Camelot - ASP Azalea

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ASP AZALEA
AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONA DEL DISTRETTO DI PONENTE
LA CARTA DEI SERVIZI del CENTRO SOCIO RIABILITATIVO CAMELOT
 Il Centro socio riabilitativo residenziale
Il Centro socio riabilitativo residenziale (CSRR) Camelot è una struttura socio sanitaria e di integrazione
sociale di Asp Azalea rivolta a:
 Persone adulte con disabilità psicofisica, che presentano necessità di cura, con risorse
individuali e potenzialità relazionali, senza rete familiare o per le quali la permanenza nel
nucleo familiare sia valutata temporaneamente o definitivamente non possibile o non
adeguata rispetto alle esigenze di tutela
 Disabili adulti che presentano difficoltà relazionali o comportamentali per cui non è ipotizzabile
l’inserimento in appartamento protetto o che comportino un carico assistenziale molto elevato
 Disabili minori (di età superiore a 16 anni) in carico alla U.O. NPIA (Unità Operativa di
Neuropsichiatria Psicologia Infanzia Adolescenza), solo in via eccezionale e compatibilmente
con le caratteristiche degli ospiti
Il CSRR è autorizzato al funzionamento per dieci posti residenziali, con atto n. 16 del 14/08/2013 dal
comune di Borgonovo Val Tidone ed è in regime di accreditamento ai sensi della Direttiva regionale n. 514
del 2009, nell’ambito del Distretto di Ponente. Asp Azalea, ente gestore del CSRR, ha stipulato con l’Azienda
USL e i comuni del distretto un contratto di servizio che definisce il numero dei posti accreditati, le modalità
di realizzazione e i requisiti del servizio, le risorse umane da mettere a disposizione, la determinazione del
costo del servizio e delle quote di contribuzione a carico degli utenti, le modalità di riscossione delle quote
e le modalità di controllo della regolare applicazione del contratto stesso.
 Le finalità e gli obiettivi
Il Centro socio riabilitativo residenziale Camelot promuove la qualità della vita degli ospiti attraverso un
approccio educativo finalizzato al benessere psicofisico, allo sviluppo personale, all’autodeterminazione,
all’inclusione sociale, alle relazioni interpersonali della persona con disabilità. Queste finalità sono alla base
delle attività di cura quotidiane che si articolano in prestazioni socio assistenziali e sanitarie
(infermieristiche e riabilitative), educative, alberghiere a carattere continuo, volte a supportare il
mantenimento dell’autonomia residua degli ospiti e ad alleviare il carico di cura della rete familiare.
 I principi dell’intervento assistenziale
• Rispetto della persona e della sua dignità
• Adeguatezza dell’intervento al bisogno ed alle esigenze affettive, psicologiche, familiari, relazionali e
sociali della persona
• Rispetto delle opzioni individuali rispetto agli interventi proposti
• Qualificazione delle prestazioni, prontezza e professionalità dell’intervento
• Riservatezza, con particolare riguardo allo stato ed al tipo di bisogno ed alle prestazioni richieste e
ricevute.
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 Caratteristiche della struttura
Il CSR Residenziale è collocato al piano terra di una struttura situata in zona tranquilla, circondata da area
verde, poco distante dal centro del paese, che, oltre al centro, ospita uffici e servizi territoriali dell’AUSL.
L’organizzazione degli spazi interni, in parte comuni al CSR Diurno (ufficio, ambulatorio, palestra, locali di
servizi, sala pranzo) garantisce agli utenti la fruibilità e la privacy, la realizzazione di attività manuali tecnicoespressive, momenti di riposo, la mobilità delle carrozzine e di altri ausili per la deambulazione. All’utente è
data la possibilità di utilizzare oggetti e arredi che sono in conformità con quanto previsto in materia di
sicurezza e salute dei lavoratori e degli ospiti.
Le camere sono a due letti, tutte dotate di bagno interno.
La struttura è dotata, inoltre, di:
• climatizzatore con possibilità di regolazione differenziata della temperatura per ambiente e di controllo
per l’umidità e il ricambio di aria
• impianto di luci di sicurezza
• impianto TV
Previo appuntamento con il Coordinatore della struttura è possibile visitare la residenza
e avere informazioni dettagliate sul servizio offerto.
 Prestazioni e servizi forniti
Interventi assistenziali, educativi, sociali e sanitari, messi in atto attraverso il confronto con la famiglia
d’origine, i rappresentanti legali o le persone portatrici di interesse verso l’utente.
In particolare vengono garantiti i seguenti servizi:
 Ospitalità residenziale h 24
 Accudimento della persona
 Interventi assistenziali, educativi, di animazione e di socializzazione, occupazionali
 Servizi amministrativi e di consulenza alle famiglie
 Servizio infermieristico
 Servizio di mobilizzazione e fisioterapico
 Servizi alberghieri (ristorazione, pulizia ambientale, manutenzioni)
 Servizio di trasporto
L’utente mantiene il proprio medico curante, con il quale l’équipe stabilisce i rapporti di collaborazione per
le necessità legate alle prescrizioni terapeutiche e al monitoraggio delle condizioni cliniche e di benessere
della persona, anche per il tramite della famiglia.
Sono garantiti inoltre la consulenza fisiatrica, da parte dello specialista dell’Azienda USL, per i programmi
riabilitativi dell’assistenza fisioterapica.
 L’organizzazione del servizio
Per ogni utente viene garantito un progetto d'intervento individualizzato (P.E.I. - P.A.I.) predisposto in
collaborazione con le famiglie, i rappresentanti legali o i soggetti portatori di interesse, che viene
aggiornato lungo il corso dell’anno e verificato almeno una volta all’anno. Il PEI è condiviso in équipe con il
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personale, in modo che siano noti a tutti gli obiettivi da raggiungere e sia possibile promuovere strategie
educative condivise ed omogenee.
E’ garantito un rapporto di continuità tra gli operatori che svolgono funzioni educative e gli utenti a loro
affidati. L’attività quotidiana prevede l’intervento integrato dell’équipe composta da operatori con diversa
professionalità: educatori, OSS, tecnico di attività motoria, fisioterapista, MMG, infermiere professionale. Il
servizio può servirsi della collaborazione di volontari e di tirocinanti.
L’attività di supervisione è garantita dal Referente pedagogico e dal Medico Psichiatra.
La presenza di educatori professionali e personale assistenziale è modulata in base alla normativa vigente
sull’accreditamento (D.GR. 514/09).
 Piano giornaliero delle attività
Orario di funzionamento della struttura: h 24 per 365 gg l’anno.
La struttura è aperta ai visitatori dalle ore 8 alle ore 20.
Il programma della giornata è esposto all’interno del centro ed è predisposto tenendo conto dei progetti
individuali. Le attività quotidiane comprendono l’accudimento della persona (igiene personale, cure
estetiche, assistenza per l’espletamento dei bisogni fisiologici), la riabilitazione, gli interventi educativi e
ricreativi, le uscite e la partecipazione a iniziative ed eventi che si svolgono sul territorio. Le attività
vengono svolte individualmente o in gruppo, secondo il programma. E’ favorito il rientro in famiglia, se
possibile e se previsto nel PEI, durante il fine settimana, o comunque periodicamente.
 Procedure di ammissione e dimissione
L’ammissione al servizio è posta in capo al Servizio Assistenza Anziani del Distretto di Ponente. L’utente
prima dell’ammissione è valutato dall’Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM) che ha il compito di
definire il progetto di vita e di cure.
La procedura per l’ammissione prevede i seguenti passaggi:
1. domanda da parte dell’utente al Responsabile del caso del comune competente per territorio
(Assistente sociale del comune di residenza)
2. istruttoria della domanda da parte del Servizio Assistenza Anziani (SAA) del Distretto di Ponente
3. attivazione dell’Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM) in ordine ai bisogni, agli obiettivi
socio riabilitativi e assistenziale, alle tipologie di risposte adeguate alla persona e alla sua famiglia.
Tali valutazione permettono la costruzione del Piano Assistenziale Individuale (PAI)
4. autorizzazione all’ingresso da parte del SAA, con comunicazione sia alla struttura che alla famiglia o
al rappresentante legale (tutore/amministratore di sostegno) della data di inserimento prevista e
del costo giornaliero di riferimento.
La dimissione può avvenire nei seguenti casi:
 su richiesta formale della famiglia o del Rappresentante legale
 al compimento del 65° anno d’età, previa valutazione della appropriatezza della dimissione in
relazione alle condizioni e ai bisogni dell’utente, concordata con il Responsabile del caso
 per interruzione della frequenza decisa dalla famiglia in modo unilaterale e continuativa oltre
trenta giorni
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


quando le mutate condizioni dell’utente determinano l’impossibilità di proseguire gli interventi
riabilitativi, assistenziali e sanitari, in particolare al verificarsi di situazioni di disagio per l’utente o di
un drastico peggioramento delle sue condizioni di salute; in questo caso, la dimissione potrà essere
disposta a seguito di valutazione UVM.
quando non vengono rispettate in modo continuativo e quindi con pregiudizio della realizzazione
del progetto educativo, le norme per la frequenza definite nel progetto educativo individualizzato
(PEI)
quando non viene rispettato il pagamento della retta di frequenza a fronte di accertate condizioni
economiche adeguate, previo parere del Comune di residenza
Al momento della dimissione il Centro predispone una relazione sociosanitaria per garantire la continuità
assistenziale del disabile e programma azioni di accompagnamento della persona in dimissione, affinché il
nuovo inserimento non sia fonte di disagio.
 Accoglienza e presa in carico
L’accoglienza nella struttura deve avvenire entro e non oltre 10 giorni lavorativi dall’autorizzazione del SAA
distrettuale. La struttura si impegna a comunicare in forma scritta al SAA la data di effettiva ammissione.
Il processo di accoglienza avviene nel seguente modo:
- osservazione per un periodo di 30 (trenta) giorni, trascorso il quale viene redatta una relazione
- stesura da parte dell’équipe del Piano Assistenziale/Educativo Individualizzato (PAI/PEI) con l’indicazione
di obiettivi da raggiungere e la predisposizione di programmi/attività
- sottoscrizione/condivisione del progetto da parte della Famiglia, dei Rappresentanti legali o dei soggetti
portatori di interesse
- apertura della cartella socio-sanitaria individuale presso la struttura.
- durante tutto il periodo di permanenza in struttura il personale ha il compito di monitorare e osservare le
condizioni generali della persona disabile e di registrarle negli appositi strumenti in dotazione alla struttura
(consegne, diario personale, diario infermieristico, ecc.) al fine di garantire un servizio sempre adeguato ai
bisogni.
La presa in carico sociosanitaria da parte del Centro avviene
 Accesso temporaneo o in caso di emergenza
Al fine di sostenere e supportare le famiglie nei gravosi compiti di cura e prevenire domande di
istituzionalizzazione possono essere promossi ingressi temporanei presso il C.S.R.R. con le modalità previste
per l’ammissione, previa verifica dell’ipotesi progettuale di inserimento.
A conclusione del percorso verrà eseguita una verifica con gli operatori del territorio, prima della
dimissione dalla struttura.
La retta applicata alla famiglia per il periodo di permanenza viene calcolata ai sensi delle “Linee Guida” in
vigore.
Il percorso di accesso temporaneo può essere rinnovato.
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 Regole di vita comunitaria
Per disposizione di legge è assolutamente vietato fumare nelle stanze, nei corridoi, nei soggiorni ed in
genere in tutti i locali della struttura. I visitatori sono tenuti a non lasciare agli ospiti sigarette e accendini
senza il controllo del personale.
E’ consentito l’uso di apparecchiature radiofoniche o televisive nelle camere, purché il volume non arrechi
disturbo alla quiete della struttura e sia stato espresso assenso da parte di chi condivide la stanza.
Viene favorita al massimo la possibilità di recare con sé, nella propria camera, oggetti e piccole suppellettili,
nel rispetto delle norme di sicurezza degli ambienti e nei limiti strutturali dello spazio vitale, previo accordo
con il coordinatore responsabile di struttura.
La persona disabile può uscire dalla residenza autonomamente e/o accompagnato da un familiare o da un
suo delegato e/o dai volontari, previa sottoscrizione di una dichiarazione di esonero della struttura da ogni
responsabilità. Se il temporaneo allontanamento dalla struttura comporta l’assenza al momento dei pasti è
necessario darne preventivo avviso al personale.
 Rapporti con la famiglia e con i legali rappresentanti
La famiglia ha un ruolo importante nel coadiuvare il progetto educativo riabilitativo e di integrazione
sociale, pertanto gli operatori del Centro si impegnano a:
 coinvolgere la famiglia o i legali rappresentanti attraverso la presentazione e la verifica dei piani di
intervento, con incontri periodici c/o il Centro, almeno 2 volte l’anno, garantendo tutte le
informazioni riguardanti il proprio congiunto
 salvaguardare i rapporti affettivi con la famiglia, con i legali rappresentanti, con i parenti e gli amici.
 organizzare incontri formativi su specifiche tematiche, sulla base di quanto emerso all’interno del
Centro e promuovere la costruzione di gruppi di mutuo aiuto per offrire spazi di confronto su
problemi e dinamiche riguardanti la relazione con l’utente e il suo benessere
 incentivare la partecipazione delle famiglie alle attività programmate
 concordare con le famiglie, in caso di incapacità dell’utente, le modalità di gestione del denaro a
disposizione dell’utente per le necessità personali
 assicurare informazioni chiare e trasparenti alle famiglie anche attraverso l’affissione in bacheca
dei turni di lavoro del personale e delle attività programmate settimanalmente.
 Assicurare l’ascolto della famiglia e l’approfondimento di eventuali segnalazioni di criticità
garantendo in 15 giorni la risposta all’eventuale reclamo.
Il Coordinatore è a disposizione dei familiari previo appuntamento, anche telefonico.
I familiari, i legali rappresentanti, gli Amministratori di sostegno sono tenuti a collaborare per quanto
afferisce:
 Il mantenimento di relazioni significative con il proprio congiunto ospite della struttura;
 rientri o visite alla famiglia o al nucleo parentale assumendosi le responsabilità associate alle uscite
dalla struttura;
 consegna di indumenti, calzature, prodotti per l’igiene, qualora necessari per eventuali cambi
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




divieto di portare al proprio congiunto medicinali o alimenti se non autorizzati
consegnare regolarmente le prescrizioni mediche relative alla terapia farmacologica, ad eventuali
diete
consegnare certificato medico indispensabile per la riammissione, dopo un’assenza di 5 giorni
consecutivi.
le visite di parenti e conoscenti, che possono accedere al Centro per tutto l’arco della giornata, per
salvaguardare il diritto alla riservatezza e al riposo, nonché il lavoro degli operatori, devono
svolgersi nel massimo rispetto delle comuni norme di correttezza e riservatezza. E’ auspicabile
concordare preventivamente con gli operatori l’orario per la visita.
in caso di ricovero ospedaliero, il personale della struttura ne darà tempestiva comunicazione ai
familiari o a chi ne fa le veci. Tuttavia gli adempimenti assistenziali dal momento del ricovero
presso il presidio ospedaliero e fino al rientro in struttura competono ai familiari o a chi ne fa le
veci.
 Quota contributiva degli utenti (retta)
Il costo del servizio offerto dal CSR Residenziale accreditato è definito nel contratto di servizio stipulato da
Asp Azalea, Comune di Castel San Giovanni e Azienda USL - Distretto di Ponente ed è rapportato alla
classificazione degli utenti, in base alla loro gravità valutata dalla Unità di Valutazione Multidimensionale. Il
75% della tariffa è a carico del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (FRNA), il 25% è la quota a carico
dei comuni di residenza dell’utente (retta). Per i comuni che hanno conferito la gestione delle funzioni socio
assistenziali ad asp Azalea, la compartecipazione degli utenti è determinata in relazione alla effettiva
capacità economica posseduta dall’utente, secondo le “Linee guida per la determinazione delle quote di
partecipazione alla spesa da parte degli utenti dei servizi per disabili adulti. Anni 2014-2015”, adottate
dall’Asp. Il consiglio di amministrazione dell’ente gestore si riserva di modificare le linee guida adottate nel
caso di nuova regolamentazione assunta dal Distretto.
La retta è giornaliera, non può essere pagata anticipatamente rispetto al mese di competenza. In caso di
assenza dell’utente, per ricoveri ospedalieri o altre assenze programmate, per il primo giorno di assenza e
per il giorno di rientro la retta è intera, mentre per i giorni intermedi (con un massimo di 15 gg di assenza,
incluso il primo) è previsto il pagamento del 45% della retta.
 Gestione del reclamo
Il reclamo non è solo l’esercizio di un diritto riconosciuto, ma, anche e soprattutto, un’opportunità di
miglioramento dei servizi. La segnalazione di un disservizio è un modo per collaborare, aiutando
l’organizzazione ad individuare il problema e a mettere in atto le opportune misure correttive.
Annualmente i dati sui reclami pervenuti vengono elaborati in quanto fonte di azioni di prevenzione e di
miglioramento.
Il Reclamo da parte dell’utente / familiare può pervenire attraverso lettera oppure attraverso il modulo
reclamo, compilato nella sezione di pertinenza presso la struttura. Il modulo è disponibile presso l’ufficio
del coordinatore, può essere chiesto direttamente al personale. Il reclamo deve essere presentato entro 15
giorni dal momento in cui l’interessato ha conosciuto l’atto ritenuto lesivo dei propri diritti. Il centro ha 10
giorni lavorativi per fornire risposta scritta. Al ricevimento del reclamo, il responsabile della struttura avvia
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una verifica presso il servizio e, se necessario per una migliore definizione delle motivazioni, incontra colui
che ha inoltrato l’esposto. Nel caso in cui la lamentela sia ritenuta infondata, il reclamo è chiuso con la
dicitura “infondato”, e il responsabile informa il Cliente/Utente, ponendo fine al procedimento. In caso di
fondatezza del reclamo, il responsabile provvede a:
attivare una eventuale azione correttiva;
fornire risposta scritta alla persona che ha esposto il reclamo;
La risoluzione deve avere un effetto immediato. In seguito il Responsabile contatta il Cliente/Utente per
verificare se è soddisfatto della risoluzione adottata e provvede a registrare tale azione sul modulo
reclamo. Nel caso in cui il Cliente/Utente non sia soddisfatto il Responsabile apre un nuovo reclamo. Il
riferimento al nuovo rapporto viene chiaramente indicato su quello di reclamo originale.
 Volontariato
E' prevista la possibilità di partecipazione dii volontari alle attività del Centro, coordinati dalle figure
professionali della struttura, per continuare ad assicurare alle persone disabili ed alle loro famiglie una
migliore qualità della vita attraverso un adeguato sostegno alle loro attività quotidiane. L’inserimento di
volontari è disciplinato da un Regolamento di Asp Azalea.
CONTATTI
CENTRO SOCIO RIABILITATIVO RESIDENZIALE CAMELOT
Via Seminò, n. 20 – Borgonovo Val Tidone (Pc)
Coordinatore: EFREM USUARDI
tel. 0523 1885922
fax 0523 1885928
email: [email protected]
www.aspazalea.it
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