POF 2015-2016 - FL Morvillo Falcone
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POF 2015-2016 - FL Morvillo Falcone
UNIONE EUROPEA MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI SOCIALI “F. L. MORVILLO FALCONE” VIA GALANTI, 1 – 72100 BRINDISI Tel. 0831 513991/2 Fax 0831 518357 [email protected] www.morvillofalconebrindisi.it PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Dirigente Scolastica Dott.ssa Rosanna Maci Anno Scolastico 2015/2016 [2] PREMESSA IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (Decreto del Presidente della Repubblica n. 275 dell’8 marzo 1999,art. 3, Regolamento Autonomia Scolastica) Cos’è il POF? Il Piano dell'Offerta Formativa (POF) è il documento fondamentale dell’istituzione scolastica che descrive la sua identità culturale e progettuale, ne esprime gli obiettivi generali e specifici, educativi e didattici. E’ rivolto agli studenti, ai genitori, agli Enti pubblici, agli organismi economici, ai centri di formazione professionale del territorio. L'Istituto Professionale di Stato per i Servizi Sociali "Francesca Laura Morvillo Falcone”, interpretando i bisogni formativi del territorio, elabora e realizza un progetto educativo-formativo attraverso il quale promuove, controlla e certifica processi di apprendimento, attiva iniziative per favorire la partecipazione all'offerta formativa dei genitori e degli adulti coinvolti in un processo di educazione permanente. Una volta adottato, il POF possiede comunque una certa flessibilità in quanto suscettibile di integrazione relativamente alle attività via via programmate dal Collegio dei Docenti, dai Consigli di Classe e dai Dipartimenti. Quali sono gli obiettivi del POF? La finalità dell’Istituto Professionale è quella di formare donne e uomini, con competenze non solo professionali, capaci di scegliere e svolgere un proprio ruolo nel mondo produttivo e nella società con spirito di responsabilità, iniziativa e creatività. Il POF, partendo da un’attenta lettura della realtà in cui sistemi di riferimento e valori culturali mutano, così come nel mondo produttivo cambiano le figure professionali ed in quello scolastico i curricoli e gli indirizzi, mira a cogliere i bisogni del presente e anticipare quelli del futuro, al fine di: identificare e realizzare le finalità dell'Istituto; innalzare il tasso di partecipazione all'interno della scuola; [3] ridurre la dispersione scolastica; alimentare la cultura della meritocrazia permettendo ai più meritevoli l’accesso a borse di studio e la partecipazione a stage formativi in Italia e all’estero; rendere sempre più spendibile il titolo di studio sul mercato del lavoro e dell’istruzione postsecondaria; incentivare l’interazione e gli scambi di esperienze con altri soggetti presenti sul territorio; realizzare la cultura e la logica della qualità. Il POF: strumento dinamico nell’interazione tra docenti, studenti, genitori Il Piano dell'Offerta Formativa nasce da un insieme di scelte condivise dalle diverse componenti della scuola: allievi, famiglie, docenti e personale ATA. È lo strumento di coordinamento delle attività individuali e collegiali della comunità scolastica, costituita da studenti, personale scolastico a vari livelli e genitori. Definisce il patto formativo nell'intero corso di studi. La procedura per aggiornare annualmente il POF è stabilita dal Regolamento sull’Autonomia Scolastica e prevede: la raccolta delle proposte e dei pareri provenienti da docenti, alunni, famiglie, istituzioni locali e associazioni presenti sul territorio; l'elaborazione del documento da parte della Funzione Strumentale a ciò delegata dal Collegio Docenti; la discussione e la delibera del Collegio Docenti; l'adozione definitiva con delibera del Consiglio d'Istituto. L'offerta formativa si basa sugli obiettivi didattico-pedagogici ed organizzativi della scuola, sulla programmazione didattica, sui piani di lavoro annuale dei docenti e sulle attività integrative ed extracurricolari; essa è completata dalla Carta dei Servizi e dal Regolamento d'Istituto, che garantiscono la trasparenza degli atti ed una vita scolastica serena, volta all'educazione, alla convivenza civile e rispettosa tra soggetti diversi per età, sesso, idee, aspettative. [4] PARTE PRIMA PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO La nostra storia L’istituto, fin dal 1967, svolge un ruolo di primo piano nel campo dell’Istruzione Professionale. Inizialmente denominato “Istituto Professionale Femminile”, per la specificità della popolazione scolastica cui era destinato, è stato promotore di sviluppo sociale sul territorio avendo formato professionalmente migliaia di giovani e consentito loro di inserirsi nei centri lavorativi afferenti al settore dei Servizi Sociali e Turistici e a quelli dell’Artigianato Sartoriale del territorio provinciale e non solo . L'esperienza della scuola dalla seconda metà degli anni '80, in concomitanza con la nuova denominazione di “Istituto Professionale di Stato per i Servizi Sociali”, esprime grande impegno in processi di sperimentazione e in esperienze innovative sul piano didattico (Progetto Brocca, Progetto ’92 , Progetti europei e regionali, Progetto 2002) per la realizzazione di percorsi formativi, in sinergia con il territorio, volti al successo scolastico, al recupero, alla gestione dei crediti formativi, all'esigenza di formazione degli studenti adulti. Dal 1993 la scuola ricorda nel nome Francesca Laura Morvillo Falcone, magistrato italiano, giovane Consigliere della Corte d'Appello di Palermo e consorte del giudice Giovanni Falcone, la quale, come è detto nella motivazione della attribuzione della medaglia al valor civile, “pur consapevole dei gravissimi pericoli cui era esposto il coniuge, gli rimaneva costantemente accanto sopportando gli stessi disagi e privazioni, sempre incoraggiandolo ed esortandolo nella dura lotta intrapresa contro la mafia”. Il vile attentato di Capaci del maggio del 1992 ne decretò la scomparsa e la nostra scuola, portandone il nome, ha inteso perpetuarne il ricordo, in nome della legalità e della fede nei più alti ideali di giustizia che ispirano la sua azione formativa rivolta alle nuove generazioni. [5] Descrizione dell’Istituto Sede di Brindisi L’I.P.S.S.S.”Francesca Laura Morvillo Falcone” di Brindisi si trova in via Galanti n.1; l’edificio insiste su tre livelli. Al piano terra si trovano,oltre alle aule scolastiche,la Sala dei Docenti,gli uffici della Dirigente Scolastica e dei Collaboratori, le Segreterie, l’Ufficio Patrimoniale, l’Ufficio di Magazzino, la Biblioteca Scolastica, il front office e il centralino telefonico, un Laboratorio di Informatica, una Sala Conferenze, il Centro di Documentazione e quello del Dipartimento del Polo H. Il primo piano è costituito quasi interamente da aule: ospita, inoltre, un Laboratorio Linguistico-Multimediale e un Laboratorio di Trattamento Testi. Al secondo piano, occupato da alcune classi dell’I.I.S.S. “E. Majorana” di Brindisi, oltre le aule vi è il Laboratorio di Scienze e Biologia, un secondo Laboratorio Linguistico e un secondo Laboratorio Linguistico-Multimediale. Completano la struttura un’ampia Aula Magna, un’attrezzatissima palestra e un edificio di due piani, annesso al corpo centrale, che ospita il Laboratorio di Ideazione, Progettazione Stilistica e Confezione ed un altro Laboratorio di Informatica. Al piano semi-interrato si trova l’archivio e il deposito di magazzino, oltre ad alcuni depositi temporanei. I lavori di adeguamento hanno consentito di rimuovere le barriere architettoniche prima presenti, e pertanto agevolano l’accesso degli alunni diversamente abili ad ogni ambiente: è presente inoltre un ascensore. Sede Coordinata di San Vito dei Normanni La sede coordinata di San Vito dei Normanni si trova in una traversa di Via De Gasperi. Attualmente è ospitata in un edificio di due piani, sede dell’Assessorato ai Servizi Sociali e della Polizia Municipale del Comune. Le classi occupano alcuni ambienti del primo piano soprastante le sedi comunali citate. L’accesso alla struttura scolastica è distinta da quella dei siti municipali. E’ attualmente in corso l’allestimento di un’aula multimediale. [6] Il Contesto: gli alunni e il territorio L’attività dell’istituzione scolastica insiste per bacino di utenza e per progettualità sull’intero territorio della provincia di Brindisi e delle provincie limitrofe. Propone corsi diurni per gli indirizzi: Servizi Socio-Sanitari, Servizi Socio-Sanitari con articolazione “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie - Ottico”, Servizi Socio-Sanitari con articolazione “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie - Odontotecnico”, Produzioni Industriali e Artigianali con articolazione “Produzioni Tessili Sartoriali”, Servizi Commerciali, e un corso serale per l’indirizzo dei Servizi Socio-Sanitari. Il nostro Istituto accoglie un’utenza prevalentemente femminile, ma con una crescente percentuale di elementi maschili, provenienti dalla città di Brindisi e dalla provincia. Nonostante la presenza sul territorio di istituti simili, l’indice di scelta del nostro Istituto rimane elevato per le numerose attività e i numerosi progetti formativi tesi a stimolare l’interesse giovanile, a favorire la socializzazione, la valorizzazione culturale, la conoscenza del lavoro e dell’associazionismo. La maggior parte della popolazione scolastica proviene da strati sociali il cui livello di istruzione è mediobasso e l’attività lavorativa prevalente delle famiglie si svolge nell’ambito del settore edilizio, dell’agricoltura, del piccolo commercio e dei servizi. Oggi è largamente riconosciuto che i servizi alle persone e alle famiglie figurano tra le aree lavorative che offriranno le maggiori opportunità occupazionali nel prossimo futuro, analogamente al settore della produzione artigianale. In questo contesto la scuola mantiene un ruolo importante nella formazione di professionalità capaci di rispondere alla domanda della nuova organizzazione economica e sociale in ambito locale, regionale, nazionale, europeo, conseguenza dei mutamenti in atto nel sistema produttivo. [7] [8] PARTE SECONDA ORGANIZZAZIONE GENERALE Funzionigramma AREA DIDATTICA Responsabili di dipartimento Consigli di classe Coordinatori di classe AREA DECISIONALE Collegio Docenti Comitato di valutazione Del servizio dei Docenti Consigli di classe AREA ORGANIZZATIVO -GESTIONALE Direttore Servizi Generali e Amministrativi Personale ATA Collaboratori del Dirigente Tutor Area professionalizzante DIRIGENTE SCOLASTICO Funzioni Strumentali Responsabili di commissione e/o gruppo di lavoro Responsabili di laboratorio Responsabile di Biblioteca Responsabile Prevenzione e Sicurezza Consiglio d’Istituto Giunta esecutiva Organo di garanzia [9] Responsabile Trattamento Dati Risorse umane DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Rosanna Maci COLLABORATORI DEL DIRIGENTE Prof. Alberto Rosato Prof. Nicola Serratì FUNZIONI STRUMENTALI Area 1 Gestione e attuazione del Piano dell’Offerta Formativa Proff. Maurizio Gaudio, Stefania Tomasi Area 2 Sostegno al lavoro dei docenti Proff.sse Sandra Bruno, Vita Prete Area 3 Interventi e servizi per gli studenti Prof.sse Francesca De marco, Dolores Fiorentino, Danila Giuppa COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI Componenti effettivi Proff. Camposeo, D’anna, Serratì [10] COMMISSIONI DI GRUPPI DI STUDIO E DI LAVORO Obiettivo: recepire le esigenze educativo-didattiche dell’istituto in preparazione del Collegio dei Docenti per la formulazione e lo COMITATO TECNICO SCIENTIFICO sviluppo del Piano dell’offerta formativa, proporre la sperimentazione di nuovi modelli nell’ottica del confronto e della ricerca delle migliori pratiche. PREVENZIONE E SICUREZZA, Obiettivo: Predisporre gli adempimenti previsti dalla normativa TRATTAMENTO DATI (informazione, piani e prove di evacuazione, formazione delle squadre antincendio e primo soccorso, ecc.). Gestione e tutela dati. Obiettivo: operare per una serena convivenza in attuazione dello ORGANO DI GARANZIA statuto delle studentesse e degli studenti; creare, in sinergia con gli organismi scolastici esistenti, una maggiore responsabilità e consapevolezza dei ruoli. ELEZIONI Obiettivo: garantire la regolarità, l’efficacia e l’efficienza nelle elezioni degli organi collegiali Obiettivo: aggiornare e diffondere il Sistema di Gestione Qualità QUALITA’ (SGQ) nell’istituto, individuare gli ambiti di miglioramento,supportare la fase di elaborazione dei dati SIQuS, predisporre interventi di formazione nelle aree ritenute prioritarie. CERTIFICAZIONE DELLE Obiettivo: Individuare le competenze relativa agli assi culturali, e di COMPETENZE DEGLI ASSI ciascuna di esse gli indicatori e i descrittori, ai fini della valutazione e CULTURALI della certificazione da effettuare a conclusione dell’obbligo scolastico. Obiettivo: Porre attenzione ai segnali di rischio durante le prime fasi D.S.A. Legge 170/2010 e degli apprendimenti scolastici in un’ottica di prevenzione e di D.M.5669 (Disturbi Specifici segnalazione al fine di garantire il diritto allo studio degli allievi con dell’Apprendimento) DSA, attraverso forme didattiche e modalità di valutazione più adeguate , con il raggiungimento del successo scolastico. GRUPPO H di ISTITUTO Obiettivo: operare scambi,discussioni e confronto riguardo a (ai sensi della Legge 05/02/1992, problematiche riferite all’handicap; approntare strategie finalizzate n.104, art.15 comma 2) all’inclusione degli alunni certificati. [11] DIRETTRICE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI Marisa Iavasile RESPONSABILE DELLA BIBLIOTECA DI ISTITUTO Anna Galasso PERSONALE A.T.A. Assistenti tecnici Assistenti amministrativi Collaboratori scolastici Arcangelo Allegretti Anna Arpe Marcello Caniglia Giuseppina Cannalire Salvatore De Mauro Maria Angela Simeone Lucrezia Taccone Eliana Tripodi Carmela Barbati Ornella Carignano Rosa Carano Ornella Colafati Maria Rosaria Convertini Maria Convertino Pasqua Fusco Antonietta Dadamo Lucia Rampino Maria della Croce Garganese Maria Scarafile Maria Vincenza Laghezza Vincenza Toraldo Giuseppe Leo Carmela Saracino Maria Rosa Pugliese Maria Fontana Taurisano Rosa Vitale [12] Risorse strutturali L’istituto è dotato di 8 laboratori adeguatamente attrezzati. Queste strutture offrono forme di apprendimento alternative che supportano ed ampliano l’efficacia dell’azione didattica, dal momento che ogni docente ha la possibilità concreta di alternare le lezioni frontali con quelle pratiche nei diversi laboratori, anche grazie all’ausilio di 4 assistenti tecnici di laboratorio. Denominazione n. posti ubicazione Descrizione Lab. Informatica 25 p. terra n.24 PC alunni, n.1 postazione docente, stampante, scanner, collegamento rete LAN, videoproiettore con schermo Lab. Trattamento Testi 17 1^piano n.16 PC alunni, n.1 postazione docente, stampante, collegamento rete LAN 1^piano n.21 PC alunni, n.2 postazioni docenti, rete teachnet, satellitare e videoregistratore, 2 stampanti, scanner, collegamento rete LAN 2^piano n.13 postazioni alunni biposto, n.1 postazione docente, impianto videosatellitare con parabola, impianto registratori e microcomputer, preamplificatore, telecamera a colori, videoregistratore con lettore DVD Lab. Linguistico Lab. Linguistico-multimediale I 23 27 Lab. Linguistico-multimediale II 20 2^piano n.18 PC alunni, n.2 postazione docente, lavagna interattiva, fotocamera digitale, stampante, scanner, collegamento rete LAN Lab. Laboratorio Scienze 20 2^piano n.1 postazione multimediale, 4 banchi di lavoro, cappa chimica aspirante, incubatore-stufa a ventilazione Lab. Informatica Moda 21 Settore Moda n.20 PC alunni, n.1 postazione docente, stampante, scanner, plotter, collegamento rete LAN Lab. Ideazione e Progettazione Stilistica 38 Settore Moda n. 1 PC, n.18 macchine da cucire industriali, n.10 macchine da cucire artigianali, n.9 taglia-cuci artigianali [13] Sono inoltre presenti la Biblioteca, la Palestra attrezzata, l’Auditorium, la Sala Conferenze, l’Ufficio Patrimoniale e il Centro Territoriale di Supporto alle nuove tecnologie nella didattica con allievi diversabili (CST). [14] Centro Territoriale di Supporto alle nuove Tecnologie nella didattica con allievi diversabili (CST) Il Centro nasce su indicazione del Ministero della Pubblica Istruzione nell’ambito delle “Nuove Tecnologie e Disabilità” ed è una delle sei strutture operative di supporto distribuite nel territorio della Puglia, con il compito di sostenere concretamente le scuole nell’acquisto e nell’uso efficiente delle nuove tecnologie per l’integrazione scolastica. Gli operatori che sono incaricati di svolgere l’attività di consulenza e formazione presso il Centro Supporto Territoriale di Brindisi hanno partecipato alla formazione nell’ambito del “Progetto Nuove Tecnologie e Disabilità” promossa dal Ministero, sulle minorazioni visiva, uditiva e motoria, sul ritardo mentale, sui disturbi della comunicazione e dell’apprendimento. PROGRAMMA DEL CST BRINDISI OBIETTIVI ATTIVITA’ Ottimizzazione delle risorse in fase di acquisizione delle attrezzature e loro gestione in rapporto ai Comodato d’uso bisogni delle scuole Assistenza Tecnica e di supporto ai più comuni problemi di funzionamento e adattamento nei Consulenza tecnica confronti degli utenti, considerati gli aspetti didattici Raccolta e messa in rete di progetti e psico-pedagogici Iniziative di formazione, aggiornamento, studio e Formazione degli operatori ricerca [15] Polo H L’I.P.S.S.S., con nota Prot. n. 19832/C-14 del 05/03/2002, è stato individuato dal Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Brindisi come Scuola Polo per l’Handicap ed è stato inserito nell’elenco dei 16 Centri dislocati sul territorio regionale. Al Polo H di Brindisi (Prot. n. 1240/C14 del 09/10/2003) fanno capo tutte le scuole di ogni ordine e grado site nei comuni di Brindisi, Cellino San Marco, Erchie, Latiano, Mesagne, Oria, San Donaci, San Pancrazio, San Pietro Vernotico, Torchiarolo e Torre S. Susanna. Il Polo H di Brindisi ha il compito di operare sul territorio come supporto di documentazione, formazione, informazione, consulenza. I destinatari sonogli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, educatori di servizi per l’handicap, operatori socio-sanitari, genitori, studenti ed operatori del Terzo Settore. Il servizio offerto dal Polo H contempla: un Centro Servizi H, un Centro documentazione H (C.D.H.), uno sportello informativo, una banca dati, un servizio di consulenza per acquisti di sussidi e materiali didattici e per la formalizzazione di richieste di sussidi e attrezzature occorrenti, una Biblioteca H, l’attivazione di una rete informatica. L’attività di documentazione messa in atto dal Centro risponde a due obiettivi fondamentali. Il primo riguarda l’acquisizione, la raccolta, la sistemazione e la diffusione del materiale documentario le cui schede di catalogazione affluiscono, per informazioni e ricerche, nella Banca dati C.D.H..Il secondo risponde all’esigenza di diffondere la cultura della documentazione, per creare memoria delle esperienze prodotte nelle scuole, nei corsi di formazione/aggiornamento ad altri fruitori, per essere fonte di conoscenza. In particolare, il Centro si pone lo scopo di migliorare la qualità dell’integrazione scolastica per mezzo di: indagini sui bisogni, dotazione e utilizzazione di attrezzature delle scuole di ogni ordine e grado appartenenti al Polo; acquisto di sussidi e attrezzature da mettere a disposizione delle scuole con la modalità del comodato d’uso; promozione di iniziative di formazione; raccolta di materiale bibliografico e di documentazione di esperienze significative realizzate nelle scuole. Per facilitare il processo di produzione di documentazione, di consulenze, di sussidi e di consultazione del materiale didattico è attivato uno Sportello di consulenza documentazione C.D.H. gestito da personale specializzato con un orario settimanale di apertura al pubblico. [16] Orario delle lezioni CORSO DIURNO CORSO SERALE BRINDISI SAN VITO BRINDISI 1° ora 08.05 – 09.05 08.15 - 09.15 15.00 – 16.00 2° ora 09.05 – 10.05 09.15 - 10.15 16.00 – 17.00 3° ora 10.05 – 11.00 10.15 - 11.15 17.00 – 18.00 4° ora 11.10 – 12.05 11.15 - 12.15 18.00 – 19.00 5° ora 12.05 – 13.05 12.15 - 13.15 19.00 – 20.00 6° ora 13.05 – 14.05 13.15 - 14.15 [17] PARTE TERZA L’OFFERTA FORMATIVA Mission E' l'obiettivo generale che la scuola si pone nei confronti degli studenti, delle famiglie, del mondo del lavoro e del territorio. Esprime l’impegno di garantire il diritto di apprendere e la crescita umana e professionale degli studenti, di comprendere i cambiamenti sociali e le richieste del mondo del lavoro, di progettare un'offerta formativa volta a soddisfare le esigenze e le aspettative del contesto sociale, economico e produttivo. Dalla mission scaturiscono le scelte degli obiettivi della scuola. Finalità L’Istituto intende garantire un’offerta formativa volta: alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli studenti; al miglioramento del processo di insegnamento/apprendimento con l’introduzione di nuove metodologie e la flessibilità dei curricola; alla personalizzazione degli itinerari formativi attraverso la progettualità della scuola e l’integrazione nel territorio; al coinvolgimento responsabile di tutte le componenti scolastiche nei processi attivati, con particolare riguardo all’analisi di fattibilità, all’individuazione degli strumenti per raggiungere gli obiettivi formativi, alle procedure di autovalutazione e verifica interna, alle azioni di monitoraggio, alla progettazione del miglioramento; alla promozione delle potenzialità di ogni studente adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo; alla formazione di giovani atta ad inserirsi nella vita attiva, con una solida cultura generale, una preparazione professionale di base ed approfondimenti specialistici; al sostegno della formazione continua, con un costante collegamento tra scuola e mondo del lavoro; al sostegno dei soggetti in difficoltà con la prevenzione e la riduzione della dispersione scolastica. [18] Obiettivi e strategie La finalità di istituto viene perseguita ponendo in essere una serie di strategie volte al raggiungimento dei seguenti obiettivi: Garantire il dialogo scuola-famiglia-studenti improntandolo sulla trasparenza di informazione relativa a: le finalità e gli obiettivi dell’Istituto, pubblicizzati anche attraverso il sito web www.morvillofalconebrindisi.it; gli obiettivi specifici di apprendimento per il raggiungimento delle competenze, attraverso la comunicazione delle programmazioni di classe e dei docenti; i tempi, modi e criteri di valutazione, comunicando agli studenti voti e modalità di verifica; la Carta dei Servizi. Operare in modo che, nel rispetto della libertà professionale dei docenti, le programmazioni di tutte le classi vengano effettuate con le stesse modalità attraverso: l’analisi di situazione; la definizione degli obiettivi conseguenti all’analisi effettuata; la scelta dei contenuti funzionali al raggiungimento degli obiettivi e individuazione dei moduli disciplinari; l’individuazione dei metodi; la definizione degli strumenti di valutazione e di verifica, con i relativi criteri. Promuovere l’aggiornamento e la formazione continua in servizio del personale dell’istituto, per consentire un costante sviluppo della professionalità con: la progettazione e l’organizzazione di corsi di formazione e aggiornamento; la partecipazione del personale ad opportunità formative esterne alla scuola; la partecipazione del personale ad iniziative ministeriali per la diffusione dei processi innovativi nella scuola; [19] la pubblicazione di atti e materiali prodotti in esperienze didattico–organizzative dal personale dell’Istituto, sintesi di momenti formativi collegiali o individuali, per offrire contributi di crescita professionale a tutti gli operatori della scuola. Prevenire il fenomeno dell’abbandono e della dispersione scolastica orientando e rimotivando initinere lo studente, anche portatore di deficit sociali, affettivi e cognitivi, e valorizzare le eccellenzeattraversole seguenti attività : accoglienza (primo anno); orientamento sull’obbligo di istruzione e formativo; tirocinio, stage, alternanza scuola/lavoro; incontri di formazione per la scelta delle facoltà universitarie (orientamento universitario, preparazione ai test d’ingresso); illustrazione degli sbocchi occupazionali sul territorio relativi ai titoli di studio offerti dall’Istituto e delle opportunità di formazione non universitaria dopo il conseguimento del diploma (corsi post diploma, IFTS); gestione delle assemblee studentesche; quotidiano in classe; formazione informatica; corsi di sostegno, di recupero e di eccellenza; progetti PON e progetti d’Istituto. Garantire agli studenti l’educazione alla salute, alla solidarietà e alle pari opportunità per una migliore qualità di vita scolastica con: l’educazione alla salute, alla solidarietà e alle pari opportunità per una migliore qualità di vita scolastica la promozione dello sport; l’educazione socio affettiva, educazione alla salute, sensibilizzazione alle donazioni; l’educazione alla legalità e alla responsabilità. [20] Assicurare le condizioni che favoriscono l’integrazione dei diversamente abili attraverso: specifiche attività di accoglienza; la collaborazione con le famiglie e con gli operatori dei Distretti socio sanitari; il coinvolgimento del gruppo di lavoro (Gruppo H), del Consiglio di Classe e delle famiglie nell’elaborazione e applicazione degli strumenti previsti dalla Legge 104/92 (Profilo Dinamico Funzionale e Piano Educativo Individualizzato); la traduzione di un profilo professionale, una mansione o un compito in standard formativi attraverso l'indicazione delle competenze di base, trasversali e tecnico/professionali per ricavarne un percorso ed una programmazione didattica; La certificazione delle competenze acquisite. Promuovere l’organizzazione di percorsi formativi finalizzati all’educazione permanente con: l’attuazione di un sistema integrato di istruzione e formazione scuola/lavoro; riconoscimento dei crediti tra diversi sistemi formativi per gli studenti lavoratori organizzazione di corsi di formazione per adulti. Sviluppare una dimensione europea nella formazione e nell’orientamento, promovendo l’acquisizione di competenze chiave, preparando i giovani alla vita adulta e professionale in funzione delle esigenze della società e delle innovazioni tecnologiche attraverso: corsi di formazione professionale di specializzazione; [21] approfondimento dell’inglese in quanto lingua comunitaria, anche attraverso stage all’estero; corsi di preparazione all’ECDL; viaggi di istruzione e scambi culturali come strumenti di conoscenza di altre realtà nazionali. [22] Indirizzi di studio A partire dall’anno scolastico 2010-2011 l’Istituto Professionale “F. L. Morvillo Falcone” ha attuato il regolamento di riordino degli Istituti Professionali emanato dal Presidente della Repubblica il 15 marzo 2010. Sono attivi i seguenti corsi: per il settore Servizi, l’indirizzo generale ”SERVIZI SOCIO-SANITARI”. per il settore Servizi, l’indirizzo “Servizi socio-sanitari” con articolazione: “ARTI AUSILIARIE DELLE PROFESSIONI SANITARIE - OTTICO”. per il settore Servizi, l’indirizzo “Servizi socio-sanitari” con articolazione: “ARTI AUSILIARIE DELLE PROFESSIONI SANITARIE – ODONTOTECNICO. per il settore Industria e artigianato, indirizzo “Produzioni industriali ed artigianali”, articolazione “Artigianato”, con opzione “PRODUZIONI TESSILI SARTORIALI”. per il settore Servizi, l’indirizzo ”SERVIZI COMMERCIALI”. I nuovi percorsi degli Istituti Professionali sono articolati in due bienni e un quinto anno. II primo biennio(articolato per ciascun anno in 660 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 396 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo), è finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze relativi agli assi culturali dell’obbligo di istruzione. Le discipline dell'area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo biennio, si fondano su metodologie laboratoriali per favorire l'acquisizione di strumenti concettuali e di procedure applicative funzionali a reali situazioni di lavoro. Il secondo biennio è articolato per ciascun anno in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo. Al termine del terzo anno, grazie ad un'ampia flessibilità degli orari che garantisce la personalizzazione dei percorsi, è possibile l'eventuale rilascio della qualifica professionale in regime di sussidiarietà d'intesa con la Regione. Le discipline dell'area di indirizzo assumono connotazioni specifiche, con l'obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, un'adeguata competenza professionale di settore, idonea sia all'inserimento diretto nel mondo del lavoro, sia al proseguimento degli studi nel sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, sia nei percorsi universitari o di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. [23] Profili professionali Indirizzo generale Servizi Socio- Sanitari Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo “Servizi socio-sanitari” possiede le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale. E’ in grado di: partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l’interazione con soggetti istituzionali e professionali; rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso idonee strutture; intervenire nella gestione dell’impresa socio-sanitaria e nella promozione di reti di servizio per attività di assistenza e di animazione sociale; applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria; organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli; interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento; individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della vita quotidiana; utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse. Opportunità professionali: ha competenze che gli consentono di operare in tutti i servizi del settore sociale e sanitario, di tipo socio-assistenziale e socio-sanitario, residenziali e semi-residenziali; possiede conoscenze altamente strutturate ed abilità “sovraordinate” rispetto al contesto lavorativo in cui sarà chiamato ad operare e può svolgere la sua attività in collaborazione con gli altri operatori professionali preposti all’assistenza sanitaria e a quella sociale ed educativa, secondo il criterio del lavoro multi-professionale. [24] Articolazione “ Arti ausiliarie delle professioni sanitarie – Ottico” Il Diplomato di istruzione professionale, nell’articolazione “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie Ottico” dell’indirizzo “Servizi socio-sanitari”, possiede le competenze di ottica ed oftalmica necessarie per realizzare, nel laboratorio oftalmico, ogni tipo di soluzione ottica personalizzata e per confezionare, manutenere e commercializzare occhiali e lenti, nel rispetto della normativa vigente. È in grado di : utilizzare in modo adeguato materiali, leghe, strumentazioni e tecniche di lavorazione e ricostruzione indispensabili per preparare ausili e/o presidi sanitari con funzione correttiva, sostitutiva, integrativa ed estetica per il benessere della persona; utilizzare gli strumenti informatici di ausilio al proprio lavoro, nella tecnica professionale e nella gestione dei dati e degli archivi relativi ai clienti; applicare le norme giuridiche, sanitarie e commerciali che regolano l’esercizio della professione; dimostrare buona manualità e doti relazionali per interagire positivamente con i clienti. Opportunità professionali: può lavorare in piccole, medie e grandi aziende sanitarie che si occupano della strumentazione in uso negli ospedali e nelle cliniche; può aprire un’attività commerciale finalizzata alla vendita di apparecchi ottici; può inserirsi in aziende pubbliche o private che operano in questo campo. Articolazione “ Arti ausiliarie delle professioni sanitarie – Odontotecnico” Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo “Servizi socio-sanitari”, nell’articolazione “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie - Odontotecnico”, possiede le competenze necessarie per predisporre, nel laboratorio odontotecnico, nel rispetto della normativa vigente, apparecchi di protesi dentaria, su modelli forniti da professionisti sanitari abilitati. È in grado di: applicare tecniche di ricostruzione impiegando in modo adeguato materiali e leghe per rendere il lavoro funzionale, apprezzabile esteticamente e duraturo nel tempo; osservare le norme giuridiche, sanitarie e commerciali che regolano l’esercizio della professione; dimostrare buona manualità e doti relazionali per interagire positivamente con i clienti; aggiornare costantemente gli strumenti di ausilio al proprio lavoro, nel rispetto delle norme giuridiche e sanitarie che regolano il settore. [25] Indirizzo Produzioni Industriali e Artigianali con articolazione Produzioni Tessili Sartoriali Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”, con articolazione Produzioni Tessili Sartoriali interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali. Le sue competenze tecnicoprofessionali sono riferite alle filiere del settore produttivo dell’abbigliamento e sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. E’ in grado di: ideare, progettare, realizzare e commercializzare i capi di abbigliamento, prodotti anche su commissione, con attenzione agli aspetti connessi all’innovazione, sotto il profilo creativo e tecnico; scegliere e utilizzare le materie prime e i materiali relativi al settore di riferimento; utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo per operare autonomamente nei processi in cui è coinvolto; intervenire nella predisposizione, conduzione e mantenimento in efficienza degli impianti e dei dispositivi utilizzati; applicare le normative vigenti sulla tutela dell’ambiente e sulla salute e sicurezza degli addetti alle lavorazioni, degli utenti e consumatori; osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla fabbricazione, alla distribuzione e all’uso dei prodotti di interesse; supportare l’amministrazione e la commercializzazione dei prodotti. Opportunità professionali: può operare in industrie ed aziende artigiane operative nel settore tessile e dell’abbigliamento; può inserirsi nella produzione di beni come lavoratore autonomo o piccolo imprenditore; può essere dipendente o titolare di impresa commerciale nel settore abbigliamento. Indirizzo ”Servizi commerciali” Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi commerciali” ha competenze professionali nel settore della gestione dei processi amministrativi e commerciali, nella promozione turistica e nella organizzazione di eventi. È in grado di: ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali; contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi ad essa connessi; contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo-contabile; contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing; collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale; [26] utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore; organizzare eventi promozionali; utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni; comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di settore; collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale. [27] Quadro orario Servizi socio-sanitari Materie Monte ore settimanale 1°anno 2°anno 3° anno 4° anno 5° anno Italiano 4 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Lingua straniera 3 3 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 Matematica ed informatica 4 4 3 3 3 Scienze integrate (Scienze della terra, Biologia) 2 2 Scienze motorie 2 2 2 2 2 Religione/Attività alternative 1 1 1 1 1 Scienze umane e sociali (biennio), Psicologia 4 4 4 5 5 3 3 3 2 2 4 4 4 Diritto e Legislazione socio-sanitaria Tecnica Amministrativa ed economia sociale Elementi di St. dell’arte ed Espressioni grafiche 2 Chimica 2 Fisica 2 Metodologie Operative 2 Educazione musicale 2 3 2 Igiene e cultura medico sanitaria 2^ Lingua straniera 2 2 3 3 3 TOTALE ORE 32 32 32 32 32 [28] Servizi socio-sanitari con articolazione Ottico Materie Monte ore settimanale 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno Italiano 4 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Lingua straniera 3 3 3 3 3 2 2 4 4 2 2 Scienze motorie 2 Religione/Attività alternative Diritto ed economia (biennio), Diritto e pratica commerciale Matematica ed informatica 2 3 3 3 2 2 2 2 1 1 1 1 1 Chimica 2 2 Fisica 2 2 Ottica, Ottica applicata 2 2 4 4 4 Discipline sanitarie 2 2 2 5 5 Esercitazioni di lenti oftalmiche 4 4 5 2 Esercitazioni di contattologia 2 2 2 Esercitazioni di optometria 4 4 4 32 32 32 Scienze integrate (Scienze della terra, Biologia) TOTALE ORE 32 32 [29] Servizi socio-sanitari con articolazione Odontotecnico Materie Monte ore settimanale 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno Italiano 4 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Lingua straniera 3 3 3 3 3 Diritto ed economia (biennio), Diritto e pratica commerciale 2 2 Matematica ed informatica 4 4 Scienze integrate (Scienze della terra, Biologia) 2 2 Scienze motorie 2 Religione/Attività alternative 2 3 3 3 2 2 2 2 1 1 1 1 1 Chimica 2 2 Fisica 2 2 Anatomia Fisiopatologia e Igiene 2 2 2 3 4 4 4 2 Gnatologia Scienze dei materiali dentali e Laboratorio Rappresentazione e modellazione odontotecnica 2 2 4 4 Esercitazioni di laboratorio di odontotecnica 4 4 7 7 8 TOTALE ORE 32 32 32 32 32 [30] Produzioni industriali e artigianali con opzione Produzioni tessili sartoriali Materie Monte ore settimanale 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno Italiano 4 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Lingua straniera 3 3 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 Matematica ed informatica 4 4 3 3 3 Scienze integrate 2 2 Scienze motorie 2 2 2 2 2 Religione/Attività alternative 1 1 1 1 1 Fisica e laboratorio 2 2 Chimica e laboratorio 2 2 3 3 2 2 3 3 5 4 4 6 5 4 6 6 6 2 3 32 32 Tecnologie e Tecniche di rappresentazione grafica Tecnologie dell'informazione e della comunicazione Lab. tecnologico ed esercitazioni di abbigliamento Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi Prog. tessile, abbigliamento moda e costume Tecniche di distribuzione e marketing TOTALE ORE 32 32 [31] 32 Servizi commerciali Materie Monte ore settimanale 1°anno 2°anno 3° anno 4° anno 5° anno Italiano 4 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Lingua straniera 3 3 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 4 4 4 Matematica 4 4 3 3 3 Scienze integrate (Scienze della terra, Biologia) 2 2 Scienze motorie 2 2 2 2 2 Religione/Attività alternative 1 1 1 1 1 Fisica 2 Chimica 2 Informatica e laboratorio 2 2 Tecniche professionali dei servizi commerciali 5 5 8 8 8 Seconda lingua straniera 3 3 3 3 3 2 2 2 32 32 32 Tecniche di comunicazione TOTALE ORE 32 [32] 32 Ampliamento dell’offerta formativa La scuola finanzia ed attiva progetti che sono connaturati alla tradizione ed identità della scuola. In particolare si attivano progetti: 1. 2. 3. 4. 5. progetti specifici per il potenziamento delle eccellenze potenziamento e recupero delle competenze e delle abilità di base degli alunni lotta contro la dispersione, per l’ integrazione e l’inclusione progetti di integrazione con il mondo del lavoro / stage educazione alla convivenza civile, alla cittadinanza, alla legalità, stradale, ambientale, alla salute alimentare, all’affettività. 6. Orientamento/continuità 7. Creatività: arte, teatro, musica, sport. 8. Conoscenza del territorio con le sue tradizioni. La scuola aderisce alla iniziativa “Programma il futuro 2015”. La scuola incentiva e finanzia iniziative e progetti volte a promuovere e diffondere le competenze in ambito informatico e dell’utilizzo delle nuove tecnologie. Alternanza Scuola –Lavoro ll nostro Istituto partecipa all’Avviso 3/2015 della regione Puglia, “Mobilità transnazionale”, in base al quale circa 150 alunni delle classi quarte e quinte, nei mesi di ottobre e novembre 2015 saranno coinvolti in un programma di alternanza scuola lavoro in diverse imprese e strutture in Emilia Romagna. La scuola promuove percorsi di Alternanza scuola lavoro per tutte le classi terze, quarte e quinte. [33] Programmazione Dal primo settembre 2010, con l'avvio dei nuovi indirizzi di studio a partire dalle classi prime, è diventata obbligatoria la "programmazione per competenze" nell'ambito dei quattro assi culturali individuati nel D.M. n.139/07: Linguistico, Matematico, Tecnico-Scientifico, Storico-Sociale. Le competenze di base degli Assi culturali costituiscono il contesto per l’acquisizione delle otto competenze chiave di cittadinanza indicate nella “Raccomandazione europea“(Parlamento e Consiglio Europeo 18 dicembre 2006): 1 Comunicazione nella madrelingua, 2 Comunicazione nelle lingue straniere, 3 Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, 4 Competenza digitale, 5 Imparare ad imparare, 6 Competenze sociali e civiche, 7 Spirito di iniziativa e imprenditorialità, 8 Consapevolezza ed espressione culturale. Per “competenze chiave” si intendono quelle competenze di cui tutti i futuri cittadini europei avranno bisogno per la realizzazione di sé e per lo sviluppo personale, per una cittadinanza attiva, per l’occupazione lavorativa. Tali competenze dovrebbero essere acquisite al termine del ciclo obbligatorio di istruzione o formazione, come base fondamentale affinché l’apprendimento prosegua per l’intera esistenza. Le indicazioni che provengono dall’U.E. sottolineano la necessità, per gli Istituti Professionali, di progettare percorsi formativi in termini di competenze, per equiparare le certificazioni a livello europeo, valutare gli apprendimenti dei percorsi non formali e facilitare l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. La certificazione delle competenze nel biennio dell’obbligo Le competenze chiave di cittadinanza si raccordano con le competenze essenziali acquisite attraverso i quattro assi culturali che costituiscono la base contenutistica pluridisciplinare e metodologica per lo sviluppo di competenze sia disciplinari che trasversali. Pertanto si è proceduto, in sede di programmazione, ad elaborare le varie discipline, sviluppandole in Unità di Apprendimento (UDA) attraverso competenze, abilità e contenuti, distribuite nel corso del primo biennio. [34] La certificazione sarà rilasciata al termine del primo biennio, sommandosi alla normale valutazione in decimi sulle discipline, e sarà valutata secondo tre livelli di padronanza: 1. livello di base 2. livello intermedio 3. livello avanzato. In caso di esito negativo viene indicato “livello base non raggiunto”, con relativa motivazione. [35] Valutazione periodica degli apprendimenti Il D.P.R. 122/2009 contiene le indicazioni per la messa in atto delle disposizioni in materia di valutazione scolastica introdotte dal D.L. n. 137/08 (convertito nella legge 169/08); per esso si prevedono modifiche ed integrazioni, anche sulla scorta delle esperienze di attuazione dei nuovi regolamenti. In attesa di tali novità e per garantire l’ordinato svolgimento delle operazioni relative alle valutazioni periodiche del corrente anno scolastico, le indicazioni operative della Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici, contenute nella circ. n. 94 del 18/10/2011, ritengono che le regole del quadro di riferimento dei vecchi ordinamenti, tuttora applicabile alle classi terze,quarte e quinte di tutti gli indirizzi di studio, siano compatibili con i piani di studio del primo biennio di nuovo ordinamento. Vale a dire che, mentre in sede di scrutinio finale viene attribuito un unico voto a ciascuna disciplina, negli scrutini intermedi la valutazione si deve esprimere attraverso l’attribuzione di uno o più voti, a seconda che l’insegnamento preveda una o più prove (scritte, orali, pratiche o grafiche), come la tabella di seguito riportata indica. Insegnamenti Percorsi Lingua e Letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed Economia Scienze della terra e Biologia Fisica Chimica Scienze motorie e sportive Francese Tecnologie dell’inf. e della com. Laboratori tecnologici esercitazioni Scienze umane Storia dell’arte ed espressioni grafiche Educazione musicale Metodologie operative Discipline sanitarie (Anat., Fis.oculare,Igiene) Ottica Esercitazioni di lenti oftalmiche Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Tutti Tutti Tutti Tutti Tutti Tutti Tutti Tutti Tutti SSS IA IA SSS SSS SSS SSS SSS OT SSS OT SSS OT IA Scritta S S S S S S Orale O O O O O O O O O O Prove Pratica Grafica P(IA) P(IA) P P P O O O G P O O P O Legenda Tutti = Tutti gli indirizzi de Settore Servizi e del Settore Industria e Artigianato SSS = Settore Servizi – Indirizzo Servizi Socio-sanitari SSS OT = Settore Servizi – Indirizzo Servizi Socio-sanitari – Articolazione Ottico IA = Settore Industria e Artigianato G Valutazione La valutazione rappresenta un momento centrale nella pratica educativa e la trasparenza dei comportamenti valutativi permette allo studente di imparare ad autovalutarsi e a sviluppare così anche la competenza dell’imparare a imparare, una delle “competenze chiave per l’apprendimento permanente” definite nel Quadro di riferimento europeo del 2005. La valutazione è un’attività complessa della vita scolastica che riguarda: 1.l’attribuzione del voto di comportamento; 2.l’attribuzione dei voti nelle singole discipline; 3. eventuali deroghe alla norma del limite minimo di frequenze obbligatorie per l’ammissione allo scrutinio; 4.l’ammissione in sede di scrutinio alla classe successiva; 5. l’attribuzione del credito nel triennio e il riconoscimento degli attestati di attività che possono dare accesso al credito formativo. [37] 1.CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA La valutazione del comportamento ha il significato di tracciare la strada per il miglioramento, sempre atteso e perseguito dal Consiglio di Classe, nella fiducia delle potenzialità di recupero di ogni singolo studente. Con il voto di condotta, infatti, si intende fornire ai genitori una puntuale informazione che offra loro uno strumento propositivo e non rivendicativo per una serena discussione coi propri figli, nel rispetto del patto di corresponsabilità sottoscritto all’atto dell’iscrizione alla scuola. In sintesi il comportamento e la sua valutazione, pur concorrendo a determinare la media scolastica dello studente, mantengono una peculiare valenza educativa. GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA Il voto di condotta è attribuito dal Consiglio di classe in base agli indicatori sotto descritti per ogni fascia di valutazio ne che comunque non concorrono contemporaneamente VOTO MOTIVAZIONE 10 ha tenuto un comportamento eccellente, per rispetto del Regolamento scolastico, responsabilità e correttezza ha partecipato in modo critico e costruttivo alle varie attività di classe e/o di Istituto valorizzando le proprie capacità ha mostrato sensibilità e attenzione per i compagni divenendo un leader positivo, un elemento esemplare e trainante del gruppo classe ha conseguito riconoscimenti, lodi ed encomi nelle attività intraprese ha tenuto un comportamento corretto e irreprensibile 9 ha mostrato rispetto per tutti coloro che operano nella scuola, per gli spazi, le attrezzature e i beni comuni ha mostrato puntualità e regolarità nella frequenza ha partecipato e si è reso disponibile a collaborare con insegnanti e compagni per il raggiungimento degli obiettivi formativi, mostrando senso di appartenenza alla comunità scolastica ha partecipato a numerose attività extra-scolastiche d’Istituto con esiti lusinghieri ha tenuto un comportamento corretto e responsabile 8 ha frequentato le lezioni in modo assiduo ha partecipato alle attività del gruppo classe con impegno costante ha partecipato volentieri alle attività extra-scolastiche d’Istituto ha tenuto un comportamento sostanzialmente corretto 7 ha fatto registrare qualche assenza e qualche ritardo non sempre giustificati da reali motivazioni ha partecipato alle attività del gruppo classe ha riportato alcune ammonizioni verbali e note sul Registro di classe ha più volte violato il Regolamento d’Istituto 6 ha assunto comportamenti non sempre corretti nei confronti dei compagni, dei docenti e del personale ATA ha fatto registrare assenze e ritardi ripetuti si è allontanato qualche volta dalla classe, anche senza autorizzazione ha parcheggiato all’interno dell’Istituto ha trasgredito le norme antifumo ha tenuto un comportamento non sempre corretto durante le visite e i viaggi d’istruzione è stato sospeso per un periodo inferiore o uguale a 15 giorni ha riportato frequenti ammonizioni verbali e diverse note sul Registro di classe ha commesso reati violando la dignità ed il rispetto della persona umana DA 5 A 1 ha commesso reati che hanno determinato una reale situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (Non si è ha commesso atti perseguibili penalmente e sanzionabili, compresa l’occupazione non autorizzata degli spazi ammessi alla pubblici classe ha intenzionalmente arrecato danni fisici e/o danni materiali gravi alle attrezzature scolastiche successiva) è stato sospeso con allontanamento dalla Scuola per un periodo superiore a 15 giorni è stato costretto a pagare dei risarcimenti economici e/o riparare i danni provocati Questo elenco non può essere esaustivo nella descrizione dei comportamenti sanzionabili ma qualunque comportamento c ontrario alla convivenza civile e ai doveri dello studente sarà sanzionato, commisurando la gravità dell’infrazione a quelle sopra indicate. [38] 2. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI NELLE SINGOLE DISCIPLINE I docenti, per ogni disciplina, adottano forme e tipologie di verifica e criteri di valutazione discussi e concordati nella programmazione dei Consigli di Classe e dei Dipartimenti. Tutte le verifiche sono strettamente legate agli obiettivi della programmazione e realizzate per accertare le conoscenze e le competenze possedute da ogni alunno. Il Collegio dei Docenti ha inoltre elaborato dei criteri generali di valutazione per conferire omogeneità ai processi di valutazione in tutte le discipline, articolandoli in: Conoscenze: l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio; esse indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Abilità: implicano l’applicazione di conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi; possono essere descritte come cognitive (in riferimento al pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (in riferimento all’uso di metodi, materiali, strumenti). Competenze: indicano la capacità di far interagire le conoscenze e le abilità acquisite con le capacità personali e/o sociali nell’elaborazione responsabile di percorsi di studio e di autonoma rielaborazione culturale. Il grado di conseguimento di conoscenze, abilità, competenze, viene distinto in sette livelli numerici, rispondenti ai voti da 1 a 10. La tabella che segue declina i descrittori per ogni livello di voto, in modo da rendere comprensibile e condiviso il significato di ciascun voto assegnato; i voti sono poi messi in rapporto con i livelli previsti dalla certificazione per competenze che il D.M. n. 9 del 27 gennaio 2010 ha definito per tutte le scuole italiane. Si tratta della certificazione che deve essere rilasciata a tutti gli studenti alla fine dell’obbligo scolastico, ossia dopo 10 anni di scuola. Per gli studenti dell’istituto professionale alla fine del secondo anno. [39] Voto Indicatori di conoscenze Indicatori di abilità 1-3 Possiede labili o nulle conoscenze disciplinari e disarticolate nozioni dei loro ambiti contestuali Disattende le consegne alle quali risponde con assoluta incongruenza di linguaggio e di argomentazione 4 5 Conosce in modo vago e confuso gli argomenti disciplinari. Ne distingue con difficoltà i nuclei essenziali e le interrelazioni. E' in possesso di un esiguo repertorio di conoscenze,delle quali coglie parzialmente implicazioni e rimandi essenziali. Evidenzia imprecisioni e carenze anche gravi nell'elaborazione delle consegne,che svolge con un linguaggio disordinato e scorretto. Sviluppa le consegne in modo sommario o incompleto, con non certa padronanza delle soluzioni espressive. 6 Conosce gli ambiti delle diverse discipline e ne coglie in linea globale contenuti e sviluppi. Comprende le consegne e risponde in modo semplice ma appropriato, secondo i diversi linguaggi disciplinari. 7 Conosce gli argomenti e li colloca correttamente nei diversi ambiti disciplinari. Comprende e contestualizza le consegne e le sviluppa attraverso percorsi di rielaborazione complessivamente coerenti. 8 Conosce gli ambiti disciplinari, anche grazie ad approfondimenti personali negli aspetti per i quali ha maggiore interesse. Sviluppa le consegne con rigore logico concettuale,operando collegamenti con appropriata scelta di argomentazioni. Indicatori di competenze Livello di certificazione delle competenze di base Non sa orientarsi nell'analisi di problemi semplici e non è in grado di applicare regole o elementari operazioni risolutive Si orienta a fatica nell'analisi dei problemi pur semplici, che affronta con confuse e non fondate procedure di risoluzione. Sa analizzare problemi semplici in un numero limitato di contesti. Applica, non sempre adeguatamente, solo semplici procedure risolutive. Sa analizzare problemi semplici ed orientarsi nella scelta e nella applicazione delle strategie di risoluzione. Sa impostare problemi di media complessità e formularne in modo appropriato le relative ipotesi di risoluzione. E’ capace di enucleare in modo articolato strategie di risoluzione dei problemi per elaborare le quali sa operare scelte coerenti ed efficaci. Non ha raggiunto il livello base delle competenze. Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. Livello avanzato: 9-10 Mostra piena padronanza degli ambiti disciplinari grazie a una ricca e articolata rete di informazioni. E’ in grado di sviluppare analisi autonome a partire dalle consegne e di esporne i risultati con pertinenza ed efficacia. Effettua con sicurezza e originalità collegamenti e confronti tra i diversi ambiti di studio. [40] Sa impostare percorsi di studio autonomi che sviluppa con ricca pertinenza di riferimenti; sa risolvere problemi anche complessi mostrando sicura capacità di orientarsi. lo studente svolge compiti problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli 3.LIMITE MINIMO DI FREQUENZA ED EVENTUALI DEROGHE A seguito dell’avvio della riforma della scuola secondaria superiore, è entrato anche in vigore il vincolo della frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale per la validità dell’anno scolastico e, quindi, per consentire l’ammissione allo scrutinio. Non deve essere superato il limite massimo di assenza, pari al 25% dell’orario annuale (265/1056 ore, oppure 50 giorni, per le classi prime, seconde e terze ; 250/990 ore, oppure 50 giorni, per le classi quarte e quinte). L’istituto ha previsto, in sintonia con la norma, deroghe solo in caso di motivati problemi di salute, documentati da apposita certificazione medica, gravi e documentati problemi familiari e , per il corso serale, attività lavorative documentate con orari e turnazioni dal datore di lavoro. E’ stata inoltre prevista una procedura di controllo in itinere, per evitare che le famiglie non siano informate dell’incidenza delle assenze del proprio figlio, in caso di assenze prolungate e/o saltuarie ma frequenti. In tali casi il coordinatore di classe: • chiama telefonicamente la famiglia; • informa per iscritto su apposito modulo con il quale vengono convocati i genitori; • se persistono le assenze e la famiglia non si è presentata a scuola, segnala il caso al Dirigente che la contatta personalmente. 4. CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA (SCRUTINIO FINALE) Gli alunni che hanno fatto registrare votazioni positive in tutte le discipline sono ammessi alla classe successiva. Per i casi in cui persistono insufficienze in una o più discipline, il Collegio dei Docenti indica ai Consigli di classe i seguenti criteri orientativi generali, tenuto conto anche, come da normativa, delle valutazioni espresse nello scrutinio intermedio, nonché dell’esito delle eventuali iniziative di sostegno e di recupero per le insufficienze del primo periodo: 1. in presenza di carenze che portino a valutazioni di insufficienza in più di tre discipline, l’alunno non viene ammesso alla classe successiva perché non potrebbe seguirne il lavoro con profitto; 2. in caso di valutazioni di insufficienza da una a tre discipline, il Consiglio di classe, per deliberare l’eventuale “sospensione di giudizio” nello scrutinio di giugno, dovrà considerare: • l’entità e la diffusione delle carenze nella preparazione; • la capacità di recupero e la volontà di impegnarsi dell’alunno; In caso di sospensione di giudizio, la prova di verifica finale e l’analisi dell’intero percorso curricolare dell’anno scolastico consentono al Consiglio di classe, come previsto dalla normativa, di chiudere lo [41] scrutinio, valutando definitivamente la preparazione dello studente, con ammissione o non ammissione all’anno successivo. 5. CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO NEL TRIENNIO Con i nuovi Esami di Stato, a partire dal 1999, viene attribuito agli studenti il credito scolastico, un punteggio legato alla media dei voti raggiunta negli ultimi tre anni, incrementato e sommato fino a raggiungere un massimo di 25 “crediti”. Esso costituisce una parte del voto di esame, formulato in centesimi. E’ pertanto molto importante che ciascuno studente abbia chiare le modalità con cui può ottenere il credito di ammissione agli Esami di Stato, risultato principalmente della media raggiunta che fa accedere ad una fascia di punti di credito che prevede un minimo e un massimo con un punto di scarto; l’attribuzione del punteggio più alto della banda di oscillazione è determinata da alcuni fattori che sono stati regolamentati per dare uniformità e trasparenza alle procedure di assegnazione dei punti di credito in sede di scrutinio finale. 1° Fattore – La media scolastica In caso di promozione a giugno se la media dello studente è maggiore o uguale alla metà della banda di oscillazione (vedi la tabella di assegnazione dei crediti di seguito riportata) si assegna il punteggio massimo previsto; 2° Fattore – Il credito formativo Il credito formativo consiste “in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l'esame di Stato” (DRP323/98); tali esperienze riguardano le attività culturali, artistiche e ricreative, il volontariato, la solidarietà, la cooperazione, lo sport. Esso, insieme ad altri due elementi, ovvero la frequenza alle lezioni o la presenza/assenza di debiti formativi da recuperare, è decisivo per stabilire se lo studente merita il voto più alto o quello più basso nelle bande di oscillazione del credito scolastico, basato sulla media dei voti e sul rendimento scolastico. Il riconoscimento degli attestati presentati dagli studenti avviene secondo i criteri di seguito riportati: le attività complementari ed integrative previste dal POF devono essere verificate con un prodotto finale, pertanto: • lo studente deve elaborare un prodotto verificabile; • ogni docente che coordina un progetto precisa le condizioni per l’attribuzione del credito. Quanto alle attività esterne all'istituto, perché il credito formativo sia attribuito: [42] • la partecipazione deve essere documentata da enti, istituzioni o associazioni abilitate a certificare livelli di competenza raggiunti nel proprio ambito di attività; • nel caso di attività sportiva essa deve essere di tipo agonistico (dichiarata sul certificato); • per le attività nel terzo settore, l’esperienza deve essere prolungata e consolidata (minimo 30gg), tanto che sia possibile certificare da parte della struttura un’accertata acquisizione di competenza. TABELLA CREDITI (DM 99/2009) MEDIA DEI CLASSE TERZA CLASSE QUARTA CLASSE QUINTA PUNTI DI CREDITO PUNTI DI CREDITO PUNTI DI CREDITO M=6 3-4 3-4 4-5 6<M<=7 4-5 4-5 5-6 7<M<=8 5-6 5-6 6-7 8<M<=9 6-7 6-7 7-8 9<M<=10 7-8 7-8 8-9 VOTI M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed [43] integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5). [44] PARTE QUARTA AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Nell’ambito delle attività dell’IPSSS è prevista un’ azione di valutazione e monitoraggio dell’efficacia e dell’efficienza dell’attività posta in essere, con l’obiettivo di modificare e correggere i percorsi per migliorare il servizio. La valutazione rispetto a quanto è previsto nel POF verificherà: se è stato realizzato ciò che si era programmato, se si sono elevati i livelli di conoscenze, competenze e capacità degli alunni, se, rispetto al piano delle attività, c’è stata condivisione e si sono ottenuti risultati in linea alle attese la partecipazione alle attività da parte di studenti, delle famiglie e dei docenti, se il monitoraggio e la valutazione funzionano per apportare delle modifiche funzionali. Rispetto a ciò si procederà con: a)una valutazione esterna andando, cioè, a sentire il parere degli utenti del servizio attraverso dei questionari o attraverso l’analisi degli indicatori che li riguardano, b) una valutazione interna che attiene al sistema di istruzione nel suo complesso, c) una valutazione di efficacia ed efficienza nel raggiungimento dei risultati, espressa nel rapporto risorse impiegate/ risultati conseguiti e adeguatezza delle azioni ai bisogni del contesto territoriale. Rispetto agli obiettivi didattici e organizzativi si individuano i seguenti indicatori di qualità: • Percentuale di presenza del personale docente; • frequenza degli studenti alle lezioni e alle attività extracurriculari o professionali (3° area); • tassi di abbandono e ripetenza; • attività di sostegno, recupero, prevenzione attuate (partecipazione alunni e risultati); • accesso a strutture e strumenti; • utilizzo laboratori; • incontri con le famiglie e la loro partecipazione; • capacità di progettare e innovare (progetti, corsi IFTS) • collaborazione e comunicazione fra le varie componenti della scuola e altre istituzioni; • riunioni collegiali (numero); • corsi di aggiornamento; • monitoraggio delle azioni formative (codocenze, progetti, corsi IDEI, terza area, inserimento professionale). [45]