La rinascita del posto fisso e il boom dei voucher
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La rinascita del posto fisso e il boom dei voucher
I dati La rinascita del posto fisso e il boom dei voucher Il lavoro nell’era del Jobs act In regione l’aumento dei contratti è inferiore alla media nazionale 9 Per cento L’aumento dei contratti in regione 158 Mila Le assunzioni con il posto fisso in regione 60 Mila I posti di lavoro che hanno usato gli sgravi del Jobs act Boom di assunzioni in Emilia Romagna: nel settore privato i contratti sono cresciuti da gennaio a novembre 2015 del 9% (a fronte di una media nazionale del 9,7%). Ma anche voucher dilagano: i buoni da 10 euro che valgono in ogni settore sono triplicati dal 2013. È quanto emerge dall’Osservatorio sul precariato dell’Inps: nei primi 11 mesi dell’anno si sono registrate in regione quasi 158.000 assunzioni a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni di rapporti a termine e di apprendistato) a fronte di 112.000 cessazioni (più 46.000 posti stabili nell’anno). L’istituto registra un’impennata del posto fisso, sull’onda della decontribuzione introdotta per le aziende dopo il Jobs Act. «Il fatto che la riforma e questa ripresa del lavoro siano avvenute contemporaneamente, ci dice che le due cose non sono scollegate», commenta il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei. «I dati sono veramente sorprendenti — esulta Taddei — l’economia italiana è riuscita a creare molti più posti di quelli che era lecito aspettarsi con il nostro livello di crescita». Ma la Cgil non è convinta. «Vorrei vedere i dati tra un anno — dice il segretario bolognese, Maurizio Lunghi —, visto che sul mantenimento degli sgravi contributivi non c’è alcuna certezza e si rischia di avere un boom nel senso opposto, con un rimbalzo della disoccupazione in caso di ritocco della manovra». Contratti I nuovi rapporti di lavoro accesi in regione fino a novembre sono stati 402.000: su base annua 33.000 in più (il 54,3%). Mentre le cessazioni, a quota 112.178, sono aumentate di 6.800 unità (più 2,3%). Le assunzioni a tempo indeterminato sono state 110.000 (erano 71.300 nel 2014); quelle a termine 272.600 (da 274.000), i rapporti di apprendistato sono scesi a quota 19.600 (da 4 !" ## $%& !" 0123 '()*+(,+* +(,-.(/-. 23.300). In linea con la tendenza nazionale (in Italia le nuove assunzioni stabili sono state 1,6 milioni) c’è stata una rapida crescita dei contratti a tempo indeterminato. Ma nel conteggio della crescita non va dimenticato il dato delle trasformazioni di rapporti a termine in contratti stabili. 39.000 lavoratori (9.000 in più del 2014) hanno ottenuto un contratto a tempo indeterminato. Stesso risultato per 8.500 apprendisti (2.000 in più del 2014). Decontribuzione Oltre 47.000 precari lungo la via Emilia nel corso del 2015 (31,2% del totale) hanno guadagnato il posto fisso. Più di Nei primi undici mesi dell’anno sono quindi stati 60.858 i rapporti di lavoro a tempo indeterminato instaurati con la fruizione dell’esonero contributivo. Il picco a settembre quando i contratti firmati con il taglio triennale dei contribu- ❞ ❞ Tempo indeterminato Taddei (Pd) La riforma e la ripresa del lavoro sono contemporanee: i due fatti sono collegati Lunghi (Cgil) Vorrei vedere i dati tra un anno visto che sugli sgravi contributivi non c’è alcuna certezza ti previsto dalla legge di Stabilità sono stati 6.726. Per quanto riguarda le stabilizzazioni, sono 29.689 i passaggi dal tempo determinato all’indeterminato avvenute ricorrendo agli sgravi fiscali. Guardando agli stipendi, per i neoassunti si registra una crescita per le retribuzioni intermedie lorde (tra i 1.250 e i 2.,225 euro). Voucher boom Da gennaio a novembre risultano venduti in Emilia Romagna 12.8 milioni di voucher (in Italia sono oltre 102 milioni) con un incremento medio, rispetto al corrispondente periodo del 2014, pari al 65,2%. In linea con la tendenza nazionale (67,5%), anche da noi i buoni sono quasi triplicati a distanza di sue anni: erano 4,3 milioni nel 2013 e 7,7 milioni nel 2014. Mara Pitari © RIPRODUZIONE RISERVATA Sul web Sul sito del Corriere di Bologna l’accordo sul telecontrollo raggiunto tra l’azienda Site e la Fiom