Vin brulé - Dott.ssa Anna D`Eugenio

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Vin brulé - Dott.ssa Anna D`Eugenio
Vin brulé
Una preparazione dotata di effetti antinfiammatori, antivirali ma anche sedativi e di induzione del
sonno è il vin brulé.
In una tazza di vino, rigorosamente rosso e di ottima qualità, si aggiunge la buccia di un quarto di
limone, lavata molto bene, poiché nella carta che avvolge i limoni si trova spesso scritto:
“Attenzione Difenile!”, sostanza che viene usata per impedire la comparsa delle muffe di superficie
che hanno un forte potere di contagio. Si aggiungono 3 chiodi di garofano, un quarto di stecca di
cannella (mai la cannella in polvere) e un cucchiaio di zucchero, mettendo a bollire il tutto. Quando
inizia l’ebollizione si dà fuoco al vino, in modo da eliminare totalmente la parte alcoolica, che
potrebbe disturbare il fegato, lo stomaco e probabilmente anche il sistema nervoso.
La parte alcoolica del vino brucerà facilmente per l’azione dello zucchero, il quale fa sviluppare
questa componente e la fa evaporare per prima. Rimane il potere battericida ed antibiotico del vino
che, associato alle azioni antimicrobiche, antibiotiche ed antivirali degli altri componenti, forma un
vero e proprio farmaco a “largo spettro”. Infatti, il vino ha un suo specifico potere battericida per
determinati ceppi batterici.
Di altra natura è il potere battericida del chiodo di garofano. Esso, infatti, è un antifermentativo,
antiputrefattivo, antisettico, disinfettante, con potentissime capacità antiossidanti, antivirali e
mummificanti.
Su altri ceppi batterici svolge la stessa azione la cannella, che ha un potere disinfettante e
sterilizzante, antiossidante e antiputrefattivo intestinale.
La buccia di limone dà tono ai vasi capillari accrescendone la resistenza delle pareti; nello stesso
tempo, i suoi flavonoidi (tangeretina, nobiletina e sinensetina) neutralizzano i radicali liberi. Il
limonene, il pinene ed il fellandrene, oli essenziali presenti nella buccia del limone, hanno proprietà
antisettiche e balsamiche utili nelle affezioni respiratorie e nelle influenze.
Il vin brulé ha inoltre un effetto sonnifero che può essere sfruttato in quanto tale, anche in virtù
della gradevolezza della bevanda, che è particolarmente utile nelle sindromi da raffreddamento,
nelle quali, abbassando il livello di veglia, consente un riposo maggiore, svolgendo
contemporaneamente un’azione curativa sullo stato infiammatorio.