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LaboratoRI SpA Via Vitorchiano, 165 00189 Roma DISCIPLINARE TECNICO PER LA FORNITURA DI SERVIZI SPECIALISTICI FINALIZZATI ALLA CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA PER LA PROGETTAZIONE DI OPERE IDROSANITARIE E DI IMPIANTI INDUSTRIALI AI SENSI DEL DM 14/01/2008 Ottobre 2014 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 INDICE 1. PREMESSE .................................................................................................................................... 4 2. OGGETTO DELLE PRESTAZIONI .......................................................................................... 4 3. DURATA DEL CONTRATTO ..................................................................................................... 6 4. MODALITA’ DI GARA ................................................................................................................ 7 4.1 SOGGETTI AMMESSI ALLA GARA ........................................................................................................ 7 4.2 REQUISITI DEL FORNITORE ................................................................................................................. 7 5. MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEI SERVIZI .................................................................. 7 5.1 COORDINAMENTO E RESPONSABILITÀ DELLE ATTIVITÀ DEL FORNITORE .......................................... 7 5.2 RESPONSABILE DEL SERVIZIO .............................................................................................................. 7 5.3 AFFIDAMENTO DELL’INCARICO........................................................................................................... 8 5.4 ESPLETAMENTO DELLE PRESTAZIONI ................................................................................................. 8 5.5 SOPRALLUOGHI ................................................................................................................................... 9 5.6 VARIANTI AL PIANO DI INDAGINE ....................................................................................................... 9 5.7 TEMPI DI ESECUZIONE E CONCLUSIONE DELLE PRESTAZIONI ............................................................ 9 6. PREZZI CONTRATTUALI E MODALITA’ DI PAGAMENTO ............................................. 9 7. OCCUPAZIONE DI SPAZI PUBBLICI E PRIVATI ........................................................... 10 8. AFFIDAMENTO A TERZI ........................................................................................................ 11 9. CAUZIONI E GARANZIE ........................................................................................................ 11 10. PENALI ......................................................................................................................................... 12 11. OSSERVANZA DELLE NORME ANTINFORTUNISTICHE E PREVIDENZIALI ......... 12 12. RESPONSABILITÀ DEL FORNITORE.................................................................................. 13 13. OBBLIGHI DEL FORNITORE NEI CONFRONTI DEL PERSONALE DIPENDENTE ............................................................................................................................. 13 1 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 14. DECADENZA E FACOLTA’ DI RECESSO ........................................................................... 14 15. CONTROVERSIE ....................................................................................................................... 14 16. PROPRIETA’ INTELLETTUALE E MATERIALE DEGLI ELABORATI............................ 14 17. RISERVATEZZA ........................................................................................................................ 14 18. TUTELA DELLE PERSONE E TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI ...................... 14 19. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI ................................................................................. 16 20. ALLESTIMENTO DEL CANTIERE ......................................................................................... 17 21. SONDAGGIO GEOTECNICO ................................................................................................. 17 22. PERFORAZIONE A DISTRUZIONE DI NUCLEO ............................................................. 28 23. TECNOLOGIA DACTEST......................................................................................................... 29 24. CAMPIONAMENTO GEOTECNICO NEI SONDAGGI ...................................................... 30 25. PROVA PENETROMETRICA DINAMICA STANDARDIZZATA (S.P.T.) ..................... 32 26. PROVA PRESSIOMETRICA IN FORO ................................................................................. 34 27. PROVE DI PERMEABILITA’ IN FORO................................................................................. 38 28. POSA IN OPERA DI STRUMENTAZIONE GEOTECNICA .............................................. 42 29. PROVA PENETROMETRICA STATICA CON PUNTA MECCANICA (CPT)................. 54 30. PROVA PENETROMETRICA STATICA CON PUNTA ELETTRICA (CPTE) ................ 57 31. PROVA PENETROMETRICA STATICA CON PUNTA ELETTRICA E PIEZOCONO (CPTU) ............................................................................................................... 61 32. PROVA PENETROMETRICA DINAMICA CONTINUA (DP) ........................................... 65 33. PROVA ESEGUITA CON DILATOMETRO PIATTO TIPO MARCHETTI ...................... 67 34. PROVA DI CARICO SU PIASTRA ........................................................................................ 69 35. PROSPEZIONE GEOFISICA CON IL METODO ELETTRICO PER L’ESECUZIONE DI PROFILI DI RESISTIVITA’ ............................................................... 73 2 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 36. SONDAGGI ELETTRICI VERTICALI (SEV) ...................................................................... 74 37. RILIEVO GEOFISICO CON METODO GRAVIMETRICO ................................................ 76 38. RILIEVO ELETTROMAGNETICO CON METODO RADAR.............................................. 77 39. PROSPEZIONE GEOFISICA CON METODO SISMICO A RIFRAZIONE ................... 78 40. PROSPEZIONE SISMICA IN FORO DI SONDAGGIO CON TECNICA DOWN- HOLE............................................................................................................................................. 81 41. POSPEZIONE SISMICA CON TECNICA CROSS-HOLE ................................................ 84 42. PROSPEZIONE SISMICA CON TECNICA TOMOGRAFICA .......................................... 86 43. PROVE GEOTECNICHE DI LABORATORIO ...................................................................... 90 44. MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO .............................................................. 97 3 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 PARTE I - SPECIFICHE CHE REGOLAMENTANO IL CONTRATTO 1. PREMESSE LaboratoRI SpA, Società del Gruppo ACEA SpA, con sede in Roma Via Vitorchiano, 165, nel seguito indicata come “Committente”, ha la necessità di acquisire servizi specialistici finalizzati alla caratterizzazione e modellazione geologica e geotecnica per la progettazione, ai sensi del DM 14/01/2008, di opere nel settore idrico-ambientale degli impianti industriali ricadenti nell'ambito del territorio della provincia di Roma o comunque in territorio regionale o, in forma eccezionale, in territorio extra–regionale. Per l’acquisizione di detti servizi, LaboratoRI SpA intende avvalersi di un soggetto Società o RTI di Società o Consorzi tra Società, nel seguito indicato come “Fornitore”, avente i requisiti indicati al successivo art. 2.2 del presente documento (in termini di capacità tecnico-professionale ed economico-finanziaria) idonei a garantire il risultato prestazionale richiesto, al quale affidare le attività di che trattasi fino alla concorrenza dell’importo del singolo lotto. Il presente documento costituisce il “Disciplinare tecnico dei servizi specialistici finalizzati alla caratterizzazione e modellazione geologica e geotecnica per la progettazione, ai sensi del DM 14/01/2008, di opere nel settore idrico-ambientale” di seguito indicato come “Disciplinare”, allegato tecnico al contratto per la fornitura dei sopracitati servizi, recante le modalità di richiesta, erogazione, contabilizzazione e pagamento degli stessi servizi. 2. OGGETTO DELLE PRESTAZIONI I servizi, le forniture e le prestazioni oggetto del contratto che sono descritte dettagliatamente nella parte II “Specifiche tecniche per l’esecuzione dei servizi richiesti” dal presente Disciplinare, rientrano nelle seguenti principali categorie: A – Sondaggi geognostici e prove in foro Sondaggio Sondaggio attrezzato Prelievo di campione Prova in foro di sondaggio Riprese televisive in foro o in pozzo B – Prove in sito Prove in sito continue: penetrometria dinamica e statica Prove in sito puntuali: prove di carico su piastra C – Prospezioni geofisiche Indagini geofisiche: geoelettrica, geogravimetria, geosismica, georadar D – Analisi di laboratorio analisi, prove e test geotecnici di laboratorio terra e roccia A – Sondaggi geognostici e prove in foro I servizi di questa categoria consistono delle seguenti principali operazioni: Sondaggio - - approntamento del sito di indagine con prima installazione delle attrezzature di perforazione, compreso il trasporto in andata e ritorno delle attrezzature ed i viaggi del personale di cantiere; installazione di ogni ulteriore postazione di perforazione successiva alla prima (compresa nell’approntamento), con ricostituzione del cantiere nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza (inclusi sia il preforo a mano, da effettuare in ogni caso in zone urbane, sia il ripristino dei luoghi allo stato originario); perforazione ad andamento verticale eseguita con attrezzatura a rotazione a carotaggio continuo con metodo aste e carotiere, intervallata da operazioni di campionamento o, se e quando richiesto, dall’esecuzione di prove in foro; 4 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica - - 2014 fornitura di cassette catalogatrici per la conservazione delle carote estratte e trasporto in idoneo luogo di deposito e loro custodia per la durata dell’appalto di servizi; redazione in corso d’opera da parte di un Geologo iscritto all’Ordine Professionale di colonne stratigrafiche a valenza geotecnica e descrittrici dei terreni attraversati, della presenza o assenza di falda idrica e delle prove in foro effettuate; riprese fotografiche di immagini digitali delle carote conservate nelle cassette; fornitura di documentazione redatta secondo le specifiche del presente Disciplinare; consegna di campioni indisturbati al laboratorio di analisi geotecnica. Sondaggio attrezzato - - - - - approntamento del sito di indagine con prima installazione delle attrezzature di perforazione, compreso il trasporto in andata e ritorno delle attrezzature ed i viaggi del personale di cantiere; installazione di ogni ulteriore postazione di perforazione successiva alla prima (compresa nell’approntamento), con ricostituzione del cantiere nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza; (inclusi sia il preforo a mano, da effettuare in ogni caso in zone urbane, sia il ripristino dei luoghi allo stato originario); perforazione ad andamento verticale eseguita con attrezzatura a rotazione a carotaggio continuo con metodo asta e carotiere (“wire line” o a distruzione di nucleo) intervallata, se e quando richiesto, da operazioni di campionamento o dall’esecuzione di prove in foro; fornitura e posa in opera di piezometri (tubo aperto, Casagrande, ecc.), inclinometri o di tubazioni in PVC o metalliche destinate all’esecuzione di indagini specialistiche successive all’esecuzione; sistemazione finale dei luoghi con pozzetti protettivi di chiusura, del tipo sporgente con lucchetto limitatamente ad aree non urbanizzate o del tipo carrabile, allineato alla sede stradale o ad altra pavimentazione per tutte le aree antropizzate; fornitura di documentazione redatta secondo le specifiche del presente Disciplinare. Prelievo di campioni L’operazione prevede il prelievo di campioni del tipo indisturbato con infissione a velocità costante di campionatori idonei alla tipologia di terreno o del tipo disturbato con rotoinfissione o con l’utilizzo di campionatori a pareti grosse. I campioni, sigillati ed etichettati secondo le prescrizioni tecniche del presente Disciplinare, devono poi essere consegnati al laboratorio di analisi geotecniche. Prove in foro Consistono nell’esecuzione di prove S.P.T. con punta Raymond secondo gli standard AGI, da prove d’acqua, sia del tipo Lefranc (a carico costante o variabile) sia del tipo Lugeon, da prove pressiometriche o da prove dilatometriche con le prescrizioni e specifiche del presente Disciplinare. Per ogni categoria di prova, la prestazione di servizio prevede la restituzione di una documentazione a firma e timbro di Geologo iscritto all’Ordine professionale responsabile dei dati acquisiti e delle elaborazioni svolte, contenente almeno: - descrizione dei macchinari impiegati e del dettaglio di procedura di prova, corredata dalle tarature e certificazioni delle apparecchiature (ove richieste); - restituzione dei dati acquisiti dalla prova effettuata in formato cartaceo e digitale (dati tabellari) unitamente ai calcoli eseguiti dettagliamente descritti nelle formulazioni analitiche e negli eventuali software di elaborazione impiegati; - restituzione di una planimetria con l’esatta ubicazione delle prova/e in foro eseguita/e. B – Prove in sito I servizi di questa categoria consistono delle seguenti principali operazioni: Prove in sito continue - allestimento della postazione di prova con prima installazione delle attrezzature, compreso il trasporto in andata e ritorno delle attrezzature ed i viaggi del personale di cantiere; installazione di ogni ulteriore postazione successiva alla prima (compresa nell’approntamento), con ricostituzione delle condizioni di prova nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza (inclusi sia il preforo a mano, da effettuare in ogni caso in zone urbane, sia il ripristino dei luoghi allo stato originario); 5 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica - 2014 esecuzione della prospezione penetrometrica ad andamento verticale eseguita secondo le specifiche previste dal piano di indagine; restituzione del tracciato penetrometrico su supporto cartaceo e digitale elaborazione dei dati acquisiti da parte di Geologo iscritto all’Ordine Professionale; fornitura della documentazione redatta secondo le specifiche del presente Disciplinare. Prove in sito puntuali - - allestimento della postazione di prova con prima installazione delle attrezzature, compreso trasporto in andata e ritorno delle attrezzature ed i viaggi del personale di cantiere; installazione di ogni ulteriore postazione successiva alla prima (compresa nell’approntamento), con ricostituzione delle condizioni di prova nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza; (inclusi sia il preforo a mano, da effettuare in ogni caso in zone urbane, sia il ripristino dei luoghi allo stato originario); esecuzione della prova secondo le specifiche previste dal piano di indagine; restituzione dei dati acquisiti su supporto cartaceo e digitale elaborazione dei dati acquisiti da parte di Geologo iscritto all’Ordine Professionale; fornitura della documentazione redatta secondo le specifiche del presente Disciplinare. C – Prospezioni geofisiche I servizi di questa categoria consistono delle seguenti principali operazioni: - - approntamento delle attrezzature e/o degli stendimenti, compreso il trasporto in andata e ritorno delle attrezzature ed i viaggi del personale di cantiere; installazione di ogni ulteriore postazione/stendimento successiva alla prima (compresa nell’approntamento), con ricostituzione della postazione/stendimento nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza; (inclusi sia l’eventuale preforo a mano, da effettuare in ogni caso in zone urbane, sia il ripristino dei luoghi allo stato originario); esecuzione della prospezione geofisica secondo le specifiche previste dal piano di indagine; restituzione dei dati acquisiti su supporto cartaceo e digitale elaborazione dei dati acquisiti da parte di Geologo iscritto all’Ordine Professionale; fornitura della documentazione redatta secondo le specifiche del presente Disciplinare. D - Analisi di laboratorio Consistono nelle determinazioni analitiche di laboratorio geotecnico eseguite sui campioni prelevati in sito ordinate dal Committente e svolte secondo le normative tecniche ed i metodi standard vigenti per l’esecuzione, utilizzando le apparecchiature certificate prescritte dalle norme stesse (espressamente citate per ogni singola prova nella parte II – Specifiche tecniche del Servizio, del presente Disciplinare. 3. DURATA DEL CONTRATTO La durata del contratto è fissata in 24 (ventiquattro) mesi solari e consecutivi a decorrere dalla data di sottoscrizione dell’ Ordine d’Acquisto che sarà emesso dalla Funzione Acquisti e Logistica di Acea SpA. Nel sopracitato periodo potrà non essere affidata alcuna attività senza che ciò comporti diritto alcuno per il Fornitore di chiedere compensi e/o indennizzi a qualsiasi titolo. Le prestazioni non avranno carattere di continuità, potranno essere richieste intervallate tra loro anche di periodi piuttosto lunghi e saranno composte da uno o più dei servizi indicati all’art. 1 precedente, raggruppati all’interno di specifici piani di indagine geologica predisposti sulla base delle esigenze delle attività progettuali. Il contratto avrà termine per avvenuto raggiungimento dell’importo contrattuale o per sopraggiunta scadenza temporale. Qualora alla scadenza dei 24 mesi non fosse stato esaurito l’importo del contratto, sarà facoltà del Committente prorogare il termine di ultimazione per un ulteriore periodo, da concordarsi con il Fornitore, mediante verbale, fino ad un massimo di 12 mesi, ai medesimi prezzi, patti e condizioni senza che il Fornitore possa vantare alcun compenso, oltre quanto dovuto per i servizi forniti. 6 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 4. 2014 MODALITA’ DI GARA 4.1 Soggetti ammessi alla gara Sono ammesse a partecipare alla gara: ditte facenti parte dell’elenco depositato presso il Servizio Tecnico Centrale del Ministero delle Infrastrutture in possesso della certificazione relativa al settore di prova: a) prove di laboratorio sui terreni; raggruppamenti temporanei costituiti o da costituirsi tra soggetti di cui almeno uno in possesso della certificazione sopra indicata; consorzi stabili di ditte di cui almeno una in possesso della certificazione sopra indicata. 4.2 Requisiti del Fornitore Il Fornitore deve mettere a disposizione del Committente una struttura organizzativa in grado di assicurare il rispetto degli standard di qualità richiesti e delle tempistiche stabilite costituita da personale tecnico in possesso di comprovate capacità e competenze professionali per l’espletamento delle prestazioni oggetto del presente contratto, attestaste dai relativi curricula. Tutto il personale tecnico che il Fornitore impiegherà per l’espletamento delle attività richieste dal Committente dovrà essere munito di laurea in Geologia o idoneo titolo di studio, in relazione alle specifiche competenze richieste, iscritto ai relativi Albi professionali. Il Fornitore deve dimostrare, a pena di esclusione, di: 1) essere iscritto nell’elenco depositato presso il Servizio Tecnico Centrale del Ministero delle Infrastrutture ed essere in possesso della certificazione relativamente al seguente settore di prova: a) prove di laboratorio sui terreni; 2) disporre di un Coordinatore tecnico in grado di assicurare il coordinamento e controllo delle prestazioni svolte dai tecnici incaricati, che sia munito di Laurea in Geologia, abilitato all’esercizio della professione da almeno 10 anni, nonché iscritto all’Ordine professionale; 3) disporre di un Geologo responsabile delle attività di campo, iscritto all’Ordine Professionale e con almeno 3 anni di esperienza nella gestione dei cantieri, il coordinamento delle attività geognostiche e la redazione di rapporti tecnici; 4) aver prodotto negli ultimi tre anni un fatturato globale pari ad almeno €. 500.000,00 (Euro cinquecentomila/00) per attività di caratterizzazione e modellazione geologica e geotecnica; 5) disporre di una sede operativa nella provincia di Roma, ovvero impegnarsi a costituire una sede operativa aggiuntiva nella provincia di Roma entro 30 (trenta) giorni dall’aggiudicazione. 5. 5.1 MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEI SERVIZI Coordinamento e responsabilità delle attività del Fornitore Il Fornitore deve indicare un referente unico cui affidare il coordinamento delle attività previste dal contratto in oggetto (Coordinatore tecnico) che sarà l’interlocutore cui il Committente farà riferimento per ogni comunicazione riguardante l’avvio, l’espletamento, la conclusione e la contabilizzazione delle varie prestazioni richieste. Entro 15 giorni successivi all’avvio del servizio, il Fornitore comunicherà i nominativi del Coordinatore tecnico e dei soggetti facenti parte della organizzazione dei quali dovrà garantire la capacità professionale in merito alle specifiche attività. In particolare, il Geologo responsabile delle attività di campo, dovrà essere iscritto all’Ordine dei Geologi e possedere almeno 3 anni di esperienza nella gestione dei cantieri, nel coordinamento delle attività geognostiche e nella redazione di rapporti tecnici. Il Geologo responsabile delle attività di campo dovrà presenziare a tutte le attività di indagine, compreso il sopralluogo preliminare. 5.2 Responsabile del Servizio Il Committente nominerà un Responsabile del Servizio e lo comunicherà al Fornitore. Al Responsabile del Servizio verrà demandato il compito di dare tutte le disposizioni necessarie alla perfetta e puntuale esecuzione delle prestazioni nel rispetto dei patti contrattuali. 7 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 L’attività del Responsabile del Servizio si esplica con interventi attivi e dispositivi posti in essere mediante Ordini di Servizio, istruzioni scritte e/o verbali impartite in cantiere direttamente o attraverso suo incaricato. La sorveglianza delle attività, anche saltuaria, da parte del Committente non esonera il Fornitore dalle responsabilità circa l’esatto adempimento degli ordini impartiti e la perfetta esecuzione delle prestazioni richieste. Il Fornitore inoltre ha l’obbligo di osservare rigorosamente le buone regole dell’arte e di adoperare materiali di ottima qualità, rimanendo in ogni caso unico responsabile, anche se eventuali deficienze fossero passate inosservate al momento dell’esecuzione del servizio. Alla scadenza del contatto (vedi art. 3 precedente), il Responsabile del Servizio redigerà un verbale di corretto adempimento della prestazione contrattuale. Il Committente si riserva la facoltà di sostituire il Responsabile del Servizio anche durante l’espletamento del contratto. 5.3 Affidamento dell’incarico Il Fornitore dovrà effettuare le prestazioni richieste con i mezzi d’opera e con personale tecnico di provata capacità ed idoneo per numero e qualifica. L’assegnazione di ciascun incarico avverrà in base ad uno specifico programma di indagini che il Responsabile del Servizio comunicherà al Fornitore mediante apposito Ordine di Servizio che specificherà le prestazioni richieste ed il termine di consegna della relativa documentazione. Ove il termine di consegna venisse contestato dal Fornitore entro le 48 ore successive al ricevimento dell’incarico si procederà a fissare un nuovo termine di consegna in contraddittorio tra le parti. In caso di mancato accordo il Committente procederà d’ufficio ad assegnare al Fornitore un nuovo termine di consegna, riservandosi la facoltà di risoluzione anticipata del contratto. Con l’accettazione dell’incarico, sancita dalla sottoscrizione del relativo OdS, il Fornitore dichiara di aver preso atto della natura dell’incarico e si impegna ad eseguire le prestazioni richieste a perfetta regola d’arte e nel rispetto di tutte le norme di legge e di tutte le disposizioni, anche amministrative, vigenti o entrate in vigore durante l’esecuzione del contratto. Durante lo svolgimento delle indagini, in relazione agli elementi acquisiti, il Responsabile del Servizio potrà modificare il programma di lavoro anche mediante disposizione verbale impartita al Geologo responsabile delle attività di campo che dovrà provvedere a darne immediata esecuzione. La mancata esecuzione delle richieste prestazioni, l’inosservanza delle prescrizioni del presente Disciplinare o il mancato rispetto dei tempi prescritti, comporteranno l’applicazione delle penalità di cui al successivo art. 10 e, qualora reiterate saranno motivo di risoluzione del contratto per colpa del Fornitore, senza che questi possa vantare alcun compenso, oltre quanto dovuto per i servizi forniti. 5.4 Espletamento delle prestazioni Il Fornitore ha l’obbligo di provvedere ad espletare le prestazioni richieste sulla base delle indicazioni fornite dal Responsabile del Servizio. Per ciascun incarico, il Fornitore dovrà produrre tutta la documentazione e gli elaborati richiesti, così come specificato nel relativo Ordine di Servizio. Tutta la documentazione e gli elaborati prodotti dovranno essere consegnati in originale su supporto cartaceo (una copia debitamente firmata e timbrata) e magnetico (CD/DVD). Gli elaborati su supporto magnetico dovranno essere forniti nelle versioni originali dei file (AutoCAD, Word, Excel, ecc.) non protetti da scrittura e raccolti in due distinte cartelle, contenenti i file originali nei rispettivi formati e le scansioni in formato “.pdf” di tutti i documenti, timbrati e firmati. A richiesta, il Fornitore dovrà consegnare, a sua cura e spese e con le modalità e nei tempi stabiliti nell’Ordine di Servizio, tutti gli elaborati necessari alle verifiche intermedie, utili ad accertare lo stato di avanzamento dell’incarico. Il Fornitore si impegna inoltre ad eseguire a sua cura e spese e con le modalità e nei tempi richiesti dal Committente tutti i rifacimenti degli elaborati oggetto dell’affidamento, qualora essi si rendessero necessari per motivi riconducibili anche solo in parte al Fornitore stesso e ciò anche nell’eventualità che tali elaborati risultino già consegnati e formalmente approvati dal Committente. E’ comunque facoltà del Committente richiedere modifiche e/o integrazioni senza alcun limite di tempo, qualora esse si rendano necessarie per motivi imputabili al Fornitore anche dopo l’avvenuta consegna. 8 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 Qualora i rifacimenti di cui sopra non dovessero dipendere da motivi riconducibili anche solo in parte al Fornitore questi verranno conteggiati sulla base della percentuale delle variazioni rispetto all’elaborato originario. Nello svolgimento delle attività dovranno essere applicati i principi di correttezza e buona fede e del Codice Etico di Acea SpA che il Fornitore dichiara di ben conoscere e di sottoscrivere per accettazione. 5.5 Sopralluoghi I compensi relativi alle attività oggetto del presente contratto si intendono comprensivi di tutti gli oneri per sopralluoghi, viaggi, uso di beni strumentali, materiali e quanto altro occorra per dare le prestazioni richieste complete in ogni loro parte e perfettamente rispondenti agli obiettivi fissati dal Committente ed alle normative di settore vigenti. Per garantire il corretto e puntuale svolgimento delle attività necessarie, il Committente si riserva la facoltà di convocare il Fornitore per eventuali riunioni e/o sopralluoghi nel numero e nella durata che riterrà più opportuni a suo insindacabile giudizio. Il Fornitore dovrà garantire la disponibilità a partecipare ad eventuali riunioni e/o sopralluoghi da parte dei professionisti interessati entro 48 (quarantotto) ore dalla convocazione. 5.6 Varianti al Piano di indagine Il Committente si riserva di apportare modifiche al Piano di indagine ed alle prestazioni da esso previste anche in corso dello svolgimento delle stesse, introducendo variazioni in termini di ubicazione, numero, profondità, tipologie di prova o tecniche di indagine da utilizzare, con decisioni che possono anche essere assunte direttamente sul luogo di indagine sulla base dei dati in corso di acquisizione e di considerazioni derivanti dalle situazioni geologiche investigate. Varianti al Piano di indagine potranno inoltre essere introdotte in relazione a sopravvenute esigenze di approfondimento utili alla progettazione e pertanto indipendenti dall’esecuzione delle attività in essere, senza che il Fornitore possa avanzare pretese per compensi diversi da quelli previsti dal presente Disciplinare inerenti le quantità di lavorazioni ordinate ed effettivamente svolte. 5.7 Tempi di esecuzione e conclusione delle prestazioni Il termine entro il quale il Fornitore dovrà consegnare la documentazione e gli elaborati relativi alle prestazioni richieste è fissato dal Responsabile del Servizio nello specifico Ordine di Servizio. Ciascuna prestazione sarà considerata ultimata al momento della consegna di tutta la documentazione richiesta, compresa l’eventuale documentazione fotografica. In caso di particolari esigenze il Committente si riserva la facoltà di fissare una o più revisioni intermedie per valutare lo stato di avanzamento delle prestazioni richieste. In caso di varianti sopravvenute per motivi riconducibili esclusivamente al Committente, che comportino una rivisitazione completa di uno o più degli elaborati prodotti, potranno essere fissati eventuali, nuovi termini di consegna, la cui quantificazione sarà stabilita di concerto tra le parti. In caso di mancato accordo il Responsabile del Servizio procederà d’ufficio ad assegnare al Fornitore un nuovo termine di consegna, riservandosi la facoltà di risoluzione anticipata del contratto. Le tempistiche aggiornate saranno comunicate in via formale. 6. PREZZI CONTRATTUALI E MODALITA’ DI PAGAMENTO Le quantità indicate nella “Lista dei prezzi”, da intendersi puramente indicative, hanno validità ai soli fini dell’aggiudicazione e potranno essere modificate dal Committente in aumento o in diminuzione in qualsiasi proporzione senza che tale circostanza possa costituire motivo, diritto o pretesa per eventuali richieste del Fornitore. I prezzi, offerti dal Fornitore (riportati nell’allegata “Lista dei prezzi”), sono da intendersi al netto dell’IVA e dei costi della sicurezza relativa alle interferenze che saranno corrisposti al Fornitore per ciascuna prestazione in maniera proporzionale all’avanzamento del contratto. I prezzi sono fissi ed invariabili comprensivi di tutti gli oneri ed alee a carico del Fornitore per l’esecuzione del servizio, quali: spese per trasferte, viaggi, missioni e sopralluoghi, e quant’altro necessario per l’esecuzione delle prestazioni richieste; 9 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 spese per la fornitura di attrezzature e dispositivi di protezione individuale per gli operatori che effettueranno le prestazioni in sito; utilizzo di tutte e attrezzature e strumentazioni necessarie all’espletamento dell’incarico (delle quali il Responsabile del Servizio potrà chiedere la consegna di copia delle schede tecniche e dei certificati di taratura e rettifica); oneri per i necessari contatti con altri Enti, Organi, Uffici al fine di ottenere il rilascio e la rapida emissione di atti e/o informazioni indispensabili per l’espletamento dell’incarico; qualsiasi risarcimento per eventuali danni, richiesto dai proprietari dei terreni interessati dalle operazioni di campo; modifiche e/o le integrazioni che, a giudizio del Responsabile del Servizio, siano ritenute necessarie fino alla definitiva accettazione degli elaborati oggetto del presente Disciplinare; tutte le spese per la stesura e la consegna degli elaborati in originale cartaceo, in copia ed in supporto magnetico. A conclusione di ogni singolo Piano di indagine, commissionato con apposito O.d.S., il Responsabile del Servizio provvederà, in contraddittorio con il Coordinatore tecnico del Fornitore, alla consuntivazione delle prestazioni effettuate ed alla successiva approvazione di tutta la documentazione richiesta. Al termine di tali attività verrà corrisposto al Fornitore l’importo delle prestazioni effettivamente eseguite in base ai prezzi unitari offerti di cui alla “Lista dei prezzi” previa emissione, da parte del Fornitore, di fattura secondo le modalità indicate nell’Ordine d’Acquisto che sarà emesso dalla Funzione Acquisti e Logistica di Acea SpA. Al Fornitore non sarà concessa alcuna anticipazione sull’importo del contratto. 7. OCCUPAZIONE DI SPAZI PUBBLICI E PRIVATI A richieste del Responsabile del Servizio, il Fornitore dovrà provvedere all’acquisizione di tutte le autorizzazioni, permessi, nulla-osta necessari l’accesso alle aree di indagine con i macchinari e le attrezzature, nonché alla loro occupazione. In tali circostanze, le relative spese sono da ritenere remunerate nell’ambito degli importi relativi alle prestazioni stesse. Saranno inoltre a carico del Fornitore: le operazioni di misurazione preventiva e di controllo necessari per la precisa determinazione ed esecuzione delle prove e/o installazioni richieste; l’impianto e mantenimento dei cantieri di indagine e dei relativi accessi nonché la loro manutenzione, sorveglianza e pulizia nel rispetto della normativa vigente ai fini della sicurezza; l’approvvigionamento dell’energia occorrente per l’esecuzione delle indagini e per tutti gli altri usi di cantiere, nonché la provvista dell’acqua necessaria per tutti i servizi e di quella potabile per gli operai addetti ai cantieri; l’illuminazione delle aree di cantiere e relative adiacenze compresi gli accessi; la costituzione di tutti i depositi di materiale e di tutto quanto necessario alla buona esecuzione dei servizi ed al ripristino dei luoghi nelle condizioni iniziali; l’osservanza delle prescrizioni di legge in merito alle modalità di smaltimento dei materiali di risulta provenienti dalle prospezioni secondo quanto previsto nel D.L.vo n° 22 del 05.02.1997 integrato dal D.L.vo n°389 del 08.11.1997. Si precisa altresì che il Fornitore risponderà sempre e direttamente nei confronti dei terzi per le sopra menzionate occupazioni, obbligandosi a sollevare tempestivamente LaboratoRI Spa da qualsiasi richiesta ed onere. Il Fornitore è tenuto alla raccolta di tutte le informazioni presso i competenti uffici, ivi inclusi quelli del Genio Militare, sul pericolo di reperire ordigni bellici nei terreni impegnati dalle prestazioni richieste e, ricorrendone la necessità, la conseguente bonifica con la massima tempestività seguendo in tutto e per tutto le disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia, fino al collaudo rilasciato secondo le modalità previste dalla predetta Amministrazione Militare. Si evidenzia che entro i limiti e nelle adiacenze degli eventuali scavi/perforazioni da eseguire potranno essere presenti servizi pubblici e privati aerei, superficiali e/o sotterranei quali, in via indicativa e non limitativa: fognature, drenaggi e impianti di smaltimenti di acque, distribuzione del gas, dell'acqua, dell'energia elettrica, dei telefoni, reti per alimentazione ed impianti per la regolazione del traffico, parchimetri, linee tranviarie, ecc. Il Fornitore avrà l'obbligo di richiedere alle Aziende ed agli Enti pubblici e/o Soggetti privati che gestiscono tali servizi i disegni e le planimetrie relative alle zone interessate al fine di conoscere, nei limiti del possibile, l'ubicazione sotterranea degli impianti suddetti. Il Fornitore risponderà di 10 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 ogni eventuale danno arrecato a impianti e reti di sotto-servizi sollevando LaboratoRI Spa da qualsiasi richiesta ed onere. Il Fornitore avrà altresì l’obbligo di eseguire i cavi e saggi preliminari di indagine, necessari alla individuazione della esatta posizione degli eventuali sotto-servizi nonché di eventuali resti archeologici. Tutti gli impianti scoperti durante l'esecuzione delle prestazioni richieste dovranno essere protetti e mantenuti nella loro posizione originaria. Il Fornitore dovrà notificare alle Aziende ed agli Enti pubblici e/o Soggetti privati sopracitati eventuali attività che possano interferire con gli impianti e collaborare con gli stessi per tutto il periodo dei servizi garantendo l’osservanza delle disposizioni da questi impartite, anche quando risultino limitative dello sviluppo delle prestazioni. Nel caso di prestazioni da espletare in prossimità di strade, ed in genere in ogni luogo dove potesse essere pregiudicata l’incolumità degli addetti ai servizi e di terzi, il Fornitore dovrà prevedere, a sua cura e spese, all’applicazione di segnalazioni diurne e notturne, mediante apposito personale segnalatore o cartelli e fanali, nonché sarà tenuto all’osservanza delle specifiche tecniche di polizia stradale di cui al Codice della Strada ed in genere alle prescrizioni sulla circolazione stradale e sulla tutela delle strade. Gli eventuali ripristini stradali verranno eseguiti attenendosi alle prescrizioni previste dal Regolamento cavi stradali del Comune di Roma o in caso di strade statali o provinciali alle prescrizioni tecniche previste dagli Enti responsabili (ANAS, Provincia, ecc.), che il Fornitore dichiara di conoscere pienamente. Il Fornitore sarà responsabile dei ripristini stradali che, entro un anno dalla loro ultimazione, mostrassero segni di cedimento nel sottofondo o erosioni del manto bituminoso imputabili a deficienza dei materiali utilizzati e/o a difetti di esecuzione. 8. AFFIDAMENTO A TERZI E’ fatto assoluto divieto di affidare a terzi le prestazioni oggetto del presente contratto. 9. CAUZIONI E GARANZIE L’importo della cauzione definitiva, da presentarsi al momento della sottoscrizione dell’Ordine d’Acquisto che sarà emesso dalla Funzione Acquisti e Logistica di Acea SpA, rimane stabilito nella misura del 5 % (cinque per cento) dell’importo contrattuale. Essa dovrà essere costituita da fidejussione bancaria o polizza fidejussoria di pari importo, da costituire con la osservanza delle norme di legge vigenti in materia, con emissioni di primari Istituti di Credito o Imprese di Assicurazione regolarmente autorizzate (D.P.R. 13.2.1959n. 449 e successive modificazioni e legge 10.6.1982 n. 348) o rilasciata dagli intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale di cui all’art. 107 del D.Lgs385/93, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie, a ciò autorizzati del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica. La fidejussione dovrà essere prestata per un tempo pari alla vigenza del contratto. La cauzione è stabilita a garanzia dell’esatto adempimento di tutte le obbligazioni contrattuali da parte del Fornitore e del risarcimento dei danni derivanti dall’eventuale inadempimento delle obbligazioni stesse, fatto salvo il risarcimento di ogni danno eccedente l’importo cauzionale. In tutti i predetti casi LaboratoRI Spa ha il diritto di disporre della cauzione e di ogni altra somma comunque ancora dovuta al Fornitore, salvo l’esperimento di ogni ulteriore azione a tutela dei propri interessi. La cauzione definitiva verrà svincolata da LaboratoRI Spa dopo il controllo del corretto adempimento del servizio. Il Fornitore dovrà inoltre provvedere alla copertura di tutti i rischi derivanti dall’espletamento delle prestazioni richieste, compresa la responsabilità civile per danni arrecati ad opere di Società del Gruppo ACEA o a terzi nell’espletamento ed in dipendenza delle stesse prestazioni, con primaria compagnia Assicuratrice, per tutta la durata del contratto: a) assicurazione delle eventuali opere realizzate la garanzia dovrà essere prestata in forma “all risks” per un capitale pari al 40% dell’importo netto contrattuale. 11 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 b) assicurazione della responsabilità civile la garanzia dovrà coprire tutti i rischi derivanti dall’appalto, per danni cagionati a opere di Società del Gruppo ACEA o a terzi in generale (senza esclusioni di sorta per il riconoscimento di tale qualifica) con un massimale minimo di 1.550.000 euro per ogni sinistro derivanti e/o prodotti dall’esecuzione del servizio oggetto di appalto. Entrambe le coperture di cui sopra dovranno espressamente richiamarsi al contenuto del presente contratto, di cui la Società assicuratrice dichiarerà di aver preso visione e quindi di ben conoscere. il Fornitore è tenuto a consegnare a LaboratoRI Spa copia di tutte le polizze all’atto della sottoscrizione dell’Ordine d’Acquisto che sarà emesso dalla Funzione Acquisti e Logistica di Acea SpA, prima dell’inizio del servizio. Il Fornitore si impegna direttamente, per il tramite della sua Compagnia di Assicurazioni, a garantire e rilevare volontariamente LaboratoRI Spa (Art. 105 CPC) da qualunque pretesa, azione, domanda, molestia od altro che possa essere avanzata da terzi, in dipendenza degli obblighi derivanti dal presente contratto o per mancato adempimento dei medesimi o comunque in conseguenza diretta del contratto stesso. 10. PENALI Il Fornitore deve ultimare le prestazioni richieste entro il termine fissato dall’Ordine di Servizio. Entro tale termine dovranno essere consegnate al Responsabile del Servizio tutte le documentazioni e certificazioni che, da quel momento, diventano patrimonio in esclusiva del Committente. Il Fornitore, se richiesto, dovrà fornire giornalmente mediante posta elettronica oppure fax o in altro modo concordato durante l’intero sviluppo dei servizi, tutta la documentazione tecnica dei dati acquisiti inerenti stratigrafie (anche in bozza e con descrizioni di “prima mano”), risultati di prove in foro, ecc. anche relativi a dati non elaborati e a carattere parziale. Per ogni giorno di ritardo sul termine della prestazione stabilito dall’OdS (ovvero sul termine differito da una eventuale proroga concessa dal Responsabile del Servizio), sarà applicata una penale pari all’ 1% dell’ammontare netto contrattuale della prestazione stessa fino alla concorrenza degli importi di legge, oltre il quale il Committente potrà risolvere unilateralmente il contratto senza che il Fornitore abbia nulla a pretendere. Le penali saranno applicate all’atto del pagamento afferente la prestazione eseguita in ritardo. 11. OSSERVANZA DELLE NORME ANTINFORTUNISTICHE E PREVIDENZIALI Il Fornitore è tenuto ad osservare le norme esistenti in materia di sicurezza, in particolare deve presentare al Committente, precedentemente all’emissione dell’Ordine di Servizio con il quale si dà inizio al servizio (che altrimenti non può essere avviato) il “rapporto di valutazione dei rischi”, ai sensi del comma 2 dell’art. 4 del D.Lgs. 626/94. Il documento dovrà essere aggiornato nel corso del servizio in caso di nuove disposizioni in materia di sicurezza ed ogni qualvolta si presentassero lavorazioni diverse da quelle normalmente previste o situazioni particolari per condizionamenti ambientali o di operatività. L’aggiornamento è altresì necessario anche per particolari necessità di coordinamento legate alla presenza di eventuali altre ditte sui luoghi di indagine. La redazione del “rapporto di valutazione dei rischi” ed i successivi eventuali adeguamenti e/o aggiornamenti rientra tra gli oneri generali dell’appalto e quindi non da diritto ad alcun compenso per il Fornitore. Nell’esecuzione del servizio, il Fornitore è tenuto ad osservare tutte le norme e tutte le prescrizioni tecniche in vigore nonché di quelle che dovessero essere emanate nel corso della durata del contratto. In particolare il Fornitore è obbligato: ad attuare tutte le misure di sicurezza a tutela dell’integrità fisica e della personalità morale dei lavoratori; a rendere edotti i lavoratori dei rischi specifici a cui sono esposti; a disporre ed a esigere che i singoli lavoratori osservino le misure di sicurezza ed usino i mezzi di protezione individuale; 12 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 ad applicare ove necessario segnalazioni regolamentari diurne e notturne nei siti di indagine interessati dal servizio ed in genere in ogni luogo dove potesse essere pregiudicata l’incolumità degli addetti ai lavori e di terzi, tenendo presente che durante l’esecuzione di indagini su sedi stradali in linea di massima si prevede di mantenere attiva la circolazione stradale che, quindi, dovrà svolgersi regolarmente; a vigilare sui lavoratori per l’osservanza delle particolari norme vigenti in materia di sicurezza ed igiene sul lavoro. In caso di grave inadempienza nell’attuazione delle norme di cui sopra, il Committente si riserva la facoltà di procedere alla risoluzione del rapporto contrattuale. Resteranno ad esclusivo carico del Fornitore le conseguenze derivanti dall’inosservanza delle richiamate norme e prescrizioni tecniche. Il Fornitore dovrà trasmettere al Responsabile del Servizio copia delle eventuali denunce di infortunio effettuate durante il periodo di esecuzione del servizio appaltato. 12. RESPONSABILITÀ DEL FORNITORE Il Fornitore si assume la completa responsabilità, ad ogni effetto di legge civile, dell’esecuzione del Servizio e ne sarà l’unico responsabile. Il Committente si riserva il diritto di controllare, sia in proprio sia a mezzo di altre Società o imprese all’uopo delegate, l’esecuzione del servizio nelle diverse fasi di avanzamento. L’esito negativo del controllo potrà comportare la risoluzione del contratto. La presenza sul luogo del personale di LaboratoRI Spa di direzione e sorveglianza non limitano né riducono la piena ed incondizionata responsabilità del Fornitore. Il Fornitore è responsabile a tutti gli effetti dell’esatto adempimento delle condizioni di contratto e della perfetta esecuzione e riuscita del servizio affidatogli, restando inteso esplicitamente che le prescrizioni contenute nel presente Disciplinare sono da esso riconosciute idonee al raggiungimento di tali scopi. Il Fornitore è in ogni caso tenuto a risarcire ogni e qualsiasi danno, comunque connesso alle prestazioni, che fosse subito dal Committente e/o da terzi ed a sollevare lo stesso da ogni conseguenza richiesta. 13. OBBLIGHI DEL FORNITORE NEI CONFRONTI DEL PERSONALE DIPENDENTE Il Fornitore ha l’obbligo di attuare, nei confronti del personale dipendente occupato nell’ambito dei servizi oggetto del presente contratto, condizioni retributive e normative non inferiori a quelle sancite dai Contratti Collettivi di Lavoro, ed accordi sindacali equipollenti, aventi vigore alla data dell’aggiudicazione, con le variazioni ed in genere ogni altra pattuizione successivamente stipulata; ha inoltre l’obbligo di continuare ad applicare i suddetti accordi anche dopo la loro eventuale scadenza e fino al loro rinnovo o sostituzione, ed a tali obblighi resta comunque ed in ogni caso vincolato anche se non aderente alle Organizzazioni Stipulanti. Il Fornitore dovrà trasmettere copia dell’avvenuta denunzia di inizio attività agli Enti previdenziali, assicurativi ed infortunistici. Il Fornitore ha l’obbligo per quanto riguarda il personale dipendente di esibire, a richiesta del Responsabile del Servizio, gli originali del libro matricola e del libro paga nonché quello di eventuali subappaltatorii e di comunicare tempestivamente le eventuali modifiche dell’organico del personale presente su luoghi e/o cantieri in cui si svolgono le prestazioni richieste. A richiesta del Responsabile del sevizio, il Fornitore deve trasmettere copia dei versamenti contributivi, previdenziali, ed assicurativi, nonché di quelli dovuti agli organismi paritetici previsti dalla contrattazione collettiva. In caso di inadempienze nei pagamenti di obblighi contributivi, previdenziali ed assicurativi e/o in caso di mancata trasmissione periodica delle copie dei relativi versamenti, previa comunicazione al Fornitore delle inadempienze accertate e denuncia all’Ispettorato del Lavoro, il Committente applicherà una detrazione pari al 20 % (venti per cento) al pagamento delle prestazioni, fatte salve diverse accertate quantificazioni, destinando le somme che verranno accantonate a garanzia degli adempimenti degli obblighi di cui sopra. Se l’appalto di servizi sarà stato ultimato si procederà alla sospensione del pagamento dell’ultima prestazione. Il pagamento al Fornitore delle somme accantonate e/o sospese, sulle quali non saranno corrisposti interessi, avverrà solo quando l’Ispettorato del Lavoro certificherà che ai dipendenti è stato 13 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 corrisposto quanto loro dovuto, ovvero che la vertenza è stata risolta o che in genere il Fornitore ha adempiuto ai propri obblighi. Il Fornitore è tenuto alla più scrupolosa osservanza di tutte le vigenti norme di legge in materia di prevenzione degli infortuni ed igiene sul lavoro, con particolare riferimento a quelle sancite dai DD.P.R. 27.4.1955 n.547, 7.1.1956 n. 164 e 20.3.1956 n. 320 e dei D.Lgs 19.9.1994 n. 626 e 19.3.1996 n.242, recanti attuazioni di direttive comunitarie riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, liberando LaboratoRI Spa da ogni e qualsiasi responsabilità in merito. Nel caso di infortuni sul lavoro avvenuti durante l’esecuzione delle prestazioni, il Fornitore dovrà immediatamente e di propria iniziativa trasmettere al Responsabile del Servizio copia delle denunce e della relativa documentazione integrativa, inviate ai competenti Enti assicurativi, di vigilanza e controllo. In caso di inosservanza di tale obbligo il Committente applicherà una penale di 2.500,00 euro. Non si darà corso alla liquidazione dell’ultima prestazione senza l’acquisizione della dichiarazione rilasciata dagli Enti competenti attestante che il Fornitore è in regola con tutti gli adempimenti assicurativi e previdenziali. 14. DECADENZA E FACOLTA’ DI RECESSO L’inadempimento da parte del Fornitore verso gli obblighi e le condizioni stabiliti nel presente Disciplinare, ove non sanzionabili a norma del precedente art 10, determinano automaticamente la risoluzione del contratto salvo il diritto del Committente nei confronti del Fornitore alla rifusione dell’ulteriore danno eventualmente eccedente la somma incamerata. A LaboratoRI SpA è riservata comunque la facoltà unilaterale di risolvere il contratto in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo, pagando le prestazioni relative alle sole attività effettivamente svolte. 15. CONTROVERSIE Il Foro di competenza per eventuali controversie è esclusivamente quello di Roma. 16. PROPRIETA’ INTELLETTUALE E MATERIALE DEGLI ELABORATI Tutta la documentazione prodotta dal Fornitore per l’espletamento degli incarichi ricevuti resta di piena ed esclusiva proprietà di LaboratoRI SpA, la quale potrà, a suo insindacabile giudizio, disporne, darvi o meno esecuzione, sia nel sito previsto che in altri diversi, pubblicarla ed introdurvi nel modo e con i mezzi che riterrà opportuni, tutte quelle modifiche, varianti, aggiunte che riterrà necessarie senza che da alcuno possano essere sollevate eccezioni di sorta. Resta invece convenuto che il Fornitore potrà utilizzare detti documenti solo dopo aver ricevuto la espressa autorizzazione da parte di LaboratoRI SpA. 17. RISERVATEZZA Il Fornitore s’impegna a non comunicare o divulgare i dati e le informazioni anche di carattere tecnico riguardanti LaboratoRI SpA ed il Gruppo Acea o la sua attività, di cui verrà a conoscenza nel corso dell’esecuzione delle prestazioni richieste ed a predisporre le misure necessarie per evitare la divulgazione accidentale o per fatto di terzi delle stesse. Il Fornitore si impegna altresì ad effettuare il trattamento dei suddetti dati per i soli fini inerenti lo svolgimento dell’incarico ricevuto. 18. TUTELA DELLE PERSONE E TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Ai sensi e per gli effetti di quanto disposto dal D.Lgs. 196/2003, il trattamento dei dati personali dei soggetti richiedenti di cui all’art. 2.1 ed, ove occorra, delle persone che al loro interno ricoprono cariche sociali, consisterà nella registrazione e nell’elaborazione anche con l’ausilio di mezzi elettronici, ai fini del vaglio dei requisiti di carattere giuridico, economico e tecnico richiesti per la partecipazione alla gara. 14 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 In ogni caso il trattamento in questione sarà effettuato, per le finalità della raccolta e secondo modalità idonee ad assicurarne riservatezza e sicurezza. In ogni momento l’interessato potrà esercitare i diritti di cui al Titolo II del D.Lgs. 196/2003. Con la sottoscrizione del contratto le parti si impegnano, informandosi reciprocamente, a far sì che tutti i dati personali connessi con lo stesso atto saranno oggetto di trattamento esclusivamente per le finalità gestionali e amministrative inerenti l'adempimento degli obblighi contrattuali e legislativi. 15 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 PARTE II - SPECIFICHE TECNICHE PER LO SVOLGIMENTO DEI SERVIZI 19. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI Tutti i materiali devono rispondere ai requisiti stabiliti: dalle disposizione vigenti (nazionali e comunitarie) di Legge; dai regolamenti e dalle specifiche tecniche UNI, CNR o di altri Istituti nazionali competenti per gli effetti del loro specifico impiego; da normative delle associazioni di produttori più qualificate, da standard di qualità e dimensionali della migliore qualificazione; dal presente Capitolato o da eventuali Capitolati Speciali Tipo; ed in genere rispondere alle regole di buona tecnica e aver ottenuto l’omologazione CE ed il marchio di qualità ove previsto. Le principali caratteristiche dei materiali da adottare dovranno essere le seguenti: I) MATERIALI DA COSTRUZIONE Acqua: dovrà essere dolce, limpida non inquinata da ioni, composti o sostanze dannose all’uso cui è destinata e/o all’ambiente. Leganti idraulici: dovranno corrispondere alle specifiche tecniche in vigore ed a quelle che potranno essere emanate nel corso dei servizi; al momento dell’uso, dovranno trovarsi in perfetto stato di conservazione. Il loro impiego nella preparazione di malte e conglomerati dovrà avvenire con l’osservanza delle migliori regole d’arte. La ditta dovrà approvvigionare i leganti con i requisiti fisici e chimici corrispondenti a quanto richiesto dalle specifiche tecniche di accettazione di materili edili vigenti. Pozzolane: saranno ricavate da strati mondi da cappellaccio ed esenti da sostanze eterogenee o di parti inerti. Qualunque sia la provenienza, dovranno rispondere a tutti i requisiti prescritti dalle specifiche tecniche di accettazione vigenti. Ghiaie - Ghiaietti - Sabbie (da impiegarsi nella costituzione di manti filtranti per piezometri o per sottofondi stradali): dovranno corrispondere ai requisiti stabiliti dalle specifiche tecniche per l’esecuzione delle installazioni piezometriche. Le dimensioni massime dovranno essere le maggiori fra quelle previste come compatibili per il tubo filtrante cui sono destinate; di norma, però non si dovrà superare il diametro massimo di mm. 6. Per le caratteristiche di forma valgono le prescrizioni fissate dalle specifiche tecniche sopracitate. Per servizi stradali o simili verranno osservate le relative specifiche tecniche di cui al bollettino n° 532 del 17.2.54 del Ministero dei LL.PP. Asfalto (per ripristini stradali): sarà naturale e proverrà dalle miniere più reputate, in pani, compatto, omogeneo, privo di catrame proveniente dalla distillazione di carbon fossile ed il suo peso specifico varierà tra i limiti di 1104 e 1205 Kg/m³. Bitume asfaltico: proverrà dalla distillazione di rocce di asfalto naturale, sarà molle, assai scorrevole, di colore nero e scevro dell’odore proprio del catrame minerale proveniente dalla distillazione del carbon fossile e del catrame vegetale. II) MATERIALI PER INSTALLAZIONI a) Generalità I materiali dovranno corrispondere, di massima, alle Specifiche tecniche UNI o ad altre Specifiche tecniche ufficiali relative in vigore, salvo quanto esplicitamente prescritto nel presente Capitolato d’Oneri. Per quanto ha riferimento alla definizione, accettazione, verifiche, manipolazione, trasporto, accatastamento, sfilamento, si rimanda all’osservanza delle "Specifiche Tecniche relative alle tubazioni" di cui al Decreto del Ministero dei LL.PP. del 12.12.1985 pubblicato sulla G.U. n° 61 in data 14.3.1986. Per la posa in opera valgono le istruzioni al presente capitolato contenute nell’allegato relativo alle “specifiche tecniche e specifiche tecniche per lo svolgimento dei servizi”. 16 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 b) Tubi e pezzi speciali di acciaio I tubi di acciaio, con o senza saldatura, di qualsiasi diametro e spessore dovranno corrispondere, salvo quanto appresso specificato, alle prescrizioni di qualità, fabbricazione e prova, della norma UNI 6363-84. 20. ALLESTIMENTO DEL CANTIERE Sono a carico della ditta tutte le operazioni di allestimento, condizionamento e gestione dell’area di indagine secondo le normative vigenti in materia di lavori e sicurezza dei luoghi di lavoro; la ditta assume la completa responsabilità nell’esecuzione di tali operazioni e resta inoltre responsabile della conservazione di idonee condizioni di lavoro secondo i dettami normativi. L’allestimento avverrà congruamente alla situazione ambientale ed ai condizionamenti esistenti constatati precedentemente da sopralluogo e dall’esame delle mappe dei sotto servizi presenti nel sottosuolo, tenendo in considerazione primariamente le condizioni di sicurezza, la preservazione dell’integrità delle infrastrutture eventualmente presenti e, quindi, le esigenze del piano di indagine. 21. SONDAGGIO GEOTECNICO Per sondaggio geotecnico si intende una perforazione caratterizzata come segue: carotaggio integrale e rappresentativo dei litotipi attraversati; prelievo di campioni di terreno / roccia; esecuzione di prove geotecniche in foro; rilievi in continuo con strumentazione portatile (Pocket Penetrometro, Vane borer) ove applicabile; determinazione del livello idrico di una eventuale falda; descrizione stratigrafica accurata in chiave litologica e geotecnica; annotazione di osservazioni atte alla caratterizzazione geotecnica del terreno; impiego di attrezzature, quando richieste, per eseguire misurazioni nel foro di sondaggio; installazioni dedicate all’esecuzione di misure. Il Fornitore dovrà disporre per l’esecuzione dei servizi di: a) b) c) d) attrezzature di perforazione utensili per la perforazione tubazioni di rivestimento provvisorio strumenti di controllo e prova in foro a) Attrezzature di perforazione Il Fornitore dovrà prevedere il possibile impiego di due tipologie di sonda, una di piccole dimensioni e potenza per perforazioni sino a 10 – 15 m presso edifici o altre analoghe strutture ed un’altra di maggiore potenza. In ogni caso si prevedono esclusivamente sonde a rotazione con testa idraulica. La sonda di maggiore potenza deve possedere i seguenti requisiti minimi: velocità di rotazione 0 – 500 r.p.m. coppia massima > 400 Kgm Spinta > 4000 kg Corsa continua > 150 cm Tiro > 4000 kg Pressione della pompa > 70 bar Presenza di argano a fune Aste di perforazione La pompa avrà circuito supplementare per il rabbocco del fluido a testa foro e nel caso di impiego di fanghi di circolazione sarà presente l’impianto per la prestazione, il ricircolo ed il recupero degli stessi. 17 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 Le aste di perforazione all’atto dell’allestimento del cantiere dovranno essere in una quantità pari alla profondità massima di investigazione definita dal piano di indagine, incrementata secondo il prospetto seguente: profondità di investigazione m di perforazione aggiuntivi sino a 10 m 6m sino a 20 m 6m sino a 30 m 9m > 30 m 9m La sonda deve inoltre essere corredata da tutti gli accessori necessari all’esecuzione del lavoro secondo le specifiche tecniche, tenuta in perfetta efficienza e dotata in cantiere della documentazione di abilitazione e collaudo. Inoltre dovrà comunque disporre di una cassetta di utensili per la riparazione di eventuali guasti di ordinaria entità. b) Utensili per la perforazione Gli utensili elencati dovranno essere disponibili in qualsiasi momento in sito e far parte integrante della dotazione di corredo della sonda presente sul sito di indagine: Carotiere semplice della lunghezza minima di 40 cm e massima di 80 cm da utilizzarsi per la pulizia del foro. Carotiere semplice con valvola di testa a sfera e calice, del diametro nominale 101 – 146 mm con una lunghezza minima di 150 cm e massima di 300 cm . Carotiere doppio a corona sottile con estrattore del diametro nominale di 100 mm per il prelievo di campioni indisturbati della lunghezza minima di 40 cm e massima di 80 cm. Carotiere triplo con portacampione interno, estraibile ed apribile longitudinalmente con estrattore e calice del diametro nominale di 100 mm. Corone di perforazione in widia e diamantate. Aste di perforazione con filettatura tronco – conica del diametro esterno di 60 – 76 mm. Attrezzo a fori radiali, da impiegarsi con circolazione di fluido uscente dall’utensile con inclinazione di 45° - 90° rispetto alla verticale. Campionatore a pareti grosse con diametro nominale di 100 mm, con cestello di ritenuta alla base, per l’asportazione di eventuali ciottoli. c) Tubazioni di rivestimento provvisorio Le tubazioni di rivestimento costituiscono, al pari degli utensili di perforazione, una dotazione della sonda di perforazione e dovranno pertanto essere disponibili in ogni cantiere in quantità pari a quella delle aste di perforazione. La necessità di impiego del rivestimento provvisorio è da verificare caso per caso in relazione alle caratteristiche di autostostentamento del terreno. Nel caso di utilizzo di rivestimenti con la perforazione ad asta e carotiere, essi saranno in acciaio con le seguenti caratteristiche: spessore del tubo racchiuso nell’intervallo 8 – 10 mm diametro interno racchiuso nell’intervallo 107 – 162 mm lunghezza dei singoli spezzoni: 150 – 220 cm La ditta protrà utilizzare tubazioni di rivestimento con caratteristiche diverse da quelle indicate, in relazione al tipo di attrezzatura di perforazione prescelta, informando preventivamente il Responsabile del Servizio. 18 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 d) Strumenti di controllo e prova Dovranno far parte del corredo permanente dell’attrezzatura di perforazione i seguenti strumenti portatili: scandaglio a filo graduato per la misura della quota di fondo raggiunta dalla perforazione; sondina piezometrica elettrica con 100 m di cavo centimetrato penetrometro tascabile con fondo scala a 5 kg/cmq scissometro tascabile CONDIZIONI DI PULIZIA Tutte le attrezzature, i macchinari, le tubazioni, le aste e gli utensili utilizzati dovranno risultare, all’atto dell’approntamento del cantiere, in congrue condizioni di pulizia e manutenzione. Tali condizioni saranno verificate all’atto dell’approntamento del cantiere e sarà ad esclusivo onere del Prestatore di Servizio/i ogni eventuale ritardo nell’avvio delle operazioni e/o predisposizione ed esecuzione di lavaggio e/o nuovo approntamento e trasporto causato da un documentato stato indecoroso di pulizia delle macchine e/o delle attrezzature. MODALITA’ ESECUTIVE Il sondaggio geotecnico deve essere eseguito come di seguito indicato. Metodo di perforazione La perforazione sarà eseguita con il sistema a rotazione e con il metodo aste e carotiere operando un carotaggio integrale e rappresentativo del terreno attraversato con percentuale di recupero maggiore o uguale all’85 %, da eseguire a secco, senza fluido di circolazione se viene impiegato un carotiere semplice, con circolazione di fluido se sono utilizzati carotieri doppi a corona sottile con estrattore o tripli carotieri. L’impiego del fluido di circolazione dovrà essere segnalato con precisa annotazione nella documentazione delle indagini unitamente alla profondità del foro dalla quale viene utilizzato. Viene ammesso il sistema “wire line” soltanto dietro esplicito consenso da parte del Responsabile del Servizio a richiesta esplicita del Prestatore di Servizio/i o suo Rappresentante. Il consenso è subordinato alla tipologia di terreno ed all’effettivo recupero della percentuale di terreno richiesta senza dilavamento o rammollimento dei materiali recuperati. Qualora, dopo aver accordato il consenso all’uso di sistemi “wire line” il Responsabile del Servizio riscontri la non ottemperanza delle prescrizioni richieste, la dittao/i è tenuto all’abbandono di questa tecnica ed all’impiego del metodo asta e carotiere. Rivestimento provvisorio La perforazione sarà seguita dal rivestimento provvisorio del foro soltanto in caso di insufficiente autostentamento delle pareti. Le manovre di rivestimento possono essere seguite con l’ausilio del fluido di circolazione curando che la pressione dello stesso sia la minore possibile e controllandola mediante manometro. Il disturbo arrecato al terreno deve essere contenuto al minimo possibile, fermando quando possibile la scarpa del rivestimento ad una distanza di 50 – 60 cm dal fondo foro (escluso se si utilizza il metodo “wire line”) in modo da non investire in forma eccessivamente diretta il terreno con il getto del fluido in pressione. Stabilità del foro La stabilità del fondo foro sarà assicurata in ogni fase della lavorazione con particolare attenzione nei casi in cui il terreno necessiti di rivestimento provvisorio. Il battente di fluido di circolazione in colonna deve essere mantenuto prossimo al bocca foro mediante rabbocchi successivi progressivi specialmente durante l’estrazione del carotiere e delle aste. Tale estrazione deve avvenire con velocità iniziale molto bassa (massimo 1 – 2 cm/s) e deve essere eventualmente intervallata da pause di attesa per il ristabilimento della pressione idrostatica del fluido sul fondo foro. Ciò riguarda l’estrazione del carotiere e delle fustelle dei campionatori ad infissione conclusa. Devono essere ad ogni modo evitati indesiderati effetti di risucchio che possono verificarsi nel caso di brusco 19 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 sollevamento della batteria di rivestimento, qualora occlusa all’estremità inferiore dal terreno per insufficiente circolazione di fluido durante l’infissione. Pulizia del foro La quota del fondo foro sarà misurata con scandaglio a filo graduato prima di ogni manovra di campionamento indisturbato, di esecuzione di SPT o di effettuazione di prova in foro. Apposite manovre di pulizia saranno eseguite qualora la differenza tra la quota raggiunta con la perforazione e la quota misurata con scandaglio superi le seguenti tolleranze: - 7 cm prima dell’uso dei campionatori privi di pistone fisso o sganciabile meccanicamente e di prove SPT. - 15 cm prima dell’uso di campionatori a pistone fisso o sganciabile meccanicamente. Fluido di circolazione Il fluido di circolazione prescritto ed ammesso nelle fasi di perforazione e, se necessario, di rivestimento provvisorio, è composto esclusivamente da acqua pulita. Cisterne di trasporto e recipienti temporanei di cantiere verranno controllati e dovranno risultare puliti e privi di tracce di fango di antecedenti cantieri. Sarà onere della ditta l’eventuale ritardo nell’avvio delle operazioni e/o l’eventuale riapprovvigionamento di acqua causati da insufficienti condizioni di pulizia dei contenitori. Soltanto per eventuali particolari situazioni (ettate dalle caratteristiche geologiche e dalla profondità della perforazione) viene ammessa l’aggiunta di fango bentonitico e/o di polimeri biodegradabili nelle 72 ore, previo assenso esplicito del Responsabile del Servizio. Per servizi in zone sorgentizie o in presenza di una falda captata ad uso idropotabile, è tassativamente vietato l’impiego di qualsiasi additivo e viene prescritto l’esclusivo impiego di acqua potabile. Campionamenti e prove geotecniche in foro In tutti i casi in cui non vi sia un pericolo di repentino collasso del foro nel tratto non rivestito, il prelievo di campioni e l’esecuzione di SPT dovrà seguire la manovra di perforazione con carotiere e precedere la manovra di rivestimento fino a fondo foro, se necessaria, in modo da evitare che il prelievo e la misura geotecnica SPT interessino uno strato di terreno disturbato dal getto del fluido di circolazione. Controllo della lunghezza delle aste La lunghezza esatta della batteria di aste inserite nel foro sarà periodicamente misurata a cura del Geologo Responsabile alla sonda anche mediante effettuazione di segni sulle aste di perforazione e le profondità così determinate saranno poste a confronto con le misure con lo scandaglio eseguite prima delle operazioni di campionamento, di SPT o di altre prove in foro. Prescrizioni particolari Qualora il sondaggio geotecnico implichi il prelievo di campioni di terreno o di acqua destinati a determinazioni analitiche di carattere chimico – fisico – batteriologico sono previste una serie di misure ed accorgimenti particolari per ridurre al minimo possibile la variazione della composizione chimica del terreno o delle acque da campionare. In questo ambito si prevede: 20 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 - relativamente alle attrezzature, tubazioni di rivestimento, aste e carotiere il lavaggio con acqua potabile ed eventualmente con getto di vapore prima dell’avvio delle operazioni di cantiere e la preservazione dello stato di pulizia nell’uso mantenendo lontano da terra ogni singolo elemento (aste, tubazioni e carotiere) durante l’esecuzione dei servizi - relativamente alla perforazione, l’avanzamento a secco sino alla massima profondità possibile; oltre tale profondità si prescrive l’esclusivo impiego di acqua potabile, priva di additivi - relativamente ai lubrificanti, l’esclusione di tali sostanze per tutte le parti che vengono a contatto con il terreno, ivi incluse le parti filettate delle giunzioni delle aste di perforazione e delle tubazioni di rivestimento STRATIGRAFIA La descrizione stratigrafica sarà compilata in modo tale da specificare per ciascuno strato quanto relativo ai punti sotto elencati: - tipo di terreno - condizioni di umidità naturale - consistenza - colore - struttura - particolarità - litologia ed origine. La scheda stratigrafica comprenderà inoltre delle osservazioni in merito alla falda idrica, compatibilmente con le modalità esecutive del sondaggio e con la strumentazione installata, con l'annotazione delle letture del livello piezometrico nel foro di sondaggio rilevate ad inizio/fine di ogni giornata lavorativa. Le modalità di descrizione di seguito illustrate riguardano sia le terre sciolte che le rocce, includendo i termini transizionali intermedi. Tipo di terreno Le caratteristiche granulometriche del terreno saranno definite con riferimento alla seguente terminologia. 21 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica Definizione Limo Diametro dei grani (mm) > 200 200 ÷ 60 60 ÷ 20 20 ÷ 6 6÷2 2 ÷ 0.6 0.6 ÷ 0.2 0.2 ÷ 0.06 Diametro dei grani (mm) 0.06 ÷ 0.002 Argilla < 0.002 Blocchi Ciottoli grossa media fine grossa media fine Ghiaia Sabbia Definizione Terreno organico o vegetale Torba 2014 Criteri di identificazione Visibili a occhio nudo Criteri di identificazione Solo se grossolano è visibile a occhio nudo - poco plastico, dilatante, lievemente granulare al tatto - si disgrega velocemente in acqua - si essicca velocemente - possiede coesione ma può essere polverizzato fra le dita I frammenti asciutti possono essere rotti ma non polverizzati fra le dita si disgrega in acqua lentamente liscia al tatto - plastica - non dilatante - appiccica le dita - asciuga lentamente - si ritira durante l'essicazione Contiene una rilevante percentuale di sostanze organiche vegetali Predominano resti lignei non mineralizzati, colore scuro, bassa densità La struttura della descrizione sarà conforme alle raccomandazioni AGI (1977), elencando per primo il nome del costituente principale, seguito dal costituente secondario nella forma: - preceduto dalla congiunzione "con" se rappresenta una percentuale compresa fra il 25 ed il 50%; - seguito dal suffisso "oso" se rappresenta una percentuale compresa fra il 10 ed il 25%; - preceduto da "debolmente" e seguito dal suffisso "oso" se rappresenta una percentuale compresa fra il 5 ed il 10%. - Della frazione ghiaiosa e ciottolosa occorre specificare il grado di arrotondamento, con riferimento ai sottoelencati termini comparativi: - Angolare : Nessun smussamento. - Sub-angolare : Mantiene forma originale con evidenze di smussamento. - Sub-arrotondata clasto. : Smussamento considerevole e riduzione dell'area di superficie del - Arrotondata : Rimozione delle superfici originali, con qualche superficie piatta. - Ben arrotondata : Superficie interamente compresa da curve ben arrotondate. Si deve anche specificare il diametro massimo della ghiaia e quello dei ciottoli e dei blocchi e precisare il grado di uniformità della compilazione granulometrica. 22 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 Condizioni di umidità naturale Le condizioni di umidità naturale del terreno saranno definite utilizzando uno dei seguenti termini: - asciutto - debolmente umido - umido - molto umido - saturo. Si dovrà descrivere la condizione propria del terreno naturale, escludendo quanto indotto dalla circolazione di fluido connesso alle modalità di perforazione adottate. Consistenza Si distinguono terreni coesivi e semicoesivi, granulari e rocciosi. La consistenza dei terreni coesivi e semicoesivi sarà descritta come di seguito misurando anche la resistenza al penetrometro tascabile sulla carota appena estratta e scortecciata con frequenza di 1 prova ogni 20 ÷ 30 cm, purchè il materiale non sia evidentemente disturbato in forma penetrativa. Privo di consistenza: espelle acqua quando strizzato fra le dita (< 0.25 kg/cmq) Poco consistente: si modella fra le dita con poco sforzo; si scava facilmente (0.25 ÷ 0.5 kg/cmq) Moderatamente consistente: si modella fra le dita con un certo sforzo. Offre una certa resistenza allo scavo (0.5 ÷ 1.0 kg/cmq) Consistente: non si modella fra le dita. E' difficile da scavare. Molto consistente: è molto resistente fra le dita e si scava con molta difficoltà (> 2.0 kg/cmq). Nel caso di terreni granulari si esprimerà la consistenza in termini di addensamento, come di seguito, utilizzando il valore di NSPT o attribuendo un giudizio di scavabilità: 0-4 Sciolto; si scava facilmente con un badile 4-10 Poco condensato; si scava abbastanza facilmente con badile e si penetra con una barra 1030 Moderatamente addensato; difficile da scavare con badile, o da penetrare con barra 3050 Addensato; molto difficile da penetrare; si scava con piccone > 50 Molto addensato; difficile da scavare con piccone Nel caso di terreni rocciosi, si determinerà la percentuale di recupero modificata (RQD) dove il grado di alterazione non è intenso o elevato, in accordo alla seguente espressione: 23 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 ΣIi RQD = ------- • 100 If per: - li = singole lunghezze dei pezzi di carota maggiori di 10 cm - lf = lunghezza totale del tratto perforato A necessario complemento della descrizione della consistenza per terreni rocciosi e per definire l'applicabilità delle misure di RQD, di definirà il grado di alterazione con riferimento alla seguente terminologia: Assente Nessun segno visibile di alterazione, roccia sana, cristalli lucenti. Debole I piani di discontinuità sono patinati e decolorati, con possibili sottili strati di riempimento. La decolorazione può penetrare nella roccia per spessori fino al 20% della spaziatura dei piani di discontinuità. Media La decolorazione penetra nella roccia per spessori al 20% della spaziatura dei piani di discontinuità, che possono contenere riempimenti di materiale alterato. Possono essere osservabili parziali aperture dei legami intergranulari. Elevata La decolorazione interessa per intero la roccia, che è in parte friabile. L'originale struttura della roccia è conservata, ma i cristalli sono separati fra loro. Intensa La roccia è completamente decolorata, decomposta e friabile, con l'aspetto esteriore di un suolo. Internamente la struttura originale può essere riconoscibile, ma la separazione fra i cristalli è completa. Colore Il colore sarà descritto scegliendo o combinando i seguenti termini quali rosa, rosso, viola, arancione, giallo, marrone, verde, grigio, nero, precisandone se necessario la tonalità e l'intensità. Si distinguerà il colore del terreno intatto e quello delle superfici di separazione (fratture, discontinuità), evidenziando ciò che può dare indicazioni sulla presenza di filtrazione idrica. Struttura Si definiranno gli elementi significativi della struttura di terreni rocciosi e non rocciosi, intendendo con struttura la presenza o l'assenza di discontinuità, con riferimento a quanto di seguito. 24 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 Stratificazione Si indicheranno i piani di strato visibili, precisandone la spaziatura media e l'intervallo di variazione tipico dello spessore degli strati stessi. Si indicheranno anche la presenza di eventuali strutture sedimentarie, quali stratificazione o laminazione incrociate. Regolari alternanze di diversi tipi litologici (es.: sabbie ed argille, marne e calcareniti) potranno essere definite con il termine di "interstratificazione" precisando la media aritmetica dello spessore dei livelli e descrivendo il ritmo delle alternanze. Fratturazione Si indicherà la spaziatura dei giunti utilizzando definizioni in accordo alla terminologia di seguito specificata: < 6 cm Fratture molto ravvicinate 6 ÷ 20 cm Fratture ravvicinate 20 ÷ 60 cm Fratture moderatamente ravvicinate 60 ÷ 200 cm Fratture distanziate > 200 cm Fratture molto distanziate Si specificherà, se possibile, apertura e persistenza dei giunti. Scistosità, piani di taglio Si indicherà la presenza, la spaziatura e le caratteristiche della scistosità (orientazione visiva della roccia dovuta a minerali lamellari o prismatici) e di piani di taglio (in terreni coesivi, granulari o rocciosi). Strutture particolari Si indicherà la presenza e le caratteristiche di strutture particolari legati a processi di alterazione o trasporto, quali la presenza di clasti in matrice soffice o isole di materiale poco alterato in matrice profondamente alterata, e simili. Particolarità aggiuntive 25 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 Si dovranno indicare tutte le caratteristiche significative ai fini della schematizzazione geotecnica le quali non siano già inserite in qualcuno dei parametri descrittivi già elencati. Si segnala a titolo di esempio la presenza di quanto segue: - radici - manufatti, riporti, materiali di discarica - fossili o residui organici vegetali - sostanze deperibili, friabili, solubili - cementazione più o meno regolare e relativo grado. Litologia ed origine Il tipo litologico sarà definito nel caso dei clasti di terreni granulari grossolani e nel caso di terreni da semi-litoidi a rocciosi. Sarà cura del geologo di cantiere indicare, sia pure per categorie principali, la corretta definizione, indicando per le varie sedimentarie, intrusive, effusive e metamorfiche la tipologia litologica di appartenenza nei limiti di quanto desumibile dalla sola osservazione macroscopica di campagna del materiale. Nel caso di terreni sedimentari, si raccomanda l'impiego di una soluzione acquosa diluita al 5% di HCl per la orientativa definizione della presenza di CaCo3, come costituente principale o secondario della roccia. Oltre al tipo litologico, quando riconoscibile, potranno essere precisate per tutti i terreni informazioni sull'origine del terreno, distinguendo in modo particolare: - terreni derivati da trasporto e sedimentazione dei materiali; - terreni rimasti in sito, specificando se riconoscibili azioni fisico chimiche di alterazione, sostituzione, cementazione. Altre registrazioni in corso di perforazione Oltre alla registrazione della stratigrafia, il geologo responsabile di cantiere sinteticamente, nella documentazione del lavoro, ogni notizia utile o interessante: - percentuale di recupero; - velocità di avanzamento; - perdite di fluido di circolazione; - rifluimenti in colonna; - manovre di campionamento o prova non condotte a termine; - altre. annoterà Rilievo della falda Nel corso della perforazione verrà rilevato in forma sistematica il livello della falda nel foro. Le misure verranno eseguite in particolare ogni mattina e ogni sera, prima di riprendere il lavoro, con annotazione di quanto segue: - livello acqua nel foro rispetto al p.c.; 26 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica - quota del fondo foro; - quota della scarpa del rivestimento; - data ed ora della misura. 2014 Tali annotazioni devono comparire anche nella documentazione definitiva del lavoro. Cassette catalogatrici Le carote estratte nel corso della perforazione verranno sistemate in apposite cassette catalogatrici (in legno, metallo, plastica o similari), munite di scomparti divisori e coperchio apribile a cerniera. Le carote coesive verranno scortecciate, le lapidee lavate. Dei setti separatori suddivideranno i recuperi delle singole manovre, recando indicate le quote rispetto al p.c. Negli scomparti saranno inseriti blocchetti di legno o simili a testimoniare gli spezzoni di carota prelevati ed asportati per il laboratorio con le quote di inizio e fine di tali prelievi. Fotografie a colori Le singole cassette verranno fotografate con macchina digitale e/o pellicola a colori entro 24 ore dal loro completamento. Si richiede la completa leggibilità di tutte le indicazioni esistenti sulla cassetta ed una visione chiara delle carote contenute; si consiglia quindi una foto presa dall'alto e scattata da una distanza non superiore a 2 m. Negativo e 3 copie delle fotografie (formato standard) verranno allegate alla documentazione di lavoro. Riempimento dei fori di sondaggio con miscele cementizie In assenza di specifiche tecniche normative (come quelle relative al ripristino di sedi viarie), il foro di sondaggio sarà riempito con miscela cementizia costituita dai seguenti componenti nelle proporzioni elencate (in peso): acqua 100 cemento 30 bentonite 5 L'inserimento della miscela nel foro di sondaggio sarà eseguito dal fondo, in risalita, con una batteria di tubi apposita o con manichetta flessibile. 27 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 22. PERFORAZIONE A DISTRUZIONE DI NUCLEO I fori verticali a distruzione di nucleo saranno realizzati per permettere, entro gli stessi, la esecuzione di prove e/o l'installazione di strumenti di vario genere e tipo. La loro realizzazione dovrà quindi essere sempre eseguita tenendo conto di quanto prescritto per le prove o gli strumenti per cui il foro è connesso. Potranno essere richiesti anche per la perforazione di prefori in appoggio a preparazioni di altre prove in sito, quali prove penetrometriche statiche dilatometriche e similari. ATTREZZATURA DI PERFORAZIONE - Sonda a rotazione completa di pompa per la circolazione dei fanghi e dispositivi per la loro preparazione. - Altre sonde proposte dal General Contractor, il cui utilizzo sarà preventivamente comunicato all'Alta Sorveglianza. UTENSILI DI PERFORAZIONE - Carotieri semplici o doppi. - Triconi o utensili a distribuzione dotati di fori radiali per la fuoriuscita del fluido. - Altri utensili proposti il cui utilizzo sarà preventivamente comunicato al responsabile del servizio. Il diametro di perforazione sarà di 70 ÷ 150 mm, comunque da definire in funzione delle prove o degli strumenti da eseguire o installare nel foro. MODALITÀ DI PERFORAZIONE SONO AMMESSE MODALITÀ DI PERFORAZIONE VARIE, COMUNQUE TALI DA GARANTIRE IL SOSTENTAMENTO DELLE PARETI DEL FORO, IL CONTENIMENTO DEL FONDO FORO E LA MINIMIZZAZIONE DEI DISTURBI ARRECATI AL TERRENO NEI TRATTI DI PROVA. DOCUMENTAZIONE Per ciascun foro si compilerà una scheda con le seguenti indicazioni: - informazioni generali; - quota assoluta del punto di indagine; - nominativo del compilatore; - attrezzatura impiegata; - diametro di perforazione; - diametro dell'eventuale rivestimento; - dati relativi alle prove o all'installazione; - stratigrafia approssimativa in base ai detriti di perforazione. 28 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 23. TECNOLOGIA DACTEST DEFINIZIONE Metodo che consente di registrare in forma continua i parametri principali della perforazione, eseguita di norma a distruzione di nucleo, con il fine di riconoscere le caratteristiche stratigrafiche fondamentali del terreno. ATTREZZATURA Centralina elettronica perla misura, l’amplificazione del segnale e la registrazione su supporto digitale dei seguenti parametri di perforazione: - spinta applicata all’utensile di perforazione - velocità di avanzamento - coppia di rotazione assobita (momento torcente) - velocità di rotazione - pressione del fluido di circolazione La registrazione dei parametri avverrà con la frequenza di una operazione di memorizzazione per cm di avanzamento dell’utensile o per ogni secondo nel caso di velocità di avanzamento inferiori a 1 cm/minuto. Nel caso che la centralina sia in grado di registrare solo una parte dei parametri indicati, salvo diversa prescrizione, sono da scegliersi le misurazioni relative a: - spinta dell’utensile - velocità di avanzamento - momento torcente La centralina visualizzerà i parametri misurati su apposito visore restituendo poi un grafico sia su supporto digitale che cartaceo. Su entrambi questi supporti dovrà essere riportata la profondità di partena e quella raggiunta dalla prova. MODALITÀ ESECUTIVE La perforazione dovrà essere eseguita avendo cura, dopo qualche tentativo, di operare con la massima omogeneità. In particolare la spinta applicata all’utensile dovrà, se possibile, essere mantenuta costante per l’intera verticale di prova e dovrà essere tale da assicurare il superamento dei livelli più resistenti senza eccessiva perdita di leggibilità dei risultati negli strati meno resistenti. E’ necessario che il detrito di perforazione (cutting) uscente dal bocca foro, nel caso di distruzione di nucleo, sia analizzato e descritto nel modo migliore possibile. DOCUMENTAZIONE La documentazione preliminare comprenderà quanto sotto elencato: - informazioni generali su denominazione, luogo, quota del p.c., ubicazione del punto di prova - caratteristiche dell’attezzatura di perforazone e di dactest - grafico di cantiere con i parametri misurati e registrati 29 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 - grafico elaborato con indicazione dell’energia assorbita per unità di volume perforato (Mj/mc) in funzione della profondità - note ed osservazioni dell’operatore La documentazione definitiva comprenderà, oltre agli elementi sopraccitati, i grafici di tutti i parametri registrati restituiti nella scala più idonea agli effetti interpretativi. 24. CAMPIONAMENTO GEOTECNICO NEI SONDAGGI Le modalità di campionamento possono prevedere il prelievo dei seguenti tipi di campione: a) rimaneggiato, raccolto fra i testimoni del carotaggio di qualsiasi litologia; b) indisturbato, prelevato con campionatore a pistone, fune, rotativo, in terreni coesivi e semicoesivi; c) spezzoni di carota lapidea prelevati dal carotaggio in terreni rocciosi. Tutti i campioni prelevati devono essere chiaramente contraddistinti mediante etichette inalterabili in cui siano riportate le seguenti informazioni: - cantiere; - numero del sondaggio e del campione; - profondità di prelievo; - data di prelievo; - tipo di campionatore; - orientamento del campione (parte alta, parte bassa). I dati relativi al numero del campione, al tipo di campionatore impiegato ed al metodo di prelievo devono essere riportati nell'elaborato della stratigrafia anche nel caso di campionamenti non riusciti. Nei campioni indisturbati si dovranno pulire accuratamente le estremità del campione rimuovendo le parti di terreno disturbato. Le estremità della fustella devono essere sigillate mediante uno strato di paraffina fusa e con due tappi chiusi ermeticamente con nastro adesivo impermeabile. Tutti i campioni prelevati dovranno essere ricoverati in locali adatti, chiusi, prima del sollecito invio al laboratorio geotecnico. CAMPIONI RIMANEGGIATI I campioni rimaneggiati devono essere selezionati dal "carotaggio" nella fase di sistemazione dello stesso nella cassetta catalogatrice. Essi devono essere rappresentativi della granulometria e del materiale prelevato. Dovranno essere sigillati in sacchetti o barattoli di plastica trasparente, contraddistinti con un cartellino indelebile posto all'esterno del sacchetto o del barattolo con le indicazioni di cui sopra. Devono quindi essere ricoverati in un locale riparato e successivamente inviati al laboratorio geotecnico. La quantità necessaria è di circa 0,5 kg per i terreni fini e di circa 5 kg per quelli grossolani (con ghiaia). 30 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 I dati sopraelencati dovranno essere riportati anche sulla stratigrafia del sondaggio. CAMPIONI INDISTURBATI I campionatori da utilizzarsi dovranno impiegare una fustella a pareti sottili in acciaio inox con i seguenti parametri dimensionali: - rapporto L/D 8 - rapporto delle aree: cp = - D i2 ⋅ 100 = 9 ÷ 13 coefficiente di spoglia interna: ci = - D 2est − D i2 Di − D ⋅ 100 = 0,0 ÷ 1,0 secondo necessità D diametro utile 85 mm L = lunghezza utile della fustella Di = diametro interno della fustella Dest = diametro esterno della fustella D = diametro all'imboccatura della fustella La fustella deve essere liscia, priva di cordoli, non ovalizzata. Il prelievo dei campioni può essere eseguito, a seconda della compattezza del terreno, con l'uso dei seguenti strumenti: 1- campionatore a pistone infisso idraulicamente (tipo Osterberg); 2- campionatore a fune con infissione meccanica del pistone; 3- campionatore rotativo a pareti sottili; 4- altri campionatori preventivamente autorizzati dal Responsabile del Servizio. In generale : per terreni coesivi a bassa o medio consistenza (coesione non drenata < 20 ton/mq) si prevede l’utilizzo di campionatori a parete sottile, in acciaio di qualità e resistente alla corrosione del tipo a pistone infisso idraulicamente; per terreni coesivi a medio – alta consistenza si prevede l’impiego di campionatori rotativi a doppia parete, con scarpa tagliente e parte interna avanzante in pressione. La parete esterna, con scarpa tagliente arretrata rispetto a quella interna, ruotando rompe il terreno consentendo a quella interna, non rotante e con funzioni di contenitore, viene fatta avanzare in pressione idraulica. La parete interna è del tutto analoga ad un campionatore a parete sottile ; per terreni non coesivi si prevede l’impiego di campionatori con valvola di ritenuta. Il campione viene conservato nello stesso tubo utilizzato per il prelievo, che diviene il suo contenitore definitivo. I contenitori dei campioni indisturbati dovranno, se possibile, essere trasportati giornalmente al laboratorio geotecnico. In ogni caso durante la loro permanenza sul luogo di prelievo, dovranno 31 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 essere conservati in un sito reso fresco ed asciutto, protetti dai raggi del sole, dal gelo o da altre fonti di calore, collocati in posizione orizzontale ed in forma tale da evitare la possibilità di scuotimenti ed urti. Nel trasporto si prescrive l’imballaggio in materiale antiurto (polistirolo). SPEZZONI DI CAROTA DI ROCCIA E/O DI STRATI CEMENTATI Spezzoni (di lunghezza 15 cm) delle carote prelevate con la perforazione nella roccia o in strati cementati devono essere selezionati nella fase di sistemazione nella cassetta catalogatrice, puliti, descritti e ricoperti quindi con paraffina fusa. Preferibilmente dovranno essere poi inseriti in contenitori cilindrici rigidi con l'indicazione indelebile dei dati di riconoscimento del singolo campione. 25. PROVA PENETROMETRICA DINAMICA STANDARDIZZATA (S.P.T.) NORMATIVA DI RIFERIMENTO La prova SPT è stata standardizzata dalle seguenti specifiche tecniche: - AGI – Associazione Geotecnica Italiana 1977. Raccomdnazioni sulla Programmazione ed Esecuzione delle Indagini Geotecniche - ASTM – D1586-84. Standard Methods for Penetration Test and Split Barrel Sampling of Soils - ISSMFE Technn. Committee 1988. Standard Penetration Test (SPT): International Reference Test procedure. Dal momento che le sopracitate specifiche tecniche differiscono tra loro per alcuni aspetti minori relativi alle attrezzature ed alle modalità esecutive, si ritiene necessario specificare che la ditta Esecutrice dovrà attenersi a quanto di seguito specificato. ATTREZZATURA Le attrezzature da impiegarsi avranno le seguenti caratteristiche: Campionatore : - tubo campionatore in acciaio indurito con superfici liscie, apribile longitudinalmente con Diametro esterno 51+/- 1 mm; - Diametro interno 35 +/- 1 mm, - lunghezza minima escluso il tagliente principale superiore a 457 mm, - lunghezza della scarpa tagliente terminale, con rastremazione negli ultimi 19 mm, L = 76 +/- 1 mm. Il campionatore sarà dotato di valvola a sfera e apertura di scarico a sfiato. Non è prevista la dotazione di punta conica per la sostituzione del tagliante terminale. ASTE Le aste saranno dritte, ben avvitate in corispondenza dei giunti e con flessione totale della batteria pronta per la prova < 0.1 % della lunghezza totale. Sono ammesse le tipologie elencate nel prospetto seguente: 32 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica Diametro (mm) peso per metro lineare 40.5 ≈4.23 50 ≈7.23 60 ≈10.03 70 ≈10 2014 DISPOSITIVO DI BATTUTA Presenza di dispositivo di sollevamento automatico del maglio con peso totale < 115 kg, tale da garantire la caduta della massa battente senza rilevanti attriti. - Peso massa battente: 63.5 +/- 0.5 kg - Altezza di caduta: 760 mm +/- 2 mm MODALITÀ DI ESECUZIONE La prova dovrà essere eseguita a specifiche tecniche ASTM 1586/84 ed a specifiche tecniche AGI 1977 ed avverrà esclusivamente dopo aver attuato la pulizia del foro, avendo cura di evitare rifluimenti e franamenti delle pareti. La prova viene prescritta mediante infissione del campionatore Raymond operata per percussione, con dispositivo di sganciamento automatico a cadenza regolare. Nel corso della prova verranno misurati i colpi necessari per infiggere tre tratti della lunghezza di 15 cm ciascuno. La prova verrà sospesa soltanto al superamento di un numero di colpi superiore a 50 per una lunghezza di infissione inferiore ai 15 cm nel primo tratto o di 100 colpi per una lunghezza di infissione inferiore ai 30 cm nella seconda parte della prova. In questo caso verrà accuratamente misurata la profondità di infissione raggiunta con questo numero di colpi e trascritta nelle note delle stratigrafie. L’Alta Sorveglianza si riserva di accertare in qualsiasi momento la rispondenza delle attrezzature, del campionatore Raymond, del maglio, e del dispositivo di sganciamento ai requisiti indicati dalla noramtiva tecnica standardizzata. La prova si eseguirà infiggendo nel terreno alla base del sondaggio il campionatore per tre tratti consecutivi, di 15 cm ciascuno, annotando il numero dei colpi necessario per conseguire la penetrazione di ciascun tratto. I secondi due tratti avverranno con continuità e senza alcuna interruzione nella cadenza della battuta dei colpi. Le fasi da seguire sono le seguenti: - controllo con scandaglio centimetrato della quota del fondo foro confrontandola con la quota desunta dalla batteria di aste di perforazione o di pulizia del foro precedentemene fatta. Se la quota indicata dallo scandaglio risulta minore di oltre 5 cm di quella stimata per effetti di 33 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 rifluimenti del foro o di decantazione di detrito in sospensione nel fluido di perforazione, si eseguirà manovra di pulizia e successiva rimisurazione con scandaglio; - posizionamento a fondo foro della batteria di prova. La quota di inizio della prova SPT dovrà corrispondere a quella misurata con lo scandaglio; l’eventuale affondamento della batteria di aste per peso proprio dovrà essere annotato prima dell’escuzione della prova; - infissione dei primi 15 cm contando ed annotando il numero dei colpi richiesto, fino ad un massimo di 50 colpi; - infissione del secondo tratto da 15 cm contando ed annotando il numero dei colpi relativi ; - infissione, in prosecuzione con il secondo tratto nella cadenza della battuta senza alcuna pausa, del terzo tratto da 15 cm contando ed annotando il numero dei colpi relativi sino ad un massimo di 100 colpi complessivi; - se a rifiuto, verifica mediante misura con metro centimetrato dell’infissione conseguita. Ad estrazione avvenuta il campione prelevato viene misurato, descritto trascurando la parte alta composta da detriti, sigillato in contenitore adatto e trasportato al laboratorio. In ogni caso viene escluso l’impiego della punta conica, ammesso esclusivamente dietro richiesta del Prestatore di Servizio/i in presenza di terreni ghiaiosi o ciottolosi o estremamente compatti. DOCUMENTAZIONE DELLA PROVA SPT La documentazione definitiva prevista deve comprendere, oltre alle informazioni generali sull'attrezzatura ed apparecchiatura impiegata valide per tutte le prove eseguite, per ciascuna prova: - diametro e profondità della tubazione provvisoria di rivestimento del foro - profondità misurata dallo scandaglio prima di eseguire la prova - annotazione se è stata eseguita manovra di pulizia del foro prima di svolgere la prova - profondità inizio prova misurata dalle aste di battuta - penetrazione, per peso proprio delle aste e el campionatore, se avvenuta - numero di colpi per ciacun tratto di 15 cm di infissione - lunghezza del campione prelevato e descrizione del materiale che lo costituisce - tipo di campionatore (aperto o chiuso) impiegato In presenza di prove SPT consecutive con la profondità la documentazione comprende anche il grafico NSPT con la profondità. 26. PROVA PRESSIOMETRICA IN FORO Le prove pressiometriche considerate sono del tipo MPM. Le prove prevedono l’inserimento nel terreno di una sonda cilindrica all’interno di un foro già predisposto. La sonda viene dilatata contro il terreno o la roccia in parete fino a provocarne la rottura o raggiungere i limiti dell’apparecchiatura. Perché la prova sia significativa è necessario che il disturbo arrecato alle pareti del foro ed al terreno sia minimo e contenuto. 34 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Il tipo di prova previsto è quello ad incrementi di carico, da svolgersi secondo gli standard descritti nelle specifiche tecniche ASTM D4719-87. ATTREZZATURA L’attrezzatura per le prove pressiometriche comprenderà quanto di seguito elencato fermo restando che la ditta Esecutrice porà impiegare attrezzature con caratteristiche parzialmente differenti da quelle descritte purchè a norma con le specifiche tecniche e gli standards. SONDA PRESSIOMETRICA Sonda cilindrica ad espansione idraulica costituita da una cella centrale di misura espandibile radialmente e da due celle di confinamento poste alle estremità inferiore e superiore che sono asservite ad impedire che la cella di misura abbia deformazioni diverse da quelle radiali. La sonda dovrà avere diametro compreso tra 44 e 74 mm a seconda dei modelli con una lungheza complessiva come somma elle celle di guardia e di misura pari ad almeno 6 volte il diametro. Le pareti della cella consisteranno di una membrana interna di gomma e di un oinvolucro deformabile esterno in grado di adattarsi alla forma progressivamente assunta dalle pareti del foro nel corso della prova. La membrana potrà essere protetta da un involucro esterno a lamelle metalliche parzialmene sovrapposte qualora necessario per la natura del terreno. APPARATO DI ESPANSIONE L’apparato di espansione delle celle deve permettere di variare il volume e la pressione all’interno delle stesse in forma del tutto regolabile e controllabile mediante centralina di misura. La cella di misura sarà espansa mediante pressione idraulica (tipo Menard GB); le celle di confinamento mediante pressione idraulica o di gas (tipo Menard GC). TUBI DI CONNESSIONE I tubi di connessione delle celle con gli apparati di espansione e misura saranno del tipo plastico rigido, preferibilmente coassiali, con gas a pressione regolabile nell’intercapedine in modo da prevenire e contenere ogni variazione di volume nel corso della prova. CENTRALINA DI MISURA La centralina deve includere un meccanismo per l’applicazione di incrementi controllati di pressione o volume alla cella di misura ed un regolatore della pressione del gas nelle celle di guardia. Le pressioni dei fluidi saranno tutte leggibili a mezzo di manometri adeguatamente tarati. La sensibilità dei manometri deve essere tale da conseguire la precisione di lettura specificata nelle moalità di prova. Sarà presente un dispositivo per l’amplificazione di almeno 50 volte la sensibilità di lettura delle variazione di volume da impiegarsi quando tali variazioni diventino inferiori a 0.5 cmc per incrementi di pressione pari a 1 bar. PREPARAZIONE DEL FORO DI SONDAGGIO La perforazione del foro nel quale eseguire la prova pressiometrica dovrà essere eseguita con tutti i possibili accorgimenti necessari per evitare disturbi alle pareti ed al terreno circostante, precauzione che diviene tanto più mnecessaria quanto più i terreni non sono lapidei o anche semplicemente cementati. 35 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 La perforazione del foro dovrà, nel caso di terreni sciolti, precedere direttamente la prova, che dovrà essere eseguita appena terminata la manovra di perforazione. Per terreni lapidei è ammesso un lasso di tempo tra la manovra e la prova pressiometrica contenuto in non più di 1 ora. Per la perforazione viene ammesso esclusivamente l’impiego di aste e carotiere con recupero integrale mediante l’impiego di carotieri semplici o doppi o tripli, preferibilmente con corone affilate o, se ncessario, diamantate, con pressione applicata all’utensile in fase di avanzamento inferiore a 200 kPa, numero di giri infeirore a 60 rpm, pressione idrostatica dell’acqua di circolazione contenuta al minimo possibile e portata di rinnovo inferiore a 15 l/minuto. Una diversa tecnica di perforazione da quella indicata viene pure ammessa, previa richiesta alla Direzione Servizi con descrizione tecnica da parte della ditta Esecutrice. Il diametro di perforazione sarà definito sulla base del diametro della sonda pressiometrica da utilizzare per la prova e nel rispetto della seguente espressione: - 1.03 D < dh < 1.2 D - dove: - D = diametro della sonda pressiometrica - Dh = diametro interno del foro TARATURE Prima di iniziare la prova si procederà alla taratura del sistema determinando quanto segue: Perdite di pressione PC La perdite di pressione sono legate all’inerzia della cella di misura che deve essere misurata espandendo la stessa alla pressione atmosferica mediante incrementi di presione di 10 kPa ciascuno, da mantenersi per 60 sec. con letture di volume al termine di tale tempo. Se richiesto dalle successive modalità di prova, la taratura si eseguirà con incremenit di volume della sonda pari al 5 % del volume V, da applicarsi in 10 sec. e mantenuti per 60 sec. prima della lettura di pressione. Queste misure dovranno essere eseguite in ogni caso prima di ogni prova e, inoltre, ad ogni aggiuntiva richiesta del Responsabile del Servizio. Le stesse misure devono essere eseguite ad ogni cambiamento della membrana della cella di misura. Perdite di Volume Vc Le perdite di volume dovute all’espansione dei tubi di collegamento saranno determinate pressurizzando progressivamente l’apparato di prova in superficie dopo la chiusura della sonda all’interno di un contenitore metallico che ne impedisca l’espansione, registrando pressione e volumi. Misura di livello piezometrico Il livello piezometrico nel foro, in presenza di falda, deve essere misurato immediatamente prima dell’inizio della prova nel foro. MODALITÀ DI ESECUZIONE Prima di posizionare la sonda pressiometrica nel foro si procederà all’accurata lettura del volume V (volume della cella di misura alla pressione atmosferica). Tutti i circuiti saranno disareati ed i manometri azzerati con sonda a piano campagna. Il circuito per il controllo dei volumi sarà quindi chiuso e la sona calata nel foro in queste condizioni. La profondità di prova viene assunta pari alla collocazione del punto medio della cella di misura. Preparato il foro, che deve essere perfettamente 36 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 pulito, la sonda pressiometrica sarà posizionata alla quota indicata dal programma di indagine. In accordo alle indicazioni del programma, la prova pressiometrica potrà essere eseguita in conformità ai due metodi descritti di seguito. Si noti che la pressione che eve essere mantenuta nelle celle di confinamento laterale (alto – basso) durante la prova deve essere sempre inferiore a quella agente all’interno della cella di misura e sarà definita in base all’espressione: Pg = Pr+Pw-Pd Dove: Pg = pressione della cella di guardia Pr = pressione letta al manometro Pw = pressione idrostatica agente tra l’unità di misura e la sonda pressiometrica a quota prova Pd = differenza di pressione tra la cella di misura e la cella di guardia METODO DEGLI UGUALI INCREMENTI DI PRESSIONE La sonda verrà posizionata e la pressione incrementata con uguali incrementi di crescita, fino a che l’espansione della cella nel corso di un incremento di carico diventa maggiore di ¼ dell’originale volume della cella di misura. I valori di ciascun incremento doranno essere in accordo al programma o definiti nel corso della prova stessa e comunicati al Responsabile del Servizio. In ogni caso, a priori si prescrive l’impiego di un numero di incrementi compreso tra 7 e 10. METODO DEGLI UGUALI INCREMENTI DI VOLUME La sonda verrà posta in uguale posizione ed il volume della cella di misua aumentato con incrementi di valore uguale, pari a 0.05 – 0.1 volte il volume iniziale V sino ai limiti naturali dell’apparato di prova. In entrambe le procedure di prova le letture relative alle variazioni di volume della sonda (e quindi del terreno) dovranno essere effettuate dopo 30 secondi e dopo 60 secondi dall’applicazione dell’incremento di pressione o di volume; le misure dovranno essere registrate con una precisione non superiore al 0.2 % il volume della cella di misura in condizioni id pressione atmosferica e pari al 5 % del valore della pressione limite. Il programma potrà comprendere anche cicli intermedi di scarico – ricarico. Raggiunti i massimi valori di pressione o di volume la sonda potrà essere depressurizzata e portata in superficie. DOCUMENTAZIONE La documentazione di ciascuna prova comprenderà: - La data e l’ora di esecuzione. - Informazioni generali per la completa ubicazione del sondaggio e della prova, i nominativi degli esecutori ed il geologo responsabile dell’esecuzione. - Dettagliata descrizione delle caratteristiche e delle dimensioni dell’attrezzatura della sonda di prova e della membrana in particolare. - Curve di calibrazione con diagramma pressione / volume a seguito della taratura effettuata. - Livello piezometrico nel foro. - Profondità del punto di prova. - Tipo di prova ad incremento di pressione o ad incremento di volume. 37 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 - Note su qualsiasi variazione rispetto alle modalità di prova. - Diagramma volume (cmc) / pressione (kPa). - Determinazione del Modulo pressiometrico in accordo all’espressione: Ep = 2 (1+Prt)/(Vo+Vm) DP/D con Ep = modulo presisometrico; Prt = rapporto di poisson; Vo = volume iniziale della cella di prova a pressione atmosferica; Vm = volume corretto nella parte centrale dell’incremento V = Vr – Vc con Vr = volume di lettura al manometro e Vc correzione volumetrica con la calibrazione sulla curva di taratura. - Determinazione della Pressione limite. - Descrizione di modalità e diametro della perforazione. - Descrizione stratigrafica del terreno nell’intervallo di prova. - Descrizione del tempo atmosferico e della temperatura. 27. PROVE DI PERMEABILITA’ IN FORO PROVA LEFRANC Definizione Prova di permeabilità da eseguirsi durante lo svolgimento di una perforazione in terreni non rocciosi sotto falda o fuori falda previa saturazione con acqua del terreno circostante. La prova, da eseguirsi con le specifiche di seguito indicate, è finalizzata alla misura della conducibilità idraulica orizzontale. Si effettua misurando gli assorbimenti di acqua da parte del terreno, facendo filtrare l’acqua attraverso un tratto di foro di altezza predeterminata. Può eseguirsi a carico idraulico costante o variabile in relazione alla capacità/velocità di assorbimento del terreno. Modalità esecutive per la prova a carico costante Le modalità di esecuzione per una prova a ridosso della falda idrica (in zona satura) sono le seguenti: - perforazione sino a quota di prova - rivestimento del foro sino al fondo foro - pulizia del foro mediante circolazione d’acqua a bassa pressione sino a completa chiarificazione delle acque nella colonna di rivestimento - misura con scandaglio centimetrato del fondo foro - disposizione sul fondo di manto drenante con ghiaia molto lavata per una altezza di 100 cm - innalzamento del rivestimento di 50 cm dal fondo foro con solo tiro della fune o comunque senza utilizzo di acqua di circolazione - misura ripetuta del livello idrico con freatimetro sino ad assicurarsi sul valore della quota del livello statico della falda idrica - immissione di acqua in foro sino al raggiungimento di una quota prestabilita di altezza d’acqua nel foro - controllo della portata di rabbocco per il mantenimento della quota di livello idrico costante e prefissata al di sopra del livello freatico e contemporanea misurazione dei tempi sino ad ottenere la portata a regime con livello idrico non variante per almeno 30 minuti; - interruzione del rabbocco e misurazione “ad inseguimento” dei tempi / abbassamenti del livello idrico sino al recupero pieno delle condizioni di livello idrico antecedenti la prova. 38 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 Le modalità di esecuzione per una prova a sopra falda idrica (in zona non satura) sono le stesse di quelle richieste per una prova in falda ma in questo caso le misure sono precedute da una fase prolungata di la saturazione di un ampio volume di terreno circostante il foro e la relativa annotazione sia dei volumi immessi che del tempo richiesto per la saturazione. Per la determinazione della portata sarà impiegato un contalitri con una sensibilità di 0.1 litri. La taratura viene verificata prima dell’esecuzione della prova riempiendo un recipiente di volume noto e della capacità non inferiore a 100 litri. Documentazione La documentazione da fornire prevede: - la rappresentazione geometrica delle condizioni di prova con le specifiche sulle posizioni e dimensioni del foro, del rivestimento, e dell’attrezzatura impiegata e del livello idrico della falda prima dell’esecuzione della prova; - la tabella tempi - volumi per il controllo della taratura del contalitri; - la tabella tempi – volumi per la saturazione (per prove sopra falda); - la tabella della portata a regime; - le letture degli abbassamenti in relazione ai tempi progressivi in cui sono state effettuate le letture; - una nota per la segnalazione di eventuali anomalie e calcolo della permeabilità ottenuta specificando la formulazione utilizzata. Modalità esecutive per la prova a carico variabile Qualora la prova venga eseguita a carico variabile è determinante che si specifichi con accuratezza il diametro della tubazione utilizzata e gli eventuali accorgimenti intrapresi (packer con tubazione di diametro ridotto rispetto al rivestimento) per lo svolgimento della prova. L’allestimento delle condizioni di prova (pulizia del foro, manto drenante, saturazione preliminare del terreno sopra falda, ecc.) è del tutto analogo a quello indicato per la prova a carico costante. In questo caso, tuttavia, la prova viene svolta esclusivamente in abbassamento di livello idrico artificialmente innalzato di una quantità predeterminata, svolgendo le misure con una sequenza geometrica dei tempi. Le misure saranno normalmente ripetute con colonna di carico idraulico di differente altezza. La documentazione è del tutto simile a quella prevista per la prova a carico costante, con l’esclusione dei riferimenti a lettura in risalita del livello idrico. Sommario principali operazioni in esecuzione - misurazione con scandaglio della profondità del foro; - immissione di ciottoli e ghiaia grossa a fondo foro per una altezza di 100 cm; - innalzamento della tubazione di rivestimento per 50 cm; - misurazione del livello statico in foro con freatimetro ripetuta per assicurarsi circa la stabilità della lettura; 39 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 - immissione di acqua pulita nel foro rivestito sino a bocca foro; - rilievo dei tempi in sequenza geometrica degli abbassamenti senza rabbocchi di acqua secondo una scala temporale di 15 sec, 30sec, 1min, 2 min, 4 min, 8 min, 15 min, 30 min, ecc. sino al raggiungimento della quota antecedente l’inizio della prova; - ripetizione sequenza misure con differente quota di livello idrico in foro. Documentazione La documentazione da fornire prevede: - la rappresentazione geometrica delle condizioni di prova con le specifiche sulle posizioni e dimensioni del foro, del rivestimento, e dell’attrezzatura impiegata e del livello idrico della falda prima dell’esecuzione della prova; - la tabella tempi – volumi per la saturazione (per prove sopra falda); - le letture degli abbassamenti in relazione ai tempi progressivi in cui sono state effettuate le letture; - una nota per la segnalazione di eventuali anomalie e calcolo della permeabilità ottenuta specificando la formulazione utilizzata. PROVA LUGEON Definizione Si tratta di una prova di iniezione a pressioni e portata controllate della durata non inferiore a 10’ che vengono effettuate in foro alla profondità desiderata. Per l’esecuzione della prova si prevede l’impiego esclusivo di acqua chiara e priva di materiale in sospensione e la pulizia del tratto interessato dalla prova sino a chiarificazione dell’acqua di circolazione. La prova può essere eseguita sia in falda idrica che sopra falda. Nel caso che venga eseguita in falda è necessario controllare i livelli idrici antecedenti la prova, quelli perturbati dall’iniezione poco dopo il suo completamento e quelli di stabilizzazione a 12h e 48h dopo la prova. Se la prova viene eseguita in terreni incoerenti con tendenza all’instabilità delle pareti verrà disposto all’interno del foro uno strato di ghiaino calibrato contemporaneamente alle operazioni di estrazione del rivestimento per il tratto interessato dalla prova. In particolare questo filtro poroso disposto in foro deve possedere uno spessore complessivo pari al tratto di foro non rivestito soggetto a prova incrementato di uno spessore di 50 cm. Per la parte di 50 cm eccedente l’intervallo di prova il filtro deve essere a contatto con la colonna di rivestimento. Tale operazione, qualora richiesta dalla natura del terreno, dovrà svolgersi dopo la pulizia del foro, spinta sino a rimuovere l’eventuale materiale in sospensione all’interno della colonna d’acqua contenuta dal rivestimento. Per la determinazione della portata sarà impiegato un contalitri con sensibilità di 0.1 litri. La taratura viene verificata prima dell’esecuzione della prova riempiendo un recipiente di volume noto e della capacità non inferiore a 100 litri. La prova sarà normalmente eseguita con otturatore singolo ad espansione idraulica o meccanica tuttavia il Responsabile del Servizio può richiedere l’utilizzo dell’otturatore doppio, per prove in risalita, a membrana espandibile idraulicamente. In questo caso il tubo di collegamento dei due pistoncini espandibili avrà una superficie forata Af < 2 At con At = superficie della sezione cava del tubo. 40 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 Qualora non si disponga di un circuito indipendente per la misura delle pressioni, le perdite di carico nei tubi di adduzione verranno determinate in sito con il metodo del tubo campione posto orizzontalmente in superficie e collegato alla pompa di iniezione con l’interposizione di un manometro. La perdita di carico verrà calcolata in base al rapporto tra la pressione letta dal manometro e la lunghezza della tubazione sottesa dal manometro stesso. La prova, che può essere svolta in avanzamento (sondaggi in roccia o comunque con fori dalle pareti stabili) o in risalita (sollevando per brevi tratti il rivestimento ed allestendo la prova) prevede almeno 3 gradini con pressione crescente e 2 gradini con pressioni decrescenti da svolgersi con un’altezza di prova massima di 5 metri. Il Responsabile del Servizio può richiedere ulteriori gradini di pressione in relazione agli obiettivi di progetto. La pressione massima che può essere richiesta è di 1 MPa, da impiegarsi soltanto in casi eccezionali di elevata resistenza meccanica della matrice rocciosa. Normalmente, salvo diverse indicazioni del Responsabile del Servizio, si useranno pressioni comprese tra 0.1 e 0.3 MPa per terreni incoerenti e tra 0.2 e 0.8 MPa per terreni lapidei ad elevata resistenza. Durante la prova le condizioni di tenuta dell’otturatore saranno verificate osservando con sondina piezometrica il livello dell’acqua nel foro di sondaggio che, indipendentemente dalla presenza o assenza della falda idrica, dovrà conservarsi a livello con il rivestimento. Qualora ciò non accada la prova sarà sospesa per i necessari interventi correttivi. Durante la prova andranno accuratamente annotati i seguenti dati: - profondità, lunghezza e diametro della sezione di foro sottoposta a prova; - tipo di tubazione, suo diametro e lunghezza; - numero di raccordi e tipo di pistoncino a tenuta impiegato (con calotta di cuoio, tipo Keller, ecc.); - lunghezza e diametro interno del tubicino flessibile che collega il manometro o altro dispositivo di misurazione della pressione (sensore elettrico); - altezza del manometro (o del sensore elettrico o di altro dispositivo di misurazione della pressione) sul piano campagna; - pressione di inizione reale (pressione dell’inizione corretta). La documentazione di corredo sui risultati ottenuti dovrà comprendere: - la rappresentazione geometrica delle condizioni di prova con le specifiche sulle posizioni e dimensioni del foro, del rivestimento, della tubazione di iniezione e dell’attrezzatura impiegata; - le tabelle di tutti i dati misurati in relazione al tempo sino al raggiungimento delle condizioni di regime; - note su eventuali anomalie riscontrate nel corso della prova e calcolo delle permeabilità Lugeon ottenute indicando la formulazione utilizzata; - grafici tempo – pressioni di iniezione sia per singolo gradino di pressione che per i gradini nel loro complesso. PROVE DI PERMEABILITÀ CON MICROMULINELLO Si eseguono dopo l’installazione di tubo piezometrico fenestrato con vuoti estesi su una superficie non inferiore al 10 % della superficie totale fessurata del diametro interno di 100/90 mm e con aperture di 0.4 ÷ 1 mm o del diametro interno di 52/60 mm. In ogni caso lo spessore della tubazione non deve essere inferiore ai 2.5 mm. La prova consiste nel calare in foro un 41 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 micromulinello (elica rigida e copri - elica per un diametro esterno complessivo inferiore o uguale a 70 mm) e nel misurare la velocità del flusso idrico a varie profondità all’interno del sondaggio attrezzato. La misura della velocità del flusso dovrà essere svolta con intervalli di 20 cm sia in senso ascendente che discendente sino a fondo foro. Ad ogni singolo stop di lettura la misura verrà svolta ruotando a 90° gradi l’elica ponendo attenzione ad azzerare ogni volta il conta-impulsi. Successivamente la misura verrà eseguita lungo l’intera verticale operando dapprima in termini ascendenti e successivamente discendenti. 28. POSA IN OPERA DI STRUMENTAZIONE GEOTECNICA Consiste nell’installazione in fori già predisposti delle seguenti strumentazioni: - piezometri a tubo aperto; - piezometri di Casagrande; - inclinametri; - assestimetri; - tubazioni per la realizzazione di prove geofisiche tipo Down-Hole e Cross-Hole. PIEZOMETRO A “TUBO APERTO” Si tratta di tubi in metallo o PVC inseriti di norma entro fori di sondaggio in presenza di una falda acquifera in terreni a permeabilità da medio ad alta (K > 10-4 cm/sec) per la misura di livello idrico d’equilibrio in foro della falda stessa. Normative e raccomandazioni di riferimento: Associazione Geotecnica Italiana (1977) -"Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione dell'indagine geotecniche". Materiali Lo strumento è costituito da: Tubi filtranti in PVC con finestrature trasversali, diametro interno di 40-100 mm, con giunzione a manicotto esterno. La larghezza delle finestrature deve essere di 0,4-1,0 mm con spaziatura di 9 mm. La parte filtrante deve essere rivestita da una calza di geotessile. Tubi ciechi in PVC con diametro interno di 40-100 mm e con le estremità filettate e giuntate con manicotti esterni. Se destinato al prelievo di campioni di fluido per analisi chimico - fisiche, si installeranno tubi del diametro interno > 60 mm, costituiti da PVC con rivestimento in granulare siliceo; l'uso di tubi in PVC non rivestito deve in questo caso essere concordato con il Responsabile del Servizio e chiaramente segnalato nella documentazione della avvenuta installazione. Questa categoria di piezometri comprende: piezometri di cantiere, appositamente preparati in cantiere fessurando una canna in PVC rigido del diametro di circa 40 cm e chiudendola ad una estremità; 42 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 piezometri microfessurati o microporosi in PVC rivestiti o meno di tessuto non tessuto dietro prescrizione del Responsabile del servizio con o senza rivestimento granulare siliceo interno. Installazione: operazioni preliminari Prima della posa in opera devono essere eseguiti i seguenti controlli: a) controllo che i tubi non presentino lesioni, schiacciamenti o curvature dovute al trasporto o all'immagazzinamento; b) controllo che i filetti alle estremità dei tubi ed i manicotti non presentino anomalie tali da compromettere il buon accoppiamento dei tubi. Eseguiti i controlli descritti, devono essere effettuate le seguenti operazioni preliminari alla posa in opera: a) montaggio dei manicotti di giunzione ad una estremità dei tubi con sigillatura mediante sigillanti idraulici; b) preparazione del materiale necessario alla formazione degli strati filtranti e di sigillatura. Per lo strato filtrante devono essere utilizzati sabbia e ghiaietto puliti con granulometria 14 mm. Per la sigillatura devono essere utilizzate palline di bentonite precompresse con diametro 12 cm e ghiaietto da 23 cm. Posa in opera: modalità esecutiva La posa in opera dei piezometri deve essere eseguita secondo le seguenti modalità: - controllo della quota di fondo foro con scandaglio; - lavaggio della perforazione con acqua pulita e immessa dal fondo; - inserimento dello spezzone di tubo finestrato aggiungendo progressivamente gli spezzoni di tubo e sigillando le giunzioni con sigillanti idraulici. La giunzione dei tubi deve essere realizzata senza forzare eccessivamente l'avvitamento dei manicotti filettati al fine di evitare la deformazione delle estremità dei tubi e la conseguente difficoltà di passaggio della sonda di misura; - controllo della quota superiore dello strato di sabbia; - realizzazione dello strato filtrante in sabbia e ghiaietto per lo spessore richiesto, compattando leggermente con apposito pestello e ritirando i rivestimenti. Tale operazione deve essere eseguita con il foro pieno d'acqua; - completamento dell'installazione dei tubi e verifica di assenza di ostruzioni o comunque impedimenti al passaggio della sonda o del trasduttore, inserendo la sonda stessa o un falso trasduttore; - formazione del tappo impermeabile costituito da palline di bentonite con spessore di almeno 1 m, ritirando progressivamente i rivestimenti del foro senza ausilio della rotazione; - riempimento del tratto del foro compreso tra l'estremità superiore del tappo impermeabile e il piano campagna con malta di cemento e bentonite (dosaggio a/c/b rispettivamente 100/50/10 in peso) o altro materiale idoneo; 43 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica - 2014 verifica dell'assenza di ostruzioni o di impedimenti. Nei giorni successivi all'installazione, di norma, devono eseguirsi alcune letture per controllare la stabilizzazione del livello piezometrico. Misure La stabilizzazione della quota falda va misurata tutti i giorni per tutta la durata del cantiere. L'attrezzatura di misura è composta da una sonda costituita a sua volta da un cavo metrato alla cui estremità è posizionato un puntale che emette un segnale acustico a contatto con il pelo libero dell'acqua. Le letture vengono eseguite con le seguenti modalità: calaggio della sondina nel tubo svolgendo lentamente il cavo, a contatto con il pelo dell'acqua (segnale acustico) rialzare leggermente il cavo e riabbassarlo nuovamente annotando la quota relativa sul cavo. La misurazione deve essere ripetuta per almeno 3 volte e comunque fino al raggiungimento di una precisione di ± 5 mm. Lo strumento di misura da cui dipende la precisione della lettura (sonda a scandaglio) deve essere tarato con le modalità esecutive di seguito riportate. La taratura ordinaria deve essere operata mensilmente sul cavo metrato per mezzo di una bindella metrica di riferimento. Lo strumento di lettura deve essere assoggettato solo a semplici controlli prima e dopo l'esecuzione di ogni lettura giornaliera. I due controlli a priori e a posteriori devono avvenire comunque nel corso dello stesso giorno solare. Essi devono consistere nell'immersione dello strumento in acqua con verifica dell'affondamento del sensore al momento della chiusura del contatto. La sonda deve essere inserita nell'apposito tubo di misura, munito di una tacca di riferimento distante esattamente un metro dal pelo libero dell'acqua. Tra il punto di contatto e la tacca del primo metro deve essere verificata una distanza di 1 m 2 mm. Nel caso in cui ciò non avvenga, si deve provvedere alla sostituzione della sonda e della sua eventuale nuova taratura. I controlli devono inoltre comprendere una attenta ispezione visiva dell'integrità della sonda nonché la verifica della carica delle batterie e dell'efficienza del sistema di avvisamento acustico e/o luminoso. Qualora si riscontrino piegature, incisioni della guaina o abrasione di tacche di riferimento, la sonda deve essere sostituita. Non sono ammesse giunzioni di qualsiasi tipo sul cavo. L'Affidatario ha l'obbligo di eseguire la prima misura del livello statico delle falde e di riportarla nella documentazione relativa al sondaggio eseguito, le successive misurazioni saranno effettuate a cura del Responsabile del Servizio. Documentazione Al completamento delle operazioni dovranno essere riportate nel documento stratigrafico del sondaggio o della perforazione eseguita, per ogni piezometro installato, tutte le informazioni sulle relative misure e sul livello piezometrico rilevato, comprendenti: - informazioni generali (profondità, quota bocca foro m slm etc..); 44 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica - caratteristiche dei tubi installati; - schema geometrico di installazione; - dimensione del tratto filtrante; - quota assoluta del terminale piezometrico; - posizioni e dimensioni dei tamponi; - tabelle con letture piezometriche. 2014 PIEZOMETRO DI CASAGRANDE A DOPPIO TUBICINO E' uno strumento, posto in opera in fori di sondaggio, per misurare la pressione neutra dell'acqua con tempi di risposta relativamente brevi, anche in corrispondenza di falde sospese minori, isolando il tratto di misura, e in terreni con permeabilità fino a medio-bassa (K < 10-4 cm/sec). Nei normali fori di sondaggio è possibile installare 1 o 2 celle piezometriche. Per una corretta installazione, in presenza di fori instabili, è comunque necessario che il foro di sondaggio medesimo sia sostenuto con tubi di rivestimento. Normative e raccomandazioni di riferimento Associazione Geotecnica Italiana (1977) -"Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione dell'indagine geotecniche". Strumentazione e materiali La verticale strumentale completa deve essere costituita dai seguenti elementi: - cella piezometrica; - tubi di misura e di spurgo. Cella piezometrica La cella piezometrica deve essere composta da un filtro e da un telaio. Il filtro, avente un diametro esterno di circa 55 mm e lunghezza compresa tra 100 e 500 mm, deve essere costituito da agglomerato di silice - o materiale equivalente - con porosità compresa tra 0,2 e 0,6 mm; il telaio deve avere ad una estremità due raccordi da 1/2". Tutti i materiali che costituiscono la cella piezometrica devono essere tali da evitare l'aggressione della ruggine. Tubi di misura e di spurgo Ogni cella piezometrica deve essere munita di un tubo di misura e di un tubo di spurgo in PVC, con giunti a tenuta stagna, aventi le seguenti caratteristiche: - diametro nominale 1/2"; - lunghezza degli spezzoni pari a 3 m. 45 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 Installazione: operazioni preliminari Prima della posa in opera si devono eseguire i seguenti controlli: - controllo dell'integrità del filtro e del suo corretto montaggio sul corpo della cella; - controllo che i tubi non presentino lesioni, schiacciamenti o curvature dovute al trasporto o immagazzinamento; - controllo che i filetti alle estremità dei tubi ed i manicotti non presentino anomalie tali da compromettere il buon accoppiamento dei tubi. Eseguiti i controlli descritti, si devono effettuare le operazioni preliminari alla posa in opera: - saturazione della cella porosa in acqua disareata; - collegamento del primo spezzone dei tubi alla cella piezometrica con sigillatura dei filetti mediante sigillanti idraulici; - montaggio dei manicotti di giunzione ad una estremità dei tubi con sigillatura mediante sigillanti idraulici; - preparazione del materiale necessario alla formazione degli strati filtrante e di sigillatura. Per lo strato filtrante si consiglia di utilizzare sabbia e ghiaietto puliti con granulometria 14 mm. Per la sigillatura si può utilizzare una miscela di palline di bentonite precompresse con diametro 12 cm e ghiaietto di 23 cm . Posa in opera: modalità esecutive La posa in opera dei piezometri deve essere eseguita secondo le seguenti modalità: a) controllo della quota di fondo foro con idoneo scandaglio; b) lavaggio della perforazione con acqua pulita e immessa dal fondo; c) realizzazione dello strato filtrante in sabbia e ghiaietto per uno spessore di circa 0,5 m, compattando leggermente con un apposito pestello e ritirando i rivestimenti; tale operazione deve avvenire con il foro pieno d'acqua; d) controllo mediante scandaglio della quota superiore dello strato di sabbia; e) inserimento della cella piezometrica nella perforazione, aggiungendo progressivamente gli spezzoni di tubo e sigillando le giunzioni con sigillanti idraulici. Durante la giunzione dei tubi si deve porre attenzione a non forzare eccessivamente l'avvitamento dei manicotti filettati al fine di evitare la deformazione delle estremità dei tubi e la conseguente difficoltà di passaggio della sonda di misura; f) completamento dell'installazione dei tubi e verifica di assenza di ostruzioni o comunque impedimenti al passaggio della sonda, inserendo la sonda stessa; 46 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 g) immissione di sabbia e ghiaietto puliti attorno e sopra la cella piezometrica per un'altezza mediamente di 2 m, ritirando progressivamente i rivestimenti dal foro; h) formazione di un tappo impermeabile costituito da palline di bentonite, fino ad uno spessore totale di almeno 1 m, ritirando progressivamente i rivestimenti del foro senza ausilio della rotazione; i) riempimento del tratto del foro compreso tra l'estremità superiore del tappo impermeabile e il piano campagna con miscela di cemento e bentonite (dosaggio a/c/b rispettivamente 100/50/10) o altro materiale idoneo; j) eventuale posa in opera di un tubo di protezione in PVC o in acciaio attorno all'estremità superiore dei tubi del piezometro e suo riempimento con sabbia fine, oppure posa in opera del pozzetto protettivo; k) verifica finale dell'assenza di ostruzioni o comunque di impedimenti al passaggio della sonda, mediante l'inserimento dell'indicatore di livello; l) spurgo della cella con acqua pulita immessa alternativamente nei due tubi per almeno 20 minuti. m) Le estremità dei tubi saranno inseriti in un pozzetto metallico con chiusura a lucchetto e chiave. Il pozzetto dovrà essere cementato nel terreno. Le chiavi dovranno essere identificate da un cartellino completo delle indicazioni del caso. Nei giorni successivi all'installazione, di norma, si devono eseguire alcune letture nei due tubi per controllare la stabilizzazione del livello piezometrico. Qualora si preveda di installare all'interno della stessa perforazione due celle Casagrande a differenti profondità, deve essere eseguito un adeguato tappo impermeabile che consenta un completo isolamento fra le due celle piezometriche. Tale isolamento può essere realizzato con strati alternati di palline di bentonite e ghiaietto dello spessore di circa 10 cm per una lunghezza totale di almeno 3 m . Misure Per la misura manuale del livello di falda nei piezometri Casagrande deve essere impiegato un idoneo indicatore di livello ("freatimetro"). Tale indicatore deve essere composto da un puntale rilevatore e da un cavo metrato avvolto su rullo. Deve essere dotato di un avvisatore acustico che segnali il contatto del puntale con la superficie del pelo libero dell'acqua e di un cavo metrato per determinare la profondità del pelo libero rispetto alla sommità del tubo di misura. Le letture manuali con indicatore di livello devono essere eseguite secondo il seguente schema: - infilare il sensore dell'indicatore nel tubo di misura del piezometro ed accendere la sonda; - calare lentamente il sensore nel tubo facendo ruotare il rullo avvolgicavo ed evitando che scenda per peso proprio; - quando l'indicatore segnala l'avvenuto contatto con l'acqua, estrarre leggermente la sonda fino alla cessazione del segnale acustico e/o luminoso; - calare di nuovo lentamente il sensore fino al contatto e leggere la quota sul cavo; 47 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 - ripetere le operazioni almeno 3 volte, e comunque fino a che la quota possa essere definita con una precisione pari a ±5 mm; - annotare la quota così rilevata sul modulo di lettura. La strumentazione installata deve essere oggetto di controlli periodici consistenti nella verifica che il piezometro non sia intasato confrontando le quote piezometriche nei due tubi (di misura e di spurgo) durante tutta la durata del cantiere. Se le letture differiscono per più di 5 cm, il filtro deve essere ritenuto intasato e si deve quindi procedere all'operazione di spurgo da eseguirsi secondo le seguenti modalità: - immissione di un getto di acqua dolce pulita a pressione non superiore a 0,5 bar in uno dei due tubi, attendendo che l'acqua fuoriesca dall'altro tubo per almeno 10 minuti; - ripetizione dell'operazione immettendo acqua nell'altro tubo. Documentazione Al completamento delle operazioni dovranno essere riportate, sul documento stratigrafico del sondaggio o della perforazione eseguita, per ogni piezometro installato, tutte le informazioni sul tipo di cella, sulla installazione del piezometro e sul livello piezometrico rilevato. Per ciascuna cella (o coppia) installata: - informazioni generali (profondità, quota bocca foro slm etc...); - caratteristiche dei tubi installati; - dimensioni del tratto filtrante; - quota assoluta dei termini piezometrici; - posizioni e dimensioni dei tamponi; - tabelle con letture piezometriche. INCLINOMETRO Si tratta di tubi deformabili, resi solidali al terreno e di cui seguono le deformazioni, all'interno dei quali viene calata una apposita sonda inclinometrica in grado di misurare le variazioni dalla verticale su due piani perpendicolari. La strumentazione trova efficace utilizzo nei movimenti franosi o di grandi rilevati per i quali è in grado di fornire informazioni su profondità, direzione e velocità di scorrimento. Affinché si ottengano valori attendibili è necessario che la base del tubo inclinometrico sia ammorsata in terreno stabile. Materiali: tubi e manicotti Devono essere utilizzati tubi inclinometrici a 4 guide con diametro interno dei tubi compreso tra 80 e 82 mm e lunghezza non inferiore a 3 m. I tubi devono essere realizzati in alluminio, vetroresina o materiale plastico (ABS, PVC, etc.). La giunzione tra gli spezzoni di tubo deve avvenire per mezzo di appositi manicotti di giunzione la cui lunghezza non deve essere inferiore a 300 mm. Le 48 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 tolleranze di accoppiamento con i tubi devono essere tali da garantire una rotazione reciproca dei tubi inferiore a 2°. Le caratteristiche dei tubi dovranno essere le seguenti: - Dimensioni: Dint guide = 8082 mm; D: est guide = 8688 mm - Lunghezza tubi: 3 m - Materiali ammessi: alluminio, vetroresina, ABS, PVC - Eventuali protezione: anodizzazione o verniciatura con vernici epossidiche - Angolo di spiralatura max: 1°/m - Perpendicolarità delle sezioni terminali: 1° L'utilizzo di tubi in alluminio in ambiente aggressivo dovrà essere subordinato alla realizzazione di opportune protezioni ( anodizzazioni o verniciatura con resine epossidiche). La cementazione dei tubi in alluminio dovrà comunque sempre essere eseguita mediante l'utilizzo di cemento pozzolanico. Le caratteristiche dei manicotti di giunzione dovranno essere le seguenti: - Dimensioni D: int guide = 8789 mm - Lunghezza: 300 mm - Materiali: alluminio, vetroresina, ABS, PVC - Gioco massimo di accoppiamento tra i tubi, dovuto ai soli manicotti : 2°/giunto Sonda inclinometrica di collaudo dell’opera La sonda inclinometrica dovrà avere le seguenti caratteristiche: - Tipo di sonda: biassiale - Sensori: servoinclinometri - Passo tra le ruote: 50 cm - Campo di misura: 14,5° , - Connettore per giunzione al cavo: stagno (500 m) - Materiale: acciaio inox - Carrelli: basculanti a due ruote - Risoluzione: 1" di grado 30° Il cavo deve fornire l'alimentazione alla sonda e trasmettere i segnali rilevati, nonché garantirne il sostegno e permettere la determinazione della profondità di lettura. A questo scopo esso deve essere dotato di tacche di riferimento ogni 50 cm. Il cavo deve essere di tipo inestensibile con armatura interna in acciaio o Kevlar e deve avere la guaina esterna antiabrasione, con tacche di riferimento ogni mezzo metro, in accordo al passo tra le ruote della sonda. Il cavo deve essere provvisto alle estremità di connettori per il collegamento alla sonda ed alla centralina di lettura. 49 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 La lettura delle inclinazioni rilevate dalla sonda devono essere eseguite per mezzo di una centralina portatile dotata di uno o due displays su cui vengono visualizzate le inclinazioni espresse in seno dell'angolo, amplificate di un fattore pari a 10.000 o 20.000, con coefficiente di deriva termica compreso tra 0,01 e 0,03% fondo scala/°C. La centralina può essere di tipo manuale, quindi con la necessità di trascrizione manuale dei dati rilevati, oppure automatica con registrazione dei dati rilevati, oppure automatica con registrazione dei dati su memoria magnetica e non volatile ed eventuale stampa su carta. Le caratteristiche della centralina di misura dovranno essere le seguenti: - Display: 4 1/2 digits LCD - Risoluzione: 1/10.000; 1/20.000 - Precisione tipica: +2 digits; 0,3 digit/°C - Lettura: 10.000/20.000 sen - Temperatura di utilizzo: 0÷50°C - Alimentazione: batterie interne ricaricabili - Autonomia: 10 ore - Protezioni: IP 64 Installazione La perforazione in cui verrà installato il tubo inclinometrico dovrà avere le seguenti caratteristiche: - diametro sufficiente all'inserimento del tubo inclinometrico che nella parte a massima sezione (manicotto con nastro di protezione) ha un diametro di circa 96 mm al quale va aggiunto il diametro del tubetto di iniezione; - deviazione globale dalla verticale 1,5%. In cantiere prima dell'installazione devono essere eseguiti i seguenti controlli: a) controllo che i tubi ed i manicotti non presentino lesioni o schiacciamenti soprattutto nelle parti terminali; b) controllo che le estremità dei tubi e dei manicotti non presentino sbavature tali da compromettere il buon accoppiamento di tubi e lo scorrimento della sonda di misura; c) verifica dell'efficienza del tubo per l'iniezione della miscela di cementazione dalla valvola di fondo; d) verifica del corretto montaggio della valvola di fondo; e) controllo e preparazione dei componenti per la realizzazione della miscela di cementazione; f) controllo degli utensili per l'installazione: diametro delle punte del trapano, rivetti, collante, etc.; g) verifica quota fondo foro. La posa in opera dei tubi inclinometrici deve essere eseguita secondo le seguenti modalità: 50 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 a) mantenimento del foro pieno il più possibile d'acqua e verifica della profondità con scandaglio; b) preassemblaggio dei tubi in spezzoni di 6 m terminanti ad un estremo con un manicotto. Le giunzioni devono essere realizzate secondo le seguenti modalità: - inserimento del manicotto sul tubo per metà della sua lunghezza; - esecuzione dei fori per i rivetti ( 4 per ogni tubo) lungo generatrici equidistanti dalle guide ed a circa 50 mm dall'estremità del manicotto; - mantenendo in posizione il manicotto mediante inserimento provvisorio di rivetti, introduzione dell'altro tubo ed esecuzione dei fori; - rimozione del manicotto; - stesura di un sottile strato di mastice o di idoneo collante all'estremità dei tubi da giuntare, per una lunghezza di circa 15 cm; - inserimento del primo tubo nel manicotto e rivettaggio; - inserimento del secondo tubo e rivettaggio; - evitando bruschi movimenti, abbondante fasciatura del giunto con nastro adesivo auto vulcanizzante; - assemblaggio della valvola di fondo sul primo spezzone di tubo, con annotazione della lunghezza totale e montaggio del primo manicotto; - inserimento del primo spezzone così predisposto nella perforazione; - bloccaggio del tubo con la cravatta avendo cura di non deformarlo e di permettere la fuoriuscita del solo manicotto di giunzione; - inserimento dello spezzone successivo e foratura, incollaggio, rivettatura e sigillatura del giunto; - dopo avere allentato la cravatta, calaggio della colonna nel foro fino a fare sporgere il solo manicotto; bloccaggio del tubo con la cravatta; - mediante operazioni simili a quelle sopra descritte, completamento della posa della colonna provvedendo, ad intervalli opportuni, a fissare al tubo inclinometrico i tubetti di iniezione (se previsti); - completata la posa della colonna, inserimento all'interno del tubo inclinometrico dei tubi di iniezione (se previsti) che vengono agganciati alla valvola di fondo: inizio della cementazione a bassa pressione (max 2 bar). L'operazione si considera ultimata dopo avere osservato, per un congruo intervallo di tempo, la fuoriuscita di miscela in superficie; - estrazione del rivestimento di perforazione senza l'ausilio della rotazione. Durante questa fase si eseguono i rabbocchi necessari di miscela di cementazione direttamente dall'alto; qualora si sia notato l'abbassamento del livello della miscela, si deve provvedere al rabbocco anche nei giorni successivi; - terminata la cementazione, lavaggio del tubo mediante apposito attrezzo; - verifica dell'integrità e della continuità del tubo mediante sonda testimone; - determinazione della guida di riferimento e valutazione del suo azimut mediante bussola; - posa in opera del pozzetto di protezione. 51 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 Collaudo dell’inclinometro Terminata l’installazione ed operato il lavaggio interno del tubo avverrà il rabbocco dell’acqua all’interno dell’inclinometro e verrà annotato il livello di stabilizzazione. A distanza di 48 ore o comunque dopo che la cementazione ha fatto presa, verrà misurato il livello idrico di stabilizzazione presente all’interno dell’inclinometro. Successivamente deve essere eseguita una lettura annotando i valori letti al display della centralina quando la sonda inclinometrica si trova posizionata ad una profondità nota. I valori misurati dipendono dalla costante di misura della sonda e sono proporzionali all'inclinazione locale che, verosimilmente, dovrebbe rispondere a condizioni di verticalità o molto prossime alla verticalità. Le letture devono essere eseguite in tutte le quattro guide dei tubi: la prima eseguita con la ruota di riferimento nella guida 1, la seconda lettura nella guida 3, la terza nella guida 2 e la quarta nella 4, per cui, utilizzando sonde biassiali le profondità sono lette complessivamente in otto componenti ( A1, A2, A3, A4; B1, B2, B3, B4). Le letture devono essere eseguite sia dall’alto verso il basso che successivamente dal basso verso l’alto secondo le seguenti modalità (lettura dall'alto): - la sonda inclinometrica viene inserita nella guida 1, quindi calata lentamente nel tubo fino alla stabilizzazione del valore visualizzato al display per circa 10 minuti; - la sonda viene sollevata nella posizione della prima lettura a 0,50 m da testa tubo. Atteso qualche secondo per la stabilizzazione dei valori visualizzati, si annotano la profondità e le componenti A e B dell'inclinazione locale sul foglio delle letture; - la sonda è calata nella successiva posizione di lettura, distante dalla precedente, una quantità pari all'interasse dei carrelli, ovvero 0,50 m. Atteso qualche secondo per la stabilizzazione dei valori visualizzati, vengono annotate profondità e letture A e B; - le letture vengono proseguite fino a fondo foro completando così il ciclo. Con le stesse modalità, vengono eseguiti i cicli di letture nelle altre guide: nell'ordine 3-2-4, avendo annotato i valori sul foglio di lettura. Terminata la serie delle letture, la sonda viene recuperata. La procedura di letture dall’alto viene ripetuta eseguendo letture dal basso considerando la stessa procedura soltanto che in questo caso la 1^ lettura è quella al fondo e la sonda viene poi sollevata ad intervalli pari al passo della sonda stessa. I valori ottenuti dalle letture eseguite dall’alto e quelle eseguite dal basso saranno confrontati tra loro per valutarne le differenze. Tale procedimento costituirà elemento di collaudo dell’opera. Documentazione Al termine dell'installazione e della prima serie di misure (lettura "zero" o serie di collaudo) dovrà essere consegnata la seguente documentazione: - planimetria con ubicazione tubo e orientamento esatto guida 1 rispetto al Nord geografico; - eventuali coefficienti di correlazione applicati alla strumentazione utilizzata in fase di rilevazione dati; - lista dei dati originali rilevati con l'indicazione dello scostamento dalla verticalità con la profondità. Nella stratigrafia del sondaggio dovrà essere indicato l’inclinometro posto in opera con tutti i parametri di riferimento (diametro tubazione, sviluppo in profondità, livello idrico nel tubo inclinometrico all’atto della misura di collaudo, data delle letture di collaudo). 52 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 ASSESTIMETRO MAGNETICO Si tratta di uno strumento in grado di determinare cedimenti differenziali (sensibilità 1 mm) in corrispondenza di determinati punti strumentali lungo una verticale di sondaggio geognostico. Strumentazione - La strumentazione è costituita da: - un tubo parete in PVC deformabile corrugato lungo la sua lunghezza (est = 54 mm, spessore 1 mm avente ondulazioni ogni 10 mm, profonde 4 mm), filettato all'estremità e fornito generalmente in spezzoni di 1 m con una punta da avvitare nell'estremità inferiore; - anelli magnetizzati installati coassialmente ed esternamente al tubo parete (altezza= 58,5 mm, est = 90 mm), e resi solidali al terreno circostante grazie a molle che permettono di raggiungere un diametro fino a 30 cm al fine di garantire un sicuro ammorsamento nel terreno; - un tubo guida in duralluminio (est = 31 mm, int= 20 mm) in spezzoni di 1,5 m filettati alle estremità, fissato solo superiormente (onde garantirne verticalità e rettilineità) tramite un anello di sospensione ad un tubo di testa a sua volta fissato al terreno tramite apposita gabbia di ancoraggio. Installazione: operazioni preliminari Si prevedono le stesse operazioni preliminari di quelle dell'inclinometro. Posa in opera La procedura i posa in opera è la seguente: - accoppiamento degli spezzoni tramite la filettatura; - avvitamento della puntazza metallica all'estremità inferiore del tubo parete corrugato; - inserimento di questo nel foro di sondaggio rivestito; - inserimento del tubo guida all'interno del tubo parete e suo fissaggio superiore; - graduale sollevamento del rivestimento del sondaggio con progressivo riempimento del foro con ghiaietto; - posa in opera di uno strato di sabbia e sollevamento del rivestimento poco al di sopra (circa 30 cm) della quota prevista per il primo anello magnetico; - controllo profondità foro; - inserimento tramite apposito strumento guida del primo anello magnetico (le molle devono aderire al terreno al di sotto dell'estremità inferiore dei tubi di rivestimento); - riempimento dell'intercapedine con palline di bentonite; - sollevamento del rivestimento fino alla successiva posizione con riempimento del foro mediante sabbia; - ripetizione successiva delle operazioni per tutti gli anelli previsti; - realizzazione del blocco di ancoraggio al terreno e fissaggi definitivi, controllo preliminare della strumentazione. Misura di collaudo La misurazione avviene tramite sondina manuale costituita a sua volta da un cavo metrato alla cui estremità è posizionato un puntale che emette un segnale acustico a contatto con il campo magnetico prodotto da ciascun anello: 53 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 Le letture vengono eseguite con le seguenti modalità: - calo della sondina nel tubo guida svolgendo lentamente il cavo; - nel momento dell'emissione del segnale acustico rialzare leggermente il cavo e riabbassarlo nuovamente annotando la quota relativa sul cavo; - ripetere la misurazione per almeno 4 volte e mediare il risultato ottenuto (o comunque fino al raggiungimento di una precisione di ±2 mm). Documentazione Al completamento delle operazioni dovranno essere riportate nel documento stratigrafico del sondaggio tutte le informazioni generali e le letture effettuate comprendenti: - informazioni generali (profondità, quota boccaforo slm etc..); - caratteristiche dei tubi installati; - schema geometrico di installazione con indicate quote assolute e relative degli anelli magnetici. TUBAZIONI PER LA REALIZZAZIONE DI PROVE GEOFISICHE TIPO DOWN-HOLE E CROSS-HOLE Si intende l’installazione di tubazioni in PVC DN80 e spessore non inferiore a 2 mm necessarie all’esecuzione di Down–hole o Cross–hole. Tali installazioni prevedono le stesse operazioni previte per la tubazione inclinometrica. 29. PROVA PENETROMETRICA STATICA CON PUNTA MECCANICA (CPT) GENERALITÀ La prova consiste nella misura della resistenza alla penetrazione di una punta conica di dimensioni e caratteristiche standard, infissa a velocità costante nel terreno tramite un dispositivo di spinta che agisce alternativamente su una batteria di aste esterna e su una interna, alla cui estremità inferiore è connessa la punta. NORMATIVE E RACCOMANDAZIONI DI RIFERIMENTO - ASTM D3441-86 -"Deep, quasi-static, cone and friction cone penetration tests of soil". - Associazione Geotecnica Italiana (1977) -"Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche" ATTREZZATURA - Le attrezzature richieste sono le seguenti: - dispositivo di spinta; - punta penetrometrica; - aste; - dispositivo di misura. 54 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 DISPOSITIVO DI SPINTA Deve essere usato il penetrometro statico "tipo Olandese" a comando idraulico con spinta da 10 o 20 ton munito di punta del tipo Begemann con manicotto per la misura dell'attrito laterale locale; è consentito l'uso di anello allargatore per diminuire l'attrito lungo tutta la batteria. La corsa deve essere pari a 1 m. La velocità di infissione della batteria di aste sarà di 2 cm/s ( 0,5 cm/s), costante nel corso della prova, indipendentemente dalla resistenza offerta dal terreno. Il dispositivo di spinta deve essere ancorato e/o zavorrato in forma tale da poter usufruire per intero della propria capacità di spinta totale. PUNTA PENETROMETRICA Punta conica telescopica che possa essere, entro certi limiti, infissa indipendentemente dalla batteria di aste esterne cave, con le seguenti dimensioni: - diametro di base del cono : 37,5 mm - angolo di apertura del cono : 60°. La punta permetterà la misura di: - resistenza alla punta qc - resistenza per attrito laterale fs Il parametro fs sarà relativo ad un manicotto con superficie laterale di 150-200 cm2. ASTE Aste di tipo cavo, del diametro esterno di 36 mm. Astine interne a sezione piena, di diametro inferiore di 0,51 mm rispetto a quello interno delle stesse aste cave. DISPOSITIVO DI MISURA Un manometro con fondo scala massimo da 100 kg/cm2 ed uno con fondo scala superiore, collegati in modo tale che il primo sia escluso automaticamente dal circuito oleodinamico in caso di pressioni troppo elevate. La precisione di lettura deve essere contenuta entro i seguenti limiti massimi: - 10 % del valore misurato; - 2 % del valore di fondo scala. TARATURE E CONTROLLI Occorrerà verificare che all'interno delle aste cave, quando collegate fra loro, non ci siano sporgenze in corrispondenza della estremità filettata. Le aste interne a sezione piena dovranno scorrere senza attriti all'interno delle aste cave. 55 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 I manometri del dispositivo di misura dovranno essere corredati da un certificato di taratura rilasciato da un laboratorio ufficiale, non anteriore a due mesi dall'inizio della prova. MODALITÀ ESECUTIVE Il penetrometro dovrà essere posizionato opportunamente in modo da garantire la verticalità della applicazione del carico. La prova si eseguirà facendo avanzare le astine interne fino ad esaurire l'intera corsa della punta e della punta + manicotto, misurando la pressione di spinta nel primo e nel secondo caso; si faranno quindi avanzare le aste cave fino alla chiusura della batteria telescopica, misurando ed annotando la pressione totale di spinta. Le misure di qc ed fs saranno discontinue, con annotazioni ogni 20 cm di penetrazione. La prova sarà quindi eseguita fino al raggiungimento dei limiti strumentali di resistenza o fino alla profondità massima prevista dal programma delle indagini. Copia delle letture eseguite direttamente ai manometri od al visore, alle varie profondità, devono essere consegnate giornalmente alla Committenza. DOCUMENTAZIONE La documentazione preliminare, fornita alla stazione appaltante durante lo svolgimento del servizio comprenderà: - informazioni generali; - data di esecuzione; - caratteristiche dell'attrezzatura; - caratteristiche della punta; - fotocopia delle tabelle di cantiere, con indicazione dei fattori moltiplicativi di interpretazione delle letture. La documentazione definitiva comprenderà: - informazioni generali; - data di esecuzione; - coordinate UTM e quota assoluta del punto di prova; - certificati di taratura delle punte impiegate non anteriori a 1 mese da quella dell'assunzione della prova; - grafici della resistenza della punta qc, dell'attrito laterale locale fs e del rapporto fs/qc calcolato fra valori misurati alla medesima profondità. La profondità deve essere diagrammata in ordinata scala 1:100; i valori di qc, fs ed il rapporto fs/qc devono essere diagrammati in ascissa: 1 cm = 20 kg/cmq per qc; 1 cm = 1% per fs/qc %; 56 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 1 cm = 0,5 kg/cmq per fs. Dovrà inoltre essere fornita una tabella digitale dei dati acquisiti da cui derivano i grafici redatti. 30. PROVA PENETROMETRICA STATICA CON PUNTA ELETTRICA (CPTE) GENERALITÀ La prova consisterà nella misura della resistenza alla penetrazione di una punta conica di dimensioni e caratteristiche standard, infissa a velocità costante nel terreno mediante un dispositivo di spinta che agisce alternativamente su una batteria di aste cave alla cui estremità inferiore è connessa la punta. NORMATIVE E RACCOMANDAZIONI DI RIFERIMENTO - ASTM D3441- 86 -"Deep, quasi-static, cone and friction cone penetration tests of soil". - Associazione Geotecnica Italiana (1977) -"Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche". - ISSMFE Technical Committee on Penetration Testing. Cone Penetration Testing (CPT). International Reference Test Procedure. ATTREZZATURA Le attrezzature richieste sono le seguenti: - dispositivo di spinta; - punta conica; - aste; - dispositivo di misura. DISPOSITIVO DI SPINTA L'attrezzatura penetrometrica statica a punta elettrica deve essere a comando idraulico con capacità di spinta non minore a 10 t. La corsa deve essere pari a 1 m. La velocità di infissione della batteria di aste sarà di 2 cm/s (0,5 cm/s), costante nel corso della prova, indipendentemente dalla resistenza offerta dal terreno. Il dispositivo di spinta deve essere ancorato e/o zavorrato intero della propria capacità di spinta totale. in forma tale da poter usufruire per PUNTA PENETROMETRICA La punta conica fissa, interamente solidale con il movimento delle aste cave, deve avere le seguenti dimensioni: - diametro di base del cono : bc = 34,8 36,0 mm - angolo di apertura del cono : 60° 57 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 La punta permetterà la misura di: - resistenza alla punta qc; - resistenza per attrito laterale fs. Il campo di misura della punta sarà compreso tra 0 e 5 t; in particolari casi può essere richiesto l'impiego di punte più sensibili (da 0 a 1 t). Il parametro fs sarà relativo ad un manicotto di attrito liscio con le seguenti dimensioni: - diametro: bc + 0,35 mm; - superficie laterale: Ama = 147 153 cm2. Il manicotto sarà posizionato subito sopra il cono. La punta di tipo elettrico sarà strumentata con celle di carico estensimetriche per la misura di fs e qc , con i seguenti fondo scala: - 5000 kg per qc; - 750 kg per fs. Qualora necessario la Committenza si riservano di richiedere l'uso di punte con sensibilità massima diversa. La punta sarà dotata di sensore inclinometrico per la misura della deviazione dalla verticale. ASTE Le aste di tipo cavo saranno del diametro esterno di 36 mm. Eventuali anelli allargatori dovranno essere posizionati ad almeno 100 cm dalla base del cono. DISPOSITIVO DI MISURA Oltre alle celle di carico estensimetriche della punta, saranno previsti: - centralina elettronica per la ricezione e la trasmissione dei dati; - registratore grafico; - registratore su nastro magnetico (solo raccomandato ); - sincronizzatore velocità di avanzamento punta/registratore grafico analogico. Per l'esecuzione a mare delle prove penetrometriche statiche con punta elettrica la Committenza può richiedere l'impiego del penetrometro subacqueo. Questa attrezzatura deve essere fornita di stabilizzatori idraulici per il suo posizionamento sul fondale marino e deve essere dotata di telecamera subacquea che permetta la visualizzazione dell'area interessata. 58 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 TARATURE E CONTROLLI Oltre a sistematici controlli circa lo stato della punta e del manicotto (geometria, rugosità) o delle aste cave (rettilineità della batteria specie per quanto riguarda le 5 aste più vicine alla punta) dovranno essere eseguiti i seguenti controlli: a) le guarnizioni fra i diversi elementi di una punta penetrometrica dovranno essere ispezionate con regolarità per accettarne le perfette condizioni e l'assenza di particelle di terreno; b) le punte elettriche dovranno essere compensate rispetto alle variazioni di temperatura; c) la precisione di misura, tenendo conto di tutte le possibili fonti di errore (attriti parassiti, errori nel dispositivo di registrazione, eccentricità del carico sul cono e sul manicotto, differenze di temperature, ecc.) dovrà essere comunque inferiore ai seguenti limiti: - 5% del valore misurato; - 1% del valore di fondo scala. Prima di eseguire le prove penetrometriche l'Affidatario deve controllare il perfetto stato della punta, mediante apposite apparecchiature di controllo, il perfetto funzionamento dei dispositivi di amplificazione e registrazione dei dati; inoltre, per ogni punta impiegata, l'Affidatario deve consegnare alla Committenza un certificato attestante che la taratura della punta stessa sia stata effettuata in data non anteriore ad un mese da quella di esecuzione della prova. Qualora eventi eccezionali possono aver alterato le caratteristiche della punta elettrica e comunque non oltre i 1000 m di effettiva penetrazione effettuata, l'Affidatario deve controllare, con le modalità approvate dalla Committenza, che la punta elettrica non sia andata fuori taratura, qualora ciò si verifichi si deve procedere ad una nuova taratura. I dati di taratura delle punte impiegate devono essere mantenuti in cantiere a disposizione della Committenza. MODALITÀ ESECUTIVE Prima di eseguire la prova deve essere accertata la perfetta verticalità della batteria del penetrometro e della adeguatezza dello zavorramento e/o ancoraggio in relazione alla capacità di spinta dell'attrezzatura. Durante l'infissione della punta elettrica devono essere registrati separatamente e senza soluzioni di continuità i valori della resistenza alla punta (qc) e i valori della resistenza laterale e la deviazione della punta verticale. E' opportuno che la taratura finale dei dispositivi di misura e registrazione sia effettuata dopo che i sensori della punta si siano equilibrati con la temperatura interna del terreno. La prova sarà quindi eseguita fino alla profondità massima prevista dal programma delle indagini o interrotta per rifiuto in uno dei seguenti casi: - raggiungimento del fondo scala per uno dei sensori relativi a resistenza qc e fs; - raggiungimento della massima capacità di spinta del penetrometro; - deviazione della punta verticale di 10°, se repentina, o di 15° se progressiva. 59 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 Al termine della prova ed ogni qualvolta la prova si interrompa, si dovrà rilevare lo sforzo totale applicato. Quando la resistenza del terreno raggiunge un valore tale da impedire l'ulteriore avanzamento del penetrometro fino alla profondità prevista, ovvero nel caso che la deviazione della punta dalla verticale risulti superiore a 15° l'Affidatario deve sospendere la prova ed estrarre la batteria penetrometrica e, se richiesto dalla Committenza, deve procedere alla perforazione del terreno. La perforazione, di norma, deve essere realizzata utilizzando una tubazione provvisoria di rivestimento con diametro interno di 5055 mm e diametro esterno 7075 mm, che funge anche da tubazione guida. Qualora si debba eseguire la perforazione con diametri maggiori di 75 mm, prima di riprendere la esecuzione della prova penetrometrica, deve essere inserita all'interno del foro una tubazione guida come sopra descritta. Nel caso di prova con penetrometro subacqueo, la prova si intende conclusa quando viene raggiunta almeno una delle seguenti condizioni: - la profondità richiesta; - la massima spinta consentita dal penetrometro; - il limite massimo di uno dei trasduttori della punta. La sospensione della prova, la estrazione della batteria penetrometrica, la perforazione del terreno e la ripresa della prova devono essere ripetute ogni qualvolta ciò si renda necessario per raggiungere la profondità stabilita dalla Committenza. DOCUMENTAZIONE La documentazione preliminare comprenderà: - informazioni generali; - data di esecuzione; - caratteristiche dell'attrezzatura; - caratteristiche della punta; - fotocopia delle tabelle di cantiere, con indicazione dei fattori moltiplicativi di interpretazione delle letture. La documentazione definitiva comprenderà: - informazioni generali; - data di esecuzione; - quota assoluta del punto di prova; - certificati di taratura delle punte impiegate non anteriori a 1 mese da quella dell'assunzione della prova; - grafici della resistenza della punta qc, dell'attrito laterale locale fs e del rapporto fs/qc calcolato fra valori misurati alla medesima profondità. Dovrà inoltre essere consegnato anche il grafico della deviazione della punta dalla verticale in funzione della profondità. 60 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 La profondità deve essere diagrammata in ordinata scala 1:100; i valori di qc, fs ed il rapporto fs/qc devono essere diagrammati in ascissa: 1 cm = 20 kg/cmq per qc; 1 cm = 1% per fs/qc %; 1 cm = 0,5 kg/cmq per fs. Dovrà inoltre essere fornita una tabella digitale compatibile con ambiente windows di tutti i dati acquisiti da cui derivano i grafici redatti. 31. PROVA PENETROMETRICA STATICA CON PUNTA ELETTRICA E PIEZOCONO (CPTU) GENERALITÀ La prova con piezocono viene eseguita con una attrezzatura per prove penetrometriche statiche nella quale la punta elettrica è strumentata per la misura in forma continua di quanto sotto elencato: - resistenza alla penetrazione statica qc della punta conica e resistenza per attrito laterale fs; - pressione idrostatica del terreno, inclusa la sovrappressione indotta dall'avanzamento della punta; - dissipazione nel tempo della sovrappressione idrostatica indotta nel terreno, a quote predeterminate. NORMATIVE E RACCOMANDAZIONI DI RIFERIMENTO: - ASTM D3441-86 -"Deep, quasi-static, cone and friction cone penetration tests of soil". - Associazione Geotecnica Italiana (1977) -"Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche" ATTREZZATURA L'attrezzatura di spinta e le caratteristiche della punta devono essere le medesime previste per la prova penetrometrica eseguita con punta elettrica. La punta deve essere corredata dall'elemento poroso completo di trasduttore e deve essere del tipo WISSA, FUGRO, ISMES, TORSTENSSON o analoghe. L'Affidatario deve sostituire il filtro poroso con uno nuovo ad ogni estrazione della punta dal terreno. Il trasduttore di pressione deve essere "a bassa variazione di volume" e il suo fondo scala deve essere di norma 15 bar. Per prove profonde, oltre i 30 m, deve essere usato un trasduttore con 61 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 fondo scala maggiore di 15 bar. Il fondo scala degli altri sensori (punta e attrito laterale) deve essere di norma rispettivamente 5 t e 750 kg, salvo diverse prescrizioni della Committenza. La punta permetterà la misura di: - resistenza alla punta qc; - resistenza per attrito laterale fs; - pressione interstiziale u+u. ASTE Le aste di tipo cavo dovranno avere diametro esterno di 36 mm. Eventuali anelli allargatori devono essere posizionati ad almeno 100 cm dalla base del cono. DISPOSITIVO DI MISURA Oltre alle celle di carico estensimetriche della punta saranno previsti: - centralina elettronica per la ricezione e la trasmissione dei dati; - registratore grafico di qc, fs, u+u; - registratore grafico o stampante numerica su carta per la registrazione della variazione della pressione interstiziale nel tempo nel corso delle prove di dissipazione; la scelta della sequenza temporale di misura, o la velocità di scorrimento della carta devono poter essere adattabili alle più disparate velocità di dissipazione; - visore per la lettura istantanea dei valori delle grandezze misurate, in forma digitale; - sincronizzatore velocità di avanzamento punta/registratore grafico. ATTREZZATURA DI DISAERAZIONE Filtro poroso e cono dovranno essere perfettamente disaerati con l'uso di una delle sotto elencate metodologie: - cella di disaerazione sottovuoto con acqua distillata; disaerazione per bollitura, con immersione di filtro e cono per un periodo di tempo di sufficiente durata, in funzione del tipo di filtro; - contenitore sottovuoto con glicerina calda, con vibratore ad ultrasuoni per la disaerazione del filtro; il cono verrà disaerato tramite iniezione con siringa di glicerina. Altre attrezzature, tipi di fluido e tecniche potranno essere proposti dall'Affidatario dandone preventiva comunicazione alla Committenza. TARATURE E CONTROLLI Oltre ai sistematici controlli circa lo stato della punta e del manicotto (geometria, rugosità) e delle aste cave (rettilineità della batteria specie per quanto riguarda le 5 aste più vicine alla punta), dovranno essere eseguiti i seguenti controlli: 62 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 - le guarnizioni fra i diversi elementi di un piezocono dovranno essere ispezionate con regolarità per accettarne le perfette condizioni e l'assenza di particelle di terreno; - il piezocono dovrà essere compensato rispetto alle variazioni di temperatura; - la precisione di misura, tenendo conto di tutte le possibili fonti di errore (attriti parassiti, errori nel dispositivo di registrazione, eccentricità del carico sul cono e sul manicotto, differenze di temperatura ecc.) dovrà essere comunque inferiore ai seguenti limiti: - 5% del valore misurato; - 1% del valore del fondo scala. Tale precisione dovrà essere verificata in laboratorio e verificabile in cantiere. Nel primo caso i dati di taratura relativi ad ogni piezocono dovranno essere sempre disponibili in cantiere. MONTAGGIO DEL PIEZOCONO Terminata la disaerazione del filtro e del cono, questi saranno inseriti in un guanto di gomma pieno di acqua disaerata, operando rigorosamente in immersione; il guanto di gomma non sarà rimosso all'inizio della prova, in quanto sarà l'attrito con il terreno a provvedere alla sua rottura ed asportazione. PREFORO L'intervallo di profondità compreso fra il piano di campagna e la superficie freatica dovrà essere perforato con puntazza od eventuale sonda a rotazione, inserendo se necessario un tubo in PVC (o simili) del diametro interno 50 mm. STABILIZZAZIONE TERMICA Prima di iniziare la prova, la punta dovrà essere inserita nel preforo, in acqua di falda, e lasciata ferma per 10 minuti primi per ottenere la stabilizzazione termica, ripetendo alla fine dei 10' gli azzeramenti dei dispositivi di misura e registrazione. Al termine della prova dovranno essere misurate e registrate eventuali derive di zero dei dispositivi; tali annotazioni finali dovranno far parte integrante della documentazione provvisoria e definitiva della prova. MODALITÀ ESECUTIVE Il penetrometro dovrà essere posizionato opportunamente in modo da garantire la verticalità dell'applicazione del carico. L'elemento poroso del piezocono deve essere debitamente saturato prima di ogni prova, verificando inoltre che non vi siano bolle d'aria racchiuse nel condotto di adduzione al trasduttore e nella camera del trasduttore. La punta deve essere quindi inserita nel contenitore pieno di acqua disaerata. Tale operazione deve essere ripetuta prima dell'inizio di ogni prova. 63 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 Successivamente la punta deve essere fatta avanzare nel terreno saturo fino alla profondità stabilita, registrando, insieme ai parametri misurati dalla punta elettrica, i valori della pressione interstiziale. La prova si inizierà alla base del tratto preforato, inserendo nel terreno il piezocono protetto dal guanto di gomma. La prova sarà quindi eseguita fino alla profondità definita dal programma delle indagini, o interrotta per rifiuto in uno dei seguenti casi: - raggiungimento del fondo scala di uno dei sensori relativi a resistenza qc, fs, o pressione interstiziale; - raggiungimento della massima capacità di spinta del penetrometro; - deviazione della punta della verticale di 10°, se repentina, o di 15° se progressiva. Nel caso di rifiuto potrà essere richiesta la ripresa della prova dopo preforo a quota maggiore di 1 m rispetto a quella della interruzione della prova. Alle quote indicate dal programma si eseguiranno le prove di dissipazione operando come di seguito: - arresto della penetrazione della punta; - scatto contemporaneo dei contasecondi e inizio della registrazione della variazione di pressione interstiziale; - lettura al visore digitale dell'andamento della pressione interstiziale ai tempi 0,1 - 0,25 0,5 - 1 - 2 - 4 - 8 - 15 - 30 minuti primi; la lettura sarà registrata manualmente sul grafico. La prova sarà considerata conclusa al 75% della dissipazione della sovrappressione indotta dalla punta. A prova ultimata e ad avvenuta estrazione della punta l'Affidatario deve controllare se si sono verificate derive dello zero per effetto di sforzi eccentrici, urti, sovraccarichi, difetti elettrici, ecc. L'eventuale nuovo valore di zero (e quindi l'eventuale deriva) deve essere indicato sui grafici e memorizzato nel caso di memoria magnetica, in modo da poterne tenere conto nella elaborazione dei dati. DOCUMENTAZIONE La documentazione di cantiere da consegnare al termine di ciascuna verticale, deve comprendere: - la planimetria in scala non inferiore a 1:5.000 recante l'ubicazione precisa di tutte le prove effettuate; - il grafico della pressione interstiziale alle varie profondità; - le tabelle con i dati numerici dei valori della pressione interstiziale in funzione del tempo durante le prove di dissipazione. Nella documentazione definitiva i grafici o tabelle di cantiere devono essere elaborati in modo tale che: - 64 il grafico della pressione interstiziale rilevata durante la penetrazione alle varie profondità sia tracciato sul medesimo grafico in cui sono riportati i valori qc, fs e qc/fs in funzione della profondità; Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica - 2014 per ogni prova di dissipazione eseguita ad una certa profondità venga tracciato sia un grafico dell'andamento della pressione interstiziale in funzione del logaritmo del tempo che, riportate in tabelle, le letture fatte ai diversi tempi. La documentazione relativa ai dati acquisiti ed alle elaborazioni eseguite deve inoltre essere consegnata in formato digitale compatibile con ambiente windows oltre che cartaceo. La documentazione finale deve anche includere la geometria della punta con indicazione delle dimensioni e della posizione del filtro, delle sue caratteristiche (porosità e materiale), delle caratteristiche del trasduttore (fondo scala, tipo) e dell'area netta. Se vengono eseguiti prefori devono inoltre essere precisate le caratteristiche degli stessi. Qualora l'attrezzatura disponesse di registratore digitale dei valori misurati, ove richiesto dalla Committenza, la documentazione definitiva deve essere completata con il tabulato delle misure, alle varie profondità (ogni 2 cm), corrette per inclinazione, derive, ecc. Il tabulato deve comprendere le seguenti colonne: - qt cioè la qc corretta per l'influenza della pressione interstiziale per effetto dell'area netta; - U cioè la U totale misurata diminuita della Uo corrispondente al carico idrostatico; - U/qt rapporto fra la U e la qt (qc corretta); - profondità. 32. PROVA PENETROMETRICA DINAMICA CONTINUA (DP) GENERALITÀ La prova consiste nell'infissione per battitura di una punta conica metallica nel terreno, contando il numero di colpi necessari per la penetrazione di ciascun tratto di lunghezza prestabilita. NORMATIVE E RACCOMANDAZIONI DI RIFERIMENTO - Associazione Geotecnica Italiana (1977) -"Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche". - ISSMFE Technical Committee on Penetration Testing (1988) -"Dynamic Probing (DP): International Reference Test Procedure". ATTREZZATURA I penetrometri utilizzati saranno classificati secondo quanto proposto dall’ISSMFE in: 65 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica Tipo Sigla di riferimento 2014 Massa del maglio M (kg) Leggero DPL ≤ 10 Medio DPM 10 < M < 40 Pesante DPH 40 < M < 60 Superpesante DPSH ≥ 60 Relativamente alle caratteristiche delle attrezzature di prova si rimanda agli standard proposti dall’ISSMFE ed a quelle dei penetrometri maggiormente diffusi in Italia, del tipo Emilia e Meardi – AGI. Tali caratteristiche dovranno in ogni caso essere preventivamente visionate dal Responsabile del Servizio che potrà richiedere l’eventuale utilizzo di accorgimenti atti ad eliminare gli attriti lungo la batteria di aste, quali l’iniezione di fanghi o l’utilizzo di rivestimento. MODALITÀ ESECUTIVE La prova consisterà nella infissione della punta conica nel terreno, per tratti consecutivi di 10/30 cm misurando il numero di colpi (Np) necessari. Se ritenuto necessario dal Responsabile del Servizio dopo 10/30 cm di penetrazione della punta verrà infisso il rivestimento rilevando ancora il numero di colpi (Nr). La prova verrà sospesa per raggiunto rifiuto quando Np o Nr superano il valore di 50/100 colpi per avanzamento. Di norma le prove verranno iniziate alla quota del piano campagna. La punta conica dovrà sporgere dal rivestimento (nel caso se ne richieda l’utilizzo) non più di 20 cm in qualsiasi fase della prova; ciò per evitare che attriti laterali sulle aste alterino i dati di resistenza Nr misurati. Le due batterie, aste collegate alla punta e rivestimenti, dovranno essere reciprocamente libere per tutta la durata della prova. Nel caso di blocco delle due colonne, a seguito di infiltrazioni di materiale nell'intercapedine, la prova dovrà essere sospesa; prima di estrarre la batteria l'esecutore deve mettere in atto tutti gli accorgimenti dettati dall'esperienza atti a sbloccare le due colonne. Ad esempio: - iniezione di acqua in pressione nell'intercapedine; - bloccaggio di una delle due colonne ed infissione o estrazione dell'altra; - azione combinata dei due interventi sopra descritti. Fra la testa di battuta alla sommità della batteria ed il piano campagna dovrà essere installato almeno n.1 centratore con funzioni di guida e di irrigidimento. La prova è continua per tutta la profondità indagata. 66 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 DOCUMENTAZIONE La documentazione deve comprendere, oltre alle informazioni generali: - tabulato dei dati rilevati per ciascuna prova (Np, Nr) su supporto cartaceo e digitale per ambiente windows; - descrizione dettagliata delle caratteristiche dell'attrezzatura impiegata; - grafico di Np, Nr ,Rpd (Resistenza dinamica calcolata con la “Formula olandese”) in funzione della profondità; - altezza di caduta media del maglio durante l'infissione del rivestimento (eventuale). 33. PROVA ESEGUITA CON DILATOMETRO PIATTO TIPO MARCHETTI GENERALITÀ La prova consiste nell'infiggere verticalmente nel terreno, mediante spinta statica, uno strumento di prova a lama, espandendo con del gas in pressione una membrana circolare situata su di un lato dello strumento e misurando le pressioni corrispondenti a due livelli di deformazione predeterminati della membrana. BIBLIOGRAFIA TECNICA DI RIFERIMENTO - Marchetti S. (1980) - "In situ tests by flat dilatometer", ASCE, J. Geotech. Eng. Div. GT3 DISPOSITIVO DI SPINTA Può essere costituito da un penetrometro statico da 20 t di spinta effettiva, completo di batteria di aste (est = 36 mm) oppure dal dispositivo di spinta di una sonda da perforazione; in questo secondo caso si richiede che almeno 23 m delle aste, quelle connesse allo strumento di prova, abbiano est = 36 mm, mentre la rimanente parte può avere diametro superiore. Il cavo elettrico di collegamento dello strumento con la superficie deve essere sempre interno alle aste est = 36 mm; può uscire in corrispondenza del raccordo tra aste est = 36 mm e quelle di perforazione di diametro superiore, tramite apposito giunto spaccato longitudinalmente ed essere fissato opportunamente all'esterno delle aste. ATTREZZATURA ORIGINALE MARCHETTI L'attrezzatura dilatometrica sarà del tipo originale, coperta da brevetto, del tipo Marchetti, senza modifiche e dovrà comprendere: - dilatometro tipo Marchetti (95 x 200 x 14 mm), con membrana metallica laterale espandibile per 1 mm al centro; - centralina di misura tipo Marchetti; - cavo elettropneumatico di collegamento del dilatometro con la centralina; - bombola di gas azoto. 67 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 ACCERTAMENTI PRELIMINARI Prima dell'esecuzione della prova si dovrà verificare che la lama di prova sia diritta, senza concavità o convessità maggiori di 0,5 mm rispetto al piano di riferimento. La lama sarà collegata alle aste in modo da contenere la deviazione dell'asse entro 0,2 mm. La membrana dovrà essere liscia e regolare ed il metallo che la costituisce non deve essere snervato. Una volta collegata la lama ai tubi di adduzione gas alla centralina di misura ed alle bombole non si dovranno rilevare nel circuito perdite di pressione maggiori di 100 kPa/min . TARATURA L'entità della deformazione della membrana in corrispondenza dei punti di misura A e B sarà misurata tramite il dispositivo di taratura. I segnali acustici relativi ai punti A e B dovranno cessare a deformazioni di 0,05 mm e 1,1 mm rispettivamente. Membrane con caratteristiche diverse non saranno accettate e dovranno essere sostituite. Le membrane nuove dovranno essere sottoposte a 20 cicli di carico e scarico con pressioni comprese entro i limiti indicati dal costruttore prima di essere impiegate in prove reali. La taratura della membrana dovrà essere eseguita di nuovo al termine delle prove oppure ogni 5 verticali di prova. La prova sarà eseguita da personale in possesso del patentino di abilitazione rilasciato dal costruttore. Il dilatometro sarà spinto verticalmente nel terreno arrestando la penetrazione ad intervalli di 20 cm per l'esecuzione delle misure. Durante l'infissione il segnale acustico (o audiovisivo) sarà sempre attivato e la valvola di sfiato dovrà essere aperta. Raggiunta la quota di prova ed arrestata l'infissione si scaricano da ogni pressione le aste entro 15 secondi, si invia gas alla membrana misurando, tramite la centralina elettro- pneumatica di superficie: - la pressione alla quale inizia il distacco della membrana (lettura A), da rilevarsi entro 20 secondi dalla immissione del gas; - la pressione necessaria per espandere di 1 mm il centro della membrana (lettura B), da rilevarsi entro 30 secondi dalla lettura A. Se richiesto verrà anche misurato ed annotato il valore C della pressione che agisce sulla membrana quando, durante lo scarico del gas (dapprima immesso per ottenere le letture A e B), la membrana viene a trovarsi di nuovo nella posizione di riposo; il tempo di scarico deve essere compreso in non oltre 30 sec. e la centralina essere dotata di valvola di sfiato regolabile per il controllo graduale della deformazione. Tale ciclo di misure, salvo diverse prescrizioni, deve essere ripetuto ogni 20 cm. La prova si intende conclusa quando il dilatometro ha raggiunto la profondità stabilita. 68 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 Qualora la natura del terreno impedisca l'infissione del dilatometro, si deve sospendere la prova e procedere all'approfondimento dello stesso dopo aver effettuato la perforazione del terreno secondo le modalità precisate alla voce IG.EP.C.203 per la profondità prescritta. La tubazione di rivestimento del foro deve avere diametro idoneo per permettere il passaggio del dilatometro. In alternativa (fori molto profondi, operazioni da natante, etc...) la cella può essere infissa utilizzando l'attrezzatura di perforazione, con le relative aste. Durante l'esecuzione della prova l'immissione del gas al dilatometro deve essere effettuata in modo da non causare apprezzabili cadute di pressione lungo il tubetto di collegamento. DOCUMENTAZIONE Per ogni prova deve essere fornita la seguente documentazione: - individuazione del punto di prova e della data di esecuzione; - quote delle letture eseguite; - valore di pressione di inizio dilatazione della membrana (lettura A); - valore di pressione relativa alla dilatazione di 1 mm del centro della membrana (lettura B); - eventuali annotazioni dell'operatore e data di esecuzione. Le letture (A e B) devono essere elaborate e diagrammate in modo da ottenere i profili di: - indice di materiale ID, correlato alla granulometria del materiale (sabbia, limo, argilla); - modulo edometrico Mo = 1/mv; - modulo dilatometrico Ed; - coesione non drenata cu (nei soli terreni coesivi); - angolo di attrito (solo nei terreni incoerenti); - indice di spinta orizzontale kd; - coefficienti di spinta orizzontale ko; - grado di sovraconsolidazione. Tutte le informazioni indicate devono essere anche riportate in apposita tabella conclusiva in formato digitale per software in ambiente windows. 34. PROVA DI CARICO SU PIASTRA GENERALITÀ La prova consiste nel sovraccaricare con incrementi successivi e regolari una piastra rigida, circolare, poggiata sulla superficie del terreno misurando il cedimento corrispondente ad ogni gradino di carico. 69 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 NORMATIVE E RACCOMANDAZIONI DI RIFERIMENTO - CNR-BU N. 146 (14-12-1992) -"Determinazione dei moduli di deformazione Md e M'd mediante prova di carico a doppio ciclo con piastra circolare". ATTREZZATURA L'attrezzatura da impiegarsi è la sottoelencata: - piastra circolare in acciaio, rigida, caratterizzata da: - spessore : Sp ≥ 20 mm - diametro : = 300 ±1 mm - martinetto di carico (idraulico o meccanico) di portata pari ad almeno 50 kN; - dinamometro (meccanico o idraulico) di portata pari ad almeno 50 kN e sensibilità pari a 0,5 kN; - scatola cilindrica metallica dotata al suo interno di una superficie piana di appoggio della punta del comparatore; - cerniera sferica per il centramento del carico; - prolunga costituita da più aste cilindriche avvitate tra loro; - comparatori per la lettura dei cedimenti con sensibilità di 0,01 mm e capacità di lettura di almeno 10 mm; - bracci snodabili porta comparatore con dispositivo a vite micrometrica per l'azzeramento del comparatore; - trave rigida di sostegno dei bracci portacomparatori, di lunghezza pari a 2,5 m e con supporti alle estremità per l'appoggio al terreno; - struttura fissa di contrasto il cui peso sia maggiore di 2 volte la forza massima totale da applicare sulla piastra, secondo il programma di prova; - contasecondi, filo a piombo, livella a bolla, termometro con sensibilità di 1°C. PREPARAZIONE DEL TERRENO La piastra sarà poggiata su terreno con contenuto d'acqua naturale, non disturbato in forma alcuna, ripulito a mano da qualsiasi detrito, copertura o ciottolo sporgente. Il terreno sarà, se necessario, regolarizzato con un sottile spessore di sabbia o altro materiale incoeremte (tutto passante al setaccio da 2 mm), per ottenere una superficie piana e orizzontale. Gli ultimi 1520 cm dello scavo eventualmente previsto devono essere eseguiti manualmente avendo cura di non calpestare l'area in cui deve essere eseguita la prova. La orizzontalità della piastra, una volta posta sul piano di prova, sarà verificata con livella a bolla. 70 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 ASSEMBLAGGIO La prova può essere eseguita secondo due diverse modalità in funzione del numero di comparatori utilizzati per il rilievo dei cedimenti. 1) Con un comparatore. La prova può essere eseguita secondo due diverse modalità in funzione del numero di comparatori utilizzati per il rilievo dei cedimenti. Con un comparatore Bloccata la cerniera sferica, si applica sopra la piastra la scatola cilindrica sistemando al suo interno il comparatore con la punta appoggiata sull'apposita sede nella parte inferiore. Il braccio porta comparatore viene fissato alla trave di sostegno i cui appoggi devono essere ubicati a distanza di almeno 1 m per la piastra e di 0,50 m per le ruote della struttura di contrasto. Sopra la scatola cilindrica le altre attrezzature potranno essere posizionate secondo le seguenti combinazioni: - martinetto → dinamometro→ asta di prolunga; - asta di prolunga → dinamometro → martinetto. Nel primo caso la struttura di contrasto sarà a contatto con l'asta di prolunga, mentre nel secondo caso il contrasto poggerà direttamente sul martinetto. 2) Con tre comparatori Rispetto alla procedura precedente non viene utilizzata la scatola cilindrica e la cerniera sferica deve essere posizionata tra la struttura di contrasto e la prolunga. I tre comparatori, per mezzo di appositi bracci, devono essere disposti a 120° sul perimetro della piastra, a circa 5 mm dal bordo. MODALITÀ ESECUTIVE Assemblata l'attrezzatura, si eseguirà la prova previa l'applicazione di un carico di assestamento di almeno 0,02 N/mm2 comprendente il peso dell'apparecchiatura gravante sulla superficie di prova. Azzerato/i il/i comparatore/i, si porta il carico a 0,05 N/mm2 effettuando la prima lettura e applicando successivi incrementi di carico non appena il cedimento, corrispondente ad un determinato carico, risulti inferiore a 0,02 mm/minuto. Nel caso in cui il cedimento sia maggiore di 0,02 mm/minuto si dovrà mantenere lo stesso carico per un ulteriore intervallo di tempo e rileggere i/il valori/e ai/l comparatori/e fino al raggiungimento della condizione precedentemente citata. Nel caso di impiego di tre comparatori deve essere presa in considerazione la media delle tre letture effettuata per ciascun livello di carico. 71 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 La prova sarà eseguita con un solo ciclo di carico se interessa determinare unicamente il modulo Md (indicativo della portanza) mentre se è necessario definire il grado di costipamento dello strato in esame occorre eseguire un secondo ciclo di carico per la determinazione del modulo M'd. a) Primo ciclo Si dovrà seguire il seguente schema operativo: - per terreni di sottofondo e per strati di rilevato: incrementi di carico di 0,05 N/mm2 fino ad una pressione massima di 0,2 N/mm2; - per strati di fondazione e per strati di base: incrementi di carico di 0,1 N/mm2 fino a pressioni massime rispettivamente di 0,35 e 0,45 N/mm2. Raggiunta la pressione massima si esegue lo scarico: - completo se occorre determinare solo il modulo Md; - fino alla pressione di 0,05 N/mm2 se occorre determinare anche il modulo M'd e quindi eseguire il secondo ciclo di carico dopo avere rilevato il cedimento residuo. b) Secondo ciclo Si dovrà seguire il seguente schema operativo: - per terreni di sottofondo e per strati di rilevato: incrementi di carico di 0,05 N/mm2 fino alla pressione massima di 0,15 N/mm2; - per strati di fondazione e per strati di base: incrementi di carico di 0,1 N/mm2 fino alle pressioni massime rispettivamente di 0,25 e 0,35 N/mm2. Al termine della prova deve essere prelevato un campione rimaneggiato di terreno in prossimità del punto di prova allo scopo di determinarne le caratteristiche fisiche con particolare riferimento all'umidità. In corrispondenza di terreni di sottofondo dovrà essere verificata la natura del terreno per uno spessore di 50 cm al fine di controllare l'eventuale presenza di ciottoli o blocchi di dimensioni > 10 cm al di sotto della piastra di prova. In caso positivo la prova dovrà essere ripetuta in un altro posto. In corrispondenza di strati di fondazione o di base la dimensione massima dell'aggregato nel punto di prova non deve superare 10 cm. I moduli di deformazione Md e M'd dovranno essere calcolati nei seguenti intervalli di carico: - per terreni di sottofondo e strati di rilevato: tra 0,05 e 0,15 N/mm2; - per strati di fondazione: tra 0,15 e 0,25 N/mm2; - per strati di base: tra 0,25 e 0,35 N/mm2. DOCUMENTAZIONE La documentazione da fornire comprenderà, per ciascuna prova: 72 informazioni generali (cantiere, n° prova, profondità, diametro piastra, data); Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 - fotocopia delle tabelle con letture di cantiere del/i comparatore/i, per ciascun gradino di carico; - diagramma carichi-cedimenti; - modulo di deformazione Md (M'd) (N/mm2) calcolato nell'intervallo di pressione da considerare in accordo alla formula: Md = ∆p ⋅D ∆s dove: ∆p = incremento di carico unitario (N/mm2); ∆s = cedimento corrispondente all'incremento di carico (mm); D = diametro della piastra (mm). - certificato di taratura del dinamometro di misura non anteriore di 3 mesi la data di inizio prove. 35. PROSPEZIONE GEOFISICA CON IL METODO ELETTRICO PER L’ESECUZIONE DI PROFILI DI RESISTIVITA’ GENERALITÀ La prospezione consiste nel progressivo spostamento lungo una linea definita (o secondo una maglia - in questo caso si parlerà più opportunamente di mappe di resistività) di un quadripolo AMNB, con distanza tra gli elettrodi mantenuta fissa, misurando di volta in volta la resistività dei terreni attraversati. Pertanto la prova sarà adatta per determinare contrasti lineari o laterali di resistività, corrispondenti a variazioni di materiali o di altre caratteristiche fisiche (densità, zone d'acqua, ecc.). STRUMENTAZIONE La strumentazione utilizzata dovrà essere di potenza adeguata in relazione alle misure eseguibili sui massimi stendimenti previsti. In particolare l'attrezzatura minima dovrà comprendere: - georesistivimetro analogico e/o digitale con impedenza di ingresso minima pari a 1 megaohm, sensibilità di almeno 0,1 millivolt, circuito di azzeramento dei potenziali spontanei; lo strumento utilizzato per la misura dell'intensità di corrente dovrà avere sensibilità di almeno 0,1 milliampere; - generatore di potenza costituito da gruppo elettrogeno con raddrizzatore di potenza adeguata o con batterie a secco di tensione e potenza adeguata; - cavi elettrici monopolari ad alto isolamento, con specifica guaina di protezione resistente alle azioni di trazione e abrasione; - elettrodi in acciaio, in rame e impolarizzabili; in particolare gli elettrodi di tensione M ed N dovranno essere in rame e, in terreni particolarmente secchi, dovranno essere immersi in una soluzione satura di solfato di rame (sonde impolarizzabili); 73 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica - 2014 radio ricetrasmittenti e/o telefoni per il collegamento in linea. MODALITÀ ESECUTIVE Il dispositivo elettrodico più consono all’indagine da realizzare, di tipo Wenner, Schlumberger o Dipolo/Dipolo, sarà stabilito in accordo con il Responsabile del Servizio. Preliminarmente all'esecuzione della campagna di prospezione geoelettrica dovrà essere effettuata una prova di isolamento dei cavi del circuito elettrico. La distanza interelettrodica, funzione della profondità esplorata, e la frequenza delle misure dovranno essere preventivamente approvate dal Responsabile del Servizio. La lettura agli elettrodi di tensione dovrà essere sufficientemente elevata in rapporto al rumore; in condizioni di scarso rapporto segnale-disturbo dovrà essere previsto uno stacking automatico dei dati in modo tale da garantire una acquisizione del segnale con sensibilità di 10 microvolt. La durata del periodo di registrazione dovrà essere tale da permettere di valutare, senza incertezze, il valore della differenza di potenziale V. Fissata la distanza interelettrodica si effettueranno le misure di resistività spostando ogni volta sui punti prestabiliti il quadripolo mantenendo costante la distanza interelettrodica. DOCUMENTAZIONE - relazione a firma di geofisico iscritto all’ordine professionale dei geologi contenente la descrizione delle operazioni eseguite, con commento e interpretazione delle anomalie riscontrate eventualmente tarate sulla base di sondaggi; - cartografia dei punti di misura e dei sondaggi di taratura eventualmente eseguiti con tabella digitale delle coordinate UTM di ciascun punto di misura e delle quote topografiche del piano campagna ; - profili di resistività in scala adeguata all'estensione dell'indagine e ai dettagli riscontrati; - cartografia tematica delle isoresistività apparenti in scala adeguata; - copia digitale del libretto di campagna e dei dati acquisiti; - sfiles delle elaborazioni tematiche effettuate. 36. SONDAGGI ELETTRICI VERTICALI (SEV) GENERALITÀ La metodologia consiste nell'immettere corrente elettrica tra due elettrodi di corrente AB esterni misurando quella risultante in due elettrodi interni di tensione MN. Vengono così messi in evidenza i contrasti di resistività su una medesima verticale, funzione delle caratteristiche dei materiali incontrati (variazioni di densità, dei fluidi di circolazione, dei minerali costituenti, ecc.). La profondità indagata, funzione della resistività dei terreni incontrati, corrisponde in genere a circa 1/4 della distanza interelettrodica AB. 74 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 STRUMENTAZIONE La strumentazione utilizzata dovrà essere di caratteristiche tali da permettere l'ottenimento dei migliori risultati possibili e di potenza adeguata in relazione alle misure eseguibili sui massimi stendimenti previsti. In particolare l'attrezzatura minima dovrà comprendere: - georesistivimetro analogico e/o digitale con impedenza di ingresso minima pari a 1 megaohm, sensibilità almeno 0,1 millivolt, circuito di azzeramento dei potenziali spontanei; lo strumento utilizzato per la misura dell'intensità di corrente dovrà avere sensibilità di almeno 0,1 milliampere; - generatore di potenza costituito da gruppo elettrogeno con raddrizzatore di potenza adeguata o con batterie a secco di tensione e potenza adeguata; - cavi elettrici monopolari ad alto isolamento, con specifica guaina di protezione resistente alle azioni di trazione e abrasione; - elettrodi in acciaio, in rame e impolarizzabili; in particolare gli elettrodi di tensione M ed N dovranno essere in rame e, in terreni particolarmente secchi, dovranno essere immersi in una soluzione satura di solfato di rame (sonde impolarizzabili); - radio ricetrasmittenti e/o telefoni per il collegamento in linea. MODALITÀ ESECUTIVE Per ciascun sondaggio elettrico verticale (SEV) dovrà essere effettuata preliminarmente una prova di isolamento dei cavi del circuito elettrico. La prospezione avverrà unicamente secondo il dispositivo Schlumberger: partendo da una distanza tra gli elettrodi esterni di corrente AB pari a 4 volte la distanza tra gli elettrodi interni MN di tensione, si allontaneranno progressivamente gli elettrodi AB fino a distanza tra gli stessi dell'ordine di 2040 MN, effettuando una misurazione per ogni spostamento; quindi si sposteranno anche gli elettrodi MN e si riprenderà un'altra serie di misure sugli elettrodi AB con le medesime modalità; le due ultime misure di ogni serie verranno ripetute anche con gli elettrodi MN allargati per la serie successiva (embrayage su due punti AB/2). La successione delle distanze tra gli elettrodi AB da adottare per ciascun sondaggio (iniziando con AB/2=2 m) dovrà essere regolare e consentire l'acquisizione di almeno 68 punti di misura per log decade. Per le estese più lunghe e comunque in condizioni di scarso rapporto segnale-disturbo dovrà essere previsto uno stacking automatico dei dati in modo tale da garantire una acquisizione del segnale con sensibilità di 10 microvolt. La lettura agli elettrodi di tensione dovrà essere sufficientemente elevata in rapporto al rumore. La durata del periodo di registrazione deve essere tale da permettere di valutare, senza incertezze, il valore della differenza di potenziale V. Dopo ogni misura e prima di quella successiva, dovrà essere effettuato sul terreno il calcolo della resistività apparente ed il tracciato della curva dovrà essere riportato su opportuni diagrammi in scala bilogaritmica. Nel caso venissero eseguiti sondaggi meccanici di taratura di sussidio alla prospezione geoelettrica, l'Affidatario è tenuto alla eventuale rielaborazione delle misure sulla base delle suindicate indagini dirette. L'ubicazione degli stendimenti, la distanza interelettrodica, funzione della profondità esplorabile, e la frequenza delle misure dovranno essere preventivamente approvate dalla Committenza. 75 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 DOCUMENTAZIONE - relazione contenente la descrizione delle operazioni eseguite, analisi delle metodologie adottate per il raffronto tra curve teoriche e curve di campagna, con commento dei risultati finali ottenuti; - cartografia a scala adeguata degli stendimenti eseguiti indicante anche la posizione dei sondaggi di taratura eventualmente eseguiti, con file digitale in cui sono riportate le coordinate UTM e le quote del piano campagna dei SEV eseguiti; - diagrammi di resistività di tutti i SEV eseguiti su suporto cartaceo e digitale in cui sono raffrontati i dati acquisiti, le congiunzioni eseguite e le curve teoriche di raffronto per l’interpretazione; - sezioni elettriche interpretative, in scala appropriata alla necessità di rappresentazione dei dettagli rilevati, recante l'indicazione dei valori di resistività relativi alle varie unità elettrostratigrafiche riscontrate; - Copia dei libretti di campagna. 37. RILIEVO GEOFISICO CON METODO GRAVIMETRICO GENERALITÀ La prova consiste nella misurazione delle differenze di gravità da punto a punto, dalle quali vengono depurate successive correzioni. Possono eseguirsi misurazioni su punti allineati (profili microgravimetrici) o su punti disposti a maglia (reti microgravimetriche). I valori ottenuti sono funzione della densità e quindi della natura dei materiali ma anche del grado di fratturazione, compattezza, ecc. STRUMENTAZIONE Si utilizzeranno unicamente gravimetri di tipo astatico (modelli La Coste o Worden) e di caratteristiche idonee allo scopo dell'indagine, con una sensibilità dell'ordine di 1/108109 e precisione del microgal. MODALITÀ ESECUTIVE L'ubicazione e la densità dei punti di misura dovranno essere in funzione della profondità d'indagine e del dettaglio richiesto e preventivamente approvati dalla Committenza: generalmente si assumerà per essi una distanza compresa tra 5 e 20 m. Ogni punto, materializzato da un picchetto, verrà posizionato topograficamente (tolleranze di ±0,01 m per le quote e 0,2 m per la posizione planimetrica) e riferito ad una poligonale di base chiusa. Inoltre dovranno stabilirsi uno o più capisaldi per la correzione della deriva strumentale. Nei profili microgravimetrici la misura di ogni singolo punto dovrà essere ripetuta almeno due volte in momenti diversi della giornata (con approssimazioni medie delle letture contenute in ±5 microgal), mentre la misura ai capisaldi per la correzione della deriva strumentale andrà eseguita almeno ogni due ore: nel caso si misuri un valore di deriva anomalo o una discrepanza superiore ai 100 microgal, l'intero rilievo compreso tra le ultime due misurazioni di deriva andrà rifatto. Nel caso di rilievi che si protraggono per più giorni, ogni giorno successivo si dovrà ripetere il rilievo sul 76 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 10% della stazioni misurate il giorno precedente. Le misure gravimetriche andranno eseguite anche su una fascia all'esterno dell'area propriamente di indagine, e di larghezza almeno doppia rispetto alla presunta profondità di indagine, con lo scopo di ottenere carte delle isoanomalie di Bouguer per le correzioni delle anomalie regionali: in questa fascia le misure saranno in numero di 46 per ettaro. Inoltre in una zona comprendente anche una ulteriore fascia di 100150 m dovrà eseguirsi un ulteriore rilievo planoaltimetrico (densità media 20 punti per ettaro, precisione ± 0,1 m per le quote e ± 0,5 m per la posizione planoaltimetrica) con lo scopo di ottenere, unitamente ai dati ricavabili dalla cartografia ufficiale regionale e IGM, i valori necessari per la correzione dell'anomalia topografica. I risultati ottenuti, previe le necessarie correzioni (deriva, marea lunisolare, latitudine, Faye, Bouguer, topografica, regionale), saranno riportati su di un profilo microgravimetrico a scala opportuna. Nelle reti microgravimetriche, fermo restando tutte le altre considerazioni espresse per i profili, il collegamento fra due punti dovrà essere realizzato eseguendo la misura alternativamente sui due punti almeno quattro volte avanti-indietro. I risultati ottenuti, opportunamente mediati fra loro, dovranno essere restituiti elaborando una carta gravimetrica, in scala opportuna, dell'area indagata, previe le correzioni delle stesse anomalie dei profili. DOCUMENTAZIONE - relazione illustrativa delle operazioni eseguite con commento ed interpretazione dei risultati; - profilo microgravimetrico o carta gravimetrica; - carta delle isoanomalie nel caso di rilievo di più profili; - copia dei libretti di campagna. 38. RILIEVO ELETTROMAGNETICO CON METODO RADAR GENERALITÀ La metodologia consiste nell'invio di impulsi elettromagnetici sul materiale da esaminare, ricevendone le riflessioni che si verificano in corrispondenza delle variazioni delle caratteristiche dielettriche del materiale stesso. La risoluzione e la profondità di indagine sono funzione delle caratteristiche fisiche dei mezzi attraversati, della frequenza delle onde irradiate dall’antenna e della potenza del trasmettitore. Le maggiori profondità di indagine si ottengono adottando antenne radar a basse frequenze mentre antenne ad alta frequenza permettono una maggiore risoluzione verticale. Il metodo risulta adatto per individuare forti contrasti quali: spessori rivestimenti, cavità, metalli, ecc. STRUMENTAZIONE L'attrezzatura di base comprende una unità centrale di comando, controllo ed amplificazione, un registratore magnetico digitale ed, in funzione della finalità delle indagini, antenne con frequenza compresa tra 80 e 1000 MHz. Dovranno essere disponibili appositi software necessari per l’analisi ed il trattamento dei segnali registrati (filtrazione, correzione, valutazione di velocità di propagazione, correlazione ecc..). 77 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 MODALITÀ ESECUTIVE I rilievi vengono eseguiti normalmente lungo strisciate o secondo maglie. Le antenne possono operare in configurazione "monostatic" (stessa antenna radar che funziona come trasmittente e ricevente tramite un commutatore) o "bistatic" (antenne differenti che funzionano rispettivamente da trasmittente e da ricevente). La seconda configurazione sarà utile per la stima delle velocità di propagazione per profondità definite o quando si vorranno indagare livelli più profondi utilizzando le alte frequenze o per obiettivi mirati, perdendo tuttavia informazioni sui livelli superficiali la cui risoluzione è funzione della distanza fra i due componenti dell'antenna. L'ubicazione delle strisciate, la densità della maglia, il tipo e la configurazione delle antenne dovranno essere commisurati al tipo di materiale indagato, alla profondità di indagine e di dettaglio richiesto, e dovranno essere preventivamente approvati dalla Committenza. Compatibilmente al tipo di superficie da indagare dovrà essere garantita una buona linearità del piano di lavoro, cercando preventivamente di eliminare, se possibile, asperità od oggetti metallici che possono produrre interferenze. Nel caso di mancanza di riferimenti fissi, il rilievo dovrà essere riferito a dei punti di riferimento posizionati esternamente al profilo e/o alle maglie (tolleranza 0,1 m per le quote e 0,2 m per la posizione planimetrica). Preliminarmente all'esecuzione della prospezione dovrà essere indagato, per la taratura delle apparecchiature, un breve tratto campione sul quale verranno utilizzate tutte le possibili tecniche ed attrezzature per il successivo rilievo (velocità di passaggio, distanza sorgente-struttura, frequenza di emissione dell'antenna, ecc.) per determinare la tecnica ottimale in relazione agli obiettivi dell'indagine. Sono comunque opportuni uno o più sondaggi di taratura. DOCUMENTAZIONE - relazione illustrativa con le indicazioni delle attrezzature impiegate e dei criteri di elaborazione adottati; tale relazione dovrà inoltre mettere in evidenza le caratteristiche dei materiali e la stratigrafia dei terreni investigati, il contatto terreno-struttura, la presenza di acque, fratture, cavità locali ecc..; - rappresentazione planoaltimetrica in scala adeguata dei profili eseguiti e delle anomalie riscontrate e, nel caso di indagine su muratura o su opere, l’indicazione continua degli spessori riscontrati; - radargrammi. 39. PROSPEZIONE GEOFISICA CON METODO SISMICO A RIFRAZIONE GENERALITÀ Il metodo di prospezione sismica a rifrazione misura la velocità di propagazione delle onde sismiche nell'ammasso roccioso mediante allineamenti isolati o consecutivi di geofoni e registrazioni multiple delle onde di compressione e di taglio per ciascun stendimento. 78 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 ATTREZZATURA La strumentazione di acquisizione dati deve essere di tipo digitale incrementale con le seguenti caratteristiche: - capacità di campionamento di 0,05 - 0,1 - 0,2 - 0,5 msec; - mille o più punti di campionamento per traccia sismica; - 12 o 24 canali di registrazione; - geofoni verticali con frequenza propria variabile tra 12 e 40 Hz per il rilievo delle onde di compressione; - geofoni orizzontali con frequenza propria variabile tra 6 e 12 Hz per il rilievo delle onde di taglio; - sistema di comunicazione e di trasmissione del "tempo zero" (time-break). Il sismografo dovrà, inoltre, presentare la possibilità di stack degli impulsi sismici, filtri analogici e digitali programmabili (filtri attivi tipo high pass, band pass e band reject), guadagno verticale del segnale (in ampiezza) e sensibilità tra 6 e 99 decibel, registrazione dei dati in digitale per elaborazioni successive con formato in uscita non inferiore a 16 bit. L'energizzazione, necessaria a generare le onde sismiche, potrà essere effettuata tramite: - cariche di esplosivo (velocità di detonazione > 5000 m/sec; alta densità di carica); - fucile o cannoncino sismico (in genere calibro 8 con proiettili da almeno 80 gr) in grado di fornire una velocità alla bocca 500 m/sec; - apparato ad impatto di tipo meccanico, elettropneumatico o ad aria compressa (in grado di sviluppare almeno 1000 kgm per registrazioni a distanze superiori a 500 m). MODALITÀ ESECUTIVE Ove non si disponga di adeguata cartografia di base che pemetta una precisa ubicazione di tutti i punti di stazione (geofoni e punti di energizzazione), si dovrà ricorrere ad un rilievo planoaltimetrico, con precisione di ±0,5 cm, da riferirsi a capisaldi topografici chiaramente individuati sul terreno e riportati sulla carta topografica. Il rilievo sismico dovrà essere eseguito lungo profili rettilinei con geofoni posti ad interdistanza fissa di 5, 10 o 20 metri in relazione alla profondità di indagine ed al dettaglio di rilievo richiesto dalla Committenza. Per ciascun stendimento costituito da un minimo di 12 geofoni dovranno essere effettuate almeno cinque registrazioni da altrettanti punti di energizzazione. Dei suddetti tiri tre (3) saranno posizionati all'interno della base (due alle estremità ed una al centro) in posizione equidistante e due (2) saranno ubicati all'esterno della stesa a distanza tale da garantire la profondità di indagine richiesta. Nel caso in cui il rilievo interessi profondità ridotte ( 30 m) i tiri non dovranno essere inferiori a sette (7) per ciascuna base sismica dei quali cinque (5) interni e due (2 esterni). L'elaborazione dei dati, attraverso l'esame dei valori registrati in corrispondenza di ciascuna stazione geofonica, dovrà consentire la definizione dei singoli rifrattori o strati sismici individuati in termini sia di spessore che di velocità delle onde sismiche (longitudinali e/o trasversali). L'elaborazione si potrà basare su metodi diversi quali il metodo Plus-Minus, di Gardner (tempi intercetti), G.R.M. (Generalized Reciprocal Method); la scelta di ciascun metodo di interpretazione 79 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 dovrà essere operata tenendo in debito conto la geometria del sottosuolo investigato e le problematiche di indagine. A richiesta della Committenza, i dati rilevati dovranno essere analizzati anche in termini di attenuazione anelastica degli impulsi sismici attraverso la determinazione del fattore qualità Q. Il fattore qualità Q è correlato al coefficiente di attenuazione attraverso la seguente relazione: 1 α ⋅Vp = Q π⋅f con: α = coefficiente di attenuazione Vp = velocità delle onde di compressione ƒ = frequenza dominante dell'analisi Il coefficiente di attenuazione esprime l'entità del fenomeno di assorbimento dell'energia sismica in relazione allo specifico divario rispetto alla condizione di perfetta elasticità nei diversi materiali in cui l'onda sismica si propaga. A seguito dell'attenuazione le componenti ad alta frequenza degli impulsi sismici si estinguono più rapidamente di quelli a bassa frequenza; la misura di 1/Q, proporzionale alla frazione di perdita dell'energia per ciclo d'onda sinusoidale, contribuisce a fornire informazioni sulle caratteristiche del mezzo attraversato (frequenza di fratturazione, grado di saturazione etc...). I processi fondamentali di analisi per la misura dell'attenuazione dovranno seguire le seguenti procedure: a- analisi del rapporto spettrale delle ampiezze variabili nelle diverse componenti di frequenza dell'impulso microsismico ed assorbite in vario grado in funzione della distanza; b- analisi del decadimento d'ampiezza dei primi eventi o di quelli successivi in ragione della distanza e successiva rettificazione della valutazione per compensare la diminuzione dovuta alla geometria di propagazione; c- valutazione delle variazioni di larghezza dell'impulso sismico (pulse width time) in relazione alla distanza; la misura deve essere effettuata sul primo quarto di ciclo del primo evento. DOCUMENTAZIONE A corredo della prospezione dovranno essere consegnati i seguenti elaborati: - Relazione conclusiva in cui siano dettagliatamente descritte le operazioni eseguite, i criteri di calcolo e di interpretazione adottati, nonché una sintesi dei risultati ottenuti; - Cartografia in scala 1:5000 (o 1:2000) con l'esatta ubicazione degli stendimenti effettuati; 80 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 - Libretti di campagna dei rilievi topografici, se effettuati, e sismogrammi in originale rilegati in fascicolo con le necessarie indicazioni per la loro esatta individuazione sulla cartografia; - Diagrammi "DISTANZE/TEMPI RIFRATTI" (dromocrone), rappresentati con la stessa sequenza e continuità degli stendimenti effettuati, corredati degli eventuali passaggi intermedi dell'elaborazione; - Sezioni sismostratigrafiche alla scala che verrà stabilita dalla Committenza, che dovrà risultare adeguata a rappresentare tutti i dettagli emersi dall'elaborazione. Dette sezioni dovranno riportare tutte le indicazioni parametriche dei singoli rifrattori individuati e, in proiezione, la posizione di eventuali sondaggi. 40. PROSPEZIONE SISMICA IN FORO DI SONDAGGIO CON TECNICA DOWN-HOLE GENERALITÀ La prospezione sismica Down-Hole misura la velocità di propagazione delle onde sismiche di compressione (Vp) e di taglio (Vs) nei terreni all'intorno di un foro di sondaggio. Le misure si eseguono attraverso il rilievo dei tempi di percorrenza di impulsi sismici da una sorgente emettitrice, posta in superficie, ad una unità ricevente ubicata all'interno del foro di sondaggio. NORMATIVE E RACCOMANDAZIONI DI RIFERIMENTO - ISRM -"Suggested methods for seismic testing within and between boreholes", 1987 ATTREZZATURA Il sistema di energizzazione, di tipo esplosivo o meccanico, sarà ubicato in superficie a distanza adeguata dalla bocca foro in funzione della migliore risoluzione dell'indagine. L'Affidatario dovrà dimensionare correttamente la sorgente in funzione della natura e delle caratteristiche dei terreni interessati e che sono da considerarsi noti in quanto le misure sono successive alla perforazione dei sondaggi entro i quali si eseguono le stesse. Per il rilievo delle onde trasversali la sorgente di energia dovrà garantire la produzione di impulsi sismici idonei a generare onde a prevalente componente di taglio. La strumentazione di acquisizione dati deve essere di tipo digitale incrementale con le seguenti caratteristiche: a- capacità di campionamento dei segnali tra 0,025 e 2 msec; b- geofoni tridirezionali ortogonali (di cui uno verticale e gli altri due orizzontali a 90° dal primo) collegati ad un cavo metrato di sospensione; la frequenza del geofono deve essere minore della metà della frequenza predominante delle onde sismiche generate; c- sistema di comunicazione e di trasmissione del "tempo zero" (time break). Il sistema digitale di acquisizione dati dovrà essere dotato di filtri High Pass, Band Pass e Band Reject, di "Automatic Gain Control" e di convertitore A/D del segnale campionato, almeno a 16 bit. 81 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 OPERAZIONI PRELIMINARI ALL'ESECUZIONE DELLA PROVA DOWN-HOLE L'esecuzione della prova Down-Hole richiede la predisposizione di un foro di sondaggio di diametro sufficiente a permettere l'installazione nel foro di un tubo in PVC munito dei necessari complementi per eseguire la cementazione dello stesso da fondo foro verso la superficie. Durante la perforazione si dovrà avere particolare cura ad evitare rifluimenti in colonna e decompressioni del terreno nell'intorno del foro; l'eventuale rivestimento del foro dovrà essere estratto a trazione, senza rotazione della colonna. In cantiere, prima dell'installazione del tubo in PVC, si dovrà provvedere a: a) controllare che i tubi non presentino lesioni o schiacciamenti dovuti al trasporto con particolare riferimento alle parti terminali; b) controllare che le estremità dei tubi non presentino irregolarità che possano compromettere il loro buon accoppiamento; c) verificare l'efficienza del tubo per l'iniezione della miscela di cementazione da applicare all'esterno della colonna; d) controllare e preparare i componenti per la realizzazione della miscela di cementazione che sarà composta da acqua, cemento e bentonite rispettivamente in proporzione di 100, 30 e 5 parti in peso; e) controllare gli utensili per l'installazione ed in particolare l'efficienza della morsa di sostegno. I tubi per prove Down-Hole dovranno avere sezione circolare con le seguenti caratteristiche: - spessore 3 mm; - diametro interno 80 mm. I tubi dovranno essere realizzati in PVC, in spezzoni in genere di 3 m di lunghezza ed assemblati, preferibilmente, mediante filettatura a vite in modo tale da garantire giunti lisci e a perfetta tenuta. In linea di massima la posa in opera dovrà seguire la seguente procedura: 1- pulizia accurata della perforazione con acqua pulita; 2- pre-assemblaggio dei tubi in spezzoni di lunghezza in genere pari a 6 m con fasciatura delle giunzioni con nastro autovulcanizzante; 3- montaggio sul primo spezzone del tappo di fondo e fissaggio del tubo per l'iniezione; 4- inserimento del primo tubo predisposto nella perforazione; in presenza di terreni sotto falda si dovrà riempire il tubo con acqua per favorirne l'affondamento; 5- bloccaggio del tubo mediante l'apposita morsa in modo che dalla perforazione fuoriesca solamente l'estremità superiore del tubo in PVC; 6- inserimento dello spezzone successivo ed esecuzione delle operazioni di incollaggio e sigillatura del giunto; 7- prosecuzione delle operazioni di cui al punto 6- fino al completamento della colonna; 82 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 8- inizio della cementazione a partire dal fondo foro, a bassa pressione ( 2 atm) attraverso il tubo di iniezione. La cementazione deve risultare priva di sacche d'aria o discontinuità confrontando il volume teorico dell'intercapedine tubo/parete foro con il volume della miscela iniettata. Il rivestimento di perforazione dovrà essere estratto non appena la miscela appare in superficie. Nella fase di estrazione del rivestimento il rabbocco di miscela potrà essere eseguito da testa foro anziché attraverso il tubo di iniezione, per mantenere il livello costante a piano campagna; qualora si noti l'abbassamento del livello della miscela il rabbocco dovrà continuare nei giorni successivi; 9- nella fase finale della cementazione si dovrà provvedere alla installazione, attorno al tratto superiore di prova, di un tubo di protezione in acciaio o PVC pesante (diametro minimo = 120 mm, lunghezza 1 m). Il tubo dovrà sporgere di almeno 15 cm dalla sommità del tubo di prova e dovrà essere provvisto di un coperchio in acciaio dotato di lucchetto; 10-al termine delle operazioni di cementazione il tubo di prova dovrà essere accuratamente pulito con acqua per eliminare l'eventuale cemento rimasto all'interno della tubazione; 11-verifica della direzione e dello scostamento dalla verticale del foro mediante misure clinometriche, quando richiesto. MODALITÀ ESECUTIVE Le modalità di esecuzione della prova dovranno seguire la seguente procedura: 1- posizionamento e bloccaggio del ricevitore (o della catena di geofoni) in corrispondenza del primo punto di prova, ubicato in genere verso il fondo foro; 2- generazione dell'impulso sismico e registrazione degli arrivi delle onde di compressione e, se richiesto, di taglio; 3- ripetizione delle operazioni precedenti lungo tutto il foro (o parte di esso) interessato dal rilievo sismico. 4- Le misure dovranno essere eseguite con la frequenza di 1 misura/metro. 5- Per il corretto rilievo delle onde di taglio (onde S) il senso dell'impatto alla sorgente deve essere alternato in modo da evidenziare, per uno stesso geofono, un'inversione di fase nelle onde di taglio generate in modo tale da rendere meno incerta la rilevazione nei geofoni orizzontali, dei tempi di arrivo delle onde trasversali. A tale scopo l'Affidatario dovrà rilevare con precisione l'orientamento dei geofoni rispetto alla direzione di energizzazione. DOCUMENTAZIONE A corredo della prospezione dovranno essere consegnati i seguenti elaborati: - Nota tecnica descrittiva della prospezione eseguita; - Diagrafia riportante tra l'altro: 83 - i valori delle velocità rilevate; - il valore della velocità verticale media (velocità diretta); - il valore della velocità intervallo. Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica - 2014 Sismogrammi in originale correlati dalle informazioni necessarie all'identificazione dei singoli tiri. 41. POSPEZIONE SISMICA CON TECNICA CROSS-HOLE GENERALITÀ Il metodo sismico Cross-Hole misura in foro la velocità delle onde di compressione (Vp) e di taglio (Vs) mediante il rilievo dei tempi di tragitto di impulsi sismici emessi da una sorgente ad un ricevitore, ciascuno dei quali posti all'interno di almeno due fori di sondaggio paralleli e ravvicinati. NORMATIVE E RACCOMANDAZIONI DI RIFERIMENTO - ISRM -"Suggested methods for seismic testing within and between boreholes", 1987 ATTREZZATURA Il sistema di energizzazione dovrà essere di tipo non distruttivo onde consentire l'agibilità dei fori per altre eventuali indagini. L'Affidatario dovrà dimensionare correttamente la sorgente di energia in funzione della natura e delle caratteristiche dei terreni interessati e che sono da considerarsi noti in quanto le misure sono successive alla perforazione dei sondaggi entro i quali si eseguono le stesse. Per il rilievo delle onde trasversali la sorgente di energia dovrà garantire la produzione di impulsi sismici idonei a generare onde a prevalente componente di taglio. La strumentazione di acquisizione dati deve essere di tipo digitale incrementale con le seguenti caratteristiche: - capacità di campionamento dei segnali tra 0,025 e 2 msec; - geofoni tridirezionali ortogonali (di cui uno verticale e gli altri due orizzontali a 90° dal primo) collegati ad un cavo metrato di sospensione; la frequenza del geofono deve essere minore della metà della frequenza predominante delle onde sismiche generate; - sistema di comunicazione e di trasmissione del "tempo zero" (time break). Il sistema digitale di acquisizione dati dovrà essere dotato di filtri High Pass, Band Pass e Band Reject, di "Automatic Gain Control" e di convertitore A/D del segnale campionato, almeno a 16 bit. OPERAZIONI PRELIMINARI ALL'ESECUZIONE DELLA PROVA CROSS-HOLE L'esecuzione della prova Cross-Hole richiede la predisposizione di almeno due fori di sondaggio di diametro sufficiente a permettere l'installazione in ciascun foro di un tubo in PVC munito dei necessari complementi per eseguire la cementazione dello stesso da fondo foro verso la superficie. Durante la perforazione si dovrà avere particolare cura ad evitare rifluimenti in colonna e decompressioni del terreno nell'intorno del foro; l'eventuale rivestimento del foro dovrà essere estratto a trazione, senza rotazione della colonna. 84 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 In cantiere, prima dell'installazione del tubo in PVC, si dovrà provvedere a: a) controllare che i tubi non presentino lesioni o schiacciamenti dovuti al trasporto con particolare riferimento alle parti terminali; b) controllare che le estremità dei tubi non presentino irregolarità che possano compromettere il loro buon accoppiamento; c) verificare l'efficienza del tubo per l'iniezione della miscela di cementazione da applicare all'esterno della colonna; d) controllare e preparare i componenti per la realizzazione della miscela di cementazione che sarà composta da acqua, cemento e bentonite rispettivamente in proporzione di 100, 30 e 5 parti in peso; e) controllare gli utensili per l'installazione ed in particolare l'efficienza della morsa di sostegno. I tubi per prove Cross-Hole dovranno avere sezione circolare con le seguenti caratteristiche: - spessore 3 mm; - diametro interno 80 mm. I tubi dovranno essere realizzati in PVC, in spezzoni in genere di 3 m di lunghezza ed assemblati, preferibilmente, mediante filettatura a vite in modo tale da garantire giunti lisci e a perfetta tenuta. In linea di massima la posa in opera dovrà seguire la seguente procedura: 1- pulizia accurata della perforazione con acqua pulita; 2- pre-assemblaggio dei tubi in spezzoni di lunghezza in genere pari a 6 m con fasciatura delle giunzioni con nastro autovulcanizzante; 3- montaggio sul primo spezzone del tappo di fondo e fissaggio del tubo per l'iniezione; 4- inserimento del primo tubo predisposto nella perforazione; in presenza di terreni sotto falda si dovrà riempire il tubo con acqua per favorirne l'affondamento; 5- bloccaggio del tubo mediante l'apposita morsa in modo che dalla perforazione fuoriesca solamente l'estremità superiore del tubo in PVC; 6- inserimento dello spezzone successivo ed esecuzione delle operazioni di incollaggio e sigillatura del giunto; 7- prosecuzione delle operazioni di cui al punto 6- fino al completamento della colonna; 8- inizio della cementazione a partire dal fondo foro, a bassa pressione ( 2 atm) attraverso il tubo di iniezione. La cementazione deve risultare priva di sacche d'aria o discontinuità confrontando il volume teorico dell'intercapedine tubo/parete foro con il volume della miscela iniettata. Il rivestimento di perforazione dovrà essere estratto non appena la miscela appare in superficie. Nella fase di estrazione del rivestimento il rabbocco di miscela potrà essere eseguito da testa foro anziché attraverso il tubo di iniezione, per mantenere il livello costante a piano campagna; qualora si noti l'abbassamento del livello della miscela il rabbocco dovrà continuare nei giorni successivi; 85 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 9- nella fase finale della cementazione si dovrà provvedere alla installazione, attorno al tratto superiore di prova, di un tubo di protezione in acciaio o PVC pesante (diametro minimo = 120 mm, lunghezza 1 m). Il tubo dovrà sporgere di almeno 15 cm dalla sommità del tubo di prova e dovrà essere provvisto di un coperchio in acciaio dotato di lucchetto; 10-al termine delle operazioni di cementazione il tubo di prova dovrà essere accuratamente pulito con acqua per eliminare l'eventuale cemento rimasto all'interno della tubazione; 11-la distanza tra gli assi dei fori nonché la loro direzione dovrà essere misurata mediante un rilievo clinometrico. La misura della deviazione dell'asse (inclinazione dell'asse e rilievo azimutale) dovrà essere eseguita con una sonda inclinometrica avente caratteristiche di precisione 5' sessagesimali e da un sensore di riferimento magnetico con precisione maggiore di ±2°. MODALITÀ ESECUTIVE Le modalità di esecuzione della prova dovranno seguire le seguenti procedure: - posizionamento e bloccaggio della sorgente e del/i ricevitore/i in corrispondenza della prima coppia/terna di posizioni coniugate; - sparo e registrazione degli arrivi degli impulsi longitudinali e di taglio (se richiesto); - ripetizione delle medesime operazioni per ciascuna coppia/terna di punti coniugati lungo l'intera verticale dei sondaggi o di tratto parziale da indagare. Le misure dovranno essere eseguite ad intervalli non superiori a 2 m. Per il corretto rilievo delle onde di taglio (onde S) il senso dell'impatto alla sorgente deve essere alternato in modo da evidenziare, per uno stesso geofono, un'inversione di fase nelle onde di taglio generate in modo tale da rendere meno incerta la rilevazione nei geofoni orizzontali, dei tempi di arrivo delle onde trasversali. A tale scopo l'Affidatario dovrà rilevare con precisione l'orientamento dei geofoni rispetto alla direzione di energizzazione. DOCUMENTAZIONE A corredo della prospezione dovranno essere consegnati i seguenti elaborati: - Log su cui verranno evidenziati i valori delle velocità di propagazione sismica (longitudinale e trasversale) relativi ai singoli livelli indagati: - Sismogrammi in originale corredati dalle indicazioni necessarie di ogni singolo tiro; - Nota tecnica illustrativa delle tecniche operative e dei risultati conseguiti, dell'ubicazione dei fori di sondaggio e delle caratteristiche dei tubi installati. 42. PROSPEZIONE SISMICA CON TECNICA TOMOGRAFICA GENERALITÀ Tale metodo geofisico viene utilizzato per la determinazione di un profilo dettagliato dell'andamento delle proprietà fisiche di un ammasso quali la velocità di propagazione delle onde sismiche. 86 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 NORMATIVE E RACCOMANDAZIONI DI RIFERIMENTO - ISRM -"Suggested methods for seismic testing within and between boreholes", 1987 ATTREZZATURA Il sistema di energizzazione dovrà essere di tipo non distruttivo onde consentire l'agibilità dei fori per altre eventuali indagini. L'Affidatario dovrà dimensionare correttamente la sorgente di energia in funzione della natura e delle caratteristiche dei terreni interessati e che sono da considerarsi noti in quanto le misure sono successive alla perforazione dei sondaggi entro i quali si eseguono le stesse. Per il rilievo delle onde trasversali la sorgente di energia dovrà garantire la produzione di impulsi sismici idonei a generare onde a prevalente componente di taglio. La strumentazione di acquisizione dati deve essere di tipo digitale incrementale con le seguenti caratteristiche: - capacità di campionamento dei segnali tra 0,025 e 2 msec; - geofoni tridirezionali ortogonali (di cui uno verticale e gli altri due orizzontali a 90° dal primo) collegati ad un cavo metrato di sospensione; la frequenza del geofono deve essere minore della metà della frequenza predominante delle onde sismiche generate; - sistema di comunicazione e di trasmissione del "tempo zero" (time break). Il sistema digitale di acquisizione dati dovrà essere dotato di filtri High Pass, Band Pass e Band Reject, di "Automatic Gain Control" e di convertitore A/D del segnale campionato, almeno a 16 bit. OPERAZIONI PRELIMINARI ALL'ESECUZIONE DELLA PROVA SISMICA IN FORO L'esecuzione della prova sismica richiede la predisposizione di almeno due fori di sondaggio di diametro sufficiente a permettere l'installazione in ciascun foro di un tubo in PVC munito dei necessari complementi per eseguire la cementazione dello stesso da fondo foro verso la superficie. Durante la perforazione si dovrà avere particolare cura ad evitare rifluimenti in colonna e decompressioni del terreno nell'intorno del foro; l'eventuale rivestimento del foro dovrà essere estratto a trazione, senza rotazione della colonna. In cantiere, prima dell'installazione del tubo in PVC, si dovrà provvedere a: a) controllare che i tubi non presentino lesioni o schiacciamenti dovuti al trasporto con particolare riferimento alle parti terminali; b) controllare che le estremità dei tubi non presentino irregolarità che possano compromettere il loro buon accoppiamento; c) verificare l'efficienza del tubo per l'iniezione della miscela di cementazione da applicare all'esterno della colonna; d) controllare e preparare i componenti per la realizzazione della miscela di cementazione che sarà composta da acqua, cemento e bentonite rispettivamente in proporzione di 100, 30 e 5 parti in peso; 87 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 e) controllare gli utensili per l'installazione ed in particolare l'efficienza della morsa di sostegno. I tubi per le prove sismiche dovranno avere sezione circolare con le seguenti caratteristiche: - spessore 3 mm; - diametro interno 80 mm. I tubi dovranno essere realizzati in PVC, in spezzoni in genere di 3 m di lunghezza ed assemblati, preferibilmente, mediante filettatura a vite in modo tale da garantire giunti lisci e a perfetta tenuta. In linea di massima la posa in opera dovrà seguire la seguente procedura: 1- pulizia accurata della perforazione con acqua pulita; 2- pre-assemblaggio dei tubi in spezzoni di lunghezza in genere pari a 6 m con fasciatura delle giunzioni con nastro autovulcanizzante; 3- montaggio sul primo spezzone del tappo di fondo e fissaggio del tubo per l'iniezione; 4- inserimento del primo tubo predisposto nella perforazione; in presenza di terreni sotto falda si dovrà riempire il tubo con acqua per favorirne l'affondamento; 5- bloccaggio del tubo mediante l'apposita morsa in modo che dalla perforazione fuoriesca solamente l'estremità superiore del tubo in PVC; 6- inserimento dello spezzone successivo ed esecuzione delle operazioni di incollaggio e sigillatura del giunto; 7- prosecuzione delle operazioni di cui al punto 6- fino al completamento della colonna; 8- inizio della cementazione a partire dal fondo foro, a bassa pressione ( 2 atm) attraverso il tubo di iniezione. La cementazione deve risultare priva di sacche d'aria o discontinuità confrontando il volume teorico dell'intercapedine tubo/parete foro con il volume della miscela iniettata. Il rivestimento di perforazione dovrà essere estratto non appena la miscela appare in superficie. Nella fase di estrazione del rivestimento il rabbocco di miscela potrà essere eseguito da testa foro anziché attraverso il tubo di iniezione, per mantenere il livello costante a piano campagna; qualora si noti l'abbassamento del livello della miscela il rabbocco dovrà continuare nei giorni successivi; 9- nella fase finale della cementazione si dovrà provvedere alla installazione, attorno al tratto superiore di prova, di un tubo di protezione in acciaio o PVC pesante (diametro minimo = 120 mm, lunghezza 1 m). Il tubo dovrà sporgere di almeno 15 cm dalla sommità del tubo di prova e dovrà essere provvisto di un coperchio in acciaio dotato di lucchetto; 10- al termine delle operazioni di cementazione il tubo di prova dovrà essere accuratamente pulito con acqua per eliminare l'eventuale cemento rimasto all'interno della tubazione; 11- la distanza tra gli assi dei fori nonché la loro direzione dovrà essere misurata mediante un rilievo clinometrico. La misura della deviazione dell'asse (inclinazione dell'asse e rilievo azimutale) dovrà essere eseguita con una sonda inclinometrica avente caratteristiche di precisione 5' sessagesimali e da un sensore di riferimento magnetico con precisione maggiore di ±2°. 88 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 MODALITÀ ESECUTIVE La prospezione dovrà essere eseguita secondo le seguenti modalità: 1- posizionamento del sistema di energizzazione in un foro e di una catena di almeno dodici geofoni, collegati in continuità elastica con le pareti del tubo in PVC, nel secondo foro (o, se previsto, anche nel terzo foro); 2- sparo e registrazione dei tempi di arrivo degli impulsi sismici ai geofoni in foro (o nei fori) ed, eventualmente, in superficie; 3- traslazione della sorgente di energia secondo un intervallo non inferiore ad 1 metro e non superiore a 2 (due) metri, mantenendo fissa la posizione della catena di geofoni; 4- ripetizione dell'operazione di sparo e registrazione; 5- spostamento della catena di geofoni dopo aver eseguito un numero di tiri pari al numero di geofoni della catena stessa e ripetizione delle operazioni descritte ai punti precedenti. L'elaborazione delle misure sismiche dovrà essere eseguita con tecnica tomografica suddividendo l'area indagata, delimitata dai fori di sondaggio e dalla superficie di campagna, in celle di dimensioni appropriate in funzione dell'estensione dell'area stessa e del numero di raggi sismici rilevati. A ciascuna cella verrà associato un valore di velocità di propagazione delle onde sismiche. I diversi algoritmi (SIRT, ILST, ecc.) disponibili per l'elaborazione e l'interpretazione dei dati seguono in sostanza un modello di calcolo iterativo i cui passi principali sono così sintetizzabili: a- lettura dei primi arrivi; b- costruzione della famiglia di dati; c- determinazione del modello di velocità di 1^ fase; d- calcolo dei tempi teorici di propagazione; e- confronto tra tempi di propagazione teorici e quelli rilevati; f- modifica e adattamento del modello di velocità. DOCUMENTAZIONE Al termine della prospezione dovranno essere consegnati i seguenti elaborati: - Relazione descrittiva delle operazioni eseguite, delle attrezzature impiegate e dei criteri logici e matematici di elaborazione delle misure eseguite. La relazione dovrà anche riportare in sintesi i risultati ottenuti, con la relativa interpretazione, e rappresentati nella documentazione grafica prodotta; - cartografia con l'esatta ubicazione delle misure effettuate; - tomografie delle sezioni investigate con l'indicazione dei valori di velocità descritti per ciascuna cella e una tabella riportante i valori intermedi dell'elaborazione eseguita; - sismosgrammi in originale corredati dalle indicazioni necessarie all'identificazione di ogni singolo tiro. 89 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 43. PROVE GEOTECNICHE DI LABORATORIO IDENTIFICAZIONE E DETERMINAZIONE DELLE CARATTERISTICHE FISICO-CHIMICHE DELLE TERRE APERTURA CAMPIONE DI TERRA, indisturbato o a limitato disturbo, compreso l'esame qualitativo preliminare, la descrizione litologica e la determinazione della consistenza con penetrometro e scissometro tascabili. Tutte le informazioni inerenti il campione devono essere annotate su appositi moduli in modo che sia sempre identificabile il sondaggio, la profondità di prelievo, la data. Una volta estruso il campione dalla fustella con la tecnica più adatta in modo da minimizzare il disturbo, si crea una zona piana mediante apposito utensile (coltello o filo d'acciaio) per le prove con penetrometro e vane test tascabili. Dovranno essere descritte eventuali anomalie presenti (rammollimenti, essicamenti, inclusi organici, fossili, fanghi di perforazione, rimescolamenti). Le parti omogenee vanno descritte ed evidenziate con schizzi o foto con riferimento alle "Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche", (AGI, 1977). Dall'esame risulteranno quindi le dimensioni dei granuli, il grado di arrotondamento, l'assortimento, la forma, il colore (attraverso l'ausilio delle Tavole Munsell), l'odore, la reazione all'acido cloridrico, livelli, lenti, laminazioni, vene di ossidazione. Altre norme di riferimento ASTM D698, D1597, D1558, D1883, D2573. BS 598, 1377, 1927. DETERMINAZIONE DEL CONTENUTO NATURALE IN ACQUA CNR-UNI 10008. Contenuto naturale in acqua ASTM D2216-92. Contenuto naturale in acqua. BS 1377 Test 1 (A). Contenuto naturale in acqua. DETERMINAZIONE DELLA MASSA VOLUMICA APPARENTE CNR-BU N.63. Determinazione della massa volumica apparente dei granuli di un aggregato. BS 1377/1975 Test 15 (E). Pesata in acqua. CNR-BU N.62. Determinazione della massa volumica apparente di aggregati non addensati. ASTM D1188 DETERMINAZIONE DEL PESO SPECIFICO DEI GRANULI CNR-UNI 10013/1964. Peso specifico dei granuli. ASTM D854. Peso specifico dei granuli. 90 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 BS 1377/1967 6 (B). Peso specifico dei granuli. DETERMINAZIONE DEI LIMITI DI ATTERBERG CNR-UNI 10014/1964. Determinazione dei limiti di consistenza. ASTM D4318-93. Limite liquidità e plasticità. BS 1377 Test 2 (B), 2 (C), 3. Limite liquidità e plasticità. BS 1377 Test 2 (A). Limite liquidità. DETERMINAZIONE DEL LIMITE DI RITIRO CNR-UNI 10014/1964. Determinazione dei limiti di consistenza. ASTM D427. Limite di ritiro. SMRE-1952. Meccanica dei terreni per gli ingegneri stradali (TRRL). ANALISI GRANULOMETRICA MECCANICA ESEGUITA MEDIANTE SETACCI O CRIVELLI CNR-BU N.23. Analisi granulometrica mediante setacci e crivelli. UNI 8520/5. Analisi granulometrica. ASTM D422-90. Analisi granulometrica. BS 1377 Test 7 (A). Analisi granulometrica per via secca. NFX 11-501. Analisi granulometrica. CNR-BU N.75. Determinazione del quantitativo di materiale fino di un aggregato. BS 1377 Test 7 (B). Analisi granulometrica per via umida. ASTM D1140-54 (71). Analisi granulometrica del materiale dei terreni passante al setaccio ASTM 200. ANALISI GRANULOMETRICA PER SEDIMENTAZIONE SECONDO IL METODO DEL DENSIMETRO O DELLA PIPETTA ASTM D422-90. Analisi granulometrica. BS 1377 Test 7 (C). Analisi granulometrica, metodo della pipetta di Andreasen. BS 1377 Test 7 (D). Analisi granulometrica, metodo dell'areometro. 91 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 PROVA DI PERMEABILITÀ MEDIANTE PERMEAMETRO A CARICO COSTANTE O VARIABILE ASTM 2434-68 (74). Metodo di prova per la permeabilità di materiali granulari (carico costante). DETERMINAZIONE DELL'UMIDITÀ DI CAMPO AASHTO. DESIGNATION T93-68. Determinazione della umidità di campo. DETERMINAZIONE DELLE CARATTERISTICHE FISICHE, CHIMICHE E PETROGRAFICHE DI ROCCE DETERMINAZIONE DELLA MASSA VOLUMICA mediante pesata idrostatica su provini squadrati o informi, paraffinati e saturati, nonché dei granuli di un aggregato. CNR-BU N.63. Determinazione della massa volumica apparente dei granuli di un aggregato. UNI 8520/13/16. Massa volumica. CNR-BU N.62. Determinazione della massa volumica apparente di aggregati non addensati. BS 1377/1975 Test 15 (B). Pesata in acqua. ASTM C97-93. Assorbimento e massa volumica apparente di pietre naturali da costruzione. DETERMINAZIONE DEL COEFFICIENTE DI IMBIBIZIONE RD N.2232 del 16/11/1939. Norme sulle pietre naturali da costruzione. UNI 8520/13/16. Norme sui materiali da costruzione. ASTM C97-83. Assorbimento e massa volumica apparente di pietre naturali da costruzione. DETERMINAZIONE DELLE CARATTERISTICHE MECCANICHE DELLE TERRE PROVE DI COMPRESSIONE AD ESPANSIONE LATERALE LIBERA CON RILIEVO DELLE CURVE SFORZI/DEFORMAZIONI ASTM D2166. Prove di compressione. AASHTO 208. Prove di compressione. BS 1377/1975 Test 20. Prove di compressione. PROVA DI TAGLIO DIRETTO CON SCATOLA DI CASAGRANDE CON RILIEVO DELLE DEFORMAZIONI VERTICALI E DELLE CURVE SFORZI/DEFORMAZIONI ASTM D3080-90. Prove di taglio in condizioni consolidate drenate. 92 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 PROVA DI TAGLIO CON APPARECCHIO ANULARE PER LA DETERMINAZIONE DELLA RESISTENZA RESIDUA CON RILIEVO DELLE DEFORMAZIONI VERTICALI E DELLE CURVE SFORZI/DEFORMAZIONI. BS 1377, parte 7, 1990. BS 1377/1975 TEST 15(E). Pesata in acqua. CNR-UNI 10008. Contenuto naturale in acqua. PROVA DI TAGLIO CON SCISSOMETRO DA LABORATORIO DETERMINAZIONE DELLA RESISTENZA AL TAGLIO RESIDUA. (VANE TEST) COMPRESA LA ASTM D1558. Prove di taglio. BS 1377/1975 Test 18. Prove di taglio. PROVA DI COMPRESSIONE TRIASSIALE CON REDAZIONE DI TUTTI I DIAGRAMMI NECESSARI PER L'INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI. ASTM D2850/87. Prove di compressione del tipo non consolidato non drenato. BS 1377 Test 21. Prove di compressione. ASTM D4767-88. PROVA DI COMPRESSIONE EDOMETRICA ASTM D2435-90. Prove di consolidazione monodimensionale. BS 1377 Test 17. Prove di consolidazione edometriche. ASTM D4186-89. DETERMINAZIONE DELLA PRESSIONE DI RIGONFIAMENTO IN CELLA EDOMETRICA SECONDO IL METODO HUDER-AMBERG ASTM D4546-90 (Annual book of ASTM Standards, 1991, vol. 04-08) ISRM "Committee on laboratory tests, Document No 2", Final Draft, november 1972. ISRM "Suggested methods for laboratory testing of argillaceous swelling rocks", 1989 DETERMINAZIONE DEL RIGONFIAMENTO LINEARE IN CELLA EDOMETRICA ASTM D4546-90 (Annual book of ASTM Standards, 1991, vol. 04-08) ISRM "Committee on laboratory tests, Document No 2", Final Draft, november 1972. 93 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 ISRM "Suggested methods for laboratory testing of argillaceous swelling rocks", 1989 PROVA TRIASSIALE CICLICA CON DETERMINAZIONE DEL MODULO DI YOUNG (E) E DEL FATTORE DI SMORZAMENTO (D) ASTM 3999-91 PROVA TRIASSIALE CICLICA A SFORZO CONTROLLATO A LIQUEFAZIONE ASTM 5311-92 PROVA DI COLONNA RISONANTE CON DETERMINAZIONE DELLA CURVA DI DECADIMENTO DEL MODULO DI TAGLIO (G), DEL RAPPORTO DI SMORZAMENTO (D) E DELL'ANDAMENTO DELLE SOVRAPPRESSIONI NEUTRE ASTM D4015-95 PROVA DI TAGLIO TORSIONALE CICLICO CON DETERMINAZIONE DELLA CURVA DI DECADIMENTO DEL MODULO DI TAGLIO (G) E DEL RAPPORTO DI SMORZAMENTO (D) Modalità esecutive La prova si esegue su un provino di terreno, coesivo o incoerente, di forma cilindrica, con diametro non inferiore a 50 mm, e rapporto altezza diametro pari normalmente a 2 Il montaggio e l'assemblaggio del provino e del sistema di eccitazione ciclica è conforme a quanto indicato per la prova di colonna risonante. A ciò va aggiunto il montaggio di uno-due trasduttori di spostamento di non contatto posizionati alla testa del provino, per la misura diretta delle deformazioni di taglio. Il provino viene saturato e consolidato isotropicamente secondo le procedure previste per le prove triassiali, fino ai valori di pressione prefissati. Raggiunto il valore di tensione efficace prestabilito, e fissata una frequenza fissa e costante (di norma compresa tra 0.1 Hz e 2 Hz), si producono in condizioni non drenate le sollecitazioni torsionali di forma sinusoidale, crescenti in ampiezza, per step, in direzione normale all’asse longitudinale. Il sistema elettromagnetico impiegato per applicare la torsione in testa al provino è alimentato dal generatore di onde sinusoidali. Fissata la frequenza costante di sollecitazione torsionale, si esegue uno step ad una determinata ampiezza di sollecitazione, applicando più cicli, fino ad evidenziare la configurazione ellittica di isteresi tra deformazione e momento torcente. Gli step successivi (in numero variabile, ma di norma non inferiori a 8-10) si eseguono con pari modalità, ad ampiezze di sollecitazione torsionali progressivamente crescenti. Durante ogni step di carico ciclico sono visualizzate, sugli assi X-Y dell'oscilloscopio, le configurazioni ellittiche di risonanza tra il segnale elettrico utilizzato per produrre la torsione e il segnale deformativo elaborato dal trasduttore di non contatto. Elaborando opportunamente le suddette configurazioni geometriche si calcolano i moduli di taglio G e i valori di smorzamento D. Elaborazione dei risultati Lo sforzo di taglio τ relativo ad ogni step è ricavato attraverso la misura della tensione di sollecitazione delle bobine. Il valore della deformazione di taglio γ relativo ad ogni step è calcolato dalle misure effettuate con i trasduttori di non contatto. I valori del modulo di taglio G e dello smorzamento D vengono determinati, per ogni step, calcolando la pendenza e l'area dei cicli di siteresi sforzi - deformazioni rappresentati sul piano τ - γ (G=pendenza dell'ellisse, D=area sottesa 94 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 tra semiasse dell'ellisse e l'ascissa). La determinazione complessiva del modulo e del damping del terreno sono estese ai vari step di misura. DETERMINAZIONE DELLE CARATTERISTICHE MECCANICHE DI ROCCE TAGLIO DI PROVINI PRISMATICI, DI DIMENSIONI MAX CM 20 DI LATO, DA BLOCCHI INFORMI DI ROCCIA O DA SPEZZONI DI CAROTA DI ROCCIA ASTM D4543-85. CAROTAGGIO DI PROVINI CILINDRICI DA BLOCCHI INFORMI DI ROCCIA O DA SPEZZONI DI CAROTA DI ROCCIA ASTM D4543-85. SPIANATURA E RETTIFICA DI PROVINI CILINDRICI O PRISMATICI DI ROCCIA. ASTM D4543-85. PROVA DI COMPRESSIONE MONOASSIALE SU PROVINI CILINDRICI O PRISMATICI ASTM D2938-86 ISRM -"Suggested methods for determining the uniaxial compressive strength and deformability of rock materials", 1979. PROVA DI COMPRESSIONE MONOASSIALE SU PROVINI CILINDRICI O PRISMATICI CON DETERMINAZIONE DELLA DEFORMABILITÀ ORIZZONTALE E VERTICALE E CON RILIEVO DEL COMPORTAMENTO POST-ROTTURA DEL PROVINO ASTM 3148-86 ISRM -"Suggested methods for determining the uniaxial compressive strength and deformability of rock materials", 1979. Rivista Italiana di Geotecnica -"Raccomandazioni per determinare la resistenza a compressione monoassiale e la deformabilità dei materiali rocciosi", n° 3, 1994. DETERMINAZIONE DELLE COSTANTI ELASTICHE DINAMICHE DI PROVINI DI ROCCIA MEDIANTE ULTRASUONI UTILIZZANDO ALMENO TRE VALORI DIVERSI DI FREQUENZA ASTM D2845. ISRM- "Suggested methods for determining sound velocity", 1978 95 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 DETERMINAZIONE DELLA RESISTENZA A TRAZIONE CON PROVA INDIRETTA "BRASILIANA" SU PROVINI CILINDRICI UNI 6135/72. Prova di trazione. ISRM -"Suggested methods for determining indirect tensile strength by brazil test", 1978 PROVA DI CARICO PUNTIFORME PER LA DETERMINAZIONE DELL'INDICE DI RESISTENZA "FRANKLIN" (POINT LOAD STRENGTH TEST) SU PROVINI CILINDRICI E/O SU FRAMMENTI INFORMI DI ROCCIA ISRM -"Suggested methods for determining Point Load Strength", 1985. Rivista Italiana di Geotecnica -"Raccomandazioni per la misura della resistenza al punzonamento", n° 1, 1994. PROVE PROCTOR E C.B.R. PROVA DI COSTIPAMENTO DI UNA TERRA PER LA DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ MASSIMA E DELL'UMIDITÀ OTTIMALE MEDIANTE PROVA AASHO STANDARD O MODIFICATA CNR-BU N.69. Costipamento di una terra. BS 1337 Test 12, 13. Costipamento di una terra. ASTM D1557/78. Prove di costipamento. ASTM D698. DETERMINAZIONE DELL'INDICE "CBR" SU UN PROVINO PREPARATO IN LABORATORIO MEDIANTE COMPATTAZIONE ED IMBIBIZIONE IN ACQUA PER 4 GIORNI CNR-UNI 10009. Indice "CBR". BS 1337 Test 16. Indice "CBR". ASTM D1883. Indice "CBR". DOCUMENTAZIONE DELLE PROVE DI LABORATORIO La documentazione prodotta da ogni singolo incarico consiste di: - certificati timbrati dal geologo responsabile del Laboratorio relativi alle prove richieste - files in formati ascii, xls, o altro analogo e compatibile con gli standard dei programmi in ambiente Windows relativi ai dati tabellari di ciascuna prova in termini di tempo, deformazione, tensione, ecc. rilevati strumentalmente in automatico o manualmente secondo le specifiche tecniche di esecuzione di ciascuna prova - scheda di conformità, timbrata e firmata dal Direttore del Laboratorio, che le prove sono state eseguite secondo le specifiche tecniche indicate nel presente Capitolato d’Oneri per ciascuna determinazione analitica di laboratorio. 96 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 44. MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO SONDAGGI GEOGNOSTICI E PROVE IN FORO L’approntamento del cantiere viene corrisposto una sola volta e comprende anche l’allestimento della prima postazione di perforazione. La voce include il carico e scarico delle attrezzature in magazzino ed in cantiere, il trasporto di andata e ritorno di ogni attrezzatura, utensile e macchinario, il viaggio/i di andata e ritorno del personale. Viene corrisposto inoltre l’allestimento delle postazioni successive alla prima per distanze da questa superiori ai 250 m, e per le seguenti classi: da 250 a 500 m ed oltre i 500 m. La perforazione viene pagata a metro lineare effettivamente eseguito. Il costo, suddiviso nelle categorie da 0 a 20 m, da 20 a 40 m ed oltre i 40 m, vale per terreni di qualsiasi natura e consistenza, con sovrapprezzo per l’eventuale utilizzo di corona diamantata, e comprende l’impiego del rivestimento per mancanza di autosostentamento del foro e l’esecuzione di eventuale prescavo a mano per accertare l’assenza di sottoservizi. La misura delle quantità avviene a fine perforazione tramite scandaglio centimetrato calato a fondo foro. Nel costo a metro lineare sono inoltre incluse la redazione da parte del Geologo nominato dalla ditta dei logs stratigrafici e le fotografie delle cassette catalogatrici. La fornitura delle cassette catalogatrici viene compensata a misura. La posa in opera sia di piezometri che di tubazioni cieche o speciali (inclinometri, assestimetri, ecc.) previste da questo Capitolato d’Oneri viene compensata distinguendo la fornitura dal costo dell’installazione. Il costo dell’installazione è comprensivo di tutti i servizi richiesti, eseguiti a regola d’arte secondo le prescrizioni e specifiche di questo Capitolato d’Oneri, con l’utilizzo degli utensili e le attrezzature indicate o di altre di pari rispondenza ed include anche la fornitura e posa in opera del pozzetto con chiusino di protezione. Il costo si differenzia con le profondità di installazione nel modo seguente: da 0 a 40 m, oltre i 40 m. Le tubazioni piezometriche in PVC fessurate a mano in cantiere vengono compensate come tubazioni cieche. Il prelievo di campioni indisturbati viene pagato per ogni campione prelevato, distinguendo 3 classi di profondità di prelievo: da 0 a 20 m, da 20 a 40 m, , oltre i 40 m. In caso di mancato prelievo del campione indisturbato, o di evidente scadente qualità dello stesso per manovre errate o per utilizzo di campionatori non idonei, non viene corrisposto alcun compenso. Viene inoltre compensato l’eventuale prelievo da cassetta ed il confezionamento di campioni rimaneggiati o di spezzoni di roccia. L’esecuzione di prove in foro, fatta eccezione per le prove SPT, viene retribuita distinguendo l’approntamento dall’esecuzione, entrambi eseguiti secondo le modalità descritte nel presente capitolato. Il prezzo include la fornitura della documentazione richiesta a ciascuna prova. Il costo dell’esecuzione di SPT viene suddiviso per le seguenti classi di profondità: da 0 a 20 m, da 20 a 40 m, oltre i 40 m. Il costo delle diagrafie (Dac Test) viene compensato per metro lineare di parametro acquisito e comprende la restituzione grafica e digitale dei dati acquisiti. Nel costo totale dei sondaggi geognostici si intende inclusa anche la presenza in cantiere del Geologo nominato dalla ditta, iscritto all’Ordine Professionale ed avente conprovata esperienza di almeno 3 anni nell’attività di pianificazione, assistenza all’esecuzione delle indagini geognostiche, redazione e controllo dei relativi rapporti tecnici, che dovrà presenziare tutte le attività di cantiere, compreso il sopralluogo preliminare. 97 Disciplinare Tecnico Servizi di caratterizzazione geologica e geotecnica 2014 PROVE IN SITU E PROSPEZIONI GEOFISICHE Per ogni campagna di indagine commissionata con O.d.S. l’approntamento delle attrezzature necessarie all’esecuzione delle prove in sito e prospezioni geofisiche, ad eccezione delle prove di carico su piastra, viene corrisposto una sola volta e comprende il carico e scarico delle attrezzature sul posto e in magazzino, il trasporto di andata e ritorno di ogni utensile e macchinario, il viaggio/i di andata e ritorno del personale. Nel caso delle prove penetrometriche sia statiche che dinamiche e delle prove dilatometriche, il costo dell’approntamento è comprensivo dell’installazione sul primo punto di indagine. Ogni prospezione, ad eccezione di quelle geofisiche con metodo gravimetrico e con tecnica Down/Cross-Hole, compensate a singola misura, viene pagata a metro lineare ed è comprensiva dell’elaborazione e restituizione su supporto cartaceo e digitale. Nel caso delle prove sismiche MASW e ReMi il compenso è per singola prova e comprende il trasporto in A/R delle strumentazioni e la loro installazione sui punti di misura. Le prospezioni geoelettriche con profili di resistività vengono distinte secondo le seguenti classi di distanza elettrodica: < 1 m; > 1 m e ≤ 5 m; > 5 e ≤ 20 m. I sondaggi elettrici verticali vengono distinti secondo quattro categorie di lunghezza: ≤ 200 m; > 200 m e ≤ 500 m; > 500 m e ≤ 1000 m ed infine > 1000m. Le prospezioni sismiche a rifrazione vengono distinte secondo le seguenti classi di distanza intergeofonica: 5 m; 10 m; 20 m. Nel costo totale delle prove in situ e delle prospezioni geofisiche si intende inclusa anche l’elaborazione dei dati e la redazione del relativo rapporto tecnico da parte di geofisico, di comprovata esperienza ed iscritto all’Ordine Professionale, con cui interloquire anche nella fase di pianificazione dell’attività e che pertanto dovrà presenziare anche al sopralluogo preliminare. ANALISI DI LABORATORIO Ogni determinazione analitica di laboratorio viene pagata a misura previa verifica della corrispondenza della tipologia della prova eseguita con quanto effettivamente richiesto nell’Ordine di Servizio e della conformità della documentazione fornita con le specifiche tecniche del capitolato. Qualora si riscontrassero evidenti anomalie nella realizzazione della singola prova, dovute ad esecuzione non conforme con quanto previsto nel Capitolato d’Oneri, non verrà corrisposto alcun compenso. 98