G.651: dispersione modale
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G.651: dispersione modale
Applicazioni e standard internazionali Enti internazionali di standardizzazione Nel campo delle telecomunicazioni, esistono molti enti internazionali di standardizzazione. Nel settore legato alle trasmissioni in fibra ottica, i più importanti sono: ITU: International Telecommunication Union IEEE: Institute of Electrical and Electronic Engineers ANSI: American National Standard Institute ISO: International Standardization Organization. Enti internazionali di standardizzazione La quantità di standard relativi alle reti e trasmissioni ottiche è enorme. Ciascuno “standard” è tipicamente costituito da documenti di centinaia di pagine. In questa unità, se ne vedrà una piccolissima parte, e in particolare si accennerà ai principali standard relativi al livello fisico nelle reti ottiche. Perché standardizzare? Le standardizzazioni (internazionali) sono fondamentali per: assicurare la compatibilità tra apparati di produttori diversi; evitare situazioni di monopolio (singolo produttore di un determinato apparato); evitare di lavorare con una miriade di soluzioni proprietarie. ITU L’ente ITU (International Telecommunication Union) è il riferimento per gli standard di apparati e protocolli utilizzati nelle reti di trasporto nazionali e internazionali È l’ente di riferimento per i grandi gestori di telecomunicazioni Nato nel 1993, come evoluzione di CCITT (International Telegraph and Telephone Consultative Committee) Gli standard ITU sono chiamati “ITU Recommendations”. ITU Le “Raccomandazioni ITU” costituiscono una enorme mole di documenti (decine di migliaia di pagine) che si occupano di standardizzare la stragrande maggioranza delle problematiche delle reti di telecomunicazioni nazionali Livello fisico Protocolli di rete Gestione di rete Tariffazione Interoperabilità, etc. etc. Altri Standard Nel campo delle reti locali, e delle applicazioni per trasmissioni a breve distanza, esistono parecchi altri enti di riferimento, tra i quali: IEEE, ad esempio per Ethernet, WLANs ANSI-ISO, ad esempio per Fiber Channel. Standard ITU-T relativi alle fibre ottiche Fibre ottiche e standard ITU In questa sezione, si accennerà a come ITU ha standardizzato le principali fibre ottiche singolo e multi-modo. Gli standard si trovano all’interno del gruppo di documenti denominato “ITU-T (Telecom standardization)”. Altri gruppi sono ad esempio ITU-R (Radio Communication), ITU-D (Telecom Development). Fibre ottiche e standard ITU Caratteristiche raccomandazioni Le Raccomandazioni ITU-T sono solitamente molto dettagliate. Per quanto riguarda il livello fisico, arrivano spesso a specificare singoli dettagli delle caratteristiche dei mezzi e apparati di trasmissione. Un’altra caratteristica delle Raccomandazioni è quella di fornire spesso utili formule empiriche per valutare le prestazioni di un determinato sistema. ITU-T e fibre ottiche ITU-T G.650 definizione dei parametri delle fibre e dei metodi di misura dei parametri stessi. ITU-T G.651 Standardizzazione fibre multimodali. ITU-T G.652 Standardizzazione fibre singolo modo SMF. ITU-T G.654 Standardizzazione fibre singolo modo DS. ITU-T G.655 Standardizzazione fibre singolo modo NZ-DSF. G.651: Multimode fiber 50/125 mm Lo standard tratta le fibre multimodali in vetro con core di 50 μm, cladding di 125 μm, e di tipo “graded index” Queste sono infatti le fibre multimodali di maggiore interesse per i gestori di grosse reti di telecomunicazioni Hanno infatti prestazioni (in termini di dispersione modale) sufficienti per diversi tipi di applicazioni cosiddette “intra-office”, cioè per collegamenti ad esempio tra apparati di una stessa centrale di TLC. G.651: Multimode fiber 50/125 mm Esempio di alcuni dei (moltissimi) parametri specificati, riportati con la terminologia (inglese) usata nella Raccomandazione G.651 Core diameter: 50 μm (± 3 μm) Cladding diameter: 125 μm ± 3 μm Concentricity error: <6% Non-circularity: Core: <6% Cladding: < 12% Index profile: near parabolic. Numerical aperture (NA): comunemente tra 0.18 e 0.24 non deve differire dal valore dichiarato per più di 0.02 G.651: definizione di bande Le “bande” specificate dalle Raccomandazioni ITU per i fenomeni di dispersione in fibra si intendono di tipo “elettricoelettrico” relativamente al seguente sistema: Viene definita come “banda” la frequenza di taglio della funzione di trasferimento elettricoelettrico tra ingresso e uscita. I out ( f ) H el ( f ) = I in ( f ) Il riferimento è preso alla frequenza di taglio a 6 dB (elettrici). G.651: dispersione modale La dispersione modale è caratterizzata tramite un parametro che assume, nelle fibre migliori, valori dell’ordine di: 1000 MHz·Km a 850 nm 2000 MHz·Km a1300 nm Su questi valori tuttavia la Raccomandazione dà solo delle indicazioni Il valore minimo deve essere di almeno 200 MHz · Km Conseguentemente, fibre di produttori diversi possono avere parametri di dispersione modale anche significativamente diversi. G.651: dispersione modale La “banda” disponibile per dispersione modale è stimabile come: Bmodal [ MHz ] = parametro[ MHz km] / L[ Km] Ad esempio, una fibra G.651 di 2 Km, usata a 1300nm con parametro 2000 MHz·Km ha una banda per dispersione modale dell’ordine di: Bmodal [ MHz ] = 2000[ MHz km] / 2[ Km] = 1GHz G.651: dispersione cromatica La raccomandazione riporta anche i valori di dispersione cromatica La dispersione cromatica, insieme a quella modale, determinano i valori di banda disponibile su una determinata lunghezza di fibra. I valori specificati per la dispersione cromatica sono: 120 ps/nm/km a 850 nm region 6 ps/nm/km a 1300 nm region. G.651: dispersione cromatica La dispersione cromatica deve essere dell’ordine di: 120 ps/nm/km in the 850 nm region 6 ps/nm/km in the 1300 nm region La Raccomandazione riporta una formula empirica per stimare la banda a 3 dB dovuta alla dispersione modale, supponendo di usare una sorgente ottica tipo LED (con spettro di emissione approssimabile con una gaussiana con larghezza Δλ) 4.4 ⋅105 Bchromatic [ MHz ] = ⎡ ps ⎤ Δλ[nm]D ⎢ L[ Km] ⎥ ⎣ nm ⋅ Km ⎦ G.651: dispersione cromatica Ad esempio, 2 Km di fibra attorno a 1300 nm, dove D= 6 ps/nm/km, con una sorgente con Δλ=30nm fornisce una banda (per la sola dispersione cromatica) dell’ordine di: 4.4 ⋅105 Bchromatic [ MHz ] = = 1.2GHz ⎡ ps ⎤ 30[nm]6 ⎢ 2[ Km] ⎥ ⎣ nm ⋅ Km ⎦ Banda disponibile: formula empirica La raccomandazione fornisce una formula empirica per il calcolo della “banda disponibile ” di un tratto di fibra, tenendo conto della dispersione modale e cromatica 1 BTOT = 1 2 modal B + 1 2 chromatic B Banda disponibile: formula empirica Ad esempio, con i dati delle slides precedenti (2 Km di fibra a 1300 nm, Dl=30nm) abbiamo: BTOT = 1 1 1 + 2 1000 12222 = 774 MHz Si fa notare come in questa situazione il contributo dei due effetti (dispersione modale e cromatica) sia confrontabile Calcoli di bande: caso generale La formula della slide precedente è spesso utilizzata in modo molto generale per stimare (in maniera approssimata) la banda a disposizione quando siano presenti vari effetti in cascata. Ad esempio: Sullo stesso sistema considerato nella slides precedente, si supponga che: Il LED usato in trasmissione abbia una banda di modulazione BTX=0.7 GHz Il fotodiodo in ricezione abbia una banda BRX=1 GHz. Calcoli di bande: caso generale In questo caso, la banda complessiva del sistema di trasmissione può essere stimata come: BTOT = 1 1 1 1 1 + 2 + 2 + 2 2 BTX Bmodal Bchromatic BRX Numericamente: BTOT = 1 1 1 1 1 + + + 2 2 2 700 1000 1222 10002 = 460 MHz Commenti sulle fibre multimodali Le fibre multimodali G.651 risultano essere una valida soluzione per i sistemi di trasmissione a media distanza, ad esempio per reti locali. Anche se non standardizzate da ITU, sono molto diffuse anche le fibre multimodo graded-index 62.5/125 (core di 62.5 mm) Le prestazioni in termini di dispersione modale sono leggermente peggiori Sono (ma di poco) più “facili” da giuntare, avendo core di diametro maggiore. Alcuni standard, quali ad esempio quello per 10Gbit/s Ethernet, specificano le caratteristiche di particolari fibre multimodali. Si tratta solitamente di fibre graded-index, con caratteristiche molto simili a quelle viste nelle slides precedenti, salvo piccole modifiche.