attiva iniziative per favorire la partecipazione
all'offerta formativa dei genitori e degli adulti coinvolti in un processo di educazione permanente. Una
volta adottato, il POF possiede comunque una certa flessibilità in quanto suscettibile di integrazione
relativamente alle attività via via programmate dal Collegio dei Docenti, dai Consigli di Classe e dai
Dipartimenti.
Quali sono gli obiettivi del POF?
La finalità dell’Istituto Professionale è quella di formare donne e uomini, con competenze non solo
professionali, capaci di scegliere e svolgere un proprio ruolo nel mondo produttivo e nella società con
spirito di responsabilità, iniziativa e creatività.
Il POF, partendo da un’attenta lettura della realtà in cui sistemi di riferimento e valori culturali mutano,
così come nel mondo produttivo cambiano le figure professionali ed in quello scolastico i curricoli e gli
indirizzi, mira a cogliere i bisogni del presente e anticipare quelli del futuro, al fine di:
identificare e realizzare le finalità dell'Istituto;
innalzare il tasso di partecipazione all'interno della scuola;
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ridurre la dispersione scolastica;
alimentare la cultura della meritocrazia permettendo ai più meritevoli l’accesso a borse di studio
e la partecipazione a stage formativi in Italia e all’estero;
rendere sempre più spendibile il titolo di studio sul mercato del lavoro e dell’istruzione postsecondaria;
incentivare l’interazione e gli scambi di esperienze con altri soggetti presenti sul territorio;
realizzare la cultura e la logica della qualità.
Il POF: strumento dinamico nell’interazione tra docenti, studenti, genitori
Il Piano dell'Offerta Formativa nasce da un insieme di scelte condivise dalle diverse componenti della
scuola: allievi, famiglie, docenti e personale ATA. È lo strumento di coordinamento delle attività individuali
e collegiali della comunità scolastica, costituita da studenti, personale scolastico a vari livelli e genitori.
Definisce il patto formativo nell'intero corso di studi.
La procedura per aggiornare annualmente il POF è stabilita dal Regolamento sull’Autonomia Scolastica e
prevede:
la raccolta delle proposte e dei pareri provenienti da docenti, alunni, famiglie, istituzioni locali e
associazioni presenti sul territorio;
l'elaborazione del documento da parte della Funzione Strumentale a ciò delegata dal Collegio
Docenti;
la discussione e la delibera del Collegio Docenti;
l'adozione definitiva con delibera del Consiglio d'Istituto.
L'offerta formativa si basa sugli obiettivi didattico-pedagogici ed organizzativi della scuola, sulla
programmazione didattica, sui piani di lavoro annuale dei docenti e sulle attività integrative ed extracurricolari; essa è completata dalla Carta dei Servizi e dal Regolamento d'Istituto, che garantiscono la
trasparenza degli atti ed una vita scolastica serena, volta all'educazione, alla convivenza civile e rispettosa
tra soggetti diversi per età, sesso, idee, aspettative.
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PARTE PRIMA
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
La nostra storia
L’istituto, fin dal 1967, svolge un ruolo di primo piano nel campo dell’Istruzione Professionale.
Inizialmente denominato “Istituto Professionale Femminile”, per la specificità della popolazione scolastica
cui era destinato, è stato promotore di sviluppo sociale sul territorio avendo formato professionalmente
migliaia di giovani e consentito loro di inserirsi nei centri lavorativi afferenti al settore dei Servizi Sociali e
Turistici e a quelli dell’Artigianato Sartoriale del territorio provinciale e non solo .
L'esperienza della scuola dalla seconda metà degli anni '80, in concomitanza con la nuova denominazione
di “Istituto Professionale di Stato per i Servizi Sociali”, esprime grande impegno in processi di
sperimentazione e in esperienze innovative sul piano didattico (Progetto Brocca, Progetto ’92 , Progetti
europei e regionali, Progetto 2002) per la realizzazione di percorsi formativi, in sinergia con il territorio,
volti al successo scolastico, al recupero, alla gestione dei crediti formativi, all'esigenza di formazione degli
studenti adulti.
Dal 1993 la scuola ricorda nel nome Francesca Laura Morvillo Falcone, magistrato italiano, giovane
Consigliere della Corte d'Appello di Palermo e consorte del
giudice Giovanni Falcone, la quale, come è detto nella
motivazione della attribuzione della medaglia al valor civile,
“pur consapevole dei gravissimi pericoli cui era esposto il
coniuge, gli rimaneva costantemente accanto sopportando gli
stessi
disagi
e
privazioni,
sempre
incoraggiandolo
ed
esortandolo nella dura lotta intrapresa contro la mafia”. Il vile
attentato di Capaci del maggio del 1992 ne decretò la
scomparsa e la nostra scuola, portandone il nome, ha inteso
perpetuarne il ricordo, in nome della legalità e della fede nei più alti ideali di giustizia che ispirano la sua
azione formativa rivolta alle nuove generazioni.
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Descrizione dell’Istituto
Sede di Brindisi
L’I.P.S.S.S.”Francesca Laura Morvillo Falcone” di Brindisi si trova in via Galanti n.1; l’edificio insiste su tre
livelli. Al piano terra si trovano,oltre alle aule scolastiche,la Sala dei Docenti,gli uffici della Dirigente
Scolastica e dei Collaboratori, le Segreterie, l’Ufficio Patrimoniale, l’Ufficio di Magazzino, la Biblioteca
Scolastica, il front office e il centralino telefonico, un Laboratorio di Informatica, una Sala Conferenze, il
Centro di Documentazione e quello del Dipartimento del Polo H.
Il primo piano è costituito quasi
interamente da aule: ospita, inoltre, un
Laboratorio Linguistico-Multimediale e
un Laboratorio di Trattamento Testi. Al
secondo piano, occupato da alcune
classi dell’I.I.S.S. “E. Majorana” di
Brindisi, oltre le aule vi è il Laboratorio
di Scienze e Biologia, un secondo
Laboratorio Linguistico e un secondo
Laboratorio Linguistico-Multimediale.
Completano la struttura un’ampia Aula
Magna, un’attrezzatissima palestra e un
edificio di due piani, annesso al corpo centrale, che ospita il Laboratorio di Ideazione, Progettazione
Stilistica e Confezione ed un altro Laboratorio di Informatica.
Al piano semi-interrato si trova l’archivio e il deposito di magazzino, oltre ad alcuni depositi temporanei.
I lavori di adeguamento hanno consentito di rimuovere le barriere architettoniche prima presenti, e
pertanto agevolano l’accesso degli alunni diversamente abili ad ogni ambiente: è presente inoltre un
ascensore.
Sede Coordinata di San Vito dei Normanni
La sede coordinata di San Vito dei Normanni si trova in una traversa di Via De Gasperi. Attualmente è
ospitata in un edificio di due piani, sede dell’Assessorato ai Servizi Sociali e della Polizia Municipale del
Comune. Le classi occupano alcuni ambienti del primo piano soprastante le sedi comunali citate. L’accesso
alla struttura scolastica è distinta da quella dei siti municipali. E’ attualmente in corso l’allestimento di
un’aula multimediale.
[6]
Il Contesto: gli alunni e il territorio
L’attività dell’istituzione scolastica insiste per bacino di utenza e per progettualità sull’intero territorio
della provincia di Brindisi e delle provincie limitrofe. Propone corsi diurni per gli indirizzi:
Servizi Socio-Sanitari,
Servizi Socio-Sanitari con articolazione “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie - Ottico”,
Servizi Socio-Sanitari con articolazione “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie - Odontotecnico”,
Produzioni Industriali e Artigianali con articolazione “Produzioni Tessili Sartoriali”,
Servizi Commerciali,
e un corso serale per l’indirizzo dei Servizi Socio-Sanitari.
Il nostro Istituto accoglie un’utenza prevalentemente femminile, ma con una crescente percentuale di
elementi maschili, provenienti dalla città di Brindisi e dalla provincia.
Nonostante la presenza sul territorio di istituti simili, l’indice di scelta del nostro Istituto rimane elevato
per le numerose attività e i numerosi progetti formativi tesi a stimolare l’interesse giovanile, a favorire
la socializzazione, la valorizzazione culturale, la conoscenza del lavoro e dell’associazionismo.
La maggior parte della popolazione scolastica proviene da strati sociali il cui livello di istruzione è mediobasso e l’attività lavorativa prevalente delle famiglie si svolge nell’ambito del settore edilizio,
dell’agricoltura, del piccolo commercio e dei servizi.
Oggi è largamente riconosciuto che i servizi alle persone e alle famiglie figurano tra le aree lavorative che
offriranno le maggiori opportunità occupazionali nel prossimo futuro, analogamente al settore della
produzione artigianale. In questo contesto la scuola mantiene un ruolo importante nella formazione di
professionalità capaci di rispondere alla domanda della nuova organizzazione economica e sociale in
ambito locale, regionale, nazionale, europeo, conseguenza dei mutamenti in atto nel sistema produttivo.
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PARTE SECONDA
ORGANIZZAZIONE GENERALE
Funzionigramma
AREA DIDATTICA
Responsabili di dipartimento
Consigli di classe
Coordinatori di classe
AREA DECISIONALE
Collegio Docenti
Comitato di valutazione
Del servizio dei
Docenti
Consigli di classe
AREA
ORGANIZZATIVO -GESTIONALE
Direttore Servizi Generali
e Amministrativi
Personale ATA
Collaboratori del Dirigente
Tutor Area professionalizzante
DIRIGENTE SCOLASTICO
Funzioni Strumentali
Responsabili di commissione
e/o gruppo di lavoro
Responsabili di laboratorio
Responsabile di Biblioteca
Responsabile Prevenzione e
Sicurezza
Consiglio d’Istituto
Giunta esecutiva
Organo di garanzia
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Responsabile Trattamento Dati
Risorse umane
DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Rosanna Maci
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE
Prof. Alberto Rosato
Prof. Nicola Serratì
FUNZIONI STRUMENTALI
Area 1
Gestione e attuazione del Piano dell’Offerta Formativa
Proff. Maurizio Gaudio, Stefania Tomasi
Area 2
Sostegno al lavoro dei docenti
Proff.sse Sandra Bruno, Vita Prete
Area 3
Interventi e servizi per gli studenti
Prof.sse Francesca De marco, Dolores Fiorentino, Danila Giuppa
COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI
Componenti effettivi
Proff. Camposeo, D’anna, Serratì
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COMMISSIONI DI GRUPPI DI STUDIO E DI LAVORO
Obiettivo: recepire le esigenze educativo-didattiche dell’istituto in
preparazione del Collegio dei Docenti per la formulazione e lo
COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
sviluppo del Piano dell’offerta formativa, proporre la
sperimentazione di nuovi modelli nell’ottica del confronto e della
ricerca delle migliori pratiche.
PREVENZIONE E SICUREZZA,
Obiettivo: Predisporre gli adempimenti previsti dalla normativa
TRATTAMENTO DATI
(informazione, piani e prove di evacuazione, formazione delle
squadre antincendio e primo soccorso, ecc.). Gestione e tutela dati.
Obiettivo: operare per una serena convivenza in attuazione dello
ORGANO DI GARANZIA
statuto delle studentesse e degli studenti; creare, in sinergia con gli
organismi scolastici esistenti, una maggiore responsabilità e
consapevolezza dei ruoli.
ELEZIONI
Obiettivo: garantire la regolarità, l’efficacia e l’efficienza nelle
elezioni degli organi collegiali
Obiettivo: aggiornare e diffondere il Sistema di Gestione Qualità
QUALITA’
(SGQ) nell’istituto, individuare gli ambiti di
miglioramento,supportare la fase di elaborazione dei dati SIQuS,
predisporre interventi di formazione nelle aree ritenute prioritarie.
CERTIFICAZIONE DELLE
Obiettivo: Individuare le competenze relativa agli assi culturali, e di
COMPETENZE DEGLI ASSI
ciascuna di esse gli indicatori e i descrittori, ai fini della valutazione e
CULTURALI
della certificazione da effettuare a conclusione dell’obbligo
scolastico.
Obiettivo: Porre attenzione ai segnali di rischio durante le prime fasi
D.S.A. Legge 170/2010 e
degli apprendimenti scolastici in un’ottica di prevenzione e di
D.M.5669 (Disturbi Specifici
segnalazione al fine di garantire il diritto allo studio degli allievi con
dell’Apprendimento)
DSA, attraverso forme didattiche e modalità di valutazione più
adeguate , con il raggiungimento del successo scolastico.
GRUPPO H di ISTITUTO
Obiettivo: operare scambi,discussioni e confronto riguardo a
(ai sensi della Legge 05/02/1992,
problematiche riferite all’handicap; approntare strategie finalizzate
n.104, art.15 comma 2)
all’inclusione degli alunni certificati.
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DIRETTRICE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
Marisa Iavasile
RESPONSABILE DELLA BIBLIOTECA DI ISTITUTO
Anna Galasso
PERSONALE A.T.A.
Assistenti tecnici
Assistenti amministrativi
Collaboratori scolastici
Arcangelo Allegretti
Anna Arpe
Marcello Caniglia
Giuseppina Cannalire
Salvatore De Mauro
Maria Angela Simeone
Lucrezia Taccone
Eliana Tripodi
Carmela Barbati
Ornella Carignano
Rosa Carano
Ornella Colafati
Maria Rosaria Convertini
Maria Convertino
Pasqua Fusco
Antonietta Dadamo
Lucia Rampino
Maria della Croce Garganese
Maria Scarafile
Maria Vincenza Laghezza
Vincenza Toraldo
Giuseppe Leo
Carmela Saracino
Maria Rosa Pugliese
Maria Fontana Taurisano
Rosa Vitale
[12]
Risorse strutturali
L’istituto è dotato di 8 laboratori adeguatamente attrezzati.
Queste strutture offrono forme di apprendimento alternative che supportano ed ampliano l’efficacia
dell’azione didattica, dal momento che ogni docente ha la possibilità concreta di alternare le lezioni
frontali con quelle pratiche nei diversi laboratori, anche grazie all’ausilio di 4 assistenti tecnici di
laboratorio.
Denominazione
n. posti
ubicazione
Descrizione
Lab. Informatica
25
p. terra
n.24 PC alunni, n.1 postazione docente, stampante,
scanner, collegamento rete LAN, videoproiettore con
schermo
Lab. Trattamento Testi
17
1^piano
n.16 PC alunni, n.1 postazione docente, stampante,
collegamento rete LAN
1^piano
n.21 PC alunni, n.2 postazioni docenti, rete teachnet,
satellitare e videoregistratore, 2 stampanti, scanner,
collegamento rete LAN
2^piano
n.13 postazioni alunni biposto, n.1 postazione docente,
impianto videosatellitare con parabola, impianto
registratori e microcomputer, preamplificatore,
telecamera a colori, videoregistratore con lettore DVD
Lab. Linguistico
Lab. Linguistico-multimediale I
23
27
Lab. Linguistico-multimediale II
20
2^piano
n.18 PC alunni, n.2 postazione docente, lavagna
interattiva, fotocamera digitale, stampante, scanner,
collegamento rete LAN
Lab. Laboratorio Scienze
20
2^piano
n.1 postazione multimediale, 4 banchi di lavoro, cappa
chimica aspirante, incubatore-stufa a ventilazione
Lab. Informatica Moda
21
Settore
Moda
n.20 PC alunni, n.1 postazione docente, stampante,
scanner, plotter, collegamento rete LAN
Lab. Ideazione e Progettazione
Stilistica
38
Settore
Moda
n. 1 PC, n.18 macchine da cucire industriali, n.10
macchine da cucire artigianali, n.9 taglia-cuci artigianali
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Sono inoltre presenti la Biblioteca, la Palestra attrezzata, l’Auditorium, la Sala Conferenze, l’Ufficio
Patrimoniale e il Centro Territoriale di Supporto alle nuove tecnologie nella didattica con allievi
diversabili (CST).
[14]
Centro Territoriale di Supporto alle nuove Tecnologie
nella didattica con allievi diversabili (CST)
Il Centro nasce su indicazione del Ministero della Pubblica Istruzione nell’ambito delle “Nuove Tecnologie
e Disabilità” ed è una delle sei strutture operative di supporto distribuite nel territorio della Puglia, con il
compito di sostenere concretamente le scuole nell’acquisto e nell’uso efficiente delle nuove tecnologie
per l’integrazione scolastica.
Gli operatori che sono incaricati di svolgere l’attività di consulenza e formazione presso il Centro Supporto
Territoriale di Brindisi hanno partecipato alla formazione nell’ambito del “Progetto Nuove Tecnologie e
Disabilità” promossa dal Ministero, sulle minorazioni visiva, uditiva e motoria, sul ritardo mentale, sui
disturbi della comunicazione e dell’apprendimento.
PROGRAMMA DEL CST BRINDISI
OBIETTIVI
ATTIVITA’
Ottimizzazione delle risorse in fase di acquisizione
delle attrezzature e loro gestione in rapporto ai
Comodato d’uso
bisogni delle scuole
Assistenza Tecnica e di supporto ai più comuni
problemi di funzionamento e adattamento nei
Consulenza tecnica
confronti degli utenti, considerati gli aspetti didattici
Raccolta e messa in rete di progetti
e psico-pedagogici
Iniziative di formazione, aggiornamento, studio e
Formazione degli operatori
ricerca
[15]
Polo H
L’I.P.S.S.S., con nota Prot. n. 19832/C-14 del 05/03/2002, è stato individuato dal Dirigente dell’Ufficio
Scolastico Provinciale di Brindisi come Scuola Polo per l’Handicap ed è stato inserito nell’elenco dei 16
Centri dislocati sul territorio regionale. Al Polo H di Brindisi (Prot. n. 1240/C14 del 09/10/2003) fanno capo
tutte le scuole di ogni ordine e grado site nei comuni di Brindisi, Cellino San Marco, Erchie, Latiano,
Mesagne, Oria, San Donaci, San Pancrazio, San Pietro Vernotico, Torchiarolo e Torre S. Susanna.
Il Polo H di Brindisi ha il compito di operare sul territorio come supporto di documentazione,
formazione, informazione, consulenza. I destinatari sonogli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado,
educatori di servizi per l’handicap, operatori socio-sanitari, genitori, studenti ed operatori del Terzo
Settore. Il servizio offerto dal Polo H contempla: un Centro Servizi H, un Centro documentazione H (C.D.H.),
uno sportello informativo, una banca dati, un servizio di consulenza per acquisti di sussidi e materiali
didattici e per la formalizzazione di richieste di sussidi e attrezzature occorrenti, una Biblioteca H,
l’attivazione di una rete informatica.
L’attività di documentazione messa in atto dal Centro risponde a due obiettivi fondamentali. Il primo
riguarda l’acquisizione, la raccolta, la sistemazione e la diffusione del materiale documentario le cui
schede di catalogazione affluiscono, per informazioni e ricerche, nella Banca dati C.D.H..Il secondo
risponde all’esigenza di diffondere la cultura della documentazione, per creare memoria delle esperienze
prodotte nelle scuole, nei corsi di formazione/aggiornamento ad altri fruitori, per essere fonte di conoscenza.
In particolare, il Centro si pone lo scopo di migliorare la qualità dell’integrazione scolastica per mezzo di:
indagini sui bisogni, dotazione e utilizzazione di attrezzature delle scuole di ogni ordine e
grado appartenenti al Polo;
acquisto di sussidi e attrezzature da mettere a disposizione delle scuole con la modalità del
comodato d’uso;
promozione di iniziative di formazione;
raccolta di materiale bibliografico e di documentazione di esperienze significative realizzate nelle
scuole.
Per facilitare il processo di produzione di documentazione, di consulenze, di sussidi e di consultazione del
materiale didattico è attivato uno Sportello di consulenza documentazione C.D.H. gestito da
personale specializzato con un orario settimanale di apertura al pubblico.
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Orario delle lezioni
CORSO DIURNO
CORSO SERALE
BRINDISI
SAN VITO
BRINDISI
1° ora
08.05 – 09.05
08.15 - 09.15
15.00 – 16.00
2° ora
09.05 – 10.05
09.15 - 10.15
16.00 – 17.00
3° ora
10.05 – 11.00
10.15 - 11.15
17.00 – 18.00
4° ora
11.10 – 12.05
11.15 - 12.15
18.00 – 19.00
5° ora
12.05 – 13.05
12.15 - 13.15
19.00 – 20.00
6° ora
13.05 – 14.05
13.15 - 14.15
[17]
PARTE TERZA
L’OFFERTA FORMATIVA
Mission
E' l'obiettivo generale che la scuola si pone nei confronti degli studenti, delle famiglie, del mondo del
lavoro e del territorio. Esprime l’impegno di garantire il diritto di apprendere e la crescita umana e
professionale degli studenti, di comprendere i cambiamenti sociali e le richieste del mondo del lavoro, di
progettare un'offerta formativa volta a soddisfare le esigenze e le aspettative del contesto sociale,
economico e produttivo. Dalla mission scaturiscono le scelte degli obiettivi della scuola.
Finalità
L’Istituto intende garantire un’offerta formativa volta:
alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli studenti;
al miglioramento del processo di insegnamento/apprendimento con l’introduzione di nuove
metodologie e la flessibilità dei curricola;
alla personalizzazione degli itinerari formativi attraverso la progettualità della scuola e
l’integrazione nel territorio;
al coinvolgimento responsabile di tutte le componenti scolastiche nei processi attivati, con
particolare riguardo all’analisi di fattibilità, all’individuazione degli strumenti per raggiungere gli
obiettivi formativi, alle procedure di autovalutazione e verifica interna, alle azioni di
monitoraggio, alla progettazione del miglioramento;
alla promozione delle potenzialità di ogni studente adottando tutte le iniziative utili al
raggiungimento del successo formativo;
alla formazione di giovani atta ad inserirsi nella vita attiva, con una solida cultura generale, una
preparazione professionale di base ed approfondimenti specialistici;
al sostegno della formazione continua, con un costante collegamento tra scuola e mondo del
lavoro;
al sostegno dei soggetti in difficoltà con la prevenzione e la riduzione della dispersione scolastica.
[18]
Obiettivi e strategie
La finalità di istituto viene perseguita ponendo in essere una serie di strategie volte al raggiungimento dei
seguenti obiettivi:
Garantire il dialogo scuola-famiglia-studenti improntandolo sulla trasparenza di informazione relativa a:
le
finalità
e
gli
obiettivi
dell’Istituto,
pubblicizzati
anche
attraverso
il
sito
web
www.morvillofalconebrindisi.it;
gli obiettivi specifici di apprendimento per il raggiungimento delle competenze, attraverso la
comunicazione delle programmazioni di classe e dei docenti;
i tempi, modi e criteri di valutazione, comunicando agli studenti voti e modalità di verifica;
la Carta dei Servizi.
Operare in modo che, nel rispetto della libertà professionale dei docenti, le programmazioni di tutte le
classi vengano effettuate con le stesse modalità attraverso:
l’analisi di situazione;
la definizione degli obiettivi conseguenti all’analisi effettuata;
la scelta dei contenuti funzionali al raggiungimento degli obiettivi e individuazione dei moduli
disciplinari;
l’individuazione dei metodi;
la definizione degli strumenti di valutazione e di verifica, con i relativi criteri.
Promuovere l’aggiornamento e la formazione continua in servizio del personale dell’istituto, per
consentire un costante sviluppo della professionalità con:
la progettazione e l’organizzazione di corsi di formazione e aggiornamento;
la partecipazione del personale ad opportunità formative esterne alla scuola;
la partecipazione del personale ad iniziative ministeriali per la diffusione dei processi innovativi
nella scuola;
[19]
la pubblicazione di atti e materiali prodotti in esperienze didattico–organizzative dal personale
dell’Istituto, sintesi di momenti formativi collegiali o individuali, per offrire contributi di crescita
professionale a tutti gli operatori della scuola.
Prevenire il fenomeno dell’abbandono e della dispersione scolastica orientando e rimotivando initinere
lo studente, anche portatore di deficit sociali, affettivi e cognitivi, e valorizzare le eccellenzeattraversole
seguenti attività :
accoglienza (primo anno);
orientamento sull’obbligo di istruzione e formativo;
tirocinio, stage, alternanza scuola/lavoro;
incontri di formazione per la scelta delle facoltà universitarie (orientamento universitario,
preparazione ai test d’ingresso);
illustrazione degli sbocchi occupazionali sul territorio relativi ai titoli di studio offerti dall’Istituto e
delle opportunità di formazione non universitaria dopo il conseguimento del diploma (corsi post
diploma, IFTS);
gestione delle assemblee studentesche;
quotidiano in classe;
formazione informatica;
corsi di sostegno, di recupero e di
eccellenza;
progetti PON e progetti d’Istituto.
Garantire agli studenti l’educazione alla salute,
alla solidarietà e alle pari opportunità per una
migliore qualità di vita scolastica con:
l’educazione alla salute, alla solidarietà e
alle pari opportunità per una migliore
qualità di vita scolastica
la promozione dello sport;
l’educazione socio affettiva, educazione alla salute, sensibilizzazione alle donazioni;
l’educazione alla legalità e alla responsabilità.
[20]
Assicurare le condizioni che favoriscono l’integrazione dei diversamente abili attraverso:
specifiche attività di accoglienza;
la collaborazione con le famiglie e con gli operatori dei Distretti socio sanitari;
il coinvolgimento del gruppo di lavoro (Gruppo H), del Consiglio di Classe e delle famiglie
nell’elaborazione e applicazione degli strumenti previsti dalla Legge 104/92 (Profilo Dinamico
Funzionale e Piano Educativo Individualizzato);
la traduzione di un profilo professionale, una mansione o un compito in standard formativi
attraverso l'indicazione delle competenze di base, trasversali e tecnico/professionali per ricavarne
un percorso ed una programmazione didattica;
La certificazione delle competenze acquisite.
Promuovere l’organizzazione di percorsi formativi finalizzati all’educazione permanente con:
l’attuazione di un sistema integrato di istruzione e formazione scuola/lavoro;
riconoscimento dei crediti tra diversi sistemi formativi per gli studenti lavoratori
organizzazione di corsi di formazione per adulti.
Sviluppare una dimensione europea nella formazione e nell’orientamento, promovendo l’acquisizione
di competenze chiave, preparando i giovani alla vita adulta e professionale in funzione delle esigenze
della società e delle innovazioni tecnologiche attraverso:
corsi di formazione professionale di specializzazione;
[21]
approfondimento dell’inglese in quanto lingua comunitaria, anche attraverso stage all’estero;
corsi di preparazione all’ECDL;
viaggi di istruzione e scambi culturali come strumenti di conoscenza di altre realtà nazionali.
[22]
Indirizzi di studio
A partire dall’anno scolastico 2010-2011 l’Istituto Professionale “F. L. Morvillo Falcone” ha attuato il
regolamento di riordino degli Istituti Professionali emanato dal Presidente della Repubblica il 15 marzo
2010.
Sono attivi i seguenti corsi:
per il settore Servizi, l’indirizzo generale ”SERVIZI SOCIO-SANITARI”.
per il settore Servizi, l’indirizzo “Servizi socio-sanitari” con articolazione: “ARTI AUSILIARIE DELLE
PROFESSIONI SANITARIE - OTTICO”.
per il settore Servizi, l’indirizzo “Servizi socio-sanitari” con articolazione: “ARTI AUSILIARIE DELLE
PROFESSIONI SANITARIE – ODONTOTECNICO.
per il settore Industria e artigianato, indirizzo “Produzioni industriali ed artigianali”, articolazione
“Artigianato”, con opzione “PRODUZIONI TESSILI SARTORIALI”.
per il settore Servizi, l’indirizzo ”SERVIZI COMMERCIALI”.
I nuovi percorsi degli Istituti Professionali sono articolati in due bienni e un quinto anno.
II primo biennio(articolato per ciascun anno in 660 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e
in 396 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo), è finalizzato al raggiungimento dei saperi e
delle competenze relativi agli assi culturali dell’obbligo di istruzione. Le discipline dell'area di indirizzo,
presenti in misura consistente fin dal primo biennio, si fondano su metodologie laboratoriali per favorire
l'acquisizione di strumenti concettuali e di procedure applicative funzionali a reali situazioni di lavoro.
Il secondo biennio è articolato per ciascun anno in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione
generale e in 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo. Al termine del terzo anno, grazie
ad un'ampia flessibilità degli orari che garantisce la personalizzazione dei percorsi, è possibile l'eventuale
rilascio della qualifica professionale in regime di sussidiarietà d'intesa con la Regione. Le discipline
dell'area di indirizzo assumono connotazioni specifiche, con l'obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel
quinto anno, un'adeguata competenza professionale di settore, idonea sia all'inserimento diretto nel
mondo del lavoro, sia al proseguimento degli studi nel sistema dell'istruzione e formazione tecnica
superiore, sia nei percorsi universitari o di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni
tecniche secondo le norme vigenti in materia.
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Profili professionali
Indirizzo generale Servizi Socio- Sanitari
Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo “Servizi socio-sanitari” possiede le competenze
necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e
comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale.
E’ in grado di:
partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l’interazione con soggetti
istituzionali e professionali; rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza
verso idonee strutture; intervenire nella gestione dell’impresa socio-sanitaria e nella promozione di reti di
servizio per attività di assistenza e di animazione sociale; applicare la normativa vigente relativa alla
privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria; organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di
persone, comunità e fasce deboli; interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati
di intervento; individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della
vita quotidiana; utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio
erogato nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.
Opportunità professionali:
ha competenze che gli consentono di operare in tutti i servizi del settore sociale e sanitario, di tipo
socio-assistenziale e socio-sanitario, residenziali e semi-residenziali;
possiede conoscenze altamente strutturate ed abilità “sovraordinate” rispetto al contesto lavorativo in
cui sarà chiamato ad operare e può svolgere la sua attività in collaborazione con gli altri operatori
professionali preposti all’assistenza sanitaria e a quella sociale ed educativa, secondo il criterio del
lavoro multi-professionale.
[24]
Articolazione “ Arti ausiliarie delle professioni sanitarie – Ottico”
Il Diplomato di istruzione professionale, nell’articolazione “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie Ottico” dell’indirizzo “Servizi socio-sanitari”, possiede le competenze di ottica ed oftalmica necessarie per
realizzare, nel laboratorio oftalmico, ogni tipo di soluzione ottica personalizzata e per confezionare,
manutenere e commercializzare occhiali e lenti, nel rispetto della normativa vigente.
È in grado di :
utilizzare in modo adeguato materiali, leghe, strumentazioni e tecniche di lavorazione e ricostruzione
indispensabili per preparare ausili e/o presidi sanitari con funzione correttiva, sostitutiva, integrativa ed
estetica per il benessere della persona; utilizzare gli strumenti informatici di ausilio al proprio lavoro, nella
tecnica professionale e nella gestione dei dati e degli archivi relativi ai clienti; applicare le norme
giuridiche, sanitarie e commerciali che regolano l’esercizio della professione;
dimostrare buona
manualità e doti relazionali per interagire positivamente con i clienti.
Opportunità professionali:
può lavorare in piccole, medie e grandi aziende sanitarie che si occupano della strumentazione in uso
negli ospedali e nelle cliniche;
può aprire un’attività commerciale finalizzata alla vendita di apparecchi ottici;
può inserirsi in aziende pubbliche o private che operano in questo campo.
Articolazione “ Arti ausiliarie delle professioni sanitarie – Odontotecnico”
Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo “Servizi socio-sanitari”, nell’articolazione “Arti
ausiliarie delle professioni sanitarie - Odontotecnico”, possiede le competenze necessarie per predisporre,
nel laboratorio odontotecnico, nel rispetto della normativa vigente, apparecchi di protesi dentaria, su
modelli forniti da professionisti sanitari abilitati.
È in grado di:
applicare tecniche di ricostruzione impiegando in modo adeguato materiali e leghe per rendere il
lavoro funzionale, apprezzabile esteticamente e duraturo nel tempo;
osservare le norme giuridiche, sanitarie e commerciali che regolano l’esercizio della professione;
dimostrare buona manualità e doti relazionali per interagire positivamente con i clienti;
aggiornare costantemente gli strumenti di ausilio al proprio lavoro, nel rispetto delle norme
giuridiche e sanitarie che regolano il settore.
[25]
Indirizzo Produzioni Industriali e Artigianali con articolazione Produzioni Tessili Sartoriali
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”, con
articolazione Produzioni Tessili Sartoriali interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione,
assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali. Le sue competenze tecnicoprofessionali sono riferite alle filiere del settore produttivo dell’abbigliamento e sviluppate in relazione
alle esigenze espresse dal territorio.
E’ in grado di:
ideare, progettare, realizzare e commercializzare i capi di abbigliamento, prodotti anche su commissione,
con attenzione agli aspetti connessi all’innovazione, sotto il profilo creativo e tecnico; scegliere e utilizzare
le materie prime e i materiali relativi al settore di riferimento; utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito
tecnologico, economico e organizzativo per operare autonomamente nei processi in cui è coinvolto;
intervenire nella predisposizione, conduzione e mantenimento in efficienza degli impianti e dei dispositivi
utilizzati; applicare le normative vigenti sulla tutela dell’ambiente e sulla salute e sicurezza degli addetti
alle lavorazioni, degli utenti e consumatori; osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla
fabbricazione, alla distribuzione e all’uso dei prodotti di interesse; supportare l’amministrazione e la
commercializzazione dei prodotti.
Opportunità professionali:
può operare in industrie ed aziende artigiane operative nel settore tessile e dell’abbigliamento;
può inserirsi nella produzione di beni come lavoratore autonomo o piccolo imprenditore;
può essere dipendente o titolare di impresa commerciale nel settore abbigliamento.
Indirizzo ”Servizi commerciali”
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi commerciali” ha competenze professionali
nel settore della gestione dei processi amministrativi e commerciali, nella promozione turistica e nella
organizzazione di eventi. È in grado di:
ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali;
contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi ad essa
connessi;
contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo-contabile;
contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing;
collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale;
[26]
utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;
organizzare eventi promozionali;
utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del territorio e delle
corrispondenti declinazioni;
comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di settore;
collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.
[27]
Quadro orario
Servizi socio-sanitari
Materie
Monte ore settimanale
1°anno 2°anno 3° anno 4° anno 5° anno
Italiano
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua straniera
3
3
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Matematica ed informatica
4
4
3
3
3
Scienze integrate (Scienze della terra, Biologia)
2
2
Scienze motorie
2
2
2
2
2
Religione/Attività alternative
1
1
1
1
1
Scienze umane e sociali (biennio), Psicologia
4
4
4
5
5
3
3
3
2
2
4
4
4
Diritto e Legislazione socio-sanitaria
Tecnica Amministrativa ed economia sociale
Elementi di St. dell’arte ed Espressioni grafiche
2
Chimica
2
Fisica
2
Metodologie Operative
2
Educazione musicale
2
3
2
Igiene e cultura medico sanitaria
2^ Lingua straniera
2
2
3
3
3
TOTALE ORE
32
32
32
32
32
[28]
Servizi socio-sanitari con articolazione Ottico
Materie
Monte ore settimanale
1° anno
2° anno
3° anno
4° anno
5° anno
Italiano
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua straniera
3
3
3
3
3
2
2
4
4
2
2
Scienze motorie
2
Religione/Attività alternative
Diritto ed economia (biennio),
Diritto e pratica commerciale
Matematica ed informatica
2
3
3
3
2
2
2
2
1
1
1
1
1
Chimica
2
2
Fisica
2
2
Ottica, Ottica applicata
2
2
4
4
4
Discipline sanitarie
2
2
2
5
5
Esercitazioni di lenti oftalmiche
4
4
5
2
Esercitazioni di contattologia
2
2
2
Esercitazioni di optometria
4
4
4
32
32
32
Scienze integrate (Scienze della
terra, Biologia)
TOTALE ORE
32
32
[29]
Servizi socio-sanitari con articolazione Odontotecnico
Materie
Monte ore settimanale
1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno
Italiano
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua straniera
3
3
3
3
3
Diritto ed economia (biennio), Diritto e pratica commerciale
2
2
Matematica ed informatica
4
4
Scienze integrate (Scienze della terra, Biologia)
2
2
Scienze motorie
2
Religione/Attività alternative
2
3
3
3
2
2
2
2
1
1
1
1
1
Chimica
2
2
Fisica
2
2
Anatomia Fisiopatologia e Igiene
2
2
2
3
4
4
4
2
Gnatologia
Scienze dei materiali dentali e Laboratorio
Rappresentazione e modellazione odontotecnica
2
2
4
4
Esercitazioni di laboratorio di odontotecnica
4
4
7
7
8
TOTALE ORE
32
32
32
32
32
[30]
Produzioni industriali e artigianali con opzione Produzioni tessili sartoriali
Materie
Monte ore settimanale
1° anno
2° anno
3° anno
4° anno
5° anno
Italiano
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua straniera
3
3
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Matematica ed informatica
4
4
3
3
3
Scienze integrate
2
2
Scienze motorie
2
2
2
2
2
Religione/Attività alternative
1
1
1
1
1
Fisica e laboratorio
2
2
Chimica e laboratorio
2
2
3
3
2
2
3
3
5
4
4
6
5
4
6
6
6
2
3
32
32
Tecnologie e Tecniche di
rappresentazione grafica
Tecnologie dell'informazione e
della comunicazione
Lab. tecnologico ed
esercitazioni di abbigliamento
Tecnologie applicate ai
materiali e ai processi
produttivi
Prog.
tessile,
abbigliamento
moda e costume
Tecniche di distribuzione e
marketing
TOTALE ORE
32
32
[31]
32
Servizi commerciali
Materie
Monte ore settimanale
1°anno 2°anno 3° anno 4° anno 5° anno
Italiano
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua straniera
3
3
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
4
4
4
Matematica
4
4
3
3
3
Scienze integrate (Scienze della terra, Biologia)
2
2
Scienze motorie
2
2
2
2
2
Religione/Attività alternative
1
1
1
1
1
Fisica
2
Chimica
2
Informatica e laboratorio
2
2
Tecniche professionali dei servizi commerciali
5
5
8
8
8
Seconda lingua straniera
3
3
3
3
3
2
2
2
32
32
32
Tecniche di comunicazione
TOTALE ORE
32
[32]
32
Ampliamento dell’offerta formativa
La scuola finanzia ed attiva progetti che sono connaturati alla tradizione ed identità della scuola. In
particolare si attivano progetti:
1.
2.
3.
4.
5.
progetti specifici per il potenziamento delle eccellenze
potenziamento e recupero delle competenze e delle abilità di base degli alunni
lotta contro la dispersione, per l’ integrazione e l’inclusione
progetti di integrazione con il mondo del lavoro / stage
educazione alla convivenza civile, alla cittadinanza, alla legalità, stradale, ambientale, alla salute
alimentare, all’affettività.
6. Orientamento/continuità
7. Creatività: arte, teatro, musica, sport.
8. Conoscenza del territorio con le sue tradizioni.
La scuola aderisce alla iniziativa “Programma il futuro 2015”.
La scuola incentiva e finanzia iniziative e progetti volte a promuovere e diffondere le competenze in
ambito informatico e dell’utilizzo delle nuove tecnologie.
Alternanza Scuola –Lavoro
ll nostro Istituto partecipa all’Avviso 3/2015 della regione Puglia, “Mobilità transnazionale”, in base al
quale circa 150 alunni delle classi quarte e quinte, nei mesi di ottobre e novembre 2015 saranno coinvolti
in un programma di alternanza scuola lavoro in diverse imprese e strutture in Emilia Romagna.
La scuola promuove percorsi di Alternanza scuola lavoro per tutte le classi terze, quarte e quinte.
[33]
Programmazione
Dal primo settembre 2010, con l'avvio dei nuovi indirizzi di studio a partire dalle classi prime, è diventata
obbligatoria la "programmazione per competenze" nell'ambito dei quattro assi culturali individuati nel
D.M. n.139/07: Linguistico, Matematico, Tecnico-Scientifico, Storico-Sociale.
Le competenze di base degli Assi culturali costituiscono il contesto per l’acquisizione delle otto
competenze chiave di cittadinanza indicate nella “Raccomandazione europea“(Parlamento e Consiglio
Europeo 18 dicembre 2006):
1 Comunicazione nella madrelingua,
2 Comunicazione nelle lingue straniere,
3 Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia,
4 Competenza digitale,
5 Imparare ad imparare,
6 Competenze sociali e civiche,
7 Spirito di iniziativa e imprenditorialità,
8 Consapevolezza ed espressione culturale.
Per “competenze chiave” si intendono quelle competenze di cui tutti i futuri cittadini europei avranno
bisogno per la realizzazione di sé e per lo sviluppo personale, per una cittadinanza attiva, per
l’occupazione lavorativa.
Tali competenze dovrebbero essere acquisite al termine del ciclo obbligatorio di istruzione o formazione,
come base fondamentale affinché l’apprendimento prosegua per l’intera esistenza.
Le indicazioni che provengono dall’U.E. sottolineano la necessità, per gli Istituti Professionali, di
progettare percorsi formativi in termini di competenze, per equiparare le certificazioni a livello europeo,
valutare gli apprendimenti dei percorsi non formali e facilitare l’inserimento dei giovani nel mondo del
lavoro.
La certificazione delle competenze nel biennio dell’obbligo
Le competenze chiave di cittadinanza si raccordano con le competenze essenziali acquisite attraverso i
quattro assi culturali che costituiscono la base contenutistica pluridisciplinare e metodologica per lo
sviluppo di competenze sia disciplinari che trasversali. Pertanto si è proceduto, in sede di
programmazione, ad elaborare le varie discipline, sviluppandole in Unità di Apprendimento (UDA)
attraverso competenze, abilità e contenuti, distribuite nel corso del primo biennio.
[34]
La certificazione sarà rilasciata al termine del primo biennio, sommandosi alla normale valutazione in
decimi sulle discipline, e sarà valutata secondo tre livelli di padronanza:
1. livello di base
2. livello intermedio
3. livello avanzato.
In caso di esito negativo viene indicato “livello base non raggiunto”, con relativa motivazione.
[35]
Valutazione periodica degli apprendimenti
Il D.P.R. 122/2009 contiene le indicazioni per la messa in atto delle disposizioni in materia di valutazione
scolastica introdotte dal D.L. n. 137/08 (convertito nella legge 169/08); per esso si prevedono modifiche ed
integrazioni, anche sulla scorta delle esperienze di attuazione dei nuovi regolamenti.
In attesa di tali novità e per garantire l’ordinato svolgimento delle operazioni relative alle valutazioni
periodiche del corrente anno scolastico, le indicazioni operative della Direzione Generale per gli
Ordinamenti scolastici, contenute nella circ. n. 94 del 18/10/2011, ritengono che le regole del quadro di
riferimento dei vecchi ordinamenti, tuttora applicabile alle classi terze,quarte e quinte di tutti gli indirizzi di
studio, siano compatibili con i piani di studio del primo biennio di nuovo ordinamento. Vale a dire che,
mentre in sede di scrutinio finale viene attribuito un unico voto a ciascuna disciplina, negli scrutini
intermedi la valutazione si deve esprimere attraverso l’attribuzione di uno o più voti, a seconda che
l’insegnamento preveda una o più prove (scritte, orali, pratiche o grafiche), come la tabella di seguito
riportata indica.
Insegnamenti
Percorsi
Lingua e Letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed Economia
Scienze della terra e Biologia
Fisica
Chimica
Scienze motorie e sportive
Francese
Tecnologie dell’inf. e della com.
Laboratori tecnologici esercitazioni
Scienze umane
Storia dell’arte ed espressioni grafiche
Educazione musicale
Metodologie operative
Discipline sanitarie (Anat., Fis.oculare,Igiene)
Ottica
Esercitazioni di lenti oftalmiche
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
Tutti
Tutti
Tutti
Tutti
Tutti
Tutti
Tutti
Tutti
Tutti
SSS
IA
IA
SSS
SSS
SSS
SSS
SSS OT
SSS OT
SSS OT
IA
Scritta
S
S
S
S
S
S
Orale
O
O
O
O
O
O
O
O
O
O
Prove
Pratica
Grafica
P(IA)
P(IA)
P
P
P
O
O
O
G
P
O
O
P
O
Legenda
Tutti
= Tutti gli indirizzi de Settore Servizi e del Settore Industria e Artigianato
SSS
= Settore Servizi – Indirizzo Servizi Socio-sanitari
SSS OT
= Settore Servizi – Indirizzo Servizi Socio-sanitari – Articolazione Ottico
IA
= Settore Industria e Artigianato
G
Valutazione
La valutazione rappresenta un momento centrale nella pratica educativa e la trasparenza dei
comportamenti valutativi permette allo studente di imparare ad autovalutarsi e a sviluppare così anche la
competenza dell’imparare a imparare, una delle “competenze chiave per l’apprendimento permanente”
definite nel Quadro di riferimento europeo del 2005.
La valutazione è un’attività complessa della vita scolastica che riguarda:
1.l’attribuzione del voto di comportamento;
2.l’attribuzione dei voti nelle singole discipline;
3. eventuali deroghe alla norma del limite minimo di frequenze obbligatorie per l’ammissione allo scrutinio;
4.l’ammissione in sede di scrutinio alla classe successiva;
5. l’attribuzione del credito nel triennio e il riconoscimento degli attestati di attività che possono dare
accesso al credito formativo.
[37]
1.CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
La valutazione del comportamento ha il significato di tracciare la strada per il miglioramento, sempre atteso
e perseguito dal Consiglio di Classe, nella fiducia delle potenzialità di recupero di ogni singolo studente. Con
il voto di condotta, infatti, si intende fornire ai genitori una puntuale informazione che offra loro uno
strumento propositivo e non rivendicativo per una serena discussione coi propri figli, nel rispetto del patto
di corresponsabilità sottoscritto all’atto dell’iscrizione alla scuola. In sintesi il comportamento e la sua
valutazione, pur concorrendo a determinare la media scolastica dello studente, mantengono una peculiare
valenza educativa.
GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Il voto di condotta è attribuito dal Consiglio di classe in base agli indicatori sotto descritti per ogni fascia di valutazio ne che comunque non
concorrono contemporaneamente
VOTO
MOTIVAZIONE
10
ha tenuto un comportamento eccellente, per rispetto del Regolamento scolastico, responsabilità e correttezza
ha partecipato in modo critico e costruttivo alle varie attività di classe e/o di Istituto valorizzando le proprie
capacità
ha mostrato sensibilità e attenzione per i compagni divenendo un leader positivo, un elemento esemplare e
trainante del gruppo classe
ha conseguito riconoscimenti, lodi ed encomi nelle attività intraprese
ha tenuto un comportamento corretto e irreprensibile
9
ha mostrato rispetto per tutti coloro che operano nella scuola, per gli spazi, le attrezzature e i beni comuni
ha mostrato puntualità e regolarità nella frequenza
ha partecipato e si è reso disponibile a collaborare con insegnanti e compagni per il raggiungimento degli
obiettivi formativi, mostrando senso di appartenenza alla comunità scolastica
ha partecipato a numerose attività extra-scolastiche d’Istituto con esiti lusinghieri
ha tenuto un comportamento corretto e responsabile
8
ha frequentato le lezioni in modo assiduo
ha partecipato alle attività del gruppo classe con impegno costante
ha partecipato volentieri alle attività extra-scolastiche d’Istituto
ha tenuto un comportamento sostanzialmente corretto
7
ha fatto registrare qualche assenza e qualche ritardo non sempre giustificati da reali motivazioni
ha partecipato alle attività del gruppo classe
ha riportato alcune ammonizioni verbali e note sul Registro di classe
ha più volte violato il Regolamento d’Istituto
6
ha assunto comportamenti non sempre corretti nei confronti dei compagni, dei docenti e del personale ATA
ha fatto registrare assenze e ritardi ripetuti
si è allontanato qualche volta dalla classe, anche senza autorizzazione
ha parcheggiato all’interno dell’Istituto
ha trasgredito le norme antifumo
ha tenuto un comportamento non sempre corretto durante le visite e i viaggi d’istruzione
è stato sospeso per un periodo inferiore o uguale a 15 giorni
ha riportato frequenti ammonizioni verbali e diverse note sul Registro di classe
ha commesso reati violando la dignità ed il rispetto della persona umana
DA 5 A 1
ha commesso reati che hanno determinato una reale situazione di pericolo per l’incolumità delle persone
(Non si è
ha commesso atti perseguibili penalmente e sanzionabili, compresa l’occupazione non autorizzata degli spazi
ammessi alla
pubblici
classe
ha intenzionalmente arrecato danni fisici e/o danni materiali gravi alle attrezzature scolastiche
successiva)
è stato sospeso con allontanamento dalla Scuola per un periodo superiore a 15 giorni
è stato costretto a pagare dei risarcimenti economici e/o riparare i danni provocati
Questo elenco non può essere esaustivo nella descrizione dei comportamenti sanzionabili ma qualunque comportamento c ontrario alla
convivenza civile e ai doveri dello studente sarà sanzionato, commisurando la gravità dell’infrazione a quelle sopra indicate.
[38]
2. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI NELLE SINGOLE DISCIPLINE
I docenti, per ogni disciplina, adottano forme e tipologie di verifica e criteri di valutazione discussi e
concordati nella programmazione dei Consigli di Classe e dei Dipartimenti. Tutte le verifiche sono
strettamente legate agli obiettivi della programmazione e realizzate per accertare le conoscenze e le
competenze possedute da ogni alunno.
Il Collegio dei Docenti ha inoltre elaborato dei criteri generali di valutazione per conferire omogeneità ai
processi di valutazione in tutte le discipline, articolandoli in:
Conoscenze: l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio; esse indicano il
risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento.
Abilità: implicano l’applicazione di conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi;
possono essere descritte come cognitive (in riferimento al pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche
(in riferimento all’uso di metodi, materiali, strumenti).
Competenze: indicano la capacità di far interagire le conoscenze e le abilità acquisite con le capacità
personali e/o sociali nell’elaborazione responsabile di percorsi di studio e di autonoma rielaborazione
culturale.
Il grado di conseguimento di conoscenze, abilità, competenze, viene distinto in sette livelli numerici,
rispondenti ai voti da 1 a 10.
La tabella che segue declina i descrittori per ogni livello di voto, in modo da rendere comprensibile e
condiviso il significato di ciascun voto assegnato; i voti sono poi messi in rapporto con i livelli previsti dalla
certificazione per competenze che il D.M. n. 9 del 27 gennaio 2010 ha definito per tutte le scuole italiane.
Si tratta della certificazione che deve essere rilasciata a tutti gli studenti alla fine dell’obbligo scolastico,
ossia dopo 10 anni di scuola. Per gli studenti dell’istituto professionale alla fine del secondo anno.
[39]
Voto
Indicatori di conoscenze
Indicatori di abilità
1-3
Possiede labili o nulle conoscenze
disciplinari e disarticolate nozioni
dei loro ambiti contestuali
Disattende le consegne alle quali
risponde con assoluta
incongruenza di linguaggio e di
argomentazione
4
5
Conosce in modo vago e confuso gli
argomenti disciplinari. Ne distingue
con difficoltà i nuclei essenziali e le
interrelazioni.
E' in possesso di un esiguo
repertorio di conoscenze,delle quali
coglie parzialmente implicazioni e
rimandi essenziali.
Evidenzia imprecisioni e carenze
anche gravi nell'elaborazione
delle consegne,che svolge con un
linguaggio disordinato e
scorretto.
Sviluppa le consegne in modo
sommario o incompleto, con non
certa padronanza delle soluzioni
espressive.
6
Conosce gli ambiti delle diverse
discipline e ne coglie in linea
globale contenuti e sviluppi.
Comprende le consegne e
risponde in modo semplice ma
appropriato, secondo i diversi
linguaggi disciplinari.
7
Conosce gli argomenti e li
colloca correttamente nei diversi
ambiti disciplinari.
Comprende e contestualizza le
consegne e le sviluppa attraverso
percorsi di rielaborazione
complessivamente coerenti.
8
Conosce gli ambiti disciplinari,
anche grazie ad approfondimenti
personali negli aspetti per i quali ha
maggiore interesse.
Sviluppa le consegne con rigore
logico concettuale,operando
collegamenti con appropriata
scelta di argomentazioni.
Indicatori di competenze
Livello di
certificazione
delle
competenze
di base
Non sa orientarsi nell'analisi di
problemi semplici e non è in grado
di applicare regole o elementari
operazioni risolutive
Si orienta a fatica nell'analisi dei
problemi pur semplici, che affronta
con confuse e non fondate
procedure di risoluzione.
Sa analizzare problemi semplici in
un numero limitato di contesti.
Applica, non sempre
adeguatamente, solo semplici
procedure risolutive.
Sa analizzare problemi semplici ed
orientarsi nella scelta e nella
applicazione delle strategie di
risoluzione.
Sa impostare problemi di media
complessità e formularne in modo
appropriato le relative ipotesi di
risoluzione.
E’ capace di enucleare in modo
articolato strategie di risoluzione
dei problemi per elaborare le quali
sa operare scelte coerenti ed
efficaci.
Non ha raggiunto
il livello base delle
competenze.
Livello base:
lo studente svolge
compiti semplici in
situazioni note,
mostrando di
possedere
conoscenze ed
abilità essenziali e
di saper applicare
regole e procedure
fondamentali.
Livello
intermedio:
lo studente svolge
compiti e risolve
problemi complessi
in
situazioni note,
compie scelte
consapevoli,
mostrando di saper
utilizzare le
conoscenze e le
abilità acquisite.
Livello
avanzato:
9-10
Mostra piena padronanza degli
ambiti disciplinari grazie a una ricca
e articolata rete di informazioni.
E’ in grado di sviluppare analisi
autonome a partire dalle
consegne e di esporne i risultati
con pertinenza ed efficacia.
Effettua con sicurezza e
originalità collegamenti e
confronti tra i diversi ambiti
di studio.
[40]
Sa impostare percorsi di studio
autonomi che sviluppa con ricca
pertinenza di riferimenti; sa
risolvere problemi anche complessi
mostrando sicura capacità di
orientarsi.
lo studente svolge
compiti problemi
complessi in
situazioni anche non
note, mostrando
padronanza nell’uso
delle
conoscenze e delle
abilità. Sa proporre
e
sostenere le proprie
opinioni e assumere
autonomamente
decisioni
consapevoli
3.LIMITE MINIMO DI FREQUENZA ED EVENTUALI DEROGHE
A seguito dell’avvio della riforma della scuola secondaria superiore, è entrato anche in vigore il vincolo
della frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale per la validità dell’anno scolastico e, quindi, per
consentire l’ammissione allo scrutinio. Non deve essere superato il limite massimo di assenza, pari al 25%
dell’orario annuale (265/1056 ore, oppure 50 giorni, per le classi prime, seconde e terze ; 250/990 ore,
oppure 50 giorni, per le classi quarte e quinte).
L’istituto ha previsto, in sintonia con la norma, deroghe solo in caso di motivati problemi di salute,
documentati da apposita certificazione medica, gravi e documentati problemi familiari e , per il corso
serale, attività lavorative documentate con orari e turnazioni dal datore di lavoro.
E’ stata inoltre prevista una procedura di controllo in itinere, per evitare che le famiglie non siano
informate dell’incidenza delle assenze del proprio figlio, in caso di assenze prolungate e/o saltuarie ma
frequenti. In tali casi il coordinatore di classe:
• chiama telefonicamente la famiglia;
• informa per iscritto su apposito modulo con il quale vengono convocati i genitori;
• se persistono le assenze e la famiglia non si è presentata a scuola, segnala il caso al Dirigente che la
contatta personalmente.
4. CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA (SCRUTINIO FINALE)
Gli alunni che hanno fatto registrare votazioni positive in tutte le discipline sono ammessi alla classe
successiva.
Per i casi in cui persistono insufficienze in una o più discipline, il Collegio dei Docenti indica ai Consigli di
classe i seguenti criteri orientativi generali, tenuto conto anche, come da normativa, delle valutazioni
espresse nello scrutinio intermedio, nonché dell’esito delle eventuali iniziative di sostegno e di recupero
per le insufficienze del primo periodo:
1. in presenza di carenze che portino a valutazioni di insufficienza in più di tre discipline, l’alunno non
viene ammesso alla classe successiva perché non potrebbe seguirne il lavoro con profitto;
2. in caso di valutazioni di insufficienza da una a tre discipline, il Consiglio di classe, per deliberare
l’eventuale “sospensione di giudizio” nello scrutinio di giugno, dovrà considerare:
• l’entità e la diffusione delle carenze nella preparazione;
• la capacità di recupero e la volontà di impegnarsi dell’alunno;
In caso di sospensione di giudizio, la prova di verifica finale e l’analisi dell’intero percorso curricolare
dell’anno scolastico consentono al Consiglio di classe, come previsto dalla normativa, di chiudere lo
[41]
scrutinio, valutando definitivamente la preparazione dello studente, con ammissione o non ammissione
all’anno successivo.
5. CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO NEL TRIENNIO
Con i nuovi Esami di Stato, a partire dal 1999, viene attribuito agli studenti il credito scolastico, un
punteggio legato alla media dei voti raggiunta negli ultimi tre anni, incrementato e sommato fino a
raggiungere un massimo di 25 “crediti”. Esso costituisce una parte del voto di esame, formulato in
centesimi. E’ pertanto molto importante che ciascuno studente abbia chiare le modalità con cui può
ottenere il credito di ammissione agli Esami di Stato, risultato principalmente della media raggiunta che fa
accedere ad una fascia di punti di credito che prevede un minimo e un massimo con un punto di scarto;
l’attribuzione del punteggio più alto della banda di oscillazione è determinata da alcuni fattori che sono
stati regolamentati per dare uniformità e trasparenza alle procedure di assegnazione dei punti di credito
in sede di scrutinio finale.
1° Fattore – La media scolastica
In caso di promozione a giugno se la media dello studente è maggiore o uguale alla metà della banda di
oscillazione (vedi la tabella di assegnazione dei crediti di seguito riportata) si assegna il punteggio
massimo previsto;
2° Fattore – Il credito formativo
Il credito formativo consiste “in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale
derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l'esame di Stato” (DRP323/98); tali
esperienze riguardano le attività culturali, artistiche e ricreative, il volontariato, la solidarietà, la
cooperazione, lo sport. Esso, insieme ad altri due elementi, ovvero la frequenza alle lezioni o la
presenza/assenza di debiti formativi da recuperare, è decisivo per stabilire se lo studente merita il voto
più alto o quello più basso nelle bande di oscillazione del credito scolastico, basato sulla media dei voti e
sul rendimento scolastico.
Il riconoscimento degli attestati presentati dagli studenti avviene secondo i criteri di seguito riportati:
le attività complementari ed integrative previste dal POF devono essere verificate con un prodotto finale,
pertanto:
• lo studente deve elaborare un prodotto verificabile;
• ogni docente che coordina un progetto precisa le condizioni per l’attribuzione del credito.
Quanto alle attività esterne all'istituto, perché il credito formativo sia attribuito:
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• la partecipazione deve essere documentata da enti, istituzioni o associazioni abilitate a certificare livelli
di competenza raggiunti nel proprio ambito di attività;
• nel caso di attività sportiva essa deve essere di tipo agonistico (dichiarata sul certificato);
• per le attività nel terzo settore, l’esperienza deve essere prolungata e consolidata (minimo 30gg), tanto
che sia possibile certificare da parte della struttura un’accertata acquisizione di competenza.
TABELLA CREDITI (DM 99/2009)
MEDIA DEI
CLASSE TERZA
CLASSE QUARTA
CLASSE QUINTA
PUNTI DI CREDITO
PUNTI DI CREDITO
PUNTI DI CREDITO
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M<=7
4-5
4-5
5-6
7<M<=8
5-6
5-6
6-7
8<M<=9
6-7
6-7
7-8
9<M<=10
7-8
7-8
8-9
VOTI
M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini
dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di
istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline
valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini
dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di
istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento,
concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con
l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti
conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire
nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e
deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica,
l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed
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integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun
modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica,
espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5).
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PARTE QUARTA
AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO
Nell’ambito delle attività dell’IPSSS è prevista un’ azione di valutazione e monitoraggio dell’efficacia e
dell’efficienza dell’attività posta in essere, con l’obiettivo di modificare e correggere i percorsi per
migliorare il servizio. La valutazione rispetto a quanto è previsto nel POF verificherà:
se è stato realizzato ciò che si era programmato,
se si sono elevati i livelli di conoscenze, competenze e capacità degli alunni,
se, rispetto al piano delle attività, c’è stata condivisione e si sono ottenuti risultati in linea alle
attese
la partecipazione alle attività da parte di studenti, delle famiglie e dei docenti,
se il monitoraggio e la valutazione funzionano per apportare delle modifiche funzionali.
Rispetto a ciò si procederà con: a)una valutazione esterna andando, cioè, a sentire il parere degli utenti
del servizio attraverso dei questionari o attraverso l’analisi degli indicatori che li riguardano, b) una
valutazione interna che attiene al sistema di istruzione nel suo complesso, c) una valutazione di efficacia
ed efficienza nel raggiungimento dei risultati, espressa nel rapporto risorse impiegate/ risultati conseguiti
e adeguatezza delle azioni ai bisogni del contesto territoriale.
Rispetto agli obiettivi didattici e organizzativi si individuano i seguenti indicatori di qualità:
• Percentuale di presenza del personale docente;
• frequenza degli studenti alle lezioni e alle attività extracurriculari o professionali (3° area);
• tassi di abbandono e ripetenza;
• attività di sostegno, recupero, prevenzione attuate (partecipazione alunni e risultati);
• accesso a strutture e strumenti;
• utilizzo laboratori;
• incontri con le famiglie e la loro partecipazione;
• capacità di progettare e innovare (progetti, corsi IFTS)
• collaborazione e comunicazione fra le varie componenti della scuola e altre istituzioni;
• riunioni collegiali (numero);
• corsi di aggiornamento;
• monitoraggio delle azioni formative (codocenze, progetti, corsi IDEI, terza area, inserimento
professionale).
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