INTERVISTA PER OLTRE LO SCATTO A CAROLINA GARAGNA A

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INTERVISTA PER OLTRE LO SCATTO A CAROLINA GARAGNA A
INTERVISTA PER OLTRE LO SCATTO
A CAROLINA GARAGNA
A CURA DÌ
MELISSA SARTORI, GIORGIA POLLINA E GEMMA GARAGNA.
Lei è Carolina Garagna, arrivata seconda alla quinta edizione del
concorso fotografico "oltre lo scatto", iniziamo l'intervista.
Che cosa rappresenta la tua foto?
La mia foto rappresenta due ali di farfalla che in realtà non sono ali, sono
foglie secche che, pur non essendo una farfalla, assumono la sua forma,
pronte per spiccare il volo.
Questo significa che noi, come esseri umani, dobbiamo provare sempre
a esaudire i nostri sogni anche se possono sembrare irrealizzabili o
impossibili
Dove hai scattato la foto?
L'ho scattata a casa, nel mio giardino.
Hai sempre la tua macchina fotografica a portata di mano?
Non sempre, dipende da cosa sto andando a visitare ma la maggior parte
delle volte mi porto il mio telefono con cui faccio molte foto, compresa
quella con cui ho partecipato al concorso.
Preferisci fotografare paesaggi o cose in particolare?
Io preferisco fotografare cose in particolare ma adoro fotografare anche
i paesaggi che sono bellissimi.
C'è spontaneità nelle tue foto o sono tutte impostate?
Di solito sono spontanee, cioè trovo un oggetto che mi piace così com'è
e lo fotografo, ma alcune sono già impostate.
Da dov'è nata l'idea di partecipare al concorso?
E' nata da mia sorella che ha sempre partecipato al concorso, ama
fotografare e mi ha trasmesso la voglia di farlo.
Secondo te è inerente il nome al concorso?
Sì perché dietro la foto ci deve essere un significato che va appunto oltre
lo scatto, e quindi deve trasmettere le tue idee e le tue emozioni.
Hai consigli da dare ai prossimi partecipanti per poter vincere il
concorso?
Si, uno solo: non dovete partecipare al concorso per vincere, ma perché
amate la fotografia e attraverso quella riuscite ad esprimervi, come me.
Cos'hai provato o pensato quando sei stata premiata?
Ho provato un po' di imbarazzo ma allo stesso tempo ero molto felice,
anche se non pensavo proprio di vincere con quella foto.
Hai scattato altre foto oltre a quella premiata?
Sì, ne ho scattate altre tre o quattro, ma riguardavano tutte la natura.
Hai fatto fatica a scegliere le foto da portare in gara?
No perché c'era un numero massimo di foto da portare, e con le mie non
lo superavo quindi le ho portate tutte.
Secondo te sono importanti le menzioni e perché?
Sì, sono importanti perché anche se le foto non sono state premiate
hanno ricevuto queste menzioni e quindi vuol dire che la foto ha un
significato molto profondo.
Perché è importante un titolo della fotografia?
Il titolo di una fotografia è importante perché riesce a far capire quello
che vuoi esprimere a chi magari non lo vede.
Cambieresti qualcosa del concorso?
No, non cambierei niente perché non è mancato nulla, cioè abbiamo
avuto molto tempo per fare le foto, ci hanno premiato giustamente e
altre persone hanno ricevuto la menzione. Perfetto direi!
Hai qualcosa da aggiungere?
Sì, che questo concorso mi ha dato molte soddisfazioni personali e quindi
parteciperò anche l'anno prossimo.
Volevamo dare un ringraziamento speciale al professor Massera e
all'architetto Zacchi per la loro disponibilità.