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ICI PRIMA CASA – LE ANTICIPAZIONI E LE
REAZIONI NEI SONDAGGI DI PAGLIONGELLI
E MANNHAIMER
Anticipazioni
“revisione delle rendite catastali e dell'imposizione fiscale sugli immobili, reintroduzione dell'Ici sulla
prima casa che tenga conto dello 'stato' dei contribuenti cui sarà applicata.”
Cenno su Repubblica Economia e Finanza 28 11 2011-11-28
Reazioni popolari
http://www.bloglive.it/ - 28 novembre 201.
Gli italiani sui provvedimenti politici: no Ici prima
casa, si Patrimoniale ed aumento Ici su ricchi
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Sono passati pochissimi giorni dall’insediamento di Mario Monti come capo dell’esecutivo di un nuovo
governo tecnico ed arrivano già le prime reazioni significative della gente, cioè degli unici attori
legittimati a dare un indirizzo alle politiche economiche che lo riguardano (i dati da cui abbiamo attinto
per lo sviluppo di tale articolo, arrivanno dai sondaggi televisivi di Pagnoncelli per Ballarò, Mannheimer su
Porta a Porta e di altri pubblicati dai maggiori quotidiani nazionali).
Una maggioranza bulgara degli italiani pretende la non reintroduzione dell’Ici sulla prima
casa, almeno sui possessori di un’unica abitazione non di lusso e con magari decenni di
mutuo davanti agli occhi. Sarebbe una vergogna pagare le tasse sul bene primario per eccellenza e,
senza fare del populismo, il reinserimento di una tassa gravosa (soprattutto nelle grandi città) sul tetto che ci
mettiamo sopra la testa (anche quando in realtà è di proprietà della banca per i prossimi 30 anni, che l’ha
ipotecato in cambio di un mutuo che alla fine del periodo mutuato appunto, richiederà un rimborso anche del
doppio dei soldi prestati) sarebbe il massimo dell’iniquità possibile ed immaginabile!
Gli italiani sono invece ovviamente d’accordo sul pagamento di una patrimoniale e
sull’aumento del totale della stessa Ici, dalla seconda casa in poi. Su questi “pochi” (lobbies,
poteri forti, ricchi, privilegiati, chiamateli come volete) che non vengono mai toccati da nessuno, si baserà
l’unico consenso legittimo di Mario Monti, quello popolare, e quella era la speranza principale delle
persone, di destra o di sinistra che siano, alla sua “scesa in campo”, e se anche stavolta nessuno li
toccherà, il fascino che ruota attorno al nuovo Presidente del Consiglio svanirà di colpo, e ci
troveremo per assurdo nella situazione in cui esistono dei politici delegittimati a favore di un governo
tecnico, che riesce nell’impresa di comportarsi ancora peggio. Eloquente a tal proposito la definizione, per
ora scherzosa, che già gira intorno al Governo Monti: “E’ lo stesso Governo Berlusconi, senza escort, ma
con molte tasse in più”.
Anche il ritardo ulteriore al pensionamento (sono state fatte già 100 manovre al riguardo, corrette,
ma non si può farne una al mese) non piace agli italiani, perché rischia di dare un ulteriore colpo negativo
alla disoccupazione e dare una prospettiva a chi ha oggi 30 anni di non riuscire ad andare in
pensione neanche ad 80 anni, se continueremo a ritardare l’età di uscita dal lavoro.
Chiosa sui provvedimenti in cantiere sul mercato del lavoro: la maggioranza degli italiani appoggerebbe
la riforma Ichino (nuovi assunti: tutti a tempo indeterminato, ma comunque licenziabili), anche se spinta
forse più da emozioni immediate che dalla realtà: io che sono già a tempo indeterminato non verrò toccato
(ma se perderò il lavoro?), io che ora sono a progetto, continuerò ad essere nella realtà precario, ma almeno
mi pagheranno ferie e malattie da subito (ma allo stesso tempo non avrò mai in tutta la vita un contratto a
tempo indeterminato vero!). C’è poi il discorso di non sapere bene le cose: nella riforma Ichino, nessuno
lo dice, ma si potrà licenziare non solo per motivi economici, ma anche per qualsiasi ragione
tecnica ed organizzativa. Termini così vaghi che apriranno le porte a licenziamenti potenzialmente
indiscriminati. E poi il discorso del sussidio per 3 anni? Dovrai aver lavorato almeno 4 anni per
quella ditta per aver diritto a 3 anni di sussidio, se non si trova precedentemente un’ulteriore
occupazione.
Mario Monti riuscirà a realizzare politiche davvero eque, e col consenso del Parlamento? Voi che ne pensate?